Tumgik
realnicworld-blog · 6 years
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Australian Open 2019🎾
Ciao ragazzi e bentornati nel RealNicWorld. Oggi parlerò del primo grande evento sportivo tennistico che si è concluso ieri 27 gennaio 2019, l'Australian Open, il primo dei quattro Major (Slam), che ha visto la vittoria del grande favorito Novak Djokovic in finale su Rafael Nadal. Cerchiamo di analizzare i protagonisti di questo torneo.
-Andy Murray. Era impossibile non partire dallo scozzese, arrivato all'ultimo (forse), triste atto della sua immensa carriera. Con 3 slam, 2 medaglie d'oro consecutive alle Olimpiadi (mai nessuno come lui), numero 1 al mondo, campione delle ATP Finals, 14 Masters 1000 e 45 titoli totali é stato uno dei tennisti più vincenti dell'era moderna. Persona educata sia in campo che fuori. Spesso criticato a causa dei suoi atteggiamenti definiti ‘falsi’, ma non è mai stato così, in quanto è sempre stato uno dei pochi a dire ciò che pensava, a esprimere ciò che sentiva. Emozionante l'ultima partita contro Roberto Bautista Agut, un drammatico match finito al quinto set, dopo che Andy ne ha recuperati due. Il suo obiettivo è quello di terminare la carriera nel torneo di casa, a Wimbledon. Tutti noi speriamo possa, invece, continuare a lungo. Mancherai, Andy.
-Roger Federer. Campione uscente delle ultime due edizioni, il cammino dello svizzero si è fermato agli ottavi di finale, per mano di Stefanos Tsitsipas. Era uno dei (se non IL) più atteso, ma purtroppo ha deluso le aspettative, giocando un torneo mediocre e un ottavo altamente insufficiente. Resta il fatto che quando vince o quando perde, è sempre uno spettacolo per gli occhi vederlo giocare. Nel match contro Tsitsipas ha sbagliato di tutto, sopratutto nel fondamentale a lui più sicuro, il dritto. In conferenza ha annunciato il suo ritorno su terra rossa, notizia che potrebbe sembrare fantastica per molti appassionati di tennis, ma che in realtà è una tragedia per i suoi fan, in quanto tempo fa, lui disse che sarebbe tornato su terra solo nel suo ultimo anno di carriera. Spero non sia così, perché può ancora dare tanto, ma bisogna prepararsi, perché prima o poi quel giorno arriverà, e sarà uno dei giorni più tristi per la storia dello sport.
-Stefanos Tsitsipas. È lui la sorpresa di questo torneo. Gioca in maniera spettacolare fino alla semifinale. Nei match precedenti dimostra tutta la sua classe e si piazza nella top 3 come futura stella di questo sport. Negli ottavi gioca la partita più bella della sua giovane carriera, estromettendo Roger Federer in quattro set lottati. Gran partita del greco, ma l'elvetico ha fatto di tutto per perderla, e ci è riuscito. Molti hanno paragonato questo match al Federer-Sampras nel 2001 a Wimbledon, dove un giovanissimo Roger eliminò Pistol Pete in quello che fu un passaggio di consegne. In semifinale, Rafa Nadal lo fa tornare con i piedi per terra, battendolo 3 set a 0 e rifilandogli anche un pesante 6-0. Torneo da ricordare per il greco, ma questo deve essere solo l'inizio.
-Rafael Nadal. Il maiorchino era fermo da un bel po’ di mesi, ma come al suo solito, rientra ed inizia a fare vittime su vittime. Per tutto il torneo non ha perso un set fino alla semifinale, dove ha subito la peggior sconfitta di sempre in una finale Slam. Ha giocato partite pazzesche (anche se contro avversari da torneo 250). Ha letteralmente asfaltato tutti senza lasciare niente a nessuno, in una superficie a lui non congeniale. In finale Djokovic ha letteralmente 'ucciso’ lo spagnolo per tre set a zero. Resta l'ottima finale raggiunta per Rafa, che tra qualche mese è pronto ad asfaltare tutti nella sua amata terra rossa.
-Novak Djokovic. 6-3 6-2 6-3 Vs Rafa Nadal. Basta questo ad analizzare il torneo del serbo. L'inarrestabile macchina serba è tornata, ed è più forte di prima. 7° Australian Open (nessuno come lui, staccati Federer ed Emerson a quota 6), 15° slam in carriera, a meno due da Rafa Nadal e meno cinque da Roger Federer. Un torneo giocato in maniera pazzesca, senza lasciare niente a nessuno. Non ci sono parole per descrivere la sua prestazione in finale contro Nadal. Ha umiliato il suo rivale, in tre set, dominati. Solo una palla break concessa e ovviamente annullata. Ora Nole fa paura, davvero tanta paura.
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realnicworld-blog · 6 years
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Australian Open 2019🎾
Ciao ragazzi e bentornati nel RealNicWorld. Oggi parlerò del primo grande evento sportivo tennistico che si è concluso ieri 27 gennaio 2019, l'Australian Open, il primo dei quattro Major (Slam), che ha visto la vittoria del grande favorito Novak Djokovic in finale su Rafael Nadal. Cerchiamo di analizzare i protagonisti di questo torneo.
-Andy Murray. Era impossibile non partire dallo scozzese, arrivato all'ultimo (forse), triste atto della sua immensa carriera. Con 3 slam, 2 medaglie d'oro consecutive alle Olimpiadi (mai nessuno come lui), numero 1 al mondo, campione delle ATP Finals, 14 Masters 1000 e 45 titoli totali é stato uno dei tennisti più vincenti dell'era moderna. Persona educata sia in campo che fuori. Spesso criticato a causa dei suoi atteggiamenti definiti 'falsi', ma non è mai stato così, in quanto è sempre stato uno dei pochi a dire ciò che pensava, a esprimere ciò che sentiva. Emozionante l'ultima partita contro Roberto Bautista Agut, un drammatico match finito al quinto set, dopo che Andy ne ha recuperati due. Il suo obiettivo è quello di terminare la carriera nel torneo di casa, a Wimbledon. Tutti noi speriamo possa, invece, continuare a lungo. Mancherai, Andy.
-Roger Federer. Campione uscente delle ultime due edizioni, il cammino dello svizzero si è fermato agli ottavi di finale, per mano di Stefanos Tsitsipas. Era uno dei (se non IL) più atteso, ma purtroppo ha deluso le aspettative, giocando un torneo mediocre e un ottavo altamente insufficiente. Resta il fatto che quando vince o quando perde, è sempre uno spettacolo per gli occhi vederlo giocare. Nel match contro Tsitsipas ha sbagliato di tutto, sopratutto nel fondamentale a lui più sicuro, il dritto. In conferenza ha annunciato il suo ritorno su terra rossa, notizia che potrebbe sembrare fantastica per molti appassionati di tennis, ma che in realtà è una tragedia per i suoi fan, in quanto tempo fa, lui disse che sarebbe tornato su terra solo nel suo ultimo anno di carriera. Spero non sia così, perché può ancora dare tanto, ma bisogna prepararsi, perché prima o poi quel giorno arriverà, e sarà uno dei giorni più tristi per la storia dello sport.
-Stefanos Tsitsipas. È lui la sorpresa di questo torneo. Gioca in maniera spettacolare fino alla semifinale. Nei match precedenti dimostra tutta la sua classe e si piazza nella top 3 come futura stella di questo sport. Negli ottavi gioca la partita più bella della sua giovane carriera, estromettendo Roger Federer in quattro set lottati. Gran partita del greco, ma l'elvetico ha fatto di tutto per perderla, e ci è riuscito. Molti hanno paragonato questo match al Federer-Sampras nel 2001 a Wimbledon, dove un giovanissimo Roger eliminò Pistol Pete in quello che fu un passaggio di consegne. In semifinale, Rafa Nadal lo fa tornare con i piedi per terra, battendolo 3 set a 0 e rifilandogli anche un pesante 6-0. Torneo da ricordare per il greco, ma questo deve essere solo l'inizio.
-Rafael Nadal. Il maiorchino era fermo da un bel po' di mesi, ma come al suo solito, rientra ed inizia a fare vittime su vittime. Per tutto il torneo non ha perso un set fino alla semifinale, dove ha subito la peggior sconfitta di sempre in una finale Slam. Ha giocato partite pazzesche (anche se contro avversari da torneo 250). Ha letteralmente asfaltato tutti senza lasciare niente a nessuno, in una superficie a lui non congeniale. In finale Djokovic ha letteralmente 'ucciso' lo spagnolo per tre set a zero. Resta l'ottima finale raggiunta per Rafa, che tra qualche mese è pronto ad asfaltare tutti nella sua amata terra rossa.
-Novak Djokovic. 6-3 6-2 6-3 Vs Rafa Nadal. Basta questo ad analizzare il torneo del serbo. L'inarrestabile macchina serba è tornata, ed è più forte di prima. 7° Australian Open (nessuno come lui, staccati Federer ed Emerson a quota 6), 15° slam in carriera, a meno due da Rafa Nadal e meno cinque da Roger Federer. Un torneo giocato in maniera pazzesca, senza lasciare niente a nessuno. Non ci sono parole per descrivere la sua prestazione in finale contro Nadal. Ha umiliato il suo rivale, in tre set, dominati. Solo una palla break concessa e ovviamente annullata. Ora Nole fa paura, davvero tanta paura.
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La musica internazionale nel 2018
Buonasera ragazzi e bentornati nel RealNicWorld. Qualche giorno fa in un post parlai del 2018 di alcuni artisti italiani. Oggi parlerò di alcuni cantanti/gruppi internazionali e del loro 2018.
Drake. Campione indiscusso del 2018. Ha avuto un anno pazzesco colmo di record e premi. Tanto per iniziare, il 14 luglio ha battuto il suo stesso record, ovvero quello di contenere 27 canzoni all’interno della classifica Billboard Hot 100. “Scorpion”, il suo album, è stato l'album più ascoltato su Spotify e non solo, con singoli del calibro di “God’s Plane” e “Survival”. Drake è anche stato l'artista più ascoltato su Spotify del 2018. Drake ha battuto il record di Adele ai Billboard Music Awards 2017, aggiudicandosi 13 premi. Il primato di Adele risaliva al 2012 con 12 riconoscimenti. Drake si e’ presentato all'appuntamento con 22 nominations ed ha vinto, tra gli altri, il premio per il miglior artista assoluto, per il miglior artista maschile e quello per il migliore di 200 album con “Views”.
Ed Sheeran. Continua il successo del cantautore britannico. 2018 da ricordare per lui per lo spettacolare tour che lo sta portando a girare tutto il mondo e che nel 2019 arriverà in Italia allo Stadio Olimpico e al Firenze Rocks. Molte sono state le critiche ricevute per essere stato scelto come headliner al Firenze Rocks, in quanto effettivamente, Ed col rock c'entra poco.
Imagine Dragons. Continua il successo clamoroso della band di Las Vegas capitanata dall'energico frontman Dan Reynolds. Il 2018 è stato l'anno della definitiva consacrazione per gli americani. Da ‘Evolve’ sono riusciti a tirare fuori altri due successi pazzeschi che sono stati ai vertici delle classifiche, “Whatever it takes” e “Next to me”. Il successo di “Evolve” è continuato anche grazie all'Evolve World Tour, che li ha visti protagonisti nelle maggiori arene, palazzetti e festival del mondo. Hanno toccato l'Italia il 6 settembre al Milano Rocks, con uno dei concerti più emozionanti e spettacolari degli ultimi anni. Di sicuro è stato il concerto più importante per gli Imagine Dragons, in quanto hanno raggiunto il numero di 60 mila spettatori paganti ad un loro concerto, record per la band. Nonostante una pioggia torrenziale, tutti i presenti non hanno esitato un attimo nel restare lì e aspettare il momento dell'uscita della band statunitense, che dal canto loro non hanno avuto dubbi sul fare o meno lo show. Spettacolo accorciato, purtroppo, ma meraviglioso. Hanno suonato tutti i pezzi più importanti del loro repertorio, dalla primissima “It’s time”, fino all'iconica “Radioactive” e alle recenti “Thunder”, “Natural” e “Believer”. Momenti di pura emozione durante “Demons” (una delle canzoni più belle di sempre), dove Dan ha incantato le 60 mila persone con un discorso meraviglioso sulla depressione. Effetti scenici molto belli, con fumo e coriandoli ad ogni canzone. Dan ha dato il meglio di sé, rigorosamente in pantaloncini e a torso nudo, mettendo in mostra la sua tartaruga, e si ha dimostrato di essere uno dei migliori frontman in circolazione. Il 9 novembre è uscito il loro nuovo album “Origins” (arriverà una recensione dettagliata), disco 'gemello’ di Evolve, con singoli come “Zero” (usato come colonna per il film animato Ralph Spaccatutto), “Natural” e la recente e bellissima “Bad Liar” (sicuramente sarà un tormentone). Nel 2019 non si sa ancora cosa faranno, solo una cosa è certa: 2 giugno, Visarno Arena Di Firenze, gli Imagine Dragons tornano in Italia (unica tappa europea) con un nuovo concerto, che si preannuncia spettacolare. Fate come me, non mancate!
Muse. Finalmente. Matthew Bellamy, Dom Howard e Chris Wolstenholme sono finalmente tornati con il loro “Simulation Theory” (anche qui arriverà una recensione dettagliata). Anticipato dai singoli “Thought Contagion” e “Something Human” (gran successo per questa canzone), il 9 novembre gli inglesi hanno dato al mondo il loro nuovo album. Molti i singoli interessanti, “Blockades” e “Algorithm” su tutti, oltre alla nota “Pressure”. Dicevano di aver abbandonato le chitarre per sperimentare altro. Bene. Ci hanno letteralmente preso in giro. Perché? Andatevi ad ascoltare “Blockades”. Il 2019 sarà l'anno del Simulation Theory World Tour, che toccherà i più grandi stadi del mondo. In Italia suoneranno tre volte, 12 e 13 luglio allo stadio San Siro e 20 luglio allo Stadio Olimpico. Matt Bellamy & Co. sono pronti a spaccare tutto, di nuovo. Stay rock, Stay Muse!
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La musica internazionale nel 2018
Buonasera ragazzi e bentornati nel RealNicWorld. Qualche giorno fa in un post parlai del 2018 di alcuni artisti italiani. Oggi parlerò di alcuni cantanti/gruppi internazionali e del loro 2018.
Drake. Campione indiscusso del 2018. Ha avuto un anno pazzesco colmo di record e premi. Tanto per iniziare, il 14 luglio ha battuto il suo stesso record, ovvero quello di contenere 27 canzoni all’interno della classifica Billboard Hot 100. "Scorpion", il suo album, è stato l'album più ascoltato su Spotify e non solo, con singoli del calibro di "God's Plane" e "Survival". Drake è anche stato l'artista più ascoltato su Spotify del 2018. Drake ha battuto il record di Adele ai Billboard Music Awards 2017, aggiudicandosi 13 premi. Il primato di Adele risaliva al 2012 con 12 riconoscimenti. Drake si e' presentato all'appuntamento con 22 nominations ed ha vinto, tra gli altri, il premio per il miglior artista assoluto, per il miglior artista maschile e quello per il migliore di 200 album con "Views".
Ed Sheeran. Continua il successo del cantautore britannico. 2018 da ricordare per lui per lo spettacolare tour che lo sta portando a girare tutto il mondo e che nel 2019 arriverà in Italia allo Stadio Olimpico e al Firenze Rocks. Molte sono state le critiche ricevute per essere stato scelto come headliner al Firenze Rocks, in quanto effettivamente, Ed col rock c'entra poco.
Imagine Dragons. Continua il successo clamoroso della band di Las Vegas capitanata dall'energico frontman Dan Reynolds. Il 2018 è stato l'anno della definitiva consacrazione per gli americani. Da 'Evolve' sono riusciti a tirare fuori altri due successi pazzeschi che sono stati ai vertici delle classifiche, "Whatever it takes" e "Next to me". Il successo di "Evolve" è continuato anche grazie all'Evolve World Tour, che li ha visti protagonisti nelle maggiori arene, palazzetti e festival del mondo. Hanno toccato l'Italia il 6 settembre al Milano Rocks, con uno dei concerti più emozionanti e spettacolari degli ultimi anni. Di sicuro è stato il concerto più importante per gli Imagine Dragons, in quanto hanno raggiunto il numero di 60 mila spettatori paganti ad un loro concerto, record per la band. Nonostante una pioggia torrenziale, tutti i presenti non hanno esitato un attimo nel restare lì e aspettare il momento dell'uscita della band statunitense, che dal canto loro non hanno avuto dubbi sul fare o meno lo show. Spettacolo accorciato, purtroppo, ma meraviglioso. Hanno suonato tutti i pezzi più importanti del loro repertorio, dalla primissima "It's time", fino all'iconica "Radioactive" e alle recenti "Thunder", "Natural" e "Believer". Momenti di pura emozione durante "Demons" (una delle canzoni più belle di sempre), dove Dan ha incantato le 60 mila persone con un discorso meraviglioso sulla depressione. Effetti scenici molto belli, con fumo e coriandoli ad ogni canzone. Dan ha dato il meglio di sé, rigorosamente in pantaloncini e a torso nudo, mettendo in mostra la sua tartaruga, e si ha dimostrato di essere uno dei migliori frontman in circolazione. Il 9 novembre è uscito il loro nuovo album "Origins" (arriverà una recensione dettagliata), disco 'gemello' di Evolve, con singoli come "Zero" (usato come colonna per il film animato Ralph Spaccatutto), "Natural" e la recente e bellissima "Bad Liar" (sicuramente sarà un tormentone). Nel 2019 non si sa ancora cosa faranno, solo una cosa è certa: 2 giugno, Visarno Arena Di Firenze, gli Imagine Dragons tornano in Italia (unica tappa europea) con un nuovo concerto, che si preannuncia spettacolare. Fate come me, non mancate!
Muse. Finalmente. Matthew Bellamy, Dom Howard e Chris Wolstenholme sono finalmente tornati con il loro "Simulation Theory" (anche qui arriverà una recensione dettagliata). Anticipato dai singoli "Thought Contagion" e "Something Human" (gran successo per questa canzone), il 9 novembre gli inglesi hanno dato al mondo il loro nuovo album. Molti i singoli interessanti, "Blockades" e "Algorithm" su tutti, oltre alla nota "Pressure". Dicevano di aver abbandonato le chitarre per sperimentare altro. Bene. Ci hanno letteralmente preso in giro. Perché? Andatevi ad ascoltare "Blockades". Il 2019 sarà l'anno del Simulation Theory World Tour, che toccherà i più grandi stadi del mondo. In Italia suoneranno tre volte, 12 e 13 luglio allo stadio San Siro e 20 luglio allo Stadio Olimpico. Matt Bellamy & Co. sono pronti a spaccare tutto, di nuovo. Stay rock, Stay Muse!
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La musica italiana nel 2018.
Ciao a tutti ragazzi e benvenuti in questo primo articolo del mio blog. Siamo ormai entrati nel 2019, ma il 2018 è stato un anno importantissimo per moltissimi artisti italiani. Io andrò ad analizzare alcuni di loro.
Partiamo con un ragazzo di appena 21 anni, sto parlando di Niccolò Moriconi, in arte Ultimo. La vittoria a Sanremo Giovani con ‘Il ballo delle incertezze’ è stato solo l'inizio di un anno pazzesco per il cantante romano. Il suo album d'esordio 'Peter Pan’ è stato uno dei più venduti e apprezzati in Italia, con conseguente tour sold out nei palasport. Il 2019 sarà un anno ancora più importante per lui, con l'uscita del nuovo album e il concerto-evento del 4 luglio nella sua città, nella cornice dello Stadio Olimpico. Con i suoi testi magici e la sua semplicità ha conquistato il cuore di tutti gli italiani. Complimenti Niccolò.
Continuiamo il nostro discorso con altri 4 ragazzi terribili, i Måneskin! Super successo per la band capitanata dal frontman Damiano. In vetta alle classifiche per tutto il 2018 con 'Morirò da re’ prima e successivamente con la meravigliosa 'Torna a casa’. Il 'Ballo della vita’, album d'esordio della band romana é triplo disco di platino attualmente. Risultato clamoroso. Tour nei teatri sold out. Anche se ormai i teatri non fanno per loro. Il 6 settembre al Milano Rocks (a cui ero presente e posso confermare con certezza), davanti a 60 mila persone e sotto un diluvio torrenziale, hanno suonato in maniera egregia, prima di lasciare spazio ai mitici Imagine Dragons, e hanno dimostrato di esser pronti al grande salto nei palasport. Il 2019 si apre con un tour europeo, che ha già fatto segnare qualche sold out. Damiano e la sua band sono il futuro della musica italiana, e nel 2019 lo dimostreranno.
Continuiamo parlando del Komandante. Vasco Rossi nel 2018 si è limitato ad un tour negli Stadi. Ovviamente ha dimostrato di essere ancora il più forte in circolazione. Il 2019 sarà un altro anno di concerti, con date a San Siro e in Sardegna. Da poco è uscito il nuovo singolo 'La verità’, testo molto importante e sonorità tipiche del Blasco.
67 date nei palasport. Tutte sold out. Record di 12 date consecutive, più altre due alla fine del tour, al Mediolanum Forum di Milano. Il 2018 è stato anche l'anno del Oh, Vita! Tour di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Il cantautore toscano (o romano, come volete voi) con uno spettacolo di tre ore e mezza, con effetti scenici clamorosi, continui cambi d'abito, un palco che si sopraelevava e iniziava a girare sulle nostre teste, con tutti i successi del passato e del presente, ha dimostrato di essere lui il Re dei Live italiani. Unico ed imitabile. Condizione atletica clamorosa per un 'ragazzo’ di 53 anni. Tre successi fissi nella top 5 italiana, con 'Le Canzoni’, 'Viva la Libertà’ e la recente (e magnifica) 'Chiaro di luna’. Il 2019 sarà un altro anno importante per Jova, che tornerà live con 15 clamorose date nelle spiagge italiane più importanti, col suo Jova Beach Party. L'eterno Peter Pan della musica italiana.
Hola Hola. É arrivato il momento di parlare di Marco Mengoni e del suo 'Atlantico’ (darò una recensione dettagliata nelle prossime settimane) che da subito si è piazzato in vetta alle classifiche italiane. I due singoli 'Voglio’ e 'Hola’ sono pezzi molto importanti, che dimostrano la crescita di questo cantante, che nel 2019 partirà in tour nei più importanti palasport italiani. Il suo ritorno era molto atteso e Marco non ha deluso le aspettative.
Concludiamo con colui che può essere definito il ’Re del 2018’, Cesare Cremonini. La sua fatica 'Possibili Scenari’ ha avuto il successo che meritava, ma sopratutto hanno, finalmente, dato a Cesare quel che è di Cesare, gli stadi! Spettacolare tour per l'artista bolognese, che dopo 20 anni di carriera ha finalmente fatto il definitivo salto di qualità. Niente da dire sull'album, bellissimo. La crescita stilistica di Cesare si vede, per non parlare di quella musicale. Emozionante il concerto al Dall'Ara nella sua Bologna, dove ha fatto piangere decine di migliaia di persone quando ha omaggiato il mitico Lucio Dalla. In seguito al tour negli stadi, uno nei palasport, che è stato come una sorta di festa intima di ringraziamento per quello che i suoi fan gli hanno dato nel 2018. Secondo quanto detto dallo stesso artista, il 2019 sarà un anno di sorprese. Speriamo!
Questo è solo il primo di tanti articoli musicali che porterò. A breve arriverà il '2018 degli artisti stranieri’, le recensioni di 'Simulation Theory’ dei Muse, 'Origins’ degli Imagine Dragons, 'Hola’ di Marco Mengoni e tanto altro!
Hello everyone guys and welcome to this first article of my blog. We have now entered 2019, but 2018 was a very important year for many Italian artists. I will go to examine some of them.
Let’s start with a boy of just 21 years, I’m talking about Niccolò Moriconi, in Ultimo art. The victory at Sanremo Giovani with 'The Dance of Uncertainties’ was just the beginning of a crazy year for the Roman singer. His debut album 'Peter Pan’ was one of the most sold and appreciated in Italy, resulting in a sold out tour in the sports halls. 2019 will be an even more important year for him, with the release of the new album and the July 4th concert-event in his city, in the setting of the Olympic Stadium. With its magical texts and its simplicity has conquered the hearts of all Italians. Congratulations Niccolò.
Let’s continue our talk with four other terrible boys, the Måneskin! Super success for the band led by frontman Damiano. At the top of the rankings for all of 2018 with 'Morirò da re’ first and then with the wonderful 'Torna a casa’. The 'Ballo della vita’, the debut album of the Roman band is triple platinum album at the moment. Resounding result. Tour in the sold out theaters. Even though theaters are not for them now. On 6 September at the Milano Rocks (to which I was present and I can confirm with certainty), before 60 thousand people and under a torrential downpour, they played well, before leaving space to the legendary Imagine Dragons, and they showed to be ready to the great jump in the sports halls. 2019 opens with a European tour, which has already made some sold out. Damiano and his band are the future of Italian music, and in 2019 they will show it.
We continue talking about the Komandante. Vasco Rossi in 2018 limited himself to a tour in the Stadiums. Obviously it has proved to be still the strongest in circulation. 2019 will be another year of concerts, with dates at San Siro and in Sardinia. The new single 'La verità’ has just been released, a very important text and typical sounds of Blasco.
67 dates in the sports halls. All sold out. Record of 12 consecutive dates, plus another two at the end of the tour, at the Mediolanum Forum in Milan. 2018 was also the year of Oh, Vita! Lorenzo Cherubini Tour, aka Jovanotti. The Tuscan singer-songwriter (or Roman, as you want) with a show of three and a half hours, with dramatic effects, continuous changes of clothes, a stage that was raised and began to turn on our heads, with all the successes of the past and of the present, he proved to be him the King of Italian Live. Unique and imitable. Resounding athletic condition for a 53-year-old 'boy’. Three successes in the top 5 Italian, with 'Le Canzoni’, 'Viva la Libertà’ and the recent (and magnificent) 'Chiaro di luna’. 2019 will be another important year for Jova, who will return live with 15 sensational dates on the most important Italian beaches, with her Jova Beach Party. The eternal Peter Pan of Italian music.
Hola Hola. It’s time to talk about Marco Mengoni and his 'Atlantico’ (I’ll give a detailed review in the coming weeks) that immediately placed itself at the top of the Italian charts. The two singles 'Voglio’ and 'Hola’ are very important pieces, which demonstrate the growth of this singer, who in 2019 will start touring the most important Italian stadiums. His return was very anticipated and Marco did not disappoint expectations.
We conclude with the one who can be called the 'King of 2018’, Cesare Cremonini. His hard work 'Possibili Scenari’ had the success he deserved, but above all they finally gave Cesare what Caesar is, the stadiums! Spectacular tour for the Bolognese artist, who after 20 years of career has finally made the definitive leap in quality. Nothing to say on the album, beautiful. The stylistic growth of Cesare is seen, not to mention the musical one. Exciting the concert at the Dall'Ara in his Bologna, where he did cry tens of thousands of people when he paid tribute to the legendary Lucio Dalla. Following the stadium tour, one in the sports halls, which was like a kind of intimate thanksgiving party for what his fans gave him in 2018. According to the artist himself, 2019 will be a year of surprises. Let’s hope!
This is only the first of many musical articles that I will bring. Soon the '2018 of foreign artists’ will come, the reviews of 'Simulation Theory’ by Muse, 'Origins’ by Imagine Dragons, 'Hola’ by Marco Mengoni and much more!
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La musica italiana nel 2018.
Ciao a tutti ragazzi e benvenuti in questo primo articolo del mio blog. Siamo ormai entrati nel 2019, ma il 2018 è stato un anno importantissimo per moltissimi artisti italiani. Io andrò ad analizzare alcuni di loro.
Partiamo con un ragazzo di appena 21 anni, sto parlando di Niccolò Moriconi, in arte Ultimo. La vittoria a Sanremo Giovani con 'Il ballo delle incertezze' è stato solo l'inizio di un anno pazzesco per il cantante romano. Il suo album d'esordio 'Peter Pan' è stato uno dei più venduti e apprezzati in Italia, con conseguente tour sold out nei palasport. Il 2019 sarà un anno ancora più importante per lui, con l'uscita del nuovo album e il concerto-evento del 4 luglio nella sua città, nella cornice dello Stadio Olimpico. Con i suoi testi magici e la sua semplicità ha conquistato il cuore di tutti gli italiani. Complimenti Niccolò.
Continuiamo il nostro discorso con altri 4 ragazzi terribili, i Måneskin! Super successo per la band capitanata dal frontman Damiano. In vetta alle classifiche per tutto il 2018 con 'Morirò da re' prima e successivamente con la meravigliosa 'Torna a casa'. Il 'Ballo della vita', album d'esordio della band romana é triplo disco di platino attualmente. Risultato clamoroso. Tour nei teatri sold out. Anche se ormai i teatri non fanno per loro. Il 6 settembre al Milano Rocks (a cui ero presente e posso confermare con certezza), davanti a 60 mila persone e sotto un diluvio torrenziale, hanno suonato in maniera egregia, prima di lasciare spazio ai mitici Imagine Dragons, e hanno dimostrato di esser pronti al grande salto nei palasport. Il 2019 si apre con un tour europeo, che ha già fatto segnare qualche sold out. Damiano e la sua band sono il futuro della musica italiana, e nel 2019 lo dimostreranno.
Continuiamo parlando del Komandante. Vasco Rossi nel 2018 si è limitato ad un tour negli Stadi. Ovviamente ha dimostrato di essere ancora il più forte in circolazione. Il 2019 sarà un altro anno di concerti, con date a San Siro e in Sardegna. Da poco è uscito il nuovo singolo 'La verità', testo molto importante e sonorità tipiche del Blasco.
67 date nei palasport. Tutte sold out. Record di 12 date consecutive, più altre due alla fine del tour, al Mediolanum Forum di Milano. Il 2018 è stato anche l'anno del Oh, Vita! Tour di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Il cantautore toscano (o romano, come volete voi) con uno spettacolo di tre ore e mezza, con effetti scenici clamorosi, continui cambi d'abito, un palco che si sopraelevava e iniziava a girare sulle nostre teste, con tutti i successi del passato e del presente, ha dimostrato di essere lui il Re dei Live italiani. Unico ed inimitabile. Condizione atletica clamorosa per un 'ragazzo' di 53 anni. Tre successi fissi nella top 5 italiana, con 'Le Canzoni', 'Viva la Libertà' e la recente (e magnifica) 'Chiaro di luna'. Il 2019 sarà un altro anno importante per Jova, che tornerà live con 15 clamorose date nelle spiagge italiane più importanti, col suo Jova Beach Party. L'eterno Peter Pan della musica italiana.
Hola Hola. É arrivato il momento di parlare di Marco Mengoni e del suo 'Atlantico' (darò una recensione dettagliata nelle prossime settimane) che da subito si è piazzato in vetta alle classifiche italiane. I due singoli 'Voglio' e 'Hola' sono pezzi molto importanti, che dimostrano la crescita di questo cantante, che nel 2019 partirà in tour nei più importanti palasport italiani. Il suo ritorno era molto atteso e Marco non ha deluso le aspettative.
Concludiamo con colui che può essere definito il 'Re del 2018', Cesare Cremonini. La sua fatica 'Possibili Scenari' ha avuto il successo che meritava, ma sopratutto hanno, finalmente, dato a Cesare quel che è di Cesare, gli stadi! Spettacolare tour per l'artista bolognese, che dopo 20 anni di carriera ha finalmente fatto il definitivo salto di qualità. Niente da dire sull'album, bellissimo. La crescita stilistica di Cesare si vede, per non parlare di quella musicale. Emozionante il concerto al Dall'Ara nella sua Bologna, dove ha fatto piangere decine di migliaia di persone quando ha omaggiato il mitico Lucio Dalla. In seguito al tour negli stadi, uno nei palasport, che è stato come una sorta di festa intima di ringraziamento per quello che i suoi fan gli hanno dato nel 2018. Secondo quanto detto dallo stesso artista, il 2019 sarà un anno di sorprese. Speriamo!
Questo è solo il primo di tanti articoli musicali che porterò. A breve arriverà il '2018 degli artisti stranieri', le recensioni di 'Simulation Theory' dei Muse, 'Origins' degli Imagine Dragons, 'Atlantico' di Marco Mengoni e tanto altro!
Hello everyone guys and welcome to this first article of my blog. We have now entered 2019, but 2018 was a very important year for many Italian artists. I will go to examine some of them.
Let's start with a boy of just 21 years, I'm talking about Niccolò Moriconi, in Ultimo art. The victory at Sanremo Giovani with 'The Dance of Uncertainties' was just the beginning of a crazy year for the Roman singer. His debut album 'Peter Pan' was one of the most sold and appreciated in Italy, resulting in a sold out tour in the sports halls. 2019 will be an even more important year for him, with the release of the new album and the July 4th concert-event in his city, in the setting of the Olympic Stadium. With its magical texts and its simplicity has conquered the hearts of all Italians. Congratulations Niccolò.
Let's continue our talk with four other terrible boys, the Måneskin! Super success for the band led by frontman Damiano. At the top of the rankings for all of 2018 with 'Morirò da re' first and then with the wonderful 'Torna a casa'. The 'Ballo della vita', the debut album of the Roman band is triple platinum album at the moment. Resounding result. Tour in the sold out theaters. Even though theaters are not for them now. On 6 September at the Milano Rocks (to which I was present and I can confirm with certainty), before 60 thousand people and under a torrential downpour, they played well, before leaving space to the legendary Imagine Dragons, and they showed to be ready to the great jump in the sports halls. 2019 opens with a European tour, which has already made some sold out. Damiano and his band are the future of Italian music, and in 2019 they will show it.
We continue talking about the Komandante. Vasco Rossi in 2018 limited himself to a tour in the Stadiums. Obviously it has proved to be still the strongest in circulation. 2019 will be another year of concerts, with dates at San Siro and in Sardinia. The new single 'La verità' has just been released, a very important text and typical sounds of Blasco.
67 dates in the sports halls. All sold out. Record of 12 consecutive dates, plus another two at the end of the tour, at the Mediolanum Forum in Milan. 2018 was also the year of Oh, Vita! Lorenzo Cherubini Tour, aka Jovanotti. The Tuscan singer-songwriter (or Roman, as you want) with a show of three and a half hours, with dramatic effects, continuous changes of clothes, a stage that was raised and began to turn on our heads, with all the successes of the past and of the present, he proved to be him the King of Italian Live. Unique and imitable. Resounding athletic condition for a 53-year-old 'boy'. Three successes in the top 5 Italian, with 'Le Canzoni', 'Viva la Libertà' and the recent (and magnificent) 'Chiaro di luna'. 2019 will be another important year for Jova, who will return live with 15 sensational dates on the most important Italian beaches, with her Jova Beach Party. The eternal Peter Pan of Italian music.
Hola Hola. It's time to talk about Marco Mengoni and his 'Atlantico' (I'll give a detailed review in the coming weeks) that immediately placed itself at the top of the Italian charts. The two singles 'Voglio' and 'Hola' are very important pieces, which demonstrate the growth of this singer, who in 2019 will start touring the most important Italian stadiums. His return was very anticipated and Marco did not disappoint expectations.
We conclude with the one who can be called the 'King of 2018', Cesare Cremonini. His hard work 'Possibili Scenari' had the success he deserved, but above all they finally gave Cesare what Caesar is, the stadiums! Spectacular tour for the Bolognese artist, who after 20 years of career has finally made the definitive leap in quality. Nothing to say on the album, beautiful. The stylistic growth of Cesare is seen, not to mention the musical one. Exciting the concert at the Dall'Ara in his Bologna, where he did cry tens of thousands of people when he paid tribute to the legendary Lucio Dalla. Following the stadium tour, one in the sports halls, which was like a kind of intimate thanksgiving party for what his fans gave him in 2018. According to the artist himself, 2019 will be a year of surprises. Let's hope!
This is only the first of many musical articles that I will bring. Soon the '2018 of foreign artists' will come, the reviews of 'Simulation Theory' by Muse, 'Origins' by Imagine Dragons, 'Atlantico' by Marco Mengoni and much more!
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