#Al Mancini

[rhetthammersmithhorror]

MONSTERS | S3.E8 | Shave and a Haircut, Two Bites 1990

[blackramhall]

I told you, Dane, we heard two shots.

Miller's Crossing - Joel and Ethan Coen (1990)

[filmesbrazil]

[witchsreign]

Sofia Coppola & Andy García as Mary Corleone and Vincent Mancini in The Godfather Part III

[silenthill2ps2]

how many times is devon sawa going to fucking die in the chucky show

[wonder-worker]

"The feast of the Nativity of Saint John the Baptist being appointed as the day upon which the coronation of the king [Edward V] would take place without fail, all both hoped for and expected a season of prosperity for the kingdom."

-Excerpt from the Croyland Continuator / David Horspool, "Richard III: A Ruler and Reputation"

Even though Edward IV’s death was unexpected, after twelve years of peace there need not have been too much of a sense of foreboding about the succession. The great dynastic wound from which the Wars of the Roses had grown had not so much been healed as cauterized by the extinction of the House of Lancaster. There was no rush for London, as had happened in earlier, disputed successions. The royal party didn’t set out from Ludlow for ten days after hearing the news of Edward IV’s death, while Richard took his time, too. And the new king had [his mother the dowager queen and] two uncles to support him: his mother’s brother, the sophisticated, cultured, highly experienced Earl Rivers; and his father’s, the loyal and reliable Duke of Gloucester, to whom Edward IV had entrusted unprecedented power and vital military command.

... [Richard of Gloucester] had achieved his goal by a mixture of luck and ruthlessness, and if he made it appear, or even believed himself, that destiny played a part, this only made him a man in step with his times. Modern historians have no time for destiny, but sometimes the more ‘structuralist’ interpretations of the events surrounding the usurpation can come close to it. When we read that ‘the chances of preserving an unchallenged succession were . . . weakened by the estrangement of many of the rank-and-file nobility from . . . high politics, which was partly a consequence of the Wars of the Roses and partly of Edward IV’s own policies’, it is hard not to conclude that an unforeseeable turn of events is being recast as a predictable one. But without one overriding factor – the actions of Richard, Duke of Gloucester after he took the decision to make himself King Richard III – none of this could have happened. That is, when the same author concedes ‘Nor can we discount Richard’s own forceful character’, he is pitching it rather low*.

Edward IV had not left behind a factional fault line waiting to be shaken apart. Richard of Gloucester’s decision to usurp was a political earthquake that could not have been forecast on 9 April, when Edward died. After all, Simon Stallworth did not even anticipate it on 21 June, the day before Richard went public. We should be wary of allowing hindsight to give us more clairvoyance than the well-informed contemporary who had no idea ‘what schall happyne’. This is not to argue that Richard’s will alone allowed him to take the Crown. Clearly, the circumstances of a minority, the existence of powerful magnates with access to private forces, and the reasonably recent examples of resorts to violence and deposition of kings, made Richard’s path a more conceivable one. But Richard’s own tactics, his arrest of Rivers, Vaughan and Grey, the rounding up of Hastings and the bishops, relied on surprise. If men as close as these to the workings of high politics at a delicate juncture had no inkling of what might happen, the least historians can do is to reflect that uncertainty [...].

(*The author who Horspool is referencing and disagreeing with is Charles Ross)

[sainztander]

io a ogni sviluppo del frattesimercato

[buscandoelparaiso]

a parte il fatto che é tutto palesemente truccato, poteva andarci MOOOOLTO molto peggio e sinceramente abbiamo altissime probabilità di vincerle tutte, l'ho detto? l'ho detto ☺️

[violeblanche]

ma che vi ha fatto immobile? mamma mia siete prorpio uguali al twitter calcio

dorme in campo amo

[arcimboldisworld]

Saint François d‘Assise“ - Grand Théâtre de Genève 14.04.2024

Saint François d‘Assise“ - Grand Théâtre de Genève 14.04.2024 #oliviermessiaen #genf #jonathannott #adelabdessemed #franzvonassisi #operalover #musicwasmyfirstloveanditwillbemylast #sitzfleisch #vorstellungsbesprechung #review #opussummum

Selten aufgeführt, weil in jeder Hinsicht monströs und mit gut fünfeinhalb Stunden Aufführungsdauer eine grosse Herausforderung für alle Beteiligten auf der Bühne und im Zuschauerraum: Olivier Messiaens Opus Summum “Saint François d’Assise”. Von sämtlichem katholischen Weihrauch- und Heiligen-Kitsch-Gedöns befreit, findet der französisch-algerische Künstler ADEL ABDESSEMED eine kolossale…

[filmesbrazil]

[miacal]

Fandoms：88minutes，the godfather

Pairing：Vincent Mancini Corleone/Jack Gramm，Andy Garcia/Al Pacino

Rate：E

Warning：abo，human cloning，incest，angry sex，somnophilia

[jaja-dingdong]

ANGRY BOOMER MOBERTO "VERGOGNA😡" RANCINI IS BACK

[luigimancini]

Amo la strega per la sua onesta ambiguità, per quel suo vestito nero che sconfigge ogni luce artificiale, perché appartiene al buio, alla luna, perché apparecchia la notte ai disperati e ai dannati come me.

Luigi Mancini

[conilsolenegliocchi]

~ Questa donna qui ~

Non pretendere di capirmi sempre, di inquadrarmi in uno schema ben delineato, di definirmi esattamente con quattro aggettivi.

Credimi, anche per me è sempre stato molto difficile, a tratti impossibile, stare dietro a me stessa e

alle parabole dei pensieri,

alle iperboli dei desideri,

alle incursioni dei ricordi,

al disallineamento dei tempi,

ai tentennamenti della volontà,

alla zavorra dei doveri,

al richiamo degli affetti,

alle beffe dei rimpianti,

ai tormenti delle passioni,

al blocco dei complessi,

ai tiri mancini degli eventi,

alle smanie di cambiamento,

all'illusione del controllo,

alla sferza della stanchezza,

alle profonde solitudini.

E mi spiace se non sono come tu mi vuoi, nel momento in cui lo vuoi, ma non so essere più o meno di così.

Ci ho lottato per un po', poi ho alzato le mani imparando a convivere con questo baricentro instabile, con le mie contraddizioni, accettando di essere al tempo stesso

semplice e complicata

acciaio e burro

fuoco e tepore

tempeste e calma

sorrisi e lacrime

tutto e niente.

Accettando di essere solo una donna.

Questa donna qui.

@conilsolenegliocchi 🐞

[curiositasmundi]

"Ti stai facendo una canna!" "Embè?": la nuova campagna del governo contro la droga è già un meme

Lo spot per prevenire il consumo di stupefacenti segue la non fortunata iniziativa con l'allora ct della nazionale Roberto Mancini. E sui social è già virale per la sua discutibile qualità ed efficacia

[...] Video, meme, ironici sketch su TikTok. È diventata questa, in pochissime ore, la campagna istituzionale del Dipartimento per le politiche antidroga in rotazione sulle reti Rai. Un bambino critica un ragazzino più grande mentre si prepara una canna. Trenta secondi, in cui il più piccolo avvisa il maggiore: «Guarda che ti fai male, poi è un attimo che passi ad altre droghe». 

Un ritorno alle pubblicità progresso anni novanta che di progresso avevano ben poco: la generalizzazione degli stupefacenti, l'atmosfera ansiogena e quella sensazione di terrorismo psicologico che tratta la tossicodipendenza esclusivamente come un problema giovanile. Dopo la Venere di Botticelli lanciata ad aprile come influencer dal Ministero del Turismo e il logo del Ministero del Merito presentato a maggio che sembrava richiamare alla fiamma del Msi, un altro pasticcio per il Governo Meloni. Va detto che l'Italia non colleziona successi per spot informativi sulla prevenzione al consumo e all’abuso di sostanze stupefacenti, eppure l’informazione sugli effetti delle varie sostanze restano ovunque la premessa di qualsiasi comunicazione. https://www.youtube.com/embed/kCg6FXNHVn0

Lo spot del Governo tuttavia accomuna tutte le droghe («è un attimo che passi ad altre droghe»). E dietro lo spot è evidente la mano del consulente del Dipartimento per le politiche antidroga, il leader delFamily Day, Massimo Gandolfini («assolutamente contrario a ogni legalizzazione») sostenitore di una criminalità affibbiata ai consumatori di cannabis, dell’equiparazione tra droghe pesanti e leggere. Decisamente un cambio per la politica italiana sulle droghe che archivia la stagione della ex titolare del dossier, Fabiana Dadone, che pur non producendo risultati concreti, aveva tentato di aprire un dialogo sulla legalizzazione della cannabis. Adesso arriva lo spot anti cannabis del Governo Meloni. Così debole da suscitare l'ilarità sui social: «Ogni anno il governo realizza campagne anti-droga che causano effetti controproducenti perché sono fatti a cazzo di cane"» una delle parodie più riuscite firmate da Il Grande Flagello su Twitter. Tra la reazioni politiche si segnala la critica lapidaria del segretario di +Europa, Riccardo Magi: «Ma davvero il governo pensa di fare la guerra alla droga con questi spot ai limiti del ridicolo? Un insieme di luoghi comuni privi di ogni base scientifica, una breve sequela di affermazioni che non hanno alcuna fondatezza scientifica o statistica e che si basano evidentemente su un presupposto: i giovani italiani sono stupidi. Una cosa è certa: chi ha pensato questa pubblicità regresso non ha alcuna contezza di ciò che accade nel mondo reale ed è rimasto a una retorica anni 80 che ha portato alla guerra alle cannette, alla persecuzione di qualche adolescente mentre, nel frattempo, il narcotraffico prosperava. Fatevi una cortesia: legalizzate la cannabis e proibite questi spot».