Tumgik
#Fiera Libro Ragazzi
giorgiapenzo · 1 year
Text
Fiera del Libro di Lendinara (RO)
Amici di Rovigo e dintorini! Domani prenderà il via la seconda edizione della Fiera del Libro di Lendinara sullo sfondo della meravigliosa Riviera di Via G.Conti, della Chiesa di San Biagio e dello storico Palazzo Boldrin: ci saranno tanti incontri letterari e uno sconto espositivo del 5% su tutti i libri presenti agli stand. Avrò il piacere di essere ospite della manifestazione domani…
Tumblr media
View On WordPress
5 notes · View notes
nusta · 3 months
Text
In questi giorni mi sono concessa un poco di libertà in più e mi sono presa delle ferie. Dico sempre che dovrei farlo più spesso, come per molte delle altre cose che mi fanno stare bene. Tra il dire e il fare, però, bisogna che mi organizzi meglio >_<
Tumblr media
Ho giocato a carte per ore come quando ero piccola, a Macchiavelli (con due C perché a casa mia l'ho sempre chiamato così e quindi ormai è ribattezzato u_u), ho fatto morbide sculture color pastello, ho mangiato cose buone, ho camminato tra piante cariche di foglioline nuove e fiorellini. Avrei voluto rotolarmi nell'erba come F., il cagnolino della mia amica G., ma mi sono trattenuta ^_^
Tumblr media Tumblr media
Ho letto (anche un libro tutto di fila, come mi capita di rado ormai, ma questi di Bianca Pitzorno erano racconti brevi di quelli come le ciliegie, che uno tira l'altro, anche perché le protagoniste erano quelle di Ascolta il mio cuore e quindi ero già affezionata dalla prima pagina, e quella mattina sul balcone si stava proprio bene *_*)
Tumblr media Tumblr media
Ho girovagato per librerie e piccole mostre di illustrazione (avremmo voluto andare alla fiera del libro per ragazzi, ma non siamo riuscite :( sarà per un'altra volta), ho passato del tempo insieme a chi amo e insieme a me stessa e ho ricaricato un poco le energie. Stasera ho anche disegnato, che era da qualche tempo che avevo perso il ritmo, e sulla scia dell'entusiasmo e delle riflessioni su un post sui modi di incanalare l'energia mi sono detta che era proprio il momento di ricominciare u_u
Tumblr media
(P.s. questo è di Anna Kaźmierak, una delle autrici esposte che mi è piaciuta di più - se siete in centro a Bologna passate dalla Salaborsa, dura fino al 5 maggio)
Tumblr media
(questo invece è mio - da un selfie di ieri mattina nel verde *_*)
Tumblr media
Insomma, in questi primi giorni di primavera mi sono sentita come la rosellina che avevo preso un mese fa, che sembrava bruciata dal freddo e dalla mancanza d'acqua e che invece ha messo su le foglioline nuove dopo che l'ho comunque interrata in uno dei vasi in cui avevo spazio. Per i fiori vedremo. Chissà se il quadrifoglio che ha trovato G. porterà anche un poco di fortuna. Intanto ci ha portato un sorriso in quel momento di scoperta fortuita, e forse forse basta questo, in realtà.
Tumblr media Tumblr media
21 notes · View notes
scogito · 1 year
Text
Il prof entra in aula: "Chi non è di Ravenna si metta da questa parte".
Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capire le motivazioni.
"Bene, volevo dirvi che d'ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più venire a scuola".
Facce allibite, "Prof, ma è serio?", "Dai, è uno scherzo".
"Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli".
"Ma non ci vediamo!".
"È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più".
Una ragazza tornando verso il gruppo dei "non nati a Ravenna" senza scarpe dice: "Non mi sento più io". Chi ammette di essere in imbarazzo, chi sogghigna. Poi cala il silenzio. Gli studenti ravennati, a bassa voce, uno con l'altro commentano: "Ma dai, ma perché?".
Quelli che non sono nati a Ravenna vengono spostati verso le finestre, fa freddo dagli spifferi, gli altri possono stare al caldo accanto ai termosifoni.
Il professore si ferma: "Chi di voi ha capito?"
Tutti hanno capito: "Ci ha fatto vivere cosa hanno provato gli ebrei quando sono stati separati dai loro compagni, quando sono stati deportati".
"E voi come vi siete sentiti?"
"A disagio, gli altri mi vedevano come io non voglio essere vista". E ancora: "Ma senza occhiali non vedevo nulla". Tutti concordano: non è giusto, ovvio. Eppure è stato.
L'insegnante ha continuato, rivolgendosi al gruppo dei nati a Ravenna: "E voi, perché siete stati zitti?".
"Perché lei è il prof".
"Ma se l'autorità commette qualcosa di atroce voi NON DOVETE TACERE. Succedeva cosi anche con le leggi razziali: alcuni avevano paura di esporsi pur riconoscendo che non erano giuste, altri hanno reagito con un atteggiamento superficiale".
Lezione conclusa.
Accadeva 4 anni fa. La Shoah spiegata agli studenti dal prof. di lettere Diego Baroncini, allora trentenne.
(Yout Edu Action) (fonte: Il Libro Rosso di Jung - Facebook)
---
Sul concetto di "autorità" e di schiavitù varie c'è poco da aggiungere. Fino a quando le persone non si elevano dalla melma, non la riconoscono e non la respingono, niente cambia nella fiera dell'ipocrisia.
"Ricordare" non è un servizio. Ricordare fa parte dello show. Ed è chiaro che lo stato di negazione sociale e mentale in cui risiede la maggioranza non permette alcun tipo di apprendimento, alcuna speranza di giudizio.
31 notes · View notes
ypsilonzeta1 · 3 months
Text
Tumblr media
Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Sempre una meraviglia
0 notes
afnews7 · 3 months
Text
Peanuts 3D Collection con TV Sorrisi e Canzoni vince il premio alla Fiera del LIbro per Ragazzi di Bologna
c.s.: Segrate, 9 aprile 2024 – Peanuts 3D Collection, la collezione imperdibile dei celebri personaggi del mondo Peanuts, storico fumetto pubblicato negli Stati Uniti nel 1950 con protagonisti Snoopy e Charlie Brown, lanciata in edicola lo scorso dicembre 2023 con Tv Sorrisi e Canzoni, vince nella categoria Best Licensed Kiosk Product – all’interno di Bologna Licensing Awards 2024, prestigioso…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
personal-reporter · 3 months
Text
Fiera del libro per ragazzi 2024 a Bologna
Tutto è pronto per la 61esima edizione della Bologna Children’s Book Fair, dove dall’8 all’11 aprile i padiglioni di BolognaFiere ospitano uno degli eventi di riferimento dei libri per ragazzi, con numerosi ospiti e 1500 espositori attesi da oltre 100 paesi del mondo. Bologna Children’s Book Fair vuole dare seguito al successo della 60esima edizione del 2023, con l’ingresso della fiera come…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
cinquecolonnemagazine · 6 months
Text
'La portalettere' il romanzo più venduto del 2023
Tumblr media
(Adnkronos) - Con oltre 350 mila copie vendute, 'La Portalettere', l'esordio di Francesca Giannone, pubblicato dalla Casa editrice Nord è il romanzo più venduto in Italia nel 2023. E' anche il secondo libro più venduto dell'anno. Romanzo vincitore del Premio Bancarella 2023 e del premio “Amo questo libro” assegnato dai librai delle librerie Giunti, il libro è in corso di traduzione in 19 paesi. I diritti sono stati acquisiti da Lotus production, una società di Leone Film Group. La trama: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent’anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna è fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell’istante in cui l’ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno.  E invece, per oltre vent’anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe  [email protected] (Web Info) Read the full article
0 notes
solobrividiecoraggio · 8 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Oggi sono andato da solo al Gamicon di Pistoia. Scrivo quello che ricordo, tutto quello che mi è successo e ritengo utile esternare e conservare qui. I rapporti sociali esauriscono le mie energie e abbassano notevolmente le mie prestazioni già non altissime.
All'andata in tramvia una signora mi ha chiesto se parlassi inglese. Ho provato a rassicurarla sul fatto che fosse nel posto giusto. Da quel che ho capito era il momento sbagliato, era in ritardo; è probabile che lei, l'altra donna e quella ragazza abbiano perso il treno che dovevano prendere.
In stazione ho preso per la prima volta un biglietto alle macchinette self-service. Uno mi ha chiesto di aiutarlo, forse solo per passare avanti a chi era in coda dietro di me. Vabbè. Tra l'altro credo di essere stato più io in difficoltà di lui.. dove la stavo infilando quella carta di credito?
Sul treno ho visto salire, e più tardi scendere, una delle sorelle di un mio amico. Quel mio amico: era la sorella della ragazza che mi piace. (io continuo a dubitare, dovrei conoscerla meglio) Da notare che appena l'ho vista ho cercato A con gli occhi e con le orecchie. Mentre mi passava accanto l'ho guardata, riconoscendola evidentemente, però senza aprire la bocca. Mi ha salutato prima lei anche se io l'ho vista per primo. A volte penso di avere difficolta a riconoscere i volti ma in realtà ho solo.. sempre. Troppa. Paura. Poi arrivano pure i momenti in cui tiro fuori coraggio e sicurezza da non so dove, ma ho l'impressione che io trascorra così il 90% del tempo passato con le persone.
Sono arrivato a Pistoia per ora di pranzo. Sono entrato e ho chiesto immediatamente se si potesse uscire e rientrare successivamente. La donna che "abilitava" ad uscire non capiva il mio cognome. Potevo essere più chiaro, e più veloce a risolvere. Bologna Empoli Milano Bologna Otranto.
Ho fatto avanti indietro per la piccola fiera diverse volte aspettando i Player Inside. Ho comprato una ciambella e del croccante, la prima è stata il mio pranzo. Ho fatto due partite ai piccoli cabinati, rispettivamente a Bubble Bobble e a Pacman, dopo ho giocato un po' a The Secret of Monkey Island. Ho incominciato a seguire cosa succedeva sul palco principale, ho visto andare dietro al palco Raiden e Midna verso le 14. I bagni erano tenuti bene.
La voce di Raiden mi suonava strana, leggermente diversa, forse più alta. Comunque erano proprio loro. Terminato l'evento sul palco mi sono accodato a una prima fila per il Meet and Greet. Mentre aspettavo dei ragazzini sembravano aver bisogno di un chiarimento e quindi ho provato a capire cosa cercassero. Ho dovuto tentare due volte per dire "Player Inside" senza impappinarmi. Quanto dovrei lavorare sulla mia voce e sulla mia dizione. 53esimo, abbiamo dovuto sopportare il freddo perché la seconda fila era all'aperto.
Poco dopo le 17 ero lì con loro: nel panico, senza sapere cosa dire esattamente e con la paura di fare una brutta figura; in vetrina, perché la stanzetta in cui eravamo era visibile da una certa parte della fila; con il fuoco al culo perché Raiden e Midna alle 18 se ne dovevano andare e c'erano ancora diverse persone dopo di me. Dopo aver interpretato letteralmente le parole di Midna che mi aveva chiesto "il miglior gioco di sempre", ho accettato la proposta di registrare una clip in cui dichiaravo il mio gioco preferito. Ho detto Hellblade, se non mi sono mangiato troppo le parole. Se taglieranno la mia clip non me la prenderò. Uno dello staff si è preoccupato di scattare delle foto con il cellulare che sto usando in attesa del ritorno del mio; i ragazzi hanno scritto dedica e firme nel libro. Ho anche detto il mio nick di Twitch per farmi riconoscere, Midna ha detto esplicitamente che ho fatto bene a dirlo. 💕
Sono andato via velocemente, non ricordo nemmeno se ho detto ciao prima di uscire dalla stanzina, penso di aver ringraziato a voce e/o di aver inchinato la testa. Camminando verso la stazione dicevo "che bello, che bello", ma scappavo. Fatto il biglietto per il treno che doveva arrivare solo alcuni minuti dopo. Ho trovato il binario e sono salito. Un viaggio di ritorno passato a ripensare a cosa era successo. Mi sono chiesto cosa avrei potuto fare meglio e se ero soddisfatto di me.
Rientrando dai binari nella stazione di Santa Maria Novella un ragazzo che camminava con più fretta addosso di me si stava scapezzando perché ha tentato un sorpasso assurdo. Ha sorpassato una mamma e un bambino in poco spazio salendo e scendendo dei gradini, ma mettendo male il piede. Ha continuato a camminare, spero non si sia preso una storta.
In tramvia "suonavo" il palo a cui mi tenevo con la mano sinistra, per tranquillizzarmi. Ho aspettato un autobus per tornare a casa. Prima che questo ripartisse sono entrati dei ragazzi e una ragazza, dei primi anni del liceo direi. Due di loro sono arrivati in ritardo e si sono fatti sentire a manate sulla porta. Uno di questi ha avuto la pessima idea di dire "perché non apriva questo coglione?" dopo essersi seduto vicino agli altri, l'ho guardato male girandomi subito verso di loro. Un suo compagno l'ha ripreso e gli ha detto di chiedere scusa. L'autista si è espresso mantenendo la calma nonostante il tipo di atteggiamento, chissà in quei secondi di pausa cosa ha pensato, se si è trattenuto. Scusarsi con "i'm sorry" ai miei occhi non è stato un modo valido di chiedere perdono, doveva dirlo nella sua lingua, quando traduciamo quel passaggio in più incapsula e nasconde.
0 notes
pettirosso1959 · 11 months
Text
Tumblr media
Ho letto di una levata di scudi contro Alan Elkann per un articoletto che ha pubblicato su "Repubblica".
Elkann, spero tutti, sappiano chi sia: il padre di Jaki Elkann nipote di Agnelli, editore della stessa Repubblica. Ebbene ha sollevato un polverone, mentre io leggendolo lo trovo un semplicissimo quadretto di vita quotidiana: ha raccontato un viaggio fatto da Napoli a Foggia sul treno, casualmente in compagnia di un gruppo di giovanissimi.
Tutti sono sdegnati - a cominciare da chi lavora presso quel giornale! - perché Elkann ha chiamato lanzichenecchi (sia pure tra virgolette) un manipolo di giovani ragazzi si e no maggiorenni, uguali a tantissimi ragazzi che tutti noi abbiamo incontrato sui treni e siamo stati costretti ad ascoltare e a sopportare per delle ore.
Ci sono varie specie di ragazzi: ricordo una mezza dozzina seduti con me in uno scompartimento mentre andavo da Milano a Parigi: sette ore di discorsi brillanti in italiano forbito, ma erano studenti di un collegio privato. Io potevo essere la loro madre e ne sarei stata pure fiera.
Più di frequente si incontrano ragazzi che, per il fatto di essere in gruppo, si riducono a branchi di animali maschi con sguaiatezze, volgarità, villanie, e sembrano fare a gara per essere chiassosi e coprolalici.
Ricordo un altro tragitto in treno, fortunatamente breve, da Bruges a Zeebrugge sulla Manica: un gruppetto di ragazzi fiamminghi sui quindici anni sbraitava in un modo insopportabile. Io li avrei tollerati perché il viaggio finiva presto, ma la mia amica li rimproverò in tedesco (che assomiglia abbastanza al fiammingo in modo da essere più o meno comprensibile) con il piglio di un feldmaresciallo, e i ragazzi si fecero subito buonissimi.
Insomma secondo me l'articolo di Elkann è un banale articoletto di vita quotidiana, e non mi avrebbe fatto né fresco né caldo: invece ha sollevato uno sdegno generale....
perché egli ha sottolineato la DIFFERENZA tra sé e i ragazzi, lui era in completo di lino sebbene stazzonato mentre loro erano vestiti con magliette e calzoncini corti (ebbene, è scontato che un settantenne e un ventenne non vestano allo stesso modo) e lui aveva con sé un fascio di giornali inglesi (è docente universitario in Pennsylvania, quindi si presume che sappia l'inglese) e, udite udite, un volume di Proust in francese.
Ora, io sto rileggendo Proust in questo periodo (sono al sesto volume) per cui mi sono fatta più attenta.
Egli prosegue nell'elencare la differenza tra sé e i ragazzi, che non hanno né libri né giornali ma passano il tempo in conversazioni idiote e atteggiamenti sbracati (normalissimo, quando sono in gruppo...) Non lo dice in tono di rimprovero, assolutamente! Ne fa solo una descrizione.
Poi, alla fine, se ne va una volta arrivato a destinazione mentre quelli neppure si accorgono di lui.
Ora, un mucchio di gente se la prende con Alan Elkann perché ha palesato "odio di classe".
Eppure, a me sembra che l'odio di classe sia dentro a chi lo vuol vedere in questo articoletto.
Leggere Proust non è affatto snob e non è elitario: io ne sono la prova. Mi porto dappertutto il libro, che leggo nei momenti liberi.
Pure io potrei trovarmi in un vagone di treno con un completo di lino! pure io proverei fastidio ai discorsi dei ragazzi, alle spacconate e vanterie sessuali, e se avessi un libro mi ci immergerei per non ascoltarli.
Come ho sempre fatto anche sugli autobus.
Invece tutti se la prendono con Elkann, dicendo "e pensare che costui guadagna per scrivere articoli simili !" Ebbene, io sono sicura che se uno di quei ragazzi scrivesse su qualche giornaletto locale, racconterebbe di aver viaggiato con un vecchio imbecille vestito come un matusalemme, senza devices elettronici e senza kindle ma con un vecchio libro e un fascio di giornali come nel secolo scorso!
L'abisso di differenza tra un uomo di settanta anni, cosmopolita e poliglotta nonché elegante e ricco come Elkann e un ventenne "lanzichenecco" tatuato e smartphonato, è qualcosa di simile alla Fossa delle Marianne. Giovanna Sauli.
#ellkan #lanzichenecchi
1 note · View note
lamilanomagazine · 1 year
Text
Bologna Estate 2023, gli appuntamenti dal 14 al 20 luglio
Tumblr media
Bologna Estate 2023, gli appuntamenti dal 14 al 20 luglio Continuano i fitti appuntamenti del cartellone di Bologna Estate 2023. Ecco, giorno per giorno, le iniziative nella settimana dal 14 al 20 luglio che si svolgono a Bologna e dintorni. Venerdì 14 In piazza dei Colori prende il via "Bolle d'arte". Fino al 26 luglio un cartellone ricco di eventi per tutte le età; attività gratuite per bambini, famiglie, ragazzi e adulti, due festival multidisciplinari di teatro e arte cinematografica e una piazza tutta da vivere e colorare. In piazza San Francesco va in scena "Margherita Hack, stella tra le stelle", un reading musicale dedicato alla scienziata in occasione dei 10 anni dalla sua morte. La narrazione è affidata a un amico e collaboratore di Hack, il giornalista e divulgatore scientifico Federico Taddia, anche ideatore della performance. Nello spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, "Omaggio a Christian Boltanski": la rassegna Attorno al Museo propone una serata di documentari dedicati a Boltanski e alla vicenda di Ustica con l’introduzione di Annalisa Rimmaudo curatrice del Dipartimento Collezione contemporanea, Centre Pompidou, Parigi. Sabato 15 Prosegue Bonsai Garden con il concerto di Mara Sattei e, nel chiostro dell'ex convento di Santa Cristina, ultimo appuntamento per "Tutto esaurito, il primo festival dello stress", con un’intervista/confessione pubblica a Sara Drago, protagonista della serie Sky “Call my agent”. Alla Cava delle Arti in via Francesco Cavazzoni, "I miei anni '70", spettacolo a cura de Il Teatro del Cerchio, all'interno di CommediEstate 2023. Domenica 16 In piazza San Francesco, "Elisa è sempre stata lì", nuovo appuntamento di BoNoir dedicato all'omicidio Claps Lunedì 17 Festival dei Suoni, all'interno di Montagnola Republic, ospita Angela Baraldi, accompagnata dal chitarrista Federico Fantuz, in un set acustico intimo e poetico. All'Arena Puccini proiezione di "The Whale", di Darren Aronofsky (2023). Martedì 18 A Villa Salina Malpighi a Castel Maggiore primo appuntamento con "Gli alberi celesti", lo spettacolo che prendendo ispirazione dal libro di Paola Mastrocola, "L’amore prima di noi", racconta di come gli dèi frivoli e prepotenti si mescolano alle vite degli umani, se ne innamorano, li corteggiano, li ingannano. Al Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, nell'ambito di Danzare il Tramonto 2023 - Festival di Danza in Natura, si terrà lo spettacolo "Ototeman" di COB Compagnia Opus Ballet. In Località Cà de’ Fabbri a Minerbio, "Love is in the air", spettacolo di Andrea Farnetani nell’ambito di ARTinCIRCO festival 2023, Festival di Circo Contemporaneo e Arti Performative per tutti. A Cubo-Giardini di Porta Europa, prende il via Cubo live, la rassegna di spettacoli dal vivo promossa da CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, con il concerto di James Senese. Mercoledì 19 A DiMondi Festival, "La poetica di Lucio Dalla, secondo dei tre incontri a cura di Paola Cevenini per Fonoprint con live degli Zois, la band bolognese che ha pubblicato di recente Etilene per tutti, che contiene canzoni con i testi inediti che il poeta Roberto Roversi aveva scritto per Lucio Dalla e che non furono mai utilizzati. Nello spazio antistante il Museo per la Memoria di Ustica, "Il linguaggio degli oggetti, spetta di Ateliersi che invita il pubblico a un’esperienza immaginativa composta a partire dalla scrittura di Daniele Del Giudice, nell’ambito di Attorno al Museo, rassegna di spettacoli, concerti, performance ed eventi al Museo per la Memoria di Ustica. Si gira! Dal 18 al 23 luglio lo schermo di "Si gira!", la piccola arena viaggiante che porta la magia del cinema nei quartieri di Bologna, si sposta al Quartiere Savena in piazza Grigoris Lambrakis. Il film della prima serata è Chiamami col tuo nome di L. Guadagnino (2017). Pleiadi video mapping Dal 18 al 20 luglio 2023 al Fiera District le Torri di Kenzo Tange si accendono grazie a Pleiadi, con uno spettacolare video mapping al ritmo delle percussioni di Pléïades, stupefacente costruzione sonora del compositore-architetto Iannis Xenakis. Porretta Soul Festival Da giovedì 20 a domenica 23 luglio torna Porretta Soul Festival, 35esima edizione di uno dei più importanti festival soul in Italia e nel mondo. Read the full article
0 notes
rinaldinicoletta · 1 year
Video
youtube
Fiera del Libro di Napoli 2023  con il libro “VIAGGIO NELLA FANTASIA” fiabe e racconti per bambini e ragazzi
0 notes
aurumale · 1 year
Text
Vacanze pasquali
Questa settimana e la prossima come è ovvio si gestisce la giornata in modo alternativo. I ragazzi cominciano le vacanze domani e per inaugurare la settimana di non relax – con i barbari a casa non può essere diversamente -, il maschio alla mattina va ad allenamento e la nana malefica verrà con me alla fiera del libro di Cremona. Il programma sarebbe: colazione in caffetteria, giro alla fiera…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ga-e-pv · 1 year
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Nell’ambito del progetto di ricerca I nuovi albi illustrati di divulgazione per l'infanzia: Insegnare il mondo attraverso la meraviglia e la bellezza vincitore di un Almaidea Grant dell’Ateneo di Bologna, il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze dell’Educazione che ha come principal investigator e curatrice scientifica Giorgia Grilli, ha programmato, insieme con Bologna Children’s Book Fair, partner del progetto, la realizzazione di una grande mostra di 600 albi illustrati non-fiction che inaugura nei giorni della Fiera del libro 2023.
Molti degli editori da tutto il mondo che espongono in Fiera vedono esposti i propri migliori volumi, che il gruppo di ricerca ha analizzato e raccolto in sezioni tematiche originali, presentate attraverso pannelli esplicativi. La mostra è allestita nella piazza coperta di Salaborsa. L’allestimento, ideato insieme all’Associazione Hamelin, la rende funzionale a visite da parte di famiglie e scolaresche, per le quali si prevedono percorsi, laboratori, attività da svolgere con e grazie ai volumi esposti. Queste attività sono a cura dell’Associazione Culturale Hamelin e della Biblioteca Salaborsa Ragazzi.
Ideazione e cura scientifica: Giorgia Grilli e Ilaria Dindelli (Centro di Ricerche in Letteratura per l’infanzia, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, Università di Bologna). In collaborazione con Hamelin. Partner: Bologna Children’s Book Fair. Con il supporto di Biblioteca Salaborsa Ragazzi.
0 notes
Dautremer vince premio narrazione per immagini Strega Ragazzi
La cerimonia alla Fiera Ragazzi di Bologna (ANSA) – ROMA, 08 MAR – E’ Rebecca Dautremer con ‘Un attimo soltanto’ (Rizzoli), nella traduzione di Francesca Mazzurana, la vincitrice del premio per la migliore narrazione per immagini dello Strega Ragazzi e Ragazze. Il Comitato scientifico ha annunciato il libro vincitore della seconda edizione del riconoscimento l’8 marzo alla Bologna Children’s…
View On WordPress
0 notes
carmenvicinanza · 2 years
Text
Anita Klinz
https://www.unadonnalgiorno.it/anita-klinz/
Tumblr media
Come salvare l’individuo da se stesso, dagli altri? Non si possono amare tutti; ma si dovrebbe rispettare tutti… e tutto. Vorrei in questa vita (e non so se ce ne sia un’altra) vorrei essere vissuta “sottovoce”, immersa nel mio mondo e nel mio tempo ma senza lasciare segni!
Anita Klinz è stata una importante protagonista della storia del design grafico italiano.
Art director e grafica, in un mondo di esclusivo appannaggio maschile, è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di direttrice artistica in una realtà importante come la casa editrice Mondadori.
Sono famose soprattutto le sue copertine, anche se, di ogni libro supervisionava ogni singolo passaggio, dall’impaginazione alla pubblicità.
Nata con il nome di Anna Maria Klinz, il 15 ottobre 1925 a Abbazia, nell’allora Istria italiana, ha studiato alla scuola d’arte grafica di Praga per poi iscriversi alla Facoltà di Economia. Durante la Seconda Guerra Mondiale è emigrata in Italia, arrivando a Milano a piedi con la madre e la sorella. Nel 1948 le è stato riconosciuto lo status di profuga. Ha svolto diversi lavori prima di riuscire a coronare la sua grande passione.
Un’agenzia pubblicitaria che l’aveva notata mentre dipingeva all’aperto, l’ha introdotta nel mondo dell’editoria. Assunta in Mondadori nel 1951, ha cominciato dall’impaginare le pubblicità nella redazione di Epoca prima di arrivare, in poco tempo, a creare il design della rivista.
All’inizio degli anni sessanta è passata alla divisione libri con l’incarico di creare l’ufficio artistico, che ha diretto per anni.
Ha sempre sostenuto il lavoro di squadra scegliendo i migliori grafici e illustratori sul mercato.
Alberto Mondadori l’ha voluta poi nell’avventura editoriale de Il Saggiatore.
I progetti di collana e le copertine sue e del suo eccellente team per I Gabbiani, Uomo e mito, Marcopolo e I maestri dell’Architettura Contemporanea restano riferimenti di progetti grafici in grado di coniugare riconoscibilità dell’editore e identità delle collane, con la capacità di raccontare singoli titoli e autori.
Nella sua ricerca ha compreso, meglio e prima di altri, che il libro è un oggetto di design e il suo valore visivo non si limita alla copertina.
In collaborazione coi migliori professionisti internazionali del tempo, ha studiato la veste grafica dei volumi della collana di fantascienza Urania e le copertine de Il Giallo Mondadori.
Adoperava un lettering minimale, con titolo, autore, editore e genere in carattere Helvetica. Con la stessa impostazione sintetica applicata all’Enciclopedia dei Ragazzi, ha vinto la medaglia d’oro alla Fiera di Lipsia.
Nel 1960, ha co-firmato la collana I grandi maestri dell’architettura contemporanea, esposta alla Triennale di Milano 2012-2013 che si compone di una serie di sei copertine che presentano, con enorme impatto iconico, soltanto dei disegni, quasi tratti, ultra stilizzati, ognuno dei quali rappresenta una sintesi dello stile caratteristico dell’autore presentato.
Interamente suo è stato il progetto della collana I Gabbiani, con copertine di ispirazione concettuale che creano un insieme forte e sintetico.
Quando Il Saggiatore è fallito è rientrata in Mondadori alla divisione periodici.
Collana dopo collana, volume dopo volume, ha dato prova di una poliedricità che le ha consentito soluzioni grafiche capaci di echi molteplici: concettuali, cinetici, pittorici, sempre consapevoli dello stato dell’arte della grafica internazionale e delle tendenze artistiche a lei contemporanee. Anche negli anni Settanta, come direttrice artistica di Duepiù e Grazia, ha trovato soluzioni mai banali e vicine al sentire mitteleuropeo.
Al centro del suo progetto c’è stata la tipografia, le forme dei caratteri, ma anche un utilizzo sperimentale della fotografia che modificata, esasperata nei suoi contrasti tonali, ingrandita drammaticamente, diventava materiale da composizione grafica.
Quando ha smesso di lavorare si è ritirata dalla vita pubblica scansando ogni occasione di mondanità e selezionando molto accuratamente le persone da incontrare.
Nel 2022 è uscito il saggio Anita Klinz. Ostinata Bellezza firmato da Luca Pitoni, che presenta i numerosi progetti editoriali curati dalla designer nel corso degli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
Intrecciando i registri del romanzo storico e del saggio, lascia spazio a un racconto intimo e personale attinto dai suoi diari di bordo, compilati nei suoi ritiri nell’isola di Giannutri.
Rappresentano la testimonianza della costante tensione che la divideva tra un’instancabile dedizione al lavoro di etica protestante e la necessità di frapporre il mare e la natura tra sé e il mondo della Milano mondana.
Ha lasciato la terra il 10 marzo 2013.
La cifra della sua poetica progettuale consiste nell’aver trasformato il lettering in immagine e la forma in lettering.
1 note · View note
monicadeola · 2 years
Text
Sapete quanti libri di autori stranieri vengono pubblicati ogni anno in Italia? Non solo narrativa e letteratura per l’infanzia. Parliamo di saggi, ricerche, testi scolastici, manuali. Se non ne avete idea, siete in buona compagnia. Sappiamo però che nel 2020, ultimo dato disponibile, i nostri editori hanno comprato 9.127 titoli all’estero. L’Italia è uno dei paesi più «aperti» alla cultura del mondo. Tutto questo grazie a un piccolo, agguerrito e sfruttato esercito di traduttori. Che non è un mestiere che si improvvisa, ma in compenso viene affidato a volte con una certa leggerezza. Le stupidaggini da traduzioni dilettantesche formano una biblioteca a parte.
Dei traduttori professionisti sappiamo che sono circa 1500, guadagnano una miseria, in media 15.000-18.000 euro l’anno e l’85 per cento di loro sono donne. Ma professionalità alta e stipendi bassi, se parliamo di genere femminile, non stupisce nessuno. Ora i traduttori si sono stancati. Strade-Sindacato dei traduttori editoriali, insieme ad Autori di Immagini, Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti e Associazione Italiana Scrittori Ragazzi, ha inviato una lettera ai componenti delle commissioni Cultura e Lavoro di Camera e Senato, e relativi ministri, con un appello per migliorare le condizioni in cui operano.
Le loro sono richieste pazzesche: «Compensi adeguati e proporzionati, partecipazione ai proventi, trasparenza sulle copie vendute e istituzione di un fondo di 5 milioni di euro finalizzato al sostegno dei traduttori e del libro». Il documento verrà presentato il 9 dicembre a Roma alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria «Più Libri più liberi». Dove una gran parte dei libri li potremo leggere grazie al loro lavoro, essenziale ma non proprio strapagato. E se tutti gli editori (pochi lo fanno) mettessero il nome del traduttore sulle copertine? Tanto per cominciare.
0 notes