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#Los Molles
aquellakahi · 3 months
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vaultermagazine · 6 months
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Inland girls high school track and field leaders, March 21
Here are the Inland girls track and field leaders through meets of March 20. Marks are for the current season and for participants representing their high schools. Marks before the start of the CIF Southern Section season (February 17) and ones set while competing unattached or for club teams are not included. Only events that will be contested at the CIF State championship meet are included.
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be-appy-71 · 4 months
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L'amante spesso non è solo una cosa di sesso. A volte comincia così...e poi diventa anche uno stare accanto all'altro in tutti i sensi.E allora può capitare che una volta ti vedi lo stesso e non fai l'amore o sesso che sia ma ci si ascolta.
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Esistono amanti e amanti.Amanti che sono diversi da una escort o da un gigolò o da una botta e via. Un amante...beh...chiedete alle camere d'albergo, ai vicoli fuori mano, ai portieri di notte, ai treni o ai taxi presi per raggiungere un luogo dimenticato da Dio. Chiedete ai letti sfatti, alle Donne addette alle pulizie che trovano i preservativi usati.Chiedete a chi nei corridoi ha sentito ridere. A chi ha visto le lacrime degli addii o degli arrivederci.
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Chiedete ai cigolii delle molle del letto o a quel ristorantino dove si è fatta la follia di andare una volta a cena o a pranzo fuori per gioco.Chiedete agli ascensori in cui qualcuno si è specchiato per controllare se tutto fosse in ordine per l'appuntamento.Chiedete ai muri di alcune case che hanno visto uomini e Donne piangere e sentirsi in colpa.
Chiedete ai "Dio mio che sto facendo?" per poi capire che si aveva solo bisogno di sentirsi vivi e di sognare e di vibrare.
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Chiedete alle valigie fatte e disfatte.Alle scrivanie degli uffici.Agli orologi che in quegli incontri avevano il tempo contato. Chiedete... Chiedete degli amanti che era solo sesso e piacere e di quelli che poi si è provata quella scintilla in più.
Chiedete quanto amore serve ed è esistito o esiste in quella scintilla. Oppure quanto piacere ed eroticità negli incontri di soli corpi.Chiedete cosa sia un'amante a chi lo è stato in un modo o nell'altro. Chiedete a chi forse non stirava camicie e non poteva preparare la cena ma era più presente di un marito o una moglie.Chiedete ai telefoni e alle chiamate di nascosto.Chiedete alla pazienza.Chiedete ai sorrisi stampati sul volto e alla semplicità di momenti rubati alla realtà...
Cosa è un'amante? Ecco è qualcuno che seppur costretto al silenzio spesso oltre al sesso prova a costruire
un paio di ali all'altro per farlo volare...ancora... ♠️🔥
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ninoelesirene · 3 months
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Hey! Hey tu! Lo senti questo fragore di chincaglieria metallica che si trascina sulla strada della vita? Riesci a distinguere le placche fuori sesto che sfregano, le viti che zirlano in un’esausta sinfonia al contrario? E la rete smagliata che cigola a ogni passo più lasca, fino a scoprire il molle contenuto?
È il lento incedere dei tuoi meccanismi difensivi, giustapposti uno accanto all’altro, drammatico marchingegno all’apparenza semovente, che farebbe impallidire l’Esposizione Universale.
[Al coraggio, quando lo ascoltiamo]
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beingstorm · 1 year
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¿Hay algo más fantástico
que lo mutuo?
—William Moll
art: la petite mort
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princesssarisa · 6 months
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Opera on YouTube
I've shared links to complete opera performances before, but I love to share them, so I thought I'd make a few masterposts.
These list are by no means the only complete filmed performances of these operas on YouTube, but I decided that ten links for each opera was enough for now.
By the way, some of the subtitles are just a part of the video, while others require you to click CC to see them.
Die Zauberflöte (The Magic Flute)
Hamburg Philharmonic State Opera, 1971 (Nicolai Gedda, Edith Mathis, William Workman, Christina Deutekom, Hans Sotin; conducted by Horst Stein; English subtitles)
Ingmar Bergman film, 1975 (Josef Köstlinger, Irma Urrila, Håkan Hagegård, Birgit Nordin, Ulrik Cold; conducted by Eric Ericson; sung in Swedish; English subtitles)
Salzburg Festival, 1982 (Peter Schreier, Ileana Cotrubas, Christian Bösch, Edita Gruberova, Martti Talvela; conducted by James Levine; Japanese subtitles)
Bavarian State Opera, 1983 (Francisco Araiza, Lucia Popp, Wolfgang Brendel, Edita Gruberova, Kurt Moll; conducted by Wolfgang Sawallisch; English subtitles)
Metropolitan Opera, 1991 (Francisco Araiza, Kathleen Battle, Manfred Hemm, Luciana Serra, Kurt Moll; conducted by James Levine; English subtitles)
Paris Opera, 2001 (Piotr Beczala, Dorothea Röschmann, Detlef Roth, Desirée Rancatore, Matti Salminen; conducted by Ivan Fischer; no subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 2003 (Will Hartman, Dorothea Röschmann, Simon Keenlyside, Diana Damrau, Franz Josef Selig; conducted by Colin Davis; no subtitles) – Act I, Act II
La Monnaie, Brussels, 2005 (Topi Lehtipuu, Sophie Karthäuser, Stephan Loger, Ana Camelia Stefanescu, Harry Peeters; conducted by René Jacobs; French subtitles)
Kenneth Branagh film, 2006 (Joseph Kaiser, Amy Carson, Benjamin Jay Davis, Lyubov Petrova, René Pape; conducted by James Conlon; sung in English)
San Francisco Opera, 2010 (Piotr Beczala, Dina Kuznetsoca, Christopher Maltman, Erika Miklósa, Georg Zeppenfeld; conducted by Donald Runnicles; English subtitles)
La Traviata
Mario Lanfrachi studio film, 1968 (Anna Moffo, Franco Bonisolli, Gino Bechi; conducted by Giuseppe Patané; English subtitles)
Glyndebourne Festival Opera, 1987 (Marie McLaughlin, Walter MacNeil, Brent Ellis; conducted by Bernard Haitink; Italian and Portuguese subtitles)
Teatro alla Scala, 1992 (Tiziana Fabbricini, Roberto Alagna, Paolo Coni; conducted by Riccardo Muti; English subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 1994 (Angela Gheorghiu, Frank Lopardo, Leo Nucci; conducted by Georg Solti; Spanish subtitles)
Teatro Giuseppe Verdi, 2003 (Stefania Bonfadelli, Scott Piper, Renato Bruson; conducted by Plácido Domingo; Spanish subtitles)
Salzburg Festival, 2005 (Anna Netrebko, Rolando Villazón, Thomas Hampson; conducted by Carlo Rizzi; no subtitles)
Los Angeles Opera, 2006 (Renée Fleming, Rolando Villazón, Renato Bruson; conducted by James Conlon; English subtitles)
Opera Festival St. Margarethen, 2008 (Kristiane Kaiser, Jean-Francois Borras, Georg Tichy; conducted by Ernst Märzendorfer; English subtitles)
Teatro Real di Madrid, 2015 (Ermonela Jaho, Francesco Demuro, Juan Jes��s Rodríguez; conducted by Renato Palumbo; English subtitles)
Teatro Massimo, 2023 (Nino Machiadze, Saimir Pirgu, Roberto Frontali; conducted by Carlo Goldstein; no subtitles)
Carmen
Herbert von Karajan studio film, 1967 (Grace Bumbry, Jon Vickers; conducted by Herbert von Karajan; English subtitles)
Vienna State Opera, 1978 (Elena Obraztsova, Plácido Domingo; conducted by Carlos Kleiber; English Subtitles)
Francisco Rosi film, 1982 (Julia Migenes, Plácido Domingo; conducted by Lorin Maazel; English subtitles)
Metropolitan Opera, 1987 (Agnes Baltsa, José Carreras; conducted by James Levine; English subtitles)
London Earls Court Arena, 1989 (Maria Ewing, Jacque Trussel; conducted by Jaques Delacote; English subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 1991 (Maria Ewing, Luis Lima; conducted by Zubin Mehta; English subtitles) – Acts I and II, Acts III and IV
Arena di Verona, 2003 (Marina Domashenko, Marco Berti; conducted by Alain Lombard; Italian subtitles)
Royal Opera House, Covent Garden, 2006 (Anna Caterina Antonacci, Jonas Kaufmann; conducted by Antonio Pappano; English subtitles) – Acts I and II, Acts III and IV
Metropolitan Opera, 2010 (Elina Garanca, Roberto Alagna; conducted by Yannick Nézet-Séguin; English subtitles) – Acts I and II, Acts III and IV
Opéra-Comique, 2023 (Gaëlle Arquez, Frédéric Antoun; conducted by Louis Langrée; English subtitles)
La Bohéme
Franco Zeffirelli studio film, 1965 (Mirella Freni, Gianni Raimondi; conducted by Herbert von Karajan; English subtitles)
Metropolitan Opera, 1977 (Renata Scotto, Luciano Pavarotti; conducted by James Levine; no subtitles)
Teatro alla Scala, 1979 (Ileana Cotrubas, Luciano Pavarotti; conducted by Carlos Kleiber; no subtitles)
Opera Australia, 1993 (Cheryl Barker, David Hobson; conducted by Julian Smith; Brazilian Portuguese subtitles)
Teatro Regio di Torino, 1996 (Mirella Freni, Luciano Pavarotti; conducted by Daniel Oren; Italian subtitles)
Teatro alla Scala, 2003 (Cristina Gallardo-Domâs, Marcelo Alvarez; conducted by Bruno Bartoletti; Spanish subtitles)
Zürich Opera House, 2005 (Cristina Gallardo-Domâs, Marcello Giordani; conducted by Franz Welser-Möst; no subtitles)
Robert Dornhelm film, 2009 (Anna Netrebko, Rolando Villazón; conducted by Bertrand de Billy; no subtitles)
Opera Australia, 2011 (Takesha Meshé Kizart, Ji-Min Park; Shao-Chia Lü; no subtitles)
Sigulda Opera Festival, 2022 (Maija Kovalevska, Mihail Mihaylov; conducted by Vladimir Kiradjiev; English subtitles)
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scogito · 3 months
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Recentemente ho acquistato un succo di frutta "salva pianeta" con cannuccia in cartone e involucro di plastica.
Volevo condividere lo stato pietoso sotto diversi punti di vista:
dopo un po' che lo bevi inizia a sapere di cartone
se non te lo ingurgiti subito la cannuccia diventa molle e probabilmente se esageri si spezza anche nel contenitore
se vuoi conservare una cannuccia e usarla per un'altra bevuta non puoi farlo perché è talmente zuppa che si affloscia come ovatta, per cui non riesci a bucare la scatola
tutto è così ridicolo che bastano i primi tre punti.
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anchesetuttinoino · 13 days
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DISCOTECA BILL GATES: «L'UMANITÀ HA DUE SCELTE: LA TERZA GUERRA MONDIALE O UN'ALTRA PANDEMIA»
Il miliardario sarcopenico eugenetico più odiato del pianeta terra avverte che nei prossimi anni l'umanità dovrà affrontare o una Terza Guerra Mondiale o un'altra pandemia mortale. In un'intervista con CNBC, Gates cita "molta instabilità" nel mondo, che potrebbe scatenare "una guerra importante". Ma anche se questo conflitto venisse evitato, "allora sì, ci sarà un'altra pandemia, molto probabilmente nei prossimi 25 anni".
Questi messaggi binari suonano come quelli del climatizzatore o dei contagiati e morti di draghiana memoria. Perché non dire che pure una guerra INSIEME a numerose pandemie è un fenomeno altrettanto probabile? Si tratta di triggers formulati per generare un temporaneo effetto di consenso, funzionano particolarmente bene con il bestiame.
Nonostante tutto la risposta molle alla pandemia deve aver indispettito non poco l'uomo più detestato del pianeta. Critico della risposta americana alla crisi, Gates ha infatti dichiarato:
«Il paese che il mondo si aspettava guidasse e fosse un modello non è stato all'altezza di tali aspettative. Sebbene alcune delle lezioni della pandemia siano state apprese, sono state molto meno di quanto mi sarei aspettato».
La delusione di Gates non è isolata; molti altri attivisti globali per la salute stanno spingendo il mondo occidentale per ottenere risposte migliori alle nuove epidemie.
Questo tema ricorrente è emerso anche durante la panfuffa, secondo il professor Paul Hunter dell'Università di East Anglia, esperto in epidemiologia delle malattie emergenti:
«Nell'Occidente ci interessiamo veramente solo a una malattia quando inizia a rappresentare una minaccia diretta per noi stessi. Il problema è che molte di queste malattie avrebbero potuto essere impedite, se i paesi sul campo avessero avuto le risorse necessarie».
Gates ha ribadito la speranza che gli enti sanitari comincino a pensare a lungo termine nei prossimi anni, aggiungendo:
«Stiamo ancora mettendo insieme le nostre idee su cosa abbiamo fatto bene e cosa non abbiamo fatto bene... Forse, nei prossimi cinque anni, miglioreremo. Ma finora la situazione è abbastanza deludente».
GLI STATI COME DELLE PARROCCHIE DI UN'UNICA, GRANDE CHIESA DEL MALE
Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta veicolando questo messaggio dall'alto delle gerarchie. Quest'anno, l'OMS ha condiviso un avviso sulla diffusione del virus dell'influenza attraverso il bestiame, gli uccelli e gli esseri umani e ha esortato le nazioni a lavorare insieme per essere meglio preparate a fronteggiare una pandemia.
«C'è una certezza: ci sarà un'altra pandemia influenzale in futuro»
Lo ha dichiarato Nicola Lewis, direttrice del Worldwide Influenza Centre. Lewis ha aggiunto:
«Il mio messaggio alle comunità internazionali è che dobbiamo accantonare le nostre reticenze. Dobbiamo mettere da parte i nostri interessi parocchiali e ricordarci degli impatti e delle conseguenze devastanti di una pandemia globale causata da qualsiasi agente patogeno».
I "TIMORI" DI UNA GUERRA MONDIALE
Il Dr Morte Bill - che vale 157 miliardi di dollari secondo il Bloomberg Billionaires Index, quindi al netto degli ovvi fondi neri in suo possesso ed in sua gestione - non è l'unico nome influente a mettere in guardia da un potenziale conflitto globale.
Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha precedentemente affermato che le tensioni geopolitiche rappresentano la più grande minaccia per l'economia globale.
«Abbiamo già affrontato l'inflazione, abbiamo già affrontato i deficit, abbiamo già affrontato le recessioni e non abbiamo mai visto qualcosa del genere dall'epoca della Seconda Guerra Mondiale»
Lo ha riferito all'emittente indiana CNBC TV-18 lo scorso settembre riferendosi all'invasione della Russia in Ucraina.
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vividiste · 4 months
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Ciao, sono la LUMACA. Lo so che a volte non ti sono simpatica, perché mi nutro delle foglioline del tuo orto o delle tue piante. Però ti do un consiglio: non uccidermi con veleni che mi fanno soffrire e inquinano il tuo giardino! Se metti dei fondi di caffè intorno alle tue piante io mi terrò alla larga e tu nutrirai il terreno, perché i fondi di caffè sono un concime! Se mi vedi attaccata ad un vaso non mi strappare da lì, il mio involucro protettivo si rompe e io morirò. Se vedi che sono seguita da piccoli vermini non intervenire, sono i miei piccoli che ho partorito. Nascono senza guscio, sono delicatissimi! Poi, nel giro di poco tempo, la natura li doterà di un minuscolo guscio molle (non lo toccare, è fragile!). Dei miei piccoli pochi sopravvivono! Ma noi siamo animaletti utili per il biosistema, la nostra storia è antichissima!
Aiutaci a sopravvivere 🐌❤️
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canesenzafissadimora · 5 months
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Tutti abbiamo un mondo dentro e tutti sopportiamo la solitudine dire che dentro di me ci sono solo molle e legno è come dire che dentro di voi ci sono solo cuore fegato o polmoni. Assisto non impassibile a vite complesse o frantumate assorbo discorsi irascibili o promettenti ma in questa casa insonne io sono l’astronave. Tra le mie strutture a piume reggo una bambina la nascondo la porto in alto mare e in cielo profondo è un’esperta di derive di cunicoli scavati nella sostanza della notte, la conservo tra i cuscini come un’improvvisa sobrietà. In questo viaggio di allontanamento lo so lei sogna qualcuno che oltrepassi la distanza senza nulla da offrire una faccia che tramonti e si lasci guardare, una protezione terrestre. Di forte la bambina ha solo le spalle e pensieri che danno alla notte sonagli di sapienza. In questa marcia di avvicinamento stupisco di una confidente intimità senza pentimenti e saggio la mia flessibilità non sotto il peso di una bambina ma di un dolore pari a quello di un adulto ma senza mondo. Io sono un sofà che conduce a una visione aperta su voi bestemmiatori degli oggetti ospitando una ferita di notte polare in completa nudità.
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petalidiagapanto · 2 months
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«Da che cosa (mi chiedo) mi cerco che mi scappo, così scappando, galoppando, sempre?
da me, lo so: (dal mio essere morto): (un molle morto): (scappo da una mia mala morte):
(che non è mica che mi insegue, poi): (e che non è che mi sta già alle spalle, adesso, probabilmente, nemmeno):
scappo dalla mia vita: (da te, cioè, che sei tu, la mia vita):
(se tutto questo ha così poco senso, che farci, allora?): scappo in me, scappo in te:
nel mondo tuo, nel mio: (io che ho pensato, persino, una volta, che dalla vita, ho avuto tutto,
avendo avuto te):
quando si arriva, c’è un grido: si dice tana: (è la fine, sul serio)»
(Edoardo Sanguineti, Cose)
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3nding · 1 year
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LA PSA IN PROVINCIA DI PAVIA, FATTI E CONSIDERAZIONI - di Elisa Trogu, suiatra
Per approcciare correttamente il problema Peste Suina Africana (PSA), ritengo che in primis sia necessario chiarire un aspetto epidemiologico che sta venendo travisato anche sui media: la Peste Suina Africana NON è una patologia scatenata/causata/esacerbata dagli allevamenti intensivi. La PSA in Sardegna è presente dal 1978, e in Sardegna gli allevamenti intensivi sono pochissimi: nel contesto sardo la persistenza dell'infezione è stata mantenuta dai suini bradi illegali, animali quindi liberi e che vivono in un contesto di benessere assoluto. In Penisola Iberica, dove l'ingresso del virus si è avuto nel 1960, si è risolto definitivamente il problema depopolando gli allevamenti estensivi che utilizzavano una peculiare tipologia di strutture dove albergava un ben determinato tipo di zecca molle, Ornithodoros erraticus, che, come accade in Africa con Ornithodoros moubata, è serbatoio dell'infezione. Anche in questo caso, quindi, il problema NON erano affatto gli allevamenti intensivi. In molti paesi del Nord Europa oltre ai cinghiali il problema sono i piccoli allevamenti familiari, estensivi o semiestensivi, i cosidetti "backyard".
Veniamo a noi: la PSA in Italia sul Continente è arrivata tramite l'uomo, verosimilmente con qualche scarto alimentare. Nell'autunno 2021 ha iniziato ad infettare e uccidere i cinghiali in Piemonte/Liguria (focolaio scoperto nel gennaio 2022, quando ormai il virus era diffuso su un'area enorme), dopo la Pasqua 2022 la stessa problematica si è avuta a Roma (in un parco cittadino, probabilmente causata degli scarti di qualche grigliata), quindi in provincia di Salerno e poi Reggio Calabria. Queste sono tutte zone a bassissima, se non nulla, presenza di allevamenti intensivi. Interessante notare come in tutti i casi il numero di cinghiali morti sia enormemente superiore rispetto ai focolai negli allevamenti (unica eccezione Reggio Calabria, dove semplicemente con "allevamenti" si intendono piccolissime realtà familiari, anche di 1-2 capi per autoconsumo, e contestualmente la ricerca delle carcasse di cinghiale, in zone come l'Aspromonte e la Sila, non è affatto agevole): nella nostra realtà è proprio Sus scrofa ad essere il serbatoio dell'infezione e i numeri assolutamente folli delle popolazioni di questi animali, anche in contesti urbani, stanno rendendo difficilissima l'eradicazione della PSA.
Ma cos'è successo in provincia di Pavia?
Il giorno 18 agosto 2023 il Centro di Referenza Nazionale ha confermato la positività alla PSA di un piccolo allevamento (un agriturismo con 166 suini stabulati) a Montebello della Battaglia: dopo la morte di un paio di soggetti l'allevatore aveva contattato l'ASL, che in data 16 agosto ha effettuato un sopralluogo. In quel momento gli animali mostravano unicamente una lieve sintomatologia respiratoria. Il 19 agosto erano rimasti in vita 39 animali che sono stati abbattuti.
Chiariamo anche questa cosa: la PSA non uccide gli animali in maniera rapida e improvvisa: è lenta a diffondersi, strisciante, ma il genotipo attualmente circolante (il 2) manifesta una mortalità prossima al 100%.
A Montebello viene completata d'indagine epidemiologica da parte dei Colleghi di ATS Pavia e da essa si evince che il focolaio è stato causato da falle nella biosicurezza: l'allevatore infatti possiede e lavora molti terreni, i suoi mezzi agricoli entrano ed escono dall'allevamento e in zona sono stati ritrovati cinghiali positivi (il virus della PSA è estremamente resistente e può essere veicolato anche con le ruote dei mezzi, oltre che con le calzature). L'unico allevamento intensivo in zona di protezione (che seguo io) è negativo, e a fronte della presenza delle adeguate misure di biosicurezza rafforzata i maiali non vengono abbattuti.
lo e tutto il resto dei suiatri del Nord Italia ci illudiamo, per un istante, che il disastro sia evitato. II 24 agosto scoppia il bubbone: una collega di ATS Pavia si reca per un controllo di routine (fissato giorni prima proprio a seguito del primo focolaio) presso un allevamento di Zinasco. Al suo arrivo si trova davanti un allevamento vuoto (la mattina stessa erano stati inviati gli ultimi tre camion di suini al macello, in fretta e furia) e una trentina di carcasse. Grazie alla sua competenza comprende immediatamente la situazione e riesce ad intercettare i camion prima che i suini vengano scaricati nei macelli, allerta l'ATS e la Regione. Quello che emerge è AGGHIACCIANTE: da tre settimane (le prime ricette alla farmacia erano arrivate ai primi di agosto), nell'allevamento in questione (circa 1000 capi), i suini stavano morendo. In tre settimane erano morti circa 400 maiali (il 40%), erano state fatte innumerevoli ricette e nessun campionamento. Né l'allevatore né il veterinario che segue i maiali avevano segnalato la mortalità abnorme, al contrario avevano scientemente omesso la cosa e venduto tutti gli animali, anzitempo, pur di nascondere la situazione. I maiali infetti erano stati inviati in 4 strutture del Nord Italia, ma fortunatamente il virus non si è diffuso, probabilmente anche grazie alla prontezza a alla competenza della collega, che ha evitato che gli ultimi suini venissero scaricati nei macelli di destinazione. Ad oggi tre persone, tra le quali il soccidario e il veterinario, sono indagate; è opinione diffusa che ci siano altri individui implicati, ma sarà la magistratura a fare luce sulla cosa. Personalmente spero tanto che le pene siano esemplari.
In seguito a questo focolaio l'ATS ha iniziato una serie di controlli: altri due allevamenti intensivi, nello stesso comune di Zinasco, sono risultati positivi (anche in questo caso, considerato che il virus stava iniziando a circolare in quel momento, la mortalità era lievissima o assente). Tutti i maiali vengono chiaramente abbattuti, come stabilito dalla normativa.
Il 31 agosto risulta positivo un piccolo allevamento familiare (5 capi), dove era morto 1 suino. I restanti vengono soppressi.
II 4 settembre, viene ufficializzata la positività del "santuario" Cuori liberi. I responsabili avevano segnalato la morte di 2 soggetti su 40 e le analisi confermeranno che i maiali erano morti per la PSA. Da qui parte la follia. Mentre i focolai fortunatamente si fermano (si avranno ancora un caso a Dorno sempre il 4 settembre e un ultimo caso l'8 settembre a Sommo, sempre in zona di protezione), l'ATS inizia a scontrarsi con i tenutari del "santuario". Invito tutti a guardare la loro pagina: è allucinante. Non vi era nessuna minima misura di bio sicurezza: una foto del 28 giugno ritrae tre persone, con normalissime scarpe, senza calzari, che sono all'interno di un box con i suini. Il 16 aprile invece si trova l'immagine di visitatori esterni, anche questi privi di calzari e camici usa e getta, che accarezzano un minipig.
Vediamo di chiarirla questa cosa: la PSA se la sono tirata in casa loro. Loro non hanno tutelato minimamente i suini che avevano in stalla. Vi ricordo che la provincia di Pavia, per la vicinanza con quella di Alessandria dove i casi di cinghiali positivi sono numerosissimi e in espansione geografica, è sempre stata considerata ad alto rischio! Questa situazione di allerta era nota a chiunque si occupi di maiali, dai veterinari agli allevatori. I suini di "Cuori liberi" sono stati contagiati a causa delle persone che entravano senza nessuna attenzione dentro la struttura (vi ripeto che l'ATS è stata chiamata proprio perché due maiali erano morti) e stavano morendo per la PSA già ai primi di settembre.
II 4 settembre vi erano 38 maiali vivi. Quando è stato attuato l'abbattimento degli ultimi maiali in data 20 settembre ne erano rimasti in vita 9.
Gli altri sono morti e no, non è una bella morte quella da PSA: nel caso migliore (raro) la forma più acuta causa una morte repentina; negli altri casi i soggetti sviluppano febbre, sindrome emorragica, vomito e diarrea con presenza di sangue. Questo è quello che è stato fatto sopportare a quelle povere bestie.
Intanto l'ATS si rende conto della delicatezza della situazione: viene contattata anche la facoltà di Medicina Veterinaria di Lodi e viene deciso un protocollo farmacologico per l'abbattimento. In data 14 settembre il Collega Chiari (regione Lombardia) chiarisce la cosa durante un aggiornamento via web con gli stakeholder. La stessa sera mi chiama un caro amico, suiatra, che mi racconta di essere stato contattato da qualcuno del santuario che gli ha chiesto se può occuparsi della soppressione farmacologica dei suini rimasti. Lui, chiaramente, dice di no. Perché? Perché nessun veterinario suiatra vuole avere a che fare con quelle persone. Su alcune pagine vengono pubblicati video girati con i droni durante gli abbattimenti programmati (che tra l'altro interesseranno anche alcuni allevamenti negativi, ma correlati epidemiologicamente con altri infetti o comunque in zona di protezione) oltre che messaggi dai toni in alcuni casi quasi deliranti. Si inizia a leggere la parola "assassini" collegata a chi sta semplicemente eseguendo quanto imposto dalla legge. La violenza di queste persone è evidente e in aumento, giorno dopo giorno.
Intanto dal "santuario" continuano i messaggi strappalacrime, con richieste di soldi e di presenziare ai blocchi. Decine di persone si accalcano DENTRO e FUORI l'area, creando un pericolo enorme: molti di questi soggetti infatti hanno a che fare con altri suini in altri santuari. Di conseguenza in data 19/09 Regione Lombardia emette una circolare con oggetto "Sorveglianza santuari correlati con focolaio PSA 190PVO44" nella quale, al termine di una serie di misure di biosicurezza, viene riportata la frase "In caso di necessità la vigilanza di cui al punto precedente può essere effettuata anche con il supporto delle forze dell'ordine". Siamo arrivati al punto di dover esplicitare un'evenienza simile, manco stessimo parlando degli ippopotami di Escobar
La mattina del 20 settembre, a fronte di una situazione di stallo da una parte e di elevatissimo pericolo epidemiologico dall'altra, i pochi suini rimasti in vita sono stati abbattuti. Si poteva fare altro? No.
La PSA è catalogata nel Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, che è uno degli atti derivanti dalla Animal Health Law (Regolamento UE 2016/429, in categoria A + D + E:
«malattia di categoria A»: malattia elencata che non si manifesta normalmente nell'Unione e che, non appena individuata, richiede l'adozione immediata di misure di eradicazione (articolo 9, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria D»: malattia elencata per la quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del suo ingresso nell'Unione o dei movimenti tra Stati membri, di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria E»: malattia elencata per la quale vi è la necessità di sorveglianza all'interno dell'Unione (articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2016/429).
Da settimane i suini del santuario stavano morendo. La PSA è stata introdotta dalla totale mancanza di attenzione dei tenutari. Alcuni scrivono che il loro veterinario avrebbe potuto occuparsi dell'eutanasia dei maiali: chi è il collega? Perché non l'ha fatto visto che sono stati contattati Veterinari esterni? Ma soprattutto: questo collega perché non ha tutelato i suini a fronte della situazione epidemiologica del Nord Italia? Vi ricordo che il 18 agosto vi era stato il caso di Montebello, ad una manciata di chilometri: perché nessuno ha fatto nulla per evitare il contagio? Incompetenza? Menefreghismo?
Vi è poi un altro aspetto che vorrei chiarire: i suini non amano affatto essere toccati da persone che non conoscono e il contenimento per questi animali è fonte sempre di grandissimo stress (considerate che già entro due minuti dall'inizio del contenimento si hanno alterazioni del leucogramma). Per i suini quindi le manipolazioni necessarie per la soppressione farmacologica comportano senza dubbio una sofferenza maggiore rispetto, ad esempio, a un improvviso e rapidissimo colpo alla testa.
Comunque, l'ATS aveva concesso ai tenutari del santuario di utilizzare il metodo farmacologico, proprio per cercare di risolvere la situazione. Inoltre, nei maiali lo "scodinzolare" non è sovrapponibile a quello dei cani, bensi in moltissimi casi è indice di un atteggiamento aggressivo e di difesa: basta con la storiella dei maialini che correvano felici incontro ai loro carnefici. Pensiamo invece come per due lire c'è chi li tratta come i cetacei dei delfinari, obbligandoli a contatti con umani che non conoscono ma che sono disposti a versare un obolo per la foto da postare sui social.
Ricordatevi poi che a, fronte di una situazione epidemiologica tanto grave, i Colleghi delle ATS devono giustamente sottostare a quanto riportato dalla Normativa (e dal Regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 all'Animal Health Law (Regolamento (UE) 2016/429) molte cose sono cambiate, ma certi capisaldi permangono), oltre che ad eventuali Decisioni della Commissione: i Colleghi che una massa di violenti esaltati sta minacciando di morte hanno semplicemente eseguito quanto prescritto da norme che sono il frutto di studi, conoscenze decennali, oltre che di competenze acquisite tramite il lavoro di migliaia di persone ed anche, perché negarlo, la morte di milioni di animali. Che si abbia la decenza di tacere almeno di fronte a questo.
Inoltre vorrei riportarvi due articoli del nostro Codice Penale:
Articolo 500: Diffusione di una malattia delle piante o degli animali Chiunque cagiona la diffusione di una malattia alle piante o agli animali, pericolosa all'economia rurale o forestale, ovvero al patrimonio zootecnico della nazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se la diffusione avviene per colpa, la pena è della multa da euro 103 a euro 2.065.
Articolo 416: Associazione per delinquere
Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori.
Infine, una semplice domanda: cosa rende diversi i suini dei "santuari", o comunque "non DPA", rispetto ai suini di un allevamento intensivo? Perché un esemplare di Sus scrofa domesticus di tot anni, stabulato in un contesto assolutamente inadatto (come ad esempio un appartamento), obbligato a defecare ed orinare su di una traversina, con calori mensili a vuoto, obeso, impossibilitato a grufolare, privo di interazioni con i conspecifici, MALATO, dovrebbe essere più tutelato di un maiale di tot mesi SANO che, sebbene destinato al macello, sta in quel momento vivendo la sua vita tranquillamente, senza alcuna sofferenza?
Voi che vi stracciate le vesti, che urlate, minacciate, postate frasi allucinanti di una violenza assoluta, me la spiegate la differenza? Perché io, che da più di un mese non riesco a dormire una notte intera, che passo i fine settimana a studiare, correggere piani di Biosicurezza, che passo ore al telefono con i Colleghi per cercare un confronto, o anche solo conforto, che da anni combatto davvero affinché i suini degli allevamenti soffrano il meno possibile, io, che i suini se serve li uccido con le mie mani, per evitare sofferenze inutili, io, questa differenza, non riesco proprio a vederla.
Dr.ssa Elisa Trogu, medico veterinario
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vaultermagazine · 2 months
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FEARS becomes the first girl pole vaulter in Vista Murrieta history to place at the state level, finishing 4th.
The article stated, “Can Aspen Fears finish her outstanding career on a high note?“ According to the Press-Enterprise, “Fears is the Riverside County record holder (13-4), but success at the state finals has eluded her in the past. She placed ninth as a sophomore and failed to get out of prelims last season. Fears’ top mark this season is 13-3, which ties her for second in the state.” For the…
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soggetto-smarrito · 7 months
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Il ristorante era elegante e "dolorosamente" affollato, di sicuro qualcuno la conosceva o conosceva i suoi... 
La serata procedeva senza grossi intoppi, nonostante la sensazione indecente di avere un oggetto estraneo piantato nella figa. 
Non aveva mai indossato niente di simile.
Il coso ( così lo chiamava ) la stimolava, e naturalmente lei si bagnava. 
Un misterioso e grosso dito di gomma, roteava e pressava, da dentro..il suo clitoride.
Era come se un cazzo, duro e palpitante, la stesse scopando.
Il cameriere, con una strana espressione sul volto, le servì la sua creme caramel al pistacchio e, per fortuna, si allontanò subito con discrezione.
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- Ti piace? – Disse Fabio in tono leggermente canzonatorio, ma gli occhi gli brillavano, certamente quella perversione lo eccitava.
Mosse solo il capo in un cenno di assenso, se avesse aperto bocca, sicuramente..avrebbe perso dei rivoli di saliva dalle labbra per quanto era bagnata sotto.
- Mangia! – gli Intimò Fabio, indicando il dessert. Poi riprese ad armeggiare col suo dispositivo. Lei obbedì, affondando nella crema il primo cucchiaino. Intanto il dildo, dentro lei, riprendeva la sua attività, stavolta in maniera più dolce e abbastanza sopportabile.
Strinse di nuovo le gambe; ora era come se due grosse dita si alternassero dentro la vagina, a un passo dal clitoride. Una vera, profonda e piacevole masturbazione. Il fatto che lei non avesse alcun controllo sul moto dell'apparecchiatura divenne lo stimolo più potente, cominciò a eccitarsi, provando un intenso piacere fino alla punta dei piedi.
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Sbocconcellava, con una voluttà che non aveva mai osato ostentare, il suo dolce... Molle e cremoso.
Leccava il cucchiaino; Fabio la fissava negli occhi e lo stesso faceva lei.
C'era complicità e piacere nei loro occhi; misteriosamente si sentì amata e desiderata. Si senti partecipe di questa perversa e intensa complicità. 
Gli altri, intorno scomparivano e lei provò una sensazione sconosciuta... si sentiva forte, si sentiva superiore. Non le interessava più niente del giudizio degli altri né della sua età e neppure dell'azione nefanda che stava compiendo, sotto gli occhi del mondo.
Si lasciò andare al piacere, gli occhi pieni di voluttà e di desiderio; la figa di fuoco e la potente certezza che, se Fabio avesse voluto, lei si sarebbe distesa volentieri su quel tavolo, nuda dalla cintola in giù, e avrebbe pagato pur di essere infilzata dal suo cazzo, nonostante tutti gli ospiti che stavano cenando intorno a loro.
- Vieni in silenzio. –gli ordinò.. 
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accelerando il ritmo del dildo meccanico.  Le iniziò a mancare il respiro, socchiuse le labbra, fissò gli occhi in quelli di lui.
Poi venne, copiosamente, gocciolando dalle grandi labbra, bagnando le mutande, bagnando la gonna e, infine la sedia.
Fabio non fermò l'attrezzo, la fece soffrire e godere per oltre dieci minuti, mentre il mondo intorno a lei perdeva ogni significato e ogni etica.
soggetto smarrito
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laurolive · 1 year
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Paul and Linda, a collection of PDAs: Part 2 - Hugs
For the romantics out there, we have some more of Paul and Linda, a love affair that fascinates because it seems to be everybody’s dream.
In the October 1992 issue of Vanity Fair, in an article titled “Moll of Kintyre,” Zoe Heller observes Paul’s visit during an interview with Linda.
Then he wanders over to the sofa and begins touching her - stroking her arm, massaging her neck, and, at one point, sitting down and putting his arm around her shoulder. It's as if, quite literally, he can't keep his hands off her.
Watching the two of them banter, one is struck by how genuinely interested in each other's responses they seem to be - how entertained by each other's company. On each of Paul's subsequent exits and entrances, Linda stops what she is saying in order to swap ootsie-tootsie endearments with him.
… [N]umerous friends and colleagues attest that is standard behavior. "Yeah - holding hands, lots of private jokes, giggly little conferences - that's them," Paul De Noyer, editor of the British rock journal Q Magazine, confirms. "You have to concede that it's touching."
"If the phrase means anything anymore," Brian Clarke says, "I think they are in love."
Oct. 1992 Vanity Fair article “Moll of Kintyre”
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Jan. 1969 From the documentary Get Back (Part 1)
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Jan. 1969 From Get Back (Part 1)
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March 12, 1969 Just married
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March 1969 The newlyweds at the home of Paul’s father Jim and Jim’s wife Angie in Gayton, Wirral, Cheshire.
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July 20, 1969 Linda and Paul share a hug at the dinner table (albeit a one-armed hug on Paul’s part) at the occasion of the screening of the first cut of the movie that would later be titled Let It Be. Director Michael Lindsay-Hogg is seated on the other side of Linda.
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August 17, 1969 Paul is spending his Sunday recording ‘Que Sera, Sera’ with Mary Hopkin at Abbey Road. He and Linda, pregnant with their daughter Mary, find time for a lovely hug and smile - 11 days later, Mary McCartney arrives into the world. (From Twitter: Beatles Books Podcast.)
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1970 London
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1970 photo by Henry Grossman
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1970 Scotland
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Late 1970 or early 1971 Working on the album Ram.
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March 1971 Malibu, California. Photo shoot for cover story in April 16, 1971, issue of Life Magazine. Photo by Henry Diltz.
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June 1971 Scotland a still from the video for the song “Heart of The Country”
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April 1974 at Beverly Hills Hotel, where Paul and Linda stayed with their children while in L.A. to attend the Academy Awards, which took place on April 2.
How beautiful is this embrace? Nice to see a married couple being openly affectionate like it’s the most natural thing in the world (although I have wondered what role pot played in removing any inhibitions 😆 — but you can see the romance was still the foundation).
Not a fan of the mustache and soul patch on Paul. It just doesn’t suit a cute “baby face,” and it makes him look like a shady character imo. I guess I’ll just have to pretend the facial hair isn’t there whenever I look at this photo. 😎
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1974
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1975 Beverly Hills Hotel in Los Angeles, where Paul and Linda were awarded a platinum record for the album Band on The Run. Photos by James Fortune.
Lovely, despite the 1970s hair choices 😁 (but Linda’s mullet is less pronounced in the first 3 photos, which is a plus).
That ‘s not all the hugs. They continue in Paul and Linda, a collection of PDAs: Part 2 - More Hugs.
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motsimages · 7 months
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The last post I reblogged reminded me of my favourite type of wordplay ever and it happens, how else, in French (because wordplay in French is so fucking easy).
Anyways, contrepèteries.
You exchange two sounds in a phrase to create a new phrase with a different meaning. Practically, this means you have what seems to be a very normal phrase but hidden in it, there is another one. Obviously, many of them are sexual or obscene in some way because that is always funny, but there are plenty of them that are just interesting or literary. Here are some examples. I will mark the sounds you should exchange and give the answer:
Je te laisse le choix dans la datte - Je te laisse le doigt dans la chatte
Il faut brasser le béton à la tonne - Il faut brasser le téton à la bonne
Ah ! Beaux-Arts ! Quel mythe ! - Ah ! Mozart ! Quelle bite !
Notice, I wrote "sounds" and not "letters". Again, they don't need to be sexual but I chose on purpose. However, my most favourite is the so called "contrepèterie belge" that is actually a joke where you ask if they've heard of it and then tell it: "il fait beau et chaud" (it's sunny and warm). And when you try to change the sounds, you are left with "il fait chaud et beau", so basically the same. Usually, when people realise they say "mais ça change rien !" (it changes nothing!) and that's the joke, because it doesn't matter how you say it, it's never sunny and warm in Belgium.
There are ways of making the contrepèteries explicit, so to say, where you actually state where the change is: il disait qu’il n’y avait qu’un antistrophe entre femme folle à la messe et femme molle à la fesse.
That is something that exists in more languages too, and in Spanish it has a very cool name that sounds like a traditional grandma food from the post-war: retruécano.
The most famous one is "tanto monta, monta tanto, Isabel como Fernando", but there are some humorous ones and some even work as pure contrepèteries like "se avecina una tormenta" (se atormenta una vecina) even though we tend not to leave it as that. In Spanish, when we want to make those jokes, we actually state them in full as in: "no es lo mismo dos tazas de té, que dos tetazas", whereas the French prefer to let you know it's a contrepèterie and let you guess where the change goes.
I will finish with this nightmare to translate and I wish you the best of luck to all of you, Spanish learners: Ni son todos los que están, ni están todos los que son.
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