Tumgik
#Arnaud Pfeiffer
perfettamentechic · 5 years
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André Courrèges, nato in Francia il 9 marzo del ’23, è stato uno stilista francese. Si laurea in ingegneria civile. Partecipa alla seconda guerra mondiale come pilota di aerei. Tornato dalla guerra, comincia a progettare ponti, e come hobby gioca a rugby e fa scalate in montagna.
Courrèges a differenza di molti stilisti suoi contemporanei non studiò moda ma si laureò in ingegneria civile. Nel 1949 la passione per il design lo porta a farsi assumere come tagliatore dallo spagnolo Cristóbal Balenciaga, che ha l’atelier a Parigi. Nel 1963 apre un salone di alta moda, con la moglie Coqueline Barrière. Le prime presentazioni hanno subito riscosso il successo, ma il vero riconoscimento pubblico arriverà subito dopo l’arrivo dei piccoli stivali bianchi.
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Nel 1965, la casa si trasferisce in 40 rue François 1er a Parigi, dove si trova ancora. Emmanuel Ungaro lavora con lui come assistente. Si fa apprezzare da personaggi celebri (per l’Italia, Gianni e Marella Agnelli), che apprezzano in lui la purezza delle linee e la semplicità dei tagli. “Un design tipicamente automobilistico” dirà qualche sarto. Coco Chanel affonda la lama, suggerendo
che Courrèges toglie sensualità alle donne, per infagottarle in bianchi capi in lana che starebbero meglio indosso alle bambinette di 2 o 3 anni.
In risposta Courrèges rispondeva
che la sua moda ringiovaniva le signore, senza farle ricorrere al bisturi.
Nel gennaio del 1965, la collezione Courrèges rivoluzionò la creazione con le sue linee geometriche, i suoi abiti “trapezio”, i suoi toni acidi, contribuendo al successo della nuovissima minigonna , tagliando “un palmo sopra il ginocchio”. Courrèges accorcia ulteriormente le lunghezze, gioca con materiali e forme. Questa presentazione è un manifesto per i giovani, che promuove un nuovo stile di vita.
Lo stile di Courrèges era considerato futuristico, perché disegnava abiti fatti con materiali all’epoca innovativi e inusuali, come il Pvc e la pelle in vernice. Sceglieva colori molto vivaci, come il rosso e l’arancione, e linee semplici e dritte che cambiarono la tradizionale visione della silhouette femminile, che prima esaltava le curve delle donne.
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Il suo stile incontra il favore del pubblico, e per un decennio sarà uno dei capifila dell’alta moda francese. André Courrèges rende il bianco sacro, quindi moltiplica le variazioni di colore e nuovi materiali come il vinile o il plexi.
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Courrèges fu innovativo anche nel modo in cui presentava le sue creazioni. All’epoca infatti gli stilisti lo facevano con defilé nei propri atelier, mentre Courrèges iniziò a servirsi di filmati girati in luoghi famosi di Parigi o in scenari ispirati a film, come “2001: Odissea nello Spazio”.
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Tra i suoi clienti più famosi c’era Audrey Hepburn, per la quale Courrèges disegnò gli abiti del film Due per la strada, in cui la vestì con uno stile molto diverso da quello bon ton a cui tutti erano abituati.
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Courrèges si ispirò spesso a figure extraterrestri e a paesaggi lunari, tanto che nel 1964 fece uscire la “Moon Girl Collection”, una collezione ispirata alla luna, con abiti e gonne a trapezio, giacchini squadrati e i famosi go-go boots, gli stivaletti bianchi dal tacco basso che da qualche anno sono tornati di moda, rilanciati da altri stilisti.
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Il suo stile rappresentava il mito del futuro e della conquista dello spazio, per questo disegnava spesso sui vestiti lune e stelle stilizzate, oppure oblò che si aprivano sui mini abiti.
La giornalista di moda Alice Pfeiffer racconta in un articolo su Le Monde
i nuovi capi e accessori che Courrèges introdusse nel guardaroba femminile, a partire dalla minigonna: si racconta che venne inventata dalla stilista inglese Mary Quant ma che divenne famosa grazie a Courrèges che la introdusse nelle sfilate di haute couture.
Courrèges è anche l’inventore dei fuseaux, una via dimezzo tra i collant e i pantaloni, portati come una seconda pelle.
Nel 1965 lanciò le famose Lunettes Eskimo, occhiali da sole con lenti molto grandi e una fessura sottile al centro a ricordare una palpebra socchiusa.
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Uno dei suoi capi più distintivi è la “petite robe blanche”, ovvero il mini abito bianco, che propose in molte collezioni e che divenne comunissimo tra le donne negli anni Settanta.
Dagli anni settanta firma anche occhiali, ombrelli, gioielli, profumi, vestiario per l’infanzia e vestiti da sposa.
Negli anni ’70, il marchio aveva 180 punti vendita. Il marchio ha lanciato il suo primo profumo Empreinte. Al momento diventerà uno dei tre profumi più venduti in Francia. La sua linea di abbigliamento sportivo Hyperbole è commercializzata in successione.
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Appassionato di sport, Courrèges ha creato le dieci linee di abbigliamento ufficiali per lo staff delle Olimpiadi estive del 1972. Una collezione per uomo, con abiti larghi e flessibili, fu lanciata nel 1973 con il marchio Courrèges Homme. Un profumo chiamato FH77 è nato nel 1977. Courrèges aprì una boutique a New York, sulla 57th Street 28, poi commercializzò Eau de Courrèges, che sarebbe diventata una fragranza femminile di grande successo. Nel 1979, Courrèges si diversificò in numerosi prodotti e commercializzò una nuova fragranza per donna, America, seguita da In blue nel 1983. Nel 1981 fu venduta una tavola da windsurf, oltre a una gamma di abbigliamento isolante adatto per questo sport.
Nel 1983, il gruppo giapponese Itokin, uno dei due licenziatari del marchio Courrèges in Giappone, acquisto il 50% della maison appartenente a L’Oréal (nel 1964 aveva acquisito delle quote di Courrèges). La casa, che ha cambiato proprietà più volte, tornerà ad André e Coqueline pochi anni dopo.
Nel gennaio 1986, la società Courrèges ha commercializzato una linea Courrèges Men appositamente per il mercato americano. Il designer, che vuole dedicare più tempo al suo dipartimento di Courrèges Design, reclutò nel 1993 Jean-Charles de Castelbajac per disegnare, sotto il suo impulso, due collezioni visionari.
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La fragranza Sweet è apparsa nel 1993, poi Niagara, per gli uomini due anni dopo. L’anno seguente, Generation ha prodotto un profumo per donna, seguito rapidamente dal 2020.
A metà degli anni 1990, il marchio, che sembra essere inattivo, è scomparso dai media per diversi anni. Fu acquistato dal un gruppo giapponese e Coqueline assunse la direzione artistica fino al 2000, mentre sua figlia Marie aprì un caffè, il Café Blanc proprio accanto alla boutique parigina.
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Nel 1997, la maison assunse Paul Deneve come direttore generale per cinque anni e riorienta le varie attività di Courrèges.
Courrèges ha avuto un grande successo per circa venti anni prima di essere più discreta dagli anni ’80. Tre decenni dopo, è rinato grazie all’impulso di due imprenditori che hanno acquistato il marchio, ma anche il patrimonio culturale di esso.
Nel 2010 venne acquistata dai soci Jacques Bungert e Frédéric Torloting, copresidenti dell’agenzia pubblicitaria Young & Rubicam, che ora sono entrambi copresidenti dell’azienda.
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Non conoscevamo questo ambiente, ma la moda, come l’ambiente da cui proveniamo, è un territorio creativo
Nel 2011, in occasione del 50 ° anniversario di Courrèges, hanno rilanciato il marchio, con ristampe di abiti trapezio, giacche in vinile, minigonne e borse colorate; oltre che un negozio online, il digitale è una parte importante della strategia aziendale. Il marchio ha archivi di 25.000 pezzi. Hanno cercato di rilanciare il marchio collaborando con il brand di accessori Eastpak, con l’azienda di acqua Evian e con quella di cosmetici Estée Lauder, attraverso collezioni disegnate da un team creativo interno alla maison.
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Un nuovo profumo, Blanc de Courrèges, viene commercializzato e due vecchi, Eau de Courrèges ed Empreinte, vengono riproposti.
Nel 2013, i designer dell’azienda hanno firmato una capsule collection per il catalogo La Redoute e la sua collezione autunno-inverno 2013-2014.
Nel maggio 2015 Bungert e Torloting hanno affidato la direzione artistica al duo di stilisti Sebastien Meyer, per lo styling,  e Arnaud Vaillant, per lo spot; a settembre hanno presentato la loro prima collezione, quella per la primavera/estate 2016, caratterizzata da body attillati e giubbini in pelle che nei colori e nelle forme rievocavano lo stile di Courrèges.
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Meyer e Vaillant avevano in precedenza fondato l’azienda Coperni, che hanno poi messo da parte per dedicarsi totalmente al nuovo lavoro. Jacques Bungert ha spiegato al giornale di moda Women’s Wear Daily di averli scelti perché
sono incredibilmente talentuosi. Hanno lanciato la propria azienda, il che significa che considerano sia gli aspetti creativi che quelli commerciali nelle cose che fanno, come la vestibilità di ciò che creano. Dal loro lavoro si vede che sono molto appassionati di tessuti e questo è importante per noi, perché da Courrèges il tessuto è il re.
La notte del 7 gennaio del 2016 muore lo stilista André Courrèges, aveva 92 anni ed era malato di Parkinson, come hanno scritto, in un comunicato stampa, la casa di moda Courrèges.
Nel 2017, Courrèges ha lanciato la fragranza Eau Hyper Fraiche, e nel 2018 Mini Jupe, un cenno alle origini del marchio.
Jacques Bungert e Frédéric Torloting hanno lasciato l’azienda all’inizio del 2018. Con una prima collezione fresca e contemporanea, il duo aveva sedotto il pubblico. Però, passato il primo entusiasmo, il marchio transalpino non è mai riuscito a decollare, in particolare all’estero, dove il suo nome è meno conosciuto. A settembre dello stesso anno, Artemis, la holding della famiglia Pinault, che già possedeva il 40% della casa francese Courrèges, assunse il controllo del 100% della maison Courrèges, che era in difficoltà finanziaria.
La Maison Courrèges annuncia la nomina di Yolanda Zobel come sua nuova direttrice artistica.
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La stilista di origine tedesca per parte di padre (un designer di gioielli) e francese da parte di madre, specializzata nel prêt-à-porter donna, sarà operativa per la  collezione primavera-estate 2019. 
Gennaio 2020: Yolanda Zobel lascia la maison. Secondo una comunicazione ufficiale del brand del 3 gennaio 2020:
decisione comune
Tuttavia, arriva dopo alcune sfilate che non hanno ricevuto un’accoglienza buona, dove erano state presentate, nella Collezione primavera/estate 2020, un nuovo vinile a base di alghe; un materiale eco-responsabile che dovrebbe sostituire l’iconico materiale plastico di Courrèges.
youtube
aggiornato al 5 gennaio 2020
Autore: Lynda Di Natale Fonte: courreges.com, ilpost.it, fashionnetwork.com, wikipedia.org, web
André Courrèges - Maison Courrèges #AndréCourrèges #Courrèges #creatordellostile #creatoridellamoda #perfettamentechic #felicementechic #lynda André Courrèges, nato in Francia il 9 marzo del '23, è stato uno stilista francese. Si laurea in ingegneria civile.
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albertserra · 4 years
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Two kinds of people like Olivier Assayas' Irma Vep. I am going to describe them to you, but I will tell you why I am doing it at the bottom of this article. So, there are plenty of people who claim that the minor intrigues in Irma Vep produce the type of quality entertainment you would get from most of Arnaud Desplechin's films. What type of entertainment would this be exactly? Well, Desplechin is arguably the greatest successor of Jacques Rivette, so most everything he does fits into the comedie dramatique genre, which is the French variation of our soapy melodrama. However, the French tend to play with a wider range of 'serious' themes in their comedie dramatique films and this is usually the reason why our mainstream critics see them differently and find them more appealing. So, you will be entertained with plenty of intellectual chatter sprinkled with different flavors of humor which will occasionally be disrupted by the 'serious' themes that will introduce the necessary drama. According to some fans of Irma Vep, Assayas infused his film with this classic blend of comedie dramatique which makes it entertaining. Now, there are also plenty of people who find Irma Vep attractive for a very different and actually very simple reason. The reason is Maggie Cheung wearing a tight latex suit that looks almost as sexy as the one Michelle Pfeiffer put on in Batman Returns. You would never hear these people discuss the intellectual chatter in Irma Vep because to them it is nothing but a smoke screen, which is why they see right through it. The few scenes where Cheung steps in front of the camera and temporarily becomes that famous character from Les Vampires validates the existence of Irma Vep. As far as the people that I am describing to you are concerned, it is utterly irrelevant whether the film is good or bad. They are just content that it exists in its current form.
Of course, there are just as many people that dislike Irma Vep, and it is actually very easy to understand why. Here are a couple of reasons:
[...]
Here's the promised revelation about the two groups of people that like Irma Vep: they don't see the film differently. They are both attracted to it because of the footage with Cheung doing her part in the weird remake. But only the people from the second group have the courage to admit it.
why is this man so bitter...... just say you dont get it and go????
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guycourtheoux · 5 years
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INTRA MUROS d'Alexis MICHALIK à la Pépinière Théâtre, entretien avec un des comédiens : Arnaud Pfeiffer
INTRA MUROS d’Alexis MICHALIK à la Pépinière Théâtre, entretien avec un des comédiens : Arnaud Pfeiffer
Monsieur Alexis Michalik est un  des auteurs actuels les plus en vogue, avec pluseiurs pièces à l’affiche, toutes avec un succès non démenti. Voici la reprise en continuation de INTRA MUROS au Théâtre La Pépinière, pour sa troisième saison.
Richard, un metteur en scène sur le retour, vient dispenser son premier cours de théâtre en centrale, donc en univers carcéral! . Il espère une forte…
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blacklilyqueen · 7 years
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Harry Potter Fancast ||Part 4|| Toujours Pur + Death Eaters
Phineas Nigellus Black - David Giuntoli
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Orion Black - Matthew Macfayden
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Walburga “The Devil” Black - Eva Green
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Sirius Orion Black - Ben Barnes
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Regulus Arcturus Black - Logan Lerman
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Alphard Black - Colin Firth
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Cygnus Black - Jordi Caballero
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Druella (Rosier) Black - Michelle Pfeiffer
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Bellatrix “Bella” (Black) Lestrange - Katie McGrath
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Rodolphus Lestrange - Eoin Macken
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Rabastan Lestrange - Luke Evans
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Andromeda (Black) Tonks - Phoebe Tonkin
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Edward “Ted” Tonks - Matt Lanter
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Nymphadora “Tonks” Vulpeca (Tonks) Lupin - Kaley Cuoco
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Narcissa “Cissy” (Black) Malfoy - Natalie Dormer
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Lucius Malfoy - Alex Pettyfer
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Draco Lucius Malfoy - Lucas Till
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Astoria (Greengrass) Malfoy - Michelle Trachtenberg
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Daphne Greengrass - Odeya Rush
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Scorpius Hyperion Malfoy - Lucky Blue Smith
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Salazar Slytherin – Tom Hiddleston
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Marvolo Gaunt - Steve Buscemi
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Morfin Gaunt - John C. Reilly
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Merope Gaunt - Heather Matarazzo
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Tom Riddle - Ian Somerhalder
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Tom Marvolo Riddle - Jeff Ward
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Lord Voldemort - Lee Pace
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Delphini “Delphi” Riddle - Cara Delevingne
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Alecto Carrow - Keira Knightley
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Amycus Carrow - Stuart Townsend
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Antonin Dolohov - François Arnaud
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Augustus Rookwood - Édgar Ramírez
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Fenrir Greyback - Sebastián Zurita
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Severus “The Half-Blood Prince” Snape - Louis Garrell
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I do not owe any of these pictures. 
FANCAST MASTERPOST
TOUJOURS PUR FAMILY PHOTOS
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fashioncurrentnews · 6 years
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Schiaparelli: la rinascita. Intervista a Bertrand Guyon
di Alice Pfeiffer
Un peluche Takashi Murakami e una federa di Mickey Mouse gettate in modo informale su una poltrona di pelle vintage: un mix design “nonchalant” classicamente francese e un mondo che sembra uscire dall’immaginazione di un bambino. Siamo nell’ufficio di Bertrand Guyon. Il che calza a pennello con la tradizione surrealista che caratterizza la Maison Schiaparelli, di cui è direttore creativo dal 2015. Sta per sfilare a Parigi la settima collezione di Guyon per il brand e solo la quarta in qualità di membro ufficiale de la Chambre Syndicale de la Haute Couture e, ciononostante, Bertrand, designer dai toni pacati, si aggira per lo studio sereno e scherza con les petites mains proiettando un’aria di fiduciosa sicurezza.
Dare nuova vita a tradizionali maison sartoriali parigine sembra essere diventato di tendenza: Balenciaga, Balmain e, più recentemente, Carven, Vionnet e Poiret rappresentano tutti esempi di “belles endormies“, le belle addormentate che si stanno risvegliando, come i francesi amano definirle. Ma, a differenza di Carven, per esempio, la cui storia si ricorda a malapena, resuscitare un’icona come Elsa Schiaparelli è tutt’altra sfida. Impressa nell’immaginario quale una delle stiliste più avant garde del XX secolo, nota per le sue collaborazioni con artisti del calibro di Dalí, Cocteau e Man Ray, “Schiap”, come era soprannominata a Parigi, continuò ad influenzare la moda a lungo anche in seguito alla chiusura della maison nel 1954. La sua visione mise in azione una reazione a catena che ispirò, negli anni, l’estetica di Yves Saint Laurent, le bottigliette di profumo a forma di silhouette femminile di Jean-Paul Gaultier, la “stampa quotidiano” di John Galliano e gli occhiali a lacrima creati di recente da Gucci.
“Con l’aumento delle retrospettive e un crescente interesse verso la storia del lusso”, commenta Arnaud de Lummen, direttore generale del fondo privato di investimenti, Luvanis, specializzato appunto nel fare risorgere brand di lusso (tra cui Vionnet, Poiret e la Maison di bauli Moynat), l’attenzione nei confronti della rinascita di una casa di moda storica è quasi garantita. Inoltre, è una pratica collaudata. Quando Lagerfeld debuttò a Chanel nel 1983, tutti gli dissero, “Non toccarlo neanche, è morto e ‘irresuscitabile’,” come ha spesso ricordato lo stesso designer. Ma ciò che la gente tende a dimenticare è che Chanel chiuse nel 1939 “e fu rilanciato, gradualmente, a partire dal 1954. Ogni volta, il compito consisteva nel tradurre un passato riscoperto in desideri contemporanei”, afferma de Lummen.
Luvanis ha stabilito strategie diverse per ognuno dei brand che ha riportato a nuova vita: con Vionnet, maison specializzata nel taglio di sbieco, per esempio ha deciso di puntato su tailleur contemporanei, elemento di novità per la maison. Per quando riguarda Poiret, “caso in cui nessuno dei design originali poteva essere utilizzato dal momento che il modellismo ha subito modifiche troppo considerevoli nel tempo”, si è trattato di ripristinare lo storico talento della maison per le decorazioni aggiungendo accessori, foulard e profumi. Per il brand di valigeria Moynat, mette in atto commissioni uniche e spettacolari (vedi un’intera cucina adatta a uno chef contenuta interamente in un baule portatile) per attirare l’attenzione sull’arte della pelletteria. “Il passato deve essere capito profondamente prima di potersene distanziare, estrapolando e reinventandone i codici,” decreta de Lummen.
Qual è quindi la strategia per Schiaparelli? Acquistata nel 2006 da Diego Della Valle e Roger Vivier, l’approccio nei confronti di questa maison è stato quello di una crescita lenta e graduale. Nel 2013, Christian Lacroix ha creato una collezione omaggio; più tardi quell’anno, Marco Zanini assunse la direzione creativa riportando meticolosamente in auge i più grandi successi di Schiaparelli. Oggi, dopo aver riaperto lo studio originario su Place Vendôme, la maison è concentrata a ridefinire i desideri della donna contemporanea e a immaginare cosa avrebbe ideato la leggendaria fondatrice per lei.
“La strategia si è evoluta lentamente,” fa sapere Guyon. “Inizialmente ho seguito l’istinto”. Nel 2016 fu lanciata una collezione prêt-à-porter costruita riproducendo i ricami originari su chemisier contemporanei, bomber serici e blazer.  La storica di moda francese Elodie Nowinski ci fa inoltre notare “l’utilizzo da parte della maison dei social media e di una comunicazione digitale giovane e ottimista, come anche il coinvolgimento delle celebrità in una sorta di cast vario e inclusivo”. Questo, ci spiega, ha “permesso alla maison di ripensare con successo la propria tradizione alla luce della nostra attuale cultura frenetica”.  E nonostante il brand si rifiuti di mostrare i fatturati, conferma di aver quadruplicato le dimensioni dell’atelier rispetto al 2014.
Guyon sembra essere imperturbato dal “peso” del passato surrealista di Schiaparelli. Prende le distanze da qualsivoglia citazione ovvia. E nella nuova collezione prende in esame un aspetto meno noto di Schiap, ovvero il suo stile personale. “Era incredibilmente creativa al lavoro ma personalmente non così tanto, aspetto che trovo molto intrigante. Aveva uno stile discreto, che ho cercato di capire: abiti neri minimalisti, una spilla al collo, un tocco di pelliccia qua e là”. Il moodboard include immagini note di Man Ray e Irving Penn; una serie scartata pensata inizialmente per Vogue UK ma mai pubblicata e un’immagine di Schiaparelli a una festa in maschera, vestita da ravanello (di sera diventava un po’ più fantasiosa, ammette Guyon).
Nella nuova collezione couture ritroviamo, allora, reinvenzioni moderne dei suoi look: un capo ispirato a un suo ritratto in abito bianco con boa di piume firmato George Hoyningen-Huene, e un semplice abito nero che avrà probabilmente indossato al lavoro accompagnato da un tocco surrealista sotto forma di spilla a occhio portata sul petto. L’amore di Elsa per gli animali (tra cui alcuni dei suoi cani preferiti, Popcorn, Mister X, Nuts e Gourou Gourou, tutti parte del moodboard) è stato tradotto liberamente in motivi flora e fauna intessuti in capi in maglia e stampe di paillettes ricamate per un “effetto pantera psichedelico”, senza dimenticare le scollature di ispirazione fenicottero. Lo scopo, spiega Guyon, era trasmettere e tradurre Schiaparelli in un modo che fosse “non troppo superficiale, ovvio o da maschera: un equilibrio sottile”.
E se Elsa sperimentava con nuove tecnologie e tessuti, oggi l’atelier continua a collaborare con esperti della tradizione: gli artigiani di Lesage (per i ricami) e Lemarié (per le piume e i fiori) come anche con specialisti d’avanguardia, tra cui il giovane Julien Vermeulen esperto nelle lavorazioni di piume. “Stiamo anche optando per un approccio sempre più etico e staremo lontani da ogni pelliccia rara per la prossima collezione. C’è un nuovo pubblico più attento e green che apprezza il cosidetto lusso alternativo,” spiega Guyon. Tra le sue clienti vi è in effetti Cate Blanchett, Kristin Scott Thomas e Tilda Swinton, senza dimenticare Céline Dion, che indosserà spesso outfit Schiaparelli nel suo tour iniziato di recente. Elsa avrebbe approvato.
L'articolo Schiaparelli: la rinascita. Intervista a Bertrand Guyon sembra essere il primo su Vogue.it.
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chilangopost · 7 years
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Películas de este 2017 que probablemente las perdiste de vista
1. Call me by your name (2017)
País: Italia, Francia, Brasil, USA
Productora: Frenesy Film Company, La Cinéfacture, RT Features, Waters End Productions, M.Y.R.A. Entertainment
Director: Luca Guadagnino
Guión: Luca Guadagnino, James Ivory, Walter Fasano
Reparto: Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois, Vanda Capriolo, Antonio Rimoldi, Elena Bucci, Marco Sgrosso, Andre Aciman, Peter Spears
Elio es un vato de 17 años que pasa su verano en la casa de campo de sus papás en Italia de 1983, mientras disfruta de no hacer nada conoce al ayudante de su papá, conforme el verano avanza, la atracción se vuelve cada vez más fuerte a pesar de su diferencia de edad.
2. The Beguiled
País: USA
Productora: American Zoetrope, FR Productions
Director: Sofia Coppola
Guión: Sofia Coppola
Reparto: Colin Farrell, Elle Fanning, Kirsten Dunst, Nicole Kidman, Angourie Rice, Oona Laurence, Addison Riecke, Wayne Pére, Emma Howard, Matt Story, Rod J. Pierce
Coppola regresó con sus mujeres, su melancolía y tabúes sociales con "The Beguiled", su sexto largometraje. Este filme es una adaptación de la novela "A Painted Devil" de Thomas Cullinan que ya fue adaptada al cine por Don Siegel y protagonizada por Clint Eastwood en 1971.
"The Beguiled" cuenta la historia de un soldado de la Guerra Civil que cae herido en un bosque cercano a un internado de mujeres, el hombre es salvado y cuidado por las residentes del lugar, lo que no sabían estas mujeres es que este personaje iba a provocar un auténtico caos romántico-erótico dentro de la casa. 
3. Okja
País: USA, Corea del Sur
Productora: Netflix, Plan B
Director: Bong Joon-Ho
Guión: Bong Joon-ho
Reparto: Tilda Swinton, Jake Gyllenhaal, Paul Dano, Kelly Macdonald, Lily Collins, Giancarlo Esposito, Devon Bostick, Steven Yeun, Shirley Henderson, Daniel Henshall, Woo-Sik Choi, Seo-Hyeon Ahn, Milo Shandel, J.C. Williams, Hie-Bong Byeon
Una corporación se encarga de repartir cerdas gigantescas genéticamente modificadas a granjas con el oscuro motivo de que están siendo criadas orgánicamente. Después de 10 años de su crianza para su consumo, escogerán a la cerda más saludable para ser parte del certamen de "Super Cerdo". Sin spoiler, es evidente que la ganadora es Okja, la cerdita que nació y se crió en una increíble naturaleza en el sur de Corea junto con un anciano y su nieta; quien ya creció con la idea de que Okja es su mejor amiga, aquí, es cuando se anuncia esta tragedia. Una vez que Okja sea coronada, habrá una separación irremediable y ya se imaginarán el destino que quiere la corporación para este animal.
4. Melanie: Apocalipsis Zombie
País: Reino Unido, USA
Productora: Poison Chef, BFI Film Fund, Altitude Film Sales
Director: Colm Mccarthy
Guión: Mike Carey
Reparto: Gemma Arterton, Glenn Close, Paddy Considine, Anamaria Marinca, Dominique Tipper, Anthony Welsh, Sennia Nanua, Fisayo Akinade, Yusuf Bassir, Daniel Eghan, Elise Reed, Richard Price, Amy Newey, Matthew Smallwood, Lobna Futers
La historia va de un evidente virus zombie que está atacando al mundo entero y la única manera de erradicar esta total extinción del ser humano es a través de un grupo de niños que son inmunes a esta enfermedad. Melanie forma parte de este grupo que destaca entre todos y el futuro de nuestra raza dependerá de ella. 
5. Your Name
País: Japón
Productora: CoMix Wave Films
Director: Makoto Shinkai
Guión: Makoto Shinkai
Reparto: Ryûnosuke Kamiki, Mone Kamishiraishi, Ryô Narita, Aoi Yuki, Nobunaga Shimazaki, Kaito Ishikawa, Kanon Tani, Masaki Terasoma, Sayaka Ohara, Kazuhiko Inoue, Chafûrin, Kana Hanazawa, Ray Chase, Kevin T. Collins, Marc Diraison
Taki y Mitsuha descubren un día que durante el sueño, sus cuerpos se intercambian y comienzan a comunicarse por medio de notas. A medida que consiguen superar torpemente un reto tras otro, se va creando entre los dos un vínculo que poco a poco se convierte en algo más romántico.
6. 120 latidos por minuto
País: Francia
Productora: Les Films de Pierre, France 3 Cinéma, Page 114, Memento Films Production, FD Production, Indéfilms 5, Cofinova 13
Director: Robin Campillo
Guión: Robin Campillo
Reparto: Nahuel Pérez Biscayart, Arnaud Valois, Adèle Haenel, Antoine Reinartz, Félix Maritaud, Médhi Touré, Aloïse Sauvage, Simon Bourgade, Catherine Vinatier, Saadia Bentaieb, Ariel Borenstein, Théophile Ray, Simon Guélat, Jean-François Auguste, Coralie Russier
A principios de los años 90. Un grupo de jóvenes activistas parisinos, intentan generar conciencia sobre el SIDA. Un nuevo miembro del grupo, Nathan, se quedará sorprendido ante la radicalidad y energía de Sean, que gasta su último aliento en la lucha.
7. I Don't Feel Like Home In This World Anymore
País: USA
Productora: Film Science, XYZ Films
Director: Macon Blair
Guión: Macon Blair
Reparto: Melanie Lynskey, Elijah Wood, David Yow, Jane Levy y Devon Graye.
Una mujer completamente deprimida sufre un robo en su casa, a partir de ahí encuentra un nuevo sentido a su vida persiguiendo a los ladrones junto a su peculiar vecino. 
8. Mother!
País: USA
Productora: Protozoa Pictures
Director: Darren Aronofsky
Guión: Darren Aronofsky
Reparto: Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Domhnall Gleeson, Michelle Pfeiffer, Ed Harris, Brian Gleeson, Cristina Rosato, Marcia Jean Kurtz, Ambrosio De Luca, Hamza Haq, Anana Rydvald, Arthur Holden, Xiao Sun, Bineyam Girma, Jaa Smith-Johnson, Kristen Wiig
Inspirada en criticar a la religión, específicamente a la católica, nace Mother!, contando la historia de una mujer que se la vive reconstruyendo su nuevo hogar. Un día su esposo deja entrar en casa a unas personas a las que ella no había invitado. Poco a poco el comportamiento de su marido va siendo más extraño, y ella empieza a estresarse y a intentar echar a todo el mundo
9. A Ghost Story
País: USA
Productora: Ideaman Studios, Sailor Bear, Zero Trans Fat Productions
Director: David Lowery
Guión: David Lowery
Reparto: Casey Affleck, Rooney Mara, McColm Cephas Jr., Kenneisha Thompson, Grover Coulson, Liz Franke, Barlow Jacobs, Richard Krause, Dagger Salazar, Sonia Acevedo, Carlos Bermudez, Yasmina Gutierrez, Kimberly Fiddes, Daniel Escudero, Kesha
Un músico muere en un accidente de coche y vuelve como un fantasma a la casa en la que vivía con su mujer. 
10. Loving Vincent
País: Reino Unido, Polonia
Productora: BreakThru Productions, Trademark Films, Silver Reel
Director: Dorota Kobiela, Hugh Welchman
Guión: Jacek Dehnel, Dorota Kobiela, Hugh Welchman
Reparto: Jerome Flynn, Saoirse Ronan, Aidan Turner, Holly Earl, Helen McCrory, Eleanor Tomlinson, Chris O'Dowd, Douglas Booth, Robert Gulaczyk, John Sessions, James Greene, Richard Banks, Bill Thomas, Josh Burdett, Martin Herdman
Este filme que recopila todos los cuadros Vincent Van Gogh transformados en un filme animado, trata acerca de la vida y misteriosa muerte del pintora a través de las cartas que le envió el artista a su hermano. Un vato se encarga de llevar la última carta que este escribió y empieza a sospechar si realmente se suicidó o no. 
11. Song to Song
País: USA Productora: FilmNation Entertainment Director: Terrence Malick Guión: Terrence Malick Reparto: Christian Bale, Ryan Gosling, Rooney Mara, Michael Fassbender, Natalie Portman, Cate Blanchett, Val Kilmer, Benicio Del Toro, Clifton Collins Jr., Boyd Holbrook, Haley Bennett, Tom Sturridge, Berenice Marlohe, Holly Hunter
Song to Song' está ambientada justo en el festival Austin City Limits del 2012 y retratará un drama romántico de dos rockeros que se enamoran en Texas y empiezan a tener problemas cuando un magnate productor de música empieza a crear un triángulo amoroso entre estos dos al darse cuenta que no lo llena la relación amorosa que tiene con una camarera. Malick hace un contraste entre la calma y la tormenta con una historia compleja de traición y búsqueda de la fama. Pero sobre todo, dimensiona (como siempre) las relaciones humanas y la infalible sensibilidad que existe entre estas. Alguno de los cantantes que fueron parte de esta cinta fueron Patti Smith, Alan de Neon Indian, Iggy Pop, Likke Li, entre otros. 
12. Manifesto
País: Australia
Productora: Bayerischer Rundfunk, Ruhr Triennale, Schiwago Film
Director: Julian Rosefeldt
Guión: Julian Rosefeldt
Reparto: Cate Blanchett, Erika Bauer, Carl Dietrich, Marie Borkowski Foedrowitz, Ea-Ja Kim, Marina Michael, Hannelore Ohlendorf, Ottokar Sachse, Ralf Tempel, Jimmy Trash
A pesar de que se estrenó en el 2015, llegó a salas mexicanas este 2017. Esta fábula experimental es interpretada por la brillante de Cate Blanchett, deconstruida en 13 personajes a través de un monólogos episódicos revolucionarios, personales, creativos e intuitivos a través de distintos ambientes contemporáneos en donde no se pretende exponer un mensaje profundo, sino más bien la propia visión artística del director alemán hacia distintas concepciones del arte que se ha dado a lo largo de nuestros tiempos.  
13. The Disaster Artist
País: USA
Productora: Rabbit Bandini Productions, Point Grey Pictures
Director: James Franco
Guión: Scott Neustadter, Michael H. Weber
Reparto: James Franco, Dave Franco, Josh Hutcherson, Kate Upton, Seth Rogen, Ari Graynor, Jacki Weaver, Hannibal Burress, Andrew Santino, Alison Brie, Zac Efron, Sugar Lyn Beard, Zoey Deutch, Dylan Minnette, Bryan Cranston, Sharon Stone, Melanie Griffith, June Diane Raphael, Eliza Coupe, Christopher Mintz-Plasse
¿Una película sobre cómo se hizo una película? Así es... esta es la propuesta cinematográfica de James Franco con "The Disaster Artist", en donde se narrará el detrás de cámaras de "The Room" de Greg Sestero estrenada en el 2003, que fue considerada como la peor película jamás hecha en el mundo del cine y que más adelante se convirtió en un clásico de cine de culto por su bizarra historia, su ridículo diálogo y su incongruencia. Franco interpreta a Tommy Wiseu, un cineasta tan aspiracional por llegar a la fama, pasional y sincero, que fue cuestionado siempre por sus métodos de ejecución. Sestero conoce a Wiseau en una clase de actuación y surge una fuerte admiración por lo que llevaron a formar una gran amistad y crear su propia película.
14. Lady Bird
País: USA
Productora: Scott Rudin Productions, Entertainment 360, IAC Films
Director: Greta Gerwig
Guión: Greta Gerwig
Reparto: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Lucas Hedges, John Karna, Beanie Feldstein, Tracy Letts, Timothée Chalamet, Danielle Macdonald, Bayne Gibby, Monique Edwards, Roman Arabia, Shaelan O'Connor, Marielle Scott, Ithamar Enriquez, Christina Offley, Stephen McKinley Henderson
Una joven estudiante que se hace llamar Lady Bird, se muda al norte de California para pasar allí su último año escolar. La joven pseudoartista que sueña con vivir en la costa Este, tratará de encontrar su propio camino y definirse fuera de la sombra protectora de su madre
15. Molly's Game
País: USA
Productora: The Mark Gordon Company, Pascal Pictures
Director: Aaron Sorkin
Guión: Aaron Sorkin
Reparto: Jessica Chastain, Idris Elba, Michael Cera, Kevin Costner, Jeremy Strong, Chris O'Dowd, J.C. MacKenzie, Brian D'Arcy James, Bill Camp, Graham Greene, Justin Kirk, Angela Gots, Natalie Krill, Stephanie Herfield, Madison McKinley
Molly, una esquiadora profesional que fracasa con su sueño olímpico, se va a Los Ángeles a trabajar como mesera y con el tiempo se empieza a relacionar con gente adinerada. Este camino la lleva a convertirse en organizadora de juegos clandestinos de pokar para la elite hollywoodense, su capacidad de relacionarse con los demás la convirtió en una millonaria en el mundo del juego a tal grado que la FBI decide poner cartas en el asunto.
16. Shin Godzilla
País: Japón
Productora: Toho Pictures
Director: Hideaki Anno, Shinji Higuchi
Guión: Hideaki Anno
Reparto: Hiroki Hasegawa, Yutaka Takenouchi, Satomi Ishihara, Ren Ohsugi, Akira Emoto, Kengo Kôra, Mikako Ichikawa, Jun Kunimura, Pierre Taki, Kyûsaku Shimada, Ken Mitsuishi, Shingo Tsurumi, Kimiko Yo, Takumi Saitô, Takashi Fujiki
Del creador de Evangelion, surge este filme que se estrenó en México este 2017, retratando la fuerza destructiva del hombre hace que resucite en el Tokio de hoy el monstruo que está destinado a acosar de nuevo a la civilización. Un país aún atormentado por las secuelas de un desastre natural, experimenta de repente el horror catastrófico de Godzilla. Apremiado por la muerte y la desesperación, Japón deberá encontrar el poder para superar este desafío. 
17. Aquarius (2016)
País: Brasil, Francia
Productora: CinemaScópio Produções, Globo Filmes, SBS Productions
Director: Kleber Mendonça Filho
Guión: Kleber Mendonça Filho
Reparto: Sonia Braga, Jeff Rosick, Irandhir Santos, Maeve Jinkings, Julia Bernat, Carla Ribas, Fernando Teixeira, Rubens Santos, Humberto Carrão
Estrenándose en México en 2017, se cuenta la historia de Clara, una ex-crítica musical de Recife de 65 años, vive retirada en un edificio particular, el Aquarius, construido en la década de 1940 sobre la chic Avenida Boa Viagem, que bordea el océano. Un importante promotor ha comprado todos los apartamentos, pero ella se niega a vender el suyo y emprende una guerra fría contra la empresa que la acosa. La estresante situación le perturba y le lleva a pensar en su vida, en su pasado, en sus seres queridos.
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songedunenuitdete · 7 years
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Bonjour à tous ! Après m’être tapée, toute seule, mon sabre lumineux sur mon front et que mon chéri est mort de rire sur le canapé (mouais…) que je vous présente la sélection de la semaine des sorties cinéma… Et quelle sélection !
 “STAR WARS – LES DERNIERS JEDI”
Film réalisé par Rian Johnson. Avec  Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac La grosse sortie de ce mois de décembre ! A voir si ce deuxième opus saura ou non répondre à nos attentes et donner plus d’ampleur à cette nouvelle trilogie. Une petite pensée à Carrie Fischer, la légendaire Princesse Leia.
SYPNOPSIS: Les héros du Réveil de la force rejoignent les figures légendaires de la galaxie dans une aventure épique qui révèle des secrets ancestraux sur la Force et entraîne de surprenantes révélations sur le passé…
   “LE CRIME DE L’ORIENT-EXPRESS”
Film réalisé par Kenneth Branagh.  Avec Kenneth Branagh, Johnny Depp, Michelle Pfeiffer Un grand casting pour cette nouvelle adaptation du chef d’oeuvre d’Agatha Christie, comme ce fut le cas pour celle de 1974. A voir si elle aura le même succès.
SYNOPSIS: Le luxe et le calme d’un voyage en Orient Express est soudainement bouleversé par un meurtre. Les 13 passagers sont tous suspects et le fameux détective Hercule Poirot se lance dans une course contre la montre pour identifier l’assassin, avant qu’il ne frappe à nouveau. D’après le célèbre roman d’Agatha Christie.
   “LA DEUXIÈME ÉTOILE”
Film réalisé par Lucien Jean-Baptiste. Avec  Lucien Jean-Baptiste, Firmine Richard, Anne Consigny Le premier volet avait très bien marché. Espérant qu’il soit de même pour le second.
SYPNOPSIS: Jean-Gabriel a décidé d’emmener toute sa petite famille passer les fêtes à la montagne pour Noël. Et cette fois, tout devrait bien se passer. C’est sans compter sur sa mère qui débarque des Antilles, ses enfants qui n’ont pas envie de partir, Jojo qui lui confie son Hummer et sa femme qui lui annonce qu’elle doit s’occuper de son père qu’elle n’a pas revu depuis qu’elle a fait le choix d’épouser Jean-Gabriel. Mais pour Jean-Gabriel, la famille c’est sacré et Noël aussi !
   “DRÔLES DE PETITES BÊTES”
Film d’animation réalisé par Arnaud Bouron, Antoon Krings. Avec  Kev Adams, Virginie Efira, Emmanuel Curtil A toutes les chances de charmer les petits et encore plus ceux qui on eut le plaisir de lire les albums d’Antoon Krings et/ou regarder la série animée.
SYPNOPSIS: A partir de 3 ans Lorsqu’Apollon, un grillon baladin au grand cœur, arrive au village des petites bêtes, il ne tarde pas à perturber la vie du Royaume tout entier… Piégé par la cousine de la Reine Marguerite, la jalouse et diabolique Huguette, Apollon est accusé d’avoir enlevé la souveraine, semant la panique dans la ruche… Marguerite est en réalité captive des Nuisibles, complices d’Huguette qui en profite pour s’emparer du trône ! Apollon le Grillon, aidé de Mireille l’Abeille, Loulou le Pou et ses nouveaux amis, se lance alors dans une périlleuse mission de sauvetage.…
    Que de jolis choix ! J’espère que cette nouvelle sélection vous plaira. Je vous souhaite à tous une belle journée et à la semaine prochaine 😁 !
AFFICHES
(Klolianebooks): Bataille galactique, voyage oppressant à bord d'un train train, éviter les hors pistes ou sauver le trône d'une reine... Que d'univers à visiter dans les sorties cinéma de cette semaine ! Bonjour à tous ! Après m'être tapée, toute seule, mon sabre lumineux sur mon front et que mon chéri est mort de rire sur le canapé (mouais...) que je vous présente la sélection de la semaine des sorties cinéma...
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guycourtheoux · 8 years
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POLITIQUEMENT CORRECT à la Pépinière Théâtre
POLITIQUEMENT CORRECT à la Pépinière Théâtre
Politique, gauche, extrême droite, amour, un mélange très étonnant.
Nous sommes un certain dimanche de mai 2017, le soir du premier tour des élections. Tout le monde attend les résultats, mais le hasard fait que 2 personnes, Mado et Alexandre, ont oublié leur portable dans un café restaurant, où ils avaient fait charger leurs batteries. Petit hic, le serveur (Arnaud Pfeiffer)a interverti les…
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guycourtheoux · 9 years
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UNE SEMAINE PAS PLUS.....un comédie à l'affiche du théâtre St Georges pour l'été
UNE SEMAINE PAS PLUS…..un comédie à l’affiche du théâtre St Georges pour l’été
L’arroseur arrosé version théâtre 2015?
Paul ne peut plus supporter Sophie avec qui il vit depuis quelque temps. Pourquoi ? Lui-même n’en sait rien. Du coup,  Paul trouve, en partie grâce à sa compagne, une idée pour faire comprendre à sa chérie qu’elle doit partir. Il demande à Martin, son meilleur ami, de s’installer chez eux. Car on le sait, la cohabitation brise les ménages. La raison pour…
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