Tumgik
#Buoni da gustare
canterai · 2 years
Note
A me interesserebbero le strategie di decompressione
ecco allora una lista esaustiva ma non definitiva, basata sulla mia esperienza. 🪷 tutte le attività elencate possono essere tanto d'aiuto come peggiorare la situazione se applicate nel modo sbagliato. l'ascolto di sé è sempre il primo passo da fare. molte di queste sono attività che facciamo anche senza pensarci, e per questo può essere molto utile a sera fermarsi a pensare a cosa durante la giornata ci ha giovato, e cosa no.
ascoltare/suonare musica, lasciandosene circondare. andare a un concerto. andare a se tire musica in un locale, a patto che l'ambiente non si riveli più stressante della serenità che ci dà l'evento, e organizzandosi in modo da poter tornare a casa quando si vuole in autonomia
ballare, cantare a squarciagola
andare al cinema, guardare un film o una serie tv, sempre valutandone l'impatto emotivo su di noi
visitare una mostra o un museo
stare a contatto con gli animali
stare a contatto con i bambini
stare con altre persone con la nostra stessa sensibilità
stare con amici cari e con chi si ama
fare l'amore
curare delle piante o un orto, dedicarsi al giardinaggio
passare tempo nella natura, ammirarla
passeggiare, o viaggiare
stare in solitudine e in silenzio, se scelti
yoga!! su yt ci sono video di ogni tipo e durata, così come per la meditazione o anche semplicemente per lo stretching
pregare, se si è religiosi
andare alle terme, farsi fare un massaggio
avere cura del proprio corpo, facendosi una maschera, una doccia, provare un trucco diverso o una nuova pettinatura
giocare! giochi da tavolo, carte, scacchi
leggere, scrivere, tenere un diario, sfogliare riviste o leggere il giornale, fare sudoku, fare un mandala
impiegare le mani e creare qualcosa: dipingere, disegnare, lavorare a maglia, colorare, ma anche cose più impegnative
andare al ristorante, gustare nuovi sapori, cucinare, andare a fare la spesa al mercato rionale invece che al supermercato
farsi una tazza di tè calda e buona
fare sport, a patto che sia di decompressione e non sentito come un dovere o un'imposizione
fare shopping, senza lasciarsi sopraffare da folle e caos, da soli o con una piacevole compagnia
farsi un piccolo regalo
fare ordine, pulire
annusare dei buoni odori, ad esempio la lavanda
imparare qualcosa di nuovo, iscrivendosi a un corso, ascoltando podcast, leggendo riviste, guardando documentari
fare fotografie
fare volontariato
dormire!
e infine, piangere, sfogarsi, gridare. niente di meglio per decomprimere le emozioni 🦊🌛
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snackaperitivo · 7 months
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Trova Opzioni Per Aperitivi Senza Glutine Su Aperisnack Per Potenziare Il Tuo Gioco Di Snack
Per iniziare, può essere difficile mangiare snack gustosi quando stai cercando di rimanere senza glutine. Molti degli snack Aperisnack sono senza glutine, così potrai goderti il meglio del mangiare senza rinunciare al gusto o soddisfare le esigenze dietetiche. Questo post del blog parlerà di snack senza glutine e ti mostrerà come la versione speciale di Aperisnack sugli snack da aperitivo può rendere il tuo gusto e renderti più felice.
Come Scegliere Snack Senza Glutine Sani E Gustosi
Conoscere la dieta priva di glutine: se segui una dieta priva di Glutenfree, non mangerai alcun alimento che contenga glutine. Il glutine è una proteina che si trova nel grano, nell'orzo e nella segale. Se qualcuno non riesce a gestire il glutine o soffre di celiachia, potrebbe avere problemi intestinali e altri problemi di salute quando mangia glutine. Le persone intolleranti al glutine desiderano opzioni di snack senza glutine più gustose man mano che ne apprendono di più.
Come gli snack senza glutine possono aiutarti: una dieta priva di glutine può aiutare il tuo stomaco, darti più energia e migliorare la tua salute generale. Se si smette di mangiare snack con glutine si possono verificare meno infiammazioni e una migliore salute dell’intestino. Potrai inoltre gustare un'ampia scelta di snack gustosi e sazianti.
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L'aperitivo è un modo popolare italiano di trascorrere del tempo con amici e familiari prima di pranzo o cena. Significa consumare bevande e snack. Gli spuntini per l'aperitivo, disponibili in molti gusti e consistenze, hanno lo scopo di svegliarti e farti venire fame. Si abbinano bene alle bevande che preferisci.
Puoi fare l'aperitivo senza glutine con Aperisnack. Aperisnack ha tantissime opzioni per aperitivi senza glutine che puoi mangiare ovunque e a qualsiasi ora. Mettiamo molta cura e attenzione nella realizzazione dei nostri Snack Aperitivo senza glutine, affinché ogni boccone sia pieno di sapore e piacere. Includono salse e creme spalmabili salate, cracker croccanti e altro ancora.
Aperisnack Ha Snack Senza Glutine Che Puoi Gustare Ancora Di Più.
Cracker e patatine senza glutine: i cracker e le patatine senza glutine di Aperisnack sono la base perfetta per il tuo aperitivo spalmabile. Le nostre patatine e cracker sono preparati con cibi buoni e non contengono glutine, aromi artificiali o conservanti. Non puoi smettere di mangiarli perché sono così gustosi e croccanti.
Creme e salse con carne: Per un pranzo gustoso, mangia i cracker e le patatine senza glutine di Aperisnack insieme alle salse e salse a base di carne. Puoi goderti le nostre salse e creme spalmabili con i tuoi snack leggeri preferiti per il dopo lavoro. Qui ci sono molti tipi diversi di cibo, dall'hummus vellutato alla salsa piccante e altro ancora.
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Dolcetti che valgono la pena: prova uno dei dolcetti di Aperisnack che valgono la pena per concludere dolcemente e piacevolmente il tuo primo drink. Caramelle gommose alla frutta, noci ricoperte di cioccolato e biscotti ricchi sono alcune delle nostre prelibatezze senza glutine che soddisferanno le tue esigenze e ti faranno desiderare di più.
Se vuoi preparare il miglior aperitivo spalmabile, Aperisnack ha molte opzioni senza glutine che lo rendono semplice. I tuoi snack, salse e dolcetti preferiti possono essere mescolati e abbinati per creare un pasto unico, perfetto per qualsiasi evento.
Puoi potenziare il tuo gioco di snack con i gustosi Aperitivi senza glutine di Aperisnack. Stai organizzando una festa con gli amici, rimani a casa per la notte o semplicemente vuoi uno spuntino gustoso? Aperisnack ha una vasta gamma di cracker, salse e dolcetti senza glutine che soddisferanno le tue voglie. Puoi ottenere snack senza glutine da Aperisnack in una serie di gustose scelte che sicuramente soddisferanno le tue esigenze e soddisferanno le tue papille gustative.
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scontomio · 8 months
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💣 Oro Saiwa, Cereal Snack Prugna, Biscotti Morbidi ai Cereali con Farcitura alla Prugna 🤑 a soli 25,63€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/oro-saiwa-cereal-snack-prugna-biscotti-morbidi-ai-cereali-con-farcitura-alla-prugna/?feed_id=205537&_unique_id=65b769422e7db&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Oro%20Saiwa%2C%20Cereal%20Snack%20Prugna%2C%20Biscotti%20Morbidi%20ai%20Cereali%20con%20Farcitura%20alla%20Prugna I biscotti Oro Saiwa Cereal Snack Prugna sono morbidi e deliziosi, con una golosa farcitura alla prugna. Perfetti per una pausa gustosa e ricca di frutta, sono realizzati con farina di frumento e confezionati in pratiche monoporzioni da 27g. Ideali da portare sempre con sé, sono parte del programma Harmony per un'agricoltura sostenibile. Buoni da gustare da soli o in abbinamento a un frutto per una pausa equilibrata. #coupon #saiwa #biscotti #offerteamazon #scontomio
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Le sagre del weekend: buoni sapori per tutti 
I CANUNSEI DE SANT’ANTONE, Castelcovati (Brescia) – Appuntamento fino al 21 gennaio con la tradizionale festa patronale che punta a far riscoprire le specialità gastronomiche di Castelcovati, in provincia di Brescia. La festa è dedicata a Sant’Antonio Abate e prevede riti religiosi e abbondanti appuntamenti conviviali. Uno dei piatti tipici da gustare nell’occasione è costituito dai canunsei, un…
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notiziariofinanziario · 11 months
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Conad Nord Ovest riapre lo Spazio Conad di Cagliari
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Il supermercato Conad riapre al centro commerciale Cagliari Marconi. I lavori di restyling hanno rinnovato i reparti freschi di ortofrutta, panetteria e pasticceria, gastronomia calda e fredda con piatti pronti da gustare, pescheria servita e a libero servizio, macelleria con tagli di carne provenienti da filiere certificate; la cantina vini con le migliori etichette locali.OffertaL'ampia proposta di freschi si completa con un assortimento di prodotti a marchio Conad, Sapori& Dintorni e Sapori&Idee oltre ad un’area healthy con prodotti biologici, senza glutine, vegani e proteici ideali per la nutrizione sportiva.ServiziOrario: lun-dom 8.30-21. Effettua le ricariche telefoniche e accetta i buoni pasto.Addetti e casseImpiega 135 addetti e dispone di otto casse tradizionali, quattro casse self e cinque casse self check-out. Read the full article
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jacopocioni · 2 years
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Le ragazze e i ragazzi fiorentini, video musicali.
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Lorenzo Baglioni Video musicali da gustare. Tempo fa la rivista pubblicò un articolo, nascere a Firenze, dove all'interno c'era la canzone FIRENZE DA QUASSU' di Lorenzo Baglioni. Il gruppo fiorentino continua a stupire e vi propone altre canzoni davvero gustose, come le LE LEGGI DI KEPLERO oppure Le Leggi della GENETICA di MENDEL in stile operistico o ancora La CANZONE dei 90 ANNI VIOLA che è un inno alla Fiorentina. In stile fiorentinaccio hanno fatto una bella canzone, LE RAGAZZE DI FIRENZE, video che vi inserisco qua sotto, da vedere ed ascoltare bene, un vernacolo divertente in musica, un omaggio al grande MARASCO di cui sfruttano l'accordo. Ancora più divertente è stata la risposta delle ragazze di Firenze che hanno fatto una canzone di rimando e che vi propongo in un altro video sempre sotto. Oltre che divertenti le canzoni sono fatte bene, sia nella musica che nei video realizzati, molto professionali e quindi da buoni fiorentini non resta che ascoltarle e farle ascoltare. Buon ascolto e buon sorriso. LE RAGAZZE DI FIRENZE https://www.youtube.com/watch?v=mMBokfRop7s LE RAGAZZE DI FIRENZE RISPONDONO https://www.youtube.com/watch?v=QFLY2tNS2kA   Read the full article
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CIAMBELLONE BICOLORE
Vi presento il dolce che ha segnato la mia infanzia, l'unico che mia madre, ferratissima su parmigiane e casatielli, sapesse fare : il CIAMBELLONE BICOLORE il cui habitat naturale è una tazza stracolma di latte.
Per iniziare queata dolce creazione abbiamo bisogno di :
-4 uova
-200 gr di zucchero
-120 ml di acqua a temperatura ambiente
-120 ml di olio di semi di girasole
-350 gr di farina
-1 bustina di lievito per dolci da 16g
-20 gr di cacao amaro
-La scorza di limone grattugiata
Step1
Rompiamo le 4 uova in una ciotola e iniziamo a mescolare con una frusta in modo da far incorporare aria rendendole spumose.
Aggiungiamo, in questo ordine preferibilmente, lo zucchero setacciato, l'olio, l'acqua e la scorza di limone.
Infine uniamo al composto il lievito e la farina, setacciate in precedenza, continuando a mescolare.
Step2
Ora prendiamo una teglia e con estrema attenzione la imburriamo e infariniamo al fine di permettere al ciambellone di staccarsi agevolmente dallo stampo una volta cotto e raffreddato.
Step3
Versiamo una parte del composto nello stampo scelto.
Alla seconda parte dell'impasto aggiungiamo il cacao così da renderlo scuro e lo versiamo nello stesso stampo.
Abbiamo così il nostro CIAMBELLOME BICOLORE.
Step4
Infine inforniamo il nostro dolce in forno statico a 180° per 45 min circa ed il gioco è fatto.
Con dolcezza
Nuni
Qualcosa che forse non sai su questa ricetta...
La differenza tra una ciambella ed un ciambellone è naturalmente la quantità, ma in entrambi i casi la domanda è la stessa : Perché le ciambelle hanno il buco?
Questa domanda secolare trava una risposta quando, nel 1916, l'ideatore dei donuts, Hanson Crockett Gregory, spiegò che da ragazzo, stufo di mangiare sempre dolci ripieni di impasto non cotto, decise di forare la 'focaccia' e di renderne piu facile la cottura. Ora si che tutte le ciambelle escono con il buco!
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sciatu · 3 years
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Ravioli-rosa-di-pesce-spada-e-cernia-grigia; Ravioli ripieni di Cernia ;ravioli di spigola con sugo di pescespada ; Ravioli neri ripieni di pescespada; Ravioli-di-melanzane-con-sugo-di-pesce-spada ; ravioli-con tartare di pescespada ; ravioli-ripieni-di-pesce spada con burrata finocchietto e vongole; ravioli-di-pesce-spada con ricciolo di limone; ravioli ripieni di pescespada con pomodori Pachino; Ravioli-a ghiotta ripieni di pescespada
Un amore in tre atti unici - Atto secondo
FEBBRAIO 2020 - SAPERSI
Guardò la rampa di scale, l’ultima prima di arrivare al pianerottolo di casa sua. La osservò rendendosi conto che era tornata a casa senza far caso alla strada fatta, presa com’era dai suoi pensieri e dal nulla che la circondava. Ormai, con il lockdown, tutte le strade erano vuote e solo le macchine della polizia o dei carabinieri le popolavano di inquietudine. Lei tornava sempre a casa di corsa senza neanche alzare la testa a guardarsi intorno perché, ormai, non c’era nulla da guardare. Era tutto strano, con tutti quei morti al nord e l’attesa che il male arrivasse pure nell’isola facendo una strage perché gli ospedali siciliani non erano come quelli del nord. Salì l’ultima rampa di scale ed incominciò ad aprire con un gran rumore di ferraglia il suo portoncino. Si aprì la porta alla sinistra della sua, quella della signora Carmela e la vecchia con la sua figura minuta e i capelli bianchissimi apparve con una busta di plastica in mano
“Signora bonasira – esordì – è venuto il signor Giuseppe e le ha portato qualcosa da mangiare. A noi ha portato il pane e una teglia di salsiccia e patate, ai Romeo una teglia di pasta al forno: con i loro tre figli e il marito disoccupato, gli ha fatto un bel pensiero. Il signor Giuseppe è una bella persona, meno male che c’è gente come lui picchì si no ni ittiriumu unu a scippare l’occhi all’ autru (incominceremmo a strapparci gli occhi l’uno all’altro).”
Lei la ringraziò e dopo due parole di circostanza entrò in casa.
Da quando i ristoranti erano chiusi, Giuseppe le portava ogni giorno la cena. Lei appoggiò il sacchetto sul tavolo e lo aprì. In un portavivande vi erano dei ravioli di gamberi e pescespada in un brodo di crostacei. Solo l’odore la ripagò della tristezza della giornata. Si cambiò ed incominciò a mangiare con la televisione accesa ma con il volume al minimo. Non aveva voglia di sentire parlare ancora di morti e di dolore. Nel sacchetto c’era anche una bottiglia piccola di Rapitalà , lei si riempì il bicchiere e andò a sdraiarsi sul letto. Sul comodino vi erano i menù del ristorante di Giuseppe. Aprì quello emozionale e lesse la descrizione dei ravioli:
“Una nuvola di pescespada impreziosito dall’amorevole dolcezza mediterranea del prezioso gambero rosso, in una sottilissima sfoglia di pasta solare, il tutto cucinato in un delicato ed intenso brodo di scampi e cicale, esaltato da pezzettini di aromatica triglia di scoglio e di freschissime verdure di stagione.”
Sorrise. Giuseppe sapeva descrivere le cose in un modo bellissimo. Prese il menù Sensuale e lesse lo stesso piatto
“La passione amorosa del pescespada sposata con la dolcezza sensuale del gambero unite per la vita in una sfoglia di morbida ed appassionata pasta, sottile come il sospiro di una innamorata vogliosa. I ravioli si amano sospesi nel mare della vita addolcito dall’intensità degli scampi e delle cicale, in un unico abbraccio amoroso con i frutti della terra. Piatto dedicato a chi ama i sottili piaceri della vita, l’amore inteso come dolce continuo desiderare e gustare, il sesso come lento cammino verso il piacere”
Sorrise ancora. Guardò l’orologio, doveva chiamare i suoi e sentire come stavano ed ascoltare le disgrazie di famiglia. Nella mezzora di discussione finì il vino e la pazienza. Per cui tornò in cucina a mettere il piatto nell’acquario in mezzo a tanti altri sporchi e a preparare la caffettiera e la tovaglietta per la colazione. Fece in fretta perché Giuseppe l’avrebbe chiamata alle ventidue precise, un appuntamento che dava senso alla sua giornata.
Alle ventidue si sdraiò sul letto e attese. Il cellulare si illuminò mostrando un piatto di tagliolini con astice.
“Quindi io sarei una a cui piace continuamente desiderare e gustare?”
“Certo, hai una sensualità compressa, il giorno in cui la renderai libera sarai una tigre del sesso”
“Oh povera di me! Mi stai dando della Messalina repressa,”
“Sto dicendo che sei un albero che ancora non sa fiorire”
Decise di cambiare discorso
“Sei ancora arrabbiato per l’altra volta?”
“Sto metabolizzando e pensando. Non mi aspettavo che reagivi in quel modo”
“È che non sopporto che mi si stia vicino, che mi si tocchi”
“Questo lo posso capire. Non capisco come mai non mi vuoi dire perché. Poi ti stavo abbracciando, non ti stavo strozzando.”
“Ecco – sentì che tutto le stava sfuggendo di mano, che non vi era una spiegazione se non quella vera, quella che non voleva dire – poi magari ne parliamo di persona … ora, al telefono non mi viene facile”
“Neanche di presenza ti viene facile … sembra che non ti fidi di me …”
“No, non è questo … non ti so spiegare … Per favore parliamo di altro, mi fai sentire sotto processo”
“Come vuoi, ma se qualcuno ti lancia un salvagente mentre anneghi non puoi voltarti dall’altra parte”
“Non sto annegando!!!”
fece lei esasperata in modo secco ed arrabbiato.
Giuseppe restò in silenzio per quasi mezzo minuto
“Ti sono piaciuti i ravioli?” esordì improvvisamente
“Si molto buoni, tua madre è molto brava”
“Si, continua a cucinare per tutti. I fornitori, quei quattro contadini e pescatori che ci forniscono, le hanno detto di pagarli poi con calma, quando riapriremo, ma lei li continua a pagare regolarmente, come se ancora facessimo il tutto esaurito”
“Come mai?”
“Dice che se ci fermiamo tutti, i soldi non girano più e tutto si blocca. Per fortuna, con la storia che sono tutti a casa e che molti non escono neanche per la spesa, ci ordinano pranzi completi da consegnare a casa, e restiamo in pareggio”
“È un brutto momento. Vedere tutti quei vecchi che aspettano al freddo e sotto la pioggia fuori dalla posta il loro turno è angosciante. Speriamo che il lockdown serva a qualcosa…”
Continuarono a parlare di quelle cose banali che si dicevano sempre e lei si rese conto che stavano parlando per sentirsi ancora vicini malgrado il suo scatto nervoso di prima. Giuseppe le dava corda perché voleva tranquillizzarla ma lei sentiva che anche lui era come imbarazzato.
“Ora sono stanca – gli disse improvvisamente – ci sentiamo domani”
Probabilmente lui guardò l’orologio e sicuramente notò che stavano finendo prima del previsto.
“Va bene, riposati, ciao”
concluse brevemente
“Ci sentiamo domani mattina … ti chiamo io … ciao ciao”
Si sentiva in colpa. Giuseppe non voleva essere insistente. Capiva che lei aveva dei problemi e voleva aiutarla, ma lei … lei non era pronta. Forse non lo sarebbe mai stata, ma adesso meno che mai. Con tutta questa provvisorietà, tutto questo casino che stava succedendo, non era il momento di parlare del passato. Di dissotterrare fantasmi, demoni e fobie. Si certo, il loro era un rapporto strano, anche lui se ne era accorto. Prima che lei andasse dai genitori a Capodanno l’aveva invitata in campagna con dei parenti e amici. Era la loro prima uscita, un modo di rendere ufficiale quello che già dentro di loro sapevano. Qualcuno si era messo a suonare uno di quei balli paesani, la Cumparsita o un un'altra musica latina. Lui l’aveva tirata in mezzo alla sala a ballare. Lei era andata sperando che con lui non avrebbe avuto problemi. Invece appena l’aveva stretta in lei era incominciata l’ansia, più lui la stringeva, più lei sentiva crescere in se la paura, un inquietudine angosciante, una sensazione di soffocare e di dover fuggire. Gli disse sottovoce “lasciami, basta”, ma lui felice perché lei era li con lui di fronte a tutti i suoi, sorrise e continuò a girare seguendo la musica. Fino a che lei non si mise ad urlare “Lasciami, lasciami, ti ho detto di lasciarmi” e si divincolò restando nel silenzio assoluto e con tutti i presenti che la guardavano stupiti. Lei li guardò, poi corse al suo posto a prendere il soprabito e scappò fuori. Lui l’aveva rincorsa chiedendole scusa, che non gli sembrava di averla importunata più di tanto, ma lei gli disse solo di portarla a casa, che era stanca.
Da allora non si erano più visti e se lui chiamava lei gli rispondeva che non voleva parlare, che era troppo presa. Non andò più al ristorante e da allora ogni sera si trovava davanti alla porta la cena calda. Dopo una settimana lo chiamò per dirgli di non mandare più niente: Giuseppe rispose che era sua madre a mandargli i piatti pronti, lui sarebbe venuto di persona e piano piano rincominciarono a parlare, principalmente di notte, quando i telegiornali avevano finito di contare i morti e i positivi e facevano vedere camion piene di bare e strade vuote. In quella penombra di morte che copriva ogni città ed ogni quartiere, nel risentirlo lei scopri che ne era felice. Che forse aveva sbagliato a non dire le cose come erano. Ora, quella sera, avevano di nuovo litigato. Non che avessero veramente litigato, ma quel suo scatto era stato un eccesso imprevisto, come quello di quando ballavano. Il senso era sempre quello. Lei che non riusciva a parlare. Ma Giuseppe non aveva colpa, non doveva sempre trattarlo così. Non era giusto.
Richiamò
“E’ successo qualcosa?”
“No, volevo chiederti scusa per prima. Mi sono saltati i nervi per la stanchezza”
“non era la stanchezza lo sai”
“No, è che in ufficio mi fanno disperare”
Lui restò in silenzio, poi iniziò con una voce seria
“Ascolta, con questa pandemia non siamo a niente, ma non saremo mai a niente se continuiamo a parlarci a distanza e distanti l’uno dall’altra. Proprio quando tutto è provvisorio come ora che bisogna fare delle scelte e trovare dei punti fissi di riferimento. Ti sto chiedendo solo di parlarne per incominciare a trovare la nostra strada.”
“Ma è solo stanchezza, quando passerà e il virus scomparirà, tutto diventerà normale”
“Facciamo così: io tra un ora sono li da te sotto casa. Se mi mandi un messaggio salgo e ne parliamo seriamente, se no saremo sempre qui a parlare come gli innamoratini e presto ce ne stancheremo. Una relazione non dura se non capiamo chi è che abbiamo davanti. Possiamo dirci tutte le parole del mondo ma se non diciamo mai quelle vere, quelle che dicono chi siamo, non diciamo nulla”
“Hai ragione ma non è così semplice, poi c’è il coprifuoco…se ti fermano cosa dici? Che hai la zita che ha le paranoie? Cerca di essere pratico”
“Fra un ora sono li. Tu sei più importante di qualsiasi multa. Se non mi fai salire sarò li domani e dopodomani ancora, finché non parleremo o ci lasceremo.”
Chiuse la telefonata.
“Il solito testardo e presuntuoso. Per me te ne puoi restare fuori per tutta la notte ... “
Pensò arrabbiata. Prese il bicchiere andò a cercare un po' di vino. Non ne trovò perché con il Covid non aveva più tempo di fare la spesa. Si arrabbiò, il vino l’aiutava a cacciare i demoni e a non averne paura. Decise di farsi una lunga doccia e di lasciare sul tavolo il cellulare così da non rispondere al suo messaggio. Quando non avrebbe avuto risposta se ne sarebbe tornato a casa con le pive nel sacco. Andò in camera da letto e si spogliò. Quando lo faceva non guardava mai lo specchio dell’armadio, ma quella volta era tanto arrabbiata con lui che non se ne ricordò e quando si levò la canottiera di cotone, si vide allo specchio. Restò sorpresa e si osservò. Le cicatrici brillavano sotto la luce riflessa dello specchio. Erano tante, lunghe e dritte o curve e qualcuna serpeggiava da un fianco all’altro per come quei demoni gliele avevano fatte. Malgrado i dottori avessero fatto miracoli si vedevano ancora e in certe parti il suo corpo sembrava sformato e irregolare o cresciuto a casaccio. Cosa ne poteva sapere lui, non aveva sentito come lei i loro corpi contro il suo impotente ed ormai un giocattolo su cui sfogare tutto il male che una fantasia malata poteva immaginare. Lui non poteva sapere la violenza, l’umiliazione, il dolore, l’orrore che c’era nell’essere usata, nel subire tra le botte e lo schifo, le voglie di un altro. Lui non poteva saperlo e non era colpa sua. Lei aveva sbagliato a crederci, a dargli corda a pensare veramente che la vita potesse anche dare invece di togliere e basta. Non era servito a niente andare in un'altra casa con altra gente, in un'altra vita, i demoni l’avevano seguita e quando durante la festa lui non l’aveva lasciata, lei si era sentita tra le braccia dei suoi diavoli e si era ribellata. Non era colpa sua, non poteva sapere. Lei forse doveva fargli capire che lei … ma non sapeva neanche come definirsi, come spiegare. Non era colpa sua, si ripeteva sotto la doccia. Lui era buono, ma se l’avesse vista nuda, con tutti i segni dei demoni, che cosa avrebbe fatto? e tenerlo lontano, a cosa serviva? Aveva ragione che stare così senza dare o avere vuol dire essere morti. Pensò che lui non si era arreso, insisteva a voler capire e questo non per presunzione ma perché a lei ci teneva. Glielo aveva fatto capire in mille modi! Perché non accettare di mostrare i suoi problemi, le sue fobie, quello che alla fine era? Aveva ragione lui, era meglio trovare il coraggio di chiarire, chiamare le cose con il loro nome
Uscì velocemente dalla doccia e mettendosi l’accappatoio corse in cucina a prendere il telefono. Vi era il suo messaggio di un quarto d’ora prima
“Salgo?”
Rispose subito
“ Si vieni, vieni”
E corse ad aprire la porta cercando di fare il meno rumore possibile. Quando aprì lui era già dietro la porta che sorrideva
“Vieni”
Disse lei e lo tirò dentro chiudendo velocemente.
Lui entrò andando in cucina
“Che casino che c’è..”
Lei si avvicino e senza dire niente lo baciò stupendosi lei stessa di quanto stava facendo e capendo che per quanto lui insisteva a cercarla, lei stessa, a modo suo, lo cercava con la stessa intensità, lo voleva con il suo stesso desiderio e tutti i suoi modi che lo spingevano via, erano solo una maschera con cui nascondere il suo bisogno di averlo accanto. Perché aveva bisogno di essere amata e desiderata da lui e di amarlo e desiderarlo allo stesso modo, con la stessa intensità. Capì che le era mancato, che tutto quel pensare e considerare, ora che c’era lui, non aveva senso se non per ribadire che non poteva tornare indietro facendo finta che tutto era tornato normale. Lui rispose al bacio ma non l’abbracciò. Lei fu contenta di questo e disse che andava un minuto di la a mettersi qualcosa. Dovevano prima parlare, poi poteva accadere tutto quello che doveva accadere, ma prima doveva avere il coraggio di mettere le cose a posto. Andò nella stanza da letto, chiuse la porta e girò la chiave come sempre faceva quando non era sola in casa, poi dal comò prese una mutanda e una maglietta e incominciò a slacciarsi la cinghia dell’accappatoio. Nel fare questo si girò verso la porta e guardandola si rese conto che aveva fatto qualcosa di strano. Aveva chiuso a chiave la porta, quasi barricandosi nella stanza da letto, anche se di là c’era Giuseppe che tra tutti gli uomini di questo mondo, era quello che non avrebbe mai potuto farle del male. Il suo Giuseppe, quello che sapeva cosa lei volesse prima che lo pensasse. Non erano serviti a niente i buoni propositi di prima: la paura guidava ancora le sue azioni consce ed inconsce. Chi le aveva fatto del male era lì con lei, nella falsa sicurezza della stanza da letto, nella prigione in cui i suoi ricordi l’avevano chiusa. Aveva ragione Giuseppe, doveva parlare, doveva dirgli di lei e delle cicatrici, del perché non dormiva la notte e non voleva essere toccata. Buttò sul letto la mutandina e la maglietta e lentamente andò verso la porta e dopo qualche secondo di esitazione girò la chiave e l’aprì. Camminò per la casa con l’accappatoio ancora addosso come se fosse in trance. Arrivata sulla porta della cucina lo vide che stava mettendo in lavastoviglie un piatto.
“Giuseppe …”
lui si raddrizzò e si asciugò le mani con un tovagliolo guardandola, lei si avvicinò e cercò le parole che non aveva mai voluto dire prima.
“… io…volevo dirti, io …”
E si fermò incapace di iniziare a descrivere il mostro che da anni viveva come un diabolico parassita dentro di lei. Allora, disperata perché i suoi incubi le avevano levato la capacità di parlare di loro, di descriverne l’infelice causa ed i terribili effetti, slacciò la cinghia dell’accappatoio e lo lasciò cadere per terra facendo vedere quello che i suoi demoni avevano lasciato sulle sue carni.
Giuseppe continuò a guardarla negli occhi, senza indulgere sul suo corpo o mostrare meraviglia per le offese che vedeva. Lei capì che anche se non l’osservava vedeva quelle cicatrici e con loro tutto il male che le avevano fatto, ma sembrava che non volesse dargli importanza come se non gli interessasse. Voleva dirle che per lui contava solo il dolore che sapeva dentro di lei che le rubava quella serenità che voleva per lei, e che era il loro presente, il loro futuro e non il passato che non meritava di essere considerato. Allora lei prese coraggio e lentamente si avvicinò ancora di più e quando fu a pochi centimetri da lui lo abbracciò goffamente, tremando e vincendo la repulsione che provava perché ora che sentiva il suo calore e il suo profumo capiva che ne era attratta, mentre gli incubi rimasti dentro la sua anima le gridavano di correre via, al riparo del dolore che un altro corpo poteva darle, via a rinchiudersi dentro la stanza da letto, a vivere come una reclusa, una sepolta viva. Ma lei lo stringeva e non voleva fuggire: di tutta la sua vita, sentiva questo momento come l’unico in cui aveva preso per mano il suo destino. Per questo motivo voleva restare stretta a lui come da sempre non aveva mai stretto nessun altro, come un naufrago aggrappato ad un relitto per salvarsi, per non finire annegata negli abissi delle sue paure.
Lui non l’abbracciò, le accarezzava i capelli con le sue labbra, ma non l’abbracciò.
“ Quando te ne sei andata dalla festa mi sono messo a pensare. Ho chiamato un collega giornalista che copre il tuo paese e gli ho chiesto se li da lui fossero successi dei fatti che avessero coinvolto delle ragazze – lentamente incominciò a baciarla in fronte e poi ancor più lentamente sull’orecchio e sul collo, ma non la stringeva ancora – mi ha mandato degli articoli. Una ragazza era stata uccisa ad un passaggio pedonale, una seconda aveva rapinato con un amico una farmacia per rubare del metadone. Una terza era una minorenne – lentamente, usando lo stesso tono di voce continuò a baciarla sul collo e quindi sulla spalla e lei scoprì che il suo toccarla le dava inaspettatamente piacere – questa ragazza fu violentata sul treno che prendeva per andare a scuola nel capoluogo da tre ragazzi che, spaventati da una possibile denuncia, l’avevano picchiata e inferto una ventina di coltellate lasciandola per morta. La ragazza sopravvisse ma dovette subire molte operazioni perché del suo corpo avevano fatto uno scempio – Si fermò a baciare la spalla più volte – nell’ultimo articolo che ho letto, avevano intervistato la madre e lei diceva che sperava che condannassero i tre all’ergastolo perché sua figlia l’avevano violentata nel corpo e nell’anima, tanto che ora non poteva neanche abbracciarla che lei tremava e scappava via perché per lei ogni contatto fisico era il ricordo della violenza”
Tornò a baciarla sfiorandole appena le labbra.
“allora ho capito che avevi i tuoi motivi per non farti mai abbracciare e toccare e che non potevo lasciarti prigioniera di una violenza che per te non era mai finita “
“abbracciami, stringimi... – disse lei con il volto contro il suo petto e gli occhi chiusi – ho bisogno di sapere che tu non sei come quelli”
Lui alzò le mani ad accarezzare le sue spalle poi le fece scendere lungo la schiena e l’abbracciò leggermente, al bacino. La sentiva tremare, ma non si staccava da lui ne rifiutava il suo abbraccio, anzi lo stringeva più forte quasi a chiedergli di proteggerla dalla stessa paura che quell’abbraccio faceva nascere in lei. In quel momento, nel profondo della sua testa, lei era sdraiata su un sedile del treno, una mano le stringeva la bocca per non farla gridare, qualcuno le stava tenendo le gambe aperte, altre mani le stringevano i polsi per tenerla ferma, mentre sentiva un corpo schiacciarla e un dolore tra le gambe che cresceva fino a diventare un fuoco. Si dibatteva disperatamente e qualcuno la prendeva a pugni e schiaffi o la tirava per i capelli. Sentiva dolore ovunque, in bocca aveva sapore di sangue fino che le arrivò un pugno sulla tempia che la stordì e tutto di nuovo fu solo dolore e schifo in un buio assoluto. Avrebbe voluto morire ma si strinse a Giuseppe, dicendosi che era tutto finito. Tutto, finalmente, era finito.
Giuseppe capì che lei stava lottando contro i suoi demoni, era una lotta silenziosa e terribile quella che lui sentiva nel tremore del suo corpo, una lotta per uscire dall’oscurità dei suoi incubi e poterlo amare ed essere amata per come voleva e doveva, per ritrovare la luce di quella impossibile stato d’animo, che chiamano normalità.
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anocturnalanimal · 3 years
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“Era un’estate di fichi d’India e una catena di baci esauditi. Non avevo altro da desiderare oltre l’uscio dei baci. Più della libertà ho aspettato il minuto bollente in cui quattro labbra sospendono il respiro e si mischiano per gustare se stesse attraverso altre due e si confondono per appartenersi. I baci non sono anticipo d’altre tenerezze, sono il punto più alto. Dalla loro sommità si può scendere nelle braccia, nelle spinte dei fianchi, ma è trascinamento. Solo i baci sono buoni come le guance del pesce. Noi due avevamo l’esca sulle labbra, abboccavamo insieme.”
— Erri De Luca, Il contrario di uno (La camicia al muro)
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tarditardi · 4 years
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La pizza napoletana verace (ed ecologica) de LaBottega di Lainate (MI) da gustare a casa tua
Per le feste di fine anno siamo tutti più buoni, almeno è così per la pizza napoletana verace de LaBottega di Lainate (MI). Domenico Pangallo, maestro pizzaiolo di AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) al forno de LaBottega a grande richiesta per il periodo festivo mette a disposizione dei più golosi una pizza fuori menù davvero particolare, ovvero Scarola. Ecco gli ingredienti: scarole, provola di Agerola, pepe... e in uscita acciughe di cetara. La pizza de LaBottega, oltre che Napoletana Verace, è anche ecologica, perché cotta in un forno elettrico approvato da AVPN.
E' solo una delle tante proposte disponibili. Anche la Pistacchiella (mozzarella fiordilatte, mortadella Igp, burrata, pistacchi di Bronte, basilico e olio extravergine d'oliva) mette l'acquolina in bocca, così come la 4 Pomodori (piennolo giallo del Vesuvio, provola di Agerola, pomodorino Corbarino, mozzarella fiordilatte, piennolo rosso del Vesuvio, aglio, origano, filetto San Marzano e mozzarella di bufala).
GIORNI DI APERTURA FINE 2020 / INIZIO 2021
Il 30 dicembre 2020, il 2, 3, 4, 5 e 6 gennaio è attivo il serizio delivery con Just Eat. Giorni di chiusura: 31 dicembre 2020, 1 gennaio 2021. Dal 7 gennaio aperto per pranzo.
LA BOTTEGA MEDIA INFO / PHOTO HI RES http://lorenzotiezzi.it/labottega-lainate-mi/
Labottega - Lainate (MI) Cucina, pizza, cantina Gli artigiani del gusto italiano
via Pagliera 48, 20020 Lainate (MI) 0293571316
https://www.instagram.com/labottegalainate/ https://www.facebook.com/labottegalainate http://labottegalainate.com https://www.justeat.it/restaurants-labottega-vera-pizza-napoletana-lainate/menu
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vefa321 · 5 years
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Buongiorno
Eccoci, Martedì grasso, il Re carnevale finirà bruciato stasera...
Ma per ora fa scorpacciata di leccornie fritte e zuccherose...
La colazione più generosa, ai soliti due caffè, aggiunge pure due Chiacchiere, non da Bar ma da gustare in compagnia.
Di questi Tempi di troppe Corone, preferisco le maschere semplici e sincere dei buoni di turno e dei cattivi di sempre, almeno loro palesemente smascherabili...
E se oggi saranno poche le sfilate, per la giusta causa facciamo a meno dei carri, allegoria di una società in attesa di giudizio e di buone notizie.
Tra i coriandoli e le stelle filante, i risi dei bambini e gli scherzi divertenti, questo Martedì ci fa ricordare che gli scherzi vanno bene, ma i più belli sono quelli che durano poco.
Il tempo è il metro di giudizio di ogni situazione e  le ore dell'attesa sembrano più lunghe del solito.
Buon Martedì di Carnevale per quello che vale...
@vefa321
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goodbearblind · 4 years
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Posted @withregram • @barbara_badu Tutti gli animali da reddito vengono allevati e macellati ancora cuccioli. L’agnello, soprattutto in questo periodo pasquale che impone tradizioni cruente e obsolete, li rappresenta tutti. Non uccidete la vita, non uccidete i cuccioli, non uccidete individui indifesi e inermi solo per gustare un piatto. "Ci crediamo evoluti, informati sicuramente anche buoni e sensibili poi ci sediamo a tavola." (M. R. Baccaro) https://www.instagram.com/p/B-sH6wCK-zT/?igshid=1mqyyylm65nqc
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freedomtripitaly · 5 years
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Chi ha mai sentito parlare di Playa del Carmen nella sua vita? Una tra le più belle località balneari del Messico che merita di essere visitata e vissuta almeno una volta nella vita. Situata sulla Riviera Maya, è famosissima per le sue meravigliose spiagge piene di palme ed arricchite da splendide barriere coralline che, al tramonto, raggiunte dal sole infuocato, tingono cielo ed oceano di rosso regalando scenari indimenticabili. Le 5 Top Beach di Playa del Carmen Playa del Carmen vanta 4 tra le più belle spiagge nel mondo ognuna con caratteristiche che le rendono uniche ed ognuna dedicata a qualsiasi tipo di turista: dal festaiolo e modaiolo al turista che predilige la natura e la tranquillità, al turista con famiglia e bambini. Ecco quali sono. Paradise Beach Situata su un’isola di fronte a Playa del Carmen è sicuramente una location da non perdere. Paradise Beach è uno dei lidi più belli della zona ed offre al turista modaiolo tutto ciò che può soddisfare le sue aspettative: negozi, ristoranti, locali, movida, discoteche, Hotel di Lusso. È facilmente raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono più volte al giorno da Playa del Carmen. Xpu-Ha Beach Nonostante il nome ricordi una località asiatica, Xpu-Ha Beach è genuinamente messicana. È una delle spiagge più affascinanti della Riviera Maya con la sua sabbia finissima ed un mare trasparente anche a grandi profondità. Camaleontica nel suo offrire il meglio al turista, si pone sia come spiaggia super attrezzata che spiaggia selvaggia e naturale, un vero angolo di paradiso dove il turista può usufruire del meglio dell’Horeco immergendosi in una natura incontaminata. A pochissimi chilometri da Playa del Carmen è facilmente raggiungibile in una manciata di minuti, per pochi soldi, con un taxi o con lo scooter. Playa Puerto Morelos È una spiaggia paradisiaca sulla quale si affaccia un piccolo villaggio di pescatori. Il mare è splendido con uno scenario tipicamente caraibico, una barriera coralline a 500 metri dalla costa, ideale per praticare immersioni e snorkeling. A Puerto Morelos si arriva in circa 20 minuti di taxi o scooter ad un costo veramente irrisorio. Playa de Xcacel Spiaggia incontaminata che si estende all’infinito. Assolutamente distante dal turismo di massa ed indicata esclusivamente a coloro che cercano natura, silenzio, pace, sole e mare. Alcuni piccoli chioschi presenti lungo la spiaggia offrono cocktail dissetanti e veloci pranzi a base di tortillas, frijoles e pesce freschissimo. Anch’essa raggiungibile con taxi o con scooter in circa 30 minuti da Playa del Carmen. Playacar Tra le spiagge più glamour ed attive del Messico c’è Playacar: con il suo mare turchese, la sua sabbia bianca e finissima, i fondali pieni di pesci, le caverne e grotte sottomarine offre un paradiso ineguagliabile agli amanti delle immersioni. Il lungomare di Playacar regala una vita notturna intensa e per tutti i gusti: hotel, bar, ristoranti, locali e discoteche famose in tutto il mondo propongono al turista amante della vita notturna una vacanza indimenticabile. È una spiaggia cittadina quindi la sua scoperta può essere fatta facilmente a piedi. Cosa vedere a Playa del Carmen Non importa se siete viaggiatori fai-da-te, se avete deciso di trascorrere una settimana in un hotel o in un resort oppure se siete quei turisti super mega organizzati: Playa del Carmen, in Messico, offre escursioni ed attività di ogni genere e per ogni tipo di turista. Playa del Carmen infatti vanta numerose attività fattibili in loco tanto quanto una serie di tour organizzati che, se volete essere piacevolmente trascinati da una guida, sono assolutamente da non perdere. Scopriamoli insieme. Chichèn Itzà, cenote Hubiku e Valladolid Chichèn Itzà è una delle 7 Meraviglie del Mondo, patrimonio mondiale UNESCO. È un tour di 12 ore dove, addentrandosi nella fitta giungla dello Yucatan, si raggiunge il cenote Hubiku, famosa piscina di acqua dolce all’interno di una caverna calcarea colma di luce. Dopo aver gustato un tipico pranzo messicano si riparte per Chichèn Itzà, ricco e meraviglioso sito archeologico con scavi e templi magistralmente conservati. Infine si raggiunge Valladolid, città di fama mondiale con i suoi muri color pastello ricca di negozi e ristorantini. Isla Contoy e Isla Mujeres Tra le isole più belle al mondo. Il centro di Isla Mujeres è ricco di patrimonio culturale ed importanza storica mentre l’Isola di Contoy è un paradiso di pace e tranquillità oltre ad essere il secondo sistema di barriera corallina più grande del mondo. Rovine di Tulum, le sue grotte e le sue tartarughe Scopri la più importante città Maya sul Mar dei Caraibi, protetta da una grande scogliera da dove si può ammirare una vista spettacolare. A Tulum vengono organizzati dei tour archeologici guidati che vi faranno scoprire i segreti custoditi da questa antica città Maya. Il tour si chiude, dopo un bagno nelle acque cristalline del cenote Hilarios, con una passeggiata sulla spiaggia dove vivono le meravigliose tartarughe marine. Sian Ka’han e Muyil Emozionante tour di mezza giornata nel cuore dell’antica civiltà Maya; qui si potrà ammirare lo splendore della riserva della biosfera di Sian Ka’an, la fauna selvatica della giungla e passeggiare tra le antiche rovine di Muyil. Queste rovine sembrano uscite da un vecchio film e passeggiando tra esse si scopre piano piano la sua incredibile storia. È proprio a Muyil che anni fa sono stati trovati reperti risalenti al 350 a.C. ! Le sue facciate, situate nella parte inferiore della valle del fiume, sono così ben conservate che sarà impossibile non riconoscerne le rappresentazioni tra le quali spicca la famosa rappresentazione del dio della pioggia. Punta Laguna e Coba Nella riserva di Punta Laguna gli alberi sono popolati di scimmie che vivono in perfetto equilibrio con uccelli di ogni tipo; il vostro tour sarà accompagnato dalle voci di questi mammiferi e dal canto di centinaia di uccelli che suonerà come una melodia. Non meno affascinante il sito archeologico di Coba, uno dei più importanti della regione: circondata da due bellissime lagune ed una serie di strade elevate di pietra e gesso che portano dal sito centrale a vari siti più piccoli Coba rappresenta la vera civiltà Maya precolombiana. Non dimenticate di visitare anche le grandi piramidi del tempio, alcune delle quali raggiungono i 42 metri di altezza. Diving a Playa del Carmen Playa del Carmen con le sue barriere coralline, le tartarughe marine, pesci colorati e squali è un sito eccellente sia per lo snorkelling che per il diving. Oltre ai Cenote (grotte con acqua piene di luce) vi sono tantissimi posti in questa zona del Messico dove andare a fare diving: alcuni si possono scoprire da soli ed altri consigliati dalle tante agenzie e guide turistiche locali. I siti più popolari sono Pared Verde e Tortugas che si trovano vicino a Playa del Carmen; Gorgonia vicino ad Akumal, Palancar Reef e Santa Rosa Wall che si trovano invece al largo di Cozumel. Per il vostro entusiasmo ci sono tantissime scuole di diving a Playa del Carmen e nei suoi dintorni quindi è possibile anche ottenere la certificazione Open Water Diver! Ma non dimentichiamo di visitare anche Rio Segreto al quale potete accedere solo con un tour guidato che vi porterà a scoprire le sue caverne buie, le stalattiti e stalagmiti, vere e proprie opere d’arte scultorea della natura. Shopping a Playa del Carmen Trascorrere una giornata sulle spiagge di Playa del Carmen è un’esperienza unica per qualsiasi tipo di turista. Esimersi dallo shopping è un delitto. Ecco la tappa fondamentale: la 5° Avenida! Per orientarvi dovete sapere che la numerazione delle strade di Playa del Carmen è particolarissima: le strade parallele alla spiaggia e al mare sono chiamate Avenidas e vanno di 5 in 5. Abbiamo quindi 5° Avenida, 10° Avenida, 15° Avenida e così via. Le strade perpendicolari al mare invece si chiamano Calles e aumentano di 2 in 2: abbiamo quindi calle 2. calle 4, calle 6, calle 8, calle 10 etc etc. Questo facilita enormemente il turista e lo aiuta ad orientarsi nella ricerca di quel ristorante piuttosto che quel negozio. La 5° Avenida è la lunga via pedonale che attraversa Playa del Carmen, inizia vicino al molo dal quale partono i traghetti per Cozumel e termina vicino al Parque Fundadores estendendosi per circa 3 chilometri. Lungo la 5° Avenida si trovano la maggior parte dei bar, negozi, centri commerciali, ristoranti, locali per aperitivi, finger-food, street-food e brunch. Qualsiasi cosa voi stiate cercando lo trovate sulla 5° Avenida! Dove mangiare a Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di ristoranti più o meno tipici ma tra tutti ne vengono suggeriti tre in particolare, tipici messicani, che oltre al vantaggio di essere una cucina deliziosa è anche economica, ed una birreria dove si possono gustare le migliori birre dell’america latina e non. Ecco alcuni indirizzi imperdibili. I veri tacos si trovano a El Fogon: è un ritrovo per locals, ambiente semplicissimo, amichevole, con sedie in plastica e la TV che trasmette musica messicana a tutto volume. Con un paio di questi tacos ed una cerveza hecha en Mexico sarete in paradiso. El Tapas & Company offre tacos splendidi e birra sempre fresca in un ambiente tipicamente messicano e molto cheap. Se invece cercate l’esclusivo, il particolare, lo scenografico e misterioso andate all’Alux, ristorante costruito all’interno di una grotta sotterranea. Il significato del suo nome, facilmente intuibile, ci porta nel mondo magico e misterioso degli Alux, gli spiriti buoni e maliziosi che proteggono il Messico, in particolar modo i luoghi sacri….e cosa c’è di più misterioso e sacro di una grotta? Club de la Cerveza: il nome dice tutto! Ottima birra artigianale prevalentemente messicana ma qualche eccellenza straniera, se si vuole, la si può chiedere ed ottenere. Ma non solo ristoranti: sulla 5° Avenida incontri numerosi caffè come Starbucks e la catena Ah Cacao se siete ciocco-dipendenti oppure Choux Choux Cafè che offre eccellenti colazioni, insalate, croissants ed un infinità di prelibatezze dolci e salate tipiche del finger-food. La movida notturna di Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di locali after-dinner e non c’è che l’imbarazzo della scelta: Playa non ha nulla da invidiare alla mitica Cancun. Per tutta la durata dell’anno si svolgono festival di musica, feste nei locali,feste sulla spiaggia e altre feste in tutti i locali della zona anche se non situati nella 5° Avenida ma sempre e comunque presi d’assalto dai giovani provenienti da tutto il mondo. La strada famosa per i locali notturni di Playa è Calle 12 dove potrete trovare il famosissimo Coco Bongo che ogni sera offre spettacoli e show fino alle prime luci dell’alba. Il Coco Bongo è diviso in una parte di palcoscenico per spettacoli dal vivo ed una parte night club: sul palcoscenico si esibiscono acrobati volanti, imitatori, mimi, cantanti, gruppi musicali, tra cui i famosissimi Mariachi ed anche personaggi di film famosi e stelle del rock. Mexcal a fiumi per farvi risvegliare il giorno dopo senza ricordare nulla! Ogni biglietto di accesso al Coco Bongo prevede infatti l’open bar aperto tutta notte senza limiti! Tra gli altri club e discoteche famose di Playa meritano menzione Palazzo, La Vaquita, Coco Maya, Mandala ed Abolengo dove ci si può divertire senza eccessi. Per una notte più tranquilla ma sempre di buon impatto alcolico, musica e risate, si può entrare in un pub o in un bar dove bere con tranquillità una buona birra artigianale con gli amici. Tra i più famosi ci sono lo Zenzi, Mc Carthy’s Irish Pub, Club de la Cerveza, La Bodeguita del Medio, Almirante Pech e La Perla Mixan dove l’ambiente caloroso Messicano vi accoglierà in tutta la sua allegria. Cosa non fare a Playa del Carmen A Playa del Carmen si può fare tutto: mangiare, bere, prendere il sole, ballare, fare shopping, ma è assolutamente vietato comprare coralli e conchiglie protette. Potete farlo ma sappiate che sicuramente vi verranno sequestrati in aeroporto, nel migliore dei casi, vi prenderete una grossa multa o dovrete pagare una mazzetta, nel peggiore dei casi. Proibitissimo è anche cercare di far uscire dallo stato le bottigliette colme di sabbia delle playas. Tasto dolentissimo è la cultura che i messicani hanno nei riguardi degli animali. In particolare Cancun e Playa del Carmen sono località in cui gli animali sono sfruttati e ahimè non c’è alcuna legge che lo vieti. Vi capiterà quindi di incontrare nella 5° Avenida tigrotti e scimmiette tenuti da un non ben identificato “ammaestratore” messicano che vi offrirà di fare fotografie con questi animali: non fatele! Non incrementate questo abuso e vile sfruttamento del mondo animale. Le vostre foto sui social con il tigrotto o la scimmietta che vive nelle foreste del Messico scatenerebbero, giustamente, le ire del popolo animalista. Non alimentate questo business, i luoghi sono meravigliosi di loro e non serve una foto con l’animale di turno per il vostro album fotografico su Facebook! https://ift.tt/33yX6IV Cosa fare e cosa vedere a Playa del Carmen Chi ha mai sentito parlare di Playa del Carmen nella sua vita? Una tra le più belle località balneari del Messico che merita di essere visitata e vissuta almeno una volta nella vita. Situata sulla Riviera Maya, è famosissima per le sue meravigliose spiagge piene di palme ed arricchite da splendide barriere coralline che, al tramonto, raggiunte dal sole infuocato, tingono cielo ed oceano di rosso regalando scenari indimenticabili. Le 5 Top Beach di Playa del Carmen Playa del Carmen vanta 4 tra le più belle spiagge nel mondo ognuna con caratteristiche che le rendono uniche ed ognuna dedicata a qualsiasi tipo di turista: dal festaiolo e modaiolo al turista che predilige la natura e la tranquillità, al turista con famiglia e bambini. Ecco quali sono. Paradise Beach Situata su un’isola di fronte a Playa del Carmen è sicuramente una location da non perdere. Paradise Beach è uno dei lidi più belli della zona ed offre al turista modaiolo tutto ciò che può soddisfare le sue aspettative: negozi, ristoranti, locali, movida, discoteche, Hotel di Lusso. È facilmente raggiungibile con piccole imbarcazioni che partono più volte al giorno da Playa del Carmen. Xpu-Ha Beach Nonostante il nome ricordi una località asiatica, Xpu-Ha Beach è genuinamente messicana. È una delle spiagge più affascinanti della Riviera Maya con la sua sabbia finissima ed un mare trasparente anche a grandi profondità. Camaleontica nel suo offrire il meglio al turista, si pone sia come spiaggia super attrezzata che spiaggia selvaggia e naturale, un vero angolo di paradiso dove il turista può usufruire del meglio dell’Horeco immergendosi in una natura incontaminata. A pochissimi chilometri da Playa del Carmen è facilmente raggiungibile in una manciata di minuti, per pochi soldi, con un taxi o con lo scooter. Playa Puerto Morelos È una spiaggia paradisiaca sulla quale si affaccia un piccolo villaggio di pescatori. Il mare è splendido con uno scenario tipicamente caraibico, una barriera coralline a 500 metri dalla costa, ideale per praticare immersioni e snorkeling. A Puerto Morelos si arriva in circa 20 minuti di taxi o scooter ad un costo veramente irrisorio. Playa de Xcacel Spiaggia incontaminata che si estende all’infinito. Assolutamente distante dal turismo di massa ed indicata esclusivamente a coloro che cercano natura, silenzio, pace, sole e mare. Alcuni piccoli chioschi presenti lungo la spiaggia offrono cocktail dissetanti e veloci pranzi a base di tortillas, frijoles e pesce freschissimo. Anch’essa raggiungibile con taxi o con scooter in circa 30 minuti da Playa del Carmen. Playacar Tra le spiagge più glamour ed attive del Messico c’è Playacar: con il suo mare turchese, la sua sabbia bianca e finissima, i fondali pieni di pesci, le caverne e grotte sottomarine offre un paradiso ineguagliabile agli amanti delle immersioni. Il lungomare di Playacar regala una vita notturna intensa e per tutti i gusti: hotel, bar, ristoranti, locali e discoteche famose in tutto il mondo propongono al turista amante della vita notturna una vacanza indimenticabile. È una spiaggia cittadina quindi la sua scoperta può essere fatta facilmente a piedi. Cosa vedere a Playa del Carmen Non importa se siete viaggiatori fai-da-te, se avete deciso di trascorrere una settimana in un hotel o in un resort oppure se siete quei turisti super mega organizzati: Playa del Carmen, in Messico, offre escursioni ed attività di ogni genere e per ogni tipo di turista. Playa del Carmen infatti vanta numerose attività fattibili in loco tanto quanto una serie di tour organizzati che, se volete essere piacevolmente trascinati da una guida, sono assolutamente da non perdere. Scopriamoli insieme. Chichèn Itzà, cenote Hubiku e Valladolid Chichèn Itzà è una delle 7 Meraviglie del Mondo, patrimonio mondiale UNESCO. È un tour di 12 ore dove, addentrandosi nella fitta giungla dello Yucatan, si raggiunge il cenote Hubiku, famosa piscina di acqua dolce all’interno di una caverna calcarea colma di luce. Dopo aver gustato un tipico pranzo messicano si riparte per Chichèn Itzà, ricco e meraviglioso sito archeologico con scavi e templi magistralmente conservati. Infine si raggiunge Valladolid, città di fama mondiale con i suoi muri color pastello ricca di negozi e ristorantini. Isla Contoy e Isla Mujeres Tra le isole più belle al mondo. Il centro di Isla Mujeres è ricco di patrimonio culturale ed importanza storica mentre l’Isola di Contoy è un paradiso di pace e tranquillità oltre ad essere il secondo sistema di barriera corallina più grande del mondo. Rovine di Tulum, le sue grotte e le sue tartarughe Scopri la più importante città Maya sul Mar dei Caraibi, protetta da una grande scogliera da dove si può ammirare una vista spettacolare. A Tulum vengono organizzati dei tour archeologici guidati che vi faranno scoprire i segreti custoditi da questa antica città Maya. Il tour si chiude, dopo un bagno nelle acque cristalline del cenote Hilarios, con una passeggiata sulla spiaggia dove vivono le meravigliose tartarughe marine. Sian Ka’han e Muyil Emozionante tour di mezza giornata nel cuore dell’antica civiltà Maya; qui si potrà ammirare lo splendore della riserva della biosfera di Sian Ka’an, la fauna selvatica della giungla e passeggiare tra le antiche rovine di Muyil. Queste rovine sembrano uscite da un vecchio film e passeggiando tra esse si scopre piano piano la sua incredibile storia. È proprio a Muyil che anni fa sono stati trovati reperti risalenti al 350 a.C. ! Le sue facciate, situate nella parte inferiore della valle del fiume, sono così ben conservate che sarà impossibile non riconoscerne le rappresentazioni tra le quali spicca la famosa rappresentazione del dio della pioggia. Punta Laguna e Coba Nella riserva di Punta Laguna gli alberi sono popolati di scimmie che vivono in perfetto equilibrio con uccelli di ogni tipo; il vostro tour sarà accompagnato dalle voci di questi mammiferi e dal canto di centinaia di uccelli che suonerà come una melodia. Non meno affascinante il sito archeologico di Coba, uno dei più importanti della regione: circondata da due bellissime lagune ed una serie di strade elevate di pietra e gesso che portano dal sito centrale a vari siti più piccoli Coba rappresenta la vera civiltà Maya precolombiana. Non dimenticate di visitare anche le grandi piramidi del tempio, alcune delle quali raggiungono i 42 metri di altezza. Diving a Playa del Carmen Playa del Carmen con le sue barriere coralline, le tartarughe marine, pesci colorati e squali è un sito eccellente sia per lo snorkelling che per il diving. Oltre ai Cenote (grotte con acqua piene di luce) vi sono tantissimi posti in questa zona del Messico dove andare a fare diving: alcuni si possono scoprire da soli ed altri consigliati dalle tante agenzie e guide turistiche locali. I siti più popolari sono Pared Verde e Tortugas che si trovano vicino a Playa del Carmen; Gorgonia vicino ad Akumal, Palancar Reef e Santa Rosa Wall che si trovano invece al largo di Cozumel. Per il vostro entusiasmo ci sono tantissime scuole di diving a Playa del Carmen e nei suoi dintorni quindi è possibile anche ottenere la certificazione Open Water Diver! Ma non dimentichiamo di visitare anche Rio Segreto al quale potete accedere solo con un tour guidato che vi porterà a scoprire le sue caverne buie, le stalattiti e stalagmiti, vere e proprie opere d’arte scultorea della natura. Shopping a Playa del Carmen Trascorrere una giornata sulle spiagge di Playa del Carmen è un’esperienza unica per qualsiasi tipo di turista. Esimersi dallo shopping è un delitto. Ecco la tappa fondamentale: la 5° Avenida! Per orientarvi dovete sapere che la numerazione delle strade di Playa del Carmen è particolarissima: le strade parallele alla spiaggia e al mare sono chiamate Avenidas e vanno di 5 in 5. Abbiamo quindi 5° Avenida, 10° Avenida, 15° Avenida e così via. Le strade perpendicolari al mare invece si chiamano Calles e aumentano di 2 in 2: abbiamo quindi calle 2. calle 4, calle 6, calle 8, calle 10 etc etc. Questo facilita enormemente il turista e lo aiuta ad orientarsi nella ricerca di quel ristorante piuttosto che quel negozio. La 5° Avenida è la lunga via pedonale che attraversa Playa del Carmen, inizia vicino al molo dal quale partono i traghetti per Cozumel e termina vicino al Parque Fundadores estendendosi per circa 3 chilometri. Lungo la 5° Avenida si trovano la maggior parte dei bar, negozi, centri commerciali, ristoranti, locali per aperitivi, finger-food, street-food e brunch. Qualsiasi cosa voi stiate cercando lo trovate sulla 5° Avenida! Dove mangiare a Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di ristoranti più o meno tipici ma tra tutti ne vengono suggeriti tre in particolare, tipici messicani, che oltre al vantaggio di essere una cucina deliziosa è anche economica, ed una birreria dove si possono gustare le migliori birre dell’america latina e non. Ecco alcuni indirizzi imperdibili. I veri tacos si trovano a El Fogon: è un ritrovo per locals, ambiente semplicissimo, amichevole, con sedie in plastica e la TV che trasmette musica messicana a tutto volume. Con un paio di questi tacos ed una cerveza hecha en Mexico sarete in paradiso. El Tapas & Company offre tacos splendidi e birra sempre fresca in un ambiente tipicamente messicano e molto cheap. Se invece cercate l’esclusivo, il particolare, lo scenografico e misterioso andate all’Alux, ristorante costruito all’interno di una grotta sotterranea. Il significato del suo nome, facilmente intuibile, ci porta nel mondo magico e misterioso degli Alux, gli spiriti buoni e maliziosi che proteggono il Messico, in particolar modo i luoghi sacri….e cosa c’è di più misterioso e sacro di una grotta? Club de la Cerveza: il nome dice tutto! Ottima birra artigianale prevalentemente messicana ma qualche eccellenza straniera, se si vuole, la si può chiedere ed ottenere. Ma non solo ristoranti: sulla 5° Avenida incontri numerosi caffè come Starbucks e la catena Ah Cacao se siete ciocco-dipendenti oppure Choux Choux Cafè che offre eccellenti colazioni, insalate, croissants ed un infinità di prelibatezze dolci e salate tipiche del finger-food. La movida notturna di Playa del Carmen Playa del Carmen è ricca di locali after-dinner e non c’è che l’imbarazzo della scelta: Playa non ha nulla da invidiare alla mitica Cancun. Per tutta la durata dell’anno si svolgono festival di musica, feste nei locali,feste sulla spiaggia e altre feste in tutti i locali della zona anche se non situati nella 5° Avenida ma sempre e comunque presi d’assalto dai giovani provenienti da tutto il mondo. La strada famosa per i locali notturni di Playa è Calle 12 dove potrete trovare il famosissimo Coco Bongo che ogni sera offre spettacoli e show fino alle prime luci dell’alba. Il Coco Bongo è diviso in una parte di palcoscenico per spettacoli dal vivo ed una parte night club: sul palcoscenico si esibiscono acrobati volanti, imitatori, mimi, cantanti, gruppi musicali, tra cui i famosissimi Mariachi ed anche personaggi di film famosi e stelle del rock. Mexcal a fiumi per farvi risvegliare il giorno dopo senza ricordare nulla! Ogni biglietto di accesso al Coco Bongo prevede infatti l’open bar aperto tutta notte senza limiti! Tra gli altri club e discoteche famose di Playa meritano menzione Palazzo, La Vaquita, Coco Maya, Mandala ed Abolengo dove ci si può divertire senza eccessi. Per una notte più tranquilla ma sempre di buon impatto alcolico, musica e risate, si può entrare in un pub o in un bar dove bere con tranquillità una buona birra artigianale con gli amici. Tra i più famosi ci sono lo Zenzi, Mc Carthy’s Irish Pub, Club de la Cerveza, La Bodeguita del Medio, Almirante Pech e La Perla Mixan dove l’ambiente caloroso Messicano vi accoglierà in tutta la sua allegria. Cosa non fare a Playa del Carmen A Playa del Carmen si può fare tutto: mangiare, bere, prendere il sole, ballare, fare shopping, ma è assolutamente vietato comprare coralli e conchiglie protette. Potete farlo ma sappiate che sicuramente vi verranno sequestrati in aeroporto, nel migliore dei casi, vi prenderete una grossa multa o dovrete pagare una mazzetta, nel peggiore dei casi. Proibitissimo è anche cercare di far uscire dallo stato le bottigliette colme di sabbia delle playas. Tasto dolentissimo è la cultura che i messicani hanno nei riguardi degli animali. In particolare Cancun e Playa del Carmen sono località in cui gli animali sono sfruttati e ahimè non c’è alcuna legge che lo vieti. Vi capiterà quindi di incontrare nella 5° Avenida tigrotti e scimmiette tenuti da un non ben identificato “ammaestratore” messicano che vi offrirà di fare fotografie con questi animali: non fatele! Non incrementate questo abuso e vile sfruttamento del mondo animale. Le vostre foto sui social con il tigrotto o la scimmietta che vive nelle foreste del Messico scatenerebbero, giustamente, le ire del popolo animalista. Non alimentate questo business, i luoghi sono meravigliosi di loro e non serve una foto con l’animale di turno per il vostro album fotografico su Facebook! Playa del Carmen è una località del Messico ricca di spiagge mozzafiato, con una movimentata vita notturna e locali in cui mangiare le bontà locali.
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pangeanews · 5 years
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90 anni fa nasceva Paolo Poli. Florilegio di cattiverie di un grande uomo e di un artista immenso (Pasolini? “Mi riteneva uno str*nzo. Lui voleva i ninettidavoli, i brufoli, gli piaceva il sesso bestiale, non era bello ma lo faceva venir duro, specie alle donne”)
Se alla vita togli lo sfizio del peccato, muori di sbadigli, me l’ha insegnato Paolo Poli, un uomo grande, uno che dire artista è dire niente, uno che correvi a vederlo a teatro, e nel mio caso era già ultra 80enne e ammirarlo era un privilegio, ne uscivi leggera, e in debito di risate, di cultura che due ore prima neppure pensavi esistesse. E se Poli come uomo di teatro ci lascia tesori, è fuori dalle scene, come persona, che era impagabile: per la sua sottile, raffinata perfidia. Poli non sapeva resistere al piacere di dire la sua verità, sempre, senza filtri, su ogni argomento e persona. Per farlo ci vuole carattere, e un fuoco dentro indomabile, alimentato a rabbia, e a una certa dose di frivolezza. Per Poli nulla era più importante della sua individualità, e vivere per gustare ciò che più gli garbava. Poli era omosessuale e non l’ha mai nascosto, neppure negli anni ’50, quando dirsi tale non era uno scherzo, e non sopportava il concetto di famiglia, “mi dà noia il matrimonio tra etero, figuriamoci il resto”, e un marito non l’ha mai voluto, convinto che fosse meglio “affidarsi all’istinto, e alla perversione, come spiegano Balzac e Tolstoj. Chi ha cervello sta bene da solo. Madame Bovary comincia col matrimonio e finisce con l’arsenico: bellissimo, non come I Promessi Sposi, dove Lucia fa tante storie e non si fa copulare!”. Paolo Poli aveva qualcosa da ridire pure su quella Sacra, di famiglia (“la madre rimane incinta da vergine, il padre è putativo: esempio più disastrato non ce n’è!”), e io lo ammiro per aver coltivato un’aristocratica solitudine fino alla fine, senza chiedere né spartire nulla con nessuno se non sesso veloce, furtivo, all’occorrenza a pagamento, “che poi i gigolò son tanto carini. Extracomunitari? Meglio!”. Sicché niente doveri, se non di fronte a te stesso, e al tuo pubblico quando sei in scena.
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Paolo Poli era fiero cinismo, ha dedicato la vita “al teatro, con cui ho un rapporto di concubinaggio, di tipo sodomitico, ovvio!”, e ha avuto questa fortuna, quella di aver conosciuto i più grandi del ’900, attori, scrittori, letterati. E li faceva a pezzi ogni volta che gliene chiedevi lumi. Non salvava nessuno. Una strage di talenti, di divi parodiati, umanizzati. Qualche esempio? Marlon Brando: “Ti fissava languido, poi apriva bocca e parlava come Paperino!”. Laura Betti: “Nel ’54 eravamo tra le prime ossigenate, insieme a Corrado Pani. Sempre ubriache, ma brillanti. Laura ingrassando è diventata un bolide”. Milva: “Col mio preparato per la tintura esagerò. Uscì in scena a Bologna con la testa verde. Le dissi: ‘Oh, cretina, rimani così, non t’andar a ricuocere di rosso!’”. Paolo Poli è stato compagno di scuola di Vittorio Sermonti: “Ci siamo rivisti e ci siamo fatti entrambi due cogl*oni così. Però che cultura!”, e per un periodo amico di Sandro Penna: “Quando si toglieva le scarpe emanava puri raggi di luce. Un modo poetico per dire che gli puzzavano i piedi. Lo so perché eravamo intimi, ma l’amore non s’è mai fatto: a lui garbavano i fanciulli”. Niente nemmeno con Pasolini: “Non gli piacevo, mi riteneva uno str*nzo. Lui voleva i ninettidavoli, i brufoli e l’accento romanesco. A Pasolini piaceva il sesso bestiale, aveva un senso di colpa che io non ho mai conosciuto. Non era bello ma lo faceva venir duro, specie alle donne, che si innamoravano di lui col cervello, che dura di più”.
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Paolo Poli ha fatto pochissimo cinema, ma ha conosciuto Fellini (“una persona luminosa, una volta mi ha fatto la piadina. Si è messo il grembiule: son cose che non si dimenticano”), e Giulietta Masina: “Diceva che in famiglia erano tutti laureati, ostentava le sue medaglie: intorno aveva tr*ie dalle quali doveva difendersi”. E poi Roberto Benigni: “Era innamorato di mia sorella che non gliel’ha mai data. Ora è diventato correttino, una mestrina: colpa della moglie, i Braschi hanno un Papa in famiglia!”. Ce n’è per Alberto Sordi: “Persona odiosa e omofoba. Mi dava la mano molle e si girava dall’altra parte!”, peggio per Raimondo Vianello: “Un reazionario spaventoso”, e per Carmelo Bene: “All’ultimo non stava più ritto in scena per la malattia, ma pure perché prima di ogni spettacolo beveva una bottiglia intera di whisky!”.
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A Paolo Poli che vuoi che importasse dei social, sosteneva che il giudizio morale non esiste, che siamo tutti buoni e cattivi, casti e perversi, e ha fatto in tempo a demolire i selfie (“tutti oggi si fanno la fotografia, ma nel 1840 il flash fu uno shock!”). Da ateo e da anticlericale (“il mio rapporto con Dio? Buono, ho fatto tante comunioni e ho sempre digerito”), ha passato la vita in scena a prendere in giro i preti e a travestirsi da suora, ma dava un po’ di fiducia alla Madonna e a Maria Maddalena le quali, per motivi diversi, “erano due ragazze chiacchierate”, e poi le donne più interessanti “sono le suore e le put*ane: fanno un servizio pubblico!”. Poli aveva una cultura sconfinata, era laureato in letteratura francese (“lingua imparata leggendo Hugo e scop*ndo Pierre Cardin: è veneto, lo so, ma non importa”), e riconosceva in Franca Valeri, sua coetanea, “il mio unico maestro”. Poli si è spogliato per Playboy posando in braccio a sua madre, e lodava le ‘colleghe’ Moana Pozzi e Ilona Staller: “Cicciolina col serpente! Nei teatri di provincia si esibivano prima di me. Carine. Meglio loro di tanti spettacoli noiosissimi!”.
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Prima di lasciarci, Poli ha registrato audiolibri dell’Artusi e del Kamasutra, ed è tornato in tv: “Ho una pensione avarissima, e le marchette [la tv ndr] le facciamo tutti, bisogna sopravvivere. Ma la RAI è orrenda: un posto dove uno lavora e dieci scaldano le seggiole col c*lo. Se uno c’ha un figlio imbecille, lo sistema lì. Ho visto Albertazzi a Ballando con le stelle. M’ha fatto pena. Giorgio è bravo attore, ma non è mai stato un uomo troppo intelligente. La mente era Anna Proclemer, che è stata sposata con Brancati”.
Diceva Paolo Poli: “Senza i cattivi non succede nulla, lo sapeva anche il Padre Eterno: quando si accorse che Adamo si annoiava gli creò la moglie, una rompicogl*ona, che però ha fatto andare avanti la storia”. Gli ha chiesto una volta Pino Strabioli: “Paolo, sei felice?”, “Felice no. Io sono serenella!”.
Barbara Costa
L'articolo 90 anni fa nasceva Paolo Poli. Florilegio di cattiverie di un grande uomo e di un artista immenso (Pasolini? “Mi riteneva uno str*nzo. Lui voleva i ninettidavoli, i brufoli, gli piaceva il sesso bestiale, non era bello ma lo faceva venir duro, specie alle donne”) proviene da Pangea.
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danielemuzzarelli · 6 years
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Domenica è...
Domenica è la quiete di un risveglio tra due gatti che bramano attenzione, una colazione da gustare con calma dopo una settimana passata a correre contro il tempo. Domenica è il profumo di un pranzo coi fiocchi, una bottiglia di vino ad accompagnarlo e poi tutti a letto sotto un panno di lana perché fa freddo e fuori nevica. Domenica è trovarsi con una coppia di amici e la loro splendida bambina a far due chiacchiere, a raccontarsi di cosa è cambiato dall'ultima volta che ci si è visti e ricordare il passato progettando il futuro. Domenica è tornarsene a casa, vedere Blue che da brava regina ci concede giusto uno sguardo dal suo trono e Bruce che ci corre incontro felice di rivederci. Domenica è stare bene, è vivere serenamente è raccogliere i frutti più buoni e goderseli con le persone migliori.
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italiadavivere · 2 years
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I meravigliosi vini viterbesi: da scoprire e gustare
I meravigliosi vini viterbesi: da scoprire e gustare
Nella provincia di Viterbo vengono prodotte sette delle DOC regionali. Con il vitigno Aleatico viene prodotta la DOC Aleatico di Gradoli, un rosso presente nelle varianti liquoroso, liquoroso riserva e passito. Si racconta che vino già famoso era molto apprezzato dai Papi che apprezzavano i buoni cibi e le buone bevande come Martino IV e Benedetto X. Con i vitigni Trebbiano toscano, Malvasia…
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