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lamilanomagazine · 5 months
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Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale”
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Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale” “Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo ‘Genesi e struttura della società italiana’ individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: ‘Scendere per strada’ è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente”. Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” che aprirà al pubblico domani, martedì 16 aprile 2024, a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica (via Poli, 54). All’anteprima erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa; il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani; il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni; il Sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti; il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone; il presidente della Commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali del Senato, Franco Zaffini; il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri; i deputati Alessandro Amorese e Ilaria Cavo; gli eredi della famiglia tra cui i due nipoti, il Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiC, Andrea De Pasquale; il Direttore generale della Direzione Creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello; il Direttore dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Giuseppe Parlato; i Presidenti di Cinecittà e Anica, Chiara Sbarigia e Francesco Rutelli, il produttore cinematografico e televisivo, Pietro Valsecchi. LA MOSTRA Settantacinque opere esposte tra originali e riproduzioni provenienti da diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Roma Sapienza, l’Archivio Giovanni Gentile, l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, l’Istituto Comprensivo Regina Margherita e il Museo delle Civiltà. Un percorso articolato in tre sale per rendere conto della complessa e molteplice azione di politica culturale intrapresa nel corso della sua esistenza. All’Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura, a Roma, a Palazzo Poli, dal 16 aprile al 7 luglio 2024, la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” vuole così ricordare uno dei maggiori e tra i più controversi intellettuali del Novecento italiano nella ricorrenza degli ottant’anni dalla sua morte. Dopo una parte introduttiva dedicata alla biografia e ad alcuni momenti cruciali della sua vita accademica e politica, l’esposizione ripercorre le diverse istituzioni che egli promosse e diresse negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Nella prima sala è dato risalto all’Enciclopedia Italiana, al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e all’Istituto Italiano di Studi Germanici. Questi ultimi due, nella concezione gentiliana della cultura, dovevano contribuire ad allargare gli orizzonti del sapere al di fuori dei confini nazionali per sprovincializzare la cultura italiana. La seconda sala è incentrata su altre due istituzioni culturali che ebbero un legame forte con Gentile: la Scuola Normale Superiore di Pisa, che lo ospitò prima come studente e poi come direttore, e l’Accademia Nazionale dei Lincei. Sempre in questo ambiente, ampio spazio è dato alla complessa Riforma Gentile pensata ed emanata con una serie di Regi Decreti nel 1923, che diede vita a una scuola selettiva e gerarchica nutrita di tradizioni storiche e studi umanistici. Vi sono anche approfondimenti sull’Istituto Nazionale fascista di cultura e sulla morte del filosofo il 15 aprile del 1944 per mano di un gruppo di partigiani fiorentini. Al termine del percorso, la terza sala ospita un video immersivo, con immagini dell’epoca, che ha lo scopo di fare entrare il visitatore ancor di più nella biografia intellettuale e politica di Gentile. “La difficoltà nella progettazione di questa mostra - dichiara il Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Andrea De Pasquale - ha riguardato principalmente la scelta del tema, poiché Gentile fu uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento, ma aderì anche convintamente al fascismo portando la sua scelta fino alle estreme conseguenze. Si è scelto pertanto di presentare laicamente a un vasto pubblico la vita e l’opera di Gentile dando risalto al suo ruolo di organizzazione della cultura. Egli fu infatti l’anima di molte istituzioni che ancora oggi operano nel panorama culturale italiano e il percorso espositivo mira proprio ad evidenziare questa sua influenza sulla vita culturale non solo dell’Italia fascista, ma anche di quella repubblicana”. “Al di là del contesto dittatoriale in cui si svilupparono tutte le iniziative di Gentile - afferma il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato - resta un progetto, realizzato, di modernizzazione attraverso un nuovo rapporto tra Stato e cultura che ha influito notevolmente nella società italiana. Nel secondo dopoguerra, in un contesto del tutto diverso a livello politico, rimane vivo il concetto di intellettuale impegnato nella cultura e nella politica e soprattutto resta l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura in tutte le sue forme e discipline”. “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” Istituto Centrale per la Grafica Palazzo Poli Via Poli, 54 - 00187 Roma PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Andrea De Pasquale Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali COMITATO SCIENTIFICO Coordinatore: Giuseppe Parlato Componenti: Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Barbara Bracco, Massimo Bray, Massimo Cacciari, Alessandro Campi, Hervé A. Cavallera, Gianni Dessì, Emma Giammattei, Miguel Angel Gotor, Giacomo Marramao, Guido Melis, Mauro Moretti, Marcello Pera, Francesco Perfetti, Roberto Pertici, Adriano Valerio Rossi, Gennaro Sasso, Paolo Simoncelli, Alessandra Tarquini GIUNTA ESECUTIVA Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Alessandro Campi, Gianni Dessì, Giuseppe Parlato, Maura Picciau Si ringraziano: Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Istituto Luce, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, Fondazione Roma Sapienza (Archivio Giovanni Gentile), Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice - Roma, Istituto Comprensivo Regina Margherita - Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, Istituto Italiano di Studi Germanici, Museo delle Civiltà - Roma, Scuola Normale Superiore di Pisa Apertura al pubblico: 16 aprile - 7 luglio 2024 ingresso gratuito orari: 10:00 - 19:00 martedì - domenica, lunedì chiuso ultimo accesso ore 18:30  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Brama di vita e di letteratura. Il Fondo Giancarlo Vigorelli alla Biblioteca Sormani
Una sera a Roma … Miguel Angel Asturias divorando con gli occhi gli scaffali della mia biblioteca finì a dire che dovevo essere nato con un libro in mano. …E andandosene … gridò sulla porta: “Juan Carlos, tu in una unica mano, tenevi due libri, il libro della Letteratura, ma también el libro total de la Vida!”
Racconta questo aneddoto, in apertura del volume Carte d’Identità, Giancarlo Vigorelli, il critico letterario e giornalista milanese che attraversò da protagonista il Novecento.
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1- Giancarlo Vigorelli. Archivio Giancarlo Vigorelli - Biblioteca Sormani; 2- G. Vigorelli, Carte d’Identità, Milano, 1989
Nato a Milano nel 1913 in una famiglia modesta, sin dalla giovane età Vigorelli fu un lettore vorace, prima per diletto e poi per professione. Dichiarò lui stesso sulla “Fiera Letteraria” il 24 aprile 1955: “E io so, avendo scelto di studiare, cosa costò di sacrifici e fatiche quella scelta a mio padre e a mia madre; ma per fortuna, … sono felice, ieri e oggi, di non essermi mai fatto trovare da mio padre ‘con le mani in mano’. Per lui, era la colpa maggiore; un sacrilegio. Infatti in mano, dai dieci anni, io ho sempre avuto un libro”. 
Forte di un’accurata formazione umanistica, all’inizio degli anni Trenta Vigorelli frequentò la casa di Tommaso Gallarati Scotti, punto di incontro dell’élite culturale del tempo: Croce, Maritain, Ivanov, Fogazzaro, Ortega, Carcopino, Rilke, Valery sono solo alcuni dei nomi illustri che si scambiarono idee e opinioni nel salotto del diplomatico milanese. Vigorelli ne respirò le istanze di rinnovamento e le fece sue, scegliendo in un primo momento di scendere in campo dalla parte degli “ermetici” raccolti intorno alla rivista “Il Frontespizio”, quindi di allontanarsene, qualche anno più tardi, seguendo l’esempio dell’amico Carlo Bo.
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3- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi); 4- Giancarlo Vigorelli con Carlo Mattioli e Giacomo Manzù. ©Archivio DUfoto – Archivio Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani 
Spirito cosmopolita, intraprendente e avventuroso, Giancarlo Vigorelli viveva a pieno il fermento culturale di quegli anni e frequentava indifferentemente letterati e artisti, come Manzù, Sassu, Birolli, Fontana, Guttuso e Cantatore, con i quali dibatteva nei caffè milanesi “non da critici, ma da anime e da intelletti affini”.
A cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, già collaboratore delle principali riviste letterarie, (“Corrente di vita giovanile”, “Il Frontespizio”, “Campo di Marte”, “Primato” e “Prospettive”), Vigorelli conobbe Vittorio Sereni, lo appoggiò e lo incoraggiò in fase di stesura di Frontiera, la sua prima raccolta poetica. Nell’agosto del 1943 fu costretto alla fuga a causa di un articolo scritto per il settimanale “Tempo”, nel quale aveva espresso la propria soddisfazione per la fine del Regime fascista. Riuscì quindi a rifugiarsi in Svizzera, dove prese parte a quella Resistenza che si era organizzata spontaneamente tra i due confini e dove ebbe occasione non solo di incontrare i più importanti intellettuali italiani ed europei rifugiati in terra elvetica, ma anche di portare avanti la propria attività di critico e letterato: per la “Pagina letteraria” del “Corriere del Ticino” scrisse la recensione a Eclissi di luna di Angioletti (23 ottobre 1943) e a Finisterre di Montale (6 novembre 1943); con Piero Chiara, Giorgio Scerbanenco e altri letterati in “esilio” collaborò alla collana editoriale “L’ora d’oro” fondata da Felice Menghini per le Edizioni di Poschiavo.
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5- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi) 
Rientrato a Milano alla fine della guerra, spinto probabilmente da un bisogno di cambiamento, si trasferì dopo pochi anni a Roma, dove rimase fino all’inizio degli anni Settanta. Interessato a tutti gli aspetti della vita culturale, Vigorelli ebbe qui l’occasione di allargare ulteriormente i propri orizzonti verso il cinema e il teatro. Diresse la “Settimana Incom”, rilanciò “Il Dramma”, partecipò a convegni sul rapporto tra cinema e letteratura e, contemporaneamente, entrò in prima persona in alcune pellicole cinematografiche in veste di sceneggiatore o di attore, collaborando con registi come Roberto Rossellini, Antonio Leonviola, Cesare Zavattini e Pier Paolo Pasolini.
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6- Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini, Alberto Moravia. Roma, 16 dicembre 1964. Premio Tor Margana. ©Archivio DUfoto – Archivio Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani; 7- Gino De Sanctis e Giancarlo Vigorelli, Ponzio Pilato, Trattamento per il film. Athena Cinematografica, Roma, 1955 - Biblioteca Giancarlo Vigorelli – Biblioteca Sormani 
Ma è soprattutto con Pasolini che Vigorelli strinse un intenso rapporto di amicizia, testimoniato anche da questo ricordo: “Il mio ultimo incontro con Pier Paolo Pasolini a Roma era stato uno scontro e una riconciliazione affettuosissima… Lo avevo visto piangere, disarmato come ai primi anni della sua “meglio gioventù” quando mi faceva leggere i primi versi e io fui tra i pochi, allora, a credere in pieno nella sua poesia…. È morto un vecchio poeta, e forse l’unico testimone pagante, in bene e in male, di questa nostra società letteraria, che così raramente paga di persona.” 
In quegli stessi anni, in piena guerra fredda, Vigorelli fondò con Giovanni Battista Angioletti la Comunità Europea degli Scrittori (COMES) e quindi la rivista “L’Europa letteraria”, proponendosi di abbattere, grazie alla letteratura, i confini tra l’Europa dell’Est e quella dell’Ovest, dando voce anche agli scrittori dissidenti perseguitati.
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8- Spazio espositivo Biblioteca Sormani (Foto: N. Nicodemi)
Tornato di nuovo a Milano, Giancarlo Vigorelli fu nominato presidente del Centro Nazionale di Studi Manzoniani (CSNM). Manzoni del resto, insieme a Stendhal, era stato l’autore della sua vita e della sua vita aveva scandito le tappe fondamentali: nel 1942 con il commento alla Storia della Colonna infame; nel 1954 con il saggio Manzoni e il silenzio dell’amore; nel 1976 con Manzoni Pro e Contro, una vasta antologia di testimonianze critiche italiane e straniere sull’autore de I Promessi Sposi. In quella che appare a tutti gli effetti la chiusura del cerchio della sua vita, Vigorelli colse questa preziosa occasione per far conoscere al pubblico il “Vero Manzoni”, contro ogni riduzione, deformazione e falsificazione dando il via all’imponente Edizione Nazionale ed Europea delle Opere manzoniane.
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Nell’arco di una vita dedicata allo studio e alle relazioni umane prima ancora che letterarie, Giancarlo Vigorelli raccolse una vasta biblioteca (oltre 50.000 volumi) e un prezioso archivio che rispecchiano gli interessi e l’impegno di una personalità poliedrica e offrono un ricco panorama della letteratura italiana e straniera del Novecento. L’intero Fondo è conservato dalla Biblioteca Sormani e in queste settimane, fino al 5 maggio, è il protagonista assoluto della mostra, a cura del prof. Giuseppe Langella, che si snoda lungo lo scalone monumentale del Palazzo. Le carte di Vigorelli, recentemente ordinate e inventariate, le lettere, le dediche, le riviste, le fotografie e alcune le opere di artisti da lui scoperti ci permettono di ripercorrere il fervore culturale del secolo breve, seppur per sommi capi, attraverso quell’intreccio tra vita e letteratura che ha caratterizzato la biografia del critico milanese.
Vi aspettiamo dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30. Ingresso da Via Francesco Sforza 7
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fortementein · 8 years
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Il volume dedicato a Casa Manzoni presentato da Intesa Sanpaolo
Luogo suggestivo capace di raccontare la storia di uno degli uomini di cultura più importanti del nostro paese è sicuramente Casa Manzoni, sita a Milano in via Morone 1. Nel 1937 viene trasformata in un museo dedicato alla vita di Alessandro Manzoni e alle sue opere dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Da allora è […]
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: La Milanesiana presenta quattro appuntamenti dedicati al diritto
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Milano: La Milanesiana presenta quattro appuntamenti dedicati al diritto.  Martedì 13 giugno l’incontro dal titolo “LA VERITÀ DELLA STAMPA, LA VERITÀ DEL DIRITTO: FAKE NEWS, PUBBLICITÀ INGANNEVOLE, DIRITTO DI CRONACA” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo) si tiene al Santuario di San Giuseppe e comincia alle ore 12.00 con un’introduzione di Piergaetano Marchetti a cui segue il dibattito, moderato dallo stesso Marchetti, tra il giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, l’avvocato specializzato in Diritto penale dell’Economia Umberto Ambrosoli, e il magistrato, ex Procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Edmondo Bruti Liberati. Segue la discussione un concerto del pianista e direttore d’orchestra Antonio Ballista. Mercoledì 14 giugno l’evento intitolato “LEGGI BUONE E LEGGI CATTIVE. LE LEGGI RAZZIALI” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Aem), sempre presso il Santuario di San Giuseppe, inizia alle ore 12.00 con un’introduzione di Piergaetano Marchetti. Segue un dialogo tra la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana (UCEI) Noemi Di Segni, la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal e il professore emerito di Sociologia e Scienza Politica all’Università degli Studi di Milano Alberto Martinelli. Conclude l’incontro un concerto del pianista Antonio Ballista. Giovedì 15 giugno l’appuntamento dal titolo “LE LEGGI E LE GRIDE. ALESSANDRO MANZONI” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo) si tiene dalle ore 11.00 al Santuario di San Giuseppe ed è organizzato in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni (1785-1873). Dopo un’introduzione di Piergaetano Marchetti si prosegue con il prologo dell’avvocato e autore di numerosi articoli e pubblicazioni nell’area del diritto del lavoro Franco Toffoletto e il dialogo tra il giornalista e scrittore Francesco Merlo e lo scrittore, giornalista e drammaturgo Luca Doninelli. Alle ore 12.00 il linguista e filologo Angelo Stella modera il dialogo tra Piergaetano Marchetti e il critico cinematografico, giornalista e scrittore Pino Farinotti per introdurre la proiezione di “Alessandro Manzoni Milanese d’Europa. L’immagine della parola” (2016, 55’). Il documentario di Andrea Bellati è scritto da Stella e Farinotti e prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani con il contributo di Fondazione Cariplo. Venerdì 16 giugno l’evento “DIRITTO ALLA SALUTE” (in collaborazione con Intesa Fondazione Aem) si tiene presso la Fondazione AEM inizia alle ore 12.00 con l’introduzione di Piergaetano Marchetti a cui segue il prologo letterario della scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Antonella Boralevi. Marchetti modera il dialogo tra il cardiochirurgo Senior consultant presso l’Ospedale San Raffaele di Milano Ottavio Alfieri, il Professore emerito di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano Massimo Clementi, il medico e ricercatore nel campo dell’epatologia e della gastroenterologia Massimo Colombo, l’avvocato Franco Toffoletto e il professore emerito Alberto Martinelli.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: Quattro appuntamenti sul Diritto con la Milanesiana
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LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, torna e dedicarsi al tema del Diritto con quattro appuntamenti a Milano il 13, 14, 15 e 16 giugno a cura del giurista, dirigente e notaio Piergaetano Marchetti. Martedì 13 giugno l’incontro dal titolo “LA VERITÀ DELLA STAMPA, LA VERITÀ DEL DIRITTO: FAKE NEWS, PUBBLICITÀ INGANNEVOLE, DIRITTO DI CRONACA” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo) si tiene al Santuario di San Giuseppe e comincia alle ore 12.00 con un’introduzione di Piergaetano Marchetti a cui segue il dibattito, moderato dallo stesso Marchetti, tra il giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, l’avvocato specializzato in Diritto penale dell’Economia Umberto Ambrosoli, e il magistrato,  ex Procuratore della Repubblica di Milano ed ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Edmondo Bruti Liberati. Segue la discussione un concerto del pianista e direttore d’orchestra Antonio Ballista. Ingresso gratuito su prenotazione a questo link. Mercoledì 14 giugno l’evento intitolato “LEGGI BUONE E LEGGI CATTIVE. LE LEGGI RAZZIALI” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Fondazione Aem), sempre presso il Santuario di San Giuseppe, inizia alle ore 12.00 con un’introduzione di Piergaetano Marchetti. Segue un dialogo tra la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiana (UCEI) Noemi Di Segni, la scrittrice e traduttrice Elena Loewenthal e il professore emerito di Sociologia e Scienza Politica all’Università degli Studi di Milano Alberto Martinelli. Conclude l’incontro un concerto del pianista Antonio Ballista. Ingresso gratuito su prenotazione a questo link. Giovedì 15 giugno l’appuntamento dal titolo “LE LEGGI E LE GRIDE. ALESSANDRO MANZONI” (in collaborazione con Intesa Sanpaolo) si tiene dalle ore 11.00 al Santuario di San Giuseppe ed è organizzato in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni (1785-1873). Dopo un’introduzione di Piergaetano Marchetti si prosegue con il prologo dell’avvocato e autore di numerosi articoli e pubblicazioni nell’area del diritto del lavoro Franco Toffoletto e il dialogo tra il giornalista e scrittore Francesco Merlo e lo scrittore, giornalista e drammaturgo Luca Doninelli. Alle ore 12.00 il linguista e filologo Angelo Stella modera il dialogo tra Piergaetano Marchetti e il critico cinematografico, giornalista e scrittore Pino Farinotti per introdurre la proiezione di “Alessandro Manzoni Milanese d’Europa. L’immagine della parola” (2016, 55’). Il documentario di Andrea Bellati è scritto da Stella e Farinotti e prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani con il contributo di Fondazione Cariplo. Ingresso gratuito su prenotazione a questo link. Venerdì 16 giugno l’evento “DIRITTO ALLA SALUTE” (in collaborazione con Intesa Fondazione Aem) si tiene presso la Fondazione AEM inizia alle ore 12.00 con l’introduzione di Piergaetano Marchetti a cui segue il prologo letterario della scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Antonella Boralevi. Marchetti modera il dialogo tra il cardiochirurgo Senior consultant presso l’Ospedale San Raffaele di Milano Ottavio Alfieri, il Professore emerito d Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano Massimo Clementi, il medico e ricercatore nel campo dell’epatologia e della gastroenterologia Massimo Colombo, l’avvocato Franco Toffoletto e il professore emerito Alberto Martinelli. Ingresso gratuito su prenotazione a questo link.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano, 150° anniversario della scomparsa del Manzoni: discorso del Sindaco Sala in occasione della visita del Presidente della Repubblica a Milano.
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Milano, 150° anniversario della scomparsa del Manzoni: discorso del Sindaco Sala in occasione della visita del Presidente della Repubblica a Milano.   Le parole del Primo Cittadino: "Caro Presidente Mattarella, la sua visita di oggi per partecipare alle celebrazioni per Alessandro Manzoni suggella la sua grande amicizia verso Milano. Un sentimento che ci gratifica, perché poche altre personalità nella storia repubblicana hanno incarnato la saggezza, lo spirito civico, e l’impegno per il bene comune come Lei. Negli ultimi otto anni e mezzo la sua guida ha dato sicurezza e stabilità all’Italia, un beneficio avvertito con intensità tra i nostri concittadini, come testimoniano le ovazioni della Scala. Ogni anno la sua partecipazione al compleanno di Milano, Sant’Ambrogio, inietta ancora più energia in attività che diffondono lavoro, ricchezza e cultura a vantaggio della Repubblica. Milano da secoli coltiva l’ambizione di spingere il progresso e l’innovazione a beneficio del popolo italiano, proprio come ha fatto Manzoni diffondendo la nostra lingua con i “Promessi Sposi”. L’apice creativo di un genio, che ha scritto la storia della letteratura italiana e mondiale, e ha dato un enorme contributo alla costruzione culturale e sociale dell’Italia. Milano ha dedicato un lungo ciclo di incontri, convegni, mostre e rappresentazioni al 150º anniversario della scomparsa di questo padre della Patria. Una festa di popolo che celebra il genio di Alessandro Manzoni coinvolgendo le migliori energie culturali, universitarie e artistiche di Milano, e che ha come cuore pulsante proprio questo luogo. La giornata di oggi è il vertice di un programma che accompagnerà tutto il 2023 di Milano, per diffondere con ancora più forza la preziosa eredità di Manzoni tra i nostri concittadini. Grazie davvero al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, al suo presidente onorario Bazoli e al suo presidente Stella per aver allestito celebrazioni, in sinergia col Comune e con numerose istituzioni culturali cittadine, che mettono in evidenza la contemporaneità di Manzoni. Sfogliare i Promessi Sposi ancora oggi ci indica come affrontare la nostra convivenza civile. Manzoni, cattolico devoto, sarà sempre un punto di riferimento per la sua capacità di infondere speranza nella Provvidenza conciliando fede e ragione, i due concetti che definiscono l’umanità. Una visione alla base dei valori dello spirito ambrosiano e della Costituzione repubblicana: la libertà, la solidarietà e la giustizia. Milano è orgogliosa di aver ospitato questo padre della Patria, un sentimento avvertito con ancora più intensità da chi transita sotto la statua di Manzoni in piazza San Fedele. Un luogo sul quale si affaccia Palazzo Marino, la casa delle e dei milanesi, che ogni giorno prova a realizzare la città libera, laboriosa, solidale e generosa auspicata dal Manzoni, per il bene della nostra comunità e di tutto il Paese. Viva Manzoni, viva l’Italia!"... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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