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#Il buio e il miele
gregor-samsung · 9 months
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" Intorno, botteghe chiuse, targhe stinte sui muri. Qualcuno spiava dalla fessura d’una persiana. Un uomo in bicicletta si avvicinò lentissimo, scese, poveramente con gesti dissanguati legò una catena tra i raggi della ruota prima di sparire in un portone. «Dunque: hai almeno un amico? O no. Insomma qualcuno. Un argomento. Sei nato sotto il cavolo? Dici mai niente di te» protestò all’improvviso. «Ma come fa a indovinare sempre» stupii. «Proprio nell’attimo in cui mi dicevo: parla.» Annuì ma senza compiacimenti. «Le mie virtù» riprese. «Per esempio, con me: sei amico? Sincero, sennò è inutile.» «Sì. Credo di sì. Perché?» «Perché e percome.» Si scosse nervosamente: «Che c’entrano tutti questi perché. Acqua fresca. Insomma: ti senti amico? Mi senti amico? O preferiresti star seduto con quegli altri. Là dietro a parlare di Boniperti Rivera. Di’ di’: sarebbe più che naturale». «Macché» risi intimidito. «Ti senti diverso da quelli là?» «Un po’. Non meglio. Solo diverso.» «Appunto. Football a parte, ti trovi bene col sottoscritto? Sì o no». «Ma sì. Davvero.» «Bah» ebbe una smorfia «crediamoci. Guarda che l’amicizia è un impegno serio.» Trangugiai il solito perché. Mi uscì un: «Sarebbe?» «Sarebbe che prima o dopo o forse anche mai si capisce potrei chiederti un grosso favore. Grosso ma possibile. Niente di impossibile» la voce era appena malinconica. «Benissimo signore.» «Benissimo signore» mi rifece il verso allentando finalmente la tensione del volto. «Ovvio che non pretendo giuramenti. Mi basta la tua parola. Giusto?» «Giusto.» «Devo dire che proprio muto non sei. Qualche sillaba ti viene fuori» rise. Mi confusi: «Eppure ho tanti discorsi da fare, in testa. Ma non mi escono». «Povera gioventù» sospirò ma distrattamente. E subito: «Andiamocene adesso. Hai notato? Un granello di ghiaccio nel whisky. Uno solo. Sempre così nei posti pitocchi. Torniamo al nostro bar di ieri sera». Era già in piedi, tutta la sua ossuta magrezza investita dal sole gettava in mezzo alla strada un filo d’ombra. "
Giovanni Arpino, Il buio e il miele, Baldini & Castoldi (collana Romanzi e Racconti, n° 5), 1993 [Edizione originale: 1969]; pp. 68-69.
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haiku--di--aliantis · 17 days
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Ha tolto le cuffie perché, anche se non lo ammetterebbe mai, aspetta una conversazione telefonica che non avverrà. Le mancano le parole di miele che adorava ascoltare, quando a sussurrargliele era lui. Amava il buio della notte, la solitudine nel letto e soprattutto sapeva che lui era sincero. Perché la amava sopra ogni cosa. Però noi esseri umani siamo davvero strani: distruggiamo quello che amiamo di più e lei non fa eccezione. Ha tagliato il filo virtuale che la legava a lui. E ora, nuda, passa una mano tra le sue cosce. Si morde le labbra, quelle labbra che lui adorava.
Aliantis
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annegatasstuff · 6 months
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🌅🌹 E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo... Passione che brucia come il sole che tramonta, il mio cuore si scioglie come la cera di una candela accesa. In questo momento magico, il tuo sguardo mi avvolge come un abbraccio caloroso, e il desiderio si fa ardente dentro di me. Le tue labbra, dolci come il miele, sono l'essenza stessa del piacere. Il nostro amore è un fuoco che non si spegne, una fiamma che danza nel buio della notte. Ti amo oltre le parole, oltre i confini del tempo. Siamo due anime che si cercano, che si trovano e si perdono in un abbraccio infinito. E ti bacio, con tutto il mio amore, con tutta la mia passione. Tu sei il mio sole, la mia luce, il mio tutto.❤️🔥
#PassioneInfinita #AmoreEterno #BacioAppassionato #poesia
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Foto Pinterest
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mynameis-gloria · 1 month
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Sono stata sveglia quasi tutta la notte. Succede ogni volta, ogni anno. Come quando ero bambina, nell'attesa del mio giorno rimanevo in dormiveglia, agitata per chissà quale motivo. Quell'agitazione bramosa, vivace e positiva, che senti scorrere nel corpo e morderti ogni centimetro di pelle, che la senti ingarbugliarti lo stomaco. Così anche quest'anno alle sei ero sveglia e poi alle sei e mezza e ancora alle sette e insomma ho deciso di rimanere in quel buio chiaro, sentendo i rumori di mamma e papà già svegli, la mattina che incomincia, inizia ed io nel mio letto tra le lenzuola, leggendo email di auguri, leggendo qualche pagina del libro, facendo trascorrere il tempo prima del suono della sveglia, meditando. Poi mi sono alzata, sempre senza uscire dalla camera, ho steso il tappetino sul parquet ed ho fatto yoga. Nel silenzio e in questo giorno speciale. I primi trilli di dolci messaggi, i primi sorrisi leggendo alcune parole, fuori il tempo non è granché eppure oggi son felice ugualmente. Ancora in pigiama faccio colazione con caffelatte e cereali al miele ed accanto alla tazza trovo un pacchetto color arancio, una dedica sopra, impazzisco! Amo queste piccole sorprese, mamma mi da un bacio ed esclama "auguri". La mattina prosegue nella calma e nel recupero di candeline. Ho preparato da poco un pranzetto leggero, i miei amati spaghetti di zucchine con del pane croccante sbriciolato sopra e dello speck profumatissimo...ho sulle labbra un rossetto rosso acceso, in contrasto con la mia pelle ancora troppo chiara per essere aprile ed un filo di mascara marrone. Attendo gli altri. Fremendo. La torta mi aspetta
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alle00 · 4 months
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Giovanni Arpino, Il buio e il miele
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la-scigghiu · 4 months
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Amore, oggi il tuo nome al mio labbro è sfuggito come al piede l’ultimo gradino ora è sparsa l’acqua della vita e tutta la lunga scala è da ricominciare. T’ho barattato, amore, con parole. Buio miele che odori dentro diafani vasi sotto mille e seicento anni di lava ti riconoscerò dall’immortale silenzio.
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.🦋.
🔸Cristina Campo
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klimt7 · 1 month
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Ti leggo nel pensiero
FRANCESCO DE GREGORI
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" Ma tu davvero
sai prendere il miele
E trasformarlo in pane...
Davvero sai pescare un uomo
caduto nel mare
Sarà come sarà, se sarà vero...
Sarà come sarà
e mi vedrai davvero
Poco prima dell'alba
quando il buio è più nero
però ti leggo nel pensiero...
Ti leggo nel pensiero
Ti leggo nel pensiero"
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bones39 · 2 months
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I gufi - I gufi non possono muovere gli occhi, quindi girano la testa fino a 270 gradi per vedere intorno a loro.
Le piante carnivore - Le piante carnivore digeriscono gli insetti per ottenere nutrienti dal loro ambiente povero di sostanze nutritive.
I camaleonti - I camaleonti cambiano colore non solo per mimetizzarsi, ma anche per comunicare e regolare la loro temperatura.
I pipistrelli - I pipistrelli sono gli unici mammiferi capaci di volo continuo.
Le piante - Alcune piante possono sopravvivere senza luce solare diretta, utilizzando solo la luce riflessa.
I canguri - I canguri femmina hanno tre vagine.
Le montagne - Le montagne crescono e si restringono. L’Everest, ad esempio, si alza di circa 4 mm all’anno.
I fulmini - Un fulmine può riscaldare l’aria circostante fino a 30.000 gradi Celsius.
I ghepardi - I ghepardi possono accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3 secondi.
Le piante - Le piante ‘sentono’ il dolore e possono reagire a stimoli fisici.
I fiori - Alcuni fiori sbocciano solo di notte.
I coralli - I coralli sono animali, non piante.
Le api - Le api comunicano tra loro ballando.
I vulcani - Ci sono vulcani che possono eruttare ghiaccio anziché lava.
I salmoni - I salmoni compiono migliaia di chilometri per tornare al luogo di nascita e riprodursi.
I funghi - I funghi creano reti sotterranee chiamate micorrize, che li aiutano a scambiare nutrienti con le piante.
Le tartarughe marine - Le tartarughe marine possono vivere oltre 100 anni.
I delfini - I delfini dormono con un occhio aperto.
I serpenti - Alcuni serpenti possono volare, planando da un albero all’altro.
I pesci - Alcuni pesci possono camminare sulla terraferma.
Le piante - Alcune piante possono sopravvivere in condizioni estreme, come il muschio antartico che cresce in uno dei climi più freddi della Terra.
Il sole - Se il sole esplodesse, ci accorgeremmo della sua scomparsa solo dopo 8 minuti.
Gli elefanti - Gli elefantini negli zoo si stringono la coda per confortarsi, come farebbero in branco.
Le farfalle - Le farfalle assaporano con i piedi.
I gatti - I gatti hanno cinque dita sulle zampe anteriori, ma solo quattro sulle posteriori.
Le stelle marine - Le stelle marine non hanno cervello né sangue.
I pinguini - I pinguini hanno un “terzo occhio” che li aiuta a regolare il ciclo di luce e buio.
Le formiche - Le formiche possono sollevare fino a 50 volte il loro peso corporeo.
I cavallucci marini - I cavallucci marini sono gli unici animali in cui il maschio partorisce.
Le banane - Le banane sono bacche, mentre le fragole no.
Il miele - Il miele è l’unico alimento che non va a male; può durare migliaia di anni.
Le lumache - Le lumache possono dormire per tre anni senza mangiare.
I koala - I koala dormono fino a 22 ore al giorno.
I corvi - I corvi possono riconoscere i volti umani e ricordarli per anni.
Le meduse - Le meduse sono composte per il 95% di acqua.
I delfini - I delfini chiamano gli altri per nome.
Il tuono - Il tuono è causato dall’espansione rapida dell’aria riscaldata dal fulmine.
Le piante - Alcune piante possono comunicare tra loro e con gli insetti.
I girasoli - I girasoli seguono il sole durante il giorno e si riposizionano di notte.
Le zanzare - Le zanzare hanno 47 denti.
I cammelli - I cammelli hanno tre palpebre per proteggersi dalla sabbia.
Le tartarughe - Le tartarughe possono respirare attraverso il sedere.
I polpi - I polpi hanno tre cuori.
Le orchidee - Alcune orchidee possono vivere fino a 100 anni.
I ragni - I ragni possono produrre fino a sette tipi diversi di seta.
I serpenti - I serpenti possono prevedere i terremoti.
Le api - Le api possono riconoscere i volti umani.
I cactus - I cactus possono immagazzinare fino a 1.000 litri d’acqua.
I lupi - I lupi possono percorrere fino a 50 miglia in un giorno.
I gufi - I gufi non possono muovere gli occhi, quindi girano la testa fino a 270 gradi per vedere intorno a loro.
Le piante carnivore - Le piante carnivore digeriscono gli insetti per ottenere nutrienti dal loro ambiente povero di sostanze nutritive.
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Bambina cara,
quando nel buio senti un respiro forte, come l'ansito di un grande cane,
non avere paura.
Non sta arrivando un nemico cattivo.
È il tuo orso, che si è destato dal letargo
e ora viene a raccontarti come è dolce il miele
raccolto nel favo se ne lasci un pò a chi lo fece.
È il tuo lupo, che viene a ricordarti di rispettare il branco,
ma di non avere paura della solitudine
perché lì risiede il tuo più intimo amico da ascoltare.
È la tua tigre, che ti spiega come la bellezza
stia nella simmetria di nero e oro
e non nel nero soltanto, o soltanto nell' oro.
È il tuo gufo, che ti porta nel buio e ti fa capire
come anche nell'oscurità può esserci luce,
se sai vederla o anche portarla.
È il tuo cervo che ti fa correre veloce,
Evitando i cacciatori che sempre insidiano
sia i cervi che le bambine.
Sorridi loro e ringraziali per essere venuti
e aver portato con loro la tua stessa saggezza
che la Madre di tutti, te e loro,
ha voluto riscoprissi nel tuo cuore
dove sempre è stata, attendendo
I suoi araldi, i suoi simboli, le sue immagini,
che ti dicessero:
“Guarda l'orso, il lupo, la tigre, il gufo, il cervo, che sempre sono stati in te perché tutti sono te e riconosci e accetta e ama le loro qualità
che sono anche tue, se vorrai ricordare
come si mangia il miele selvatico senza temere le api
e come si corre, come si vola,
come si vive con gli altri
e da soli.
[Franco Coletti]
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tulipanico · 1 year
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Lo sfrigolare dell'olio sul fuoco, la luce che entra di taglio, la trama del sole sulle ante più alte del mobile della cucina. Sono due persone diverse, la domenica sera ed il lunedì mattina. Uscendo di casa per andare al lavoro, tredici minuti dopo il sogere del sole, l'aria era colorata di rosa, ho pensato: io sono devota alla luce. Al buio, nella deprivazione d'ogni senso, s'acuisce l'udito interno, il senso di ciò che c'è dentro, e non mi piace. Piango lacrime di coccodrillo e vedo nero, mi smarrisco tra i solchi cerebrali, non so dove andare. La mattina, in una dimensione nuova del tempo, mi sembra tutto chiaro, fattibile, raggiungibile. È martedì oggi, il cielo è trasparente, i miei occhi assomigliano ad un barattolo di miele attraversato da un poco di sole. Mi mancano alcune cose, ma sto bene, andrò al cinema da sola.
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mancino · 3 months
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Sarà poesia ogni tua carezza
e ogni tua parola favola
che toglierà il velo
che copre le stelle.
Rivincita alle mie mani
che hanno stappato spine,
rivincita alla mia bocca
che ha ingoiato fiele.
E ora seta e velluto,
ambrosia e miele
e unguenti
a lenire i graffi del cuore.
Raccolta dal buio
danzerò con te.
_ G.Torelli _
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Looking back 30 years ago at the 50th Golden Globes, the winning film was 'Scent of a Woman, the best tango ever, danced by Al Pacino and Gabrielle Anwar.
Scent of a Woman - 1992 Dir: Martin Brest. The film is a remake of Dino Risi's 1974 Italian film Profumo di donna, adapted by Bo Goldman from the novel Il buio e il miele (Italian: Darkness and Honey) by Giovanni Arpino.
The film was released on December 23, 1992. It received a positive response from critics and was a box-office success. Al Pacino won the Academy Award for Best Actor for his performance in a dramatic film as an irascible retired army officer adjusting to life without sight. Chris O'Donnell was nominated for Best Performance by an Actor in a Supporting Role in a Motion Picture.
The film also was nominated for Best Director, Best Picture and Best Screenplay Based on Material Previously Produced or Published.
The film won three Golden Globe Awards, for Best Screenplay, Best Actor, and Best Motion Picture – Drama.
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#ScentofaWoman #AlPacino #GabrielleAnwar #bestactor #50thGoldenGlobes #winner #film #tango #dance #drama #ChrisO'Donnell #actor #SupportingRole #AcademyAward
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abatelunare · 1 year
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Libri che vanno letti 25
La quantità di pellicole cinematografiche tratte da opere letterarie è impressionante. Di norma, io prima leggo il libro. Poi, eventualmente, mi guardo il film. Ma capita che, per ignoranza, io prima guardi il film e solo successivamente legga il libro. Perché non sapevo esistesse. Mi è successo con Alien (l’autore del romanzo, se siete curiosi, è Alan Dean Foster). Ma anche in altri casi. Quelli cui alludo nello specifico sono Profumo di donna (con Vittorio Gassman) e Scent of a woman (con Al Pacino: fossi in voi non mi perderei la sua arringa verso la fine del film). Dopo averli visti ho scoperto che sono entrambi tratti dallo stesso romanzo. S’intitola Il buio e il miele, e lo ha scritto l’italiano Giovanni Arpino. Perché dovreste leggerlo? Be’, ne hanno cavato due film (diversissimi l’uno dall’altro). Qualcosa di buono dovrà pure esserci. No?
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iosonocassandra · 1 year
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Respira sta arrivando l'estate
Senti gli uccelli svolazzanti che cantano salutando il tepore del sole quasi primaverile? Vedi come la luce sempre più prevale sul freddo buio?
Respira sta tornando il sole e il tepore del primo raggio debole ti colpirà assorta.
Improvvisamente ricorderai che è passato un altro inverno e che il tempo scorre anche quando tu immobile non riesci a respirare.
Ricorderai che la natura continua con il suo moto rassicurante e il tuo cuore sobbalzerà, non abituato all'accecante luce.
Aspetterai che il calore ti pervada completamente e riesca a insinuarsi in ogni cavità vuota e in ogni crepa: finalmente sentirai quella completezza che bramavi.
I rami spezzati e congelati dell'albero si trasformeranno e diventeranno germogli fragili ma pronti a trasformarsi in profumati fiori. Diffonderanno il loro profumo nella valle e le api potranno produrre il dolce miele.
Raccoglierai i frutti e ti ricorderai che fino a che continueranno a nascere, tu farai parte di questo dolce fiume che ti trasporta con la sua corrente ma senza lasciarti affogare.
Tornerai ad Itaca dove riconoscerai di non aver mai abbandonato le sue sponde e capirai di essere soltanto un fiore toccato dall'aratro che passa oltre.
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alle00 · 5 months
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Giovanni Arpino, Il buio e il miele
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thebeautycove · 1 year
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SERGE LUTENS - LA FILLE DE BERLIN - Edizione Speciale 10° Anniversario - Collection Noire - Eau de Parfum - Novità 2023 -
There’s always something surfacing from your past, belonging to your living experience, preceding your future in a fragrance. Some scents are like those amazing people you’ve met over time and are substantial part of memories, constant feed for thoughts and emotions. That’s what really matters to me. Making the fire of emotions unquenchable. Time after time.
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Nella primavera del 2013 incontravo per la prima volta La Fille de Berlin di Serge Lutens. Mi è rimasta nel cuore. Il suo carattere audace, intraprendente, libero, prometteva molto al mio istinto, sfidava una certa intransigenza olfattiva, alzava il sipario su atmosfere mitteleuropee decadenti, cupe, fitte di mistero che facevano breccia nel mio immaginario, si specchiava in una femminilità elusiva e maliziosa, nella seducente androginia di Marlene Dietrich nel film Morocco.
Oggi, la ritrovo ancora più bella e matura, famosa e osannata, nell'edizione esclusiva che ne celebra il decimo anniversario. Mi sorprende tanto da sollecitare una riflessione. È cambiata da allora? Forse no. Sono cambiata io. Risento questa rosa narcotica, fiera, la percepisco attraversare lentamente la ribalta, uscire dal buio delle quinte e guadagnare la luce speziata di pepe e geranio, ne ammiro la bellezza oscura fascinante, la potenza espressiva, una corolla cremisi circondata da velluti e argenti. Poi nella meraviglia dell'evoluzione, mi appare meno tagliente, quasi romantica, avvolta da un incanto di miele, muschi e legni, pronta ad evocare sentimenti complessi, di assalto e resa, in un'attrazione sottilmente cerebrale, di sguardi perduti nelle ombre scure della notte. Un Fascino primordiale che non lascia scampo.
Splendido il flacone dedicato con etichetta disegnata da Serge Lutens che riporta un'elegante silhouette femminile in abito maschile dandy, illuminata da un lampione nella notte berlinese. Richiama alla memoria la celebre immagine di Lili Marlene e quella canzone dal significato profondo e ancora attuale.
La Fille de Berlin - Eau de Parfum Edizione Limitata 10° Anniversario, 50 ml.
In selezionati p.v. e online
Scopri la recensione del lancio della fragranza qui
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