Tumgik
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La materia è sorda, 
L’anima balbuziente
Il futuro intraducibile
nella lingua del presente. 
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3
Prima c’è la vita,  poi  la morte
ma quando lei mi guardava  vita e morte erano la stessa sorte
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Il mio psicologo dice che sono guarito
allora perchè ogni volta che penso di morire, io sorrido? 
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Per te finisce con una risata
ma per me la tortura è appena iniziata
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La tristezza è la mia anima gemella
Per alcuni la tristezza è come un temporale:  Si spera finisca il prima possibile per vedere il cielo schiarirsi e il sole tornare a splendere
Per me non è così. Io e tristezza ci siamo conosciuti casualmente ed ora ci frequentiamo da anni. Inizialmente non mi era particolarmente simpatica, poi mi ha conquistato.
Ogni giorno veniva a trovarmi , alla stessa ora, solo per scambiare quattro chiacchiere. Ai primi tentativi rispondevo seccamente per troncare la conversazione sul nascere. I miei amici consigliavano di lasciarla perdere, la mia famiglia credeva avesse una pessima influenza su di me.
Eppure lei è sempre stata gentile, preservante ma anche educata e cordiale. Non mi ha mai abbandonato, ha insistito per avermi.
Dopo un paio di mesi, se un giorno mancava al nostro appuntamento, avvertivo un forte disagio che mi tormentava per ore e ore, fin quando non la rivedevo. Da allora siamo rimasti uniti.
Lei non mi ha mai tradito, io sì. Ammetto che diverse volte mi sono allontanato da lei. Ho dormito nello stesso letto della speranza, ma non mi ha scosso, non mi ha coinvolto. Nessuna emozione è sbocciata da quella unione. Solo la tristezza sa come prendermi, possedermi, senza lasciare alcun graffio.
Quando ho confessato il mio errore, mi ha perdonato.  Ha giurato di amarmi.
Io non l’ho mai detto. Non voglio definire la nostra relazione, perché quando nominiamo qualcosa tutto si complica. Diciamo che non voglio applicare un’etichetta, non voglio che sia ufficiale. Alcune persone sono contrarie al nostro rapporto, con il veleno tra i denti parlano di “ Depressione”. Sono convinti sia un legame indecente, una malattia mentale che inquina il mio stile di vita: Loro vogliono separarci.
Non posso accettarlo. Non voglio che tutto questo finisca, non voglio rinunciare ad una parte di me, sarebbe come amputarmi un polmone, respirerei a metĂ .
Forse loro non possono capire. Dopotutto sono ammiratori e seguaci della felicità. Anche lei l’ho conosciuta, qualche tempo fa. Nulla da obiettare, una squisita persona a primo impatto. Il problema è il giorno dopo, quando il letto è vuoto e lei non c’è, è scomparsa. Tu aspetti, ma lei non ritorna, non si fa più viva. Dopo un po’ ci rinunci, ritorni a vivere come se lei non fosse mai stata con te, per quella notte. Passano i giorni, le settimane, i mesi ed un giorno apri la porta e lei è lì, seduta con le gambe accavallate sul divano. Chiedi spiegazioni, ma lei non risponde, ti vuole ora e subito.
La felicitĂ  non ha alcuna considerazione per la nostra vita, si presenta senza avvertire, piomba dal alto e si aspetta che tu sia disponibile e accogliente.
La tristezza è diversa. La tristezza è una costante, che chiede il permesso prima di entrare, che augura la buonanotte e il buongiorno. La tristezza è romantica e passionale; La notte ti guarda dormire e il resto della giornata asciuga le lacrime, con caldi baci.
La tristezza è la persona con cui ho l’intenzione di invecchiare.
La tristezza è autentica, incantevole, bella.
La tristezza è la mia anima gemella.
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