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#Diritti delle donne
gregor-samsung · 4 months
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“ Ricordo che andavo in giro per i paesi della Castellana, in tutta la provincia, prima di tutto per convincere le donne a votare e poi davo l’orientamento di voto a favore della Democrazia cristiana, che era diventato il mio partito. Peccato che io non potessi votare, all’epoca si diventava maggiorenni a ventuno anni, ma ciò non diminuì il mio entusiasmo, il mio impegno. E devo dire che, andando a parlare con le contadine al mattino presto, perché si alzavano alle cinque, cinque e mezza per governare gli animali nelle stalle e poi per accudire uomini, vecchi e bambini, io e le mie amiche non trovavamo difficoltà a convincerle a partecipare. Piuttosto, i dubbi erano sul come partecipare: «Che cosa dobbiamo fare? Come facciamo a non sbagliare? Ne saremo capaci?». Per noi militanti è stato gratificante vedere che comprendevano i nostri discorsi, li condividevano, si rendevano conto che il voto era il punto di partenza di una nuova partecipazione alla vita sociale e politica del paese: un diritto-dovere che ci proiettava, da protagoniste, nel futuro. E le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto perché non eravamo sufficientemente emancipate, non eravamo pronte. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini.
E tuttora vedo con dispiacere che per noi gli esami non sono ancora finiti. Fortunatamente ci furono politici convinti non solo che il voto alle donne era giusto, ma che era utile per la democrazia; di più: sarebbe stato una garanzia di democrazia. E mi ricordo – oggi un tale comportamento sarebbe inconcepibile – che Palmiro Togliatti, riguardo alla decisione da prendere, disse: «Sentite prima quello che pensa De Gasperi». In quell’occasione – come poi si vide – i loro giudizi, i loro comportamenti concordarono. Al di là della valutazione squisitamente politica, sembrò giusto a entrambi affidarsi al nostro buon senso e accordarci fiducia. Purtroppo il buon senso femminile, che è uno dei nostri talenti, in troppe altre situazioni non è stato ascoltato. “
Tina Anselmi con Anna Vinci, Storia di una passione politica, prefazione di Dacia Maraini, Chiarelettere (Collana Reverse - Pamphlet, documenti, storie), 2023; pp. 38-39.
Nota: Testo originariamente pubblicato da Sperling & Kupfer nel 2006 e nel 2016.
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toscanoirriverente · 10 months
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Un mondo di donne, ma non ancora 'per le donne'.
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Una donna può essere Felice e crearsi un'indipendenza economica solo in quelle società dove il patriarcato non esiste e la parità di genere è Valore riconosciuto di Diritto e di fatto; una società, cioè dove le donne non sono strumenti (uteri e badanti) di una nazione, ma Persone che si autodeterminano.
È fondamentale rispettare L'UGUAGLIANZA e la DIGNITA' di tutte le Persone, indipendentemente dal loro genere e orientamento sessuale. La misogina, il maschilismo, vanno contro i principi di uguaglianza e di rispetto dei Diritti Umani, e non possono essere giustificati come semplici 'opinioni' o dogmi religiosi.
Il peggior comportamento da tenere davanti a condotte misogine sta nel giustificarle, considerandole ordinarie; essere discriminati, direttamente o indirettamente, subire molestie per questioni che non ledono alcuno è un Reato contro la Dignità d’una Persona.
L’Etica non sostiene che i comportamenti privati, il 'ruolo', la serie di comportamenti (moralità) che dovrebbe avere una donna pubblicamente debbano essere monitorati da sciamani e creduloni di sette religiose. Autodeterminarsi è un diritto inalienabile di ogni individuo: un credente ha diritto a vivere la propria ‘fede’, anche come martire di una iniqua sofferenza, ma non di imporre a terzi il suo ‘credo’. Il corpo d'una persona appartiene a quella persona soltanto, che ha il pieno Dritto di gestirlo come meglio pensa; ciò decade soltanto quando vi siano problematiche di salute pubblica.
È Etico aderire a iniziative che portano a riconoscere Diritti Civili e Sociali per tutti: una Qualità della Vita ottimale; ogni cittadino dovrebbe battersi per questo, conscio del fatto che essere Felici non è immorale, non è ‘peccato’, ma solo salutare.
È un diritto non essere perseguitati poiché donne: è necessaria una norma che vieti, a istituzioni religiose, come la chiesa cattolica, di fare apologia della misoginia, del maschilismo, poiché è la causa educativa principale di tanta, diffusa, misoginia in Italia: della discriminazione di genere, delle molestie e violenze perpetuate contro le donne, nonché dei numerosi femminicidi ancora compiuti.
E' necessario punire severamente qualsiasi condotta misogina, maschilista, patriarcale - a prescindere da chi la compia: che siano padre, madre, fratello, sorella, compagno, marito, amico, datore di lavoro, vicino di casa, sindaco, politico, sciamano d'una setta religiosa... la loro identità e ruoli non contano e non giustificano in alcun modo la loro Inciviltà.
E' importante educare bene alla sessualità le persone, fin da bambine: la misoginia, il maschilismo sono problemi ancora Reali della nostra odierna società italiana, così quanto l'omofobia. Temi come la Consensualità nei rapporti vanno affrontati tanto in famiglia quanto a scuola.
La misoginia è odio irrazionale nei confronti delle donne e rappresenta una prova di essere cresciuti in un ambiente familiare disfunzionale, dove i genitori non si comportano con Etica, valutando la portata degli insegnamenti incorretti. Là dove la famiglia non sia in grado di educare bene i propri figli, di provare empatia per gli altri, la scuola diventa il luogo ideale dove correggere gli errori formativi che un minore assorbe fra parenti, amici e catechesi.
Il ‘buon senso’ da applicare non può essere chiamato in causa per evitare di affrontare il riconoscimento della piena parità delle donne e non è sufficiente a proteggere le donne da abusi quotidiani, perché è un concetto soggettivo: un maschilista, un misogino, considera ‘buon senso’ offendere, molestare, tentare in ogni modo di subordinare e rendere fragile una donna.
Ci sono soggetti che considerano 'problemi' solo ciò che accade di negativo nella loro esistenza e sulla questione femminile rispondono con il benaltrismo, sminuendo le stesse donne che si sentono a disagio in un mondo che non è fatto su misura per loro.
Sono detestabili coloro che vogliono decidere le ALTRUI libertà per alzata di mano, invece che riconoscere Diritti Umani, come l'autodeterminazione (per tutti, non solo per le donne). Ci sono casi di violenza contro le donne, in Italia, come in molte altre parti del mondo; tali violenze assumono diverse forme, come la violenza fisica, verbale o psicologica.
La Società Ideale è quella che non discrimini alcuno per le sue propensioni, per il suo genere e identità sessuale, puntando alla Qualità Totale della Vita d'ognuno; eliminando ogni forma di pregiudizio. Coloro che hanno una visione strumentale della donna, in Italia, appartengono, in maggioranza, ad aree cattoliche che non hanno alcun rispetto per la Dignità delle Persone.
La religione, la religiosità sono fra le cause primarie di odio sociale: sono deleterie, in campo di Diritti Umani, sia il cristianesimo quanto l'islam; per arginarli serve vietare l'indottrinamento religioso imposto fin da bambini. La 'spiritualità' deve essere una Scelta.
La libertà femminile mette in discussione non solo una società su misura di 'maschio', come quella italiana, ma la chiesa cattolica stessa, la cui organizzazione è patriarcale: solo gli uomini possono diventare papi o sacerdoti; le donne, per la chiesa, non hanno Diritti.
Per andare d'accordo con un sacerdote della misogina chiesa cattolica, devi essere anche tu misogina; esistono, infatti, anche donne misogine, che odiano altre donne; che non percepiscono d'essere pedine d'una incultura che opprime le donne e le vuole pure in guerra fra loro.
Il cattolicesimo è pericoloso per donne e omosessuali; le donne che si omologano al patriarcato e lo tramandano di generazione, ai figli, vivono serenamente; chi si discosta, finisce molestata o ammazzata. Questa è la causa dei femminicidi a cui assistiamo in Italia.
In ogni epoca ci sono state persone che hanno messo in dubbio 'dio' e le religioni; in ogni epoca le religioni sono disposte ad uccidere, a molestare, a torturare, imprigionare gli 'infedeli', i 'diversi': quando non hai prove di ciò che sostieni, puoi solo ricorrere alla violenza per resistere nel tempo - proprio come accade con la religione.
Perché una questione sia vera e funzioni, deve esistere una prova: a stabilirlo sono stati anche coloro da cui abbiamo ereditato un mezzo informatico, un cellulare, un pc, internet, una casa, un impianto elettrico: prodotti che non provengono da dogmi, ma dal metodo sperimentale.
Rispettare le donne non è un ideale politico, appartenente a precise aree, ma segno di Civiltà - è la Civiltà che contraddistingue coloro che hanno messo da parte e superato disvalori religiosi, maleducazione religiosa, moralità, pregiudizi, per comportarsi con Etica.
In quanto donne abbiamo il Diritto di maturare una Coscienza; buona parte di femminicidi e molestie avvengono in contesti dove le altre donne lasciano da sola la vittima: non la proteggono, ma permettono che tutto ciò avvenga come se fossero fatti ordinari.
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womenforwomenitaly · 18 days
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Quali rischi per le donne sulle riforme del premierato e autonomia differenziata. Il pensiero femminista è cruciale per contrastare queste riforme che potrebbero aumentare le disuguaglianze e limitare la libertà di scelta delle donne.
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rideretremando · 1 month
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E ieri sera, mentre ascoltavo "Respect" di Aretha Franklin mi è salita una grandissima carogna. Parto da me, ma mi guardo attorno: le mie amiche, di ogni età e di ogni condizione sociale, dai lavori più disparati, donne intelligenti, impegnate, sensibili, donne che lavorano, studiano, si fanno carico di figli e problemi connessi, di genitori anziani, di incombenze domestiche cercando anche di far quadrare un po' di tempo solo per se stesse, eppure ancora e sempre succubi, in qualche modo, di uomini immaturi, irrisolti, capaci solo di alzare la voce perché di argomenti non ne hanno e non sono più capaci di capire cosa significhi essere "un uomo". Per che cosa? Uomini convinti che alzare mani e voce sia il modo di dimostrare la virilità e donne schiave dell'idea dell'amore romantico, schiave della sessualità, ma soprattutto dello sguardo maschile che ti serve disperatamente per darti un senso e un valore. E intanto le nostre figlie e i nostri figli guardano e pensano che la legge è dalla parte del più forte, di quello che minaccia, che grida di più. Tutto quello che hanno fatto le nostre nonne e le nostre madri appare cancellato. Resta la libertà sessuale, come se fosse quella la liberazione della donna: "Scopo chi mi pare, quando mi pare, dunque sono libera". Che grandissimo abbaglio. La libertà è avere la forza disperata di affermare ancora una volta, e ancora e ancora: RISPETTO.
Simona Vinci
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affascinailtuocuore · 7 months
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8 Marzo con l'Unione Donne Italiane, attraverso immagini nel tempo
Quest’anno celebriamo l’8 Marzo con l’ Unione Donne Italiane, in rappresentanza delle tante associazioni  che si occupano da sempre dei diritti della persona e soprattutto  della donna. L’attuale momento  politico-parlamentare richiede una presenza  forte,  attenta  e consapevole a quanto si sta muovendo intorno all’alternanza  della  rappresentanza di genere nella nuova legge…
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ilcontroverso · 1 year
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Mutilazioni Genitali Femminili: una lotta continua per i diritti delle donne
Le Mutilazioni Genitali Femminili sono, ancora adesso, un problema persistente in certe parti del mondo, come denunciato dall'OMS. UN problema socioculturale di grande impatto sulla vita di milioni di donne. Ce ne parla Giada Malagoli in quest'articolo.
Cosa può guidare, ancora oggi, un popolo a continuare a praticare tradizioni estremamente violente e pericolose? Eppure, l’OMS stima che, nel 2023, 4,4 milioni di ragazze sono a rischio di Mutilazioni Genitali Femminili. Secondo le ultime stime dell’UNFPA si prevede che i numeri saliranno a 4,6 milioni entro il 2030, numeri in rialzo a causa dai continui conflitti, della crescente povertà e della…
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ifattinews · 2 years
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Il "talebano" Gasparri vuole sgretolare la legge 194 sull'aborto
I più arditi e sarcastici hanno già definito Maurizio Gasparri come “talebano” a causa del suo disegno di legge presentato in Senato sul tema dell’aborto e della maternità. Secondo alcuni, l’intenzione di Gasparri è di “smantellare la legge 194 del ’78 in tema di interruzione volontaria della gravidanza. Il Ddl Gaparri Il disegno di legge presentato al Senato a firma Maurizio Gasparri vuole…
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noneun · 2 years
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youtube
“Qui una volta era tutto patriarcato”
“E adesso?”
“C’è ancora!”
Buona Giornata internazionale dei diritti delle donne con un video demenziale tanto quanto la società discriminatoria nella quale viviamo.
Forse anche un pochino meno.
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libero-de-mente · 7 months
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Ho un sogno
Non mi serve chiudere gli occhi per immaginarti, lo posso fare benissimo anche a occhi aperti.
Sogno il tuo sorriso. Sono così indifeso davanti a un tuo sorriso.
Quello di quando sei felice, ti si illuminano anche gli occhi, però mi ricordo anche quello di circostanza, mentre dentro sei sull'orlo di un precipizio.
Penso alle tue mani, alla sensibilità che sta nei loro palmi fino alle punte delle dita. Al fatto che cercando di intrecciare le tue mani con le mie, creavi una protezione per entrambi. La parte sensibile all'interno, il dorso delle mani all'esterno.
Serbo gelosamente il ricordo dei tuoi occhi. Ho letto molti libri, fino alla fine per poi riporli su uno scaffale, ma non riesco mai a smettere di leggere i tuoi occhi. Come ho visto molti cieli, molte stelle, ma non ho mai trovato qualcosa che potesse avvicinarsi a quello che vedo nei tuoi occhi.
Sono rimasto impresso dalla tua mente, il tuo pensiero. Quando metti in mostra il tuo cervello non c'è corpo che tenga. Lo spessore che dimostri di avere è incredibile, arrivi con i tuoi ragionamenti a grandi profondità, dove il mio cervello non ci arriva per mancanza di ossigeno. Dovendo risalire nella superficialità per "respirare".
Ammetto che il tuo corpo lo guardo, quando vuoi essere osservata. Quando lo permetti. Non ho mai visto nulla di così interessante in tutto il creato. Ho visto paesaggi mozzafiato, panorami spettacolari.
Ma insenature, rilievi, foreste, mari e laghi non mi hanno mai lasciato a bocca aperta come l'ammirare il tuo corpo.
Sei stata tante cose in vita, ti ho visto da giovane e poi crescere. Sei stata anche figlia, a volte senza genitori, sei stata anche madre, a volte senza figli, sei stata anche compagna, a volte in solitudine.
Ti hanno messo in condizioni d'inferiorità, ma hai lottato. Ti hanno inflitto umiliazioni, ma hai reagito. Hai raggiunto i vertici della scala sociale, spesso sapendo mantenere l'umiltà imparata nella sofferenza.
Non chiudo gli occhi per ricordarti, basta tenerli aperti e ti vedo. Ovunque tu sia, ovunque io mi trovi.
Perché al mondo ci sono davvero tante Donne. Io sono contento di vivere in un mondo deve esisti tu Donna, che rendi la vita una cosa meravigliosa.
Ho un sogno, quello di non doverti vedere più manifestare per ottenere un diritto, una Legge che ti protegga oppure difendere le tue scelte di vita.
Questo è un mio sogno. Da uomo sarò al tuo fianco.
Dedicato in particolare a donne che non ci sono più, a quelle che subiscono violenze in paesi dove sono merce di scambio, a quelle che imbracciano un fucile per la loro libertà e a quelle sfruttate come carne da macello. Che un giorno tutto questo finisca.
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gregor-samsung · 1 month
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Eravamo insieme davanti alla televisione mentre sullo schermo scorrevano le immagini della ritirata degli americani dall’Afghanistan, anno di grazia 2021, e l’arrivo dei talebani in varie città del paese. Le ragazze di Kabul fuoriuscivano dallo schermo, con i loro quaderni, i loro zaini, le loro matite, la loro voglia di non perdere l’istruzione e la vita che in quei decenni di relativa calma avevano ottenuto a suon di sacrifici. Quelle ragazze di un’altra latitudine le sono scoppiate letteralmente nel cuore. E ho visto hooyo [=mamma] tremare di rancore. Più volte si è alzata in piedi e si è avvicinata alla televisione. Più volte, con un gesto tanto meraviglioso quanto inutile, ha cercato di sorreggere quelle ragazze stanche e affamate di un altro continente con le sue mani minute che accarezzavano il vetro dello schermo. La vedevo mentre cercava di tendere loro il braccio per teletrasportarle sulla pista dove aerei dalla pancia grossa si dirigevano verso una salvezza qualsiasi. Le facevano troppo pena quelle ragazze giovani e intraprendenti, immerse come grumi di merda nel canale di scolo che costeggiava l’aeroporto internazionale Hamid Karzai.
“Dovrebbero stare in un’aula, davanti a una maestra o a un maestro,” mi ha detto con voce sconvolta, adirata. “Davanti a una lavagna, con in mano un gesso, una penna, una possibilità. Accidenti, devono stare in classe con una maestra o un maestro che gli apre una finestra sul mondo.” “Invece, hooyo,” sussurro io, “sono grumi di merda in un canale di scolo.” Grumi di merda destinati a diventare grumi di sangue. Sì, sangue e materia cerebrale. Quando il telegiornale ha dato la notizia di persone assiepate all’aeroporto di Kabul, ho visto la rabbia di hooyo trasformarsi prima in furia e poi in lacrime. Per giorni ha camminato nervosa dentro casa, per strada, nelle terre della sua fantasia, alla ricerca di qualcosa che riuscisse a calmare le raffiche del suo cuore ferito. Era arrabbiata per la triste sorte che stavano subendo le ragazze di Kabul, ma era arrabbiata anche per se stessa. Si era rispecchiata in quelle giovani dagli occhi da cerbiatto, ragazze con quaderni e penne in mano, e si era chiesta perché a molte persone, più donne che uomini, sia ancora proibito sognare.
Igiaba Scego, Cassandra a Mogadiscio, Bompiani (collana Narratori Italiani), 2023¹; pp. 148-149.
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deathshallbenomore · 1 year
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giannamaria guarda che se vuoi criticare la cultura occidentale però non c’è bisogno di rinnegarla così tanto quasi al punto da fare marcia indietro pure sulla parità di genere. ché quella non fa così schifo, dai
#no in realtà il ragionamento che fa è necessariamente più complesso e condivisibile#e cioè ragiona sul modo in cui le politiche di integrazione dei paesi proposti siano in realtà discriminatorie#e basate su presupposti razzisti e neo-coloniali relativi alla superiorità della cultura occidentale#e pertanto all’imposizione a chi arriva di rinunciare alla cultura di provenienza per integrarsi del tutto#in tutto ciò figura anche una promozione dei diritti delle donne + lgbt etc che si rivela solo strumentale#poiché alle destre nazionaliste non gliene frega una mazza ma è pur sempre un ottimo espediente retorico per rafforzare la propria posizione#contro ‘l’Altro’#e fin qui sono super d’accordo con quello che dice l’autrice. ci mancherebbe#solo che in alcuni passaggi mi pare abbondare eccessivamente nelle critiche alla cultura occidentale che certo. ha INFINITI problemi al suo#interno e figuriamoci poi nei rapporti con le altre culture#anche qui sono d’accordo con lei#MA non è che allora dobbiamo buttare via tutto. le conquiste relative ai diritti sono qualcosa su cui arroccarsi con le unghie e con i denti#è disgustoso razzista e ipocrita dire che x valori ci contraddistinguono e noi li incarniamo perfettamente mentre ‘Loro’ devono acquisirli?#assolutamente sì. proprio perché v. supra la cultura occidentale ha problemi anche con questo#detto ciò è auspicabile che una cultura dei diritti - anche quelli di matrice occidentale. elaborati certo grazie a un benessere di cui#abbiamo goduto anche a discapito di altri (e di ciò bisogna esserne consapevoli)#dicevo è auspicabile che una ampia e plurale cultura dei diritti si sviluppi e coinvolga tutti. secondo tempi modi e misure adeguati ma con#l’obiettivo di beneficiare tutti? io dico di sì in fin dei conti#non per tirare fuori il dibattito relativismo vs universalismo e non per fare la democristiana ma forse la via di mezzo tra un assoluto#relativismo e un aggressivo universalismo ha senso#boh è tutto molto interessante ci devo riflettere
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Chiara che riporta l’attenzione sui diritti delle donne. ❤️
“Non sono nuda, questo vestito è un disegno del mio corpo. Il corpo di noi donne non deve mai generare odio o vergogna".
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womenforwomenitaly · 9 months
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"Donna, vita e libertà", Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e alle manifestanti iraniane
Il PE il 12 dicembre ha assegnato il Premio Sacharov 2023 a Jina Mahsa Amini e al movimento "Donna, vita e libertà" in Iran. Il premio è un riconoscimento alle donne iraniane che sono il simbolo della speranza e lotta per l'uguaglianza, dignità e libertà.
Il 12 dicembre 2023 a Strasburgo, il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sacharov per la libertà di pensiero a Jina Mahsa Amini e al movimento “Donna, vita e libertà” in Iran. Così la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola durante la cerimonia ha dichiarato: “Il premio Sacharov per la libertà di pensiero di…
Repressione del regime e la condanna del Parlamento Europeo
In seguito alla repressione delle proteste da parte del regime iraniano, il Parlamento europeo ha condannato la drammatica situazione dei diritti umani nel paese. A ottobre 2022, i deputati hanno chiesto sanzioni contro i funzionari iraniani coinvolti sia nella morte di Jina Mahsa Amini che nella repressione di regime. A gennaio 2023 i deputati hanno chiesto nuove sanzioni contro il regime iraniano e l’inserimento del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche nella lista dei terroristi dell’UE. A novembre 2023 il Parlamento ha adottato una risoluzione sui recenti attacchi contro le donne e i difensori dei diritti delle donne in Iran e la detenzione arbitraria di cittadini dell’UE in questo paese, in cui invita a sostenere i vincitori del premio Sacharov e del premio Nobel istituendo una task force dell’UE. Il Premio Sacharov – istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono i diritti umani e le libertà fondamentali per la libertà di pensiero – viene conferito ogni anno dal Parlamento europeo ed è intitolato al fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sacharov.
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lollyhabits · 5 months
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𝗢𝗴𝗻𝗶 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗮 𝗵𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗲 𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼, 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮, 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗶𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼, 𝗶𝗻 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼, 𝗼𝘀𝘁𝗮𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼.
Ripeti con me, uomo delle caverne: "𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛 𝑢𝑜𝑚𝑜, 𝑒 𝑛𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑢𝑛 𝑢𝑡𝑒𝑟𝑜; 𝑠𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑜, 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜, 𝑐ℎ𝑒 𝑙'𝑎𝑏𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑠𝑖𝑎 𝑜𝑚𝑖𝑐𝑖𝑑𝑖𝑜, 𝑚𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑎𝑠𝑒𝑐𝑡𝑜𝑚𝑖𝑎 (𝑐𝑜𝑠𝑖̀ 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑚𝑖𝑠𝑜𝑔𝑖𝑛𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑚𝑒).".
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alessandrocorbelli · 7 months
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“FESTA DELLA DONNA #8marzo una data da onorare!” @alessandro.corbelli#veritàegiustiziaperirenepalacino su YouTube
https://youtube.com/shorts/w4_ls5qWXoQ?si=OlMxU5nRdBSwMyk (Digital News 24) Come ogni anno, l’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale della Donna, una data simbolo della lotta femminile per l’uguaglianza, il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle donne in tutto il mondo. Questa ricorrenza non è soltanto un momento per ricordare le battaglie vinte, ma soprattutto per riflettere sulle…
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