Tumgik
#Don Lurio
balsanja · 10 months
Text
Charlie & Naomi from Ballet Zoom & Don Lurio
11 notes · View notes
perfettamentechic · 2 years
Text
26 gennaio … ricordiamo …
26 gennaio … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2017: Barbara Hale, attrice statunitense.  (n. 1922) 2016: Abe Vigoda, Abraham Charles Vigoda, è stato un attore statunitense, conosciuto soprattutto per il ruolo di Tessio nel film Il padrino.  (n. 1921) 2011: Mario Scaccia, attore italiano di cinema e teatro.  (n. 1919) 2011: John Herbert, John Herbert Buckup, è stato un attore, regista e produttore cinematografico brasiliano. Herbert fu…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
dreamers-queen · 8 months
Text
Per un momento ho creduto di vedere Don Lurio, poi mi sono ricordata che è morto da vent'anni
1 note · View note
x-heesy · 7 years
Photo
Tumblr media
https://open.spotify.com/track/0ghMi7jnsHANL6tE1TZWSn?si=BQkBxvwCQM-xSd0kgCb0KA
1 note · View note
gargantua · 7 years
Video
youtube
2 notes · View notes
raffaellacarra-icon · 3 years
Text
Felicità tà tà/Il guerriero è il dodicesimo 45 giri di Raffaella Carrà, pubblicato il 6 ottobre del 1974 dall'etichetta discografica CGD e distribuito dalle Messaggerie Musicali di Milano.
A settembre è stato preceduto da un singolo promozionale (CGD 2693), che contiene la stessa incisione di Felicità tà tà (matrici con identico numero), ma un diverso lato B: Ma che sera proveniente dall'album finto live Raffaella... Senzarespiro del 1972.
Complessivamente il disco, grazie al successo del lato A, ottiene al massimo la quarta posizione nella classifica settimanale dei più venduti nel 1974.
Fotografia di copertina di Chiara Samugheo.
Sigla iniziale dell'ultima edizione di Canzonissima, condotta da Raffaella su RAI 1 la domenica pomeriggio, il cui balletto era accompagnato da una famosa coreografia creata da Don Lurio.
https://www.instagram.com/reel/CUrdKrlD3vd/?utm_medium=share_sheet
1 note · View note
chainging · 5 years
Text
youtube
Cavolo se mi manca frullare gambe e braccia su qualche dancefloor; e dire che Don Lurio me spicciava casa. Ogni pista era un luogo religioso, bastava poco per perdere coscienza, pervenire ad uno stato di ascesi che manco in Cappadocia; eppure il mio corpo era lì, lo percepivo chiaramente, ne avvertivo le contrazioni, gli strappi, sentivo la schiena inarcarsi, ma non ne avevo il pieno controllo, fottevo col mondo ma in modalità remota. Ancora ad oggi non ho trovato qualcosa che mi liberasse tanto da me stesso come una notte passata a ballare. Tra poco ginocchia, femori e cuore passeranno inesorabili alla cassa, ché ho il conto aperto da troppo tempo, e io non posso non spendere sti ultimi spicci che mi restano, altrimenti non sarei altro che ‘n buciardo.
16 notes · View notes
hobolunchbox · 5 years
Photo
Tumblr media
The Don Lurio Dancers
186 notes · View notes
balsanja · 11 months
Text
Don Lurio & Ballet Zoom
5 notes · View notes
perfettamentechic · 1 year
Text
19 giugno … ricordiamo …
19 giugno … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Marina Marfoglia, è stata un’attrice, cantante, modella e ballerina italiana. Ragazza-copertina e modella per fotografie destinate alle cartoline illustrate di località turistiche, recitò fra il 1965 e i primi anni ottanta, comparendo in pellicole del cinema d’autore e della commedia all’italiana molto in voga in quei decenni. Fece parte del corpo di ballo di Don Lurio e della compagnia de…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
emanuelecarioti · 4 years
Video
youtube
❣️🙏🕺In memoria di Don Lurio, grande #ballerino, #coreografo e #conduttore #tv 📺 scomparso #oggi, #26gennaio nel 2003, il mio ricordo con questa #intervista https://www.youtube.com/watch?v=H5OyM_Xn5xI #DonLurio #EmanueleCarioti @EmanueleCarioti
0 notes
giancarlonicoli · 4 years
Link
15 giu 2020 13:54
LA RICONOSCETE? PER LEI LA TV E’ STATA “UNA PRIGIONE” ANCHE SE AL MATTINO FACEVA 12 MILIONI DI SPETTATORI. ORA HA 60 ANNI E FA LA PITTRICE A NIZZA. BERLUSCONI LA DEFINI’ “AMBIZIOSA” (“CAPITO? LUI CHE DICE AMBIZIOSA A ME?") – LA LITE CON PAOLO ROMANI, I CESSI DI SEGRATE E LA NUOVA VITA: “I MIEI QUADRI VENDONO IN TUTTO IL MONDO. HO PARTECIPATO ANCHE ALLA 54ESIMA BIENNALE DI VENEZIA…”
-
Roberta Scorranese per corriere.it
Non ci credo.
«Ma è vero, ho sessant’anni».
Sempre bellissima.
«Grazie ma è un sollievo, oggi, essere giudicata non per l’aspetto fisico o per la dizione, bensì per qualcosa che faccio con le mie mani».
Sculture e soprattutto quadri. Astratti, materici, dove lei lavora il colore spianandolo, rigandolo e curvandolo con le mani.
«Vede quello? Si intitola “E l’ali d’oro”, citazione dantesca. Lo sa che Dante mette i Cavalieri Templari in Paradiso, mentre tutto il resto del mondo li collocherebbe all’inferno? Guardi invece questa scultura: è dedicata alle donne che si mettevano in viaggio verso i luoghi sacri, spesso da sole: qualcuna non arrivava a destinazione»
Si ispira al Medioevo nella sua pittura.
«Pellegrini, cavalieri, santi. Troppe coincidenze: quando ho deciso di aprile l’atelier a Nizza ho scelto il 31 di Rue Droite, la via degli artisti. Ebbene, mi sono resa conto che sono a cinque metri dalla chiesa intitolata a San Giacomo, il santo dei pellegrini. Tutto questo era dentro di me».
Ma ben nascosto. Per anni. Fiorella Pierobon, di Somma Lombardo (Varese) — anzi per la precisione di Vergiate, paese ancora più piccolo —, gli stessi occhi chiari che dal 1983 al 2003 hanno scritto in lungo racconto televisivo, quello di Canale 5, la rete ammiraglia di Mediaset. Annunciatrice, presentatrice, cantante, «spalla» ora di Mike ora di Corrado, a volte sullo schermo da sola, come in «Rivediamoli».
Un programma che andava in onda al mattino, no?
«Ma lo sa che facevo 12 milioni di telespettatori?»
Caspita.
«Eppure le donne all’epoca erano sempre parte di un racconto maschile, come iscritte in una traiettoria pre definita. E sì che ce n’erano di bravissime: pensi a Milly Carlucci. Non è come oggi, quando anche le conduttrici possono esprimersi più liberamente, la loro testa viene fuori, anche usando i social».
Si andava delineando anche una precisa fisionomia femminile?
«Sì, ma di due tipi e sa come le riconoscevamo? Vedendo passare i facchini dei costumi. C’era il “modello Gino Landi”, dunque alto e giunonico, ma c’era anche il “modello Don Lurio”, minuto e esile».
Le donne cominciarono ad avere un po’ più di spazio con Costanzo.
«Marta Flavi, per dire, per non parlare della grandissima De Filippi».
All’epoca contavano i grandi showmen, dal potere senza fine.
«Poche volte in quegli anni le donne raggiungevano un’autonomia espressiva, molto più spesso ci dicevano che cosa fare, leggevamo copioni. Io sin dall’inizio non volevo fare la televisione: famiglia veneta, molto riservata, studi di ragioneria».
Ma ha cominciato con «TuttoUncinetto».
«Una delle primissime telepromozioni, era il 1977, su Telealtomilanese».
Poi l’approdo a Mediaset.
«Prima Telenord Italia e Canale 51, poi sì, quella che è diventata Mediaset».
C’era già tutto il gruppo che poi sarebbe sfociato in Forza Italia.
«Avevo a che fare con Paolo Romani, gli dissi che cosa non mi andava bene e me ne andai. Ci siamo rivisti dopo tanti anni, penso che ce l’avesse ancora con me».
Una Fiorella «di lotta» più che di governo.
«Dunque, eravamo già a Segrate, c’erano tre bagni per i maschi e uno solo per le femmine, vado a memoria. Ed erano aperti, nel senso che gli uomini potevano usare il nostro. Sai come lo lasciavano! Dissi che volevo le chiavi per permettere alle donne di prenderle all’occorrenza. Minacciai di andare a fare pipì ogni volta a casa mia. Tempo quattro ore e avevo le chiavi».
Tenne testa anche a Berlusconi?
«Certo. Una volta la Rai mi fece una proposta e io semplicemente andai a sentire che cosa volevano. All’uscita mi fotografarono e finii sui giornali, con il titolo: “Pierobon passa alla Rai”. Non era vero, ma il dottor Berlusconi mi incontrò quattro giorni dopo e disse: “Ah, ma allora lei è ambiziosa!”. Capito, lui che dice ambiziosa a me?!»
E, soprattutto, pronunciando questa parola come se fosse un’accusa.
«Poi aggiunse ironicamente: “Lo sa che i cimiteri sono pieni di persone indispensabili?” Io non feci una piega e risposi: “Mi dica adesso, chiaramente e in faccia che io non sono indispensabile”. Non rispose e andò via. Però lui ogni volta che mi ha incrociato, da quella volta, mi ha sempre chiesto pareri, perché sapeva che io dicevo le cose molto chiaramente. Ho sempre chiesto e ottenuto rispetto».
Ambientino.
«Sto raccontando gli eccessi, in realtà Berlusconi è stato un presidente molto abile e capace, interveniva su tutto e voleva scegliere persino i fiori degli studi. Senza contare che a Mediaset ho conosciuto persone importantissime. Però, vede, solo quando ho cominciato a lavorare il colore sulla tela mi sono resa conto che nella mia vita non avevo mai fatto qualcosa di veramente mio.
Usando le mani, la testa, il cuore. Quelli in tv sono stati anni intensi, frenetici, pieni di viaggi. Eppure ora sono felice. Lavoro a Nizza, non in Italia. Lì nessuno mi conosce, eppure i miei quadri vendono in tutto il mondo. Ho partecipato anche alla 54a Biennale di Venezia».
Sembrerebbe che la tv sia stata per lei una prigione.
«Sì, un meccanismo che ti lascia pochissimo tempo per pensare, riflettere, amare. In tanti ne sono rimasti stritolati, ricordo quanta polverina bianca girava. Io però ho radici provinciali, sono rimasta con i piedi per terra, lo ha già visto il mio orto?»
Fiorella Pierobon vive con il marito Alberto Pugnetti e tre cani in una villetta con orto e giardino a Imbersago, a due passi dal fiume Adda, dove c’è il (presunto) traghetto di Leonardo da Vinci. È una casa ordinata e piena di ricordi, con pochi suoi quadri, segno di apprezzabile modestia. Dipinti che hanno una reale forza materica, frutto di una disciplina d’altri tempi, coltivata con impegno e dedizione.
Una vita piena, la sua, quella di oggi. Eppure tutti le chiedono di quando, bionda e vaporosa, leggeva gli annunci in tv.
«Ma lo so, sono un personaggio. Vuole un aneddoto su un ammiratore? Una volta uno mi inseguì con la macchina e mi lanciò delle rose dal finestrino. Vuole un parere su Mike? Che vuole che le dica, un grandissimo professionista ma diomio, zero ironia. Una volta osai quello che nessuno osava in sua presenza: feci una battuta. Calò il gelo. Vuole che le racconti una delle tante avances che mi sono state fatte quando lavoravo in televisione? Una risposta su tutte: ma chi non ne faceva?»
Fiorella, sa che sembra più interessante la sua vita di adesso?
«Perché le vite interessanti sono quelle che hanno qualcosa da dire. In tv leggevo e basta».
Fa anche la radio, RadioFrancigena. Che cosa le manca?
«Non ho scritto libri. Per ora».
0 notes
dianora77 · 5 years
Text
undefined
youtube
0 notes
gargantua · 7 years
Video
youtube
0 notes
x-heesy · 7 years
Audio
#NowPlaying Il Surf Del Marziano von Don Lurio 🎧
0 notes
Text
Con metodo scientifico
Alcuni si lamentano ultimamente di letture poco divertenti Durante i miei reading. Il vecchio diceva che: la gente ride Quando incontra un poeta... Non che io sia un poeta ma: Oggi mi sento buono E vi voglio accontentare. Potrei scrivere scenette divertenti E Ceare paradossi ridicoli Attingendo alla parte grottesca Della mia breve esistenza Che ne è pregna al di là Di ogni ragionevole dubbio Potrei raccontare del cinque di gennaio 2017 Quando sbronzo al mio paese Dopo aver rovesciato un vodka tonic Al bancone del Pub del cinese Con aria di spavalda sufficienza Mi appoggiavo al bancone di spalle Sulle punte dei gomiti In un incrocio tra Alain Delon e Mel Brooks (Ma più mel brooks) Mentre la donna con la quale me la intendo Era andata via con i suoi amici E tutte le donne con le quali me la sono metaforicamente intesa cantavano molto male A quattro passi dal mio naso canzoni d'amore contro uno schermo luminoso Ed io ignorando le regole della statica E i consigli di Guglielmo Tell (Che diceva che la precisione del tiro dipende dalla stabilità del piede) ho appoggiato il mio peso Al di fuori della base di appoggio La verticale passante per il mio baricentro É caduta ancora una volta al di là o al di qua Delle regole stabilite Scivolando così rovinosamente con la Testa-spalla sul poggiapiedi in ferro Del bancone che manco il Don Lurio dei tempi migliori. Testa spalla baby testa spalla baby one two ... Una volta a terra abbiamo cominciato a ridere come se fosse riscoccata la mezzanotte del secolo xxxv E ho cominciato urlare di non toccarmi Ché stavo cercando le risposte che non si trovano all'altezza delle parole Ma a quella del culo e di certi apparati... Ché il corpo ha il suo linguaggio Ed io volevo capire... Ch'ero lontano megaparsec Da un briciolo di verità. E non avevo manco una cazzo di luce Datemi una cazzo di torcia Come il buon Diogene... Lasciatemi essere cinico Lasciate che prenda la residenza A Cinecittà! Ho urlato o ho creduto di urlare. Poi mi sono rialzato E abbiamo continuato a cantare male Allegramente Canzoni d'amore tristi Contro uno schermo luminoso... É tutto vero... Adesso potete cominciare a ridere. Grazie.
1 note · View note