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#Bombardamenti
marcogiovenale · 9 months
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non in nostro nome. lettera aperta al presidente sergio mattarella
Signor Presidente, noi sottoscritti cittadini e cittadine Suoi connazionali, impegnati nel mondo della cultura, dell’insegnamento, dell’associazionismo, ci permettiamo di ricordarLe la situazione in atto in Palestina: circa 30.000 vittime civili a Gaza, senza contare i presumibili 10.000 sotto le macerie. 70.000 feriti che non possono essere adeguatamente curati in ospedali distrutti da…
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aitan · 10 months
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Fin dal 9 ottobre le strutture ospedaliere di Gaza sono senza elettricità a causa della mancanza di carburante per i generatori dovuta all’assedio totale proclamato da Israele.
Il 13 ottobre, 23 ospedali hanno ricevuto ordini di evacuazione forzata.
Dai primi di novembre sono finiti sotto le bombe anche le ambulanze, mentre ormai gli ospedali di tutta la striscia sono sotto assedio in quanto l’esercito israeliano sostiene che vengono usati da Hamas per scopi militari.
Leggendo queste notizie mi vengono in mente tutta una sequela di film e aneddoti che raccontavano di perseguitati nascosti in ospedali, come quando, nel 1943, al Fatebenefratelli di Roma fu inventata un’epidemia per salvare un gruppo di ebrei rifugiati tra le corsie.
[...]
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unita2org · 14 days
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ATTACCO CRIMINALE DI ISRAELE IN SIRIA. 18 MORTI E 32 FERITI
di Redazione Israele bombarda Hama un quartiere di ricerca a Masyaf in Siria e fa 18 morti e 32 feriti. Israele si dimostra l’unico e vero Stato canaglia del mondo. Israele se ne frega di ogni regola di convivenza civile e legge internazionale. La comunità internazionale ha il diritto di difendersi da questi governi nazifascisti e deve disarmarli. Non è ammissibile tutta questa assurda…
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matteocorradini · 2 months
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Miroir e mémoire
Groucho: Qualche risposta a quel messaggio?Operatore telegrafico in battaglia: No, signore.Groucho: Beh, in tal caso non inviarlo.Il film più bello dei Fratelli Marx è Duck’s Soup. In italiano fu tradotto con La guerra lampo dei Fratelli Marx ed è un film assurdo sull’assurdità della guerra, distribuito sei anni prima del secondo conflitto mondiale. In quel film c’è il refrain del sidecar:…
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bigarella · 6 months
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Perduti l'affresco del Battaglini e la tela dell'altare maggiore
Rimini: Tempio Malatestiano. Fonte: Wikipedia Nel 1946, l’Associazione Nazionale per il Restauro dei Monumenti danneggiati dalla Guerra richiese ai soprintendenti di tutta Italia di inviare fotografie, plastici e resoconti in grado di raccontare le distruzioni afflitte al patrimonio italiano. Questo materiale sarebbe confluito in una mostra che si sarebbe tenuta a fine maggio presso il…
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adrianomaini · 6 months
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Perduti l'affresco del Battaglini e la tela dell'altare maggiore
Rimini: Tempio Malatestiano. Fonte: Wikipedia Nel 1946, l’Associazione Nazionale per il Restauro dei Monumenti danneggiati dalla Guerra richiese ai soprintendenti di tutta Italia di inviare fotografie, plastici e resoconti in grado di raccontare le distruzioni afflitte al patrimonio italiano. Questo materiale sarebbe confluito in una mostra che si sarebbe tenuta a fine maggio presso il…
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bagnabraghe · 6 months
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Perduti l'affresco del Battaglini e la tela dell'altare maggiore
Rimini: Tempio Malatestiano. Fonte: Wikipedia Nel 1946, l’Associazione Nazionale per il Restauro dei Monumenti danneggiati dalla Guerra richiese ai soprintendenti di tutta Italia di inviare fotografie, plastici e resoconti in grado di raccontare le distruzioni afflitte al patrimonio italiano. Questo materiale sarebbe confluito in una mostra che si sarebbe tenuta a fine maggio presso il…
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collasgarba · 6 months
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Perduti l'affresco del Battaglini e la tela dell'altare maggiore
Rimini: Tempio Malatestiano. Fonte: Wikipedia Nel 1946, l’Associazione Nazionale per il Restauro dei Monumenti danneggiati dalla Guerra richiese ai soprintendenti di tutta Italia di inviare fotografie, plastici e resoconti in grado di raccontare le distruzioni afflitte al patrimonio italiano. Questo materiale sarebbe confluito in una mostra che si sarebbe tenuta a fine maggio presso il…
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ROMA. A Gaza si muore di fame, una strage silenziosa accanto ai bombardamenti
“Ci sono oltre 1500 camion di aiuti fermi. Entrano con il contagocce, mentre dall’altra parte, a Gaza, si muore di fame. I controlli israeliani su ogni singola vettura sono estenuanti, durano anche più di trenta giorni. Ci sono beni essenziali che vengono inspiegabilmente rifiutati, rimangono nel grande compound della Mezzaluna rossa egiziana”. Così Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del…
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magauda · 7 months
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Quando la seconda guerra mondiale irruppe nel Frusinate
Figura 2.4 – Linee di difesa tedesca nel centro Italia. Mappa georeferenziata dalla carta militare presente nel volume di Gabriella Gribaudi (2005), dove vengono evidenziate le cinque linee difensive edificate dalle truppe tedesche in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. Elaborazione dell’autrice con il supporto del ricercatore Davide Pavia e del Laboratorio geo-cartografico del…
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condamina · 7 months
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Quando la seconda guerra mondiale irruppe nel Frusinate
Figura 2.4 – Linee di difesa tedesca nel centro Italia. Mappa georeferenziata dalla carta militare presente nel volume di Gabriella Gribaudi (2005), dove vengono evidenziate le cinque linee difensive edificate dalle truppe tedesche in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943. Elaborazione dell’autrice con il supporto del ricercatore Davide Pavia e del Laboratorio geo-cartografico del…
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marcogiovenale · 9 months
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>>> lettera aperta di artisti, letterati, intellettuali al mondo della cultura italiana - per la palestina <<<
per sottoscrivere la lettera aperta che segue, utilizzare l’email [email protected] LETTERA APERTA DI ARTISTI, LETTERATI, INTELLETTUALI AL MONDO DELLA CULTURA ITALIANA   Gli artisti e le artiste, gli/le intellettuali, le associazioni culturali che firmano questa Lettera aperta, avvertono l’ineludibile bisogno di prendere posizione di fronte a quanto sta accadendo a Gaza e in…
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aitan · 11 months
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Sento ripetere sempre lo stesso schema (la stessa solfa).
Fare un’altra fottuta guerra per conquistare un’altra fottuta pace.
Bombardare I terroristi islamici per assicurare tranquillità agli israeliani e al mondo intero (dove per mondo intero si intende il mondo occidentale non islamico).
Eliminare l’erba cattiva e fare in modo che possano vivere in democrazia i palestinesi buoni (che nel mentre muoiono sotto le bombe insieme a quelli cattivi e magari insieme pure agli ostaggi; ma questi sono effetti collaterali; non puoi fare un’omelette senza rompere qualche uovo, lo diceva anche il buon Jocker nel primo Batman di Tim Burton (1989); bisogna essere realisti, per la miseria!; anche l’uomo pipistrello, quando ci vuole, usa le maniere forti e non si preoccupa degli edifici che crollano e degli avversari che muoiono sotto la sferza dei suoi colpi).
Bisogna sterminare gli avversari, annientarli, ammazzare anche i loro figli e nipoti affinché non abbiano eredi.
Tutte ricette facili che non tengono in conto che così si alimenta solo la faida; le bombe seminano il vento dell’odio; ognuno che ha un parente, un amico, un conoscente o qualcuno che ammirava morto sotto i bombardamenti sarà un potenziale nuovo terrorista pronto a rompere la tranquillità dell’ennesima pace mondiale conquistata a suon di bombe; i semi della violenza daranno i loro frutti avvelenati che continueranno eternamente a minacciare quest’altro fottuto nuovo ordine internazionale conquistato con l’ennesima fottuta guerra. Con buona pace di tutti i guerrafondai e i venditori di armi e di altri strumenti di sterminio che vedono salire le loro azioni mentre tra i vinti la povera gente fa la fame e tra i vincitori la povera gente fa la fame ugualmente.
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unita2org · 5 months
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HAMAS HA ACCETTATO IL CESSATE IL FUOCO A GAZA E ISRAELE ATTACCA RAFAH
di Redazione Nonostante la disponibilità di Hamas ad accettare il cessateil fuoco i nazi-fascisti israeliani hanno portato intensi attacchi alla città palestinese di Rafah, nel sud di Gaza. La notizia è riferita dall’agenzia AFP che ha seguito le decisioni del Gabinetto di Guerra dello Stato israeliano, che si espresso all’unanimità, tanto per cambiare, di voler continuare con la criminale…
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pietroalviti · 8 months
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Lapidi, foto e cartoline, Santa Maria a fiume racconta la storia, sabato 27 gennaio, ore 18 e domenica laboratorio per i bambini, ore 15,30
Un lungo viaggio nella storia dell’amato santuario ceccanese, a cura dell’Associazione Cultores Artium con la preziosa collaborazione dell’architetto Vincenzo Angeletti; dal tempio romano alle distruzioni belliche attraverso foto e cartoline storiche. A conclusione, presentazione del percorso delle epigrafi romane custodite nell’edificio sacro, il luogo di Ceccano a conservare il maggior numero…
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archivio-disattivato · 11 months
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Byoblu.com.
Purtroppo il governo italiano ha scelto ancora una volta la parte destra della storia. È un errore gravissimo, che trasforma l’Italia in una delle parti coinvolte nell’aggressione contro il nostro popolo”
Hamas critica il nostro Paese e lo fa tramite Basem Naim, capo del Consiglio per le relazioni internazionali.
Il video.
Esponente di Hamas critica l’Italia.
Intervenuto al programma di Rai3, Agorà, l’esponente del movimento palestinese ha detto:
“Israele oggi non agisce da solo. Israele oggi agisce per conto di Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e purtroppo anche per conto dell’Italia. Il vostro Paese ha inviato alcune truppe nel Mediterraneo. Possiamo dire che la Comunità internazionale ha le stesse responsabilità degli israeliani per tutte le stragi commesse ogni giorno contro il nostro popolo”
Prima di capire a cosa si riferisca Basem Naim, proviamo a capire chi è. L’esponente di Hamas è un medico che si è laureato nel cuore dell’Europa, in Germania, e si è specializzato in chirurgia.
Prima di diventare responsabile delle relazioni internazionali di Hamas aveva quindi ricoperto altre cariche politiche, quali ministro della Sanità e dello Sport per conto del movimento che vinse le elezioni legislative palestinesi del 2006.
Il ruolo dell’Italia in Medio Oriente.
Come mai un esponente di rilievo di Hamas attacca l’Italia? Il nostro Paese impiega 1.100 militari al confine tra Israele e il Libano, dove opera l’organizzazione Hezbollah, anch’essa impegnata contro Tel Aviv.
I soldati italiani, appartenenti ai Granatieri di Sardegna, sono presenti dal 2006 nella missione di cosiddetto peacekeeping (mantenimento della pace) a seguito di una risoluzione ONU che prevedeva la cessazione delle ostilità tra Israele e gli sciiti di Hezbollah.
Si tratta di un’altra zona calda del Medio Oriente e soltanto due settimane fa un missile sarebbe caduto in prossimità di una palazzina che ospita il contingente italiano.
A partire dagli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre, l’Italia ha poi svolto il ruolo di tramite per la consegna di armi americane a Israele. Le armi sono partite da Sigonella tra il 14 e il 15 ottobre per arrivare nella base aerea di Nevatim.
Guerre e armi italiane.
Oltre al conflitto in Ucraina, l’Italia sta partecipando a un’altra guerra e non stupisce che Hamas la consideri parte in causa. Non che sia una novità: il nostro Paese è di fatto occupato militarmente dagli Stati Uniti d’America e già negli anni passati era stato protagonista attivo degli attacchi della NATO alla Serbia.
Per non parlare poi dell’esportazione di armi in particolare verso Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Nazioni spesso descritte dai nostri esponenti politici come un pericolo per le democrazie occidentali ma che, quando si tratta di affari, diventano ottimi partner.
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