#Moda in volo
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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Rara Avis
Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane
a cura di Sofia Gnoli 
testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach
Marsilio Arte, Venezia 2024, 129 pagine, 17x24cm, ISBN 9791254632086
euro 24,00
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Di magia e metamorfosi parlano gli abiti e gli accessori protagonisti della mostra Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane, dedicata all’arcana corrispondenza che lega la moda al mondo ornitologico. In occasione dell’esposizione visitabile dal 24 aprile al 21 luglio 2024 alle Uccelliere Farnesiane sul Palatino, Marsilio Arte pubblica il catalogo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane a cura di Sofia Gnoli, studiosa di moda e curatrice della mostra. Grazie alle ricche illustrazioni e ai testi di Emanuele Coccia, Karen Van Godtsenhoven, Peter McNeil, Natsumi Nonaka e Simona Segre-Reinach, il volume accompagna il lettore alla scoperta di una vera e propria ornitologia della couture, in un creativo e fantasioso dialogo tra mondo umano e mondo animale.
Inquietanti o benevoli, comunque metaforici, gli uccelli fanno parte del lessico delle apparenze sin dall’antichità. Pappagalli, aquile, struzzi e pavoni hanno periodicamente incantato cavalieri e regine, principesse e muse del gusto. Attraverso le stupefacenti creazioni di celebri e innovativi designer, da Dior a Gucci, da Jean-Paul Gaultier a Thierry Mugler, da Chanel a Schiaparelli, come una contemporanea Wunderkammer Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane racconta un percorso suggestivo che si snoda tra abiti-uccello visionari ed eccentrici e accessori piumati.
Apre il volume il contributo Rara Avis. Moda in volo alle Uccelliere Farnesiane della curatrice Gnoli, in cui un excursus storico sul rapporto tra moda e mondo ornitologico fa da spunto per un approfondito racconto della mostra e del percorso espositivo. La storica dell’arte Natsumi Nonaka in Le Uccelliere Farnesiane sul Palatino a Roma analizza questi due padiglioni gemelli che sorgono sul colle romano, ripercorrendone la storia e gli utilizzi. Livree da sogno. L’abito come luogo di metamorfosi è il saggio del filosofo Emanuele Coccia, una riflessione storico-antropologica sul rapporto tra moda, metamorfosi e mondo ornitologico. Karen Van Godtsenhoven firma Donne alate, moda e femminismo, testo in cui l’autrice indaga sull’immagine metaforica della donna-uccello come riflesso del fluttuante status del femminile nella società per le sue associazioni con purezza, sessualità, vizio, fragilità, morte, rinascita e immortalità. Segue il contributo Leggera come una piuma: la moda tra desiderio e disgusto dello studioso Peter McNeil, in cui viene affrontata la funzione sociale e culturale delle piume nel promuovere idee sull’abbigliamento e sul corpo umano. Volare alto. Verso un’industria più etica e responsabile è il testo di Simona Segre-Reinach che descrive la il progresso e le conquiste raggiunte nel campo della protezione degli animali impiegati nella moda, dagli uccelli a quelli da pelliccia. Completa il catalogo l’elenco delle opere in mostra.
10/05/24
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Mi piacciono le donne che sanno le cose
e sanno quando non dirle, perché in quel momento è poco importante.
Mi piacciono le donne che sanno conoscersi e conoscerti senza sbatterti
in faccia anche le presunzioni della verità.
Quelle che decidono che quello che sono
è più importante di quel che tu vorresti fargli credere che sia, e invertono il senso di marcia alla tua corsa, abbassando
lo sguardo con quell’umile sicurezza,
e per questo ti ci siedi accanto.
Quelle che quando le guardi negli occhi
ti fanno capire che sei ancora vivo.
Quelle che sai che le devi proteggere
e in un ossimoro ti fanno sentire al sicuro.
Quelle che anche quando non ci sono
ci sono, perché anche lo sbatter d’ali
di una farfalla lontana ti si posa sulla schiena, alleggerendo la fatica di un attimo.
Mi piacciono le donne che quando
ti ammali di silenzi ti curano le parole
e ti fanno uscire le nuvole dall’alito,
insieme alle bugie e ai sensi di colpa, t’insegnano una lingua nuova.
Mi piacciono le donne che fanno uso
di stupefacenti emotivi senza mai
aver assunto sostanze tossiche.
Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi e se te ne accorgi ti prendono in giro dolcemente da farsi regalare un altro giro sulla luna.
Quelle che non sono nobili o snob
ma che hanno l’eccellenza blu della modestia nel sangue, arrivano nei bassifondi a prendersi la tua vita.
Quelle che non vanno controcorrente perché fa moda ma hanno la moda
nel respiro e l’anima vintage.
Quelle che hanno gli occhi come
un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro
e scorgerci la coccinella del futuro.
Quelle che ti sfiniscono perché gli piace fare l’amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu,
e poi ti chiedono di restare.
E ti fanno sentire come un animale libero
tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni.
Quelle che non sanno cucinare ma
ti montano l’anima chiara e fanno dolce
il tuo sorriso dopo uno scuro pomeriggio.
Quelle imperfette che sanno rendere perfetto il volo delle tue imperfezioni.
Quelle che lasciano che a parlare sia
il tuo respiro.
Quelle che non ti prestano il loro corpo
e ti regalano e ti scopano l’anima.
Quelle che gli tocchi un punto che non
ha mai toccato nessuno, con la punta estrema dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni,
dei tuoi sbagli arrugginiti con il tetano
fra la polvere e tu gli piaci così,
non ti vogliono cambiare.
Quelle che giocano la tua partita pur continuando a giocare anche la loro.
Quelle che quando gli sposti i capelli
dal viso ti si apre il sipario sul mondo
e spalancano i tuoi limiti come finestre sull’infinito.
Quelle che sono così belle che non
ti vergogni a tenergli la mano mentre cammini per strada, perché ti camminano già nude nei labirinti dell’anima.
Quelle che giocano con i tuoi battiti
ma non con il tuo cuore.
Quelle che ti sembrano comete, come te.
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Massimo Bisotti
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sonounacattivapersona · 1 year ago
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Ti conosco così bene..
Ti conosco così bene che potrei insegnarti cosa sei e chi sei... Potrei scrivere un'enciclopedia, e significato delle tue frasi folli, incoerenti, di passione e malinconia, dei tuoi sogni e fantasie più profonde..I tuoi silenzi sono un dialetto del tuo stesso universo, proprio come le tue manie e i tuoi gesti.. Ti conosco così bene più di quanto tu conosca te stessa, quando vedo il tuo sguardo nel bagliore dei tuoi occhi, posso leggere oltre la tua anima e la profondità dei tuoi pensieri nei momenti calmi e tormentati..Riesco a sentirti nel tuo sorriso e nella tua pelle rizzata, quando ti preoccupi o quando sei arrabbiata, nei tuoi sbalzi d'umore, anche quando ti perdi nel silenzio e vuoi che la solitudine ti abbracci, quando guardi il cielo cercando di trovare amore e pace, il passato raggiunge il punto della nostalgia e i tuoi occhi si inumidiscono..Tranquilla ! Io qui sono al tuo fianco conosco le tue paure, conosco le parole che ti danno forza, a volte mi limito ad ascoltarti, quando ti emozioni e parli dei tuoi sogni apri le tue ali e dai il volo al vento e ti lasci trasportare verso quel tuo mondo di felicità, dove io, per sempre, voglio accompagnarti.. Conosco le tue debolezze e i tuoi errori, non ti giudicherò forse i miei sono peggiori, io ti capisco e ti dico lo, che mi piaci così come sei, so che ti piace essere abbracciata e tenuta per mano durante le passeggiate, ti piacciono i fiori camminare a piedi nudi sulla spiaggia e le serenate, non ami le sorprese, so cosa ti mette a disagio, ti vesti casual e talvolta alla moda, ma sei una principessa in ogni momento, e sei bellissima..Ti conosco dalla testa alla punta dei piedi..
(Autore Gioele Nigh)
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Presente. Capitolo 3 - Inizio giugno 2021
“Allora siamo ufficialmente migliori scopamici!”  
“Se è così voglio un aggiornamento del mio titolo.” 
(TW: NSFW, smut, OC, MiloxOC, riferimento a MiloxCamus, Coppia HET, riferimento a coppia HOMO, D/s, Dom!Milo, Scarlett Needle/Cuspide Scarlatta con uso creativo)
Dopo la loro ultima battaglia, in cui tutti erano risorti, grazie a Lyfia e alla sua intercessione presso Odino, il mondo delle divinità sembrava aver trovato una sorta di equilibrio e tutto era tornato a una forma di normalità. Anzi, da quando Nike fungeva da Grande Sacerdote, aveva lasciato molte più libertà ai Cavalieri, incluso, per chi era in grado, quella di usare il loro modo di spostarsi per fini personali, quali visitare il mondo nel tempo libero ed in vacanza, e, soprattutto, rivedere le loro famiglie di origine ogni volta che volevano e potevano. Però i loro doveri al Santuario non potevano essere dimenticati. Tra questi, in tempo di pace come quello, il più importante per i Cavalieri D’oro era istruire tutti coloro che nel mondo manifestavano il Cosmo, sceglievano di seguire Athena ed erano nati sotto il loro segno. Una cosa che Milo davvero non amava.  
Rientrando all’ottava abbastanza frustrato dalla sessione di insegnamento appena finita, ricordandosi che Camus era via quella sera, contattò Nike col Cosmo. 
‘Mi fai un favore? Intercedi per me con Aphrodite, la dea non il tuo vicino di casa, e le chiedi se per cortesia può smettere di fare nascere così tante persone sotto il mio segno?’ 
‘Non penso sia opera sua, piuttosto del consumismo. Se fai i conti, nove mesi prima dello Scorpione siamo più o meno intorno a San Valentino’ 
‘In questo caso, ho davvero bisogno di cominciare a bere pesantemente’ 
‘Allora vieni a trovarmi che c'è uno Sbagliato col tuo nome sopra. Ho anche portato la cena direttamente dal Quadrilatero, stavo per chiamarti io’  
‘Mi levo questa ferraglia d’oro, doccia veloce, e arrivo’ 
‘Sì ma muovi il tuo bel culo, che ho già aperto il prosecco’  
Neanche venti minuti dopo era da lei, con le patatine greche che lei adorava, prese al volo dal centro di Rodorio nel suo posto preferito. 
“Tempismo perfetto” disse lei sulla soglia porgendogli il bicchiere colmo fino all’orlo. Milo prese un gran sorso e si sedette sul divano dove aggiunse il suo cibo alle varie delizie già disposte davanti a lui. 
“I tuoi non sono via questo mese? Cosa sei andata a fare a Milano oggi?” 
“Shopping ovviamente. Altrimenti la mia Black Amex si sente trascurata. Ho preso qualcosa anche per te e il ghiacciolino” disse indicando due sacchetti, uno di Prada e uno di Armani. Milo guardò dentro e trovò le quattro più belle camicie che avesse mai visto.  
“Turchese intenso e rosso fuoco per te che sei Spring Bright, verde acqua e avorio per Camus che è Spring Light” 
“Non avresti dovuto. Grazie. Adesso dovrò trovare qualcuno che mi aiuti a pensare a come indossarle” 
“Sì come no. Mr. Metrosexual ha dei problemi ad abbinare le camicie. Ah e raccontami poi quanto si incazza Camus quando scopre le marche. Da buon parigino, detesta la moda milanese. Avevo mezzo pensato di portargli la maglia del Milan di Zlatan, ma poi ho deciso che non ci tengo a scoprire se posso sopravvivere a un’Aurora Execution senza armatura” 
“La maglia di chi?” 
“Ibrahimovich” sospirò Nike frustrata. Come faceva a passare tutto quel tempo con Camus e ancora non capire una sega di calcio? 
“E per te cos'hai preso?”  
“Vuoi la sfilata completa” 
“Perché no?”  
Nike lo accontentò. Tra un sorriso di Negroni Sbagliato e uno po’ di cibo, indossò tutti i numerosi nuovi outfit che aveva acquistato quel pomeriggio, prendendo nota dei commenti e dei consigli dell'amico che, oggettivamente, di stile ne sapeva. 
L’ultimo outfit fu una nuova sottoveste di seta nera di La Perla, che si sarebbe aggiunta alle decine di altre che usava come abito da casa, e un paio di Louboutin Bianca 140 Nude col tacco a spillo.  
“Come fai a camminare con quelle cose? Ti fanno alta quasi come me” 
“Quattordici centimetri, uno e novantadue. Mi fanno alta esattamente come te. Ho studiato danza classica comunque. Sono niente al confronto delle punte” 
“Anche tu però sei una traditrice della patria con quelle scarpe francesi” 
“Ma io non sono mica nazi come Camus. Ho l’armadio pieno di Chanel e Dior. A Milano ho addirittura una stanza coi muri coperti di Birkin e Kelly” spiegò lei finalmente sedendosi a fianco di Milo, finendo il secondo Sbagliato e assaporando le patatine con la feta che lui aveva portato. 
Da quando Camus, insieme a tutti gli altri, era tornato in vita, Nike pensava che sarebbe stato tutto per quella strana avventura emotiva che lei e Milo avevano condiviso nel periodo di tempo dall'attacco alle Dodici Case fino alla lotta contro Hades e poi l’avventura ad Asgard. Non solo, lei aveva deciso, chiaro e tondo, che coi suoi amici a letto preferiva non andarci più. E poi la coppia perfetta del Santuario era tornata più innamorata che mai, tutti avevano ancora vivido il bellissimo ricordo della loro riconciliazione. Non era gelosa, per nulla, anzi era molto felice per loro ed era contenta di aver aiutato Milo a fare i conti col proprio dolore quando ne aveva bisogno. E quando anche lei ne aveva bisogno. Per questo fu incredibilmente sorpresa quando Milo, pochi istanti dopo, la baciò.  
Si tirò indietro di scatto. 
“Cosa c'è?” chiese lui sulle sue labbra. 
“Camus c’è”  
“Con lui è diverso”  
“Non voglio essere l’altra”  
“Non lo sei. La relazione che abbiamo io e lui non è monogama. Camus è… è amore, quasi platonico ma è amore. Tu sei la mia migliore amica con cui a volte vado a letto e soddisfo le mie fantasie meno… vanilla”  
“Quindi lui sa?”  
“Sa che quando ho certe voglie, le sfogo… diversamente. Lui fa lo stesso e va bene così” disse Milo riprendendo a baciarla e infilando una mano sotto l’orlo sottile della sottoveste di seta. 
“Se non vuoi però dimmelo”  
‘Se sta bene a voi’ pensò lei. 
“Sei tu in fondo che hai detto...” lei lo zittì, rispondendo finalmente al bacio.  
“Fammi venire, Scorpione, e dammi un po’ del tuo veleno” 
Come una vecchia abitudine presa quando avevano iniziato a scopare dopo la morte dei loro amici, Milo la prese in braccio e la portò nella sua camera da letto. Lei fece per sfilarsi le scarpe che ancora indossava, ma lui le ordinò di tenerle. Dei due, quella con autorità sull'altro era lei, ma, quasi ironicamente, nel sesso le piaceva essere comandata, farsi dire da lui esattamente cosa fare.  
Milo adocchiò uno specchio a figura intera in un angolo della stanza.  
“Quello da quando tempo è lì?” 
“Da anni, credo sia di Saga…” 
“Allora usiamolo” e la mise giù proprio lì davanti. 
“Credo di avere un po’ troppi vestiti” sentenziò lui levandosi la maglia e i jeans, rimanendo coi boxer aderenti che evidenziavano la sua crescente eccitazione. Lei lo guardò sospirando. Dei, quanto era bello. Il suo viso, i suoi muscoli definiti e tesi, le vene in evidenza sulle braccia, le proporzioni del corpo. La V. Il pacco. Tutto sembrava troppo perfetto per essere umano. Nike si domandò se Athena scegliesse apposta i propri cavalieri in base alla loro bellezza e avvenenza fisica.  
“Inginocchiati tu, questa volta” le ordinò. Lei eseguì continuando a guardarlo negli occhi ma scorrendo le mani sulla sua straordinaria muscolatura. Quando arrivò giù le fu abbastanza ovvio cosa fare, soprattutto perché lui cominciò a scostarle i capelli dal viso e a raccoglierglieli dietro alle spalle. Sempre mantenendo il contratto coi suoi occhi, Nike abbassò i boxer fino alle sue caviglie e cominciò a leccare la punta del suo pene eretto. Dopo poco lui la invitò a prenderlo tutto in bocca spingendo leggermente con le mani sulla nuca. Lei non si tirò indietro e cominciò a muoversi su e giù ritmicamente, arrivando sempre più in fondo ogni volta. Lui osservava la scena nello specchio andando su di giri ancora di più. Nonostante non fosse ormai più la prima volta, faceva sempre fatica a crederci. La dea della vittoria, letteralmente la donna più bella, sexy ed eccitante, nonché letale, che esistesse sulla Terra, era in ginocchio davanti a lui col suo cazzo in bocca. Lei lo sentì dichiarare il proprio orgasmo imminente e trattenne il respiro in attesa. Ingoiò fino all'ultima goccia mentre lui la guardava dall’alto e nello specchio, eccitandosi di nuovo nonostante fosse appena venuto. La fece alzare, la prese di nuovo in braccio e la sdraiò sul letto, levandole la sottoveste ma non le scarpe.  
“Quel tacco a spillo rosso… mi ricorda la mia Cuspide” le disse infilandole la lingua praticamente in gola, afferrandole il seno e sdraiandosi su di lei, penetrandola con un’erezione più dura di prima.  
“Quanto sei stretta e bagnata. Lo adoro”  
Lei come sempre era una macchina per il piacere. Suo, ma anche del fortunato uomo, lui in questo caso, a cui concedeva le proprie grazie. Alla soglia del godimento ultimo di entrambi Milo si preparò. Stringendole il collo leggermente, le bloccò il respiro. Lei aprì gli occhi. 
“Fidati di me. Quando te lo dico, prendi un respiro profondo” 
Diede altri due colpi portandola davvero al limite, spostò la mano destra sul suo petto, e aumentò il Cosmo per caricare la Cuspide. 
“Adesso Μωρό. Respira” disse, lasciando la presa dal suo collo. Lei eseguì. In quel momento lui le diede l'ultimo colpo che le serviva per venire, e allo stesso tempo 
“Scarlett Needle” e lanciò due stelle.  
Come previsto, lei perse la testa. Il suo sistema nervoso, attaccato dal veleno, amplificò l’orgasmo, che già era molto intenso, oltre ogni limite. Vedendola, sentendola, anche Milo finalmente si lasciò andare al piacere più forte mai provato prima, che fece perdere la testa e i sensi anche a lui per quasi un minuto. 
Quando Nike si risvegliò Milo le era sdraiato accanto, su un fianco. Le accarezzò il viso e la baciò dolcemente. 
“Com’è stato?”  
“Davvero hai bisogno di chiedermelo?” 
“No, non in quel senso. Intendevo la Cuspide” 
“Meglio ancora di come ricordavo. Grazie” 
“Avevo un po’ paura in realtà. L’altra volta, perdonami, ma non c'era niente da perdere. Adesso, c'è tutto” 
“Non è la prima volta che mi colpisci. Nei tuoi giorni migliori sei arrivato a otto se non sbaglio” 
“Il mio record con te è dieci in versione divina. Ma in allenamento è diverso. Hai il Cosmo attivo e la guardia alta. Comunque sembra che la reggi bene anche con le difese abbassate” 
“E a te piace sempre?” 
“Non hai idea. Mi manda fuori di testa. Vederti e sentirti quando vieni in quel modo… mi ridiventa duro solo a pensarci” 
“Tienine un po’ anche per Camus” 
“Ma no, con lui è diverso”  
Poi, allarmato, 
“Dei, cosa penserebbe di me?” 
“Ma sì, dai, scherzavo” 
“No seriamente però. Credi che dovrei preoccuparmi?” 
“Di cosa?” 
“Ma non lo so. La mia migliore amica, che indipendentemente è anche la mia Dea, nonché per definizione la donna più bella del pianeta, mi concede il privilegio di fare sesso con lei. E io cosa faccio? La colpisco col mio veleno” 
“Ma dai non essere così duro con te stesso. In fondo è nella tua natura di Scorpione essere un pochino sadico. Altrimenti perché tutti gli altri attacchi dei nostri amici, per non parlare dei miei, si concludono in una mossa sola, mentre al tuo ne servono quindici dolorosissime?”  
Lui la guardò negli occhi. 
“Lo sai vero che non ti farei mai del male per davvero? Al di là del voto che ho fatto di proteggerti perché sei la mia dea…” 
“Athena è la tua dea, e anche la mia” interruppe lei. 
“Sì ma tu arrivi seconda di poco. Comunque, anche se non facessimo questa vita, se ti avessi conosciuta che ne so, all’università, ricordati che per te morirei e ucciderei” 
Quell’affermazione che gli era uscita di bocca d’impulso lo scioccò. Non si era reso conto che forse, oltre all’attrazione, per lei potesse provare qualcosa. Qualcosa di oltre l’amicizia. Sperò che lei non avesse sentito bene, o che non ci desse troppo peso. 
“Milo, accetta questo lato di te. Non farne un dramma, io per esempio lo adoro. Lo so che non mi faresti mai del male per davvero”  
Lui sorrise, sollevato. Non era pronto a fare i conti coi suoi sentimenti, non in quel momento. 
“Perché facevi tanto la difficile?” 
“Dai, te l’ho detto perché” 
“Seh, seh, Camus e quella storia che tu coi tuoi amici a letto non ci vai. Non ci credevi nemmeno tu mentre ti uscivano le parole di bocca” 
“Ma sai il problema è quando gli amici con cui scopo finiscono per innamorarsi. Già ne ho perso uno così...” 
Milo deglutì, ripensando a quello che aveva detto e pensato solo un minuto prima. Ma no, dai, non c’era pericolo. Doveva essere stato l’afterglow a parlare. E poi perderla? Perdere la sua amicizia? No, non l’avrebbe lasciato succedere, a qualunque costo. 
“Comunque grazie per aver insistito. Ancora un po’ e tornavo vergine” Nike lo riscosse. 
“Aspetta… da quanto non…” 
“Sei stato tu l’ultimo qui dentro. Fai i conti” 
La notte prima dell’inferno. 
“In effetti anche tu sei stata la mia ultima donna, mi hai rovinato per tutte le altre! Ma mi sembra strano che una come te abbia difficoltà a trovare da scopare. C'è la fila lì fuori se si sparge la voce” 
“Ma ti sembro una che va in giro a rimorchiare per una botta e via? Non è mai stato tanto il mio stile. E adesso con tutto quello che c'è da gestire qui non avrei neanche il tempo. E comunque ho degli standard di bellezza e performance piuttosto alti. Posso giusto farmi uno di voi. Ma poi, come ho detto, si rovina l’amicizia se non si sta attenti. Anzi, a proposito, io e te siamo ancora migliori amici vero?” 
“Μωρό sono Scorpione. Il sesso per me è praticamente come respirare. E con la storia che abbiamo, aver paura di rovinare un'amicizia come la nostra col sesso sarebbe come aver paura di rovinare le patatine mettendoci sopra la feta” 
“Quindi non ti dispiace se questa cosa tra noi la manteniamo attiva?” 
Lui sorrise. 
“Se devo scegliere una con cui applicare il mio accordo con Camus, non potrei sognare di meglio. A cosa servono se no i migliori amici maschi?” 
“Allora siamo ufficialmente migliori scopamici!”  
“Se è così voglio un aggiornamento del mio titolo. Milo Nomikos, Cavaliere d’oro dello Scorpione, Scopamico ufficiale di Nike Martinelli della Vittoria Alata. Credo che mi farò fare i biglietti da visita” 
Nike lo colpì col cuscino e scoppiò a ridere fino alle lacrime mentre lui diceva tutto questo. Quanto gli era mancato passare il tempo così con lui! E da ora in poi che non era più né depresso né incazzato col destino, sarebbe stato mille volte meglio. Meglio ancora di quando si erano conosciuti da ragazzi. 
“Cosa dici, finiamo di mangiare?” le chiese lui appena finì di ridere. 
Teletrasportarono il cibo dalla sala al letto, e lo gustarono come avevano fatto tante volte e avrebbero continuato a fare, ridendo, scherzando, confidandosi, finché non si addormentarono.  
Finalmente, dopo anni di sofferenza e sacrifici, tutto era esattamente dove doveva essere. 
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giovannimielemanagementt · 4 months ago
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Scopri l’Essenza della Moda Italiana con le Agenzie di Milano
Milano, riconosciuta a livello mondiale come una delle capitali della moda, è il cuore pulsante dello stile e dell'eleganza. Ogni anno, migliaia di talenti e professionisti convergono in questa città per lasciare il segno nel mondo del fashion. Le agenzie, in particolare, giocano un ruolo fondamentale in questo ecosistema, fungendo da ponte tra aspiranti modelli, stilisti e le passerelle più prestigiose. L'importanza di affidarsi a un'agenzia di milano moda risiede nella possibilità di accedere a un network vasto e di prestigio.
L’importanza di una guida professionale nel mondo della moda
La moda non è solo abiti e sfilate; è un’industria complessa che richiede competenza, strategia e visione. Un'agenzia di Milano moda fornisce il supporto necessario per navigare in un mercato competitivo, assicurando che ogni talento abbia le opportunità migliori. Le agenzie lavorano a stretto contatto con marchi internazionali, eventi esclusivi e progetti innovativi, garantendo che i propri rappresentati abbiano una presenza significativa nel settore. Per chi sogna di entrare in questo mondo, collaborare con i professionisti giusti è il primo passo verso il successo.
Milano: un centro nevralgico per la moda globale
Milano è sinonimo di innovazione e tradizione, un mix che la rende unica nel panorama mondiale. Gli eventi come la Milano Fashion Week attraggono l’attenzione di milioni di appassionati, offrendo una piattaforma per designer emergenti e affermati. Per chi cerca una carriera nella moda, collaborare con un'agenzia significa entrare in contatto con i nomi più influenti. Ogni agenzia della moda Milano si distingue per la sua capacità di connettere talenti locali e internazionali con opportunità esclusive, contribuendo così a definire le tendenze future.
Il valore delle relazioni costruite attraverso le agenzie
Le connessioni sono il cuore pulsante della moda. Un’agenzia della moda milano non si limita a rappresentare i propri clienti; costruisce relazioni durature che favoriscono la crescita personale e professionale. Modelli, fotografi e stilisti beneficiano di un supporto continuo, che va dalla pianificazione delle carriere alla gestione di contratti internazionali. Questo tipo di assistenza è fondamentale in un’industria in continua evoluzione, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra successo e anonimato.
Perché scegliere un’agenzia a Milano per entrare nel mondo della moda
Milano è molto più di una semplice città: è un’istituzione culturale per chiunque voglia fare della moda una carriera. Lavorare con un'agenzia garantisce l'accesso alle risorse migliori, come casting esclusivi, collaborazioni con marchi leader e visibilità sui media. Grazie al lavoro di agenzie rinomate, molte carriere hanno preso il volo, portando talenti locali a conquistare palcoscenici globali. Non è un caso che sempre più persone scelgano Milano come trampolino di lancio per il proprio sogno nel mondo della moda.
Il panorama dell'industria della moda milanese non smette mai di evolversi, e affidarsi a professionisti esperti è essenziale per chiunque voglia fare la differenza. Giovannimielemanagement.com è uno dei nomi che si distingue in questo settore, offrendo un servizio impeccabile a chi cerca opportunità nella capitale della moda. In una città dove ogni dettaglio conta, scegliere un'agenzia con esperienza e visione può trasformare un sogno in realtà.
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katnisshawkeye · 5 months ago
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Visus
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Scheda informativa
Titolo completo: Visus. Storie del volto dall'antichità al selfie.
Autore: Riccardo Falcinelli
Editore: Einaudi
Prima edizione: 2024
Pagine: 546
Prezzo: € 25,00
Trama
Cosa c'è di più facile del volto? Tutti ne abbiamo uno, e abbiamo a che fare con quello degli altri. Eppure, di tutte le cose che ci capita di guardare, il volto rimane la più enigmatica.
Pubblicando i selfie su Instagram ci poniamo gli stessi problemi che si è posto ogni artista e comunicatore nella Storia: cercare di rendere una faccia più eroica, autorevole, addirittura divina. O magari conferirle valori morali, come i pittori del Rinascimento, che ritraevano i sovrani accanto a una colonna o una tenda per esprimere maestà e prestigio. La faccia è la parte del corpo più soggetta ad attribuzioni di senso: anche se tendiamo a considerarli qualcosa di «naturale», i volti sono sempre stati una costruzione culturale. Da Alessandro Magno a Rita Hayworth, da Elsa di “Frozen” al bambino della Kinder, dall'icona di Cristo fino alle foto sulle lapidi dei nostri nonno, con immensa profondità di analisi e verve narrativa, Falcinelli inventa una «facciologia», chiamando in causa l'arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché il volto che ci costruiamo può determinare la vita che faremo.
Recensione
Come esseri umani, il viso (dal latino visum, participato passato del verbo video, “la cosa vista, l'immagine, l'apparizione”) è una parte fondamentale del nostro essere: è la prima cosa che ci fa apparire davanti agli altri ma, anche, davanti a noi stessi. Ed è anche per questo che lo chiamiamo anche faccia (dal latino facio, “fare”, ma anche “comporre, rappresentare, fingere, creare, immaginare”): noi, come esseri umani appariamo e facciamo in modo di crearci una nostra apparizione, perché vogliamo e desideriamo nostro volto (dal latino volo e voluptas, “immagine del volere e del desiderio”) — la parte più visibile del nostro corpo (dal latino vultûs, “il lato visibile di qualcosa”) — splenda (dal latino vulthus, “splendere”).
E, attraverso il viso, Riccardo Falcinelli ripercorre la storia umana per analizzare come ogni epoca lo ha rappresentato, costruito, usato e distrutto, dando splendidi spunti di riflessione da integrare nel punto di vista di tutte le arti visive.
Valutazione
★★★★★ 5/5
Dello stesso autore
Critica portatile al Visual Design, Einaudi, 2014
Cromorama, Einaudi, 2017
Figure, Einaudi, 2020
Filosofia del Graphic Design, Einaudi, 2022
Supportami su Instagram!
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blogexperiences · 10 months ago
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“Rara Avis. Moda in volo” - Francesco Trapani vincitore del Concorso per fashion designer
È Francesco Trapani, studente dell’Accademia Koefia, il vincitore del Concorso indetto dal Parco archeologico del Colosseo per la realizzazione di un abito ispirato alla mostra “Rara Avis. Moda in Volo alle Uccelliere Farnesiane”. È stato annunciato nel corso di una cerimonia di premiazione tenutasi oggi 4 luglio nella monumentale Curia Iulia nel Foro Romano, antica sede del senato romano. Il…
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norteenlinea · 11 months ago
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Syrena Swimwear y Volo Foundation unen fuerzas por la sostenibilidad con “Moda con Conciencia”
http://dlvr.it/T87b8C
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tarditardi · 1 year ago
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Gianfranco Bortolotti, produttore discografico storico, punta sui videogame
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"Insieme, gaming, musica e moda formano una triade di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno", racconta Gianfranco Bortolotti, carismatico produttore musicale e talent scout conosciuto per il successo assoluto della dance music di Media Records. "Ognuno di essi contribuisce alla creazione di un panorama culturale diversificato, in evoluzione. La sinergia tra videogiochi, moda ed industria musicale può portare a collaborazioni innovative e nuove esperienze di intrattenimento per un pubblico più ampio".
Per chi non lo sapesse, Gianfranco Bortolotti, per tutti GFB, produttore discografico da più o meno 250 dischi d'oro, d'argento o di platino, ha segnato la storia della dance italiana nel mondo con la sua creatura, la già citata Media Records. Tra gli artisti ed i progetti lanciati negli anni ecco Cappella, 49ers, Gigi D'Agostino, Mauro Picotto. Solo dance? Assolutamente no: Bortolotti scoprì tra gli altri Fabio Volo e più recentemente ha lanciato Mr Rain, il rapper Il Ghost e pure Blind. Oggi, mentre continua ad occuparsi di musica, Gianfranco segue anche gli Arcade Boyz,  youtuber da 550.000 iscritti che raccontano la scena trap italiana... e non solo.  La sua pagina Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Bortolotti, racconta almeno in parte la sua importanza nel mercato discografico dance, che continua ancora oggi con il rilancio della storica label house underground UMM.
Se Bortolotti punta sul gaming, in progetti ancora top secret nei dettagli ma non certo nella direzione, c'è da credergli. Infatti, anche se sui media dedicati agli adulti, strapieni di gossip e politica se ne parla poco, l'industria dei videogiochi ha conosciuto una crescita esponenziale, diventando uno dei settori più redditizi.  "I videogame ormai una forma d'arte complessa, che coinvolge milioni di persone di tutte le età e background. Il gaming influisce sulla cultura popolare attraverso l'innovazione tecnologica, la narrazione coinvolgente e la creazione di comunità online", spiega Bortolotti. 
Viene da fare un parallelismo tra gaming attuale ed Italo Disco, da te sperimentata quasi per caso in passato
"Non sapevo che sarebbe poi diventata una tendenza europea, l'italo disco. Eravamo a metà degli anni 80, nel pieno dell'esplosione del fenomeno moda, tentavamo di dire la nostra con la musica. Dopo i primi tentativi, decisi di proseguire da solo la mia avventura e dopo un paio d'anni sono riuscito cogliere il nuovo fenomeno planetario detto House Music, certamente fra i primi al mondo, e farne la mia ragione di vita".
Non cogliesti solo l'aspetto artistico di questo nuovo fenomeno.
"Fui protagonista soprattutto della riorganizzazione del mestiere di produttore musicale, e imprenditore dello stesso, con la prima versione degli studi di registrazione moderni, spingendo sull'innovazione tecnologica e sulla creazione di una forza creativa che prima non si era mai vista. Con Media Records gestivamo 20 studi, tra l'Italia e Londra, decine di musicisti e dj che interagivano tra loro".
Fu una rivoluzione, in pratica.
"Proponevo e propongo ancora musica 'commerciale', un aggettivo  che non denota affatto qualità scarsa o una mancanza di ricerca, bensì è fondata su una rigorosa attenzione alla qualità tecnica e artistica. Si combinano fattori, tra cui la qualità tecnica e artistica della produzione, la dimensione e la credibilità degli artisti, la visione dei leader. Alla fine del ciclo, quando la bassa qualità a basso costo diviene una via che troppi percorrono, ecco la fine del ciclo di vita del genere musicale in questione".
Il futuro dell'industria musicale dove va se parliamo di techno, tech house, urban e trap?
"L'industria mondiale sta lottando affinché i guadagni non rimangano solo nelle mani delle piattaforme. È un momento di transizione, con miglioramenti nelle percentuali distribuite, nelle quote e nel turnover complessivo del mercato della musica mondiale. Nuovi territori si stanno aprendo e adeguando al nuovo modello, come la Russia, la Cina e il Medio Oriente, che stanno accettando le regole dei mercati occidentali".
Al momento, il genere dominante nel mondo è la trap o sue varianti, come l'urban. 
"Questo genere, essendo cantato nella lingua locale, migliora le condizioni del mercato interno. Tuttavia, house e tecno, anche se attualmente sacrificati dalle generazioni più giovani, sopravvivono, e stanno aspettando il momento giusto per riconquistare terreno nei mercati domestici. Ci vorranno 2o 3 anni, ma si intravede un ritorno dell'egemonia della dance, soprattutto della techno, notoriamente più esclusiva ed elettiva. La dance rimane una realtà trasversale, capace di far ballare tutti ovunque".
Gianfranco, quest'anno sono 40 di lavoro, di esperienze, di racconti. 
"Resta memorabile  la consegna del triplo disco di platino a Gigi D'Agostino, a Vienna, per il mercato del GAS (Germania, Austria, Svizzera), dove arrivammo nella classifica dell'anno degli artisti più influenti primi davanti a Madonna e agli U2. Fu una cerimonia molto simile alla consegna dei Grammy o degli Oscar. Prevalse il sentimento che mi legava a Gigi, con cui, per almeno 10 anni, condivisi i giorni e le notti in studio. L'album era 'L'Amour Toujours', ad oggi il più suonato nei locali, nei palazzetti, negli stadi di tutto il mondo".
Un cenno al primo MTV Awards, nel 1994, a Berlino.
"La gigantesca tenso-struttura, con un lato che si affacciava sulla porta di Brandeburgo, ha ospitato fino a 3000 persone. C'erano Prince, gli U2, Aerosmith, Roxette e George Michael. C'era il nostro Eros Ramazzotti. Ci trovavamo a condividere le patatine di un McDonalds con Bono e Prince".
L'avvento dell'intelligenza artificiale offre opportunità inedite.
"Credo che il mio approccio strategico e creativo possa essere fondamentale nel guidare lo sviluppo e l'uso di queste tecnologie. Le intelligenze artificiali personalizzate potrebbero diventare uno strumento prezioso per migliorare il lavoro, ma sarà sempre importante che la mia intuizione creatività guidino il processo".
Con la moda possiamo individuare parallelismi e sinergie.
"Sono in realtà molteplici, da analizzare con attenzione. Dall'espressione creativa personale che accomuna entrambi i campi, al fatto che tendenze e stili nel mondo della moda spesso rispecchiano o anticipano i movimenti culturali e musicali dominanti. Fondamentale è poi analizzare il link tra musicisti e marchi di moda, in grado di generare progetti creativi unici in contesti come sfilate o come la pubblicità. Per finire, spettacoli di moda e concerti combinano performance artistiche e attraggono l'attenzione mediatica: sono occasioni perfette per lanciare prodotti nuovi. La moda e la musica impattano nella cultura popolare, plasmando stili di vita".
Dunque si torna alla triade di partenza.
"Videogame, musica e moda rappresentano un'importante fonte di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno. Questi settori hanno un impatto significativo sulla cultura popolare e influenzano tendenze e comportamenti dei consumatori in tutto il mondo".
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djs-party-edm-italia · 1 year ago
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Gianfranco Bortolotti, produttore discografico storico, punta sui videogame
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"Insieme, gaming, musica e moda formano una triade di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno", racconta Gianfranco Bortolotti, carismatico produttore musicale e talent scout conosciuto per il successo assoluto della dance music di Media Records. "Ognuno di essi contribuisce alla creazione di un panorama culturale diversificato, in evoluzione. La sinergia tra videogiochi, moda ed industria musicale può portare a collaborazioni innovative e nuove esperienze di intrattenimento per un pubblico più ampio".
Per chi non lo sapesse, Gianfranco Bortolotti, per tutti GFB, produttore discografico da più o meno 250 dischi d'oro, d'argento o di platino, ha segnato la storia della dance italiana nel mondo con la sua creatura, la già citata Media Records. Tra gli artisti ed i progetti lanciati negli anni ecco Cappella, 49ers, Gigi D'Agostino, Mauro Picotto. Solo dance? Assolutamente no: Bortolotti scoprì tra gli altri Fabio Volo e più recentemente ha lanciato Mr Rain, il rapper Il Ghost e pure Blind. Oggi, mentre continua ad occuparsi di musica, Gianfranco segue anche gli Arcade Boyz,  youtuber da 550.000 iscritti che raccontano la scena trap italiana... e non solo.  La sua pagina Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Bortolotti, racconta almeno in parte la sua importanza nel mercato discografico dance, che continua ancora oggi con il rilancio della storica label house underground UMM.
Se Bortolotti punta sul gaming, in progetti ancora top secret nei dettagli ma non certo nella direzione, c'è da credergli. Infatti, anche se sui media dedicati agli adulti, strapieni di gossip e politica se ne parla poco, l'industria dei videogiochi ha conosciuto una crescita esponenziale, diventando uno dei settori più redditizi.  "I videogame ormai una forma d'arte complessa, che coinvolge milioni di persone di tutte le età e background. Il gaming influisce sulla cultura popolare attraverso l'innovazione tecnologica, la narrazione coinvolgente e la creazione di comunità online", spiega Bortolotti. 
Viene da fare un parallelismo tra gaming attuale ed Italo Disco, da te sperimentata quasi per caso in passato
"Non sapevo che sarebbe poi diventata una tendenza europea, l'italo disco. Eravamo a metà degli anni 80, nel pieno dell'esplosione del fenomeno moda, tentavamo di dire la nostra con la musica. Dopo i primi tentativi, decisi di proseguire da solo la mia avventura e dopo un paio d'anni sono riuscito cogliere il nuovo fenomeno planetario detto House Music, certamente fra i primi al mondo, e farne la mia ragione di vita".
Non cogliesti solo l'aspetto artistico di questo nuovo fenomeno.
"Fui protagonista soprattutto della riorganizzazione del mestiere di produttore musicale, e imprenditore dello stesso, con la prima versione degli studi di registrazione moderni, spingendo sull'innovazione tecnologica e sulla creazione di una forza creativa che prima non si era mai vista. Con Media Records gestivamo 20 studi, tra l'Italia e Londra, decine di musicisti e dj che interagivano tra loro".
Fu una rivoluzione, in pratica.
"Proponevo e propongo ancora musica 'commerciale', un aggettivo  che non denota affatto qualità scarsa o una mancanza di ricerca, bensì è fondata su una rigorosa attenzione alla qualità tecnica e artistica. Si combinano fattori, tra cui la qualità tecnica e artistica della produzione, la dimensione e la credibilità degli artisti, la visione dei leader. Alla fine del ciclo, quando la bassa qualità a basso costo diviene una via che troppi percorrono, ecco la fine del ciclo di vita del genere musicale in questione".
Il futuro dell'industria musicale dove va se parliamo di techno, tech house, urban e trap?
"L'industria mondiale sta lottando affinché i guadagni non rimangano solo nelle mani delle piattaforme. È un momento di transizione, con miglioramenti nelle percentuali distribuite, nelle quote e nel turnover complessivo del mercato della musica mondiale. Nuovi territori si stanno aprendo e adeguando al nuovo modello, come la Russia, la Cina e il Medio Oriente, che stanno accettando le regole dei mercati occidentali".
Al momento, il genere dominante nel mondo è la trap o sue varianti, come l'urban. 
"Questo genere, essendo cantato nella lingua locale, migliora le condizioni del mercato interno. Tuttavia, house e tecno, anche se attualmente sacrificati dalle generazioni più giovani, sopravvivono, e stanno aspettando il momento giusto per riconquistare terreno nei mercati domestici. Ci vorranno 2o 3 anni, ma si intravede un ritorno dell'egemonia della dance, soprattutto della techno, notoriamente più esclusiva ed elettiva. La dance rimane una realtà trasversale, capace di far ballare tutti ovunque".
Gianfranco, quest'anno sono 40 di lavoro, di esperienze, di racconti. 
"Resta memorabile  la consegna del triplo disco di platino a Gigi D'Agostino, a Vienna, per il mercato del GAS (Germania, Austria, Svizzera), dove arrivammo nella classifica dell'anno degli artisti più influenti primi davanti a Madonna e agli U2. Fu una cerimonia molto simile alla consegna dei Grammy o degli Oscar. Prevalse il sentimento che mi legava a Gigi, con cui, per almeno 10 anni, condivisi i giorni e le notti in studio. L'album era 'L'Amour Toujours', ad oggi il più suonato nei locali, nei palazzetti, negli stadi di tutto il mondo".
Un cenno al primo MTV Awards, nel 1994, a Berlino.
"La gigantesca tenso-struttura, con un lato che si affacciava sulla porta di Brandeburgo, ha ospitato fino a 3000 persone. C'erano Prince, gli U2, Aerosmith, Roxette e George Michael. C'era il nostro Eros Ramazzotti. Ci trovavamo a condividere le patatine di un McDonalds con Bono e Prince".
L'avvento dell'intelligenza artificiale offre opportunità inedite.
"Credo che il mio approccio strategico e creativo possa essere fondamentale nel guidare lo sviluppo e l'uso di queste tecnologie. Le intelligenze artificiali personalizzate potrebbero diventare uno strumento prezioso per migliorare il lavoro, ma sarà sempre importante che la mia intuizione creatività guidino il processo".
Con la moda possiamo individuare parallelismi e sinergie.
"Sono in realtà molteplici, da analizzare con attenzione. Dall'espressione creativa personale che accomuna entrambi i campi, al fatto che tendenze e stili nel mondo della moda spesso rispecchiano o anticipano i movimenti culturali e musicali dominanti. Fondamentale è poi analizzare il link tra musicisti e marchi di moda, in grado di generare progetti creativi unici in contesti come sfilate o come la pubblicità. Per finire, spettacoli di moda e concerti combinano performance artistiche e attraggono l'attenzione mediatica: sono occasioni perfette per lanciare prodotti nuovi. La moda e la musica impattano nella cultura popolare, plasmando stili di vita".
Dunque si torna alla triade di partenza.
"Videogame, musica e moda rappresentano un'importante fonte di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno. Questi settori hanno un impatto significativo sulla cultura popolare e influenzano tendenze e comportamenti dei consumatori in tutto il mondo".
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sounds-right · 1 year ago
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Gianfranco Bortolotti, produttore discografico storico, punta sui videogame
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"Insieme, gaming, musica e moda formano una triade di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno", racconta Gianfranco Bortolotti, carismatico produttore musicale e talent scout conosciuto per il successo assoluto della dance music di Media Records. "Ognuno di essi contribuisce alla creazione di un panorama culturale diversificato, in evoluzione. La sinergia tra videogiochi, moda ed industria musicale può portare a collaborazioni innovative e nuove esperienze di intrattenimento per un pubblico più ampio".
Per chi non lo sapesse, Gianfranco Bortolotti, per tutti GFB, produttore discografico da più o meno 250 dischi d'oro, d'argento o di platino, ha segnato la storia della dance italiana nel mondo con la sua creatura, la già citata Media Records. Tra gli artisti ed i progetti lanciati negli anni ecco Cappella, 49ers, Gigi D'Agostino, Mauro Picotto. Solo dance? Assolutamente no: Bortolotti scoprì tra gli altri Fabio Volo e più recentemente ha lanciato Mr Rain, il rapper Il Ghost e pure Blind. Oggi, mentre continua ad occuparsi di musica, Gianfranco segue anche gli Arcade Boyz,  youtuber da 550.000 iscritti che raccontano la scena trap italiana... e non solo.  La sua pagina Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Gianfranco_Bortolotti, racconta almeno in parte la sua importanza nel mercato discografico dance, che continua ancora oggi con il rilancio della storica label house underground UMM.
Se Bortolotti punta sul gaming, in progetti ancora top secret nei dettagli ma non certo nella direzione, c'è da credergli. Infatti, anche se sui media dedicati agli adulti, strapieni di gossip e politica se ne parla poco, l'industria dei videogiochi ha conosciuto una crescita esponenziale, diventando uno dei settori più redditizi.  "I videogame ormai una forma d'arte complessa, che coinvolge milioni di persone di tutte le età e background. Il gaming influisce sulla cultura popolare attraverso l'innovazione tecnologica, la narrazione coinvolgente e la creazione di comunità online", spiega Bortolotti. 
Viene da fare un parallelismo tra gaming attuale ed Italo Disco, da te sperimentata quasi per caso in passato
"Non sapevo che sarebbe poi diventata una tendenza europea, l'italo disco. Eravamo a metà degli anni 80, nel pieno dell'esplosione del fenomeno moda, tentavamo di dire la nostra con la musica. Dopo i primi tentativi, decisi di proseguire da solo la mia avventura e dopo un paio d'anni sono riuscito cogliere il nuovo fenomeno planetario detto House Music, certamente fra i primi al mondo, e farne la mia ragione di vita".
Non cogliesti solo l'aspetto artistico di questo nuovo fenomeno.
"Fui protagonista soprattutto della riorganizzazione del mestiere di produttore musicale, e imprenditore dello stesso, con la prima versione degli studi di registrazione moderni, spingendo sull'innovazione tecnologica e sulla creazione di una forza creativa che prima non si era mai vista. Con Media Records gestivamo 20 studi, tra l'Italia e Londra, decine di musicisti e dj che interagivano tra loro".
Fu una rivoluzione, in pratica.
"Proponevo e propongo ancora musica 'commerciale', un aggettivo  che non denota affatto qualità scarsa o una mancanza di ricerca, bensì è fondata su una rigorosa attenzione alla qualità tecnica e artistica. Si combinano fattori, tra cui la qualità tecnica e artistica della produzione, la dimensione e la credibilità degli artisti, la visione dei leader. Alla fine del ciclo, quando la bassa qualità a basso costo diviene una via che troppi percorrono, ecco la fine del ciclo di vita del genere musicale in questione".
Il futuro dell'industria musicale dove va se parliamo di techno, tech house, urban e trap?
"L'industria mondiale sta lottando affinché i guadagni non rimangano solo nelle mani delle piattaforme. È un momento di transizione, con miglioramenti nelle percentuali distribuite, nelle quote e nel turnover complessivo del mercato della musica mondiale. Nuovi territori si stanno aprendo e adeguando al nuovo modello, come la Russia, la Cina e il Medio Oriente, che stanno accettando le regole dei mercati occidentali".
Al momento, il genere dominante nel mondo è la trap o sue varianti, come l'urban. 
"Questo genere, essendo cantato nella lingua locale, migliora le condizioni del mercato interno. Tuttavia, house e tecno, anche se attualmente sacrificati dalle generazioni più giovani, sopravvivono, e stanno aspettando il momento giusto per riconquistare terreno nei mercati domestici. Ci vorranno 2o 3 anni, ma si intravede un ritorno dell'egemonia della dance, soprattutto della techno, notoriamente più esclusiva ed elettiva. La dance rimane una realtà trasversale, capace di far ballare tutti ovunque".
Gianfranco, quest'anno sono 40 di lavoro, di esperienze, di racconti. 
"Resta memorabile  la consegna del triplo disco di platino a Gigi D'Agostino, a Vienna, per il mercato del GAS (Germania, Austria, Svizzera), dove arrivammo nella classifica dell'anno degli artisti più influenti primi davanti a Madonna e agli U2. Fu una cerimonia molto simile alla consegna dei Grammy o degli Oscar. Prevalse il sentimento che mi legava a Gigi, con cui, per almeno 10 anni, condivisi i giorni e le notti in studio. L'album era 'L'Amour Toujours', ad oggi il più suonato nei locali, nei palazzetti, negli stadi di tutto il mondo".
Un cenno al primo MTV Awards, nel 1994, a Berlino.
"La gigantesca tenso-struttura, con un lato che si affacciava sulla porta di Brandeburgo, ha ospitato fino a 3000 persone. C'erano Prince, gli U2, Aerosmith, Roxette e George Michael. C'era il nostro Eros Ramazzotti. Ci trovavamo a condividere le patatine di un McDonalds con Bono e Prince".
L'avvento dell'intelligenza artificiale offre opportunità inedite.
"Credo che il mio approccio strategico e creativo possa essere fondamentale nel guidare lo sviluppo e l'uso di queste tecnologie. Le intelligenze artificiali personalizzate potrebbero diventare uno strumento prezioso per migliorare il lavoro, ma sarà sempre importante che la mia intuizione creatività guidino il processo".
Con la moda possiamo individuare parallelismi e sinergie.
"Sono in realtà molteplici, da analizzare con attenzione. Dall'espressione creativa personale che accomuna entrambi i campi, al fatto che tendenze e stili nel mondo della moda spesso rispecchiano o anticipano i movimenti culturali e musicali dominanti. Fondamentale è poi analizzare il link tra musicisti e marchi di moda, in grado di generare progetti creativi unici in contesti come sfilate o come la pubblicità. Per finire, spettacoli di moda e concerti combinano performance artistiche e attraggono l'attenzione mediatica: sono occasioni perfette per lanciare prodotti nuovi. La moda e la musica impattano nella cultura popolare, plasmando stili di vita".
Dunque si torna alla triade di partenza.
"Videogame, musica e moda rappresentano un'importante fonte di potere economico nell'industria dell'intrattenimento moderno. Questi settori hanno un impatto significativo sulla cultura popolare e influenzano tendenze e comportamenti dei consumatori in tutto il mondo".
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fashionluxuryinfo · 1 year ago
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AERONAUTICA MILITARE T-shirt MUSAM, una storia da indossare La capsule collection MUSAM di Cristiano di Thiene è un tributo alla storia e allo stile
5 T-shirt da collezione che narrano con grafiche originali le gesta epiche e i primati straordinari di 5 fra i più celebri velivoli esposti al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle. Ogni maglietta cattura l’essenza di un’epoca celebrando le imprese coraggiose e le sfide ardite che hanno definito il volo umano. Per gli appassionati dell’aviazione o semplicemente per tutti coloro che apprezzano e amano lo stile distintivo del brand AERONAUTICA MILITARE.
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servizionccmilano · 1 year ago
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NCC Milano: La Scelta per gli Spostamenti di Classe
Milano, una delle città più vibranti e affascinanti d'Italia, è un luogo in cui la classe e lo stile si fondono perfettamente con la modernità e la tradizione. Quando si tratta di spostamenti in questa città, il servizio Noleggio con Conducente (NCC) Milano è la scelta ideale per coloro che cercano un'esperienza di trasporto di prima classe. In questo articolo, esploreremo il mondo del NCC Milano, scoprendo come questo servizio possa migliorare notevolmente il tuo soggiorno nella capitale della moda e del design.
Cosa è il Servizio NCC Milano?
Il servizio NCC Milano è un'opzione di trasporto premium che offre l'opportunità di viaggiare in città con stile e comfort imbattibili. Gli autisti altamente professionali e le vetture di lusso di alta gamma sono le caratteristiche distintive di questo servizio. Ma cosa significa esattamente NCC? L'acronimo sta per Noleggio con Conducente, il che significa che non stai solo noleggiando un'auto, ma stai anche ottenendo un autista esperto che sarà al tuo servizio per tutto il viaggio.
Perché Scegliere il NCC Milano?
Ci sono diverse ragioni per cui dovresti considerare il NCC Milano per i tuoi spostamenti in città:
Stile ed Eleganza: Milano è una città con una reputazione per l'alta moda e il design di lusso. Scegliendo il NCC, puoi immergerti completamente in questo mondo di eleganza. Le vetture di lusso ti faranno sentire come una celebrità in movimento.
Comfort e Convenienza: Dimentica lo stress legato alla guida in una città sconosciuta o cercare parcheggio. Il NCC Milano offre comfort e convenienza, consentendoti di rilassarti e goderti il viaggio.
Autisti Professionali: Gli autisti NCC sono estremamente professionali, cortesi e ben addestrati. Conoscono Milano come le loro tasche e possono condurti in modo efficiente ovunque desideri andare.
Puntualità: Il NCC è noto per la sua puntualità. Puoi contare su di loro per essere lì in orario per prelevarti e consegnarti in sicurezza a destinazione.
Personalizzazione: Il servizio NCC è altamente personalizzabile. Puoi pianificare il tuo itinerario in base alle tue esigenze, che si tratti di un trasferimento da e per l'aeroporto, un tour turistico o un evento speciale.
NCC Milano per Trasferimenti Aeroportuali
Uno dei servizi più richiesti è il trasferimento da e per l'aeroporto di Milano. Milano è servita da diversi aeroporti, tra cui l'Aeroporto di Malpensa, l'Aeroporto di Linate e l'Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. Con il NCC Milano, puoi goderti un trasferimento senza stress da qualsiasi di questi aeroporti alla tua destinazione desiderata in città. Gli autisti NCC seguiranno da vicino gli orari dei voli per assicurarsi di essere lì quando atterri o quando devi prendere un volo.
Tour Personalizzati con NCC Milano
Se desideri esplorare Milano e le sue attrazioni turistiche, il NCC Milano può organizzare un tour personalizzato solo per te. Puoi visitare luoghi iconici come il Duomo di Milano, il Teatro alla Scala, il Quadrilatero della Moda e molti altri. Gli autisti NCC sapranno darti suggerimenti e consigli per rendere il tuo tour indimenticabile.
Eventi Speciali con NCC Milano
Se hai un evento speciale a Milano, come un matrimonio, un convegno o una fiera, il NCC Milano è pronto ad assisterti. Offrono un servizio impeccabile che si adatta alle esigenze del tuo evento. Le vetture di lusso aggiungeranno un tocco di classe e raffinatezza al tuo giorno speciale.
NCC Milano: La Scelta di Classe
In conclusione, se desideri viaggiare a Milano con stile, comfort ed eleganza, il NCC Milano è la scelta perfetta. Questo servizio ti permette di godere appieno della bellezza e della cultura di Milano senza alcun disagio. Sia che tu stia visitando la città per affari o per piacere, il NCC Milano farà in modo che ogni tuo spostamento sia un'esperienza di prima classe.
LimoLane è un servizio di NCC (noleggio con conducente) rinomato per la sua efficienza e professionalità, operante a Milano e in altre aree in Italia ed Europa. La loro piattaforma, sia tramite app che WebApp, permette una prenotazione facile e veloce di veicoli per un trasporto confortevole e affidabile. La flotta di LimoLane comprende berline moderne, SUV spaziosi e veicoli elettrici, rispondendo a un'ampia gamma di esigenze di mobilità. Pur essendo una scelta privilegiata per NCC Milano e noleggio con conducente a Milano, LimoLane offre soluzioni di viaggio versatili anche per destinazioni extraurbane e internazionali.
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Oroscopo di Chirya: dal 6 al 12 novembre 2023
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Oroscopo di Chirya: Cari, eccoci alle previsioni della settimana che va dal 6 al 12 Novembre 2023, l’Ariete è onesto con la famiglia, lo Scorpione ha bisogno di nuovi orizzonti, il Sagittario di tempo libero con le persone amate. I Gemelli hanno bisogno di consigli, la Vergine è senza preoccupazioni, gli Acquario devono fare attenzione ai sentimenti. il Cancro farà chiarezza nei sentimenti, il Leone deve lasciar andare alcune azioni di principio, i Pesci hanno nuove emozioni nel cuore. Per quanto riguarda i pianeti possiamo dire che Mercoledì 8 Venere entra nella Bilancia, tutto deve essere elegante, alla moda e decisamente glamour, Venerdì 10 è Mercurio a fare il suo ingresso in Sagittario, possibili piccole soluzioni di pace dai mondi orientali. Oroscopo di Chirya: uno sguardo segno per segno Ariete Cari Ariete, dovete essere onesti con voi stessi, valutate possibili compromessi e discutere con le persone aiuta sempre. Considerate carriera, professione, colleghi, clienti, in nuove occasioni di successo, di rendita grazie a Mercurio in Sagittario, segno a voi favorevole. Siate accomodanti con chi vi sta vicino e non fate loro mancare il vostro sostegno, siete emotivi, e ciò può essere un difetto In amore, nessun volo pindarico, non spaventate chi conoscete da poco, e non illudete chi già dubita di voi, subireste delle delusioni. Toro Oroscopo di Chirya: Cari Toro, la pazienza, ecco cosa dovete controllare questa settimana, se ogni piccola cosa la vedete sul personale, sarete sempre in lotta per lo spazio vitale. La settimana potrebbe avere qualche perdita di tempo, imponetevi di conservare le vostre energie, evitando distrazioni, grazie alla vostra calma rendete serena la vostra settimana, annullerete ogni evento negativo, affrontate le giornate con decisione. Mercurio negativo dal Venerdì potrebbe portare qualche notizia poco simpatica, soprassedete è tutto molto veloce. Gemelli Cari Gemelli, la settimana vi vede alle prese con carte, documenti e scartoffie, arretrati e  cose trascurate, quindi trovate il modo migliore per risolvere quanto è in sospeso. La settimana non è troppo esaltante, bisogna che ce lo diciamo, anche se qualcosa di buono c’è sempre, per cui puntate a quello, e soprattutto nel lavoro. In amore tenetevi forte alle vostre sicurezze, anche se è difficile, se alcune cose non andranno. Provate a comprendere i punti di vista degli altri, vi renderà la vita più facile. Cancro Oroscopo di Chirya: Cari Cancro, Grazie all’ingresso di Mercurio nello Scorpione, segno a voi amico, la settimana saprà risolvere vecchi conflitti e ferite e andare avanti, rafforzate i legami, è la cosa giusta. Approfittate del momento anche perché avrete la possibilità di chiarire alcune situazioni che non poco positive, sfruttate il momento. Vincerete, avrete più di quanto darete e non avrete recriminazioni. Abbiate fiducia in voi stessi e nelle vostre forze, lo scontro con una donna sarà estenuante per i nati nei primi giorni del segno, ma necessario, se necessario siate intraprendenti. Leone Cari Leone, dovete aspettare la metà settimana per sentirvi in pace con se stessi, e per contare su buone opportunità. Anche se vi sentite programmati per la lotta ad oltranza non fatelo, è il momento della pace con un Mercurio così favorevole, mantenete la calma, e agite in modo rilassato. Tanti gli impegni da portare a termine in questa settimana, e vi sentirete sotto pressione, dovete essere pazienti sul lavoro, anche se sapete che stanno facendo le cose sbagliate, potrete comunque contare sull'energia necessaria per affrontare un confronto articolato, fate ciò che ritenete giusto. Vergine Cari Vergine, la settimana vi vede gioiosi con una gran voglia di divertirvi, sarete capaci di incoraggiare gli altri a partecipare ai vostri divertimenti, incontri di cultura e relax. Anche il vostro cuore vanno davvero è felice, ne gioverà famiglia e finanze. Sul lavoro volete cambiare delle cose, lavorando duramente siete ormai vicini alla meta, divertirvi, riflettete però sul comportamento di qualche amico che vi ha colpito per ambiguità, potrebbe riservarvi delle sorprese. Bilancia Cari Bilancia, Venere entra nel vostro segno, donandovi opportunità, voglia di eleganza e bellezza nella propria vita, pe chi ha le mani bucate, attenzione questo aspetto favorisce le spese pazze. Con una Venere così anche le relazioni funzionano meglio, se non lo siete già, preparatevi a riscoprire l’amore di lunga data, anche se è di rigore fidarsi solo delle proprie forze. Anche mercurio che entra in Sagittario vi è favorevole, pensieri preziosi, intuizioni straordinarie a cui dare ascolto. Scorpione Cari Scorpione, questa settimana, cosa da non credere il vostro umore è gioioso e l’atteggiamento sicuro, siete e volete essere al centro dell’attenzione, avete tutto ciò che serve per festeggiare il compleanno. Ignorate le piccole noie, ci sono ancora così tante cose di cui essere contenti questa settimana. Cercate solamente di non rendere questo periodo troppo cupo, Dovete osare di più nel lavoro, non fatevi prendere dalla pigrizia, portate a termine un piccolo programma che vi farete ogni giorno, alla fine sarete contenti di voi, il che per perfezionisti come voi, è tutto dire. Sagittario Cari Sagittario, settimana da felici e contenti, non avete che aspetti positivi e anche la vostra salute e il vostro umore ne risentiranno in bene. Relazionatevi con gli altri, perché saprete rendervi particolarmente simpatici. Uscite con la famiglia, gli amici, e fate progetti, cercate di ritrovare la concentrazione su quello che volete e regalatevi del tempo per trascorrerlo con le persone che amate. Anche se vi doveste sentire un po' persi dal ritmo frenetico della settimana, non ci pensate, guardate avanti. Capricorno Cari Capricorno, settimana tranquilla, senza grandi scossoni, fate lavoro duro e di squadra, e tutto andrà bene. Dedicate tempo anche alla vostra persona, sarete accolti ovunque e ascoltati per le parole sagge che sapete esprimere, dovrete anche ricucire un vecchio rapporto, così da non avere un altro nemico. Alcune delusioni che ancora pesano nel vostro cuore in questa settimana vanno accantonate, è tempo di andare avanti e di affrontare il futuro con maggiore ottimismo e propensione alla vita. Acquario Oroscopo di Chirya: Cari Acquario, Vi sentite fortemente disillusi, da amici, familiari, è possibile anche qualche litigio con loro. anche perché siete sotto pressione. Ci vuole calma e pazienza, siate determinati a usare tutto il vostro fascino per distendere l’ambiente che vi circonda. Non è sempre necessario andare d'accordo con tutti, ma la settimanale vi chiede compromesso e savoir-faire, andate avanti senza remore e senza guardarvi indietro, e vedrete che sarete ricompensati. Pesci Cari Pesci, Mercurio amico finalmente dallo Scorpione vi rende attenti, lucidi, intuitivi, carismatici. E’ il momento giusto per ravvivare i legami a cui tenete veramente, mettetevi all’opera su nuovi i nuovi progetti e fate più di quanto gli altri si aspettano, potrete scoprire nuovi orizzonti nel campo del lavoro, per il periodo fortunato che vivrete. Anche le emozioni vi causeranno un turbinio di sensazioni, e per tale ragione, sarebbe opportuno approfittare di questo fare colpo su quel qualcuno a cui tenete tanto. Read the full article
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lunamagicablu · 2 years ago
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Il vento del Natale ritornò. Lontano aveva vagato, guardato e fischiato.Si era allargato su vaste terre oscure, aveva arruffato il pelo di animalucci alla ricerca di una tana sicura, si era inchinato all’invito delle vecchie querce che, come sempre, gli offrivano ospitalità tra i pesanti rami frondosi.Le foglie vibrarono al tocco dell’ospite. Lo salutarono liete, cercando di rallegrarlo perché di anno in anno, di lustro in lustro, quel vento aveva perso la musicale leggerezza della sua natura.Non risuonava più di allegri cori infantili, non trasportava il suono argenteo dei campanelli appesi al collo di animali fatati, non si increspava nelle onde sonore dei colpi dell’ ascia sui ciocchi.Non profumava più di zuppe ribollenti in paioli di rame, incendiati dalle fiamme dei camini e dalla gioia dei tanti che, in quel periodo dell’anno, imbandivano cene sostanziose e gioivano del riflesso rosso del vino buono, conservato per le occasioni speciali.Il Vento del Natale era triste e stanco. Avrebbe voluto dormire per tutto l’inverno nel verde delle querce, riposare insieme agli scoiattoli, tra le loro montagnelle di ghiande, negli incavi degli ospitali tronchi.Ma doveva andare. Era il suo lavoro.Di controvoglia arrivò nel cielo sulla grande città, e fece dondolare le luminarie che sfidavano con stolida arroganza il brillio del firmamento.Volò alto su palazzi e grattacieli e sbatté il viso contro antenne, trasmettitori e torri cariche di ripetitori.Ferito, scese in basso e si infilò tra i passanti che affollavano le strade con indolente lentezza.Formavano un fiume pigro, dal quale deviavano piccoli e continui rivoli che si infilavano nei negozi e nel quale se ne inserivano altri, un po’ intralciati da grossi pacchi colorati.Il Vento giunse sulla Strada Grande, dove locali di ogni tipo erano stipati di un Popolo alla ricerca di cibi sofisticati, di alcolici esclusivi, di dolci raffinati, di musica assordante, di danze sudate.Dopo la piazza, la Strada Stretta, meno illuminata, era presa d’assalto da un altro Popolo. Qui i locali erano più modesti, il cibo alquanto rozzo. Gli avventori, su di giri, ondeggiavano nei fumi di alcolici a basso costo e ad alta gradazione.Eppure questi e quelli, separati da una piazza, formavano un unico Popolo edonista e narcisista. E si somigliavano tutti: gli stessi sorrisi vuoti, gli stessi gesti stereotipati.Il Vento sostò un po’ su un filare di luci bianche e blu.Si dondolò ancorandosi ai led a forma di abete, chiuse le sue ali possenti e, guardando in basso, osservò confuso la frenesia della folla e il traffico impazzito sul nastro stradale. Si sentì a disagio, fuori posto, come un vecchio spolverino, non più apprezzato ed esiliato in soffitta.Allora concentrò il pensiero sugli amici semi che sopportavano il gelo della terra in attesa del risveglio; pensò, allo sforzo delle care foglie di sostenere il peso dei ghiaccioli di brina, ricordò il volo faticoso degli uccelli nell’aria appesantita dalla neve.Il Vento lasciò la luminosa altalena e si inoltrò in strade buie. Si infilò sibilando negli infissi delle case fatiscenti abitate dal Popolo degli Inferiori, dove il Natale non era che occasione di malinconia.Ma quella tristezza non era figlia della memoria di Natali densi d’allegria. No. Era solo il frutto di una rabbia cupa e di un insopportabile senso di esclusione. Ammassato in stanze anguste, quest’altro Popolo sognava rivoluzioni per capovolgere il mondo.Immaginava il piacere di annientare Quelli del centro, escogitava piani per cacciarli dai tavoli, dai negozi, dai grattacieli, per prenderne il posto. Fantasticava di vivere esattamente come loro, di andare in vacanza, vestire alla moda, possedere gli ultimissimi modelli di ogni cosa, insomma, di dare un senso alla vita.Il Vento del Natale si infilò allora sotto le pesanti porte di una vecchia Biblioteca in disuso. Scivolò lieve tra filari di libri, sollevando aliti di polvere. Scelse un volume e si perse sognante in storie di altri tempi.Si nutrì delle emozioni di uomini, donne e bambini intenti a costruire simboli natalizi e immaginò le vibrazioni delle penne piumate che avevano descritto, su fogli spessi, le azioni, i pensieri e i sentimenti di un Popolo umano.La luce del sole filtrò attraverso i finestroni dell’edificio, e sorprese quello strano lettore addormentato, col viso chino sulle curve di un romanzo aperto a metà.Il Vento del Natale si scrollò dalla mente i sogni della notte e si avvicinò alla grande vetrata. Osservò le strade, la folla che impazzava, le luci ancora accese ovunque.Non fu un bel risveglio.Sgusciò rapido attraverso un vetro rotto. Attraversò la città e tornò tra le rassicuranti fronde delle querce antiche.Il fogliame lo accolse in una culla comoda e avvolgente .Come un bimbo, il Vento cadde in un torpore dolce e profumato.Non si accorse dei preparativi che l’amico bosco si stava affrettando ad organizzare, per fargli una sorpresa.Al tramonto, l’usignolo intonò note delicate che gli entrarono nell’anima.Il Vento del Natale lasciò il verde giaciglio, dispiegò le ali e soffiò mulinelli di luce dorata intorno ai grossi tronchi: il suo dono agli alberi prima di andar via. Ma mentre stava per spiccare il balzo, improvvisa la Luna si gonfiò e sparse fili d’argento sugli alberi, sui cespugli e sul muschio spugnoso che si infilava ovunque.Fu in quel perlato riverbero che folletti e fate uscirono dalle loro case segrete. Si presero per mano e volteggiarono nel bosco.Girotondi d’allegria, al ritmo di canti natalizi, scolpirono la notte.Interrompendo il pigro sonno, ghiri, tassi, marmotte e tutti gli abitanti del bosco si unirono alla festa. La natura intera si fuse con le note della gioia.Il Vento, commosso, allungò le possenti braccia e si mise a dirigere quell’orchestra da favola, al ritmo del suo cuore che da tanto tempo non batteva così lieto.E fu Natale.Lontano, oltre i monti, il chiasso dei Popoli continuò a urlare le parole del silenzio.
CINZIA ANNA TULLO
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The wind of Christmas returned. Far away he had wandered, watched and whistled.He had spread over vast dark lands, he had ruffled the fur of small animals in search of a safe den, he had bowed to the invitation of the old oaks which, as always, offered him hospitality among the heavy leafy branches.The leaves vibrated at the touch of the host. They greeted him happily, trying to cheer him up because from year to year, from five years, that wind had lost the musical lightness of his nature.It no longer resounded with cheerful childish choirs, it did not carry the silvery sound of bells hung around the necks of fairy animals, it did not ripple in the sound waves of the blows of the ax on the logs.He no longer smelled of boiling soups in copper pots, set on fire by the flames of the fireplaces and by the joy of the many who, at that time of the year, cooked hearty dinners and rejoiced in the red reflection of good wine, kept for special occasions.The Wind of Christmas was sad and tired. He would have liked to sleep all winter in the green oaks, rest together with the squirrels, among their mounds of acorns, in the hollows of the hospitable trunks.But he had to go. It was his job.He reluctantly arrived in the sky over the great city, and made the lights swing that challenged the glitter of the firmament with stolid arrogance.He flew high over buildings and skyscrapers and slammed his face against antennas, transmitters and towers loaded with repeaters.Wounded, he went downstairs and slipped among the passers-by who crowded the streets with indolent slowness.They formed a lazy river, from which small and continuous rivulets diverted and flowed into the shops and into which others entered, somewhat hampered by large colored parcels.The Wind arrived on the Strada Grande, where places of all kinds were crammed with a People in search of sophisticated foods, exclusive spirits, refined sweets, deafening music, sweaty dances.After the square, the Strada Stretta, less lit, was overrun by another people. Here the premises were more modest, the food somewhat crude. The high-spirited patrons swayed in the fumes of cheap, high-proof spirits.Yet these and those, separated by a square, formed a single hedonistic and narcissistic People. And they all looked alike: the same empty smiles, the same stereotypical gestures.The Wind paused for a while on a row of blue and white lights.He swayed anchoring himself to the fir-shaped LEDs, closed his mighty wings and, looking down, confusedly observed the frenzy of the crowd and the crazy traffic on the road strip. He felt uncomfortable, out of place, like an old duster, no longer appreciated and exiled to the attic.Then he focused his thoughts on the semi friends who endured the frost of the earth waiting for the awakening; he thought, of the effort of the dear leaves to support the weight of the icicles of frost, he remembered the tiring flight of birds in the air heavy with snow.The Wind left the bright swing and entered the dark streets. He slipped hissing through the window frames of the dilapidated houses inhabited by the Popolo degli Inferiori, where Christmas was nothing but an occasion for melancholy.But that sadness was not the daughter of the memory of Christmases full of joy. No. It was just the fruit of a dark rage and an unbearable sense of exclusion. Crowded into cramped rooms, these other People dreamed of revolutions to turn the world upside down.He imagined the pleasure of annihilating Those in the center, he devised plans to drive them off the tables, from the shops, from the skyscrapers, to take their place. He fantasized about living exactly like them, going on vacation, dressing in fashion, owning the latest models of everything, in short, giving meaning to life.The Wind of Christmas then slipped under the heavy doors of an old disused library. He glided lightly between rows of books, kicking up dust. He chose a volume and dreamily lost himself in stories of other times.He fed on the emotions of men, women and children intent on building Christmas symbols and imagined the vibrations of feathered pens that had described, on thick sheets, the actions, thoughts and feelings of a human People.The sunlight filtered through the large windows of the building, and surprised that strange reader asleep, with his face bent over the curves of a half-open novel.The Wind of Christmas shook his mind from the dreams of the night and approached the large window. He watched the streets, the crowds going wild, the lights still on everywhere.It wasn't a nice awakening.He slipped quickly through broken glass. He crossed the city and returned to the reassuring branches of the ancient oaks.The foliage welcomed him in a comfortable and enveloping cradle.Like a child, the Wind fell into a sweet and perfumed torpor.He didn't notice the preparations that his friend Bosco was rushing to organize, to surprise him.At sunset, the nightingale sang delicate notes that entered his soul.The Christmas Wind left the green bed, spread its wings and blew whirlpools of golden light around the big trunks: his gift to the trees before going away. But as he was about to leap, the moon suddenly swelled and scattered silver threads on the trees, bushes and spongy moss that slipped everywhere.It was into that pearly glare that goblins and fairies came out of their secret homes. They joined hands and whirled through the woods.Merry roundabouts, to the rhythm of Christmas carols, sculpted the night.Interrupting the lazy sleep, dormice, badgers, marmots and all the inhabitants of the forest joined the party. All nature merged with the notes of joy.Moved, the Wind stretched out his mighty arms and began to direct that fairy-tale orchestra, to the rhythm of his heart which hadn't beat so happily for a long time.And it was Christmas.Far beyond the mountains, the noise of the Peoples continued to scream the words of silence.
CINZIA ANNA TULLO
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canesenzafissadimora · 3 years ago
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Mi piacciono le donne che sanno le cose e sanno quando non dirle, perché in quel momento è poco importante.
Mi piacciono le donne che sanno conoscersi e conoscerti senza sbatterti in faccia anche le presunzioni della verità.
Quelle che decidono che quello che sono è più importante di quel che tu vorresti fargli credere che sia, e invertono il senso di marcia alla tua corsa, abbassando lo sguardo con quell’umile sicurezza, e per questo ti ci siedi accanto.
Quelle che quando le guardi negli occhi ti fanno capire che sei ancora vivo.
Quelle che sai che le devi proteggere e in un ossimoro ti fanno sentire al sicuro.
Quelle che anche quando non ci sono ci sono, perché anche lo sbatter d’ali di una farfalla lontana ti si posa sulla schiena, alleggerendo la fatica di un attimo.
Mi piacciono le donne che quando ti ammali di silenzi ti curano le parole e ti fanno uscire le nuvole dall’alito, insieme alle bugie e ai sensi di colpa, t’insegnano una lingua nuova.
Mi piacciono le donne che fanno uso di stupefacenti emotivi senza mai aver assunto sostanze tossiche.
Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi e se te ne accorgi ti prendono in giro dolcemente da farsi regalare un altro giro sulla luna.
Quelle che non sono nobili o snob ma che hanno l’eccellenza blu della modestia nel sangue, arrivano nei bassifondi a prendersi la tua vita.
Quelle che non vanno controcorrente perché fa moda ma hanno la moda nel respiro e l’anima vintage.
Quelle che hanno gli occhi come un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro e scorgerci la coccinella del futuro.
Quelle che ti sfiniscono perché gli piace fare l’amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu, e poi ti chiedono di restare.
E ti fanno sentire come un animale libero tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni.
Quelle che non sanno cucinare ma ti montano l’anima chiara e fanno dolce il tuo sorriso dopo uno scuro pomeriggio.
Quelle imperfette che sanno rendere perfetto il volo delle tue imperfezioni.
Quelle che lasciano che a parlare sia il tuo respiro.
Quelle che non ti prestano il loro corpo e ti regalano e ti scopano l’anima.
Quelle che gli tocchi un punto che non ha mai toccato nessuno, con la punta estrema dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni, dei tuoi sbagli arrugginiti con il tetano fra la polvere e tu gli piaci così, non ti vogliono cambiare.
Quelle che giocano la tua partita pur continuando a giocare anche la loro.
Quelle che quando gli sposti i capelli dal viso ti si apre il sipario sul mondo e spalancano i tuoi limiti come finestre sull’infinito.
Quelle che sono così belle che non ti vergogni a tenergli la mano mentre cammini per strada, perché ti camminano già nude nei labirinti dell’anima.
Quelle che giocano con i tuoi battiti ma non con il tuo cuore.
Quelle che ti sembrano comete, come te_
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( Massimo Bisotti, La luna blu)
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