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#Cartelle Cliniche
vitadapanda · 1 year
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Caro Diario, caro Pandaemonio.
È da un po’ che non scrivo, cosa strana.Sono successe situazioni particolari, quello che comunque mi ha dato una bella botta di arresto è stata sicuramente la febbre. L’altro ieri appuntamento con l’assistente sociale, in una chiesa sconsacrata.È stato molto interessante, la chiesa era tenuta in buone condizioni e aspettare il nostro turno in quel posto è stato tutto sommato gradevole. Era…
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megachirottera · 1 year
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I media coprono il monitoraggio delle persone non vaccinate
Mentre i fact checker stanno bruciando l’olio di mezzanotte per nascondere queste verità, ecco perché tu … Source: April 18, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] (more…) “”
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bicheco · 6 months
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Chi non muore si rivede
La notizia non è che Putin ha vinto le elezioni dopo un testa a testa mozzafiato con se stesso. Ma che l’autocrate è ancora vivo, è saldo al comando, ha più consensi di quando invase l’Ucraina, la Russia esiste ancora, i russi sono contenti per la guerra e l’economia (il sondaggista indipendente Volkov a Repubblica: “I russi stanno col leader per l’economia e per Kiev. Un ruolo importante lo hanno giocato anche l’aumento di salari, pensioni e benefit sociali”). Che strano. Le famose sanzioni non hanno mandato Mosca “in default entro qualche giorno” (Letta, 9.3.’22), né avuto “il massimo impatto in estate” (Draghi, 31.5.’22), né sortito “effetti devastanti” (Gentiloni, 4.6.’22). Eppure gli espertoni erano unanimi. Mario Deaglio: “Il rublo non vale più nulla”. Dario Fabbri: “Comunque vada, il fallimento della Russia è già evidente”. Rep: “Il default russo è a un passo”. Stampa: “Per la Russia è default”. Giornale: “Mosca è in default (ma solo tra un mese)”. La sua “Armata Rotta” che “combatte con pale del 1869” e “le dita al posto delle baionette”, ha “finito i russi”, “le divise”, “le munizioni”, ”i missili” ed estrae “i chip per i carri armati da lavatrici, frigoriferi e addirittura tiralatte elettrici”, passava da una disfatta a una ritirata. E l’Invincibile Armata Kiev-Nato trionfava. Rampini: “È iniziata la disfatta militare russa”. Tocci: “Putin ha perso la guerra”. Ferrara: “Kiev le sta dando di santa ragione al colosso russo”. Riotta: “Putin sconvolto dalla Caporetto dell’esercito”. Molinari: “Putin isolato in un vicolo cieco”. Sempreché fosse ancora vivo. Il dissidente Khodorkovsky alla Cnn: “Putin è impazzito, gli resta un anno o forse tre”. Recalcati (Rep): “Malato? Sofferente? Intaccato dalla morte”. New Lines: “Ha un tumore del sangue”. Daily Telegraph: “Sta morendo di cancro all’intestino”. Proekt, giornale indipendente russo: “Ha un tumore alla tiroide e lo cura facendo il bagno nel sangue estratto da corna mozzate di cervo”. Libero: “Cura il cancro con i clisteri”. Rep: “Il gonfiore del viso, il problema a una gamba, la fatica a muovere un braccio”. Messaggero: “Gonfiore e scatti d’ira da farmaci e steroidi per il tumore”. Stampa: “Demenza senile o Parkinson”. Corriere: “Problemi alla colonna vertebrale per pregressi traumi sportivi, o una neoplasia al midollo spinale compatibile con difficoltà deambulatorie e irrequietezze posturali… down depressivo ed esaltazione maniacale”. Giornale: “Può anche essere diabete”. Messaggero: “Putin è morto? Per Zelensky, ‘non è sicuro che sia ancora vivo’. Quello sugli schermi potrebbe essere una controfigura”. Ora che la cara salma ha rivinto le elezioni con una discreta cera, sorge un dubbio atroce: uno scambio di cartelle cliniche fra la sua e quella di Biden.
Marco Travaglio
P.s. La particolarità di Travaglio è che lui conserva gli articoli dei colleghi e questo rappresenta un problema (per i colleghi). Detto ciò sarebbe confortante, di quando in quando, leggere un articolo in cui un qualunque "giornalista" rendesse conto delle proprie affermazioni, sul tipo: "Signori, ho scritto una cazzata, scusate".
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falcemartello · 2 years
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Maurits Cornelis Escher
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Se la "computer vision" ormai ha raggiunto livelli di accuratezza predittiva simili a quelli dell'occhio umano, con abbastanza dati entro un po' di anni la professione medica (basata sull'esperienza e sull'individuazione di "segni") sarà "dislocata". Ma non speriamoci troppo.
La situazione in Italia è ancora più "accelerabile". Circa l'80% delle cartelle cliniche dei pazienti di medicina generale sono gestite con software di due soli fornitori (di cui uno, a quanto so, è Netmedica - che sta investendo in AI).
Sinceramente finirà a tarallucci e vino perché poi, si sa, in Itaglia più che in altri posti i medici sono forse la gilda con più potere in assoluto inter pares (si pensi all'istituto del TSO o all'abilità di prescrivere droghe salvavita o psicotrope).
@gas_lerner
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astra-zioni · 1 year
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Io sento frantumarsi gli organi riproduttivi quando nel mezzo di un discorso sulla psicologia e i problemi mentali - anche con persone intelligenti ed illuminate - accennando al fatto di essere border, ADHD o bipolare, l’interlocutore deve sempre immettere la battutina del cazzo dicendo “eeeeh, ormai siete tutti borderline, tutti avete l’ADHD” etc. Ora. Io mi domando quale neurone ti porta a partorire una battuta così di merda. È vero che viviamo in un periodo storico in cui le diagnosi sui disturbi mentali sembrano il nuovo oroscopo, ma si presuppone tu mi conosca ed abbia stima delle mie facoltà cognitive e parta dunque dal presupposto che se affermo di soffrire di un disturbo non è perché voglia interpretare la protagonista del film “Ragazze interrotte” o ci tenga particolarmente a sbandierare ai quattro venti le mie diagnosi perché ora è di moda, piuttosto perché magari (ed il bello è che lo sai) brancolo da circa dieci anni nel buio toccando baratri di disagio che non mi lascerebbero manco il tempo, pure a volerlo, di romanticizzare la merda che vivo e che tu probabilmente non vivrai mai. Ma soprattutto: sono stronza io che pur accorgendomi della deriva malsana che sta prendendo la narrazione circa le problematiche mentali, quando conosco qualcuno, non ho mai la presunzione di pensare che possa star mentendo circa le sue patologie? Io credo sempre a tutto fino a prova contraria. Se uno mi dice che è tossicodipendente, perché dovrei pensare che me lo sta dicendo per chissà quale tornaconto personale? Perché devo proiettare sugli altri i miei pregiudizi? Perché devo fargli presente che possa star esagerando la sua condizione quando magari quel poveraccio è stato fino all’altro ieri ricoverato? Perché c’è bisogno che uno vi si ammazzi davanti per riuscire a discernere il malessere vero da ciò che invece è frutto di una posa del cazzo? Ma soprattutto: perché devo farmi ogni cazzo di volta paranoie circa il proferire parola sulle mie diagnosi perché sono certa che l’altra persona penserebbe che voglia enfatizzare il mio stato quando possiedo più cartelle cliniche che pagelle scolastiche? Ma quanto cazzo è ingiusto?
“Eh, ma tu non parli mai dei tuoi problemi, però…” ma grazie al cazzo Gianfranco, se le premesse son queste piuttosto fingo d’essere assolutamente funzionale.
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veritanascoste · 9 months
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Testimonianza di una povera donna nel 2021
..... Mi dispiace che non marciranno in galera i veri assassini responsabili.
Chi veramente ha messo in piedi questo teatrino.
Ho perso mio marito nel 2021 dentro un ospedale che non conoscevo accadessero queste atrocità.
Sono stata in contatto con lui più volte al giorno in chat, e mi raccontava quello che accadeva.
Ero in casa anch'io col covid e non potevo uscire ma, ho lottato al telefono con primario e medici.
I primi tre giorni senza mangiare e nessuno che entrasse nella stanza.
Senza farmaci, solo con fisiologica e ossigeno.
Mi disse che voleva curarsi a casa e quella telefonata è stata la sua condanna a morte. Sommariamente questa è la storia ma avevo al tre prove inclusa la foto che lui stesso ha scattato ai suoi piedi per farmi vedere che era legato.
Aveva cercato di farmelo capire in una video chiamata che dopo il volto ha girato verso i piedi ma, non potevo pensare a tanto orrore, a tanta cattiveria, non ho capito niente,
Ho capito solo quando mi hanno consegnato le sue cose personali ed il suo cellulare, l'ultima foto era quella ai suoi piedi, ho allargata l'immagine ed ho visto la corda.
Immaginate la mia disperazione, mi chiedeva aiuto ma, non potevo mai immaginare l'inferno che viveva in quel momento. ASSASSINI
Ho denunciato tutto, insieme ad altre famiglie e testimoni in vita che hanno avuto la fortuna di scappare da lì in piena notte ma, niente da fare hanno manomesso tutte le cartelle cliniche e ne ho le prove per la magistratura era tutto ok.
Ma l'amara verità è che medici avevano lo scudo penale dallo stato quindi licenza di uccidere.
Scusate lo sfogo
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scienza-magia · 10 months
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Sviluppo nell'uso dell'AI in ambito medico per diagnosi e cura
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Intelligenza artificiale applicata alla nostra salute, dallo screening alla pillola: una nuova sanità. Giorgio Sesti, presidente Simi: prematuro pensare che possa sostituire un internista in una diagnosi, ma può accelerare la scoperta di molecole farmacologiche. Il tempo, breve, di mettere insieme le ricerche sparse nel mondo, verificare le prime sperimentazioni, analizzare i benefici accanto ai possibili danni e l’intelligenza artificiale in medicina è già realtà.  Quello che ci circonda è molto più concreto e fattivo di quanto si potesse immaginare solo poco più di un anno fa. La disponibilità di dati in ambito medico è cresciuta enormemente così come le fonti da cui essi provengono. Accanto ai dati tradizionali, dalle cartelle cliniche ai database genetici, sono sempre più disponibili quelli che arrivano da testi, immagini, suoni, sensori. «Gli algoritmi in ambito medico – spiegano gli esperti dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano – sono usati per interpretare questa enorme mole di dati e per identificare possibili relazioni di causa-effetto tra i dati e le patologie di cui un paziente soffre. Il campo nel quale si sono fatti più progressi in termini di utilizzo dell’intelligenza artificiale come supporto per i medici è quello diagnostico. Un’altra area sulla quale si sta lavorando molto è quella legata ai sistemi di predizione, in grado di identificare possibili patologie ancora prima che queste si manifestino». La codificazione dell’uso della AI nel campo della salute, dunque, ha subito una brusca accelerazione. Dai laboratori, dagli spazi della sperimentazione è praticamente arrivata al letto del paziente. Tanto che l’Oms, in pochi mesi, da gennaio a ottobre, si è espressa oltre tre volte sulla materia. L’ultima, un paio di settimane fa: una nuova pubblicazione elenca le principali considerazioni normative sull’intelligenza artificiale per la salute. La pubblicazione mira a delineare i principi chiave che i governi possono seguire per sviluppare nuove linee guida o adattare quelle esistenti. Viene sottolineato che con la crescente disponibilità di dati sanitari e il rapido progresso delle tecniche analitiche gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero trasformare il settore sanitario. L'evoluzione
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Nuovi percorsi diagnostici, terapie e ricadute economiche vanno, ovviamente, di pari passo. La ricerca tenta di “armonizzarle” e noi speriamo lo faccia tenendo presente la tutela del paziente. Certo è che volano sia le sperimentazioni che il giro d’affari. In campo sanitario si stima che il settore dell’AI passerà dai 15 miliardi di dollari del 2023 a 103 miliardi di dollari entro il 2028. All’attivo, tra i successi, abbiamo, per esempio, progressi nella diagnostica predittiva, compresa quella precoce di un tumore come quello del pancreas. Ma anche la creazione di un antibiotico (la molecola è stata battezzata Halicin) efficace contro l’antibiotico-resistenza. Nonostante i risultati positivi tra i camici bianchi non si nasconde il timore che questa rivoluzione possa essere mal interpretata. Imboccata come scorciatoia sia diagnostica che terapeutica. Da qui la profonda discussione che ha voluto affrontare la Società italiana di Medicina interna (Simi), circa 5 mila iscritti, durante il recente congresso a Rimini. «L’AI – spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Simi – sta entrando prepotentemente nel campo della medicina. Ritengo però prematuro pensare che possa sostituire il medico internista nel porre diagnosi e consigliare la terapia più appropriata, ma potrà contribuire a perfezionare gli strumenti a disposizione per l’apprendimento, l’aggiornamento, la formazione sul campo tramite le simulazioni, la diagnostica avanzata. Le sue applicazioni possono accelerare la scoperta di nuove molecole farmacologiche e lo sviluppo di indagini per la diagnosi precoce di patologie croniche». La maggior parte di queste applicazioni sperimentali riguarda la radiologia (avanzate sono le applicazioni dell’AI alla mammografia, per lo screening oncologico), ma anche in medicina interna, oftalmologia e in ambito gastro-enterologico. «È necessario – aggiunge Sesti – formare una generazione di “medici cyborg”, cioè medici con competenze informatiche avanzate, per facilitare e avvicinare le nuove generazioni all’uso di certi strumenti. Negli Usa li chiamano “information specialist”. Sono questi i colleghi del futuro specialisti in AI in grado di dialogare con gli sviluppatori, di guidarli dando loro delle specifiche». L’intelligenza artificiale potrebbe, in tempi brevi, entrare in uso anche per prevedere chi è a rischio di arresto cardiaco improvviso: è stato sviluppato un prototipo da ricercatori francesi usando le cartelle cliniche elettroniche di 25.000 persone morte improvvisamente e di 70.000 persone ricoverate per arresto cardiaco che non sono morte a Parigi, in Francia, e a Seattle, a Washington. «La morte cardiaca improvvisa rappresenta dal 10% al 20% delle morti complessive. Prevederla è difficile e gli approcci usuali non riescono a identificare le persone ad alto rischio» spiega Xavier Jouven del Centro di Ricerca Cardiovascolare di Parigi. L’AI sta, inoltre, rivoluzionando molti campi dell’odontoiatria. «Si aprono nuovi scenari – fa sapere il professor Stefano Scavia, docente all’Università Bicocca di Milano – Arriveremo al punto in cui sarà possibile far leggere e interpretare a un algoritmo delicati esami diagnostici con una visione multi-disciplinare. Una diagnosi che non analizzerà più solamente il cavo orale ma lo stato di salute fisico complessivo del paziente». Attraverso complessi software, è possibile valutare con modelli virtuali e scansioni. «Vi saranno – aggiunge Scavia – prevedibili evoluzioni dalla diagnostica per immagini alla progettazione di ponti e corone o ancora ai trattamenti rigenerativi e alla cura della parodontite». Read the full article
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Stephane Allix racconta dell'incontro con il fratello defunto
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Il giornalista Stéphane Allix sostiene che quando si muore non si smette di vivere, si cambia mondo. Inoltre ha raccontato anche di aver visto suo “fratello un paio di anni dopo la sua morte”. Stéphane Allix: la teoria sulla coscienza che sopravvive alla morte Allix rigetta il termine credenza in merito alle sue teorie, in quanto sottolinea che è arrivato a convincersi che la morte non esiste “dopo anni di indagine, tra ricerche scientifiche ed esperienze personali”.  In particolare sostiene che la coscienza non scompare nel momento del decesso. “Esiste – aggiunge – un aspetto più profondo e misterioso della coscienza, e sembra che continui a esistere quando il cervello non funziona più. Questa non è un’idea, né qualcosa che vada contro l’osservazione scientifica; è un’esperienza che possiamo fare in molti ambiti legati alla coscienza”, come i “vissuti soggettivi di contatto con un defunto”  Allix ha sondato profondamente le neuroscienze e i cosiddetti  “near death experiences” (Nde), ossia le esperienze di pre-morte vissute. Nella sua indagine ha ascoltato vittime di incidenti che, durante la lotta tra la vita e la morte, hanno spiegato di aver osservato la scena esternamente, come se fossero uscite dal proprio corpo e avessero avuto la possibilità di scorgere il loro decesso, prima di essere salvate. Secondo quanto appreso, il giornalista assicura che “è possibile essere coscienti anche quando tutte le funzioni cerebrali sono cessate”. Allix afferma che le Nde non sono un qualcosa di residuale dell’attività cerebrale conclusa. Quindi? Cosa sono? A suo dire una coscienza più profonda: “Abbiamo oggi molti studi accurati su persone che hanno subito un arresto cardiaco: sappiamo con sicurezza dalle cartelle cliniche che il loro cervello aveva smesso totalmente di funzionare, oppure funzionava solo al 20/30%, e nonostante ciò hanno mantenuto uno stato di coscienza molto vivido, tant’è che dopo erano in grado di ricordarsene. Credo di aver ottenuto evidenze consistenti che rendono molto solida l’ipotesi della vita dopo la morte, che cioè la coscienza possa continuare a esistere dopo che il cervello si ferma”. La spiegazione della “coscienza fondamentale non locale” Allix, nel suo libro, parla di “coscienza fondamentale non locale”, riferendosi a ciò che comunemente viene definito anima o coscienza. “La ‘coscienza fondamentale non locale’ per me descrive lo stato che la coscienza può raggiungere quando moriamo, quando è liberata dall’attività cerebrale e riconquista tutte le sue capacità”, spiega lo studioso. Nel corso dei suoi studi Allix ha voluto in prima persona avvicinarsi il più possibile ad esperienze insolite. Così si è immerso in una serie di percorsi spirituali alternativi, come lo sciamanesimo e l’uso di sostanze psichedeliche come l‘ayahuasca e la psilocibina. Allix e l’incontro con il fratello defunto Si arriva al racconto sul fratello, deceduto in un incidente in Afghanistan, nel 2001.Allix allora aveva 32 anni ed ha iniziato domandarsi dove potesse essere finito Thomas. Ha cominciato a cercarlo: ha fatto quattro viaggi in Amazzonia dove per giorni e notti intere è stato in una grotta in stato di trance, sotto il monitoraggio di uno sciamano, che gli ha dato da bere ‘ayahuasca’, una pozione con effetti ‘psicoattivi’. Questo il resoconto di Allix: “Ho visto per la prima volta mio fratello un paio di anni dopo la sua morte. In quel momento non ero sicuro di queste esperienze. Quindi quando mi è apparso accovacciato al mio fianco non ci ho creduto. Il fatto sconcertante è avvenuto la mattina dopo: una persona che era stata con me durante la cerimonia nella giungla (Natacha, la compagna, ndr) mi ha rivelato di averlo veduto anche lei nello stesso momento e nello stesso luogo, e l’ha descritto esattamente come l’avevo visto io. Quell’evento mi ha aiutato a capire che era possibile vedere persone morte, anche da anni”. Ha conversato con Thomas? “Non c’è stata una conversazione, ma un senso di presenza, di legame tra me e lui. È molto difficile da descrivere, e mi ci è voluto molto tempo per raccontarlo nel libro, perché volevo spiegare al lettore come sia sicuro che non era un’allucinazione, ma un’esperienza reale”. Read the full article
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altenabergfeld · 11 days
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Mercoledì 10 febbraio 2010, a Barstow, in California, un uomo era alla ricerca di lattine vuote su Lenwood Road(che interseca nord/sud attraverso la CA State Route 58 e est/ovest attraverso l'Interstate 15), secondo il sergente. Andy Espinoza Sr., del dipartimento di polizia di Barstow, quando si è trovato davanti ad uno zaino nero della marca Everest. Aprendo lo zaino, scoprì che conteneva una testa mozzata di una ragazza, bianca o ispanica, di età compresa tra i 14 ei 19 anni, secondo il detective della polizia di Barstow Keith Libby.
Le forze dell'ordine vennero chiamate attorno alle 14:55. Quando i resti furono rimossi dallo zaino, gli investigatori notarono che la testa era avvolta in due sacchetti di plastica: uno di Walgreens e l'altro di Fiesta Foods. Anche se le borse Walgreens sarebbero potute provenire da un po' ovunque, dal momento che si tratta di una catena nazionale, Libby ha affermato che la maggior parte dei supermercati Fiesta Foods si trovavano nel sud della California, essendocene di diversi nell'area della contea di San Bernardino.
Libby ha detto di aver ricevuto informazioni su adolescenti fuggitivi o persone scomparse che somigliano alla ragazza sconosciuta, ma con scarsi risultati. Su Websleuths alcuni utenti sospettavano che la defunta potesse essere Noemi Piñeda, scomparsa nell'agosto del 2009. Non è mai stata esclusa dalle possibili identità della vittima, anche se ad oggi trovare informazioni su di lei è praticamente impossibile. Una decina d'anni fa, l'utente @CarlK90245 ha anche provato a suggerire a Libby il suo possibile match con Noemi, ma ha Libby ha affermato di non essere particolarmente interessato al perché il possibile match di un suggeritore fosse possibile, poiché interessato solo a tre fattori; le impronte digitali, i denti o il DNA, senza fare troppo affidamento sulla ricostruzione facciale, considerando quanto fosse mutilato il viso della vittima. Sebbene l'entità delle sue lesioni facciali non sia stata rivelata, il suo viso è stato descritto come "distrutto", e alcune fonti citano che il naso le è stato tagliato - mentre altre ancora addirittura dicono che il suo intero viso è stato "rimosso".
Senza informazioni sulla vittima, Libby ha detto che sarà difficile risolvere il caso, anche se non impossibile. L'ufficio del medico legale non è stato in grado di determinare la causa della morte quando ha condotto l'autopsia. L'ufficio del coroner della contea di San Bernardino ha prelevato campioni di DNA e radiografie dentali, che dovrebbero aiutare a identificare la ragazza, ha poi affermato Keith Libby. "I campioni prelevati dalla madre e dal padre possono essere utilizzati per abbinare un corpo in base al DNA familiare."
Il detective è convinto che la ragazza sia cresciuta in un ambiente ben curato, e che probabilmente sia stata archiviata una denuncia di fuga o di scomparsa per lei da qualche parte. Le denunce di persone scomparse non sempre contengono cartelle cliniche o campioni di DNA di riferimento, ma il detective pensa che ci siano buone probabilità che la ragazza abbia delle radiografie dentalipoiché ha subito un intervento dentale.
"Dalle indagini e dalle condizioni della testa stessa, è stata amata e sicuramente manca a qualcuno", ha affermato.
Sebbene sia stata condotta una ricerca nella zona vicina per il resto del corpo della donna, non è mai stato trovato nulla - pertanto non è stato possibile effettuare alcuna stima dell'altezza e del peso, né rilevare le sue impronte digitali, né è stato possibile accertarne la causa della morte. Gli investigatori non hanno potuto affermare con certezza che sia stata addirittura uccisa, anche se l'evidente decapitazione e la palese disposizione della sua testa con evidenti tentativi di occultamento (ex: le borse della spesa e lo zaino) fanno fortemente pensare ad un omicidio. Non sono state trovate, inoltre, impronte digitali o altre prove sulle borse o sullo zaino.
Una settimana dopo la scoperta della testa della vittima è stata condotta un'autopsia, dove il tasso di decomposizione ha rivelato che la sua morte era avvenuta circa 3 o 4 giorni prima del ritrovamento. Secondo il DNA prelevato si credeva che fosse di origine ispanica e dell'Europa meridionale. Si stima che la sua età fosse compresa tra i 14 e i 19 anni al momento della sua morte. La donna aveva occhi castani e capelli castani, lisci, lunghi fino alle spalle con riflessi rossi.Aveva i buchi alle orecchie, ma non furono trovati orecchini sulla scena del crimine. Non aveva tatuaggi o altri segni riconoscibili. I suoi denti erano in buone condizioni, con molte otturazioni di alta qualità, indicative di cure dentistiche approfondite, inoltre alcune fonti citano che avrebbe potuto avere denti prominenti. Bisogna però tener conto delle condizioni in cui il suo viso riversava; molti investigatori hanno affermato che le sue ricostruzioni potrebbero essere altamente inaffidabili a causa di quella che sembra essere una “mutilazione intenzionale” del volto della vittima, forse per impedirne l’identificazione. 
Su Websleuths, utenti diversi hanno teorie diverse su cosa sarebbe potuto succedere a Barstow Jane Doe. Sono d'accordo sul fatto che il luogo del ritrovamento, Barstow, nel deserto del Mojave, sia un punto a metà strada tra Los Angeles e Las Vegas (con pochissime attrazioni oltre al deserto stesso e a qualche stazione di servizio su entrambi i lati) e che si trattasse di una cosiddetta "one-horse-town", slang per intendere un posticino poco significativo, popolata per lo più da stazioni di servizio e punti di ristoro, che si è poi tramutata in una comunità abbastanza grande solo attorno al 2010 - gli utenti, dunque, sospettano fortemente che sia stata uccisa da qualcuno familiare alla zona, qualcuno che ne avrebbe approfittato sapendo quanto fosse desolata Barstow. 
"La testa è stata abbandonata su una strada laterale nella periferia occidentale di Barstow. Posso immaginare l'assassino dirigersi nel deserto pensando che avrebbe continuato ad andare avanti finché non fosse diventato davvero desolato, e poi rendersi conto che si stava avvicinando a Barstow (cioè, un zona popolata con molti poliziotti a cui piace fermare gli autisti per violazioni del codice stradale), si innervosisce e decide di accostare e liberarsi dello zaino prima di arrivare in città. A proposito, anche se là fuori è desolato, il traffico è sempre presente, pieno di residenti dell'area di Los Angeles diretti a Las Vegas, quindi posso immaginare che l'assassino abbia costantemente pensato mentre guidava al fatto che ci fossero troppe persone in giro."
Si dice che l'area sia la seconda discarica di cadaveri più importante di Los Angeles (oltre ad Angeles Crest). Al momento della morte di Jane Doe, c'erano circa nove sedi di Fiesta Foods, tutti nell'area di Los Angeles/Orange County. Due delle sedi di Fiesta Foods si trovavano nella California centrale (Fresno e Salinas), una ad Anaheim (Orange County) e le altre nella stessa area (ovvero San Bernardino, Ontario, Fontana, Rialto e Moreno Valley). Questa zona circonda le autostrade 15 e 215 che portano direttamente verso Barstow. Questa era un'area a basso reddito, una zona abitata dalla classe operaia, con una grande presenza di popolazione ispanica. Inoltre, la catena Fiesta Foods è pensata proprio per la popolazione ispanica, con banchi di carne che includono tagli di carne acquistati principalmente da ispanici (ad esempio lingua di manzo, trippa, ecc.) e marchi (ad esempio la marca di pane Bimbo) trovati principalmente in Messico e America Centrale.  
Alcuni si chiedono anche perché la testa di Jane Doe sia stata ritrovata in uno zaino. 
"Perché uno zaino? Qualcuno se lo portava davvero dietro sulla schiena? Magari facendo l'autostop? Insomma! Voglio dire, se stai cercando di sbarazzartene, ti prenderesti mai la briga di lasciarlo all'aperto e non metterlo dentro qualche discarica o cassonetto da qualche parte, dove probabilmente non sarebbe mai stato ritrovato?" 
Gli utenti pensano che l'assassino abbia fatto una scelta poco saggia, poiché avrebbe potuto facilmente smaltire il corpo in innumerevoli luoghi più sicuri per evitarne il ritrovamento.
"Ho anche io considerato il motivo per cui è stato messo in uno zaino. Mettiamola così, se fosse stato semplicemente scaricato o gettato nel deserto, un animale avrebbe potuto portarlo via solo Dio sa dove, ma collocandolo in un'area pubblica come una strada vicino alla fermata di Lenwood mi fa pensare che chiunque fosse responsabile potrebbe aver inviato un avvertimento alla sua famiglia o ai suoi cari e voleva che lo zaino venisse ritrovato. Forse la testa è una minaccia?"
Date le poche informazioni recuperate dalla testa di Jane Doe, molti utenti hanno suggerito una moltitudine di donne scomparse che potrebbero corrispondere alla descrizione della donna: basti pensare che l'elenco delle donne escluse è assai lungo (se ne contano circa 40) e in costante aggiornamento. In ogni caso, le teorie più comuni sulla morte della ragazza riguardano la criminalità organizzata (come i cartelli messicani, colombiani etc...), soprattutto considerando quanto siano comuni la decapitazione e lo smembramento in questi contesti. Inoltre, pare che a Barstow ci sia un grosso problema di metanfetamine - dunque alcune persone pensano che ci siano buone probabilità che il caso possa essere legato alla droga.
Nel 2021, le autorità della contea di San Bernardinohanno annunciato di aver collaborato con Barbara Rae-Venter, una genealogista genetica nota per aver aiutato la polizia e gli investigatori a identificare il Golden State Killer come Joseph James DeAngelo nel 2018, nel tentativo di identificare finalmente la vittima. 
Il DNA della vittima è stato caricato su FTDNA e GEDmatch. Il DNA conferma le sue origini ispanicherivelando parenti molto lontani dal Messico. Sebbene le autorità siano riuscite a sviluppare con successo DNA sufficiente per caricarlo nei database degli antenati, le corrispondenze sono basse e difficili da gestire, le autorità incoraggiano chiunque, in particolare dalla regione sudoccidentale degli Stati Uniti, a eseguire il test all'FTDNA. Se qualcuno ha già effettuato il test presso un'altra società di ascendenza, può fare la differenza, caricando i risultati grezzi del DNA in FTDNA e GEDmatch senza costi aggiuntivi. 
Si prega di chiamare l'ufficio dello sceriffo della contea di San Bernardino - Ufficio del coroner al numero (909) 387-2978 se si dispone di informazioni che potrebbero aiutare a identificare questa giovane donna, numero di riferimento del caso 701000992.
(fonti: https://unidentified-awareness.fandom.com/wiki/Barstow_Jane_Doe_(2010)
https://www.missingkids.org/poster/NCMU/1141616/1
https://www.namus.gov/UnidentifiedPersons/Case#/6718
https://www.doenetwork.org/cases/1431ufca.html
https://web.archive.org/web/20100216031839/http://www.vvdailypress.com:80/news/barstow-17278-desert-head.html
https://www.reddit.com/r/gratefuldoe/comments/1b1hwii/barstow_jane_doe_2010_barstow_california/
https://www.websleuths.com/forums/threads/ca-barstow-hispfem-14-19-up6718-severed-head-in-backpack-feb10.95670/page-9)
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rassegnanotizie · 1 month
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L'Information Commissioner's Office (ICO) ha imposto provvisoriamente una multa di 6 milioni di sterline a un fornitore di software del Servizio Sanitario Nazionale per una violazione dei dati che ha interessato oltre 80.000 persone.La violazione è avvenuta nel 2022 e ha coinvolto informazioni personali sensibili, tra cui cartelle cliniche e "come entrare nelle case di 890 persone".Ma l'ICO ha sottolineato che si trattava di una multa provvisoria e che avrebbe atteso di sentire l'Advanced Computer Software Group prima di prendere una decisione definitiva.Secondo le prime conclusioni dell'indagine, i dati personali di 82.946 persone erano stati "esfiltrati" dagli hacker."Non solo sono state compromesse informazioni personali, ma abbiamo anche ricevuto segnalazioni secondo cui questo incidente ha causato l'interruzione di alcuni servizi sanitari, compromettendo la loro capacità di erogare assistenza ai pazienti", ha affermato John Edwards, Commissario per le informazioni. "Un settore già sotto pressione è stato ulteriormente messo a dura prova da questo incidente."L'ICO ha affermato che le persone colpite dall'attacco informatico sono state avvisate e Advanced non è riuscita a trovare prove che le informazioni siano trapelate sul dark web.Gli hacker criminali hanno messo offline sette sistemi sanitari di Advanced, tra cui il software utilizzato per le registrazioni dei pazienti, le cartelle cliniche e il servizio NHS 111.I medici hanno detto alla BBC all'epoca Potrebbero volerci mesi per elaborare le crescenti pile di documenti medici causate dall'attacco informatico.Ciò ha costretto alcuni servizi di medicina generale a prendere appunti utilizzando carta e penna anziché ricorrere a sistemi elettronici.Gli hacker sono riusciti ad accedere alle informazioni utilizzando l'account di un cliente che non era sufficientemente protetto.Ma l'ICO afferma di ritenere che Advanced avrebbe dovuto implementare misure di protezione contro questa vulnerabilità. "Ho scelto di rendere pubblica oggi questa decisione provvisoria perché è mio dovere garantire che altre organizzazioni dispongano di informazioni che possano aiutarle a proteggere i propri sistemi ed evitare incidenti simili in futuro", ha affermato il signor Edwards. "Esorto tutte le organizzazioni, in particolare quelle che gestiscono dati sanitari sensibili, a proteggere urgentemente le connessioni esterne con l'autenticazione a più fattori".Lauren Wills-Dixon, avvocato e responsabile della privacy presso lo studio legale Gordons, è d'accordo."La portata di questa potenziale applicazione dell'ICO è un altro promemoria per qualsiasi organizzazione, in particolare quelle che elaborano categorie speciali o dati "sensibili" per conto dei clienti (come i dati sanitari) che godono di una protezione speciale ai sensi delle leggi sulla protezione dei dati, che devono disporre di solide misure di sicurezza per proteggere i propri sistemi e dati", ha affermato alla BBC."Tali misure includerebbero in genere l'investimento in misure tecniche e organizzative appropriate, l'implementazione di una solida infrastruttura IT e di monitoraggio/rilevamento, lo sviluppo di politiche, procedure e formazione efficaci, nonché la creazione, il mantenimento e il collaudo di un piano di continuità aziendale e di ripristino in caso di disastro".
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Le statistiche globali sul suicidio differiscono tra le fonti?
Ogni suicidio è una tragedia. Per migliorare la prevenzione del suicidio in tutti i paesi e nel tempo, è fondamentale disporre di buoni dati sui suicidi. Purtroppo, questi dati possono essere limitati e difficili da interpretare. Ogni origine dati presenta delle limitazioni; Comprenderli è fondamentale per dare un senso ai dati disponibili. In questo articolo, tramite le statistiche di Our World in Data, descriveremo da dove provengono i dati globali sui suicidi, i loro limiti e come e perché variano tra le fonti. Da dove vengono le statistiche globali sul suicidio? I dati nazionali sui suicidi provengono dal registro anagrafico di ciascun paese. Questo si basa sulle informazioni contenute nei certificati di morte, che vengono compilati dopo la morte delle persone. Un certificato di morte viene in genere compilato da professionisti della salute, come medici o infermieri, che si sono presi cura della persona deceduta. Documentano le lesioni o le malattie che alla fine hanno portato alla morte ed elencano quella che ritengono sia la "causa sottostante della morte" sul certificato di morte. Quali sono i limiti dei dati riportati? In molti paesi, i dati dei certificati di morte sono carenti, in tutto o in parte. Questo è mostrato nella mappa qui sotto. Uno dei motivi è che alcuni paesi più poveri non dispongono di registri anagrafici funzionali per raccogliere e conservare i certificati di morte. Anche nei paesi con registri anagrafici, in molte regioni mancano medici, infermieri, professionisti medici o medici legali per indagare sulla causa della morte. Potrebbero anche non avere cartelle cliniche, risorse o forze dell'ordine per indagare su ogni decesso. Dati riportati nel database della mortalità dell'OMS La mappa seguente mostra il tasso di suicidio riportato in ciascun paese nel database della mortalità dell'OMS (OMS MDB). Ripubblica i dati riportati da tutti i paesi che hanno registrato almeno il 65% di tutti i decessi con una causa di morte. Da come si può vedere, non ci sono dati per molti paesi. All'interno di questa generale mancanza di dati sulle cause di morte, i dati sui suicidi possono essere particolarmente limitati. Uno dei motivi è che in alcuni paesi può essere illegale morire per suicidio, oppure il "suicidio" potrebbe non essere un'opzione disponibile su un certificato di morte. Foto di Public Co da Pixabay Read the full article
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newsnoshonline · 3 months
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La melatonina può prevenire la perdita della vista legata all’età, suggerisce uno studio La melatonina e la prevenzione della perdita della vista legata all’età Uno studio suggerisce che gli integratori di melatonina possono ridurre il rischio di sviluppare degenerazione maculare legata all’età (AMD), comunemente la causa principale di grave perdita della vista negli over 50. I ricercatori analizzando cartelle cliniche elettroniche tra il 2008 e il 2023 hanno scoperto che la melatonina potrebbe essere correlata alla prevenzione dell’AMD. Il legame tra melatonina e AMD Dai dati di oltre 238.000 persone sopra i 50 anni senza precedenti di AMD, circa 121.000 che assumevano melatonina avevano il 58% in meno di probabilità di sviluppare l’AMD
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megachirottera · 2 years
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Cosa devi sapere sul Grande Reset
The Great Reset è un nuovo contratto sociale che ti lega ad esso attraverso un ID elettronico collegato al tuo conto bancario e alle cartelle cliniche, e un ID di credito sociale che determinerà ogni aspetto della tua vita
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bicheco · 8 months
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Siamo in buone mani
Ai fan dell’elezione diretta del premier, segnaliamo il caso di Biden, affetto da una galoppante demenza senile che nessuno osa chiamare col suo nome per non favorire Trump. Appena Joe dà i numeri, cioè sempre, tutti parlano di gaffe. Ma c’è una bella differenza tra un gaffeur e un rimbambito. Per anni, da senatore e da vicepresidente, Biden seminò gaffe per il mondo. Definì Obama “il primo afro-americano di tendenza, parla bene, sveglio, pulito e bello”. Chiese un minuto di silenzio per la madre del premier irlandese che aveva appena perso il padre. Intimò a un senatore in sedia a rotelle: “Alzati, così ti vedono”. E così via. Poi si candidò alla Casa Bianca e iniziò a vedere cose mai avvenute e viceversa. Strinse la mano a un fantasma. S’inventò di aver assistito al crollo delle torri a Ground Zero. Svelò che “la Thatcher è seriamente preoccupata per Trump” (era la May: la Thatcher è morta nel 2013). Annunciò “l’Armageddon da Mosca”: un lancio di atomiche mai neppure pensato da Putin. Invocò il “cambio di regime in Russia”: subito smentito dai portavoce, come quando rivelò di avere il cancro (era un tumore alla pelle rimosso prima che fosse eletto). In un discorso in tv lesse la nota del suo staff: “Fine della citazione, ripeti la riga”. Disse che “la guerra russo-ucraina non si risolve finché l’Ucraina non si ritira” e “Putin sta perdendo la guerra in Iraq”. Ricevendo Modi, si pose la mano sul cuore all’inno indiano. Evocò un “patto sacro” con Taiwan che imporrebbe agli Usa di intervenire in caso di invasione cinese (e per fortuna non esiste). Non riuscendo a dire Hamas, l’ha appena chiamata “l’opposizione”. E ha narrato un incontro nel 2021 “col presidente tedesco Mitterrand” (francese, morto nel ‘96).
Un tempo lo stato di salute dei candidati Usa era un fatto pubblico e cruciale: il vecchio McCain, sfidando Obama, dovette esibire le cartelle cliniche. Ora, per paura di Trump, si finge di non sapere che Biden è fuori di testa e nessuno domanda chi comanda al posto suo. Ma è la questione più importante della politica mondiale. Nel marzo 2022 Putin e Zelensky si accordarono per il cessate il fuoco, poi arrivò il veto di Johnson e Biden che condannò a morte 500 mila fra ucraini e russi. Il 16 novembre 2022 il capo degli Stati maggiori Usa, generale Mark Milley, sentenziò: “Ci sono poche possibilità che i russi siano cacciati dall’Ucraina: l’inverno è una buona finestra per negoziare la pace”. Ma la Casa Bianca lo ignorò e spinse Zelensky alla controffensiva di primavera del 2023: altre 100 mila vittime ucraine e zero risultati. Chi prese quelle decisioni criminali al posto del rimbambito? Qualcuno che non è stato eletto e che, se Biden fosse rieletto, continuerebbe a far danni nel mondo e a restare impunito.
Marco Travaglio
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roma-sera-giornale · 4 months
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Un attacco informatico costringe un'importante rete sanitaria statunitense a dirottare le ambulanze dagli ospedali
De Ficchy Giovanni Un importante sistema sanitario negli Stati Uniti ha dichiarato giovedì che sta dirottando le ambulanze da “diversi” dei suoi ospedali dopo un attacco informatico subito questa settimana. L’attacco informatico ad Ascension, una rete no-profit con sede a St. Louis che comprende 140 ospedali in 19 stati, sta anche interrompendo l’accesso alle cartelle cliniche elettroniche, ad…
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Il cambiamento climatico favorisce l'ictus, uno studio spiega il perché
Oltre mezzo milione di ictus l’anno nel mondo potrebbero essere una conseguenza diretta del clima: lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Neurology.  Lo studio I ricercatori hanno esaminato 30 anni di cartelle cliniche per più di 200 paesi e territori. Hanno esaminato il numero di morti per ictus e il carico di disabilità correlato all’ictus dovuto alle temperature troppo alte o troppo…
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