VILLULA
Sí, es del viejo Galo la heredad
que ves en la ladera cisalpina;
la casa entera abriga un sólo pino
y la chamiza cubre un alto apenas.
Basta para partirla con un huésped.
Tiene viña y cocer puede dos panes;
y de altramuces prieto está su huerto.
¿Que es poco...? Galo nada más desea.
Un tuero o dos le da el bosque en invierno,
y en verano con su verdor lo alivia;
algún tordo de paso brinda otoño.
Allí, contento con su corta suerte,
Galo, donde nació, su vida acaba.
Pasa, pues sabes ya que Galo es sabio.
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VILLULA
Oui, c’est au vieux Gallus qu’appartient l’héritage
Que tu vois au penchant du coteau cisalpin ;
La maison tout entière est à l’abri d’un pin
Et le chaume du toit couvre à peine un étage.
Il suffit pour qu’un hôte avec lui le partage.
Il a sa vigne, un four à cuire plus d’un pain,
Et dans son potager foisonne le lupin.
C’est peu ? Gallus n’a pas désiré davantage.
Son bois donne un fagot ou deux tous les hivers,
Et de l’ombre, l’été, sous les feuillages verts ;
À l’automne on y prend quelque grive au passage.
C’est là que, satisfait de son destin borné,
Gallus finit de vivre où jadis il est né.
Va, tu sais à présent que Gallus est un sage.
José-Maria de Heredia
di-versión©ochoislas
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BREVE VIAGGIO INTORNO AL MONDO E RITORNO, SULLE ONDE DELLA RADIO
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Questo ve lo devo raccontare.
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Oggi, voglio parlarvi di certi momenti che capitano senza preavviso nelle giornate di tutti noi.
Vi annoierò quindi parlando di musica e di anima. Della loro reciproca interazione.
Di ciò che certe emozioni fanno emergere dentro di noi.
Dell'impatto potente e quasi violento, che senza avviso e presentimento alcuno, ci piombano addosso in un pomeriggio di inizio novembre .
Ma andiamo con ordine.
Parto col raccontarvi, cosa stavo facendo e cosa ho sentito arrivarmi addosso.
Io guidavo.
Guidavo nelle strade della mia città, senza obiettivi particolari, senza tensioni particolari. Anzi al contrario, mi pareva di avere la testa leggera, vuota.
Forse è stata questa leggerezza, questo spazio interiore, questa apertura...
Questa mia svagataggine che ha aperto le porte a ciò che è capitato solo pochi minuti dopo e che ha poi finito per cambiarmi l'umore.
Ero fermo al semaforo, in Radio i due conduttori accennavano al fatto che oggi sono 30 anni dal lancio di un brano che poi ha finito per ricavarsi uno spazio del tutto suo, nella storia musicale del Pop.
Il brano è uno dei grandi successi di Whitney Houston:
" I Will Always Love You "
Ecco il testo e il brano audio.
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Se dovessi restare
If I should stay
Sarei solo sulla tua strada
I would only be in your way
Quindi andrò, ma lo so
So I'll go, but I know
Ti penserò ad ogni passo
I'll think of you each step of the way
E ti amerò sempre
And I will always love you
Ti amerò sempre
I will always love you
Ricordi agrodolci
Bittersweet memories
Questo è tutto ciò che porto con me
That's all I'm taking with me
Addio, per favore non piangere
Goodbye, please don't cry
Sappiamo entrambi che non sono quello di cui hai bisogno
We both know that I'm not what you need
Ma ti amerò per sempre
But I will always love you
Ti amerò sempre
I will always love you
Spero che la vita ti tratti bene
I hope life treats you kind
E spero che tu abbia tutto
And I hope that you have all
Che tu abbia mai sognato
That you ever dreamed of
E ti auguro gioia e felicità
And I wish you joy and happiness
Ma soprattutto ti auguro amore
But above all of this, I wish you love
E ti amerò sempre
And I will always love you
Ti amerò sempre
I will always love you
Ti amerò sempre
I will always love you
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Ascoltavo, ma pian piano, la mia precedente disattenzione si è mutata in altro.
Una progressiva concentrazione per ricordare chi era e chi è stata la persona Whitney Houston.
Così poi, mi sono lasciato catturare da un pensiero improvviso: di quanta distanza emotiva, ci sia stata nella vita di questa cantante, fra l'altezza dei testi e dei brani che si è trovata a cantare... quanta distanza vi sia stata fra i brani che l'hanno portata a vendere milioni di dischi e cd, quei testi colorati di valori eterni che lei ha portato al successo e l'infelicità della sua vita concreta, pratica, quotidiana...
la distanza fra i suoi giorni e l'altezza delle sue canzoni e dei suoi acuti.
Quell'infelicità che poi l'ha portata dopo innumerevoli crisi nervose ed esistenziali a morire a 48 anni nel 2012.
Ecco, questo è stata la prima tappa dei miei pensieri... e allora vi invito ad ascoltarlo assieme a me questo pezzo formidabile...
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Questo è stato il primo brano che mi ha colpito in radio.
Probabilmente, la mia mente si sarebbe fermata a quel primo pensiero.
A quel misurare la distanza che deve esservi stata nella vita di Whitney, fra la sua vita mondana, fra la sua fama di Vip, e di celebrità internazionale e la sua dimensione di donna e di persona.
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Perchè chi c'era dietro la star Whitney ?
Una ragazzina molestata sessualmente dalla cugina Dee Dee Warwick e poi tormentata in una relazione infelice con l'amica, Robyn Craftwork, conosciuta a 16 anni. È fin da allora che si innesca una tendenza autodistruttiva in Whitney.
Chi la conosceva piú da vicino, lo Psicologo, ha dichiarato:
«C’era qualcosa di molto disturbato in lei, come se non si sentisse mai a proprio agio, nei suoi panni.
Era una donna bellissima, ma mai particolarmente “sexy", mai convinta di poter piacere a qualcuno.
Ho visto e seguito persone che avevano subito abusi sessuali, durante l’infanzia: qualcosa nel suo modo di fare mi ricordava quel tipo di comportamento. Credo che dietro il suo autolesionismo ci fosse principalmente l’essere stata vittima di abusi».
Il successo planetario, i duecento milioni di dischi venduti nel mondo (nel 2009 Whitney Houston entra nel Guinness World Records come la donna più premiata di tutti i tempi), il film che nel 1992 la consacra e la rende immortale, "The Bodyguard", con il singolo "I Will Always Love You", non placano i tormenti di Whitney.
Potrebbe forse riuscirci l’amore.
Ma non certo quello con Bobby Brown cantante e musicista R’n’B, che sposa il 18 luglio 1992. Il loro non è un matrimonio facile: Bobby ha già tre figli da due precedenti relazioni, ha problemi di droga e con la giustizia, è un “bad boy” che da giovane ha militato in una gang di strada. È brutale, infligge a Whitney violenze fisiche e psicologiche, la picchia selvaggiamente: durante una vacanza a Capri, nel 1997, lei si presenta all’ospedale con il volto tumefatto. Dice di essere scivolata sugli scogli, cerca di nascondere i lividi e le lacrime dietro un enorme paio di occhiali neri, l’asciugamano premuto sul viso. Nel 2003 chiama il 911 per violenza domestica: quando la polizia arriva a casa della coppia, in Georgia, Whitney ha contusioni su una guancia e un labbro tagliato. Riprecipita con lui nel baratro della cocaina.
Due rehab non bastano a salvarle la carriera: arriva sempre tardi ai concerti, non canta più come prima, annulla eventi e date, poco prima degli show.
Si sballa sempre più spesso. Eppure prova a tenere in piedi il matrimonio con tutte le sue forze.Ma nel 2007, è costretta ad arrendersi.
Chiede la separazione. «Era la mia droga» dirà a Oprah Winfrey in una intervista nel 2009: «Non ho fatto niente senza di lui, nemmeno sballarmi. Eravamo io e lui insieme, eravamo complici, per me era il massimo. Qualunque cosa abbiamo fatto, l’abbiamo fatta insieme»
Whitney viene ritrovata morta sul fondo della vasca da bagno, probabilmente vittima di un infarto frutto di un mix letale di cocaina/psicofarmaci l'11 febbraio 2012.
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Può bastare?
Mi tornano in mente tutte queste cose nel giro di poche decine di secondi...mentre attendo il verde.
Arriva.
Ed io mi rimetto in moto... quando in radio parte il brano successivo: si tratta di LOVE IS A LOSING GAME di Amy Winehouse.
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Questo è un brano che mi ha sempre stregato e afferrato alla gola e oggi ci riesce con ancora più violenza.
Non so se sia l'armonia interna, il giro delle note e delle parole cosi in apparenza dolci nella loro melodia, ma così strazianti e spietate nel loro significato letterale.
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Io so soltanto che stavolta il loro effetto è dirompente. Provate voi ad ascoltarlo e vedete che effetto vi fa. A me che guido le immagini si confondono. Si mischiano le sensazioni.
Sono felice di riascoltarlo dopo alcuni mesi, e insieme mi sento coinvolto nel suo malinconico e struggente avvitarsi su se stesso.
È una melodia a orologeria. Sa fare alla perfezione, il suo mestiere. Struggente è dire poco. Mi si fanno gli occhi lucidi.
Qui non piove da mesi, ma i miei occhi non seguono le regole meteo.
La voce di Amy fa il resto, galleggiando sulla musica come una carezza che non trova fine. Mi lascio avvolgere dal suo mood... non mi difendo.
Al contrario, assaporo ogni sfumatura... ogni giro armonico di questa canzone, capace di dilaniarti con l'eleganza più sottile raffinata e spietata del blues.
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TESTO
For you, I was a flame
Love is a losing game
Five story fire as you came
Love is a losing game
One I wished I never played
Oh, what a mess we made
And now, the final frame
Love is a losing game
Played out by the band
Love is a losing hand
More than I could stand
Love is a losing hand
Self-professed, profound
'Til the chips were down
Know you're a gambling man
Love is a losing hand
Though I battle blind
Love is a fate resigned
Memories mar my mind
Love is a fate resigned
Over futile odds
And laughed at by the gods
And now, the final frame
Love is a losing game...
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Ad un punto, decido di non aspettare il finale. Cambio stazione. Finisco su Radiotre Rai. Parlano di musica classica:
Franz Schubert e i suoi lieder, e uno in particolare: IL VIANDANTE
Ed ecco ciò che mi arriva:
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