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#Giuseppe Porcelli
perfettamentechic · 2 months
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5 marzo … ricordiamo …
5 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2022: Lynda Baron, all’anagrafe Lilian Baron, attrice britannica attiva in campo televisivo, teatrale e cinematografico. È stata sposata con John M. Lee dal 1966 e la coppia ha avuto due figli, Sarah e Morgan. (n. 1939) 2021: David Bailie, attore sudafricano. Nato in Sudafrica, iniziò a frequentare la scuola in Swaziland e a 15 anni si trasferì con la famiglia nello Zimbabwe e nel 1960 si…
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marcogiovenale · 2 months
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oggi, 18 marzo, gazart @ teatro villa lazzaroni - per la palestina
OGGI, lunedì 18 marzo 2024 dalle 18:30 alle 21:30 GAZART – ARTISTI E INTELLETTUALI PER GAZA Teatro Villa Lazzaroni, Roma Ingresso libero A che serve fare arte, parlare di bellezza o crearla tacendo sull’abominio? Questo evento, nato come conseguenza dell’appello dello storico e giornalista Angelo d’Orsi e del regista Alessandro Negrini rivolto al mondo della cultura sull’assordante silenzio nei…
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univpdf · 1 year
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The Human Mitochondrial Genome: From Basic Biology to Disease – eBook
The Human Mitochondrial Genome: From Basic Biology to Disease – eBook PDF: Author(s) Anna Maria Porcelli Giuseppe Gasparre The Human Mitochondrial Genome: From Basic Biology to Disease – eBook The Human Mitochondrial Genome: From Basic Biology to Disease, (PDF) provides a comprehensive, up-to-date examination of human mitochondrial genomics, linking basic research to translational medicine across…
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telodogratis · 2 years
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Il bidello fermato per la morte di un insegnate nel napoletano non ha confessato l'omicido
Il bidello fermato per la morte di un insegnate nel napoletano non ha confessato l’omicido
AGI – Non ha confessato, ma contro di lui “sono emersi gravi indizi di colpevolezza”, come sottolineano i pm, dopo perquisizioni personali e domiciliari e un lungo interrogatorio. Durato tutta la notte. Nei confronti di Giuseppe Porcelli, 54 anni, collaboratore scolastico su cui si erano appuntati i sospetti degli inquirenti dopo la scoperta del corpo senza vita di Marcello Toscano, 64 anni,…
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turbulences-deco · 3 years
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PRÉCIEUX INTÉRIEUR
thesocialitefamily.com - Photo : Constance Gennari
Il y a des intérieurs qui ne ressemblent qu'à eux-mêmes. C'est souvent ceux qui m'inspirent le plus. L'appartement de Giuseppe Porcelli et Mario Abruzzese, colocataires, à Milan est plein de jeux de couleurs, de mises en scène d'objets précieux... bref, très inspirant.
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paoloxl · 5 years
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L’accanimento giudiziario contro Nunzio D’Erme, recentemente condannato in primo grado a tre anni e dieci mesi di reclusione, è indicativo di un clima che attraversa il paese e che influenza pesantemente anche gli ambienti giudiziari. Chiunque svolga un’attività sociale in difesa dei diritti e contro le ingiustizie è destinato ad incorrere in sanzioni amministrative e penali che in questi anni si sono andate sempre più inasprendo.
Anche il Decreto Salvini si muove nella stessa direzione, reintroducendo il reato di blocco stradale, aumentando le pene per le occupazioni ed allargando l’uso dei DASPO, introdotti dal precedente ministro degli interni Minniti. Ma in generale, sono anni che si assiste ad una crescente aggressione alla libertà di esprimere il dissenso ed organizzare la protesta sociale e sindacale, e le pene piovute addosso agli attivisti sono diventate sempre più pesanti.
Mentre le condizioni sociali nel paese non accennano a migliorare, la repressione nei confronti di chi anima le lotte diventa un’azione preventiva tesa a scoraggiare la diffusione massiccia di movimenti di protesta. E Nunzio rischia di pagare, con la sua ostinata coerenza a continuare a battersi contro ingiustizie e fascisti, la “colpa” di non essersi mai tirato indietro ed essere rimasto sempre in prima fila. Colpiscono Nunzio, insomma, anche per provare ad intimidire tanti altri.
Continuare a battersi con coraggio e determinazione nell’era dei decreti Minniti/Salvini comporta non solo una comprensione della gravità dei provvedimenti entrati in vigore ma anche una nuova capacità di saper costruire reti di resistenza e di difesa collettiva. Io sto con Nunzio e continuo a lottare.
Assemblea
Mercoledi  5 dicembre ore 18
Cinema Palazzo   – Piazza dei Sanniti, 9 – Roma
Per aderire all’appello: [email protected]
#IoStoConNunzio #DirittoDiResistenza #LibertàDiMovimento
prime adesioni:
Haidi Gaggio Giuliani, Valerio Mastandrea, Zerocalcare, Eleonora Forenza, Amedeo Ciaccheri,  Aboubakar Soumahoro, Italo Di Sabato, Guido Lutrario,  Giovanni Russo Spena, Marco Lucentini, Nicoletta Dosio, Gianluca Peciola, Pierpaolo Leonardi, Viola Carofalo, Giorgio Cremaschi, Giuliano Santoro, Vincenzo Miliucci, Andrea Fumagalli, Claudio Marotta, Susi Fantino, Caterina Calia, Francesco Romeo, Roberto Lamacchia, Cesare Antetomaso, Fabio Grimaldi, Rita Martufi, Luciano Vasapollo, Patrizia Sentinelli,  Anubi D’Avossa Lussurgiu, Giso Amendola, Francesco Raparelli, Alberto De Nicola,Emanuele De Luca, Marco Bersani,Stefania Zuccari, Claudio Dionesalvi,Angela Mauro, Fabio Palmieri,Gianfranco Tallarico, Domenico Niglio, Gianluca Schiavon, Claudio Goffi, Sergio Cararo, Federico Mariani, Riccardo Germani, Gualtiero Alunni, Daniela Cortese, Federica Stelli, Sonia Spila, Manolo Luppichini, Ruggero D’Alessandro, Alberto Di Vincenzo, Armando Tolu, Daniela Torro, Silvia Ianni, Pasquale Vilardo, Valter Lorenzi, Maria Angela Zerbinati, Donato Bisceglia,  Giuseppe Pelli, Paolo De Marco, Gloria Salvatori, Rita Chiavoni, Massimo Quinzi, Fabiana Murgia,  Giuseppe Carroccia, Rino Tarallo, Stefano Pennacchietti, Antonio Perilli, Fabrizio Soddu, Toni Germani, Irene Galuppo, Alessandra Benvenuti, Elisa Della Libera, Alessandra Landini, Stefano Zuppello, Paola Palmieri, Claudio Socci, Luisa Barba, Angelo Fascetti, Alfonso Perrotta, Giovanni Coretti, Riccardo Cretella, Giammaria Volpe, Annarita Di Credico, Chiara Santone, Laura Morettini, Carlo Cerciello, Nadia Daddi, Nico Campanelli, Fabrizio Di Bona, Roberto Evangelista, Massimo Di Marcello, Renato di Caccamo, Valerio Porcelli, Rosa Mordenti, Riadh Zaghdane, Roberto Cortese, Daniela Pitti, Candida De Carolis, Valeria Farina, Caterina Virtù, Sabrina Lignini, Stefano Iguana, Angelo Di Naro, Irene Martinengo, Raoudha Boughanmi, Giorgia Forgetta, Carmen Armaroli, Patricia Pernett, Marco Petti, Fabiola Bravi, Carla Dovini, Lionella Riccio, Claudio Desideri, Fabio Galati, Franco Cancelli, Sandra Berardi, Pasquale Abatangelo, Luigia De Biasi, Fabio Russo, Enrico Capone, Antonio Adornato, Andrea De Rossi, Sergio Scorsa, Stefano Quartero, Sergio Falcone, Francesca Trasatti, Joseph Alan Valia, Flavia Del Fattore, Agostino Zelli,  Virginia Mascetta, Chiara Franceschini, Ilaria Diaco, Gaia Casagrande, Enrico Capozza, Veniero Rossi, Barbara Cacchione, Serena Zampardi,  Ezio Villani, Fabrizio Picchetti, Massimo Amore, Selmi Simone, Marco D’Agostini, Simona Ammerata, Giorgio A. Pisano, Silvia Raponi
Militant A (Assalti Frontali), Banda Bassotti,  Radici nel Cemento, Wu Ming – scrittori, AttriceContro, Fleurs du Mal, Collettivo Teatrale Macchia Rossa
Associazione Nazionale Giuristi Democratici, Unione Sindacale di Base, Csoa Corto Circuito, Esc Atelier autogestito, LOA Acrobax Project, Collettivo di Casetta Rossa, Csoa La Strada, Cpoa Rialzo Cosenza, Laboratorio Zero81 Napoli, Csoa ex Opg – Je sò Pazzo Napoli, Radio Onda Rossa, ACAD Associazione Contro gli Abusi in Divisa, Anpi sez. “Nido di Vespe” Quadraro/Cinecittà Roma, A.N.P.I. sez. “Walter Rossi – Università”, Potere al Popolo, redazione Contropiano, redazione di Comune, Laboratorio Comunista “Casamatta”, Associazione Culturale La Lotta Continua, Osservatorio sul fascismo Roma, Palestra Popolare “San Lorenzo” Roma, Comitato con la Palestina nel Cuore, I compagni di Walter, Red-lab Quarticciolo,  All Reds Rugby Roma,  Rete dei Comunisti, Collettivo Militant, Comitato Madri per Roma Città Aperta, Palestra popolare Quarticciolo, , Casa del Popolo Campobasso, Noi Restiamo,  Circolo Prc Longo Cinecittà Quadraro, ASD Boxe Popolare Cosenza, Associazione Yairaiha Onlus, Casa editrice DeriveApprodi, Carovana Antifascista Roma, Asia-Usb Bologna, Usb Bologna, Usb Emilia-Romagna, Scuola popolare “Soumaila Sacko”, Associazione Vivere il Quartaccio,  Casa del Popolo “Pio La Torre”  Acilia, PrendoCasa Cosenza, Comitato Soccavo (Napoli), Lido Pola Napoli, Confederazione Regionale USB Campania
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giuliocavalli · 6 years
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«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori
«Non possiamo permettere che ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna»: una lettera ai direttori (la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le parole che escono fuori da alcuni dibattimenti televisivi sono parole che mettono fortemente in crisi o addirittura contraddicono l’essenza stessa della nostra Costituzione, il richiamarsi a un patto antifascista e democratico. L’attentato di Macerata, dove un simpatizzante neonazista ha cercato la strage di uomini e donne africani, è qualcosa che ci interroga nel profondo. Le vittime sono diventate il bersaglio di un uomo la cui azione terroristica si è nutrita della narrazione tossica veicolata non solo da internet ma anche dal mainstream mediatico. Dopo quello che è successo non possiamo restare in silenzio. Serve una maggiore assunzione di responsabilità, serve un nuovo patto fra chi fa comunicazione e i cittadini. Le parole di odio, lo abbiamo visto chiaramente, possono tradursi in atti di violenza omicida. Azioni che, acclamate e imitate, rischiano seriamente di innescare una spirale di violenza. Per noi è evidente che il nodo mediatico ha contribuito a produrre e legittimare lo scatenarsi delle pulsioni peggiori. Per questo chiediamo ai media di non prestare più il fianco alla propaganda d’odio, ma di compiere anzi uno sforzo nel contrastarla. Intere fette di società (per esempio i migranti e i figli di migranti) nella rappresentazione mediatica esistono pressoché solo come stereotipo o nei peggiori dei casi come bersaglio dell’odio, contraltare utile a chi fa di una propaganda scellerata il suo lavoro principale. Sappiamo che nei media lavorano seri professionisti che come noi sono molto preoccupati per la piega degli eventi. Servono contenuti nuovi, modalità diverse, linguaggi aperti e trasparenti. Non possiamo permettere che nel 2018, ad 80 anni dalle leggi razziali, ritornino quelle parole (e quegli atti) della vergogna. Dobbiamo cambiare ora e dobbiamo farlo tutti insieme. Ne va della nostra convivenza e della nostra tenuta democratica. Quello che chiediamo non è un superficiale politically correct. Chiediamo invece una presa in carico di un mondo nuovo, il nostro, che ha bisogno di conoscersi e non odiarsi. Antonio Gramsci scriveva: Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri. Dipende da noi non lasciar nascere questi mostri. Dipende da noi evitare che torni lo spettro del fascismo nelle nostre vite. Per farlo però dobbiamo lavorare in sinergia e cambiare i mezzi di comunicazione. E dobbiamo farlo ora, prima che sia troppo tardi. Giulio Cavalli Vanessa Roghi Helena Janeczek Igiaba Scego Sabrina Varani Christian Raimo Paolo di Paolo Michela Monferrini Frederika Randall Graziano Graziani Francesca Capelli Shaul Bassi Loredana Lipperini Shulim Vogelmann Amin Nour Reda Zine Sabrina Marchetti Amir Issa Alessandro Triulzi Francesco Forlani Fiorella Leone Francesca Melandri Ilda Curti Marco Balzano Alessandro Portelli Attilio Scarpellini Filippo Tuena Francesco M.Cataluccio Laura Bosio Gianfranco Pannone Antonio Damasco Franco Buffoni Evelina Santangelo Caterina Bonvicini Lisa Ginzburg Camilla Miglio Emanuele Zinato Andrea Inglese Andrea Raos Maria Grazia Meriggi Alessandra Di Maio Roberto Carvelli Francesco Fiorentino Grazia Verasani Caterina Venturini Alessandra Carnaroli Lorenzo Declich Gennaro Carotenuto Silvia Ballestra Chiara Valerio Marco Belpoliti Paola Caridi Marco Missiroli Alessandro Robecchi Valeria Parrella Nicola Lagioia Enrico Manera Jamila Mascat Maria Luisa Venuta Rossella Milone Giacomo Sartori Antonella Lattanzi Barbara del Mercato Amara Lakhous Rino Bianchi Carola Susani Roberto Carvelli Isabella Perretti Rosa Jijon Davide Orecchio Antonella Lattanzi Simone Giusti Simone Siliani Alberto Prunetti Chiara Mezzalama Elisabetta Mastrocola Teresa Ciabatti Andrea Tarabbia Antonella Anedda Elisabetta Bucciarelli Francesco Fiorentino Paola Capriolo Paolo Morelli Simona Vinci Giorgio Vasta Orsola Puecher Antonio Scurati Vins Gallico Daniele Petruccioli Enrico Macioci Maria Grazia Calandrone Eraldo Affinati Elena Pirazzoli Leonardo Palmisano Emiliano Sbaraglia Maura Gancitano Marco Mancassola Rosella Postorino Alessandra Sarchi Carlo Lucarelli Giorgio Pecorin Gianni Biondillo Ornella Tajani Mariasole Ariot Giorgio Fontana Girolamo Grammatico Francesca Ceci Brunella Toscani Tommaso Giartosio Attilio Scarpellini Simone Pieranni Elisabetta Liguori Giuliano Santoro Orofino di Giacomelli Maria Grazia Porcelli Giovanni Contini Federico Faloppa Federico Bertoni Flaminia Bartolini Dario Miccoli Emanuela Trevisan Semi Alessandro Mari Tommaso Pincio Laura Silvia Battaglia Anna Maria Crispino Andrea Bajani Renata Morresi Francesca Fiorletta Federica Manzon Angiola Codacci Pisanelli Alessandro Chiappanuvoli Società italiana delle Storiche Benedetta Tobagi Giuseppe Genna Fabio Geda Daniele Giglioli Angelo Ferracuti Alessandro Bertante Riccardo Chiaberge Giorgio Mascitelli Gherardo Bortolotti Annamaria Ferramosca Anita Benedetti Letizia Perri Luisella Aprà Masturah Atalas Rosalia Gambatesa Barbara Summa Lorenzo D’Agostino Anna Toscano Fabrizio Botti Chiara Veltri Sergio Bellino Barbara Benini Valentina Mangiaforte Maria Motta Emanuele Plasmati Giuseppe Maimone Paolo Soraci Pina Piccolo Graziella Priulla Leonardo Banchi Valentina Daniele Massimiliano Macculi Susanna Marchesi Corrado Aiello Giovanni Scotto Liliana Omegna Domenico Conoscenti Francesco Falciani Mario Di Vito Ileana Zagaglia Maria Elena Paniconi Antonio Corsi Stefano Luzi Nicola Marino Barbara Lazzarini Antonella Bottero Camilla Mauro Pietro Saitta Gianni Montieri Francesca Del Moro Adam Atik Maurella Carbone Sabrina Fusari Francesa Perlini Antonella Bastari Donatella Libani Alessandra Pillosu Lidia Massari Gianni Girola Andrea Fasulo Lidia Borghi Roberta Chimera Gaetano Vergara Camilla Seibezzi Lisa Dal Lago Nicoletta Mazzi Annamaria Laneri Sandra Paoli Cristina Nicoletta Leonardo De Franceschi Olga Consoli Chiara Barbieri Valentina De Cillis Letizia Perri Angelo Sopelsa Alessandra Greco Simone Buratti Giacomo Di Girolamo MariaGiovanna Luini Costanza Matafù Lorenza Caravelli Elena Maitrel Cavasin Leopoldina Bernardi Donatella Favaretto Simona Brighetti Margherita D’Onofrio Ivana Buono Manuela Olivieri Maria Cristina Mannozzi Helleana Grussi Elisabetta Galeotti Antonio Sparzani (si può firmare qui)
(la pubblica Nazione Indiana qui) Siamo studiosi e studiose, scrittori e scrittrici, preoccupati dal dilagare dell’odio nei media italiani. Odio verso le donne, i migranti, i figli di migranti, la comunità Lgbtq. Un odio che è ormai il piatto principale di moltissimi talk show televisivi nei quali vige da tempo la politica dei microfoni aperti, senza nessuna direzione o controllo. E spesso le…
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Zinzulusa: una grotta e un toponimo tra fantasia e realtà (2/2)
di Armando Polito
Tra i numerosi lavori non inclusi in Opera omnia c’è anche Descrizione della grotta della Zinzanusa, ossia dell’antico tempio della dea Minerva in Castro Minerva ne’ Salentini, s. n., Napoli, 1807 (estratto dal Giornale enciclopedico di Napoli, anno II, tomo I, gennaio 1807). La descrizione del Monticelli trovò ospitalità anche all’estero, tanto da comparire, con alcuni rimaneggiamenti dovuti molto probabilmente all’anonimo giornalista (l’articolo reca il titolo Description de la grotte Zinzanusa, ou de l’ancien temple de Minerve, près de laville de Castro, dans la Pouille e subito dopo si avverte il lettore che si tratta di un extrait d’una lettre de Naples, écrite vers la fin de mai 1809) sulla parigina Gazette nationale ou Moniteur universel del 13 settembre 1809. A conferma del detto nemo propheta in patria debbo dire, però, che il primo lancio della notizia avvenne sul Journal de Paris di lunedì 29 settembre 1806.  Il lettore che ne voglia fare conoscenza diretta troverà di tutti e tre la riproduzione integrale, corredata della mia traduzione, nell’appendice documentaria alla fine del post (rispettivamente: l’articolo del 1806 al n. 1, quello del 1897 al n. 2 e quello del 1809 al n. 3). Potrà, così, condividere o meno ciò che a me è apparso evidente, cioè il contrasto tra l’accesa e forse interessata fantasia del vescovo, l’enfasi giornalistica e l’acribia dello scienziato che, al di là delle pur pertinenti osservazioni di erudizione storica, subordina il giudizio finale alla constatazione de visu della situazione da parte di persone d’indubbia e disinteressata competenza, nonché il pudore e l’umiltà con cui un mineralista di fama internazionale, qual era il Monticelli, giudica, con riserva (perché costretto a fidarsi della descrizione del vescovo), i suoi cristalli di Rocca. Mi meraviglio come un ricercatore come il brindisino non abbia sentito il bisogno di fare una capatina alla Zinzulusa e con malizia formulo il sospetto che avesse capito tutto, pur senza vederla. Quanto al mancato intervento del re, nonostante i rispettosi ma incalzanti inviti del vescovo che nell’ultima lettera rinunzia al colloquio diretto col sovrano e cerca la raccomandazione del cardinale Stefano Borgia, mi chiedo se oggi le cose siano granché cambiate …
Tornando all'”interpretazione” della grotta, il primo a liberarla dalle superfetazioni del vescovo fu Gian Battista Brocchi. In Osservazioni geologiche fatte nella Terra d’Otranto, in Biblioteca italiana o sia giornale di letteratura, scienze ed arti, tomo XVIII, anno V, aprile, maggio e giugno 1820, pp. 52-67 e poi in Giornale costituzionale del Regno delle due Sicilie di mercoledì 21 marzo 1821, il geologo di Bassano del Grappa, fra l’altro, scrive: Sotto Castro … sta la grotta Zinzolosa più celebre per le bugie che ne sono state dette, che per quello che realmente presenta. Una capricciosa descrizione ne fu pubblicata nel giornale enciclopedico di Napoli (gennaro, 1807) [vedi il documento nell’appendice della prima parte] ove per primo si sbaglia nel nome chiamandosi la grotta della Zinzanusa, quando realmente s’intitola così come ho scritto , essendo quello un epiteto derivato dal sostantivo zinzoli che nel dialetto del paese significa cenci, epiteto che fu suggerito dalle stalattiti pendenti. Monsignore del Duca, vescovo di Castro, estinto da pochi anni fa, volle un singolar modo di nobilitare questa caverna immaginando che in essa fosse il tempio di Minerva fabbricato da Idomeneo. Il buon vescovo, come fui accertato, non penetrò mai in quel sotterraneo, ma in sua vece inviò due canonici onde esplorare il luogo, i quali lo ragguagliarono delle grandi cose ivi vedute. S’immaginarono quei messaggieri di vedere tronchi di colonne, e capitelli, e cornici nelle stalattiti naturalmente formate dall’acqua, e d’altro non fu mestieri per trasformarsi quella caverna in un tempio, e nel tempio di Minerva. Conviene pur credere che sia questo un luogo fatale riguardo alle bugie, poiché oltre a queste che sono stampate, altre a me ne spacciarono gli abitanti di que’ paesi. In Otranto fui assicurato che trovasi colà gran copia di testacei impietriti, quando non ve n’ha il menomo indizio. A Minervino mi si disse che potevasi senza sussidio di fiaccole spaziare per la caverna, essendo bastevolmente rischiarata da alcuni alti spiragli, quando ivi tutto è buio e soltanto in un luogo v’ha un pertugio donde trapela un filo di luce. A Cerfignano fui ragguagliato essere essa distante tre miglie e mezzo da Castro, e che è forza di fare questo tragitto per mare, quando la lontananza non è che di mezzo miglio all’incirca, e se il mare sia turbato si può calare agevolmente da una rupe contigua, ed essendo ivi pronta una barca col traghetto di cinquanta passi più o meno si approda all’imboccatura. Questa grotta adunque è riposta in un curvo seno del mare di Castro, dove la rupe calcaria incavata a guisa di mezza cupola o di padiglione sovrasta ad un basso fondo in cui vegetano sott’acqua molte piante marine. Copiosissima è l’Ulva umbilicalis che con le sue frondi bigie accartocciate a guisa d’imbuto diguazza in quelle onde, mentre la Corallina cristata copre di un rubicondo tappeto le pareti degli scogli circostanti. Arrampicandosi per una via non difficile su per li greppi si giunge ad una prima spelonca, che può essere risguardata come il vestibolo dell’altra più interna. Molte stalattiti pendono dalla sua volta formate di calcare lamellare e spatosa, ed havvi nel piano uno sprofondamento che era in quel tempo ricolmo d’acqua. Girando intorno al margine di quel baratro, e poco più su montando trovasi una stretta apertura la quale conduce in altri reconditi penetrali che non tutti ho visitato, dove di maggior mole, ed in maggior quantità sono le stalattiti: esse potranno avere sorpreso chi vide per la prima volta simili sotterranei, ma riescono pressoché indifferenti a coloro che si sono internati in tante altre più magnifiche grotte negli Appennini, fra le quali certamente primeggia quella di Collepardo ne’ monti degli Ernici. Il sig. Monticelli che pubblicò per compiacimento un transunto della memoria del vescovo di Castro, non erasi recato sul luogo, altrimenti quell’oculato naturalista ne avrebbe somministrato una più veridica descrizione.
E Giuseppe Ceva-Grimaldi nel suo Itinerario da Napoli a Lecce e nella provincia di Terra d’Otranto nell’anno 1818, uscito, però, a Napoli nel 1821 (cioè un anno dopo le osservazioni del Brocchi) per i tipi di Porcelli a Napoli non rinunciava all’ironia e, dopo aver riportato in traduzione parte dell’articolo francese del 1806 (senza citare la testata) a p. 61 così commentava: Peccato che questa bella descrizione serva appena ad ornare uno dei moderni romanzi! E, alla fine della sua descrizione: Qui terminala grotta Zinzanusa o Zinzolusa,secondo la denominazione del paese; originata forse dagli stalattiti che a guisa di cenci, chiamati nel paese zinzoli, si vedono pendere nella seconda conca, già descritta.   
Chiarita definitivamente l’origine totalmente naturale della grotta, passo ora ad un argomento che non esclude a priori, come nessun campo dello scibile umano, la fantasia, ma richiede che essa sia asservita ad un vigile spirito critico: l’etimo di Zinzulusa. È questo il toponimo attuale, ma in passato erano in uso altre varianti. Prima di intraprendere l’analisi etimologica è opportuno prenderne contezza.
Così della grotta scrisse Girolamo Marciano (1571-1628) in Descrizione, origine e successi della provincia d’Otranto, Stamperia dell’Iride, Napoli, 1855, p. 372: Giace la città di Castro sopra un’alta ed inespugnabile rupe, la quale dall’oriente ha il mare basso e profondo, dall’occidente e tramontana il castello, che soprastà ad una profonda valle, e dall’istro la stretta schiena di un colle eminente al mare, che la rendono fortissima e di sito inespugnabile. Sono intorno alla marina di essa città valli dilettevoli, e freschissime grotte, alcune asciutte, ed altre con acque marine e dolci, ricetti di varie specie di pesci; delle quali la più nobile e meravigliosa chiamano la grotta Zenzenosa.  Il lettore non si lasci ingannare dalla data di pubblicazione del volume, che uscì postumo con le aggiunte di Domenico Tommaso Albanese (1638-1685).
Allo Zenzenosa del Marciano subentrano, via via, già incontrati, lo Zinzanusa nel Del Duca, nell’Alfano, nel Monticelli e nel Romanelli, Zinzolosa nel Brocchi (come in Ulderigo Botti, La Zinzolosa. Monografia geologico-archeologica, Firenze, Barbèra, Firenze, 1874 e in Cosimo De Giorgi (Note geologiche sulla provincia di Lecce, v. I, Tipografia Garibaldi, Lecce, 1876, passim), Zinzanusa o Zinzolusa nel Ceva-Grimaldi. S’incontra poi Zinzulusa o Zinzinusa in Archivio per l’antropologia e la etnologia, Stab. Tip. Lit. ed Elettro Galv. G. Pellas, Firenze, 1905, p. 163. Tuttavia Gianluigi Lazzari nel lavoro che più avanti citerò, in particolare, per quanto riguarda la variante Zinzinusa, scrive che l’attestazione più antica è nelle copie degli atti della Platea di Castro del 1665 e nel Catasto della città dell’anno 1742/1749. Faccio notare che l’attestazione del Marciano (Zenzenosa)  è anteriore, sia pure di poco.
E siamo all’etimo. il Rohlfs nel Vocabolario dei dialetti salentini, Congedo, Galatina, 1976 così tratta il lemma Zinzulusa: Grotta naturale che si apre sul mare nelle vicinanze di Castro, piena di stalattiti [chiamata così per i coni pendenti: ‘stracci di una veste lacera’]; v. zìnzulu, zinzulusu.
E a zìnzulu: cencio, straccio e grappoletti d’uva di tarda maturazione [cfr. il cal. zìnzulu id., gr. mod. τσάντσαλον” (leggi tsàntsalon) id.].
Il maestro tedesco mostra di seguire l’opinione corrente che collegherebbe il nome proprio della grotta con le sue stalattiti che sembrano cenci. Questa interpretazione metaforica risale proprio (anche se lì il riferimento è all’ingresso frastagliato dalle onde del mare) al nostro vescovo (vedi a p. 389 del documento riportato nell’appendice a corredo della prima parte la parte di testo sottolineata), ripresa successivamente nella citata memoria del Brocchi.
Lavorando sulla variante Zinzinusa, Armando Perotti (1865-1924), basandosi sul fondato assunto che spesso i toponimi sono legati ad una specie vegetale particolarmente abbondante in loco, aveva ipotizzato agli inizi del secolo scorso che il toponimo Zinzinusa fosse legato al giuggiolo. Tale ipotesi è stata ripresa e sviluppata da Gianluigi Lazzari e Sotirios Bekakos in A proposito del toponimo “Zinzinusa”, la celebre grotta di Castro in Terra d’Otranto, in Thalassia Salentina, v. XXVI, suppl. (2003) (già pubblicato in parte in Note di Storia e Cultura Salentina, X-XI, Argo, Lecce, 1998/99, pagg. 117-129). Di seguito, riprodotta in formato immagine,  la trafila da loro ipotizzata, partendo dal nome del giuggiolo in greco classico: ζίζυφον (leggi zìziufon).
  Quando si parte da un’ipotesi di lavoro (in questo caso il collegamento toponimo-specie vegetale), è fatale che il metodo deduttivo diventi condizionante e spinga a “forzare” qualche dato pur nel nobile intento di confermarla. Ecco le mie osservazioni anche su passaggi fonetici che ritengo non proprio lineari:
a) Non capisco per quale motivo dal minuscolo (a parte l’iniziale di ζίζυφον) si sia passati al maiuscolo (sia pure non greco) di 3, 4 e, in parte 5, dove alla fine, nonché nelle conclusioni, viene ripreso il minuscolo (a parte, sempre, l’iniziale). Può darsi che il set di caratteri greci allora disponibili non consentisse di fare meglio.
b) Al n. 1 in ΖΙΖΨφΟΝ compare al quarto posto Ψ (si legge psi) che ha sostituito, senza giustificazione alcuna, la υ di ζίζυφον, per cui la lettura di ΖΙΖΨφΟΝ sarebbe zìzpsfon.
c) Al n. 2 in ZINZIFO si nota l’epentesi di N, che sarebbe giustificata solo se partendo dalla voce latina zizyphum si fosse ipotizzata una geminazione espressiva (zizzyphum) e successiva dissimilazione (zinzyphum).
d) Al n. 3 viene proposta una sostituzione di F con L senza il supporto di altri casi.
e) Al n. 4 viene attribuito a Galeno ZIZULA’. Pur tenendo presente la giustificazione da me stesso addotta alla fine del punto a), non posso fare a meno di dire che l’esatta scrittura sarebbe stata in maiuscolo ΖΙΖΟΥΛΑ e in minuscolo ζιζουλά (in entrambi i casi si legge zizulà). Se l’inghippo si riducesse a questo dettaglio formale, non avrei perso tempo, tanto più che ZIZULA’ corrisponde esattamente alla pronuncia che ho appena annotato. Il problema è che tale voce (ζιζουλά) a quanto ne so, non compare nemmeno una volta in Galeno, nel quale, invece, si legge, per indicare il giuggiolo, la voce σηρικά (leggi sericà). Ecco il brano che ci interessa, di Περὶ τῶν ἐν ταῖς τροφαῖς δυναμένων (Le proprietà negli alimenti), libro I, capitolo 32; nel testo σηρικῶν è genitivo plurale (il nominativo è σηρικά).
Περὶ τῶν καλουμένων σηρικῶν. Οὐδὲ τούτοις ἔχω τι μαρτυρῆσαι πρὸς ὑγιείας φυλακὴν ἢ νόσων ἴασιν.  Ἔδεσμα γάρ ἐστι γυναικῶν τε καὶ παιδίων ἀθυρόντων, ὀλιγότροφόν τε καὶ δύσπεπτον ὑπάρχον ἅμα τῷ μηδ’ εὐστόμαχον εἶναι. Τροφὴν δὲ δῆλον ὅτι καὶ αὐτὰ δίδωσιν ὀλίγην τῷ σώματι (Su quelle che sono chiamate giuggiole. Non ho per esse da attestare alcunché per la protezione della salute o la cura di malattie. Infatti sono alimento delle donne e dei fanciulli che giocano, essendo cibo di scarso nutrimento e di difficile digestione insieme col fatto che non è gradito allo stomaco. È chiaro che anche queste danno poco nutrimento al corpo).
Ad integrazione va detto che  ζιζουλά è presente in greco (non comunque, come ho detto, in Galeno) in Alessandro di Tralles (VI-VII secolo), Libri duodecim de re medica, VI, 5. Ecco la parte che ci interessa tratta dal capitolo che reca il titolo Περὶ ἐμπυημάτων (Gli ascessi): … ἀπὸ τῆς Ἀλεξανδρίας μικρὸν ϕασίολον ἢ τὸ λεγόμενον ζιζουλὰν ἢ ἔλυμον ( … da Alessandria un piccolo fagiolo o quella che è detta giuggiola o miglio). Debbo dire che solo se ἢ (o) ha valore disgiuntivo, cioè non vale come altrimenti detto, ζιζουλὰν, vale giuggiola, altrimenti sarebbe sinonimo di miglio e, come quello, simile ad un piccolo fagiolo, immagine che non evoca certo quella della giuggiola.
Infine in un epigramma di Pallada (IV-V secolo), Antologia Palatina, IX, 503,  è presente la variante δίζυφον (leggi dìziufos) che sembra, rispetto a ζίζυφον , foneticamente parlando, un passo indietro, dal momento che ζ nasce dalla fusione di δ+j: Οὐκ ἀλόγως ἐν δι��ύφοις δύναμίν τινα θείαν/εἶναι ἔφην. Χθὲς γοῦν δίζυφον ἐν χρονίῳ/ἠπιάλῳ κάμνοντι τεταρταίῳ περιῆψα,/καὶ γέγονεν ταχέως, οἷα κρότων, ὑγιής (Non senza motivo ho detto che nelle giuggiole c’è una qualche forza divina. Ieri per esempio l’ho somministrata ad uno che era malato cronico di febbre terzana e rapidamente è divenuto sano come se fosse stato ricino).
Sempre al n. 4 la L, che in 3 aveva sostituito la F ritorna in campo,  con uno strano ed opportunistico andirivieni, in ZINZINU.
E quasi a sigillare l’incertezza che, a differenza della natura della grotta, continua ad aleggiare, secondo me, sull’etimo del toponimo, chiudo con una poesia, che a tal proposito sembrerebbe profetica, del citato Perotti:
Dormi nel tuo mistero o Zinzulusa!/Noi lo tentammo questo tuo mistero/con la religione di chi sospetta/ch’oltre la realtà cominci il vero.
                                                                       APPENDICE DOCUMENTARIA
1)
Dal Journal de Paris n. 272 del 29 settembre 1806
Traduzione:
Italia, Napoli, 3 settembre. Scopriamo ogni giorno nuovi tesori dell’antichità. Un magnifico tempio è stato ritrovato sul promontorio iapigio. Alla base della montagna di questo nome, che forma una punta avanzata nel mare, c’è una vasta grotta nella quale penetra il mare. Questa grotta serve d’asilo a degli alcioni e ad altri uccelli di mare. Il vescovo di Castro volle ultimamente entrarvi: prese una barca e si accorse che avanzando in questa grotta iol mare continuava ad essere navigabile. La grotta si allargava man mano che egli entrava. La curiosità del vescovo fu stimolata. Egli ritornò il giorno seguente per fare una visita più accurata. In effetti l’indomani penetrò fino al fondo e fu lì che con sua grande sorpresa coprì un magnifico tempio sostenuto da bellissime colonne del marmo più bello, dello stile più puro e dell’architettura dei bei templi della Grecia. Non ci si fermerà a questa prima scoperta.
  2)
dal Giornale enciclopedico di Napoli, anno II, tomo I, gennaio 1807, pp. 341-354
  3)
Dalla Gazette nationale ou Moniteur universel n. 256 del 13 settembre 1809.
Trascrizione:
MÉLANGES-ANTIQUITÉS
Description de la grotte Zinzanusa, ou de l’ancien temple de Minerva, près la ville de Castro dans la Pouille (Extrat d’un lettre de Naples, écrite vers la fin de mai 1809)
Près la petite ville de Castro, sous des rochers suspendus à pic, se trouvent plusieurs grottes où l’on descend dans de petits canots. La plus remarquable est la grotte Zinzanusa, qui a donné son nom aux autres, et dont les flancs sans cesse battus et creusés par les vagues, ressemblent de loin à des vêtemens déchirés. Ces grottes sont plateés au fond d’un petit golfe qui, s’avançant en demi-circle forme une espece de port. De ce port on n’apperçoit qu’un amas de quartiers de roc, disposés comme les marches d’un escalier; sur la plus haute de ces marches parait une voûte soutenue par un centaine de colonnes de pierre de taille. Au milieu de ces colonnes jaillit une source d’eau douce, et non loinde là se prolonge una galerie de rochers dangereux à parcourir, a cause de l’inégalité su sol et du gouffre d’eau effrayant au-dessus duquel elle s’avance. C’est au  bout de forme rectangulaire, la plus belle et la plus intéressante de toutes celles que l’on a visitées jusqu’ici dans ces rochers. Quatre rangs de colonnes soutiennent et decorent ce palais de la nature; les deux premiers ne sont formés que de demi-colonnes destinées à orner les murs; les deux autres offrent des colonnes entiers s’elevant isolées ou deux à deux. Elles sont toutes dans les mêmes proportions et divisent le rectangle en trois parties; les murs sont couverts d’inscriptions dont personne n’a su encore déterminer  le sens et même la langue. On y voit aussi de petites idoles et des statues, des images d’animaux, entr’autres celle du hibou, symbole de Minerve ἀθήνη, des fleurs, des fruits et des arabesques en pierre de taille et d’un dessin très pur. Dans l’une des trois divisions se trouve une large table soutenue de chaque côté par deux colonnes; le plafond est formé par la cavité elle-même à laquelle les murs sont adossés. La voûte un peu affaisée est garnie de cristaux brillans et assemblés sous les formes les plus élégantes; des stalactites du même genre tapissent les colonnes  et tout l’intérieur de la grotte; a la clarté des flambeaux, j’ai cru voir tous les prestiges dont l’imagination du poöte a peuplé le palais d’Armide. Les colonnes les plus élevées ont environ 70 palmes (20 pieds) de hauteur; leur diamètre a un peu plus de 2 palmes (8 pouces). De petites ouvertures pratiquées dans la muraille et fermées avec des pierres qui se déplacent, conduisent dans des grottes moin vastes, moins intéressantes, mais curieuses à voir. Par-tout  on reconnait la main de l’homme. Des restes de cendres et de charbons annoncent que ces lieux ont été autrefois habités. On y a même découvert des ossemens et des tombeaux. Dans l’une des cavités se troive un puits. Dans une autre est  une colonne plus haute que celle du temple; il y en a même une qui parait n’avoir pas été dressée et qui reste encore couchée sur le sol. Les grottes que l’on a découvertes renferment l’espace d’un mille. La plus grande est celle qui vient aprés la grotte rectangulaire; elle n’a pas encore été visitée. Sa profondeur, la boue dont elle est pleine et la puanteur qui en sort ont empêché d’y descendre. Dans toutes les cavités que l’on a parcourues, on n’a vu qu’une seule petite ouverture par où le jour puisse pénétrer. Le savant prélat, Mgr. Duca, évêque de Castro, avait envoyé à l’ancien gouvernement napolitain una petite statue et des morceaux de cristal que l’on avait eu beaucoup de peine à détacher; il proposait de faire visiter soigneusement cette grotte et de faire dessiner tout ce qui méritait  d’être  examiné; il donnait en même tems des détails sur l’antiquité et la destination de ces grottes, mais personne n’appuya ses conseils, et l’un des monumens les plus remarquables qui nous restent des tems anciens fut oublié. Il faut sans contredict attribuer cet ouvrage aux premiers habitans du royaume de Salente ou aux Grecs qui s’y établirent sous la conduite de Iapyx ou sois celle d’Idoménée. La fable et l’histoire se réunissent pour accorder à ce temple de Minerve, l’antoquité la plus reculée, et les merveilles qu’elles en racontent, l’avaient dejà rendù célebre chez les Anciens. Diodore, dans son 4e livre, et Strabon, au 5e et  6e livre de sa Géographie, rappellent qu’Iapyx fut envoyé par son grand-pere à la recherche de son pere Dédale qui avait pris la fuite; il aborda au promontoire d’Iapyx, nommé alors Leuternia, où Hercule, secouru par Minerve, avait défait les géans Leuterniens. Du sang des géans entassés se forma une source d’une eau puante. Cette source et les osemens non ensevelis indiquerent à Iapyx le théâtre de la victoire d’Hercule, et, soit par pitié, soit que la religion fût aussi alors le moyen dont se servaient les chefs des sauvages pour civiliser leurs barbares sujets, Iapyx éleva un temple à Minerve.
Ce récit, iu ce qu’il peut avoir de vraisemblabe, sert à déterminer assez exactement l’ancienneté du temple de Zinzanusa. Iapyx vivait à-peu-près cent ans avant la guerre de Troye, et comme d’après les marbres d’Arundel trouvés à Paros, il s’est écoulé 1209 ans entre cette guerre et la naissance de J. C., ce temple existe depuis 3117 ans. Plusieurs écrivains anciens, ent’autres Denys d’Halicarnasse, Servius et Vergile, s’accordent à dire que, long tems avant la chûte de Troye, il y avait sur la côte d’Iapyx un temple de Minerve trè-riche et très fameux. Quelques-uns joutent que l’on y gardait le Palladium, ou statue de Minerve, enlevé aux Troyens par Ulysse et par Diomede; d’autres disent que Diomede, après le sac d’Ilion, consacra à Minerve les armes d’or qu’il avit reçues de Glaucus, fils de Priam. Virgile s’est servi de la cèlèbrité de ce temple et l’a encore accrue en faisant border sur ce rivage Enée parti des bords Acro-Cérauniens ou de l’Epire, qui se trouvent vis à vis. Essayons de fixer, d’après la description, la place du temple de Minerve. Enée arrive en Epire, apprend d’Hélénus quelle route il doit suivre. Hélénus lui recommande de ne pas aborder ou du moins de ne pas s’arrêter sur la côte opposée à celle de l’Epire:
Proxima quae nostri profunditur aequoris aestu
effuge; cuncta malis habitantur moenia Graiis.
                                                  Aeneid. lib. 3, v. 397
Mais fuis la mer perfide et la côte d’Epire (1);
des Grecs, nos ennemis, ce bord est infesté.
Trad. de M.  Delille
Enée devait donc traverser la Mer-Adriatique; et comme les anciens navigateurs s’eloignaient peu des côtes, longer la presqu’il de Salente pour diriger ses voiles vers la Sicile. Il  devait descendre de nuit et sacrifier sur le rivage de l’Italie, mais selon les rits des habitans, pour ne pas être attaqué et traité en ennemi:
Hic et Narycii posuerunt moenia Locri
et Salentinos obsedit milite campos
Lyctius Idomeneus, etc.
Là des fiers Locriens s’éleve la cité …
et de Salente enfin inondant les sillous,
Idoménée au loin répand ses bataillons.
Enée part, et tandis qu’il fait voile le long des rivages Acro-Cérauniens, la nuit arrive; il s’arrête sur la côte la plus voisine de l’Italie:
Provehimur pelago vicina Ceraunia iuxta,
unde iter Italiam.
Nous côtoyons d’abord ces sommets escarpés
que les traits de la foudre ont si souvent frappés;
de là vers l’Italie un court trajet nous mene.
  A minuite Palinure se leve et donne à la flotte le signal du départ; elle fait voile vers l’Italie:
Nec dum orbem medium nox horis acta subibat,
haud segnis strato surgit Palinurus.
  Mais les heures déjá dans le silence et l’ombre
au milieu de sa course ont guidé la nuit sombre;
Palinure s’éveille et consulte les mers.
  A la pointe du jour, Achates découvre l’Italie, Anchise invoque la faveur des dieux, et des vents favorables les poussent au port le plus voisin du royaume de Salente: c’est là que s’etrouve le temple de Minerve:
Cum procul obscuros colles, humilemque videmus
Italiam …..
……………………..Portusque patescit
Jam propior, templumque apparet in arce Minervae.
  Lorsqu’insensiblement un point noir et douteux
de loin parait, s’eleve et s’agrandit aux Yeux:
C’etait le Latium (2)
On entrevoit le port, et voisin de la nue
le temple de Pallas se découvre à la vue.
  Enée décrit le port; il est creusé en cercle vers l’Orient et ceint de rochers qui l’enviromnent comme des tours: on ne voit pas le temple quand on est dans le port:
Portus ab Eoo fluctu curvatir in arcum,
objectae salsa spumant aspergine cautes:
ipse latet. Gemino demittunt brachiamuro
turristi scopuli; refugitque a littore templum. 
Creusée à l’orient, son enceinte prosondé
contre les vents fougueux et les assauts de l’onde;
est ecourbée en arc où le flot mugissant
sans cesse vient briser son courroux impuissant.
A l’abri des rochers son rau calme repose;
des remparts naturels qu’à la vague il oppose
les fronts montent dans l’air comme une double tour;
leurs bras d’un double mur en ferment le contour,
et le temple que l’oeil croyait voir sur la plage,
recule à votre approche et s’en fuit du rivagé.
Qui ne reconnaît ici la description du port de Zinzanusa, tel que je l’ai donnée? Enée fait un sacrifice à Minerve; il part pour Tarente. Il voit de loin le temple de Junon Lucinia; tout cela convient partaitement à la position de Zinzanusa. J’ajouterai qu’à un mille de ces rochers se trouve encore une source d’eau soufrée, dont Aristote a fait mention. Je ne déciderai pas si le temple de Minerve, placé dans la grotte, était le seul consacré dans ces lieux à la déesse; peut être y avait-il au-déssus des rochers un édifice attenant à la forteresse. J’en ai dit assez  pour montrer que la grotte  de Zinzanusa merite de fixer l’attention de ceux qui observent la nature, et de ceux qui étudient l’antiquité; il serait très-interessant d’examiner  si ces vastes cavités ont été reusées par les eaux ou formées par de feux souterrains.
_________________________
(1) Ce vers est une erreur; c’est la côte opposée à l’Epire qu’Helenus recommande à Enée d’éviter.
2) Cette partie de l’Italie n’était pas le Latium.
Traduzione:
Miscellanea-antichità
Descrizione della grotta Zinzanusa o dell’antico tempio di Minerva, presso la città di Castro in Puglia (estratto da una lettera da Napoli scritta verso la fine di maggio 1809)
Presso la piccola città di Castro, sotto a rocce sospese a picco, si trovano parecchie grotte in cui si scende con piccole barche. La più degna di nota è la grotta Zinzanusa, che ha dato il suo nome alle altre e i cui fianchi senza posa battuti e scavati dalle onde somigliano da lontano ad abiti strappati. Queste grotte sono poste nel fondo di un piccolo golfo che, avanzando in semicerchio, forma una specie di porto. Da questo porto non si vede che un ammasso di gruppi di rocce disposti come i gradini di una scalinata, sul più alto di questi gradini appare una volta sostenuta in alto da una centina di colonne di pietra da taglio. Al centro di queste colonne sgorga una sorgente d’acqua dolce e non lontano da lì si prolunga una galleria di rocce pericolose a percorrerle a causa del dislivello del suolo e di un pozzo d’acqua da far paura al di sopra del quale essa avanza. È a corridoio di forma rettangolare, la più bella e la più interessante di tutte quelle che si sono visitate finora tra queste rocce. Quattro gruppi di colonne sostengono e decorano questo palazzo della natura; i primi due non sono formati che da semicolonne destinato ad ornare i muri; gli altri due presentano colonne intere elevandosi isolate o a due a due. Sono tutte delle medesime proporzioni e dividono il rettangolo in tre parti; i muri sono coperti da iscrizioni dellr quali nessuno ancora ha saputo determinare il senso  e neppure la lingua. Si vedono pure dei piccoli idoli e delle statue, immagini d’animali, tra le altre quella della civetta, simbolo di    Minerva Atena, fiori, frutti e arabeschi in pietra da taglio e di un disegno purissimo. In uno dei tre settori si trova una larga mensa sostenuta da ciascun lato da due colonne; il soffitto è formato dalla stessa cavità alla quale i muri sono addossati. La volta un po’ abbassata è guarnita di cristalli brillanti e assemblati sitto le forme più eleganti; stalattiti del medesimo genere tappezzano le colonne e tutto l’interno della grotta; alla luce delle torce ho creduto di vedere tutti i pregi dei quali l’immaginazione del poeta ha popolato il palazzo di Armida. Le colonne più alte hanno circa 70 palmi (20 piedi) di altezza; il loro diametro ha un po’ più di 2 palmi (8 pollici). Piccole aperture praticate nella muraglia e fermate con pietre che si muovono conducono in grotte meno vaste, meno interessanti, ma curiose a vedersi. Dappertutto si riconosce la mano dell’uomo. Resti di venere e carbone dicono che questi luoghi sono stati una volta abitati. Si sono scoperti pure ossa e tombe. In una delle cavità si trova un pozzo. In un’altra vi è una colonna più alta di quella di un tempio.
Ce n’era pure una che sembra non essere stata innalzata e che resta ancora coricata al suolo. Le grotte che si sono scoperte comprendono lo spazio di un miglio. La pioù grande è quella che viene dopo la grotta rettangolare; non è stata ancora visitata. La sua profondità, il fango di cui essa è piena e la puzza che se sorge hanno impedito di discendervi. In tutte le cavità che si sono percorse non si è vista che una sola piccola apertura attraverso la quale la luce possa entrare. Il saggio prelato monsignor Duca, vescovo di Castro, aveva inviato all’antico governo napoletano una piccola statua e dei pezzi di cristallo che si sera con molta fatica riusciti a staccare; egli proponeva di far visitare accuratamente questa grotta e di far disegnare tutto ciò che meritava di essere esaminato; dava allo stesso tempo dettagli sull’antichità e la destinazione di queste grotte, ma nessuno ha dato retta ai suoi consigli e uno dei monumenti più rimarchevoli che ci restano dei tempi antichi è stato dimenticato. Bisogna senza smentita attribuire quest’opera ai primi abitanti del regno di Salento o ai Greci che vi si stabilirono sotto la guida di Iapige o sotto quella d’Idomeneo. Il mito e la storia si uniscono per accordare a questo tempio di Minerva l’antichità più spinta e le meraviglie che esse ci raccontano l’avevano già resa celebre presso gli antichi. Diodoro nel suo 4° libro e Strabone nel 5° e 6° della sua Geografia ricordano che Iapige fu inviato da suo nonno alla ricerca di suo padre Dedalo che si era dato alla fuga; egli sbarcò sul promontorio di Iapige allora chiamato Leuternia, dove Ercole, soccorso da Minerva, aveva sconfitto i giganti Leuterni. Dal sangue dei giganti ammassato si formò una sorgente di un’acqua puzzolente. Questa sorgente e le ossa insepolte indicarono a Iapige il teatro della vittoria di Ercole e, sia per pietà, sia che la religione anche allora fu il mezzo del quale si servivano i capi dei saggi per civilizzare i loro barbari sudditi, Iapige elevò un tempio a Minerva. Questo racconto o ciò che esso può avere di verosimile serve a determinare assai esattamente l’antichità del tempio di Zinzanusa. Iapige viveva circa cento anni prima della guerra di Troia e, siccome come in base ai marmi di Arundel trovati a Paros sono passati 1209 anni tra questa guerra e la nascita di Gesù Cristo, questo tempio esiste da 3117 anni. Parecchi scrittori antichi , tra gli altri Dionigi di Alicarnasso, Servio e Virgilio sono d’accordo nel dire che parecchio tempo prima della caduta di Troia c’era sulla costa di Iapige un tempio di Minerva ricchissimo e famosissimo. Alcuni aggiungono che vi si custodiva il Palladio o statua di Minerva sottratto ai Troiani da Ulisse e da Diomede; altro dicono che Diomede, dopo il sacco di Troia, consacrò a Minerva le armi d’oro che aveva ricevuto da Glauco, figlio di Priamo. Virgilio si è servito della celebrità di questo tempio e l’ha ancora accresciuta facendo sbarcare su questa costa Enea partito dalle sponde  Acroceraunie o dall’Epiro, che si trovano di fronte. Proviamo a fissare, dopo la descrizione, la posizione del tempio di Minerva. Enea arriva in Epiro, apprende da Eleno quale rotta debba seguire. Eleno gli raccomanda di non accostarsi o almeno di non fermarsi sulla costa opposta a quella dell’Epiro:
Evita i luoghi vicinissimi che sono bagnati dall’onda del nostro mare; tutte le città sono abitate dai cattivi Greci. Eneide libro 3, v. 397
Ma fuggi il mare perfido e la costa dell’Epiro (1);
questa costa è infestata dai Greci, nostri nemici.
Traduzione di M. Delille
Enea doveva dunque attraversare il mare Adriatico e, siccome gli antichi navigatori si allontanavano poco dalle coste, costeggiare presso il Salento per dirigere le sue vele verso la Sicilia. Egli doveva sbarcare di notte e sacrificare sulla riva d’Italia, ma secondo i riti degli abitanti per non essere attaccato e trattato da nemico:
Qui pure i Naricii locresi hanno posto le mura e il licio Idomene occupa con la milizia i campi salentini, etc.
Là s’innalza la città dei fieri locresi … e infine invadendo i campi di Salento Idomeneo spande lontano le sue schiere.
Enea parte e mentre fa vela lontano dalle sponde acroceraunie arriva la notte; si arresta sulla costa più vicina dell’Italia:
Ci spingiamo per mare lungo i vicini Cerauni, donde la rotta per l’Italia.
Costeggiamo lungo questi scogli a precipizio che i colpi dell’onda hanno così spesso flagellato; da lì una corta rotta ci porta verso l’Italia.
  A mezzanotte Palinuro si leva e dà alla flotta il segnale della partenza; essa fa vela verso l’Italia:
Non ancora la notte spintasi con le ore  era entrata nella metà del corso, si leva dal letto il non pigro Palinuro.
Ma le ore già nel silenzio e l’ombra hanno guidato la nera notte a metà della sua corsa; Palinuro si sveglia e osserva il mare.
Allo spuntare del giorno Acate scorge l’Italia, Anchise invoca il favore degli dei e i venti favorevoli li spingono al porto al porto più vicino del regno di Salento; è là che si trova il tempio di Minerva:
Quando lontano vediamo oscuri colli e la bassa Italia … e si apre un porto sempre più vicino e in cima appare il tempio di Minerva.
Quando poco a poco un punto nero e dubbio appariva da lontano, si eleva e s’ingrandisce agli occhi: era il Lazio (2). Si intravvede il porto e vicino al nudo il tempio di Pallade si scopre alla vista.
  Enea descrive il porto; esso è scavato in cerchio verso oriente e cinto di rocce che lo circondano come giri: non si vede il tempio quando si è nel porto: 
Il porto dal mare orientale s’incurva ad arco,
le rocce battute dall’onda salata spumeggiano:
esso si nasconde. Allungano le braccia con un doppio muro
scogli a forma di torre e il tempio si allontana dal lido.
Scavato ad oriente, il suo circuito inondato
contro i venti furiosi e gli assalti delle onde;
è curvato ad arco dove il flutto che muggisce
senza posa viene a frantumare la sua ira impotente.
Al riparo delle rocce la sua acqua calma riposa;
delle barriere naturali che esso oppone all’onda
sollevano la fronte nell’aria come un doppio cerchio;
le loro braccia con un doppio muro fermano il profilo
e il tempio chel’occhio credeva di vedere sulla spiaggia
indietreggia al vostro avvicinamento e se ne fugge dalla costa.      
Chi non riconoscerebbe qui la descrizione del porto di Zinzanusa, tal quale io ho dato? Enea fa un sacrificio a Minerva, poi parte per Taranto. Vede da lontano il tempio di Giunone Lucinia.Tutto questo conviene dettagliatamente alla posizione di Zinzanusa. Aggiungerei che ad un miglio da queste rocce si trova ancora una sorgente d’acqua solforosa, della quale ha fatto menzione Aristotele. Io non arriverei alla conclusione se il tempio di Minerva posto nella grotta era il solo consacrato in questi luoghi alla dea; forse c’eta al di sopra delle rocce un edificio attinente alla fortezza. Ho detto abbastanza per mostrare che la grotta di Zinzanusa merita di fissare l’attenzione di coloro che osservano la natura e di coloro che studiano l’antichità; sarebbe interessantissimo esaminare se queste vaste cavità sono state create dalle acque o formate da fuochi sotterranei.
(1) Questo verso è un errore; è la costa opposta all’Epiro che Elena raccomanda ad Eleno di evitare.
(2) Questa parte dell’Italia non era il Lazio.
PER LA PRIMA PARTE: https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/02/22/zinzulusa-una-grotta-e-un-toponimo-tra-fantasia-e-realta-1-2/
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perfettamentechic · 2 years
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5 marzo … ricordiamo …
5 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2016: Giorgio Ariani, attore, comico e doppiatore italiano. (n. 1941) 2015: Dirk Shafer, Dirk Alan Shafer, è stato un modello e attore statunitense, noto per aver posato nudo numerose volte per la rivista Playgirl.  (n. 1962) 2015: Karina Kraushaar, è stata un’attrice tedesca, che fu attiva principalmente in campo televisivo, a partire dalla fine degli anni novanta. (n. 1971) 1999: Richard Kiley,…
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madeinpop · 5 years
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(Tv) ospite il cantante chitarrista e violoncellista friulano MASSIMO SILVERIO. ᴥ YOKELZ piazza Marconi 1 TREBASELEGHE (Pd) al Plan B i suoni power blues e le atmosfere seventies dei ZEE ZEE QUEEN. ᴥ HOCH HOLLE via S.Andrea PADERNO del Grappa (Tv) folk e country di matrice west coast per MATT The DRIFTER. ᴥ Biblioteca CIVICA piazza IV Novembre 48 MARTELLAGO (Ve) dalle 21 seconda data della rassegna "Volumi Sonici", con il progetto musical/poetico IL SEME dell'ABBRACCIO ovvero il musicista Nico De Giosa e la cantante Alessandra Trevisan. ᴥ POMOMERO osteria creativa via Castelletto 84 MAROSTICA (Vi) indie folk per il giovane cantautore olandese BANNER. ᴥ EL CABALLITO via Pastrengo 17 BUSSOLENGO (Vr) irish folk contaminato dal bluegrass per gli ALBAN FÙAM. ᴥ Teatro NUOVO piazza Viviani 10 VERONA evento con una delle figure più carismatiche della musica africana cantemporanea, FATOUMATA DIAWARA dal Mali. ► VENERDÌ 22 Febbraio ᴥ BISTROCK via Rometta 13/L San MARTINO di Lupari (Pd) in versione acustico il rock aternative degli ZAGREB. ᴥ GOTO STORTO via Villanova 8a TREBASELEGHE (Pd) a presentare le canzoni del suo primo disco DODO accompagnato dalla sua band. ᴥ Circolo OLOL JACKSON via Annibale da Bassano 3 PADOVA dalle 19.30 aperitivo con IL CORO delle CICALE progetto folk di salvaguardia del patrimonio veneto/friulano. ᴥ Osteria dei GIUSTI via Comunale Camino 46 ODERZO (Tv) ottima occasione per ascoltare il duo BURNING SOFA canzoni struggenti per cuori affranti (ma non solo). ᴥ Spazio MAVV via Gelsolino 43 VITTORIO Veneto (Tv) presentazione disco per i fratelli DaRos COSE DI FAMIGLIA, accompagnati da Andrea Fontana, sonorità new folk. ᴥ EDEN Cafè via XV Luglio TREVISO da Tel Aviv electro-pop-soul per il raffinato duo PHOTOTAXIS. ᴥ La STAZIONETTA borgo Pieve 109 CASTELFRANCO Veneto (Tv) in versione acustico tornano dopo un lungo silenzio i DISFUNZIONE. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) triplete rock nel friday night con WICKED SILENCE, ANCESTRALYA e OLD 7 YEARS. ᴥ MATTOROSSO via Piave 108 MONTEBELLUNA (Tv) genuino rockin'blues dalla Toscana con il quartetto The FULLERTONES. ᴥ NOVAK via Castellana 59f SCORZÈ (Ve) prima serata del weekend Italian Affair, sul palco il grande GRAHAM DAY & the FOREFATHERS (Uk) a seguire sixties djset Harry Vogel (Monaco) Massimo dal Pozzo (Misty Lane) Renato Trafano (Samp) Federico Roman (Naonian). ᴥ Osteria Al PONTE corso Silvio Trentin 20 San DONÀ di Piave (Ve) infiammerà l'atmosfera il duo bolognese The JACKSON POLLOCK garage punk da Bologna. ᴥ MORION Laboratorio Occupato salizada S.Francesco de la Vigna VENEZIA fresca miscela di blues, funky e reggae per i coinvolgenti AL & JAY and the STONECRAZY. ᴥ MOTORCYCLE Club via Commercio 15 VICENZA festa di compleanno con concerto grande per l'ottima ARIANNA ANTINORI. ᴥ Osteria S'CIAVINARO via Pertini 15 VOLPINO di Zimella (Vr) live speed roots, country e rockabilly per il duo JACK LaMOTTA. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA rock strumentale e acustico per la formazione dei ZUGABE. ᴥ Colorificio KROEN via Pacinotti 19 Zai VERONA serata stoner con il power trio Mr. BISON supportato per l'occasione dagli HYPERWÜLFF e dagli A FOREST MIGHTY BLACK. ᴥ Club IL GIARDINO via Cao di Prà 82 LUGAGNANO di Sona (Vr) dirompente rockblues per il duo bresciano SUPERDOWNHOME in rampa d lancio per il proprio tour europeo. ᴥ Osteria Ai PRETI interrato Acqua Morta 27 VERONA il rock a bassa fedeltà con retrogusto west coast del quintetto HOLY FATHERS. ᴥ MUSICA ATTIVA il programma radio che promuove la musica indipendente veneta dalle 21 alle 23 ogni quindici giorni ormai da molti anni, con intensità, in studio per l'intervista A RED IDEA progetto drampop veneziano, per ascoltare la diretta o 94 MHz o in streaming http://www.radiogammacinque.it/   ► SABATO 23 Febbraio ᴥ ALTROQUANDO Osteria Musicale via Corniani 32 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) serata THREE BLACKBIRDS con protagoniste due eccellenze della scena alt veneta, il CAPITANO MERLETTI e DNEZZAR, alfieri dell'etichetta PiPaPoP records, poliedrici cantautori folk. ᴥ AL BUSCAGLIONE via Marsala 50 PADOVA a presentare la sua ultima fatica "Shkodra Elektronike" tra musica tradizionale e avanguardia elettronica KOLE LACA, tastierista del TdO e dei 2Pigeons. ᴥ BAHNOHF Live via Sant'Antonio 34 MONTAGNANA (Pd) in collaborazione con Botteghe Barranco il grande Fabio Testoni ovvero DANDY BESTIA degli SKIANTOS, ci saranno pure gli UNCLEDOG (alt rock) e MANICA (cantautorato bizzarro). ᴥ BLACK LOTUS Pub via Cardinale Agostini 109 San MARTINO di Lupari (Pd) serata punk powerpop con le band FRATELLI RAPINA e MITROPA EXPRESS. ᴥ La STANZA ass.culturale via Leopardi 25 San MARTINO di Lupari (Pd) si esibirà qui con il suo cantautorato semplice GIUSEPPE VIO, ospite la cantante LUNA Civettini. ᴥ Circolo NADIR piazza Gasparotto 10 PADOVA world music per il quartetto ZEPHYROS poetiche raffinate per piccoli racconti musicali. ᴥ GRIND HOUSE via Longhin 37 PADOVA dalle 21 episodio III per la serata Saintless con il punkrock intenso degli italorussi SVETLANAS capitanati da OLGA, inoltre sul palco CONFINE, SPLEEN FLIPPER, DOUBLE ME, EGOCIDE e gli ZËNE. ᴥ GEKYGIO via ALberese TREMIGNON di Piazzola di Brenta (Pd) stasera l'energica cantautrice SAMANTHA GIORDANO e il suo progetto live "ON". ᴥ Osteria da TOCCHETTO via Risorgimento 27 MONTEBELLUNA (Tv) È un Brutto Posto dove Vivere organizza questa serata di sonorità drone/noise/postrock con i progetti 124C41+ (Terni) e KA (duo Bolo). ᴥ IL PRINCIPE IN BICICLETTA via Castellana San VITO di Altivole (Tv) da Mantova postpunk/shoegaze per l'interessante trio SUBMEET. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) "L'Alieno di Dio" ultimo libro di Salvatore CACACE messo in musica con i MOLOTOV del CIELO, suoneranno anche i THUNDER GODZILLA e NIKK & the BAD BOYS. ᴥ CORNER LIVE via Ungheresca Nord 115 VARAGO di Mareno di Piave (Tv) voce potente e graffiante per LISA MANARA che porta il suo progetto "L'Urlo dell'Africanità". ᴥ GOTHIKA fiera di SANTA LUCIA di Piave (Tv) all'interno della fiera Gothic e Steampunk del Triveneto dalle 19 suoneranno VALENTE (Dischi Soviet) TYING TIFFANY e Madame SADOWSKY + djset Sepolcro Zero Alex del Duca e Federica Velvet. ᴥ LO SFIZIO via Comunale 72 FAÈ di Oderzo (Tv) folk & blues da osteria per il collettivo LA CANTINACCIA. ᴥ CLUB 27 via Romanina 29 CASTELFRANCO Veneto (Tv) genuino rockin'blues dalla Toscana con il quartetto The FULLERTONES. ᴥ La STAZIONETTA borgo Pieve 109 CASTELFRANCO Veneto (Tv) in collaborazione con Sweet Noise, inaugurazione della mostra fotografica di Massimo PORCELLI dal titolo UNPLUGGED, esposta anche a NYC. ᴥ NASTY BOYS via Pellicciao 4 TREVISO a festeggiare il compleanno dell'iconica figura di Johnny CASH sul palco saliranno i teutonici JOHNNY TROUBLE. ᴥ OLD SALOON Birreria via Feltrina 19 PEDEROBBA (Tv) serata hard'n'heavy con i gruppi SILVERBONES, PHOENIX RAGE e PLEONEXIA. ᴥ NOVAK via Castellana 59f SCORZÈ (Ve) seconda serata Italian Affair, si parte il pomeriggio al LIGHTHOUSE Pub via Noalese Sud 2 NOALE (Ve) con sixties djset, poi in serata al Novak con live per i mitici The BAROUN FOUR (garage/beat/Uk) + sixties djset Rob Bailey (Londra) Henry (Milano) Marc Brucker (Francoforte) e Robert Boogaloo. ᴥ BANCHINA SICK Fest via Banchina Molini MARGHERA (Ve) evento noise/grind/punx con le band MOSHPITS, XMYS S ERIX, EDDIEXMURPHYS e i BANCHINA TERRORISTS. ᴥ ARGO16 via delle Industrie 27 parco tecnologico VEGA MARGHERA (Ve) con la collaborazione di Pulse evento elettro-psych con i liveset dei bravissimi WARIAS e in versione trio GODBLESSCOMPUTERS. ᴥ REVOLVER Club via JF Kennedy 39 San DONÀ di Piave (Ve) una band mito della stagione hair metal degli anni '80 sarà qui sul palco, ENUFF Z'NUFF, in apertura i LAST GREAT DREAMERS. ᴥ VINILE Club via Capitano Alessio 92 ROSÀ (Vi) evento NIGHTBREEZE, sul palco, dalla Turchia, il celebratissimo duo SHE PAST AWAY dark wave a seguire gli ottimi djset per EMY, WHIPPING Boy e DJB. ᴥ Circolo MESA via L.Da Vinci 50 ALTE di Montecchio Maggiore (Vi) serata in collaborazione con la VELTE Crew per la presentazione del disco di TRIFLE combo allstar di punkrockers vicentini, con loro sul palco ZACHARY (punk romagnolo) e The FROG (duo   punk metal della bassa veronese) + Velte djset. ᴥ BOCCIODROMO via A.Rossi 198 VICENZA serata doom/sludge/black metal/stoner coordinata da Orion Agency con protagonisti i FORGOTTEN TOMB, in apertura MEGATHERIUM e The BLACK LODGE. ᴥ SOTTOSOPRA Pub via Roma 24 TREGNAGO (Vr) serata organizzata dal Pozzo dei Dannati con le band alternative rock FLYING DISK, GOLDEN HEIR SUN e NØEN. ᴥ FA BEMOLLE borgo Madonna di Pol PASTRENGO (Vr) serata hard'n'heavy con le band LAST CENTURY, SVANZICA e RECOVERY MIND. ᴥ Bar the BROTHERS via Olimpia GREZZANA (Vr) questa sera sul palco il cantautore GIULIO WILSON molto acclamato e apprezzato dai colleghi come Capossela e altri. ᴥ COHEN Pub via Scarsellini 9 VERONA dal Texas arrivano Keegan Mc INROE & Matt TEDDER tra blues folk e country. ᴥ The FACTORY via Garibaldi 37 CASTEL d'AZZANO (Vr) serata pirotecnica con il duo ERADIUS che festeggiano il proprio disco con live e dodici artisti che rivisitano la copertina del disco, a supporto il post grunge dei bresciani HUNTERNAUT e i locals KIOWA. ᴥ Club IL GIARDINO via Cao di Prà 82 LUGAGNANO di Sona (Vr) a presentare il loro ultimo disco "L'Ultimo Grande Eroe" ci saranno i SONOHRA. ᴥ JACK the RIPPER via Nuova 9 RONCÀ (Vr) festa di presentazione disco "Time Flies when you're Drunk" per i punkrockers ALL COASTED, con ospiti i cagliaritani SECOND YOUTH. ► DOMENICA 24 Febbraio ᴥ PUNKY REGGAE Pub via Barbarigo 15 LIEDOLO di S.Zenone degli Ezzelini (Tv) dalle 17:00 aperitivo multicolore con il sound frizzante per AL & JAY and the STONE CRAZY (funky reggae) e i palermitani FURIOUS GEORGIE psychfolk. ᴥ CA' San BARTO via Boscalto 50 RESANA (Tv) dalle 17 torna KICK the WEEK, alla quinta stagione in questa nuova location, ci saranno i live per BRAIN of MAGGOT metalcore e SUNPOCRISY post/progressive. ᴥ CENTRO STABILE di CULTURA via Leogra 4 S.VITO di Leguzzano (Vi) dalle 18 la fantastica cantautrice PATRZIA LAQUIDARA, e la sua band, che presentarà il suo recente bellissimo disco. ᴥ Cso DJANGO via Monterumici 11 TREVISO torna il mercato Genuino Clandestino con produttori e artigiani locali dalle 10, tra le varie attività alle 18 ci sarà il live del bravo FEYDAN. ᴥ ARGO16 via delle Industrie 27 parco tecnologico VEGA MARGHERA (Ve) dalle 18 Carnebal folk sesta edizione con i duo DAVID & LORIS e AIRBOXES (Guus Herremans e Bert Leemans) per il ballo in maschera. ᴥ KRACH Club via Madonna 3 MONASTIER (Tv) dalle 19 aperitivo rock alternative con i potenti locals IL DALLAS e da Ferrara i DEVOCKA wave/noise/alternative. ᴥ HOME Rock Bar via Fonderia 73 TREVISO dalle 19 concerto unplugged con il bravissimo ULISSE SCHIAVO. ᴥ GROOVE via Martiri Libertà 8 LUGO di Vicenza (Vi) per l'Acoustic Sunday ospite sarà COLOUR of RICE ovvero Rani jappo-svizzera con canzoni che arrivano al cuore. ᴥ Osteria AL CASTELLO via Rossi A. 15 CHIUPPANO (Vi) dalle 19 aperitivo con presentazione dell'ultima fatica "Shkodra Elektronike" tra musica tradizionale e avanguardia elettronica per KOLE LACA, tastierista del TdO e dei 2Pigeons.. ᴥ LUCKY BREWS via Vecchia ferriera 123 VICENZA aperitivo cantautorale alla birreria artigianale con MANUELA PADOAN. ᴥ BRÄUSTÜBERL MÜNCHEN via Aroldi 35 MONTEFORTE d'Alpone (Vr) dalle 19 aperitivo in levare con i locals TLA per proseguire con i grandi ospiti OLLY (Shandon) & the MAGNETICS. ᴥ CA'SANA Cibo Arte Cultura via SS. Fabiano Sebastiano 13 PADOVA dalle 19 in collaborazione con LegAmbiente per raccolta fondi, dopocena live per la brava Chiara PATRONELLA accompagnata da Nereo FIORI. ᴥ Spazio NADIR contrà Santa Caterina 20 VICENZA ore 20:30 l'associazione culturale ARTuro presenta CRUDELIO band folkrock ispirata dal teatro-canzone. ᴥ Cso PEDRO via Ticino PADOVA ore 21 evento perticolarissimo, ci sarà la registrazione dal vivo del disco per The FIFTH che verrà regalato ai partecipanti, esperienza transensoriale coordinata da quelli di PDsychedelia. ► LUNEDÌ 25 Febbraio ᴥ IL VIZIO Pub via san Biagio 17 PADOVA dal Texas arrivano Keegan Mc INROE & Matt TEDDER tra blues folk e country. ► MARTEDÌ 26 Febbraio ᴥ nulla da fare? fatevi una cultura, leggete un libro. ► MERCOLEDÌ 27 Febbraio ᴥ LANTERNA del DOGE via Tiveron 28 SANT'ALBERTO di Zero Branco (Tv) dal Texas arrivano Keegan Mc INROE & Matt TEDDER tra blues folk e country. ᴥ OLD SALOON Birreria via Feltrina 19 PEDEROBBA (Tv) ospite qui stasera il grande chitarrista MATTHEW MILLS, in apertura il giovane Davide LO SURDO. • https://telegram.me/madeinpop/ • https://www.facebook.com/Shyrec/ • https://www.facebook.com/threeblackbirdsfree/ • https://www.facebook.com/NewsletterMadeinpop/ • http://shyrec.bandcamp.com/
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jacobhinkley · 6 years
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The Lakeba Group Unites Efforts with Mobecom to Create the Loyalty Program of the Future
Loyalty programs are an essential attribute of modern marketing. According to the Loyalty Report 2017, produced by customer engagement agency Bond in collaboration with VISA, loyalty program enrollment has grown by 31% over the last four years.
This marketing tool has proved its efficiency, but the research of this sphere has identified several problems. Customers are involved in dozens of loyalty programs and the variety of point systems, redemption options and bonuses makes it difficult to make full use of the participation.
The estimated amount of unredeemed reward points in the USA alone is about $100 billion. The breakthrough in the loyalty programs management is likely to come from the blockchain sphere. The Lakeba Group is already developing a promising solution in partnership with Mobecom.
The Lakeba Group specializes in commercializing innovation. This multinational company headquartered in Australia is successfully working in the sphere of bridging the gap between the blockchain technology and business.
Giuseppe Porcelli, CEO and Founder of the Lakeba Group, explained the current impact of the innovative technology on the work of the company:
“Blockchain developments guide much of our daily journey, particularly for our growing team of solution architects and blockchain developers. This allows us to regularly navigate new territory in the emerging technology sphere.”
The recent joint-venture of the Lakeba Group with Mobecom may open a whole new era for the loyalty programs.  Mobecom is a global technology company working in the sphere of customer engagement. The company is listed by the Australian Securities Exchange.
The joint venture agreement was concluded to develop a blockchain and cryptocurrency exchange platform for Mobecom’s digital rewards currency airBux. The new project is called AirCrypto Platform.
This platform will become a step forward the current loyalty programs: users of AirCrypto will be able to convert their cryptocurrency in the airBux currency which can be spent on goods and services in-store and in-app across airBux participating merchants. The simplicity of the new platform is not the only attraction for the customers. The first priority markets for the new project are Australia, Singapore and South Africa.
The development of AirCrypto Platform starts in July 2018 and will take about half a year. Lots of projects in the sphere of customer engagement suffer from the limited coverage. That does not seem to be the issue with the project of the Lakeba Group and Mobecom: the initial point is a network of 150,000 payment terminals and 50,000 merchant which gives customers lots of opportunities to make use of their loyalty program.
The role of blockchain in the financial sphere is widely discussed. All of its advantages are clearly applicable to the loyalty programs development. The main issue is the particular realization of the idea. The joint venture of the Lakeba Group and Mobecom is seen as one of the most promising projects of the kind in its region.
The two companies are the experts in their spheres with lots of examples of successful projects and strong customer base. The development of AirCrypto Platform is also strengthened by the participation of blockchain and cryptocurrency legal expert Piper Alderman.
The development of AirCrypto Platform may become a turning point for the future of customer engagement sphere. The benefits of the blockchain technology combined with the expertise in the customer engagement sphere have the potential to create a product that can rewrite the efficacy of loyalty programs.
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The Lakeba Group Unites Efforts with Mobecom to Create the Loyalty Program of the Future published first on https://medium.com/@smartoptions
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untitled42566 · 5 years
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“Ciao Oratorio Sacro Cuore”, presentato a Senigallia il fascicolo che ripercorre la storia del centro di aggregazione
Al Circolo Acli sala gremita di ex oratoriani. Piacevoli e frizzanti le relazioni di don Giuseppe Cionchi, di don Luigi Gianantoni e di Franco Porcelli
SENIGALLIA – Senza dubbio un bell’evento che si è posto ad indovinato corollario della Santa Messa oratoriana che in mattinata era stata celebrata nella vicina chiesetta del sempre affascinante monastero delle Benedettine di “Santa Cristina”, così caro a Pio IX.
Se don Peppe, l’assistente per antonomasia delle ACLI e prima ancora sfavillante cappellano del Duomo, con la sua relazione è ritornato alle origini dell’Oratorio ed ai tempi dell’indimenticabile parroco mons. Amedeo Mercuri, don Luigi Gianantoni invece ha ‘rispolverato’ gli anni che vedevano funzionare a pieno ritmo il campo di pallacanestro e, con esso, la prestigiosa “Arena delle Nazioni”. In mezzo, Franco Porcelli che avendo vissuto sia la stagione dei Padri Canossiani: p. Gaetano, p. Casimiro, p. Albino, p. Giustino e p. Candido, sia la successiva stagione dell’ass. giovanile GIAC “Silvio Pellico” con in testa il geniale don Franco Marinelli in compagnia del versatile don Quartilio Mancini, ha ripercorso con i presenti le tante vicende dell’epoca ed ha terminato l’intervento annunciando con soddisfazione che uno dei ragazzi di quella volta – Renato Cencini, ovvero p. Amedeo – ora è il coordinatore nazionale dei P. Canossiani e presto tornerà in visita a Senigallia.
Dopo le relazioni, gli interventi dei ‘mattatori’ delle commedie brillanti messe in scena da don Quartilio, ovvero ‘Peo’ Giambenedetti e ‘Cino’ Giulianelli. Questi ultimi, supportati da Peppino Barrali e da altri ex tra cui Giordano Turchi e Giuliano Costanzi, hanno svelato i retroscena a volte avventurosi di quegli spettacoli che per più sere consecutive facevano il pieno al cinema/teatro S. Cuore.
Al termine il consueto vino d’onore che ha fornito l’occasione per continuare ancora a lungo il dialogo, questa volta in forma personale.
(Le foto sono di Vincenzo Prediletto)
  “Ciao Oratorio Sacro Cuore”, presentato a Senigallia il fascicolo che ripercorre la storia del centro di aggregazione “Ciao Oratorio Sacro Cuore”, presentato a Senigallia il fascicolo che ripercorre la storia del centro di aggregazione…
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lospeakerscorner · 5 years
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Nella Smorfia il 55 è la musica, ma anche un civico di viale Augusto… A Portici 55 è Edoardo Bennato in concerto al Mozartbox
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – Nell’area della Pallacorda del Bosco soprano della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II, venerdì 27 settembre si è tenuto il concerto Edoardo Bennato feat Quartetto Flegreo & Edoardo Bennato Band, penultimo evento della sezione estiva del Festival Mozartbox 2019.
Dopo i saluti del direttore artistico della manifestazione giunta alla XV edizione, Stefano Valanzuolo, introdotto dalle note dell’Autunno di Vivaldi eseguite dal Quartetto Flegreo, è entrato Edoardo Bennato, quasi bucando il palco. L’Arena era pienissima di gente di ogni età: l’entusiasmo è esploso.
Quasi tre ore di musica, dove Edo ha regalato i suoi brani storici ma anche gli ultimi che ha lanciato, videoclip e l’immancabile interazione con il pubblico – a un certopunto ha gridato Viva Portici! suscitando il delirio – “spalleggiato” dagli irriducibili rockettari della sua band Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso), Roberto Perrone (batteria). Insieme agli archi hanno reso il concerto una grande, lunga emozione. Tutto il pubblico ha cantato con loro, segnato il ritmo: la differenza di età non contava, perché il Rock annulla ogni distanza.
Soliti occhiali neri, il supporto per l’armonica, il tamburello da one man band, Edoardo ha immediatamente gettato le premesse di una serata “rockettara”. Bisogna sottolineare che per Bennato il Rock è la metafora della vita. Attraverso il rock esprime le sue utopie: sì, perché ne ha più di una. Come pure l’Arte, che oltre che con la musica viene veicolata dalla pittura, ad esempio, con qualche puntata finanche nella regia.
Infatti nel ’92 si trasformò in Joe Sarnataro, interpretando al contempo anche il nonno, “emanazione” del grande Totò. Coinvolse Renzo Arbore nella arte dell’intervistatore e Lino Banfi, preside di una scuola di viale Augusto, una via che parte subito dopo la Galleria per Fuorigrotta arriva alla Stadio San Paolo.
Una strada che ricorre nella vita di Edoardo: qui abitava Edo. Questo viale nasconde una misteriosa parallela sotterranea costruita quasi trent’anni e mai inaugurata. Il mistero permane: cosa c’è sotto viale Augusto?!?…
Il suo Rock sferza i costumi, pungola le coscienze da più di cinquant’anni, ormai, quando nel caldo di un’estate la mamma, convinta assertrice del detto l’ozio è il padre dei vizi, decise di tenere impegnati i suoi tre figli con la Musica. E i risultati sono stati Edoardo, Eugenio e Giorgio, il fratello meno noto ma non per questo meno bravo.
Napoli era il suo palcoscenico, ma poi per il suo genio inquieto diventò troppo angusto. Ecco Milano, con le sue opportunità, la gavetta e infine il riconoscimento della sua bravura degli impresari discografici. Il mondo si apre: Inghilterra, Argentina, Cuba, Antille, per poi tornare a Napoli, dove 55 è musica, dove può esprimere sè stesso. Edo lo fa anche portando la lingua napoletana nelle sue canzoni, dandole una patente di universalità.
Innamorato della musica e delle tradizioni mediterranee, tra la dolcezza delle sue canzoni affiora sempre il suo modus ironico e graffiante.
In questo concerto Edoardo Bennato ha messo insieme le sue intramontabili canzoni, un classico quartetto d’archi con le sferzate rock della sua band: una alchima che è la sua cifra, «… quasi a creare un linguaggio colto ed appassionante allo stesso tempo, un linguaggio personale e riconoscibile che lo ha portato a mietere successi sia nei grandi stadi europei sia sulle tavole del Teatro di San Carlo… parlando di un mondo fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti, inneggiando alla forza umana del popolo e passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone: l’amore.»
Cittadino del Mondo ma con Napoli e Bagnoli nel cuore, Edoardo Bennato scrive sul suo sito internet: «… la mia fortuna più grande è quella di essere nato a Napoli, che a questo punto, dopo aver visto tanti posti bellissimi, considero la città più bella del mondo. Napoli e Bagnoli le conosco bene, sono mie e ne parlo da sempre anche nelle canzoni.»
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Edoardo Bennato è ‘a Museca Nella Smorfia il 55 è la musica, ma anche un civico di viale Augusto... A Portici 55 è Edoardo Bennato in concerto al Mozartbox…
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italianaradio · 5 years
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Elezioni, i risultati nei Comuni calabresi
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/elezioni-i-risultati-nei-comuni-calabresi/
Elezioni, i risultati nei Comuni calabresi
Elezioni, i risultati nei Comuni calabresi
Vittoria al primo turno, a Vibo Valentia, l’unico capoluogo di provincia alle urne in Calabria, per la candidata di centrodestra Maria Limardo. La vittoria del noto avvocato impegnata in politica si era delineata dalle prime fasi dello spoglio ed ha raggiunto un dato di poco inferiore al 60%. Limardo è la prima donna sindaco nella storia di Vibo Valentia. A distanza, al secondo posto, è arrivato Stefano Luciano, area centrosinistra, che ha conquistato una percentuale poco sotto al 30%. Domenico Santoro, candidato sindaco del Movimento Cinque stelle è al 10% mentre il quarto Francesco Belsito sfiora il 2%. Salvatore Fortunato Giordano è il sindaco di Mileto con 1.224 voti; Giuseppe Marasco è il nuovo sindaco di Nicotera con 1.500 voti; Domenico Petrolo è il nuovo sindaco di Rombiolo con 1.670 voti; a Soriano Calabro vince Vincenzo Bartone con 854 voti; a Vallelonga vince Abdon Servello con 267 voti; a Zungri eletto sindaco Francesco Galati con 700 voti; a Mongiana eletto sindaco Francesco Angiletta con 363 voti; A Drapia eletto sindaco Alessandro Porcelli con 751 voti; a Simbario eletto sindaco Ovidio Romano 411 voti; a Pizzoni gli elettori hanno premiato il programma di Vincenzo Caruso (Pizzoni Rinasce) alternativo a quello della sindaca uscente Tiziana De Nardo che guidava la lista “Pizzoni Sincera”. A Caruso sono andati 426 voti, mentre la De Nardo si è fermata a 312. Nove le schede bianche e 12 quelle nulle; a Sorianello eletto sindaco Sergio Cannatelli: 496 voti; PROVINCIA COSENZA A Corigliano Rossano, al voto per la prima volta come Comune unico, si profila uno scontro al secondo turno tra Flavio Stasi e Giuseppe Graziano. A Rende è il sindaco uscente Marcello Manna a guidare lo spoglio con alcune centinaia di voti rispetto all’ex primo cittadino Sandro Principe, terzo è Domenico Talarico. Il ballottaggio è in programma il 9 giugno. A Montalto Uffugo, invece, Pietro Caracciolo, sindaco uscente, dopo avere viaggiato sul filo di lana rispetto ad una possibile vittoria al primo turno, dovrà vedersela al secondo turno con Ugo Gravina, già sindaco della città in passato. Altri sindaci eletti nel Cosentino: Francesco Tripicchio ad Acquappesa con 571 voti (50,49%); Antonio Di Caprio ad Orsomarso con 670 voti (95,31%); a Santa Sofia d’Epiro: Daniele Atanasio Sisca (lista “Rilanciamo Santa Sofia”) è il nuovo sindaco. Antonio Carlomagno è il nuovo sindaco di Cerchiara di Calabria con 779 voti (51,28%). A Torano Castello è stato eletto Lucio Franco Raimondo; a Montegiordano vittoria per Introcaso con 939 voti; Paolo Montalti è il nuovo sindaco di Villapiana con 1.551 voti; gli elettori di Spezzano Albanese hanno preferito Ferdinando Nociti: ha ottenuto 1.982 voti (45,87%); Vincenzo Cascini è il nuovo sindaco di Belvedere Marittimo con 3.182 voti; a Longobardi vince Giacinto Mannarino con 799 voti; a Crosia eletto sindaco Antonio Russo con 3.495 voti mentre a Oriolo vince Simona Colotta con 710 voti; Rocca Imperiale ha preferito Giuseppe Ranù con 1.441 voti; A Roseto Capo Spulico vince Rosanna Mazzia con 790 voti; a Laino Borgo gli elettori hanno votato per Mariangelina Russo con 752 preferenze; a Santo Stefano di Rogliano vince Lucia Antonietta in Calabrese con 905 voti; Terranova da Sibari ha preferito Luigi Lirangi con 2.011 voti; Salvatore Magarò è il nuovo sindaco di Castiglione Cosentino con 883 voti; a Fiumefredo Bruzio è stato eletto sindaco Fortunato Rosario Barone con 915 voti; a Celico è stato eletto Antonio Falcone con 1.043 voti; Morano Calabro vince Nicolò De Bartolo 1.418 voti; Mendicino eletto sindaco Antonio Palermo con 3.013 voti; Gianpietro Carlo Coppola è il nuovo primo cittadino di Altomonte; a Cropalati è stato eletto Luigi Lettieri con 604 voti; Donatella Deposito è il nuovo sindaco di Parenti con 867 voti; Angelo Catapano è il nuovo sindaco di Frascineto: ottiene 1.009 voti; San Pietro in Guarano preferisce Mario Veltri con 1.171 voti; a Vaccarizzo Albanese vince Antonio Pomillo con 432 voti; Ad Alessandria del Carretto eletto Domenico Vuodo con 197 voti; Virginia Mariotti è il nuovo sindaco di San Maro Argentano con 3.084; Pasquale Taverna con 443 voti è il nuovo sindaco di Bianchi; a Grimaldi eletto Roberto De Marco con 445 voti; a San Donato di Ninea eletto sindaco Jim Di Giorno con 742 voti; a Figline Vegliaturo eletto sindaco Fedele Adamo con 587 voti; a Cervicati eletto Filice Gioberto con 315 voti; a Domanico vince Bruno Gianfranco Segreti con 439 voti; a Rose vince Roberto Barbieri con 1627 (53,38%); ad Aprigliano eletto sindaco Alessandro Leonardo Porco con 659 voti; a Santa Maria del Cedro eletto sindaco Ugo Vetere con 2.673 voti; Gaetano Palermo con 460 voti è il nuovo primo cittadino di Laino Castello; a Malvito vince Pietro Amatuzzo con 740 voti; a Paludi, Stefano Graziano eletto sindaco con 443 voti; a Lattarico, Antonella Blandi si conferma sindaco con 1.377 voti; a San Benedetto Ullano eletto sindaco Rosaria Amalia Capparelli con 718 voti; Pini Bosco è il nuovo sindaco di Firmo con 613 voti; Alessandro Tocci è stato riconfermato primo cittadino a Civita con 455 voti; a Lappano eletto Angelo Marcello Gaggione con 351 voti; Acquaformosa eletto sindaco Gennaro Capparelli con 437 voti; Alfredo Lucchesi si conferma sindaco a Santa Domenica Talao con 429 voti; Romeo Basile con 383 voti si conferma sindaco di Mottafollone; a Bocchigliero vince Alfonso Benevento con 412 voti; a San Basile eletto Vincenzo Tamburi con 440 voti; Francesco Silvestri si conferma sindaco di Verbicaro; Umberto Mazza con 121 voti è il nuovo sindaco di Caloveto. A Santa Caterina Albanese eletto sindaco Roberto Lavalle con 502 voti; Franco Iacucci, che è presidente della Provincia di Cosenza, si conferma sindaco di Aiello Calabro con 723 voti; a Tarsia eletto sindaco Roberto Ameruso 984 voti; a Pedivigliano eletto sindaco Antonella Leone 371 voti; a Rota Greca vince Giuseppe De Monte con 461 voti; a Morano Calabro conferma per il sindaco uscente Nicolò De Bartolo; a Mongrassano eletto sindaco Ferruccio Mariani con 581 voti; a Nocara eletto Maria Antonietta Pandolfi con 147 voti; a Buonvicino, Angelina Barberio eletta sindaco con 884 voti; a Scigliano eletto sindaco Raffaele Pane con 490 voti; PROVINCIA REGGIO CALABRIA A Gioia Tauro lo scontro al secondo turno è tra l’ex sindaco Aldo Alessio, che ha conquistato il 44,71% con 4.426 voti, e Raffaele D’Agostino con il 24,53% pari a 2.428 voti. Terzo è giunto Natale Cangemi che si è fermato al 23,26% con 2.303 voti. A seguire Nicola Zagarella con il 4,66% con 461 voti, mentre ultimo è giunto il candidato sindaco Diego Fusaro, il filosofo noto che si è presentato alla guida di una lista civica e che ha incassato 281 voti pari al 2,84%; a Cittanova vince Francesco Cosentino con 2.048 voti; a Oppido Mamertina vince Bruno Barillaro con 2.415 voti; a Benestare eletto sindaco Domenico Mantegna con 780 voti; ad Ardore vince Giuseppe Campisi con 1.706 voti; a San Roberto non è stato raggiunto il quorum: l’unico candidato Antonino Micari ha ottenuto 786 voti numero insufficiente per essere eletto. A Bova Marina vince Saverio Zavettieri con 1.231 voti; Alberto Morano con 1.773 voti è il nuovo sindaco di Laurena di Borrello; ad Agnana Calabra vince Giuseppe Rubis con 177 voti; a Sant’Ilario dello Jonio vince Giuseppe Monteleone; mentre a Cardeto è stata eletta Crocefissa Daniela Arfuso con 377 voti. Dopo 15 anni finisce “l’era Lucano” a Riace. Span��, assessore della giunta di Domenico Lucano, è stata sconfitta da Antonio Trifoli che ha ottenuto 462 voti (41,89%). Batosta per l’ex sindaco che non è stato eletto come consigliere comunale. Vittorio Zito è il nuovo sindaco di Roccella Ionica con 2.204 voti; A Monasterace eletto sindaco Cesare Deleo con 1.133 voti; a Sant’Alessio in Aspromonte successo per Stefano Ioli Calabrò con 121 voti; Scido eletto sindaco Giuseppe Zampogna con 418 voti; a Bagaladi eletto Santo Monorchio con 396 voti; a Bivongi eletto sindaco Vincenzo Valenti: 595 voti; a Canolo eletto sindaco Rosario Larosa, unico candidato 355 voti; a San Giovanni Gerace eletto Giovanni Antonio Pittari; a Martone confermato sindaco l’uscente Giorgio Imperitura: 169 voti; a Stignano eletto Pino Trono con 382 voti; a San Luca vince Bruno Bartolo con 1.263 voti sul giornalista Klaus Davi (137 voti). Il paese elegge un sindaco dopo 11 anni. PROVINCIA CATANZARO A Sellia Marina è stato eletto sindaco Francesco Mauro con 2.443 voti; a Falerna eletto Daniele Menniti mentre a Motta Santa Lucia vince Ivano Egeo; Marcellinara eletto sindaco Vittorio Scerbo con 633 voti; Pasquale Muccari con 818 voti è il nuovo sindaco di Squillace; A San Pietro a Maida eletto sindaco Domenico Giampà con 1.626 voti; il nuovo sindaco di Feroleto della Chiesa è Antonio Tranquilla con 708 voti; a Gimigliano eletto sindaco Laura Moschella con 1021 voti; a Sorbo San Basilio eletto Vincenzo Nania con 321 voti; a Zagarise vince Domenico Gallelli con 730 voti; ad Albi Salvatore Ricca è il nuovo sindaco con 346 voti; a Carfizzi vince Mario Antonio Amato; a Marcedusa vince Domenico Garofalo con 191 voti; Bruno Meta è il nuovo sindaco di San Floro con 264 voti; a Sellia eletto sindaco Davide Zicchinella con 242 voti; a Pianopoli eletta Valentina Cuda con 1.184 voti; a Miglierina sucesso per Pietro Hiram Guzzi con 292 voti; a Colosimi eletto Giovanni Lucia unico candidato con 628 voti; ad Amato, Saverio Ruga eletto sindaco con 318 voti; a Gagliato eletto sindaco Salvatore Sinopoli: 210 voti; a Fossato Serralta eletto sindaco Domenico Raffaele: 256 voti; PROVINCIA CROTONE Annibale Parise è il nuovo sindaco di Mesoraca con 2.246 voti; a Castelsilano vince Francesco Durante con 393 voti; mentre a Melissa il nuovo sindaco è Raffaele Falbo con 1.028 punti (50,34%); Cortale eletto sindaco Francesco Scalfaro con 842 voti; a Pentone è stato eletto sindaco Vincenzo Marino con 739 voti; a Nocera Terinese eletto Antonio Albi con 1.519 voti; a Caccuri eletta Marianna Caligiuri con 607 voti; a Verzino eletto sindaco Giuseppe Antonio Cozza con 637 voti; A San Mauro Marchesato eletto sindaco Carmine Barbuto con 127 voti; ad Umbriatico eletto Pietro Greco con 366 voti; a San Nicola Dell’Alto eletto sindaco Francesco Scarpelli con 291 voti; a Carfizzi vittoria per Mario Antonio Amato;
Vittoria al primo turno, a Vibo Valentia, l’unico capoluogo di provincia alle urne in Calabria, per la candidata di centrodestra Maria Limardo. La vittoria del noto avvocato impegnata in politica si era delineata dalle prime fasi dello spoglio ed ha raggiunto un dato di poco inferiore al 60%. Limardo è la prima donna sindaco nella storia di Vibo Valentia. A distanza, al secondo posto, è arrivato Stefano Luciano, area centrosinistra, che ha conquistato una percentuale poco sotto al 30%. Domenico Santoro, candidato sindaco del Movimento Cinque stelle è al 10% mentre il quarto Francesco Belsito sfiora il 2%. Salvatore Fortunato Giordano è il sindaco di Mileto con 1.224 voti; Giuseppe Marasco è il nuovo sindaco di Nicotera con 1.500 voti; Domenico Petrolo è il nuovo sindaco di Rombiolo con 1.670 voti; a Soriano Calabro vince Vincenzo Bartone con 854 voti; a Vallelonga vince Abdon Servello con 267 voti; a Zungri eletto sindaco Francesco Galati con 700 voti; a Mongiana eletto sindaco Francesco Angiletta con 363 voti; A Drapia eletto sindaco Alessandro Porcelli con 751 voti; a Simbario eletto sindaco Ovidio Romano 411 voti; a Pizzoni gli elettori hanno premiato il programma di Vincenzo Caruso (Pizzoni Rinasce) alternativo a quello della sindaca uscente Tiziana De Nardo che guidava la lista “Pizzoni Sincera”. A Caruso sono andati 426 voti, mentre la De Nardo si è fermata a 312. Nove le schede bianche e 12 quelle nulle; a Sorianello eletto sindaco Sergio Cannatelli: 496 voti; PROVINCIA COSENZA A Corigliano Rossano, al voto per la prima volta come Comune unico, si profila uno scontro al secondo turno tra Flavio Stasi e Giuseppe Graziano. A Rende è il sindaco uscente Marcello Manna a guidare lo spoglio con alcune centinaia di voti rispetto all’ex primo cittadino Sandro Principe, terzo è Domenico Talarico. Il ballottaggio è in programma il 9 giugno. A Montalto Uffugo, invece, Pietro Caracciolo, sindaco uscente, dopo avere viaggiato sul filo di lana rispetto ad una possibile vittoria al primo turno, dovrà vedersela al secondo turno con Ugo Gravina, già sindaco della città in passato. Altri sindaci eletti nel Cosentino: Francesco Tripicchio ad Acquappesa con 571 voti (50,49%); Antonio Di Caprio ad Orsomarso con 670 voti (95,31%); a Santa Sofia d’Epiro: Daniele Atanasio Sisca (lista “Rilanciamo Santa Sofia”) è il nuovo sindaco. Antonio Carlomagno è il nuovo sindaco di Cerchiara di Calabria con 779 voti (51,28%). A Torano Castello è stato eletto Lucio Franco Raimondo; a Montegiordano vittoria per Introcaso con 939 voti; Paolo Montalti è il nuovo sindaco di Villapiana con 1.551 voti; gli elettori di Spezzano Albanese hanno preferito Ferdinando Nociti: ha ottenuto 1.982 voti (45,87%); Vincenzo Cascini è il nuovo sindaco di Belvedere Marittimo con 3.182 voti; a Longobardi vince Giacinto Mannarino con 799 voti; a Crosia eletto sindaco Antonio Russo con 3.495 voti mentre a Oriolo vince Simona Colotta con 710 voti; Rocca Imperiale ha preferito Giuseppe Ranù con 1.441 voti; A Roseto Capo Spulico vince Rosanna Mazzia con 790 voti; a Laino Borgo gli elettori hanno votato per Mariangelina Russo con 752 preferenze; a Santo Stefano di Rogliano vince Lucia Antonietta in Calabrese con 905 voti; Terranova da Sibari ha preferito Luigi Lirangi con 2.011 voti; Salvatore Magarò è il nuovo sindaco di Castiglione Cosentino con 883 voti; a Fiumefredo Bruzio è stato eletto sindaco Fortunato Rosario Barone con 915 voti; a Celico è stato eletto Antonio Falcone con 1.043 voti; Morano Calabro vince Nicolò De Bartolo 1.418 voti; Mendicino eletto sindaco Antonio Palermo con 3.013 voti; Gianpietro Carlo Coppola è il nuovo primo cittadino di Altomonte; a Cropalati è stato eletto Luigi Lettieri con 604 voti; Donatella Deposito è il nuovo sindaco di Parenti con 867 voti; Angelo Catapano è il nuovo sindaco di Frascineto: ottiene 1.009 voti; San Pietro in Guarano preferisce Mario Veltri con 1.171 voti; a Vaccarizzo Albanese vince Antonio Pomillo con 432 voti; Ad Alessandria del Carretto eletto Domenico Vuodo con 197 voti; Virginia Mariotti è il nuovo sindaco di San Maro Argentano con 3.084; Pasquale Taverna con 443 voti è il nuovo sindaco di Bianchi; a Grimaldi eletto Roberto De Marco con 445 voti; a San Donato di Ninea eletto sindaco Jim Di Giorno con 742 voti; a Figline Vegliaturo eletto sindaco Fedele Adamo con 587 voti; a Cervicati eletto Filice Gioberto con 315 voti; a Domanico vince Bruno Gianfranco Segreti con 439 voti; a Rose vince Roberto Barbieri con 1627 (53,38%); ad Aprigliano eletto sindaco Alessandro Leonardo Porco con 659 voti; a Santa Maria del Cedro eletto sindaco Ugo Vetere con 2.673 voti; Gaetano Palermo con 460 voti è il nuovo primo cittadino di Laino Castello; a Malvito vince Pietro Amatuzzo con 740 voti; a Paludi, Stefano Graziano eletto sindaco con 443 voti; a Lattarico, Antonella Blandi si conferma sindaco con 1.377 voti; a San Benedetto Ullano eletto sindaco Rosaria Amalia Capparelli con 718 voti; Pini Bosco è il nuovo sindaco di Firmo con 613 voti; Alessandro Tocci è stato riconfermato primo cittadino a Civita con 455 voti; a Lappano eletto Angelo Marcello Gaggione con 351 voti; Acquaformosa eletto sindaco Gennaro Capparelli con 437 voti; Alfredo Lucchesi si conferma sindaco a Santa Domenica Talao con 429 voti; Romeo Basile con 383 voti si conferma sindaco di Mottafollone; a Bocchigliero vince Alfonso Benevento con 412 voti; a San Basile eletto Vincenzo Tamburi con 440 voti; Francesco Silvestri si conferma sindaco di Verbicaro; Umberto Mazza con 121 voti è il nuovo sindaco di Caloveto. A Santa Caterina Albanese eletto sindaco Roberto Lavalle con 502 voti; Franco Iacucci, che è presidente della Provincia di Cosenza, si conferma sindaco di Aiello Calabro con 723 voti; a Tarsia eletto sindaco Roberto Ameruso 984 voti; a Pedivigliano eletto sindaco Antonella Leone 371 voti; a Rota Greca vince Giuseppe De Monte con 461 voti; a Morano Calabro conferma per il sindaco uscente Nicolò De Bartolo; a Mongrassano eletto sindaco Ferruccio Mariani con 581 voti; a Nocara eletto Maria Antonietta Pandolfi con 147 voti; a Buonvicino, Angelina Barberio eletta sindaco con 884 voti; a Scigliano eletto sindaco Raffaele Pane con 490 voti; PROVINCIA REGGIO CALABRIA A Gioia Tauro lo scontro al secondo turno è tra l’ex sindaco Aldo Alessio, che ha conquistato il 44,71% con 4.426 voti, e Raffaele D’Agostino con il 24,53% pari a 2.428 voti. Terzo è giunto Natale Cangemi che si è fermato al 23,26% con 2.303 voti. A seguire Nicola Zagarella con il 4,66% con 461 voti, mentre ultimo è giunto il candidato sindaco Diego Fusaro, il filosofo noto che si è presentato alla guida di una lista civica e che ha incassato 281 voti pari al 2,84%; a Cittanova vince Francesco Cosentino con 2.048 voti; a Oppido Mamertina vince Bruno Barillaro con 2.415 voti; a Benestare eletto sindaco Domenico Mantegna con 780 voti; ad Ardore vince Giuseppe Campisi con 1.706 voti; a San Roberto non è stato raggiunto il quorum: l’unico candidato Antonino Micari ha ottenuto 786 voti numero insufficiente per essere eletto. A Bova Marina vince Saverio Zavettieri con 1.231 voti; Alberto Morano con 1.773 voti è il nuovo sindaco di Laurena di Borrello; ad Agnana Calabra vince Giuseppe Rubis con 177 voti; a Sant’Ilario dello Jonio vince Giuseppe Monteleone; mentre a Cardeto è stata eletta Crocefissa Daniela Arfuso con 377 voti. Dopo 15 anni finisce “l’era Lucano” a Riace. Spanò, assessore della giunta di Domenico Lucano, è stata sconfitta da Antonio Trifoli che ha ottenuto 462 voti (41,89%). Batosta per l’ex sindaco che non è stato eletto come consigliere comunale. Vittorio Zito è il nuovo sindaco di Roccella Ionica con 2.204 voti; A Monasterace eletto sindaco Cesare Deleo con 1.133 voti; a Sant’Alessio in Aspromonte successo per Stefano Ioli Calabrò con 121 voti; Scido eletto sindaco Giuseppe Zampogna con 418 voti; a Bagaladi eletto Santo Monorchio con 396 voti; a Bivongi eletto sindaco Vincenzo Valenti: 595 voti; a Canolo eletto sindaco Rosario Larosa, unico candidato 355 voti; a San Giovanni Gerace eletto Giovanni Antonio Pittari; a Martone confermato sindaco l’uscente Giorgio Imperitura: 169 voti; a Stignano eletto Pino Trono con 382 voti; a San Luca vince Bruno Bartolo con 1.263 voti sul giornalista Klaus Davi (137 voti). Il paese elegge un sindaco dopo 11 anni. PROVINCIA CATANZARO A Sellia Marina è stato eletto sindaco Francesco Mauro con 2.443 voti; a Falerna eletto Daniele Menniti mentre a Motta Santa Lucia vince Ivano Egeo; Marcellinara eletto sindaco Vittorio Scerbo con 633 voti; Pasquale Muccari con 818 voti è il nuovo sindaco di Squillace; A San Pietro a Maida eletto sindaco Domenico Giampà con 1.626 voti; il nuovo sindaco di Feroleto della Chiesa è Antonio Tranquilla con 708 voti; a Gimigliano eletto sindaco Laura Moschella con 1021 voti; a Sorbo San Basilio eletto Vincenzo Nania con 321 voti; a Zagarise vince Domenico Gallelli con 730 voti; ad Albi Salvatore Ricca è il nuovo sindaco con 346 voti; a Carfizzi vince Mario Antonio Amato; a Marcedusa vince Domenico Garofalo con 191 voti; Bruno Meta è il nuovo sindaco di San Floro con 264 voti; a Sellia eletto sindaco Davide Zicchinella con 242 voti; a Pianopoli eletta Valentina Cuda con 1.184 voti; a Miglierina sucesso per Pietro Hiram Guzzi con 292 voti; a Colosimi eletto Giovanni Lucia unico candidato con 628 voti; ad Amato, Saverio Ruga eletto sindaco con 318 voti; a Gagliato eletto sindaco Salvatore Sinopoli: 210 voti; a Fossato Serralta eletto sindaco Domenico Raffaele: 256 voti; PROVINCIA CROTONE Annibale Parise è il nuovo sindaco di Mesoraca con 2.246 voti; a Castelsilano vince Francesco Durante con 393 voti; mentre a Melissa il nuovo sindaco è Raffaele Falbo con 1.028 punti (50,34%); Cortale eletto sindaco Francesco Scalfaro con 842 voti; a Pentone è stato eletto sindaco Vincenzo Marino con 739 voti; a Nocera Terinese eletto Antonio Albi con 1.519 voti; a Caccuri eletta Marianna Caligiuri con 607 voti; a Verzino eletto sindaco Giuseppe Antonio Cozza con 637 voti; A San Mauro Marchesato eletto sindaco Carmine Barbuto con 127 voti; ad Umbriatico eletto Pietro Greco con 366 voti; a San Nicola Dell’Alto eletto sindaco Francesco Scarpelli con 291 voti; a Carfizzi vittoria per Mario Antonio Amato;
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quixxitoken-blog · 6 years
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Giuseppe Porcelli, Director of Quixxi Digital Currency. For even more about Quixxi Token,Here you can find all details.
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perfettamentechic · 3 years
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5 marzo … ricordiamo …
6 marzo … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2016: Giorgio Ariani, attore, comico e doppiatore italiano. (n. 1941) 2015: Dirk Shafer, Dirk Alan Shafer, è stato un modello e attore statunitense, noto per aver posato nudo numerose volte per la rivista Playgirl di cui fu eletto Man of the Year nel 1992.  (n. 1962) 2015: Karina Kraushaar, è stata un’attrice tedesca, che fu attiva principalmente in campo televisivo, a partire dalla fine degli…
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