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#Elisabetta II del Regno Unito
arcobalengo · 1 year
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7 agosto 1962, con un cablogramma “confidenziale” inviato al Ministero dell’Energia, il Regno Unito viene informato di una conversazione tra un pezzo grosso dell’industria petrolifera ed Enrico Mattei in cui il fondatore dell’ENI dice:
"Ci ho messo sette anni per portare il Governo verso una “apertura a sinistra”. Posso dirti che ce ne vorranno meno di sette per far uscire l’Italia dalla NATO e metterla alla testa dei paesi neutrali".
A Londra sono preoccupati, Mattei è visto come “un manager tosto e un uomo potente e pericoloso […] nelle condizioni di fare gran bene o gran male all'Italia".  Un leader quindi, che col suo incoraggiare i paesi più poveri all’autarchia energetica minaccia direttamente gli interessi del cartello anglo-americano delle multinazionali del petrolio e del colonialismo britannico in Maghreb e Medio Oriente.
Al ministero dell'Energia non perdono tempo e scrivono al Foreign Office: "L'Eni sta diventando una crescente minaccia agli interessi britannici. Ma non dal punto di vista commerciale [...] La minaccia dell'Eni si sviluppa, in molte parti del mondo, nell'infondere una sfiducia latente nei confronti delle compagnie petrolifere occidentali".
Il ministero degli Esteri di Sua Maestà informa l’intelligence: “Fino a che punto l'Eni dipende dal petrolio russo? il problema della virulenta propaganda di Mattei contro l'imperialismo e contro le compagnie petrolifere?"
81 giorni dopo quel cablogramma Enrico Mattei viene ucciso in un attentato.
Era il 27 ottobre 1962. Regnante Elisabetta II di Windsor.
Ma voi continuate pure.
Antonio di Siena
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scienza-magia · 3 months
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L'intelligenza artificiale supera il test di Touring
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Si fa presto a dire test di Turing. A settant'anni dalla morte di Alan Turing, il suo test sulle intelligenze artificiali è tornato di stretta attualità a dimostrazione della sua grande influenza. L’8 giugno di settant’anni fa Alan Turing fu trovato morto nella propria casa di Wilmslow, in Inghilterra, dalla sua governante. Le analisi sul suo corpo portarono alla conclusione che uno dei più brillanti pionieri dell’informatica fosse morto il giorno prima – il 7 giugno – a causa di un avvelenamento da cianuro. Vicino al suo corpo c’era una mela mangiata a metà: si ipotizzò che Turing l’avesse usata per mascherare il sapore del veleno, ma non fu mai analizzata per verificare se contenesse tracce di cianuro. Turing morì dopo un periodo di grandi difficoltà, definito dalle leggi dell’epoca un criminale per la propria omosessualità e sottoposto alla castrazione chimica, dopo aver dato un contributo fondamentale all’informatica e allo sviluppo del concetto di “intelligenza artificiale”.
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Un monumento dedicato ad Alan Turing a Paddington, Regno Unito (Matt Brown, Wikimedia) Solo nel 2009, a più di mezzo secolo dalla sua morte, il governo britannico espresse il proprio rammarico per il trattamento riservato a Turing, così come alle migliaia di altre persone condannate per la loro omosessualità. Furono poi necessari altri quattro anni prima che la regina Elisabetta II concedesse a Turing una grazia postuma, riconoscendo il suo importante contributo per il progresso e la pace, soprattutto in un periodo drammatico come quello della Seconda guerra mondiale. Turing fu infatti uno dei protagonisti delle decodifica dei messaggi realizzati con Enigma, la macchina sviluppata dai nazisti per comunicare in codice e organizzare gli attacchi soprattutto contro i sottomarini degli Alleati, come raccontato nel film The Imitation Game con Benedict Cumberbatch. Ma il contributo più grande di Turing fu nello studio e nelle riflessioni intorno al rapporto tra gli esseri umani e le macchine, in un periodo in cui l’informatica per come la intendiamo oggi era agli albori e gli scenari in cui i computer avrebbero risolto molti dei nostri problemi sembravano ancora da fantascienza. Prima della Seconda guerra mondiale e di Enigma, Turing immaginò nei suoi studi una macchina in grado di svolgere qualsiasi compito, prospettando caratteristiche e funzionamenti non molto lontani da quelli dei computer che usiamo ogni giorno, smartphone compresi. Turing riteneva che la sua ipotetica macchina sarebbe stata in grado di rispondere a specifiche esigenze, a patto di fornirle un programma adeguato per farlo. Ma Turing era soprattutto affascinato dalla possibilità che un giorno le macchine potessero diventare sofisticate al punto da sembrare umane. Illustrò l’idea in un articolo pubblicato nel 1950 sulla rivista accademica Mind, descrivendo un esperimento per mettere alla prova un sistema artificiale in una conversazione tra esseri umani. Fin dall’inizio dell’articolo Turing chiariva la difficoltà del problema: «Propongo di prendere in considerazione la seguente questione: “Le macchine possono pensare?”». La riflessione proseguiva segnalando come fosse difficile definire il concetto stesso di “pensare”, arrivando alla proposta di un gioco-test basato per lo più sul linguaggio da considerare come un’espressione di intelligenza.
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Una versione di Enigma (Getty Images) Nel corso del tempo sarebbero state elaborate varie versioni del test, oggi noto come “Test di Turing” dal nome del suo inventore, ma ci sono spesso elementi comuni. Nel test un valutatore deve essere in grado di distinguere veri interlocutori da un interlocutore artificiale, naturalmente senza poterli vedere e sapendo che uno di loro è una macchina. Il sistema artificiale supera la prova se il valutatore non riesce a distinguerlo dagli esseri umani. Nonostante fosse stato presentato in un articolo in parte speculativo e “minore” rispetto ad altre ricerche svolte da Turing – e non fosse definito esplicitamente come un modo per misurare l’intelligenza di un sistema – il test che porta il suo nome sarebbe diventato negli anni un importante punto di riferimento per chi si occupa di informatica e di sistemi di intelligenza artificiale. A oltre 70 anni dalla sua pubblicazione, si discute ancora oggi sulla possibilità che una macchina sviluppi una propria coscienza, tale da consentirle di articolare un pensiero e di averne consapevolezza. Nel corso del tempo il test di Turing avrebbe ricevuto diverse critiche per una certa ingenuità, dimostrata dal fatto che alcuni dei vincoli previsti possono essere facilmente aggirati per dare l’illusione al valutatore di avere effettivamente a che fare con un essere umano, anche se sta interagendo con una macchina fortemente limitata ma programmata per nascondere i propri limiti. Anche per questo motivo nacquero test alternativi, pur basati sugli assunti di Turing. ELIZA, un programma sviluppato negli anni Sessanta negli Stati Uniti, dava risposte all’apparenza “intelligenti” imitando uno psicologo. Il sistema suggeriva con una certa frequenza ai propri interlocutori umani di riflettere sulle loro affermazioni, proprio come avrebbe fatto un terapista, semplicemente componendo le proprie frasi in domande che contenevano parte delle risposte appena ricevute. Secondo alcuni parametri, ELIZA superava il test e in un recente studio ha anche battuto una delle versioni di GPT, il sistema di intelligenza artificiale che fa funzionare il famoso ChatGPT. Che un sistema concepito 60 anni fa, quando i computer avevano una frazione della capacità di calcolo di quelli attuali, ne abbia superato uno recentissimo e molto discusso proprio per le sue capacità si spiega col fatto che non esiste un’unica versione formalizzata del test. L’idea di base è quella che fu esposta da Alan Turing a metà Novecento, ma i modi in cui viene effettuato il test possono variare sensibilmente in base ai criteri scelti dai gruppi di ricerca che se ne occupano. Essendo il sistema più conosciuto e studiato degli ultimi anni, ChatGPT è finito al centro di molte sperimentazioni anche tese a verificare la sua capacità di produrre conversazioni così verosimili da poter essere scambiate per quelle prodotte da un essere umano. Nel luglio del 2023 un articolo pubblicato su Nature ha segnalato il superamento del test di Turing da parte di ChatGPT, pur evidenziando come rimangano irrisolti molti problemi legati al produrre sistemi che siano effettivamente in grado di ragionare. Alcuni particolari sistemi di AI come ChatGPT sono basati su modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per la generazione di testi, che prevedono le parole da utilizzare man mano che scrivono una frase senza che abbiano una consapevolezza di ciò che stanno facendo (per alcuni esperti è un problema secondario, nel momento in cui una AI svolge comunque efficacemente il compito che le è stato assegnato). A inizio 2024 un altro studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha segnalato come la versione all’epoca più recente di ChatGPT producesse conversazioni non distinguibili da quelle dei suoi interlocutori umani, rivelando le proprie origini artificiali solo nel caso di risposte orientate in modo più marcato alla cooperazione e all’altruismo. La sperimentazione era stata effettuata basandosi su una serie di test solitamente somministrati per verificare la personalità e le scelte in particolari scenari, di tipo etico ed economico. Secondo il gruppo di ricerca, lo studio dimostra uno dei primi casi in cui una intelligenza artificiale ha superato «un rigoroso test di Turing», ma per alcune delle risposte fornite «non avrebbe probabilmente guadagnato molti amici». L’esperimento non può comunque essere considerato definitivo, visto che la questione del test di Turing e più in generale della capacità delle macchine di pensare è ancora ampiamente discussa tra chi si occupa di filosofia, di informatica e di matematica. La proposta di Turing non era del resto orientata a dare risposte, ma a fare domande: non aveva pensato il proprio test come una prova di intelligenza e umanità, ma come un gioco, una gara di imitazione. Lo immaginò in un’epoca molto diversa dalla nostra, dove sarebbe stato già sorprendente di per sé avere un programma che risponde a delle domande ed è in grado di portare avanti una conversazione. Oggi sappiamo che quei sistemi esistono, sono ormai nella nostra vita di tutti i giorni, ma sappiamo anche che non hanno consapevolezza di sé e che non “pensano”. E quando arriviamo a quest’ultima conclusione, ci interroghiamo su che cosa significhi davvero “pensare”, un concetto per nulla banale e sul quale si ragiona e specula praticamente da sempre. Turing era consapevole dell’impossibilità di dare una risposta convincente alla definizione di quel concetto, ancor prima di applicarlo alle macchine.
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Una statua dedicata ad Alan Turing a Manchester, Regno Unito (Getty Images) Di certo Turing avrebbe osservato con interesse i progressi raggiunti nel campo delle AI negli ultimi anni, visto che già nel suo articolo del 1950 ammetteva che «Le macchine mi sorprendono con grande frequenza», aggiungendo poi: L’idea che le macchine non possano suscitare sorprese è dovuta, a mio avviso, a un errore a cui sono particolarmente soggetti filosofi e matematici. Deriva dal presupposto che non appena un fatto viene presentato a una mente, tutte le conseguenze di quel fatto affiorano nella mente simultaneamente con esso. È un presupposto molto utile in molte circostanze, ma si dimentica troppo facilmente che è falso. Una conseguenza naturale di ciò è che si presuppone che non vi sia alcuna virtù nel mero elaborare conseguenze partendo da dati e principi generali. Alan Turing morì a 41 anni in circostanze mai completamente chiarite e che ancora oggi lasciano aperte molte domande. Due anni prima della sua morte, la polizia stava indagando su un furto avvenuto nella sua casa e Turing ammise di avere avuto una relazione fisica con un uomo, che gli aveva riferito di conoscere l’identità di chi aveva commesso il furto e che sarebbe stato quindi utile alle indagini. Nel marzo del 1952 Turing fu accusato di «grave indecenza e perversione sessuale» e si dichiarò colpevole e fu condannato alla castrazione chimica attraverso l’assunzione di estrogeni. La condanna per omosessualità comportò la fine dell’accesso da parte di Turing ai documenti e alle attività governative secretate, per esempio legate alle attività di intelligence durante la Guerra Fredda, nonostante pochi anni prima avesse dato un contributo importante nel decifrare i messaggi di Enigma. Il corpo di Alan Turing fu cremato due giorni dopo la morte e le ceneri furono disperse nel giardino del crematorio, nel punto in cui anni prima erano state disperse le ceneri di suo padre. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Le feste nazionali inglesi: un viaggio attraverso le tradizioni
Le feste nazionali inglesi offrono un affascinante spaccato sulla cultura e le tradizioni del Regno Unito. Esse combinano antiche usanze religiose con celebrazioni più recenti, creando un calendario ricco di eventi e significati. Capodanno e l'Epifania Il 1° gennaio segna l'inizio del nuovo anno con festeggiamenti e fuochi d'artificio. Il 6 gennaio, l'Epifania, celebra la visita dei Re Magi a Gesù Bambino. In alcune zone d'Inghilterra, come in Cornovaglia, si tiene la tradizione del "ceffyl", un corteo con figure mascherate che porta in dono dolci e pane speziato. San Valentino Il 14 febbraio è dedicato all'amore e agli innamorati. Le persone si scambiano biglietti d'auguri, fiori e cioccolatini. In alcune città, come Londra, vengono organizzati eventi speciali come matrimoni di massa o cene romantiche a lume di candela. Pasqua La Pasqua è una delle feste più importanti del calendario cristiano. Celebra la risurrezione di Gesù Cristo e si svolge in due giorni: il Venerdì Santo, dedicato alla commemorazione della crocifissione, e la Pasquetta, giorno di gioia e festa. In Inghilterra, le uova di Pasqua sono protagoniste, decorate con cioccolato o dipinte a mano. Festa del Lavoro Il 1° maggio si celebra la Festa del Lavoro, in onore dei lavoratori e dei loro diritti. In molte città britanniche si organizzano sfilate e manifestazioni per celebrare questa ricorrenza. Festa della Primavera e Festa dell'Estate Il Regno Unito ha due "bank holiday" (giorni festivi) mobili: la Festa della Primavera, che cade l'ultimo lunedì di maggio, e la Festa dell'Estate, che si celebra l'ultimo lunedì di agosto. Questi giorni sono dedicati al relax, al tempo libero e alle attività all'aperto. Natale e Santo Stefano Il Natale è la festa più importante dell'anno in Inghilterra. Il 25 dicembre le famiglie si riuniscono per celebrare la nascita di Gesù Cristo con decorazioni, canti natalizi e il tradizionale pranzo con il tacchino. Il 26 dicembre, Santo Stefano, è un giorno di festa dedicato alle visite ai parenti e agli amici. Altre feste nazionali inglesi Oltre a queste festività nazionali, il Regno Unito celebra anche altre ricorrenze importanti come il compleanno della Regina Elisabetta II, il Guy Fawkes Day (5 novembre) e il Remembrance Day (11 novembre). Le feste nazionali inglesi sono un momento per stare insieme alle persone care, celebrare le tradizioni e godersi i piaceri semplici della vita. Un'occasione per scoprire la cultura britannica in tutta la sua ricchezza e varietà. Foto di 12019 da Pixabay Read the full article
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carmenvicinanza · 6 months
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Vera Lynn
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Vera Lynn è la cantante passata alla storia con il brano We Will Meet Again, che ha rincuorato i soldati inglesi durante la seconda guerra mondiale e che, ancora oggi, è tra le melodie patriottiche più amate in Gran Bretagna.
La canzone venne utilizzata da Stanley Kubrick nella colonna sonora del film Il dottor Stranamore del 1964 e ha visto una nuova rinascita dopo che la Regina Elisabetta II ne ha citato il testo in un discorso fatto al paese durante la fase più critica della pandemia da Covid -19 nel 2020.
A lei, Roger Waters dei Pink Floyd ha dedicato la canzone Vera, tratta da The Wall nel 1979.
Vera Lynn è lo pseudonimo di Vera Margaret Welch nata a Londra il 20 marzo 1917 in una famiglia umile. Ha iniziato a cantare nei pub all’età di sette anni, ha adottato il cognome da nubile della nonna materna come pseudonimo quando ne aveva undici e si è unita a una band giovanile chiamata Madame Harris’s Kracker Kabaret Kids.
Esibendosi nel circuito del music hall inglese, nel 1933, è stata notata da Howard Baker che l’aveva invitata a unirsi alla sua orchestra. Con lui ha inciso il suo primo disco, It’s Home, nel 1935, anno in cui ha partecipato anche alla sua prima trasmissione radiofonica, con la Joe Loss Orchestra.
Il suo cavallo di battaglia, la canzone We Will Meet Again, con la musica di Ross Parker e le parole di Hugh Charles, è stata incisa nel 1939 insieme al marito, Harry Lewis, clarinettista e sassofonista.
Il suo successo è avvenuto durante il secondo conflitto mondiale, tanto che un sondaggio del Daily Express l’aveva dichiarata come la cantante più amata dai soldati britannici. In quegli anni conduceva un programma radiofonico diretto alle truppe, ha cantato nella metropolitana di Londra, usata come rifugio durante i bombardamenti, e si è esibita per i soldati al fronte in Egitto, Birmania e India. Sfidando il pericolo, con la sua voce, ha portato conforto a chi combattevae ai malati negli ospedali di guerra.
Amatissima e rassicurante, ha rappresentato la speranza e la resilienza di una generazione devastata.
Il successo straordinario della sua canzone ha originato, nel 1943, l’omonimo film che l’ha vista protagonista.
Dopo la guerra la sua fama si è estesa anche negli Stati Uniti, tanto che, nel 1952 è stata la prima artista inglese a raggiungere il primo posto della classifica americana con Auf wiederseh’n sweetheart.
È stata premiata con una lunga serie di onorificenze, fra cui la nomina a Dama dell’Impero Britannico nel 1965.
Negli anni Sessanta e settanta ha condotto diversi programmi televisivi e continuato a incidere dischi. La sua ultima esibizione pubblica è stata a Buckingham Palace, nel 1995.
Considerata un vero e proprio monumento nazionale, a 92 anni, nel 2009, è stata l’artista più anziana a raggiungere la prima posizione nella classifica degli album del Regno Unito con la compilation We’ll Meet Again: The Very Best of Vera Lynn.
Nello stesso anno ha fatto causa al British National Party per aver usato la sua canzone The White Cliff of Dover in un album contro l’immigrazione che tradiva completamente i suoi ideali.
Nel 2014 ha pubblicato la raccolta Vera Lynn: National Treasure e tre anni dopo è uscito Vera Lynn 100, una compilation di successi per commemorare i suoi cent’anni che, col suo terzo posto, l’ha resa la prima performer centenaria ad avere un album nella Top 10.
È morta il 18 giugno 2020 alla bella età di 103 anni nella sua casa di Ditchling, nel Sussex orientale. Messaggi di cordoglio sono arrivati da celebrità come la Regina Elisabetta, Paul Mc Cartney e Elton John.
Dopo la sua dipartita i suoi dischi hanno risalito le classifiche.
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reginadeinisseni · 11 months
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La storia di Luigi XIV: "Il Re Sole"
Luigi XIV di FranciaDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Disambiguazione
– "Re Sole" rimanda qui. Se stai cercando il film del 1963, vedi
I re del sole
.
Disambiguazione
– "Luigi XIV" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi
Luigi XIV (disambigua)
.Luigi XIV di Francia
Hyacinthe Rigaud
,
ritratto di Luigi XIV
, olio su tela, 1700-1701 circa.
Parigi
,
Museo del Louvre
.
Re di Francia e di Navarra
In carica14 maggio
1643
1º settembre
1715
Incoronazione
Cattedrale di Reims
, 7 giugno
1654
Predecessore
Luigi XIII
Successore
Luigi XV
Conte di Barcellona
[1]
In carica14 maggio
1643
ottobre
1652
Predecessore
Luigi XIII di Francia
Successore
Filippo IV di Spagna
Nome completo
francese
: Louis-Dieudonné de France
italiano
: Luigi Deodato di Francia
Trattamento
Sua Maestà
Altri titoli
Coprincipe di Andorra
(1643-1715)
Delfino di Francia
(1638-1643)
Nascita
Castello di Saint-Germain-en-Laye
, 5 settembre
1638
Morte
Reggia di Versailles
, 1º settembre
1715
(76 anni)
Luogo di sepoltura
Necropoli reale della basilica di Saint-Denis
Casa reale
Borbone di Francia
Dinastia
Capetingi
Padre
Luigi XIII di Francia
Madre
Anna d'Austria
Coniugi
Maria Teresa di Spagna
Françoise d'Aubigné, marchesa de Maintenon
(
morg.
)
Figli
Luigi
Anna Elisabetta
Maria Anna
Maria Teresa
Filippo Carlo
Luigi Francesco
vedi altri
Religione
Cattolicesimo
Firma
Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole (Le Roi Soleil) o Luigi il Grande (Saint-Germain-en-Laye, 5 settembre 1638 – Versailles, 1º settembre 1715), è stato un membro della casata dei Borbone nonché il 64º re di Francia e 44º di Navarra. Regnò per 72 anni e 110 giorni, dal 14 maggio 1643, quando aveva meno di cinque anni, fino alla morte nel 1715, quando ne aveva quasi 77.
La concezione di governo che lo ispirava è perfettamente sintetizzata nella celebre frase: L'État, c'est moi! ("Lo Stato sono io!").
Per la sua durata il regno di Luigi XIV è al primo posto nella classifica dei regni più lunghi della storia seguito da Elisabetta II del Regno Unito.
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perfettamentechic · 1 year
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8 settembre … ricordiamo …
8 settembre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Elisabetta II, nata Elizabeth Alexandra Mary, è stata la regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth. Sposata con Filippo di Edimburgo. La serie The Crown è incentrata sulla sua vita. (n. 1926) 2021: Jordi Rebellón, Jordi Rebellón López, attore spagnolo,  noto per il ruolo di Rodolfo Vilches nella popolare serie televisiva Hospital…
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Carlo III sfila a cavallo al suo primo Trooping the Colour da Re
Primo Trooping the Colour per re Carlo III. A Londra si è tenuta la grande parata che dal 1748 segna i festeggiamenti per il compleanno pubblico del sovrano del Regno Unito. Carlo III ha rispolverato una vecchia tradizione e partecipato al corteo a cavallo. È la prima volta che accade dal 1986, ultimo anno in cui la regina Elisabetta II sfilò in sella alla sua Burmese.  Accanto al Re, hanno…
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personal-reporter · 1 year
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Le migliori serie TV da guardare prima di dormire
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Guardare una serie TV prima di dormire può essere un ottimo modo per rilassarsi e staccare la mente dalle preoccupazioni quotidiane. Tuttavia, scegliere la giusta serie può essere un'impresa difficile, considerando la vasta gamma di opzioni disponibili. In questo articolo, esploreremo alcune delle migliori serie TV da guardare prima di dormire. Friends Friends è una serie TV americana di grande successo degli anni '90 che ha catturato il cuore di molti spettatori in tutto il mondo. La serie racconta le vicende di un gruppo di sei amici che vivono a New York, tra cui Rachel, Ross, Monica, Chandler, Joey e Phoebe. Friends è una serie leggera, divertente e rassicurante che può aiutare a rilassare la mente prima di dormire. The Office The Office è una serie TV americana che segue le vicende dei dipendenti di una società di forniture per ufficio nella città fittizia di Scranton, in Pennsylvania. La serie è nota per il suo umorismo secco e la sua capacità di catturare perfettamente la noia e la monotonia della vita d'ufficio. Se stai cercando una serie leggera e divertente da guardare prima di dormire, The Office potrebbe essere la scelta perfetta. Parks and Recreation Parks and Recreation è una serie TV americana che segue le vicende di Leslie Knope, interpretata da Amy Poehler, una funzionaria del governo locale che lavora per il dipartimento dei parchi e delle ricreazioni della città di Pawnee, Indiana. La serie è nota per la sua comicità esilarante e il suo tono allegro e ottimista. Se stai cercando una serie che ti faccia ridere e ti metta di buon umore prima di dormire, Parks and Recreation potrebbe essere la scelta giusta per te. The Crown The Crown è una serie TV britannica che racconta la storia della regina Elisabetta II del Regno Unito, dalla sua ascesa al trono nel 1952 fino ai giorni nostri. La serie è nota per la sua produzione di alta qualità, il suo cast stellare e la sua attenzione ai dettagli storici. Se sei interessato alla storia e sei alla ricerca di una serie TV più impegnativa da guardare prima di dormire, The Crown potrebbe essere la scelta giusta per te. Master of None Master of None è una serie TV americana creata da Aziz Ansari che segue le vicende di Dev, un attore trentenne che vive a New York. La serie è nota per la sua commistione di umorismo e dramma, nonché per la sua capacità di affrontare temi sociali e culturali importanti. Se stai cercando una serie TV che ti faccia riflettere prima di dormire, Master of None potrebbe essere la scelta giusta per te. In conclusione, guardare una serie TV prima di dormire può essere un'ottima soluzione per rilassarsi e staccare la mente dalle preoccupazioni quotidiane. Scegliere la serie giusta è importante, quindi ti consigliamo di prenderti il tempo necessario per trovare quella che meglio si adatta ai tuoi gusti e alle tue esigenze. Read the full article
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londranotizie24 · 1 year
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Nel libro Passo falso di Marco Varvello, l'Inghilterra che cambia fuori dall'Ue
Di Pietro Nigro @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Si presenta lunedì 22 maggio alle 18:30 all'Istituto di cultura di Londra il nuovo libro del giornalsita Marco Varvello Passo falso. Passo falso, come cambia l'Inghilterra fuori dall'Unione Europea: il 22 maggio all'Iic la presentazione del libro di Marco Varvello Il Regno Unito sta cambiando, e in che modo? È già diverso, e come, dopo la scissione dall'Unione Europea? In che modo i cambiamenti stanno interessando noi europei, e in particolare i giovani e le ragazze italiane che si recavano nel Regno Unito per lavorare e imparare la lingua, spesso trascorrendo lunghi periodi di tempo qui e talvolta trasferendosi qui a tempo indeterminato? A queste ed altre domande simili cerca di dare una risposta Passo falso - Come cambia l'Inghilterra fuori dall'Unione Europea, il nuovo libro scritto dal giornalista e corrispondente Rai da Londra Marco Varvello e pubblicato da Rai Libri, che presenta la sua ultima opera iol 22 maggio prossimo, alle 18.30, all'Istituto italiano di Cultura di Londra. La separazione del Regno Unito dall'Unione europea è appena cominciata, in effetti, e solo ora si sono rese completamente evidenti le conseguenze dell'uscita dal mercato unico, anche se i primi segnali si sono visti praticamente all'indomani della Brexit. I cambiamenti sono palpabili, sia dal punto di vista finanziario e commerciale, sia dal punto di vista istituzionale, a seguito della Brexit e della morte della Regina Elisabetta II. Basti pensare alla improvvise difficoltà negli approvigionamenti di merci provocati per esempio alla imposibilità di tanti camionisti ed autrotrasportatori europe di entrare in Gran Bretagna,mentre tanti lavoratori che non avevano regolarizzato la loro residenza in Regno Unito sono dovuti uscire dal Paese e tornare in Italia, in Lituania, in Polonia, in Spagna in Ungheria, e sono improvvisamente venuti a mancare i lavoratori di tanti settori produttivi. Dopo quasi 50 anni di appartenenza europea e 70 di regno di Elisabetta, la vita nel Regno Unito non è più la stessa. E i cambiamenti tumultuosi che si sono verificati nella pancia profonda della società britannica, si sono manifestati, e forse anche accelerati, dopo la morte della Regina Elisabetta II. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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lamilanomagazine · 2 years
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Milano, all’Agostino Art Gallery l’evento culturale “L’arte del tè con la regina”
Milano, all’Agostino Art Gallery l’evento culturale “L’arte del tè con la regina”.   All’ora del tè, si parla con le autrici di uno dei libri più venduti, “Elisabetta- L’ultima regina”, di Luisa Ciuni e Elena Mora (Cairo, € 16, pp 224), circondati dalle opere pop della mostra più intrigante in questi giorni a Milano, “Lilibet The Queen”: ecco l’evento dal titolo “L’arte del tè con la regina”, che attende tutti i milanesi mercoledì 15 febbraio 2023 dalle 17.30 alle 20 in via Solari 72, alla Agostino Art Gallery. Sia della rassegna dedicata a Elisabetta d’Inghilterra, morta l’8 settembre scorso, sia del libro, distribuito anche con il Corriere della Sera, si è parlato ampiamente. Ora la Agostino Art Gallery di Cinzia Lampariello Ranzi e Christian Giulio Ranzi offre un’esperienza plurisensoriale di tutto ciò che di english può attrarre i fans della “sovrana dei records”, compreso appunto un tè d’autore offerto nelle preziose ceramiche Geminiano Cozzi 1765 Venezia, collezione Lizzy Vuitton firmata da Endless, artista rappresentato dalla Galleria Cris Contini Contemporary. L’esposizione è anch’essa una mostra mercato con valori che partono dai 1000 euro. Terminerà il 20 febbraio, offre una selezione di pezzi unici e multipli realizzati da alcuni dei protagonisti della pop art e della street art internazionale: Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, Tvboy. Altro unicum: un’opera dedicata alla regina è di Alberto Petrivelli, originario di Orvieto, ma residente a Londra, che espone per la prima volta in una galleria italiana. I lavori esposti sono frutto di una ricerca condotta nel 2021 e nel 2022 dai coniugi Ranzi interessati a celebrare il forte valore iconico, politico e culturale di Her Majesty attraverso il linguaggio dell’arte e il confronto tra opere realizzate da artisti appartenenti a diverse generazioni e ambiti geografico-culturali.Diverse le opere commissionate dagli stessi galleristi come “God save the queen” di Raptuz, artista italiano classe 1968 (Luigi Maria Muratore) tra i fondatori della TDK Crew, e J-Ax, della storica Spaghetti Funk, che lavora con la tecnica di sua invenzione Broken Window Futurism, ovvero con spray, scotch e bisturi; opera unica anche “La regina che risplende” nella scultura luminosa di Marco Lodola, che ha già lavorato con le immagini di icone come Marilyn Monroe e Mao Tse tung. Lodola, le cui opere sono presenti in varie collezioni museali, è noto anche per aver realizzato installazioni di luce e scenografie per eventi e spettacoli di fama internazionale. Altre creazioni: la grande tela “Lizzy Vuitton Fragile” di Endless, londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. Endless ha preso parte alla 59a Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. Nella sua ricerca, ironica e puntuale, ricorrono le ossessioni della società contemporanea, attratta da brand di lusso e celebrità. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Giftshop” diretto da Banksy. Da apprezzare anche le litografie di Jamie Reid (Londra, 1947), britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle sue opere in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II, descritta da Sean O’Hagan di “The Observer” come “l’immagine più iconica dell’era punk”. TVboy, alter ego di Salvatore Benintende (Palermo, 1980) rappresenta la Regina in abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”. L’artista italiano di base a Barcellona è esponente del movimento NeoPop. Infine, da scoprire il polittico del bresciano MILO, bresciano che denuncia gli insulti alla bellezza provocati dal tempo e dall’incuria umana con il Movimento Realtà Permanente. La Galleria è aperta al pubblico da martedì a sabato con orario 11.00-13.00 e 16.00-19.30; domenica su appuntamento (tel. +39 388 4366649). Ingresso libero. Informazioni: www.agostinoartgallery.it, www.instagram.com/agostinoartgallery  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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cerentari · 2 years
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Il grido di Simon Armitage
Il grido di Simon Armitage
Simon Armitage (1963) è un letterato, scrittore, poeta, saggista e drammaturgo britannico, che ha ricevuto la carica di Poeta Laureato del Regno Unito dalla regina Elisabetta II il 10 maggio del 2019.  Uscimmoinsieme nel cortile della scuola, io e il ragazzodi cui non ricordonome né faccia. A provare l’estensionedella voce umana:lui doveva gridare a più non posso.io alzare un bracciodi là dal…
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thebeautycove · 2 years
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FLORIS LONDON - PLATINUM 22 - Eau de Parfum - Novità 2022 - This year will go down in history. Will etch it on my memory with this scent.
“Inevitably a long life can pass by many milestones. My own is no exception.” HM Queen Elizabeth II ....... Un anno che merita di essere cesellato nella memoria con una fragranza celebrativa, degna espressione olfattiva da accordare al Platinum Jubilee, straordinario traguardo raggiunto da Sua Maestà la Regina Elisabetta II, alla guida del Regno Unito per settanta anni. Per Floris London una tradizione consolidata nel privilegio che si rinnova attraverso la creazione di fragranze esclusive, in qualità di fornitore ufficiale della Casa Reale. In questa ultima composizione, l'espressione di un amorevole omaggio a Sua Maestà, un tributo regale, aristocratico, alla magnificenza dei giardini delle sue residenze. Un onore poter raccontare Platinum 22 fragranza che è propagazione odorosa di una pietra miliare, un passaggio fondamentale nella storia di questa grande, amatissima sovrana, la sua straordinaria opera, la sua forza gentile, il suo carisma, permarranno quale inesauribile fonte di ispirazione. Qui si sta come in altra epoca, quella dei grandi classici destinati ai posteri, dei nasi illuminati, raffinati, delle essenze sublimi che possiedono la patina preziosa della tradizione, degli odori fuori dal tempo e per questo sempre nel presente, della lungimiranza di certi aromi, capaci di svincolarsi da etichette e tendenze, sublimati, armonizzati per incoronare i sensi. Memorabile questo iris blasonato che riceve la nota esperidata di lime, succoso il ribes nero che lo provoca avido, ghiotto, in tandem con il montare dolce erbaceo dell’avena. Raffinato, ben calibrato nella facette poudré, innalzato in ampiezza odorosa floreale balsamica da rosa, foglie di violetta e salvia sclarea, mantiene un retroaroma pungente speziato terroso nei toni profondi enigmatici di pepe e tè nero. Calda avvolgente confortante l’evoluzione, l'accordo fastoso del quartetto ambrato boisé con tonka, ambra, legno di cedro, muschio si palesa in piena luce, come squisita gemma nel più sontuoso dei diademi.   Una delizia. Di nobile lignaggio.
Eau de Parfum 100 ml.  Da Fragrans in Fabula qui Rimarchevole l'iniziativa di supporto al ‘Queen’s Green Canopy’, da parte di Floris che ha provveduto a piantare settanta alberi, uno per ogni anno di regno della monarca. ♔Eh sì, nelle nostre recensioni abbiamo voluto accostare Platinum 22 ad un'altra recente creazione di Floris London - No.007 - per ricordare la partecipazione straordinaria di Elisabetta II, con un cameo reale, nel filmato d'apertura delle Olimpiadi londinesi del 2012. Al suo fianco Daniel Craig, cui la Regina indirizzerà una battuta diventata cult: "Buonasera, mister Bond". I due lasciavano insieme Buckingham Palace, salivano su un elicottero per raggiungere l’Olympic Stadium, si paracadutavano (con controfigura) dal velivolo per atterrare magicamente  in tribuna d’onore. ©thebeautycove   @igbeautycove
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Princess Elizabeth Alexandra Mary was third in line to the throne after her uncle and her father but, a royal love affair changed the course of her life and paved the way for her to become UK longest serving monarch, a much admired symbol of comfort and continuity, arguably the most famous woman in the world. Elizabeth reign lasted from industrial to internet age, 70 years of endurance and stoicism in which she met generations of legendary global leaders and helped steer Britain to emerge as a multicultural nation. Decade after decade she smiled, waved, shook hands and chatted with a multitude of subjects and admirers. Her reliable cheerfulness made her overwhelmingly loved and respected across the globe. She has throughout her reign managed to make people feel that she is the spirit and the soul of the country. She gives over a maternal feeling. She’s a safe pair of hands at the top. No one else has ever been able to convey that as she did. Inspired by Her Majesty’s beautiful gardens which surround her UK residences, Platinum 22 reflects the Queen’s 70 years of service, and of the many, she has inspired during her remarkable reign. Opening with top notes of cool orris, rounded by the comforting scent of oats, and lifted with a sparkle of blackcurrant and lime, Platinum 22 gently yields to the radiant heart notes of rich rose with violet leaves, clary sage, black tea, and a touch of black pepper to add a hint of spice. The fragrance then concludes with the warm woody base note of cedarwood enriched by a harmony of smooth amber, musk and tonka bean.
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telodogratis · 2 years
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Da oggi in circolazione le nuove monete con l'immagine di re Carlo III 
Da oggi in circolazione le nuove monete con l’immagine di re Carlo III 
AGI – Da oggi sono in circolazione nel Regno Unito le prime monete con l’immagine di Carlo III, divenuto re dopo la morte della madre, la regina Elisabetta II, avvenuta l’8 settembre scorso.  La Royal Mint, l’ente responsabile del conio della valuta britannica, ha annunciato che presso gli uffici postali di tutto il Paese sono disponibili i nuovi ‘pezzi’ da 50 pence (circa 58 centesimi di euro):…
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cinquecolonnemagazine · 8 months
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Carlo III d'Inghilterra: quale futuro dopo l'annuncio della malattia
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La notizia del cancro di Carlo III d'Inghilterra ha scosso l'intero Regno. E' stato lo stesso re a volere una comunicazione trasparente "per prevenire speculazioni e nella speranza che possa aiutare la comprensione pubblica per tutti coloro che nel mondo sono affetti da cancro" come si legge nel comunicato ufficiale. Gli impegni reali saranno rispettati per quanto possibile ma non si esclude che la situazione generale cambi e che il sovrano debba in qualche modo cedere lo scettro. Le ipotesi sul futuro del Regno Unito, se Carlo non dovesse essere più in grado di svolgere le sue funzioni, sono due: l'abdicazione o l'attuazione del Regency Act. Carlo III d'Inghilterra abdicherà? Non è trascorso neanche un mese dal 14 gennaio, quando l'83enne regina Margherita II di Danimarca ha annunciato la sua intenzione di abdicare in favore del figlio Frederick. Gli acciacchi dell'età sarebbero stati il motivo di questa decisione. A poche settimane di distanza, con l'insorgere di seri problemi di salute, più di un osservatore ritiene che re Carlo dovrebbe fare altrettanto. Dovrebbe abdicare in favore del figlio William che, tra l'altro, sembra pronto all'incarico. In Europa sono stati sette i sovrani che hanno abdicato mentre nel Regno Unito si è verificato un solo caso prima. Nel 1936 Edoardo VIII abdicò in favore del fratello Albert per sposare una donna divorziata. Albert salì al trono col nome di Giorgio VI, il nonno di re Carlo. Cosa sono i Regency Act Nel caso in cui il sovrano non voglia percorrere questa strada, si potrà ricorrere ai Regency Act. I Regency Act sono atti emanati dal Parlamento britannico nel caso in cui il sovrano non possa esercitare la sua carica. Tali atti si adottano quando: - il monarca è reso incapace di governare da una malattia fisica o mentale - quando sale al trono ancora minorenne - quando è il primo in linea di successione e ancora minorenne Nel 1811, per esempio, re Giorgio III fu dichiarato in capace di regnare dopo che fu nuovamente colto dalla malattia mentale in seguito alla morte della figlia Amelia. Le sue veci furono fatte dal primogenito Giorgio, principe di Galles, fino al 1820. Quell'anno il monarca morì e il reggente/erede salì al trono. Quanto alla terza ipotesi, la storia conta diversi casi anche piuttosto recenti. Quando nel 1936 salì al trono Giorgio VI, la sua presunta erede, la principessa Elisabetta, non aveva ancora compiuto 18 anni. Fu, pertanto, necessario redigere un Regency Act. In quell'occasione, in realtà, fu cambiata l'intera normativa. Da allora in poi fu stabilito che il reggente fosse un erede della corona, di età superiore a 21 anni e che fosse suddito britannico. Un nuovo Regency Act, l'ultimo in ordine cronologico, risale a più di settant'anni fa, a quando nel 1952 salì al trono Elisabetta. A quell'epoca, il primogenito Carlo (attuale re), primo in linea di successione, era ancora minorenne. In quell'occasione fu stabilito che la funzione di reggente sarebbe stata assunta dalla sorella della regina, la principessa Margaret. Cosa potrebbe accadere oggi Nel 2022 la legge sul Regency Act è stata ulteriormente modificata prevedendo che la reggenza sia assunta dai "Counsellors of State", scelti tra i membri della famiglia reale. Nel caso in cui re Carlo fosse dichiarato inabile a governare, i reggenti avrebbero dovuto diventare: la regina Camilla, il principe William, Harry, Andrea e la sua primogenita Beatrice. Alla morte della regina Elisabetta, Carlo ha chiesto al parlamento di aggiornare la lista dei Consiglieri di Stato includendo anche il principe Edoardo e la principessa Anna. Una scelta imposta dal forzato allontanamento di Harry e Andrea, coinvolti in recenti scandali. In copertina foto di falco da Pixabay Read the full article
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iannozzigiuseppe · 2 years
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Queen Elizabeth II
Queen Elizabeth II (Londra, 21 aprile 1926 – Castello di Balmoral, 8 settembre 2022) Io dichiaro davanti a voi tutti che tutta la mia vita, sia essa lunga o breve, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo. (21 aprile 1947, giorno del ventunesimo compleanno) Regina Elisabetta II
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ma-pi-ma · 2 years
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Non posso mai indossare il beige perché nessuno saprà chi sono.
Elisabetta II del Regno Unito
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