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#vulnerabili e liberi
iviaggisulcomo · 9 months
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Quando è esattamente che hai smesso di avere fiducia, in che momento hai scelto il buio, la stanza vuota e fatiscente, lo sguardo dimesso e il silenzio.
Continui a pensare a ciò che hai perso lungo la strada, non pensi mai a ciò che troverai davanti a te.
L'armatura difende ma appesantisce e rallenta, meglio essere vulnerabili e liberi.
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lamilanomagazine · 1 month
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Sport, la Regione Liguria stanzia 150mila euro per gli enti di promozione sportiva finalizzato alla promozione dell'attività fisica
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Sport, la Regione Liguria stanzia 150mila euro per gli enti di promozione sportiva finalizzato alla promozione dell'attività fisica. Regione Liguria punta sul binomio sport e salute e apre un bando a favore degli enti di promozione sportiva finalizzato alla promozione dell'attività fisica. Puntando sul fatto che il Testo Unico regionale in materia di sport prevede la possibilità di erogare contributi a vantaggio di questi soggetti, la Giunta regionale ha stanziato 150mila euro destinati a enti di promozione sportiva che presentino progetti destinati a promuovere il valore sociale, educativo e formativo della pratica sportiva. "La salute non si cura solo dentro le mura di un ospedale, ma nella vita di tutti i giorni – sottolinea l'assessore regionale allo Sport Simona Ferro. – Praticare regolarmente esercizio fisico riduce il rischio di malattie croniche. Ma lo sport ha un valore anche psicologico e sociale: l'attività fisica aiuta a ridurre lo stress, l'ansia e la depressione, migliora l'umore e riduce i sintomi di malattie mentali. In generale migliora la qualità della vita e, in una parola, il benessere. Vogliamo che tutti, attraverso gli enti che già operano sul territorio, possano beneficiare della bellezza dello sport: non solo gli anziani, ma anche i minori che non praticano attività fisica". Le attività proposte dovranno essere erogate gratuitamente ai beneficiari per un arco temporale minimo di tre mesi e i corsi dovranno essere strutturati in modo che l'attività motoria sia prevista almeno due volte alla settimana. La pratica sportiva potrà essere sia indoor che outdoor attraverso lo sfruttamento di spazi liberi all'aperto attrezzati e non, pubblici o privati. Il valore massimo del contributo a ciascun progetto è di 30mila euro. Il punteggio che sarà attribuito ad ogni domanda terrà conto di alcuni criteri, tra cui il coinvolgimento all'interno dei progetti delle categorie significativamente fragili e vulnerabili e delle persone affette da forme di dipendenza a rischio di emarginazione e sedentarietà. Sarà possibile presentare domanda dal 2 aprile fino al 2 maggio 2024. Tutte i progetti per cui si richiede un contributo dovranno essere presentati esclusivamente attraverso la nuova piattaforma dei bandi on line della Regione Liguria all'indirizzo https://bandifilse.regione.liguria.it/.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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zenopagliai · 3 months
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AUTOVELOX SEGATI e ITALIANI CONTENTI !
Distrutti oltre 500 autovelox in tutta Italia.
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Gli autovelox sono tra i dispositivi più odiati dagli automobilisti italiani, che li ritengono una trappola per fare soldi a spese della sicurezza stradale. Ma cosa succede quando questi apparecchi vengono segati alla base e abbattuti da ignoti? In questo articolo, analizzeremo il fenomeno degli autovelox segati in Italia, le sue cause, le sue conseguenze e le possibili soluzioni.
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Il fenomeno degli autovelox segati in Italia
Negli ultimi anni, in diverse regioni italiane, si è assistito a un aumento dei casi di vandalismo contro gli autovelox, che vengono segati alla base e abbattuti da persone non identificate. Questi atti sono spesso rivendicati da gruppi di automobilisti che si definiscono “liberatori della strada” e che protestano contro l’uso eccessivo e arbitrario degli autovelox da parte dei comuni. Secondo una stima della Polizia Stradale, dal 2019 al 2023 sono stati danneggiati o distrutti oltre 500 autovelox in tutta Italia, con un danno economico di circa 10 milioni di euro.
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Le cause degli autovelox segati in Italia
Le motivazioni che spingono gli autovelox segati in Italia sono molteplici e spaziano dalla rabbia alla disperazione, passando per la sfida e il divertimento. Tra le cause più comuni, possiamo citare:
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La percezione di ingiustizia e di vessazione da parte degli automobilisti, che ritengono che gli autovelox siano posizionati in punti strategici per fare cassa e non per prevenire incidenti.
La mancanza di trasparenza e di informazione da parte dei comuni, che spesso non rispettano le norme sulla segnaletica e sulla taratura degli autovelox, rendendo difficile per gli automobilisti sapere dove si trovano e a che velocità sono impostati.
La crisi economica e sociale, che ha ridotto il potere d’acquisto degli italiani e aumentato il costo della vita, rendendo le multe per eccesso di velocità sempre più insostenibili e fonte di stress.
La voglia di ribellione e di protesta contro il sistema, che si manifesta attraverso atti di vandalismo che esprimono il malcontento e il dissenso verso le istituzioni e le autorità.
Capitolo 3: Le conseguenze degli autovelox segati in Italia
Gli autovelox segati in Italia non sono solo un problema economico, ma anche un problema di sicurezza e di legalità. Tra le conseguenze più gravi, possiamo elencare:
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Il rischio di incidenti stradali, che aumenta quando gli automobilisti si sentono liberi di superare i limiti di velocità senza timore di essere controllati e sanzionati.
La perdita di entrate per i comuni, che devono sostenere i costi di riparazione o sostituzione degli autovelox danneggiati e che vedono diminuire le entrate derivanti dalle multe.
La violazione della legge e dell’ordine pubblico, che mina il rispetto delle regole e delle istituzioni e che favorisce la diffusione di comportamenti incivili e antisociali.
Le possibili soluzioni agli autovelox segati in Italia
Per contrastare il fenomeno degli autovelox segati in Italia, non bastano le misure repressive, ma occorrono anche le misure preventive e educative. Tra le possibili soluzioni, possiamo suggerire:
Il dialogo e la collaborazione tra gli automobilisti e i comuni, per trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e di bilancio, evitando l’uso indiscriminato e abusivo degli autovelox e garantendo la corretta informazione e segnalazione degli stessi.
L’innovazione tecnologica e la diversificazione dei sistemi di controllo, per rendere più efficaci e meno vulnerabili gli autovelox, ad esempio usando telecamere nascoste, sensori intelligenti, droni e satelliti.
La sensibilizzazione e la formazione degli automobilisti, per promuovere una cultura della sicurezza e del rispetto delle regole, attraverso campagne informative, corsi di educazione stradale, incentivi e premi per i conducenti virtuosi.
Capitolo 5: Conclusioni
Gli autovelox segati in Italia sono un fenomeno complesso e preoccupante, che richiede una risposta adeguata e condivisa da parte di tutti gli attori coinvolti. Gli autovelox non sono il nemico degli automobilisti, ma uno strumento utile per garantire la sicurezza e la legalità sulle strade. Tuttavia, per essere accettati e rispettati, devono essere usati in modo corretto e trasparente, senza scopi meramente repressivi o fiscali. Solo così si potrà creare un clima di fiducia e di collaborazione tra gli automobilisti e i comuni, e si potrà ridurre il fenomeno degli autovelox segati in Italia.
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Gentile lettore, commenta questo articolo. Il parere altrui è sempre necessario per fare meglio il punto, grazie.
Se volete saperne di più su queste avventure nel mondo digitale, vi invito a leggere miei articoli sul blog: www.pittografica.it.
Non dimenticate di seguirmi sulla mia pagina: FB: https://www.Facebook.com/pittografica In caso saluto
Zeno.
www.pittografica.it
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pietroalviti · 7 months
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Ad Alatri, liberi di scegliere se migrare o restare, venerdì 13 ottobre, ore 18
Le Caritas diocesane di Anagni-Alatri e di Frosinone-Veroli-Ferentino organizzano un incontro di riflessione e di approfondimento sulla 109a “Giornata del Migrante e del Rifugiato”. La Chiesa celebra infatti la Giornata dal 1914. È sempre stata un’occasione per dimostrare la preoccupazione per le diverse categorie di persone vulnerabili in movimento, per pregare per loro mentre affrontano molte…
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#Sgomberi e affini. APPLAUSI A SCENA APERTA.
Ma guarda un po'. Qualche giorno fa bussano al Portone del prinz due persone. Si scoprirà poi essere vigili urbani in incognito.
Vengono per conto del Comune di #Torino. Il loro mandato è di prendere contatti in ogni occupazione della città per... Perché l ufficio tecnico del comune in collaborazione con i servizi sociali, entri in ogni luogo, ne verifichi la stabilità strutturale ed affidi ai servizi sociali le categorie ritenute vulnerabili (con tutti i rischi connessi visti i pregressi in città come Bologna dove persone che vivevano in occupazione hanno rischiato di vedersi togliere i figli. Etc etc).
A una decina di giorni da quell avvenimento arriva lo sgombero di Edera.
Per la serie Comune di Torino (tra pd e liberi verdi uguali stellati..) fa qualcosa di sx!!
Lo stiamo facendo: pronto questura!
Sissignore. Sgombero e sgombreremo.
Nella foto. 1)Una lavagna per gli appunti in Questura. 2) messaggi subliminali al potere cittadino
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bartholomaus · 2 years
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Mecanismul prăbușirii Rusiei. In primul rând - efectele sanctiunilor. - Pe termen scurt : PIB-ul (nominal in ruble) va scădea cu 15-22% anul asta (estimări IIF/S&P). Rubla deja a scăzut cu 50%. Adica economia totala - in dolari sau EUR - va scădea la cel puțin jumătate, posibil la o treime. Undeva la nivelul anilor 90. Ceva inimaginabil. - Pe termen mediu : Europa va cumpara mult mai puțin gaz si petrol de la ei - va merge spre zero pana in 2024-25. Încă un șoc inimaginabil. Probabil vor încerca sa vândă o parte din surplus in alte țări, dar in nici un caz tot, deci Încă o scădere de vreo 20%. - Pe termen lung - UE si China (marii consumatori de petrol si gaze) se muta pe energie verde. Deci nu vor mai avea unde sa vândă DELOC. Economia lor e toată bazată pe petrol si gaze. Oamenii nu mai știu sa facă agricultura de subzistenta ca pe vremuri când erau crize. Atunci va fi nevoie de o soluție. Deci - net net - vorbim de un colaps total, pe care NU au cum sa îl oprească. Va fi revoluție in Moscova? Cel mai probabil nu (rușii nu gândesc ca noi, sunt imperialiști si îl venerează pe Putin). Va fi schimbat Putin? Posibil - dar e degeaba, oricine ar veni acum va gândi si acționa la fel (e strategia si mentalitatea lor dintotdeauna ce fac acum). Si atunci - mecanismul de colaps va fi așa (analiza vine de la Kamil Galeev, unul dintre cei mai buni experți pe Rusia): - in primul rând - este deja si va fi si mai multă penurie. Nu doar de alimente (vedem deja imagini cu ruși care se bat efectiv pe zahăr). Fabricile nu vor putea funcționa fără tehnologie vestica, avioanele, trenurile, totul va ajunge in paragina. Va creste specula, bișnițarii, mafioții. Ca in anii 80 la noi. - Rușii simpli vor da vina pe cineva. NU pe Putin (el e sacru). Pe occident in primul rând - dar după vor începe sa înjure pe guvernatorii fiecărei regiuni, ca nu organizează lucrurile bine. Guvernatorii vor deveni foarte vulnerabili (ei sunt văzuți ca un fel de prim ministru al locului). - Guvernatorii vor încerca orice sa pacifice regiunile lor. Așa ca vor stoca alimente, bani, orice, nu le vor mai trimite in alte părți din Rusia si in nici un caz la Moscova. Vor face deal-uri singuri ca sa poată sa se susțină (Moscova nu va avea bani, nu va avea cum sa ii ajute) - In momentul ăla - tot sistemul se prăbușește, devine complet nefunctional. Moscova va încerca sa intervină însă nu va avea cum (problema e economică nu de represiune a unor revolte politice). - Kgb-ul, care nu poate face decât destabilizare, propaganda, represiune si sa extragă bani, nu va mai avea mare putere. Guvernatorii, speculanții si mafiotii (unii din ei din KGB) vor avea puterea, nu ideologii de la centru. Fix ca la noi in anii 90. - Guvernatorii locali, bișnițarii si mafiotii  se vor gândi - la un moment dat - ca singura soluție e sa fie mai independenti ca sa acceseze bani si investiții din afară. Si sa scape de sancțiuni. Populația ii va susține. Occidentul va fi fericit - oportunități iar de afaceri ! - Si uite așa Federația Rusa super-centralizată va deveni un spațiu comun economic si atât, cu un centru slab si nerelevant. Centrul fiind slab - si KGB-ul si armata devin slabe. Si uite așa - pana in maxim 2030, Rusia in forma actuala va dispărea. Va exista ceva care se va chema “Federația Rusa” însă oamenii cu putere vor fi guvernatorul St Petersburg sau al Rostov-ului, nu țarul. Rusia revine la forma de organizare inițială - un fel de principate cu baroni locali, care se mai cearta se mai împacă, dar fără un centru super puternic. Si e bine așa. PS: acum sper ca înțelegeți de ce Ucraina se lupta. Pentru ca știe toate astea (sunt mult mai aproape de Rusia, ii înțeleg foarte bine) si înțeleg că, oricum va fi, Rusia va colapsa deci ei vor fi liberi. Si își dau seama ca e o lupta de durata (fix cum a spus si Biden la Varșovia). Însă finalul poveștii e deja clar, si nu îl mai poate schimba nimeni.
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Ce se întâmpla pe front? Va cădea Putin? atacurile Rusiei s-au cam oprit. Noaptea asta nu au făcut mare lucru deși nu mai au timp, trebuiau sa atace cât mai au totuși cât de cât benzina si muniție. - E foarte posibil ca de fapt sa nu mai poată avansa DEJA din cauza problemelor logistice si de resurse pe care le au. - De ce nu mai bombardează orașele ca acum 2 zile? Foarte posibil sa nu mai aibă munitie si coloanele de aprovizionare sa fie distruse deja de ucraineni - Au încercat ieri o alta tactica la Mikolaiev (in drum spre Odesa) - au atacat cu multe avioane si parașutiști din Crimeea (pentru ca - probabil - nu au cum să mai miște coloanele de tancuri). Parașutiștii au fost distruși, avioanele au fost doborâte - a fost un eșec colosal. In paralel au încercat un atac la sol mare in Donbas, care a fost respins de ucraineni cu pierderi enorme rusești. - E foarte frig acolo in Ucraina acum. Cum supraviețuiesc soldații ruși blocați de o saptamana in coloana aia uriașă spre Kiev de exemplu? De unde mâncare ? Cum se încălzesc ? Cât mai rezista pana sa o ia înapoi pe jos spre Belarus? Ucrainenii fac foarte bine ce fac. Vânează logistica, transportul de mâncare, benzina si muniție. Opresc atacurile in punctele cheie. Si așteaptă - când situația rușilor devine disperata atunci vor începe contra-atacurile de anihilare (ieri au reușit unul lângă Kharkiv si au si bombardat direct o baza militară din Rusia, de peste graniță). Deja Putin e absolut disperat. Au blocat in Rusia orice sursa de informații independente, au închis Facebook, YouTube, Twitter. Si au dat o lege prin care - dacă cumva cineva comentează ceva despre “operațiunea specială” sau zice ceva de rău de armata lor - 15 ani pușcărie. In paralel încearcă sa negocieze, e disperat - l-a sunat pe Scholtz, pe Italieni, încearcă prin Israel o negociere. Însă nu are ce oferi, si oricum de ce ar ceda ceva Ucraina acum când știu ca pot câștiga ? Deci - va cădea Putin? Nu neaparat - situația economică in Rusia va deveni absolut catastrofala. Nu vor avea suficientă mâncare pentru populație in curând. Nu vor mai putea tine vreo fabrica, orice, deschise. De ce? Pana si mâncarea simpla - ca sa o produci ai nevoie de semințe si de ingrasaminte (toate importate de Rusia). Dacă, intr-o fabrica, o singura piuliță e importata de undeva - fabrica aia nu va putea funcționa. Estimări interne ale rușilor e ca până in Iunie totul se prăbușește. - Putin nu va cădea, cred. Puterea e in mâinile unei grupări ultra-dure de kaghebiști. O sa accepte situația, vor continua sa fure si vor omori sau pune in gulag pe oricine cracneste. Oligarhii nu contează - sunt doar niște portofele pentru kaghebisti. Intr-o situație de izolare si represiune interna - kaghebiștii astia devin si mai puternici acolo la ei - Populația e imbecilizata si înrăită. O sa urască si mai mult Occidentul care va fi satana, raul absolut de care ne apara Putin. Repet încă o data - singura soluție e la regiunile din Rusia, sa înceapă sa se rupă de centru. Atât. Sper că serviciile occidentale se concentrează acolo acum. Trebuie sa se prăbușească castelul de cărți de joc care este federația rusa - asta e cheia. Orice altceva nu e destul si nu rezolva problema reală. Deci - oricum o luăm - vom avea o Rusie total izolata si care moare încet de foame (cum e Coreea de Nord) si care ne urăște si va vrea sa se răzbune. Nu m-ar mira sa înceapă sa organizeze atentate teroriste cum a făcut si Iran-ul când a Început sa fie izolat. Si sa ne tot amenințe cu armele nucleare (cum face nebunul de Kim). Dar nu le vor da, stați liniștiti. Pentru noi - scenariul e de fapt bun. Dacă continuam cum era înainte - având un stat atât de slab si corupt - la un moment dat ne pomeneam cu agenții lui Putin la putere si ne duceam dracului. Așa, acum, devine imposibil. Toată lumea in sfârșit a înțeles ca pericolul existențial pentru toată Europa este Rusia si ca Romania trebuie fortificata in sistemul occidental. Si asta se va întâmpla. Si nimeni nu mai strâmba din nas când aude de țările din Europa de est - in sfârșit ne-au înțeles si pe noi si ne vor ajuta, pe toți de pe frontul de est. E o oportunitate uriașă. In sfârșit se termina războiul rece.
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Despre țarii Rusiei. Si nebunia lor. Pictura (celebră, autor Ilya Repin) de mai jos îl arată pe Ivan cel Groaznic după ce si-a omorât singurul fiu cu mâna lui. Țarul avea accese de furie, nebunie, violență si paranoia care au devenit legendare. Este însă si fondatorul Oprichnina - trupe brutale și loiale doar lui, responsabile de teroare absoluta - omorau in moduri groaznice boieri, demnitari, țărani, orice. De acolo a început. În timp - structura asta s-a transformat in NKVD, KGB si acum FSB. Aceeași logică, aceleași metode. Acum îl avem pe Țarul Vladimir cel Nebun care funcționează la fel. Cu nimic diferit de Ivan. Țara aia nu a evoluat niciodată.
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Essere liberi vuol dire essere vulnerabili. Rimanere lì dove si è, come si può. Vergognarsi, pentirsi ma mai reprimersi. La vita ha bisogno di sincerità per scorrere, non di perfezione. Per cui quando ti sentì inadatto, non compreso, quando ti sentì sciocco o sbagliato, non pensare che questo sia pensiero altrui oppure pensalo ma poi lascia andare... accetta piuttosto che è così che ti sentì tu ora e che per questo non serve preoccuparsi di come ti vedano gli altri ma provare a non avere dubbi di essere unico e insostituibile... se non oggi, domani.
Tiziana Cerra
www.tizianacerra.com
Ph Billy Freeman , Unsplash
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klimt7 · 4 years
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OSHO RAINEESH
Sull'Amore
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L’amore è fondamentale per la conoscenza di sé. Colui che non ha mai conosciuto l’altro, all’interno di un amore profondo, di una passione intensa. di un’estasi totale, non sarà neppure in grado di conoscere se stesso, perché non avrà uno specchio in cui vedere il proprio riflesso.
L'amore è uno specchio, e più l’amore è pu­ro, più è intenso, migliore e più limpido sarà lo spec­chio.
Ma perché il tuo amore raggiunga quelle altez­ze, devi essere aperto. Un amore elevato richiede il tuo essere vulnerabile.
Devi abbandonare la tua co­razza, e questo è doloroso, devi smetterla di essere costantemente sulla difensiva, devi disfarti della tua mente calcolatrice, devi rischiare, devi vivere perico­losamente.
L’altro può ferirti: per questo si ha paura a essere vulnerabili. L’altro può respingerti: per questo hai paura di innamorarti.
Vedrai la tua immagine riflessa nell’altro, e potreb­be essere qualcosa di orrendo; da qui la tua ansia, per questo eviti lo specchio; ma evitandolo non diventerai bello all’improvviso; ed evitando le esperienze che la vita ti offre non crescerai mai.
Devi accettare la sfida. Si deve passare attraverso l’amore, penetrarlo a fondo. Questo è il primo passo verso Dio, e non puoi evitarlo. Coloro che cercano di eludere l’amore non giungeranno mai a Dio. Questo passo è assoluta­mente indispensabile, perché solo quando la presen­za dell’altro ti provoca, diventi consapevole della tua totalità; quando la tua presenza è valorizzata dalla presenza dell’altro, finalmente ti liberi dal tuo narci­sismo, dal tuo mondo chiuso e vieni sospinto verso il cielo aperto.
L’amore è un cielo aperto. Essere in amore signifi­ca essere sulle ali del vento. Certo, il cielo sconfinato fa anche molta paura. E lasciar cadere l’ego è molto doloroso, perché siamo stati abituati ad essere aggrappati a lui, ci è stato sempre insegnato a coltivarlo. Noi pensiamo che l’ego sia il nostro unico tesoro.
Giorno dopo giorno l’abbiamo protetto, l’ab­biamo decorato, l’abbiamo lucidato e reso più sotti­le, e quando l’amore bussa finalmente alla porta, ti accorgerai che ora non ti resta altro da fare,  se non mettere da parte il tuo ego: è na­turale che sia doloroso! Questo ego brutto e ridicolo, il lavoro di tutta una vita, contiene tutto quanto hai creato: l'ego è l’idea che «io sono separato dall’esistenza». Questa idea è orribile, perché non è vera. Questa idea è illusoria, ma la nostra società esiste e si basa proprio sull’idea che ogni individuo sia una perso­na separata, non una presenza. In realtà, al mondo non esiste alcuna persona, ma solo presenza. Tu non esisti, non sei un ego separato dal Tutto, ne sei parte. Il Tutto ti permea, respira in te, pulsa in te, il Tutto è la tua vita. L’amore ti fa sperimentare, per la prima volta, co­me essere in sintonia con qualcosa che non è il tuo ego.
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L’amore ti dà la prima lezione su come puoi en­trare in sintonia con qualcosa che non ha mai fatto parte del tuo ego. Se riesci a essere in armonia con una donna, se riesci a essere in armonia con un amico, con un uo­mo, se riesci a essere in armonia con il tuo bambino, o con tua madre, perché non dovresti essere in gra­do di sentirti in armonia con tutti gli esseri umani? E se l’armonia con una singola persona ti procura una gioia così profonda, cosa succederà se riuscirai aessere in armonia con tutti gli esseri umani? E se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani, perché non dovresti essere in armonia con tutti gli esseri viventi? Se puoi essere in armonia con tutti gli esseri umani, perché non dovresti essere in armonia con gli animali, gli uccelli e le piante? Un passo con­duce all’altro.L’amore è una scala: comincia con una persona e finisce con la totalità. L ’amore è l’inizio, Dio è la fi­ne.
Aver paura dell’amore, aver timore delle pene che ti fanno crescere attraverso l’amore significa ri­manere imprigionati in una cella oscura. 
L’uomo moderno vive ormai in una tetra prigio­ne. Il narcisismo è l’osses­sione più grande della mente moderna.
L’amore crea  problemi e tu puoi evitarli deci­dendo di sfuggirlo. Ma questi problemi sono fonda­mentali, essenziali! Devono essere guardati in faccia, affrontati, devi viverli, penetrarli a fondo e andarne al di là. Per andarne al di là si deve penetrare a fondo l’a­more: è l’unica cosa al mondo che valga la pena di fare. Il resto è secondario, il resto è superfluo. L’amore è il fine, ogni altra cosa è solo uno strumento, un mezzo; quindi, entra nell’amore, anche se il dolore che lo accompa­gna è immenso.
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Se non percorri questo sentiero, cosa che molta gente ha deciso di fare, rimarrai fissato in te stesso; in questo caso la tua vita non sarà un pellegrinaggio, la tua vita non sarà un fiume che scorre verso l’oceano; in questo caso la tua vita è una pozza stagnante, qualcosa di sporco, dove presto resterà solo acqua putrida e fango. Se vuoi rimanere limpido e puro, devi conti­nuare a fluire. Un fiume resta limpido perché conti­nua a scorrere. Scorrere è il processo che permette di rimanere sempre puri.
Chi ama rimane sempre puro e innocente. Tutti gli amanti sono vergini. Coloro che non amano non possono restare vergini, diventano ottusi, stagnanti, e prima o poi cominciano a putrefarsi; e accade sem­pre prima del previsto. La loro vita si è inaridita. Questa è la condizione in cui si trova l’uomo mo­derno. Per questo motivo sono esplose tante forme di nevrosi; ha preso piede ogni tipo di pazzia.
Le malattie psicologiche hanno raggiunto proporzioni endemi­che. Non si tratta più di poche persone psicologicamente malate, in realtà l’intero pianeta è diventato un manicomio. L’intera umanità soffre di nevrosi. E que­sta nevrosi scaturisce dal ristagno narcisistico.
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Ciascuno è fissato nell’illusione personale di ave­re un sé separato, così la gente finisce per impazzire. E questa pazzia è assolutamente priva di senso, im­produttiva, priva di qualsiasi creatività. Oppure la gente comincia a pensare di suicidarsi. Forse non ti suicidi prendendo del veleno o sparandoti alla testa, ma puoi suicidarti seguendo un processo molto lento, ed è ciò che succede quasi a tutti. Pochissime perso­ne si suicidano con un colpo solo, la maggior parte della gente ha optato per un suicidio lento, una mor­te graduale, uno spegnersi giorno per giorno. Inesorabilmente.
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Ma la tendenza al suicidio è diventata un fatto pressoché universale. Questo non è il modo di vivere, e la causa, il motivo fondamentale è che abbiamo dimenticato il linguag­gio dell’amore.  Ecco perché la gente è tanto interessata al sesso, perché il sesso non presenta alcun rischio. E’ un feno­meno effimero, non ti coinvolge a fondo. L’amore vero è coinvolgente, è un impegno, non è un sentimento passeggero. Una volta che ha messo ra­dici può durare per sempre. L ’amore ha bisogno di in­timità e solo quando entri in intimità con qualcuno, l’altro per te, si trasforma in uno specchio. Quando ti incontri con una donna o con un uomo solo sessualmente, in realtà non vi incontrate affatto, in effetti cercate di evitare l’incontro con l’anima del­l’altro. Ti limiti a usare il suo corpo e poi scappi, e l’altro usa il tuo corpo e poi scappa. Non entri mai in intimità fino a rivelare all’altro il tuo volto originale. L’amore fa soffrire, ma non evitarlo. Se lo eviti, ri­nunci alla più grande opportunità di crescita che tu possa incontrare. Penetralo a fondo, poiché attraverso questa sofferenza giungerai a un’estasi infinita. Certo, sarà anche un’agonia, ma è da questa agonia che nasce l’estasi.
Puoi benissimo lasciar perdere Dio, poiché è solo una parola vuota; puoi lasciar perdere ogni preghiera, poiché si tratta soltanto di rituali che gli altri ti hanno imposto.
Certo, dovrai morire in quanto ego, ma se puoi morire in quanto ego, rinascerai come un Dio, come un Buddha. E l’a­more ti offrirà il primo assaggio del Tao, del sufismo, dello Zen.
L’amore ti darà la prima prova che la vita non è affatto priva di significato. Chi afferma che la vita non ha alcun significato, che non vale la pena di viverla, non ha mai conosciuto l’amore. Parlando così, dimostra che la sua è stata una vita priva d’amore. Lascia che ci sia dolore, passa attraverso questa notte oscura e finirai per incontrare un’alba meravigliosa. Solo dal ventre della notte il sole può innalzarsi. Il mattino può arrivare solo attraverso il buio. La mia via è l’amore. Io insegno amore, solo amo­re e nient’altro.
L’amore è la preghiera naturale, quella che nessuno ti ha imposto.
L’amore è nato con te. L’amore è il vero Dio. Non il Dio dei teologi.
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L’amore è uno stratagemma, un metodo per ucciderti in quanto "individualità separata" e per aiutarti a diventare infinito, per scomparire come una goccia di rugiada e diventare l’oceano tutto intero, ma pri­ma dovrai varcare la porta dell’amore.
Certo, quando si comincia a svanire come rugia­da al sole, dopo aver vissuto così a lungo come una goccia separata, si prova dolore, perché tu hai sem­pre pensato: «Io sono questa entità... e ora si sta dis­solvendo, sto morendo».
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Non stai affatto morendo, solo l’illusione sta mo­rendo. Ti sei identificato con quell’illusione questo è vero, ma l’illusione resta sempre un’illusione e, solo quando si sarà dissolta, sarai in grado di vedere chi sei, e questa rivelazione ti condurrà al picco supremo della gioia, della beatitudine e dell’estasi.
[ tratto da " Con te o senza di te" ].
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L’ Amore non è ciò che si intende di solito. L’amore comune non è altro che una finzione di facciata, qualcosa di molto convenzionale.
L’amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia del dare.
L’amore ordinario pretende tanto e troppo, quello autentico non è per nulla avido: esiste, semplicemente. L’amore autentico è un nutrimento, rafforza la tua anima. L’amore comune non fa che nutrire il tuo ego: non il tuo sé autentico, ma quello fittizio. Mettiti al servizio dell’amore autentico, cioè dell’amore al suo livello più puro, dona, condividi tutto ciò che hai, e godi nel condividere.
Non farlo come un dovere, perché in tal caso tutta la gioia sparirebbe, e non pensare che stai facendo un favore all’altro, non pensarlo mai, nemmeno per un momento.
L’amore non è mai un favore; al contrario, quando qualcuno riceve il tuo amore, tu  avrai la sensazione di ricevere un favore. L’amore è grato di essere stato ricevuto.
L’amore non desidera mai né ricompense né ringraziamenti. Se dall’altra parte arriva della gratitudine, l’amore è sempre sorpreso; è una piacevole sorpresa, perché non c’erano aspettative.
Non puoi frustrare un amore autentico perché, in primo luogo, non esiste aspettativa, né puoi appagare un amore inautentico, perché è così radicato nell’aspettativa che, qualunque cosa venga fatta, risulterà sempre inadeguata.
La sua aspettativa è troppo grande, proprio perchè è radicata nel "bisogno" non nasce dalla ricchezza ma dalla povertà, e nessuno potrà soddisfarla. Per cui l’amore inautentico provoca sempre frustrazione, mentre l’amore vero porta appagamento. 
E quando dico: «Mettiti al servizio dell’amore», non sto dicendo di metterti al servizio di qualcuno che ami; no, nient’affatto. Non sto dicendo di metterti al servizio di un amante, ma dell’Amore. Bisognerebbe venerare l’idea stessa dell’amore. La persona che ami è solo una delle forme di quell’idea pura, ma l’esistenza intera non contiene altro che milioni di forme di quell’idea.
Il fiore è un’idea, una forma, la luna un’altra, la persona che ami un’altra ancora... tuo figlio, tua madre, tuo padre sono tutte forme, onde nell’oceano dell’amore.
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Ma non trasformarti mai nel servitore della persona che ami, ricorda sempre che la persona che ami è solo una minuscola espressione dell’amore.
Servi l’Amore attraverso la persona amata, in modo da non attaccarti mai a quest’ultima. E quando non si è attaccati alla persona amata, l’amore raggiunge le vette più alte.
Nell’istante in cui ci si attacca, si comincia a cadere verso il basso. L’attaccamento è una forma di gravità, un vero pesante macigno; il non-attaccamento è grazia, pura grazia.
L’amore inautentico è un altro nome per l’attaccamento, l’amore vero è molto distaccato.
Il falso amore si dimostra molto preoccupato... lo è sempre.
L’amore sincero è premuroso, ma non ha preoccupazioni.
Ricerca, medita sull’amore, sperimenta.
L’amore è il più grande esperimento della vita, e coloro che vivono senza sperimentare l’energia dell’amore non sapranno mai che cos’è la vita.
Si limiteranno a restare sulla superficie, senza scendere nelle sue profondità. Il mio insegnamento è completamente orientato verso l’amore.
Posso abbandonare la parola «Dio» molto facilmente —non c’è problema— ma non posso abbandonare la parola «Amore».
Se devo scegliere tra le parole «amore» e «Dio», sceglierò «amore»; mi dimenticherò completamente di Dio, perché coloro che conoscono l’amore conosceranno inevitabilmente Dio. Ma il contrario non è mai vero: coloro che pensano e filosofeggiano su Dio, non conosceranno mai né l’amore né Dio.
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Mi scuso per la lunghezza del brano ma non sempre le cose che valgono, possono avere una forma concisa, breve, facile da essere compresa. Non tutta la saggezza può essere riassunta  nella forma di "aforisma" o risultare "facile".
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3nding · 4 years
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Tenere aperti stadi, scuole, università, palestre e quant'altro con lo scopo di frenare la recessione è una sciocchezza che potrebbe costarci cara.
Se il contagio si diffonderà rapidamente in modo capillare tanto da far collassare il servizio sanitario nazionale, l'impatto sull'economia sarà molto più duro e meno reversibile in tempi brevi.
Non c'è un virologo che non sostenga la necessità di rafforzare, prolungare ed estendere a tutto il paese le misure di contenimento, per rallentare la diffusione dell'epidemia e consentire al sistema sanitario di curarci tutti.
A quanto pare a Bergamo una bimba di un anno è in terapia intensiva. Dicono sia in condizioni gravi, ma potrebbe salvarsi proprio perché nei reparti di terapia intensiva ci sono ancora posti liberi.
La politica economica deve mostrare lungimiranza e ascoltare gli esperti, non le categorie sociali, i gruppi di pressione o, peggio, la pancia dei tifosi.
Non ha senso prevenire il ridimensionamento delle attività economiche nei prossimi trenta giorni senza preoccuparsi di cosa accadrà tra novanta giorni.
Meglio fare dei sacrifici nel breve periodo: ne raccoglieremo presto i frutti.
Usiamo questa emergnza per sviluppare nuove forme di lavoro più efficienti e flessibili. Poiché i nostri consumi sono uno dei problemi, ricordiamoci che possiamo consumare online la maggior parte di ciò che compriamo offline.
Lo so, le interazioni sociali non hanno surrogati. Ma non si tratta di sospenderle in eterno.
E poi aprofittiamo dell'emergenza anche per avviare una riflessione di ampio respiro:
1) Sull'importanza di allocare meglio le risorse pubbliche, rinunciando a quei programmi di spesa che servono solo a procacciare effimero consenso, e finanziando adeguatamente il sistema sanitario, per migliorarne l'efficienza e l'equità.
2) Sulla struttura produttiva del paese, in parte adagiata su settori a bassa intensità tecnologica e modesta produttività, più vulnerabili non solo alla competizione internazionale ma anche agli shock esterni.
Viviamo in una strana situazione in cui i rappresentanti delle istituzioni ridimensionano i rischi dell'epidemia - e con essi le raccomandazioni dei virologi che avvertono del pericolo - e sopravvalutano l'importanza del breve periodo per l'economia.
I rischi per l'economia esistono, inutile negarlo, ma da economista preferirei che le istituzioni se ne preoccupassero nel lungo periodo, non nel mezzo di un'emergenza senza precedenti. Perché se non *freniamo* l'epidemia (mi sembra ormai acquisito che fermarla non si può), allora anche la recessione potrebbe diventare assai più grave. - Fabio Sabatini
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aitan · 4 years
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Eccoli qua, i neoliberisti che hanno chiuso gli ospedali pubblici e delocalizzato la produzione dei beni di prima, seconda e terza necessità, di nuovo all'attacco.
(Peccato che la loro testa d'ariete sia uno dei più grandi scrittori del XX e del XXI secolo.)
Ma non dite che non ve lo avevo detto.
"La macchina del denaro ora si lecca le ferite, ma già pensa a come sfruttare il momento e i liberisti, che ora, nel pieno della bufera, chiedono gli aiuti dello Stato e l’intervento dell’Europa, domani, quando tornerà il sole, continueranno a pretendere che le volpi sguazzino libere nei liberi pollai. Chiederanno più privatizzazioni nella sanità, più tagli ai servizi pubblici e sistemi di tassazione agevolata per le imprese produttive. Continueranno a farci credere che la nostra felicità dipenderà dalla crescita del PIL e dalla salute delle loro imprese e ci renderanno ancora più vulnerabili e manipolabili.
Tutta questa tragedia sarà archiviata come un mero incidente di percorso e tutto tornerà come prima, ma con i cimiteri più pieni, i cantieri più liberi e iperattivi, i poveri sempre più poveri, i ricchi sempre più ricchi e la classe media in balia del vento. E la colpa del contagio sarà scaricata sul sistema alimentare cinese, su quelli che passeggiavano nei parchi e su chi faceva jogging da solo alle 6 del mattino."
Era il 22 Marzo e già temevo questo ritorno al peggio.
https://aitanblog.wordpress.com/2020/03/22/tutto-tornera-come-prima/
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Che poi, sia chiaro, il problema dell'autoritarismo c'è, e lo intravedo anch'io.
Ma questi non si riferiscono alla nostra libertà di riunirci, di passeggiare e di andare a prendere il sole sul belevedere di San Martino, in una villa comunale o in una spiaggia libera. Questi si riferiscono alla loro libertà di tenere aperte le fabbriche e i loro enti privati per continuare a trarre profitto sulla pelle dei lavoratori e a discapito della vita e della sicurezza della povera gente. Quello che vogliono è sciogliere i temutissimi lacci e lacciuoli dello Stato sulla loro liberissima e sfrenata iniziativa privata.
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Che cos’è l’amore, allora, la prima cosa che mi viene in mente di rispondere è: l’amore è un sentimento. Un sentimento che una ragazza di quindici anni non sa bene come spiegare. L’amore quello vero, quello profondo, quello che ti senti dentro fin da subito o quello che nasce col tempo, è complesso, è un insieme di immagini, profumi, emozioni, luoghi, sapori. È una forza incontrollabile che ci rende vulnerabili, sensibili, fragili, costantemente minacciati, ma anche felici. Amare è qualcosa di quasi surreale, svegliarsi la mattina pensando a quanto si è fortunati ad amare, camminare, viaggiare, andare in giro, costantemente con quel senso di leggerezza. sentirsi liberi, e il tempo che vola quando sei con quella persona, le farfalle nello stomaco, le notti insonne, questo è amare. Sentirsi felici, pieni. Nella vita si deve amare perché non esiste amore sprecato, e perché non esiste un emozione più grande di sentire quando siamo innamorati che il nostro umore dipende totalmente da un’altra persona, che non bastiamo a noi stessi; l’amore non conosce confini, può colpire persone di età, razze, religioni, culture diverse. Possiamo aver vissuto per anni affianco ad una persona senza aver mai provato nessun tipo di attrazione, e poi un giorno, quando proprio non te lo aspetti, boom, e sei innamorato, tutto, anche le cose inanimate che prima non avevano nessun senso, come il mare, le montagne, il cielo, le stelle, i fiori, i tramonti, la spiaggia, un prato, gli alberi, la città, un paese, tutto ciò che prima guardavamo di sfuggita adesso è imperdibile, adesso stiamo lì anche ore ad osservarlo, con tutti i dettagli, quelle cose che prima erano vuote, prive di sapore e di suono, adesso ci emozionano, e perché? Perché adesso contengono un presentimento d’amore, anche le cose inanimate, perché l’amore combacia perfettamente con il significato di tutte le cose. Dell’amore si è sempre parlato nel tempo attraverso poesie, Romanzi, sonetti, canzoni; basta pensare a Romeo e Giulietta, I Promessi sposi o ancora l’amore infinito di Dante verso Beatrice, o di Petrarca per Laura. Tutte opere che adesso sono conosciute dappertutto ma di cui pochi capiscono il senso, è un sentimento così soggettivo che non sarà mai uguale per tutti, ma ciò che lo accomuna è quel battito del cuore che non puoi controllare. L'amore riempie le nostre giornate, ci fa gioire, ci fa piangere, ci fa disperare, ma sicuramente senza amore non si può vivere. Capisci che è amore quando da lontano noti il suo sguardo e i tuoi atteggiamenti non sono più gli stessi, diventano incontrollabili. Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. Un rischio che corriamo affidandoci a chi abbiamo appena conosciuto. Conoscersi significa sapere cosa fa gioire l'altro, qual è la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori ,le sue debolezze. Perché l'amore va oltre ogni emozione e non è presente solo nei momenti allegri.
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icefiregirl · 4 years
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Buongiorno splendori🖤
Su Instagram e tutti gli altri social non siamo in anonimo, mostriamo la nostra faccia, postiamo storie riguardo a ciò che facciamo durante la giornata, insomma mostriamo quel lato di noi che riteniamo migliore per la società. Quindi in realtà mostriamo una maschera, quegli account siamo davvero noi? Non credo. Su quel genere di social si fa a gara a chi esteticamente rispecchia di più i canoni di bellezza, a chi fa la vita migliore, a chi veste meglio, a chi segue di più le mode del momento, tutti burattini di questa società malata. E nonostante questa maschera chi ci segue sa molto di noi, sa chi siamo, quanti anni abbiamo, dove viviamo, chi frequentiamo, quali sono i nostri amici, se siamo fidanzati, se studiano o lavoriamo, se siamo in vacanza al mare o in montagna. Assurdo. Però sa quello che vogliamo mostrare, quello che ci va bene che sia associato al nostro viso, alla nostra persona. È un po' come recitare in un grande teatro.
Mentre qui, qui su Tumblr, la maggior parte di noi è in anonimo, le persone che ci seguono non sanno nulla di noi e noi non sappiamo nulla delle persone che seguiamo. Il bello è che apparentemente non sappiano nulla, ma piano piano, leggendo frasi e post, ci conosciamo. Conosciamo i nostri lati più profondi, quelli nascosti, quelli che non vogliamo mostrare alla società perché temiamo ci rendino più vulnerabili. Ci apriamo e mostriamo la nostra vera essenza. Ed è bello, è molto bello sentirsi liberi di poter essere chi si è davvero.
E quindi sono certa, che qui, su Tumblr, in anonimo, ci conosciamo meglio che su Instagram. E non siamo una banda di depressi solo perché non mostriamo una maschera, siamo esseri umani, che nella vita affrontano alti e bassi, perché ragazzi, ammettiamolo, non sono veritiere le vite tutte rose e fiori che vediamo su Instagram.
E vorrei dire di più: guardereste un film dove va tutto bene? Dove non ci sono imprevisti, dove non c'è dolore ne sentimento? Ricordatevi, un lieto fine vale molto di più se si è faticato per raggiungerlo.
E sorridete, ma non per una foto da postare, sorridete per voi stessi🖤
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ipotesi-controversa · 4 years
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Lo specchio dell'anima.
Ritengo che uno sguardo dica di una persona molto più di quanto non voglia dire lei stessa: è difficile da falsificare e le cose belle sono quelle vere, ecco perché l'occhio è la cosa più bella che una persona possa avere. Tutto quello che pensiamo o proviamo in ogni istante si riflette nella nostra pupilla, è inevitabile, è insito in ognuno di noi; forse ci è così difficile dimenticare le persone anche per questo motivo, almeno una volta le abbiamo guardate negli occhi ed è proprio quell'istante, quell'occhiata, quell'attimo che ci "frega" .
È più facile dimenticare la voce di una persona, i suoi gesti, le sue abitudini, qualunque cosa, ma non il modo in cui ci ha guardato almeno una volta. Uno sguardo vale davvero più di mille parole, è quello che conferma ciò che prova una persona: spesso mi è difficile guardare una persona negli occhi perché capirebbe ciò che penso senza aver più bisogno di parlare, solo per il fatto che uno sguardo sminuirebbe ogni parola, sillaba o lettera. Non per altro si dice amore "a prima vista" perché in quel momento in cui due sguardi si incrociano, si instaura un legame così potente, che difficilmente si spezza.
Inoltre vi è una differenza fondamentale tra "vedere" e "guardare": "vedere" vuol dire posare l'occhio su qualcosa, ma senza esaminarlo, senza prestare attenzione, mentre "guardare" è qualcosa di totalmente diverso: esso significa osservare, usare tutte le proprie capacità, andare al di là di ciò che si vede e arrivare a ciò che si guarda. "Guardare" è giungere a quel punto in cui non si vede più, ma si pensa, si capisce e tutto quello che ci circonda diventa del tutto indifferente; è arrivare a quel momento in cui non si può più tornare indietro, in cui ci si è già immersi in quegli occhi che ci hanno colpito, in cui forse non si pensa nemmeno più a qualcosa di definito, in cui si è distaccati disinteressati di tutto. Gli sguardi non hanno dubbi, non hanno errori, non hanno tentennamenti, hanno una direzione sola e la percorrono, raggiungono subito la metà con precisione, senza sbagli, senza bugie.
Persone con gli sguardi intensi sono molto rare, forse ognuno di noi ne ha una, ma molte volte non lo manifestiamo perché preferiamo tenerci tutto dentro, perché vogliamo metterci in mostra per qualcosa che non siamo e lo sguardo farebbe capire solo l'essenza del nostro carattere. Persone che ricambiano i nostri sguardi sono difficili da trovare, perché farlo vorrebbe dire mettersi in gioco, diventare vulnerabili, essere sinceri in un mondo in cui l'onestà è quasi un vizio, non una virtù.
L'occhio è una curva, che ha la superficie liscia, ma dentro è profondo, è ciò che ci rappresenta, è la parte più viva di noi, è dove si annidano i sentimenti, le emozioni e le lacrime, cambia colore a seconda del tempo, del momento e dell'occasione. Guardare una persona negli occhi ed essere ricambiati è una delle sensazioni più coinvolgenti e meravigliose che un essere umano possa mai provare; trovare lo sguardo che si è cercato per tanto tempo sui volti delle persone, arrivando alla conclusione che solo una persona ha quello sguardo e che quella persona è unica come il suo sguardo, è una sensazione straordinaria.
Le parole che escono dagli sguardi sono univoche, le frasi perfette, senza errori, senza dubbi. I pensieri sono liberi di scorrere veritieri e senza argini punto noi diventiamo capaci di capire e di farci capire, capaci di essere noi stessi. Ma ancora di più ci permesso capire che l'intensità e la potenza di uno sguardo non sono paragonabili a nulla, solo direttamente proporzionali a noi stessi e inversamente a quello che non siamo.
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ill-will-editions · 4 years
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MONOLOGO DEL VIRUS
Lundimatin, 3.16.2020
"Sono venuto a fermare la macchina della quale non trovavate più il freno di emergenza"
Cari umani, cessate le vostre ridicole chiamate alla guerra. Abbassate quegli sguardi vendicativi che mi riservate. Diradate l'alone di terrore del quale circondate il mio nome. Noialtri, virus, dal fondo batterico del mondo, siamo il vero continuum della vita sulla Terra. Senza di noi non avreste mai visto il giorno, proprio come la cellula primordiale.
Noi siamo i vostri antenati, allo stesso titolo delle pietre e delle alghe, e molto più delle scimmie. Siamo dovunque siete e anche dove non siete. Peggio per voi se non vedete nell'universo altro che quanto è a vostra immagine e somiglianza! Ma soprattutto, smettete di dire che sono io a uccidervi. Voi non morite della mia azione sui vostri tessuti, ma della mancanza di cura dei vostri simili. Se non foste stati tanto rapaci tra voi quanto lo siete stati con tutto quello che vive su questo pianeta, avreste ancora abbastanza letti, infermieri e respiratori per sopravvivere ai danni che infliggo ai vostri polmoni. Se non aveste ammassato i vostri vecchi in topaie e i vostri validi in conigliere di cemento armato, non sareste a questo punto. Se l'intera estensione fino a ieri ancora lussureggiante, caotica, infinitamente popolata, del mondo o meglio dei mondi non l'aveste mutata in un immenso deserto per la monocoltura del Medesimo e dell'In-Più, non avrei potuto lanciarmi alla conquista planetaria delle vostre gole. Se dall'inizio alla fine dell'ultimo secolo non foste diventati praticamente tutti copie ridondanti di una sola e insostenibile forma di vita, non vi preparereste a morire come mosche abbandonate nell'acqua della vostra zuccherata civiltà. Se non aveste reso i vostri luoghi così vuoti, così trasparenti, così astratti, siate certi che non mi diffonderei alla velocità di un'astronave. Io non vengo che a eseguire la condanna che voi stessi avete da tempo pronunciato contro voi stessi. Scusate ma siete voi, che io sappia, ad aver inventato il nome di "Antropocene". Vi siete intestati tutti l'onore del disastro: adesso che si compie è troppo tardi per rinunciarvi. I più onesti tra voi lo sanno bene: io non ho altro complice che la vostra organizzazione sociale, la vostra follia della "grande scala" e la sua economia, il vostro fanatismo per il sistema. Solo i sistemi sono "vulnerabili". Il resto vive e muore. Non vi è "vulnerabilità" che per quello che tende al controllo, alla sua estensione e al suo perfezionamento. Guardatemi bene: io sono solo il rovescio della Morte regnante.
Smettetela dunque d'incolparmi, di accusarmi, d'inseguirmi. Di fare blocco contro di me. Tutto questo è puerile. Vi propongo un cambio di sguardo: vi è un'intelligenza immanente alla vita. Nessun bisogno di essere un soggetto per disporre di una memoria o di una strategia. Nessun bisogno di essere sovrano per decidere. Anche batteri e virus possono fare il bello e il cattivo tempo. Vedete perciò in me un salvatore invece che il vostro becchino. Liberi di non credermi, ma sono venuto a fermare la macchina della quale non trovavate più il freno di emergenza. Sono venuto a sospendere il funzionamento del quale eravate ostaggi. Sono venuto a rendere manifesta l'aberrazione della "normalità". «Delegare la nostra alimentazione, la nostra protezione, la nostra capacità di prenderci cura del nostro regime di vita ad altri è una follia"... «Non c'è tetto del deficit, la salute non ha prezzo»: vedete come faccio sciogliere la lingua e lo spirito dei vostri governanti! Vedete come ne svelo il ruolo reale di miserabili truffatori, per di più arroganti! Vedete come d'un tratto si appalesano non solo superflui ma dannosi! Voi non siete per essi che supporti alla riproduzione del loro sistema, ossia ancora meno che schiavi. Persino il plancton è trattato meglio di voi.
Guardatevi però dal caricarli di rimproveri, dall'incriminare le loro insufficienze. Accusarli d'incuria è ancora considerarli più di quanto meritano. Domandatevi piuttosto come avete potuto trovare tanto confortevole farvi governare. Vantare i meriti dell'opzione cinese contro quella britannica, della soluzione imperial-legalitarista contro il metodo liberal-darwinista, significa non capire nulla dell'una e dell'altro, dell'orrore di entrambi. Fin da Quesnay i "liberali" hanno sempre guardato con invidia all'impero cinese; e continuano. Quelli sono fratelli siamesi. Che l'uno vi confini nel vostro interesse e l'altro in quello della "società", essi pervengono comunque a vanificare la sola condotta non nichilista: prendersi cura di sé, di chi si ama e di quel che si ama in chi non si conosce. Non lasciate che quanti vi hanno precipitato nel baratro pretendano di farvene uscire: non faranno che prepararvi un inferno più perfezionato, una tomba ancora più profonda. Il giorno che potranno, faranno pattugliare ai militari anche l'aldilà.
Ringraziatemi piuttosto. Senza di me, per quanto tempo ancora avrebbero fatto passare per necessarie tutte queste cose non questionabili e che sono ad un tratto sospese per decreto? La globalizzazione, i concorsi, il traffico aereo, i vincoli di bilancio, le elezioni, lo spettacolo delle competizioni sportive, Disneyland, le sale fitness, la maggior parte dei commerci, il parlamento, l'accasermamento scolastico, i raduni di massa, l'essenziale degli impieghi di ufficio, tutta questa socialità ebbra che non è altro che il rovescio della solitudine angosciata delle monadi metropolitane: tutto ciò è quindi senza necessità, una volta che si manifesta lo stato di necessità. Ringraziatemi della prova di verità delle prossime settimane: andrete infine ad abitare la vostra vita, senza le mille scappatoie che, bene o male, reggono in piedi ciò che in piedi non ci sta. Senza rendervene conto non avete mai traslocato nella vostra esistenza. Siete tra gli scatoloni e non lo sapete. Andrete ormai a vivere con i vostri cari. Andrete ad abitare a casa vostra. Cesserete di essere in transito verso la morte. Forse odierete vostro marito. Forse vomiterete i vostri figli. Forse vi prenderà la voglia di far saltare il decoro della vita quotidiana. A dire il vero, voi non siete più al mondo, in queste metropoli della separazione. Il vostro mondo non è più vivibile in alcuni suoi punti se non a patto di dover fuggire senza tregua. Bisognava stordirsi di movimento e di distrazioni tanto la bruttezza aveva guadagnato in presenza. E il fantomatico regnava tra gli esseri. Tutto era diventato talmente efficace che niente aveva più senso. Ringraziatemi per tutto ciò, e benvenuti sulla Terra!
Grazie a me, per un tempo indefinito, voi non lavorerete più, i vostri figli non andranno a scuola, e tuttavia sarà il contrario delle vacanze. Le vacanze sono lo spazio che bisogna arredare ad ogni costo aspettando il previsto ritorno a lavoro. Ma qui, ciò che si apre davanti a voi, grazie a me, non è uno spazio delimitato, è un'immensa assenza. Io vi disopero. Niente vi dice che il non-mondo di prima ritornerà. Tutta questa assurdità redditizia forse finirà. A forza di non essere pagati, cosa c'è di più naturale se non smettere di pagare il padrone di casa? Per quale motivo dovrebbe ancora versare le rate alla banca chi non può di fatto più lavorare? Non è da suicidio, in fin dei conti,vivere lì dove non si può neanche coltivare un orto? Chi non ha denaro non smetterà di certo di mangiare, e chi ha del ferro ha del pane. Ringraziatemi: vi pongo davanti al bivio che struttura tacitamente le vostre esistenze: l'economia o la vita. Tocca a voi giocare. La sfida è storica. O i governanti vi impongono il loro stato d'eccezione, o voi inventate il vostro. O voi vi aggrappate alle verità che vengono a galla, o mettete la testa sotto il patibolo. O impiegate il tempo che vi do ora per figurarvi il mondo di dopo a partire dalle lezioni del collasso in corso, o quest'ultimo finirà di radicalizzarsi. Il disastro cessa quando cessa l'economia. L'economia è il devasto. Era una tesi prima del mese scorso. Ora è un fatto. Nessuno può ignorare di quanta polizia, sorveglianza, propaganda, logistica e telelavoro avranno bisogno per respingerlo.
Di fronte a me, non cedete né al panico né alla negazione. Non cedete alle isterie biopolitiche. Le settimane a venire saranno terribili, opprimenti, crudeli. Le porte della Morte saranno spalancate. Sono il più devastante prodotto del devasto della produzione. Vengo a portare il niente ai nichilisti. L'ingiustizia di questo mondo non sarà più urlante. È una civiltà e non voi che vengo a sotterrare. Quelli che vogliono vivere si devono fare delle abitudini nuove, e che saranno loro proprie. Evitarmi sarà l'occasione di questo reinventarsi, di questa nuova arte della distanza. L'arte di salutarsi, nella quale alcuni erano abbastanza strabici per vederci la forma stessa dell'istituzione, presto non obbedirà più ad alcuna etichetta. Segnerà gli esseri. Non fate questo per “gli altri”, per “la popolazione”, o per “la società”, fatelo per i vostri. Prendetevi cura dei vostri amici e dei vostri amori. Ripensate con loro, sovranamente, una forma giusta della vita. Fate dei cluster di vita buona, estendeteli, io non potrò niente contro di voi. Questo non è un appello al ritorno massiccio della disciplina ma a quello dell'attenzione. Non alla fine di ogni spensieratezza ma a quella di ogni negligenza. Che altro modo mi resta per ricordarvi che il saluto è in ogni gesto? Che tutto è nel minuscolo.
Mi sono dovuto arrendere all'evidenza: l'umanità si pone solo le domande che non può più non porsi.
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ilpropizio-blog · 5 years
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Prima che i film e le riviste proliferassero nella nostra società, la percezione dell’attrazione verso una persona era limitata alle persone reali che si conoscevano nella comunità.
Così la gente normale veniva spesso considerata bella da vari punti di vista e la bellezza fisica veniva comunque guardata anche nell’ottica dell’invecchiamento.
Questo permetteva di avere aspettative realistiche che non associavano la bellezza fisica all’idea di qualità necessaria perché una persona potesse essere considerata amabile. Le relazioni erano basate su aspettative più comuni e realistiche.
In questi giorni film, riviste e spot pubblicitari immortalano giovani resi perfetti da tecniche grafiche, creando il mito che le persone eccezionalmente belle sono molte di più di quanto siano in realtà.
Questo porta molte persone sole ad avere la percezione che, se aspettano ancora, saranno in grado di avere qualcuno di simile a quello che tutti gli altri sembrano avere (indipendentemente dal loro livello di attrattività).
Se il loro attuale partner non sembra quello ideale, non devono continuare a stare con lui. Possono trovare qualcosa di meglio.
Così l’attrazione diventa la distrazione che evita ai single di confrontarsi con i loro problemi più profondi e reali, evitando di pensare ai loro errori ed alle loro paure. Un partner attraente è la misura del loro successo, una riflessione personale su sé stessi ed una dichiarazione della loro amabilità.
Le donne non hanno bisogno di criticare gli uomini come i principali colpevoli di questa danza. Le donne hanno i propri standard di attrattività maschile (o di dignità) e possono essere altrettanto critiche.
Tuttavia, se la soluzione ai problemi è stare con un partner attraente, allora perché molti single si allontanano dai loro rapporti con partner molto attraenti, affermando che semplicemente non sentono un legame con loro?
Come terapeuta delle relazioni e supporto nelle prime fasi degli appuntamenti, questa è la mia lotta principale.
Il mito dell’attrazione
La vera soluzione è aiutare le persone a creare connessioni emotive profonde e reali attaccamenti, ma molti single continuano a vedere l’attrazione o altre incompatibilità minori come motivo principale per le loro apparentemente legittime preoccupazioni riguardanti il loro rapporto.
Rispondo al loro dilemma, senza prendere posizione a favore o contro qualunque genere di rapporto essi abbiano. Al contrario, mi concentro sullo sviluppo delle abilità.
Chiedo loro di affrontare i loro errori, di affrontare le loro ansie e le loro paure, comunicare i loro sentimenti e le loro esigenze, diventare vulnerabili ed onesti ed impegnarsi pienamente nel rapporto.
Solo allora possono veramente misurare la saggezza del loro rapporto. Sono queste le cose che creano connessioni emotive, amore e attaccamento, non l’attrazione.
La nostra cultura ha creato una società in cui il deficit giovanile in questi comportamenti e l’attrazione sono diventati la distrazione su cui focalizzarsi. Quanto più alto è il livello di ansia, maggiore è la lotta (e diventa una forma molto reale di disturbo ossessivo compulsivo).
Ho parlato di questi problemi e delle loro soluzioni in vari articoli, ma ho sentito che è giunto il momento di parlare direttamente del mito dell’attrazione. È la cosa più comune di cui parlano i miei clienti quando ammettono con imbarazzo che essa è la fonte dei loro problemi.
Molti di loro si concentrano su una caratteristica del loro partner che è poco attraente. Essi temono che i loro problemi di attrazione causino, più avanti nel tempo, il loro dubitare del rapporto. Hanno la preoccupazione di poter trovare qualcuno di più attraente, se solo aspettano un po’ più a lungo.
Pensano che la loro soddisfazione sessuale nel matrimonio avrà un impatto negativo, finché non risolvono tale problema. E credono che l’attrazione sia l’unica cosa che farà provare loro le forti emozioni che desiderano.
Il problema è che Dio non usa le emozioni forti e potenti, per motivarci. Questa è la fonte del loro inganno. Di seguito è riportata una documentazione che spesso uso (completa di riferimenti bibliografici).
È il modello di Dio, della verità e dell’amore che sostiene che le emozioni forti e coerenti sono conseguenti alle azioni.
Credere in un vero principio e, poi, agire in base ad esso, provoca le potenti emozioni che solo Dio offre: la pace, la gioia, l’amore, il rispetto di sé, la fiducia, la felicità, la soddisfazione del rapporto e persino la passione duratura.
Quando aspettiamo che le emozioni forti diventino la forza motrice che guida il nostro comportamento, scopriamo che non siamo mai soddisfatti.
Le emozioni sono fugaci e vuote. I legami che creano sono brevi e superficiali. E così attendiamo ininterrottamente le potenti emozioni che riteniamo siano il vero segno di quello che dobbiamo perseguire.
In questo modo siamo guidati e costretti dalle nostre emozioni (o dal bisogno di attrazione e di lussuria), piuttosto che dal nostro libero arbitrio, dalla nostra sapienza e dai nostri valori.
Coloro che aspettano che Dio invii loro un forte segno emozionale, scopriranno che le Sue emozioni vengono costantemente date solo dopo aver fatto una scelta ed aver agito.
Quindi sono liberi di scegliere per se stessi, non obbligati o guidati. Quando scelgono ciò che è buono ed agiscono, i sentimenti che desiderano crescono con profondità e significato, un passo alla volta. In questo modo Dio usa le emozioni per rivelare la saggezza della loro scelta.
L’amore profondo deriva dalle nostre scelte e dai comportamenti nei nostri rapporti. La soddisfazione sessuale non dipende dall’attrazione, come suggerisce il mondo.
La soddisfazione sessuale nel matrimonio è basata sulla gentilezza, sull’investimento nella felicità di ciascuno e sulla comprensione accurata della stimolazione sessuale.
Anche se l’attrazione è un primo passo importante nelle prime fasi del rapporto, non è l’ingrediente più importante della felicità coniugale.
Grazie alla Sua bontà, Dio ci ha assicurato questa grande benedizione. Altrimenti tutti noi saremmo destinati all’insoddisfazione coniugale e sessuale, poiché si verificano cambiamenti indesiderati nel corpo, dovuti all’aver dei figli o all’età.
Noi ed i nostri rapporti valiamo molto più dei nostri corpi. Finché non superiamo questo mito, saremo perpetuamente intrappolati nella solitudine (anche se abbiamo una relazione).
Questo articolo è stato originariamente scritto da Alisa Goodwin Snell ed è stato pubblicato su ldsliving.com, intitolato The Myth of Attraction. Italiano ©2017 LDS Living, A Division of Deseret Book Company | English ©2016 LDS Living, A Division of Deseret Book Company.
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libripernoi · 4 years
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Molto spesso sentiamo la frase: "bisogna far di necessità virtù", allora, sicuramente quando questa quarantena forzata sarà finita non saremo più le stesse persone di prima. Già penso le persone che vorrei riabbracciare e vedere, le cose da fare quando si potrà uscire liberamente di casa...e voi ci pensate mai? Date mai valore ad ogni attimo? Spesso diamo tutto per scontato ma quando siamo privi di vedere qualcuno oppure avere qualcosa ci pensiamo maggiormente. Sinceramente, dopo questi giorni di reclusione forzata, la mia speranza più grande è di poter scrutare sul volto delle persone una più chiara consapevolezza verso la vita e dei suoi valori, che possa suscitare un maggiore senso di umiltà e di altruismo. Siamo relegati in casa, ma innegabilmente siamo tutti sulla stessa barca, siamo tutti uomini, fragili e vulnerabili nel cuore e nel fisico, perciò, ritengo doveroso superare ogni forma d'astio, oggi ci siamo ma domani, non possiamo saperlo. Or dunque, termino questo mio pensiero libero, con le parole di Richard Back nel suo libro "il gabbiano di Jonathan Livingston" che più di ogni altro esprime il senso della libertà, tanto carente e mai come adesso: "Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del grande gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti." Rimaniamo in casa, uniti e liberi nel pensiero.
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