Tumgik
#Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
lospeakerscorner · 1 year
Text
Elle getting Greener
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fedelando · 1 year
Text
Tumblr media
A GIOIA SANNITICA IL PROGETTO “NON SOLO PARCO”
All’interno delle attività programmate nel progetto “Non solo Parco”, promosso dal Ministero della Cultura nel conosciuto come “Bando Borghi” finanziato con fondi PNNR di cui il Comune di Gioia Sannitica è beneficiario ed attuatore, da mercoledì 4 Ottobre 2023 a Sabato 7 Ottobre 2023 è stata prevista la realizzazione, in collaborazione con Il DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, della prima edizione della Summer School che vedrà la partecipazione di circa quaranta studenti provenienti dal corso di Laurea Magistrale internazionale in Design for the Built Environment.
Gli studenti, provenienti da vari paesi Europei, da Africa, Medio ed Estremo Oriente, sono stati affiancati da un team di docenti e tutor universitari.
Questa attività rientra in una delle dieci iniziative che vedono l’interazione tra il progetto e la Comunità locale. In questo caso giovani designer internazionali cercheranno, con iniziative che si svilupperanno nel corso dei tre anni del Progetto “Non solo Parco”, di elaborare strategie di sviluppo per la comunità di Gioia Sannitica e dell’aree limitrofe.
Lo strumento che si adotterà è quello di un primo rapporto immersivo con il territorio, con visite e incontri con la comunità locale, che potranno portare a un primo racconto visivo della vita e delle loro necessità, per poi procedere progressivamente all’elaborazione e visualizzazione di strategie di sviluppo sostenibile.
Si adotterà una strategia operativa ricerca – azione che prevede la stanzialità, anche per brevi periodi nel tempo, di una comunità di ricercatori e progettisti che, in tal modo, entrerà in rapporto con le comunità di riferimento, comprendendone a fondo l’identità e le possibili future prospettive, anche ai fini di un incremento di attrattività verso l’esterno di tali territori.
Il programma di questa prima annualità prevede l’allestimento di uno spazio laboratoriale, in cui avverrà il lavoro progettuale in team, visite a centri del Basso e Alto Matese, seminari e incontri.
Una volta completate le attività intensive in loco, la visualizzazione delle proposte proseguirà con alcune giornate di lavoro presso il DiARC Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II nella sua sede di Palazzo Gravina a Napoli, ove avverrà anche la presentazione finale degli esiti di questo primo passo.
Con questa iniziativa si intende innescare un processo virtuoso, in cui la stessa permanenza e coinvolgimento di giovani designer internazionali potrà comportare una efficace interazione con la comunità locale per contribuire ad elaborare future prospettive di sviluppo condiviso.
La Summer School è una delle prime importanti iniziative del succitato progetto che già nel mese di Ottobre vedrà l’inaugurazione del Laboratorio di Micro-imprenditorialità femminile a cui man mano seguirà lo start-up delle altre sette Iniziative previste dal Piano di Lavoro progettuale.
0 notes
lamilanomagazine · 2 years
Text
Napoli, una seduta del Tavolo Tecnico per fare un focus sulla riqualificazione del territorio
Tumblr media
Napoli, una seduta del Tavolo Tecnico per fare un focus sulla riqualificazione del territorio.   Nella giornata di mercoledì 25 gennaio si è tenuta un’importante seduta del Tavolo Tecnico per la riqualificazione del Verde Urbano sul territorio del Comune di Napoli. Il tavolo nasce dalla forte convinzione dell’Amministrazione Comunale che nello sviluppo dei programmi inerenti il verde urbano, sia necessario e fruttuoso coinvolgere tutti i soggetti istituzionali, professionali ed accademici interessati alle tematiche inerenti la materia. La seduta è stata incentrata sulle problematiche relative alla riqualificazione degli assi stradali della Collina di Posillipo, interessati, negli ultimi anni dal crollo e dall’abbattimento di numerosi esemplari di pino. L’argomento principale è stato la discussione in merito ad un focus botanico, agronomico, entomologico e paesaggistico incentrato sullo stato attuale dei Pini presenti e sugli attacchi parassitari cui gli stessi sono soggetti. Dal focus è emersa la raccomandazione, su base scientifica, di non reimpiantare Pini domestici nel sito del progetto; pertanto, le informazioni raccolte saranno essenziali per la prosecuzione delle attività di progetto. Al tavolo, coordinato dall’Assessore alla Salute e al Verde e dal Dirigente del Servizio Verde della Città, partecipano l’arch. Anna Migliaccio in rappresentanza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli,  il Luogotenente C.S. Giuseppe Mansueto per il Comando Regione Carabinieri Forestale Campania, il Prof. Paolo Caputo per il Real Orto Botanico Napoli, il prof. Riccardo Motti per il Dipartimento di Agraria dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, i Proff. Vincenzo Gioffrè e Luca Boursier per il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”, il dott. Giuseppe Ceparano ed il dott. Vincenzo Borrelli per l’Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Napoli, i proff. Emma Bondonno e Leonardo di Mauro per l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Napoli, i dott. Fernando Salemme, Mario Pedron, Antimo Petito, Domenico De Luca e Gennaro Pisciotta per il Collegio interprovinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Napoli e Caserta, gli Assessori alle Infrastrutture, Mobilità e Protezione Civile, all’Urbanistica e all’Ambiente e al Mare e  i Dirigenti del Servizio Strade e Grandi Reti Tecnologiche del Servizio Pianificazione Urbanistica Generale e Beni Comuni e del Servizio Controlli ambientali ed attuazione PAES del  Comune di Napoli.    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
francolancio · 7 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
L’edizione di Futuro Remoto 2017 ha come tema Connessioni. Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II è presente con il progetto LinkCity. Per questo progetto ho realizzato il logo e il font Link.
4 notes · View notes
infosannio · 5 years
Text
Napoli: Palazzo Salerno, i segreti dalle origini ad oggi
Napoli: Palazzo Salerno, i segreti dalle origini ad oggi
Presentato il volume curato da Leonardo Di Mauro e Alba Irollo
NAPOLI – Nel pomeriggio di ieri, venerdì 21 giugno, nel Teatro di Palazzo Donn’Anna, dopo i saluti del Presidente della Fondazione De Felice Marina Colonna Amalfitano e del Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Renata De Lorenzo, Cesare de Seta e Ugo Dovere hanno presentato il…
View On WordPress
0 notes
lospeakerscorner · 3 years
Text
Le idee di Re-FOOD
Le idee di Re-FOOD
Al via la prima edizione di Re-FOOD, concorso di idee sul tema del riuso e riciclo di materiali di scarto provenienti da filiere agroalimentari. NAPOLI – Promosso dal Dipartimento di Agraria e il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con l’ADI | Associazione per il Disegno Industriale, Re-FOOD è rivolto a designer e progettisti e si…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lospeakerscorner · 5 years
Text
«Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell’atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio. La chiave per comprendere le ragioni del male è racchiusa in quelle cinque sillabe. Perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore.» Liliana Segre
NAPOLI – A Palazzo Donn’Anna la Fondazione De Felice lunedì 27 gennaio alle ore 17,30 presenterà, in occasione della Giornata Internazionale della Memoria 2020 21, Il binario nero dell’indifferenza. il Memoriale della Shoah di Milano dall’invisibile al visibile nell’ambito della IV edizione di I Musei della Memoria,  propone l’incontro 21, Il binario nero dell’indifferenza. il Memoriale della Shoah di Milano dall’invisibile al visibile.
Dopo i saluti di Marina Colonna, Presidente Fondazione De Felice, Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II e Leonardo Di Mauro Presidente Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia, l’incontro sarà introdotto da Gioconda Cafiero dell’Ateneo Federico II.
Ospiti d’eccezione saranno  Jacques Gubler, Professore Emerito dell’Accademia di Architettura di Mendrisio e Politecnico di Losanna, autore del libro Architettura dell’indelebile. Due Memoriali della shoah. Milano e Drancy, (Milano 2018), insieme a Guido Morpurgo e Annalisa de Curtis architetti progettisti del Memoriale della Shoah di Milano.
Il Memoriale è unico luogo teatro di deportazioni in Europa ad essere rimasto intatto, vincolato dal Ministero per i Beni Culturali per il suo «… interesse culturale storico particolarmente importante» e Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2015.
L’evento sarà salutato dalle note del Coro giovanile Le Voci del 48 diretto dal Maestro Salvatore Murru a cura del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini.
Contro l’indifferenza, luogo di memoria e di incontro, il Memoriale della Shoah di Milano è situato negli spazi sottostanti alla Stazione Centrale di Milano, un’area originariamente adibita alla movimentazione dei vagoni postali che tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz-Birkenau, Mauthausen e altri campi di sterminio e di concentramento. Il 6 dicembre 1943 partì il primo convoglio di prigionieri ebrei (169 persone, ne tornarono 5), il 30 gennaio 1944 il secondo, entrambi diretti ad Auschwitz-Birkenau. Soltanto 22 delle 605 persone deportate quel giorno sopravvisse. Tra di loro Liliana Segre, allora tredicenne.
La Fondazione Memoriale della Shoah di Milano rende omaggio alle vittime dello sterminio e rappresenta un contesto vivo e dialettico in cui rielaborare attivamente la tragedia della Shoah. Un luogo di commemorazione ma anche uno spazio per costruire il futuro e favorire la convivenza civile. Vuole essere, infatti, un luogo di studio, ricerca e confronto: un memoriale per chi c’era, per chi c’è ora ma soprattutto per chi verrà. Nel gennaio del 2017 viene sottoposto a tutela dal Ministero per i Beni Culturali per il suo interesse culturale e storico particolarmente importante.
L’evento 21, Il binario nero dell’indifferenza. il Memoriale della Shoah di Milano dall’invisibile al visibilè organizzato in collaborazione con il DiArc, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
L’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e Provincia patrocinia l’iniziativa che è accreditata con 4 CFP presso il CNAPPC.
La Fondazione Ezio De Felice, che svolge e promuove da oltre un decennio attività di studi e ricerche nel campo della conservazione e della museografia, organizza dal 2017 I Musei della Memoria, architetture che  raccontano“, ciclo di conferenze a cadenza annuale con i protagonisti dell’architettura internazionale in occasione della ricorrenza del 27 gennaio.
This slideshow requires JavaScript.
Il binario nero dell’indifferenza «Indifferenza. Tutto comincia da quella parola. Per questo ho voluto che fosse scritta nell'atrio del Memoriale della Shoah di Milano, quel binario 21 della Stazione Centrale da cui partirono tanti treni diretti ai campi di sterminio, incluso il mio.
0 notes
lospeakerscorner · 5 years
Text
Al  Real Sito di Carditello sabato 21 dicembre il tempo tornerà a scorrere con gli antichi orologi solari
CARDITELLO (CE) – Le meridiane di Ferdinando IV di Borbone, che consentivano agli abitanti del sito di conoscere l’orario e regolare l’andamento del lavoro, tornano a scandire il tempo nel Real Sito di Carditello, dopo un complesso lavoro di recupero promosso dalla Fondazione.
Il restauro degli antichi orologi solari, concepiti per essere letti a grande distanza da allevatori ed agricoltori nella “fattoria reale”, sarà inaugurato sabato 21 dicembre alle ore 15, in occasione del solstizio d’inverno.
L’intervento, per il quale la Fondazione si avvale della competenza di Alessandra Pagliano, esperta di gnomonica e docente del Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi di Napoli Federico II, ha portato alla luce alcuni elementi dei dipinti decorati con festoni e motti dedicati ai temi delle stagioni e dello scorrere del tempo.
Fu il matematico Giuseppe Cassella, originario di Cusano Mutri, Benevento, nominato da Ferdinando di Borbone astronomo di Corte, a costruire il primo osservatorio astronomico del Regno delle Due Sicilie e le meridiane del MANN  | Museo archeologico nazionale di Napoli e del Real Sito di Carditello.
Per la prima volta, dunque, saranno mostrati al pubblico i due orologi solari del Real Sito, salvati e riportati all’antico splendore, in attesa di completare il restauro anche degli altri due orologi presenti a Carditello.
“Abbiamo salvato gli orologi solari – ha spiegato la professoressa Pagliano – alcune delle incisioni, infatti, erano andate perse ma sono state recuperate attraverso un minuzioso lavoro che ci ha permesso di ripristinare le linee presenti sugli orologi di Carditello. In totale, sono due orologi con le ore contemporanee, ossia francesi, e altri due con le ore italiche che segnano le ore di luce prima del buio. Questi orologi hanno una grandezza di 25 metri quadrati, i più grandi della Campania, e si basano su un meccanismo astronomico. Insomma, si tratta di una vera e propria meraviglia di precisione per scandire ogni minuto, ora e giorno della vita di Corte all’epoca dei Borbone”.
Il viaggio nel tempo dei Borbone continua con il cartellone di Natale a Carditello – Tempo Reale, la seconda edizione della manifestazione all’insegna di musica, giochi, cultura ed equitazione.
E non solo: spazio anche all’enogastronomia con il brindisi di Natale, a cura dell’azienda vitivinicola Magliulo già sponsor della Fondazione Real Sito di Carditello, e la partecipazione dei caseifici casertani.
Il programma prevede per domenica 22 dicembre:
Cantiamo il Natale (ore 12.30), esibizione del Coro a cappella diretto dal maestro Luigi Grima(tenore Vincenzo Tremante, cembalo e organo Angelo Trancone),
Una tombolata a Carditello (turni alle ore 10 e alle ore 11) in collaborazione con Associazione Damusa, spettacolo di burattini scritto da Giorgio Ferraiolo.
In Italia ci siamo adagiati per lungo tempo sul mero consumo del nostro immenso patrimonio culturale – ha affermato Roberto Formato, direttore della Fondazione – mentre a Carditello puntiamo anche sulla produzione di arte e contenuti nuovi per valorizzare le identità locali e sensibilizzare i più giovani. Per il 2020 stiamo già definendo un format per le scuole, dedicato in particolare all’educazione ambientale e alla legalità, attraverso l’affascinante mondo dei burattini.
L’artista, ambasciatore nel mondo della Commedia di burattini 1860, erede di una famiglia che da cinque generazioni valorizza questa nobile arte, ha ideato per la Reggia di Carditello i personaggi inediti di Maria Carolina, Re Ferdinando e della cameriera che si alterneranno, alla presenza di un cavallino Persano, nella lettura della smorfia napoletana in occasione della tombolata borbonica.
This slideshow requires JavaScript.
Carditello, con meridiane e burattini tornano i Borbone Al  Real Sito di Carditello sabato 21 dicembre il tempo tornerà a scorrere con gli antichi orologi solari…
0 notes