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#Morti 22 aprile
perfettamentechic · 5 months
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22 aprile … ricordiamo …
21 aprile … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2023: Barry Humphries, John Barry Humphries, attore, sceneggiatore e doppiatore australiano. Si affermò inoltre come drag queen, creando il personaggio di Dame Edna Everage (noto anche semplicemente Dame Edna). Noto per l’interpretazione di Claire Otoms in Ally McBeal. Si sposò quattro volte: il primo matrimonio, con la ballerina Brenda Wright, dal 1955 al 1957; il secondo matrimonio, con la…
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danielfeketewrites · 8 months
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Script Reading Challenge 2024
Back when I was studying screenwriting at University of Suffolk, we had an online guest lecture. I won't name the lecturer but one thing he said stuck with me.
He asked how many of us read at least 50 screenplays per year.
Obviously, none of us did. Outside of writing and reading for classes, we would read a few screenplays every year at most. None of us really had the time or motivation to read more of them.
Then he proclaimed that we should be thinking about something else for our futures, because if you can't be bothered to read at least one script every week, you are not serious about the industry.
Now, this is obviously a huge, steamy pile of gatekeepy bullshit. You don't need to read a script every week to be a screenwriter. You should read scripts if you want to writer them, obviously, but this is just gatekeeping. Fuck that.
And yet... This somehow stayed with me. I kept thinking: Maybe, if I can track my reading, I would be able to do this. If you read quickly enough, it doesn't take that much time - a page of a script should take up about a minute, so thats two hours of reading for an average-length feature film. It's a lot less for an episode of a TV show. Maybe I can even occasionally read some other stuff for this, like comic book scripts or stage plays and count that towards the goal...
So that's what I've decided to do. I'm going to read 52 scripts in 2024. Just to see if I can do it. I'll also try to share some thoughts about them and link those posts here. You can join me if you'd like. Although I'm not confident about many people doing that, as I'm posting it this quite a bit into January. Or maybe just join me in spirit, by reading my posts about this challenge. That's valid as well.
List of Scripts #SRC2024
January
Week 1: Rick and Morty: The Ricks Must Be Crazy ("Battery World") by Dan Guterman (TV)
Week 2: Hellboy by Guillermo del Torro (film)
Week 3: Red Dwarf: Polymorph by Grant Naylor (TV)
Week 4: Mr. Robot: eps1.0_hellofriend.mov by Sam Esmail (TV)
February
Week 5: Doctor Who: Shada: Episode One by Douglas Adams (TV)
Week 6: Doctor Who: Shada: Episode Two by Douglas Adams (TV)
Week 7: Doctor Who: Shada: Episode Three by Douglas Adams (TV)
Week 8: Doctor Who: Shada: Episode Four by Douglas Adams (TV)
March
Week 9: Doctor Who: Shada: Episode Five by Douglas Adams (TV)
Week 10: Doctor Who: Shada: Episode Six by Douglas Adams (TV)
Week 11: Brick (film)
Week 12: ---
Week 13: ---
April
Week 14: ---
Week 15: ---
Week 16: ---
Week 17: ---
May
Week 18: ---
Week 19: ---
Week 20: ---
Week 21: ---
June
Week 22: ---
Week 23: ---
Week 24: ---
Week 25: ---
Week 26: ---
I'll keep adding links whenever I get around to writing posts about the scripts.
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marcoleopa · 2 years
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Il memorabile intervento del senatore Roberto Scarpinato al Senato. Lo riportiamo integralmente. Da incorniciare
"Noi siamo le nostre scelte On.le Meloni, e lei ha scelto da tempo da che parte stare"
"Signora Presidente del Consiglio, il 22 ottobre scorso Lei e i suoi ministri avete prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione.
Molti indici inducono a dubitare che tale giuramento sia stato sorretto da una convinta e totale condivisione dei valori della Costituzione e dell’impianto antifascista e democratico che ne costituisce l’asse portante.
Sono consapevole che nel corso della campagna elettorale, lei Signora Presidente ha testualmente dichiarato: “la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”.
Concetto che ha ribadito nelle sue dichiarazioni programmatiche.
Tuttavia lei sa bene che il fascismo non è stato solo un regime politico consegnato alla storia della prima metà del Novecento, ma è anche un’ideologia che è sopravvissuta al crollo della dittatura e all’avvento della Repubblica, assumendo le forme del neofascismo.
Un neofascismo che si è declinato anche nella costituzione di formazioni politiche variamente denominate che sin dai primi albori della Repubblica hanno chiamato a raccolta e hanno coagulato tutte le forze più reazionarie del paese per sabotare e sovvertire la Costituzione del 1948, anche con metodi violenti ed eversivi, non esitando ad allearsi in alcuni frangenti persino con la mafia.
Un neofascismo eversivo del nuovo ordine repubblicano che è stato coprotagonista della strategia della tensione attuata anche con una ininterrotta sequenza di stragi che non ha uguali nella storia di nessun altro paese europeo, e che ha vilmente falcidiato le vite di tanti cittadini innocenti, considerati carne da macello da sacrificare sull’altare dell’obiettivo politico di sabotare l’attuazione della Costituzione o peggio, di stravolgerla instaurando una repubblica presidenziale sull’onda dell’emergenza.
Ebbene non è a mio parere certamente indice di convinta adesione ai valori della Costituzione, la circostanza che Lei e la sua parte politica sino ad epoca recentissima abbiate significativamente eletto a figure di riferimento della vostra attività politica, alcuni personaggi che sono stati protagonisti del neofascismo e tra i più strenui nemici della nostra Costituzione.
Mi riferisco, ad esempio, a Pino Rauti, fondatore nel 1956 di Ordine Nuovo che non fu solo centro di cultura fascista, ma anche incubatore di idee messe poi in opera nella strategia della tensione da tanti soggetti, alcuni dei quali riconosciuti con sentenze definitive autori delle stragi neofasciste che hanno insanguinato il nostro paese, tra i quali, per citare solo alcuni esempi, mi limito a ricordare Franco Freda, Giovanni Ventura, Carlo Digilio, Carlo Maria Maggi, Maurizio Tremonti, tutti gravitanti nell’area di Ordine Nuovo.
A proposito di padri nobili e di figure di riferimento, mi pare inquietante che il 14 aprile del 2022 il deputato di Fratelli di Italia Federico Mollicone abbia organizzato nella sala capitolare di questo Senato un convegno dedicato alla memoria del generale Gianadelio Maletti, capo del reparto controspionaggio del Sid negli anni ‘70, condannato con sentenza definitiva a 18 mesi di reclusione per favoreggiamento dei responsabili della strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 che causò 17 morti e 88 feriti e che diede avvio al periodo stragista della strategia della tensione.
Proprio i depistaggi delle indagini posti in essere in quella strage e in tante altre stragi da personaggi come il generale Maletti, hanno garantito sino ad oggi l’impunità di mandanti ed esecutori, segnando l’impotenza dello Stato italiano a rendere giustizia alle vittime e verità al Paese.
Ebbene il deputato Mollicone ha definito il generale Maletti come un “uomo dello Stato che ha sempre osservato l’appartenenza alla divisa”.
Dinanzi a simili affermazioni, viene da chiedersi, Presidente Meloni, quale sia l’idea di Stato della sua parte politica.
Lo Stato di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino, e di tante altre figure esemplari che hanno sacrificato le loro vite per difendere la nostra Costituzione, oppure lo Stato occulto di personaggi come Maletti, traditori della Costituzione, che hanno garantito l’impunità dei mandanti eccellenti di tante stragi e dato assistenza e copertura agli esecutori neofascisti?
E mi sembrano coerenti con il suo quadro di valori di ascendenza neofascista, antinomici a quelli costituzionali, alcune significative iniziative politiche da Lei assunte nel recente passato.
Mi riferisco, ad esempio, al suo sostegno nel 2018 alla proposta di legge di abolire la legge 25 giugno 1993, n. 205 (c.d. legge Mancino) che punisce con la reclusione chi pubblicamente esalta i metodi del fascismo e le sue finalità antidemocratiche.
E ancora, a proposito della incoerenza del suo quadro di valori con quelli costituzionali, mi pare significativa la sua proposta di abrogare il reato di tortura subito dopo che tale reato fu introdotto dal legislatore il 14 luglio 2017, a seguito della sentenza di condanna del nostro paese emessa dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo per le violenze ed i pestaggi posti in essere dalle Forze di Polizia alla Scuola Diaz in occasione del G8 svoltosi nel luglio del 2001 a Genova.
La sua parte politica definì testualmente tale nuovo reato “una infamia” e lei Presidente Meloni dichiarò che il reato di tortura impediva agli agenti di fare il proprio lavoro.
Ho citato tali precedenti perché sia chiaro che non bastano né la sua presa di distanza dal Fascismo storico, né la cortese e labiale condiscendenza del neo Presidente del Senato Ignazio La Russa al discorso di apertura dei lavori del nuovo Senato della senatrice Liliana Segre, vittima della violenza fascista, per dichiarare chiusi i conti con il passato ed inaugurare una stagione di riconciliazione nazionale, che sarà possibile solo se e quando questo paese avrà piena verità per le tutte le stragi del neofascismo e quando dal vostro Pantheon politico saranno definitivamente esclusi tutti coloro che a vario titolo si resero corresponsabili di una stagione di violenza politica che costituì l’occulta prosecuzione della violenza fascista nella storia repubblicana.
Un paese che rimuove il suo passato dietro la coltre della retorica, quella retorica di stato che Leonardo Sciascia definiva il sudario dietro il quale si celano le piaghe purulente della Nazione, è un paese di democrazia incompiuta e malata, sempre esposto al pericolo di rivivere il passato rimosso.
E a questo riguardo desta viva preoccupazione la volontà da Lei ribadita di volere mettere mano alla Costituzione per instaurare una repubblica presidenziale che in un paese di democrazia fragile ed incompiuta, in un paese nel quale non esiste purtroppo un sistema di valori condivisi, potrebbe rilevarsi un abile espediente per una torsione autoritaria del nostro sistema politico, per fare rivivere il vecchio sogno fascista dell’uomo solo al comando nella moderna forma della c.d. democratura o della democrazia illiberale.
I problemi irrisolti del passato si proiettano sul futuro anche sotto altri profili che hanno una rilevanza immediata.
Può una forza politica che si appresta a governare con simili ascendenze culturali, ampiamente condivise dalle altre forze politiche della maggioranza, Lega e Forza Italia, attuare politiche che pongano fine alla crescita delle disuguaglianze e della ingiustizia sociale che affligge il nostro paese?
La risposta è negativa.
Perché questa crescita delle disuguaglianze e della ingiustizia non è frutto di un destino cinico e baro, ma il risultato di scelte politiche a lungo praticate dall’establishment di potere di questo paese che ha surrettiziamente sostituto la tavola dei valori della Costituzione con la bibbia neoliberista, i cui principi antiegualitari e antisolidaristici sono ampiamente condivisi dal grande e piccolo padronato nazionale.
Lei signora Presidente e la sua maggioranza politica non siete l’alternativa all’ establishment.
Come attesta anche la composizione della sua squadra di governo e la crescente condiscendenza dei Palazzi del potere nei confronti del suo governo, siete piuttosto il suo ultimo travestimento che nella patria del Gattopardo consente al vecchio di celarsi dietro le maschere del nuovo, creando l’illusione del cambiamento.
Voi siete stati storicamente e resterete l’espressione degli interessi del padronato.
E quanto alla sua dichiarata intenzione di mantenere una linea di fermezza contro la mafia, mi auguro che tale fermezza sia tenuta anche nei confronti della pericolosa mafia dei colletti bianchi, che va a braccetto con la corruzione, anche se mi consenta di nutrire serie perplessità al riguardo tenuto conto che il suo governo si regge sui voti di una forza politica che ha tra i suoi soci fondatori un soggetto condannato con sentenza definitiva per collusione mafiosa che mai ha rinnegato il proprio passato, e che grazie al suo rapporto privilegiato con il leader del partito, continua a mantenere tutt’oggi una autorevolezza tale da consentirgli di dettare legge nelle strategie politiche in Sicilia.
Perplessità che si accrescono tenuto conto dell’intenzione anticipata dal neo Ministro delle Giustizia di tagliare le spese per le intercettazioni, strumenti indispensabili per le indagini in tale materia, di abrogare il reato di abuso di ufficio, e di dare corso ad una serie di iniziative che hanno tutte la caratteristica di limitare i poteri di indagine della magistratura nei confronti della criminalità dei colletti bianchi.
Noi siamo le nostre scelte On.le Meloni, e lei ha scelto da tempo da che parte stare.
Certamente non dalla parte degli ultimi, non dalla parte della Costituzione e dei suoi valori di eguaglianza e di giustizia sociale, non dalla parte dei martiri della Resistenza e di coloro che per la difesa della legalità costituzionale hanno sacrificato la propria vita."
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Gerusalemme, auto investe pedoni: tre feriti lievi | Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria
22 aprile 2024 01:00 TEMPO REALE Raid di Israele a Rafah: 22 morti, tra cui 18 minori. L’appello del Papa: “In Medioriente non cedere alla logica della rivendicazione” 22 apr 09:46 Auto contro i pedoni a Gerusalemme: i feriti lievi sono tre  22 apr 09:39 Israele, capo intelligence militare si dimette per l’attacco del 7 ottobre 22 apr 08:55 Borrell: “Attacchi in Cisgiordania, servono…
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baokim80 · 1 year
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This is my new character who is opposite of Mary Sue and her name is Naru Soo-Yun! She is a half American and half Korean and she has family in the USA. This is her reference sheet and information(but because it is too small to write in the reference).
Name: Naru Soo-Yun
Nickname: Heroine Naru, Naru the mean girl’s slayer (Kami), Lady Naru (Kelly), Naru S.Y. (Carl) Great Naru (Lucy), Chilling Naru (Ed), Trustful Naru (Benny), model Naru (Anna), Normal girl, college girl student, assistant Soo-Yun (Billy), Awesome Naru (Bonnie), Naru the popular girls roast master (Kevin), Naru the inventor assistant (Thomas), Chef assistant Naru (Blossom)
Age: 23
Gender: female
Species: human
Nationality: American, Japanese and Korean mixed
Sexuality: Pansexual
Pronouns: she/her
Personally: smart, chill, good
Family: Unnamed father, Ichiyo Soo-Yun (mother) Aaron Soo-Yun (brother), unnamed family relatives, Morty Griffin (uncle), Milo Griffin (cousin), Unnamed grandmother(who is Japanese), unnamed grandfather (who is Korean), unnamed grandparents
Birthday: April 16, 2000
Likes: tomboy’s stuff, helping people, chilling with friends, animals, drawing on the art, cartoons, animations, anime and LGBT people
Dislikes: Popular and mean girls, racism, abusers, her friends got injured, Mary Sue pictures, seen Kami and Carl’s panic and anxiety attacks and perfect girls
Friends: Kami, Kevin, Kelly, Ed, Benny, Lucy, Billy, Thomas, Carl, Bonnie, Blossom, LGBT members, Hannah (Carl’s cousin), animals lovers, Samual, Lavender, Cherry, Ross (sometimes)
Enemies: The Killer Gang, assassins, racists, abusers, Mr. S.
Backstory: She was born in New York City, New York where Ed lived United States of America and lived with her family in a house near from city. Her mother is a Korean-Japanese who is a hairstylist, her father is an American who is a member of the LGBT rights organization, and her brother, Aaron is a college student like her as a college student in the college. They are students like her and her brother in the college. She is very good at the jobs and she is a job finder to wannabe actresses like her favorite actress in the series and movies. In the summer she became a photographer and journalist and her goal was to interview celebrities for magazines and films She went to the airport in Hollywood, California. She arrives at the airport with the man who is Ed’s mother’s butler and holds the sign for her to one of his mistresses, sons who have a mansion in Hollywood, Los Angeles, California. She met Ed who is the mistress’ fourth middle twin son of her 22 children and his friends who live with him in his mother’s mansion and they’re from different states and countries. After she finishes the interviews with them she goes to Comfort Inn and she goes to the inn room after she unpacks her suitcase and her backpack in the inn room. Then she was texted on her phone to her friends in New York. She went to the store to buy a portion of food and then she heard the explosion from outside and she ran into the store and she saw the beast in the city, people are screamed and ran away from the beast and then she saw mysterious heroes coming from nowhere and people are pointed the mysterious heroes called Power Guardians are coming to save the world from villains after the beast is defeated. they are saved and cheered for the Power Guardians and she can believe she saw the real-life heroes she took the pictures on her phone and sent them to her friends who are mysterious heroes who are saved by the beast. A few days later she was walking to the inn and she got blocked by the gangsters in the street she screamed and called for help til one of the Power Guardians rescued her and fought the gangsters after and he took off his mask. The Power Guardian is Ed who heard her screaming in the street, he changed into the Power Guardian and Ed ran away from her, and saw himself as a hero. 1 year later she is going to Hollywood from 1 year ago. She wants help from Power Guardians and she joins the team to search for the beasts, monsters, and villains to fight for the powers of stars signs.
-she is opposite of Mary Sue
-she is friend with them
-she is normal girl and she has brother
-she has tattoo from the one of Carl’s cousins
-she got dyed her hair half of her natural hair
-her grandmother is Japanese, her grandfather is Korean, and her grandparents are Americans.
-her ancestors are Asians from Asia
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tempi-dispari · 1 year
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From the Depth: Elektradrive, musica senza età
Gli Elektradrive, forse più di molti altri gruppi, hanno subito un oblio precoce, ingiustificato e ingiusto. La band nella propria carriera, oltre a raccogliere numerosi riconoscimenti, è stato un vero e proprio faro per il movimento underground nostrano. Il quale, però, ha dimostrato di avere la memoria davvero corta. Questo breve ripercorrere la storia del combo torinese, vuole contribuire, accanto alle mille iniziative altre, a dare il giusto lustro a musicisti non solo preparati, ma ispiratissimi.
Buona lettura!
Contesto storico:
La tensione internazionale tra USA e URSS raggiunge nell’anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa “scudo spaziale”, e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola isola di Granada, per debellare le forze cubane che l’avevano occupata. Un mese prima, aerei da guerra russi avevano abbattuto un aereo civile coreano, con 269 passeggeri a bordo, che per motivi non spiegati aveva deviato dalla propria rotta, passando sul territorio russo.
La decisione di “Time” di nominare uomini dell’anno Reagan e Andropov nasce proprio dall’idea di sottolineare l’importanza delle decisioni che i due presidenti dovranno prendere in futuro per evitare ulteriori escalations. Problemi per gli Stati Uniti anche in Libano, dove ad aprile un’autobomba esplode nei pressi dell’Ambasciata USA, provocando 63 vittime, e ad ottobre un tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani.
Disastro aereo a Madrid: a causa della nebbia due aerei si scontrano tra loro, causando 90 morti. In Inghilterra, Margaret Thatcher vince con schiacciante distacco le elezioni. Nobel per la pace al leader del sindacato polacco, Lech Walesa, mentre William Golding, l’autore de “Il signore delle mosche”, riceve quello per la letteratura. Papa Giovanni Paolo II, scampato all’attentato di Agca, promulga la bolla di indizione del nuovo Giubileo, poi a fine anno visita in cella il suo attentatore.
Otto Oscar, tutti i più importanti, per il kolossal “Gandhi”, quattro premi anche per “E.T.”: ma il vero caso cinematografico dell’anno è “Flashdance”, sostenuto anche da una colonna sonora travolgente che piazza nelle top 10 di tutto il mondo “What a feeling”. Esce anche “Il ritorno dello Jedi”: quasi 600 milioni di dollari incassati. Michael Jackson domina il mercato musicale con i singoli estratti da “Thriller”, mentre “War” lancia definitivamente gli U2. “Holiday” fà conoscere al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Louise Veronica Ciccone, detta Madonna.
In Italia
Incendio al cinema Statuto di Torino: 64 persone muoiono inossicate e per ustioni quando un incendio divampa nella sala. Altri misteri italiani: scompaiono a Roma due adolescenti, Mirella Gregori e Emanuela Orlandi. 30 anni dopo, non si sa ancora che cosa ci fosse veramente dietro. L’ennesima crisi di governo porta alle elezioni anticipate, che vedono l’affermazione del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio.
Clamoroso blitz anticamorra: vengono emessi 856 ordini di cattura contro uomini politici, avvocati e imprenditori accusati di collegamento con la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Il nome più famoso è quello del presentatore Enzo Tortora. A ottobre, viene arrestato in Brasile Tommaso Buscetta, uno dei più potenti capimafia, che diventerà “collaboratore di giustizia”. Continuano, però, gli attentati di mafia: un’autobomba imbottita di tritolo uccide il giudice Rocco Chinnici e due agenti di scorta.
Termina l’anno con il messaggio piuttosto polemico del Presidente della Repubblica Pertini. Dissociandosi dalla linea del governo, il Presidente, dopo le manifestazioni contro l’installazione dei missili americani a Comiso, afferma di schierarsi dalla parte di chi manifesta per la pace. Inoltre, invoca il ritiro del nostro contingente militare in Libano, in caso di guerra.
Cultura:
Il 20 novembre la ABC manda in onda il film per la tv “The day after”, che ipotizza un attacco nucleare sul suolo americano, precisamente nella zona di Kansas city, Missouri. Oltre 100 milioni di telespettatori guardano il film, che provoca un’ondata collettiva di isteria paragonabile solo all’esperimento di Orson Welles “La guerra dei mondi”.
Il film, girato come un documentario in presa diretta, è scioccante anche per i dettagli scientifici accurati che contiene: evitando effettacci spettacolari improbabili, mostra infatti le varie fasi di quello che sarebbe un attacco atomico, dall’iniziale blocco elettromagnetico di tutti i motori e circuiti elettrici ed elettronici, alla distruzione provocata dall’impatto dell’ordigno, agli inquinamenti portati dal successivo “fallout”.
Vengono istituiti numerosi numeri verdi per rispondere alle richieste di informazioni e rassicurazioni della popolazione, per quello che fu un vero evento mediatico che influenzò sicuramente la coscienza collettiva sul tema della guerra nucleare.
Nella musica rock:
L’83 è un momento fondamentale anche per il metal, che esplode negli States in due varianti: da una parte la violenza iperveloce del thrash con “Kill’Em All”, il primo disco dei Metallica (ma debuttano pure gli Slayer con “Show No Mercy”); dall’altra, la voglia di far casino unita all’ambizione di azzeccare il gancio melodico giusto insita nel glam dei Motley Crue, il cui “Shout At The Devil” è ancora piuttosto violento ma spianerà la strada per decine di band.
L’hardcore punk di prima generazione, prima di cambiar forma e sostanza, fa registrare ancora le opere prime di Social Distortion e Suicidal Tendencies, tuttavia i dischi più estremi dell’annata sono quelli di Swans, Sonic Youth ed Einstürzende Neubauten.
In ambito rap/hip hop, la Old School sta per volgere al termine. Con il debutto dei Run-D.M.C. ha inizio una nuova era, o meglio ‘scuola’, per il genere. Si tratta di una fase caratterizzata da pezzi più brevi e aggressivi, ideali per le radio, e contenuti in veri e propri LP (s’interrompe la produzione di singole tracce e il disco in rima diventerà ben presto un appuntamento fisso per il pubblico mainstream).
Elektradrive Storia
Le origini del gruppo vanno cercate negli Overdrive, quartetto hard rock torinese formato nel 1981
Nel 1983 gli Overdrive, definita la loro line-up (che vede Elio Maugeri alla voce, Simone Falovo alla chitarra, Eugenio Manassero alle tastiere, Stefano Turolla al basso e Alex Jorio alla batteria), decidono di mutare il loro nome in ELEKTRADRIVE. Nel Gennaio 1984 esce il primo prodotto firmato Elektradrive. E’ il singolo “Let it survive”, su etichetta Smoko Records. Nel Maggio dello stesso anno il gruppo partecipa alla compilation “HM Eruption”, edita dalla Metal Eye Records, con la track “Lord of the rings”.
Nel Marzo 1985 viene richiesta la loro partecipazione dalla Reflex/Cgd Records. “Metallo Italia” è il titolo della compilation e “Winner” è il pezzo che incidono gli Elektradrive. Nel mese di Maggio viene girato un video per la già citata canzone “Winner” ed in Dicembre la band partecipa, con il brano “Secret of the holy grave”, alla compilation “HM in Italy” della Shirak Records.
Arriva intanto il 1986 e giunge in Febbraio il debut-album per gli Elektradrive, “Over the space”. Nel mese successivo parte da Torino, città natale della band, un tour italiano di dieci date e l’estate porta grandi successi e consensi da tutta la stampa specializzata. Citiamo qui la notevolissima votazione di 90/100 sul Metal Forces. In Settembre la Discotto Records, l’etichetta per cui era uscito “Over the space”, dopo un periodo negativo dichiara il fallimento.
Ritroviamo gli Elektradrive nell’estate del 1988, quando la band inizia la stesura delle nuove composizioni e le prime incisioni in studio per il nuovo album, il cui titolo provvisorio è “Due”. Dopo un anno di gestazione, nel Luglio 1989 vede la luce il nuovo lavoro, su etichetta Minotauro Records. Definitivamente confermato il titolo “Due”. In autunno arrivano i grandi consensi: “Due” viene acclamato dall’intera stampa italiana come migliore album hard-rock nostrano.
Ma le lodi piovono anche dall’estero: “Kerrang!”, autorevole magazine britannico, affibbia la massima votazione a “Due” e commenta: “La classe di questi ragazzi è scritta in ogni brano del disco!”. Durante il mese di Novembre la Converse All Star diviene la fornitrice ufficiale e lo sponsor del quintetto torinese. All’inizio del dicembre 1989 gli Elektradrive aprono la triade Shy/Sabbat/Manowar al Palasport di Torino e la buona prova della band viene prontamente sottolineata dal pubblico e dai mezzi di informazione presenti.
Ancora nel Gennaio 1990 “Due” riscuote una entusiastica recensione su Metal Hammer/Crash e nei mesi seguenti numerosissimi magazine europei seguono le orme delle già citate testate recensendo “Due” nel migliore dei modi. Fra i giudizi più positivi quelli di Bravo, Aardshock Metal Hammer, Metal Hammer Italia e Metal Hammer U.K.. In Febbraio piovono gli inviti per concerti in numerose città italiane e nel successivo mese di Marzo i giornalisti rock italiani votano gli Elektradrive come migliore act hard n’ heavy peninsulare. In Aprile la Semaphore Records (Olanda) inizia la distribuzione europea di “Due”.
Sull’onda del successo live di una nuova song come “Big City”, gli Elektradrive entrano in studio per mettere su nastro tre nuove composizioni. In Giugno la band riceve un inaspettato, quanto rinomatissimo, “Certificato di Qualità e Riconoscimento ” nell’ambito dello statunitense “Billboard’s 2nd Annual Contest” per il brano “A man that got no heart”. Nell’estate 1990, mentre si mette a punto la stesura dei nuovi pezzi, gli Elektradrive volano a Los Angeles, paradiso del rock duro, per tenervi alcuni concerti. In Ottobre la band parte per un tour che nell’arco dei due mesi successivi, li porta ad attraversare l’Italia in lungo e in largo, dando vita ad una serie di concerti che ottengono un notevole successo.
E’ il Gennaio 1991 quando la band decide di sparire per qualche tempo dai palcoscenici al fine di ottenere la giusta concentrazione per preparare il nuovo materiale. Ritroviamo la band torinese all’inizio del 1992 alle prese con la pre-produzione del terzo album. Dopo alcune trattative, nel mese di Maggio, gli Elektradrive firmano un nuovo deal discografico con la Dracma Records. In Giugno il combo piemontese entra in studio per registrare la track “Snake ’92”, che appare sulla compilation “Nightpieces II” edita in Ottobre per la Dracma Records. In Luglio il gruppo suona alcuni show al “Charity open Air Summer Festival” ed in Settembre iniziano finalmente le incisioni per il nuovo album.
“Big City”, questo è il titolo del terzo lavoro firmato Elektradrive, vede la luce nell’aprile del 1993 e conferma “alla grande” la classe e la cristallina perizia della band torinese. Sempre in Aprile gli Elektradrive si propongono dal vivo al pubblico di Torino con un concerto che, contemporaneamente, presenta il nuovo album “Big City” e festeggia il decennale della band, 1983-1993. “Big City” riscuote immediatamente un ottimo successo di critica su tutte le testate specializzate italiane. Ricordiamo, fra le altre, le entusiastiche recensioni di: Flash, Metal Shock, Metal Hammer.
In autunno, nell’ambito di alcuni festeggiamenti cittadini, la band si esibisce di fronte a diverse migliaia di spettatori ed intanto si fanno più insistenti le richieste, prevalentemente dalla Germania, dell’ormai esaurito primo album, “Over the space”.
Nel Gennaio 1994 il quintetto torinese intraprende un nuovo tour italiano che porta i nostri a zonzo per tutto il nord Italia. Fra questi concerti la data torinese coincide con l’inaugurazione del nuovissimo auditorium della Dracma Records. Ovunque la band è accolta da un folto pubblico e riscuote grandi consensi. Viene intanto raggiunto l’accordo con l’etichetta tedesca Long Island Records per la ristampa su CD di “Due” con l’aggiunta di alcune bonus tracks.
Questa edizione fa parte di una speciale serie denominata “Long Island Records Classics” ed è caratterizzata da un artwork particolarmente curato ed una edizione limitata di 2000 copie in Gold-CD. In Aprile tutti i maggiori magazine nazionali specializzati in Hard ‘ n Heavy offrono rinnovata attenzione agli Elektradrive: i nostri sono una band storica dell’hard italiano e una delle punte di diamante della scena heavy nazionale. La band sigla un altro contratto con la giapponese Alfa Inc./Brunette Label per la ristampa nel paese del Sol Levante di due CD contenenti i due più recenti lavori, “Due” e “Big City”.
Quest’ultimo con l’aggiunta di alcune extra-tracks. Entrambi i prodotti, rinnovati nella grafica e contenenti i testi in inglese e giapponese, sono stati messi sul mercato nell’Ottobre 1994. Dal 1995 al 2000 la band subisce cambiamenti nella formazione e si avvale della collaborazione di ottimi musicisti che sostituiscono alcuni membri originali. Ciò porta alla realizzazione di un demo di 9 pezzi chiamato Scheme, che desta l’attenzione del mitico Ronnie Montrose (chitarrista, musicista, produttore, già con Sammy Hagar, Edgar Winter e Rick Derringer) e si dimostra interessato alla produzione di questo lavoro.
A metà 2004, Elio Maugeri ritorna a scrivere dei pezzi con Simone Falovo, e da qui inizia il lungo percorso della reunion della band che porta a gettare le basi per la realizzazione del nuovo lavoro. Il CD avrà come titolo “Living 4” e conterrà 14 nuove songs che come stile si differenziano leggermente rispetto agli ultimi lavori della band: hard rock melodico di base, con molte venature blues, ed arrangiamenti di chitarre acustiche, con presenza di tastiere meno dominante rispetto al passato.
E siamo al 2009, anno che vede l’uscita del tanto atteso ed annunciato L4, per la Valery Records!
Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali:
la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
La formazione vede 4/5 dei componenti originali, che sono gli stessi che formavano gl Overdrive:
Elio Maugeri: voce Simone Falovo: chitarre Stefano Turolla: basso Alex Jorio: batteria
Come in passato, per i tre precedenti lavori della band, molta attenzione è stata dedicata al tema dei testi; presto sarà pubblicata sul sito ufficiale, una traduzione in italiano di tutte le liriche dell’album. Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali: la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
Dal 2009 al 2011 la band gira in Italia per i concerti del tour di Living 4. All’uscita del disco segue un tour di 25 date e la band, per alcune date, sperimenta anche una nuova veste live ri-arrangiando gran parte del suo repertorio in versione acustica, riscuotendo ottimi consensi da parte del pubblico. Nel 2012, escono entrambe le riedizioni rimasterizzate del secondo e terzo album: DUE – 24 Years Carat Gold per Electromantic Records Big City – XX Anniversary per Dracma Records, che contiene due bonus track del periodo dell’uscita dell’album “Snake 92” e “Fly High”.
Oggi:
Il 23 giugno 2023 – Mc Ryan’s (Viale Europa 60 Moncalieri, Torino) gli Elektradive si sono esibiti in un concerto evento in formazione originale per festeggiare i 40 anni di carriera della Band! Per gli amanti del grande AOR un evento imperdibile! Per l’occasione sono saliti sul palco: Elio Maugeri: voce, chitarra ritmica Simone Falovo: chitarre, cori Stefano Turolla: basso, cori Alex Jorio: batteria, cori Eugenio Manassero: tastiere, cori
ed hanno suonato brani tratti da:
1984 – Smoko Records single 1986 – Over the space – debut album 1989 – DUE 1993 – Big city 2009 – Living 4
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kritere · 1 year
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Bollettino Covid oggi, i dati di contagi e morti in Italia di sabato 22 aprile regione per regione
DIRETTA TV 22 Aprile 2023 I dati dei bollettini Covid di oggi, sabato 22 aprile 2023, sul numero aggiornato di contagi, morti e ricoveri nelle regioni italiane che ancora rendono disponibile il bollettino quotidiano. 0 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su ATTIVA GLI AGGIORNAMENTI Il bollettino Covid con i dati di oggi, sabato 22 aprile, con i numeri in…
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lamilanomagazine · 1 year
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San Donato Milanese, al centro la fotografia: sei i percorsi espositivi per raccontare storie di terre e culture lontane.
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San Donato Milanese, al centro la fotografia: sei i percorsi espositivi per raccontare storie di terre e culture lontane.   Il legame tra Cascina Roma Fotografia a San Donato Milanese e la fotografia si è fatto nel tempo sempre più stretto. Quest’anno la rassegna torna con sei mostre, quasi tutte inedite in Italia, di altrettanti giovani fotografi internazionali. Sei percorsi espositivi, dal 22 aprile al 4 giugno, di qualità eccezionale e molto diverse tra loro da cui emergono storie inusuali, racconti da terre e culture lontane dalla nostra. Una serie che si articola tra le sale di Cascina Roma Fotografia e gli spazi pubblici outdoor, accessibili grazie ad un approccio volto a portare la fotografia nella comunità. Gli autori sono Chiara Negrello, Mikkel Hørlyck, Ian Cheibub, Stephan Lucka, Laure Andrillon e Jana Mai. Chiara Negrello con Like The Tide (Come la marea), racconta le storie di un gruppo di donne pescatrici nel Delta del Po, in Emilia Romagna. La parità di genere in Italia varia da regione a regione e in base alla linea di demarcazione tra la vita che le donne conducono a casa e nei luoghi di lavoro. In questo groviglio di cultura, tradizioni, politica e patriarcato le donne del Delta sono state per tre generazioni parte integrante del motore economico che ha sollevato le loro famiglie e la regione intera. Sembrano trovare con naturalezza un equilibro tra un lavoro fisicamente impegnativo come quello di pescare vongole, portato avanti in un clima non certo gradevole, e uno straordinario impegno nel prendersi cura delle proprie famiglie e l'una dell'altra. Così come l’acqua riflette i cieli dal colore azzuro-grigio, queste donne si presentano a noi in doppia veste con un fisico provato dalle intemperie, ma che che brilla di gentilezza e cura. Questo racconto fotografico insegue le vite di queste donne mentre infuriava la pandemia di Covid-19 e il loro stesso settore stava affrontando l'incertezza del futuro. Attraverso l'obiettivo, che ci ha regalato questa straordinaria sorellanza di donne ambientata in un piccolo villaggio remoto, questo progetto spera di annullare alcune delle idee stereotipate di femminilità e dell’essere donna. Mikkel Hørlyck con Last Stronghold (L’ultima roccaforte). "I rifugiati non si arrendono facilmente. Sono pienamente consapevoli del rischio che corrono e di ciò che li attende in Croazia, ma sono determinati ad attraversare il confine", afferma Nataša Omeroviš, 47 anni, operatrice umanitaria che coordina l’International Organization for Migration (IOM). Nella Bosnia nord-occidentale rifugiati e migranti subiscono una sconfitta dopo l'altra quando tentano di attraversare il confine per entrare nell’Unione Europea e in Croazia, dove ci sono circa 6.500 poliziotti pronti a respingerli. Le condizioni di vita per rifugiati e migranti bloccati in una condizione che perdura sono difficili. Subiscono violenze e umiliazioni da parte della polizia di frontiera croata che è molto potente e si appropria del poco denaro che i migranti possiedono o distrugge i cellulari che portano con sè. L'ONG Border Violence Monitoring Group e diversi organi di stampa denunciano la violenza degli agenti ormai da diversi anni. Dal 2015 l’Unione Europea ha concesso alla Croazia 150 milioni di euro per rafforzare i controlli alle frontiere e tenere migranti e rifugiati fuori dai propri confini. I migranti hanno lasciato i loro paesi d'origine a causa delle condizioni di vita precarie o insostenibili, a causa di conflitti, povertà o disastri naturali che impediscono loro di tornare. Ian Cheibub con There’s a Hole Inside Us (C’è un vuoto dentro di noi) Sotto terra ci sono i nostri morti e la nostra ricchezza. Aerei, automobili, frigoriferi, edifici e gran parte del materiale che ci circonda proviene da Carajas, la più grande miniera di ferro del mondo, situata nel cuore della foresta pluviale brasiliana. Oggi genera miliardi di dollari di profitti per le aziende, ma una volta era il centro del più importante movimento di guerriglia in Brasile. Nel 1982, 10 anni dopo la cessazione dei combattimenti, il progetto Great Carajás fu lanciato dal governo brasiliano, con l'assistenza degli Stati Uniti. Questa operazione ha portato con sè un'eredità di cancellazione storica poiché le violazioni dei diritti umani sono state seppellite lungo i 900.000 km² della regione. Questo progetto si propone pertanto di ricercare sia i vuoti lasciati nella terra a causa dell’attività mineraria, che quelli nelle persone che vivono a Carajas e che conservano nella loro memoria la complessa storia di questa regione. Si tratta di un racconto alternativo dove il fotografo indaga come miti e sincretismi siano strumenti di sovversione allo status quo, guardando all'intersezione tra cultura, dipendenza e sfruttamento. L’obiettivo è quello di creare una narrazione che ritragga queste persone come protagoniste della società, riaffermando la loro centralità nel complesso rapporto tra l’ambiente che si abita e la storia di un luogo. Stephan Lucka con The Feeling We Only Know (Il sentimento che solo noi possiamo capire). Se chiedi a uno scout cosa c'è di speciale nell'essere scout, spesso la risposta che ti viene data è la seguente: "È difficile da descrivere, una sensazione che probabilmente solo gli scout comprendono appieno". Stephan Lucka conosce bene questa sensazione, perché lui stesso è stato uno scout in gioventù. Con questo progetto ha voluto così avvicinarsi fotograficamente a questo "indescrivibile" e lo ha fatto tornando tra i Boy Scout, immergendosi ancora una volta in quel mondo a lui familiare. I Boy Scout e le Girl Scout sono il più grande movimento giovanile del pianeta: sono circa 46 milioni in tutto il mondo, 260.000 in Germania. Gli scout formano il proprio microcosmo socioculturale, un piccolo mondo che riflette sempre un contesto sociale più ampio. Cosa rende ancora oggi attraente l’ambiente degli Scout agli occhi dei giovani in una società così accelerata, consumistica e high-tech? Le immagini cercano di dare una risposta visiva alla domanda a cui è così difficile rispondere per la maggior parte degli scout e restituiscono un racconto fedele di crescita, amicizia e intimità, ma anche di rispetto e considerazione, su come vogliamo trattarci gli uni con gli altri e su come possiamo vivere insieme. Laure Andrillon con Fountain of Youth (Fonte della giovinezza). Gli Harlem Honeys & Bears sono una squadra senior di nuoto sincronizzato fondata nel 1979 nel cuore di Harlem, a New York. I membri hanno attualmente un'età compresa tra i 64 e i 100 anni. Alcuni componenti della squadra nuotano da quando sono nati; altri hanno superato la paura dell'acqua dopo i sessant'anni. Nel febbraio del 2022 questa comunità ha ripreso a riunirsi in piscina, dopo aver trascorso quasi due anni lontano dall'acqua a causa della pandemia e della conseguente chiusura delle piscine pubbliche. Ogni martedì e giovedì, gli Honeys & Bears trasformano il centro ricreativo St Mary's, situato nel Bronx, in un gioioso parco giochi. Alcuni lasciano i loro bastoni e deambulatori sul ponte della piscina. Quando scivolano in acqua, la gravità sembra scomparire, le malattie e le ferite passano inosservate: si sentono di nuovo giovani. Per questi nuotatori parte della minoranza afro-americana, la piscina è diventata un luogo di guarigione fisica ma anche psicologica, poiché alcuni di loro hanno vissuto in prima persona l'era delle piscine segregate negli Stati Uniti. Ricordano com'era quando potevano andare in piscina solo nei giorni ”colored” e quando la piscina doveva essere svuotata il giorno successivo perché i bianchi erano troppo disgustati per nuotare nella stessa acqua dei neri. Queste cinque mostre saranno visitabili presso le sale espositive di Cascina Roma Fotografia. Jana Mai invece ci porta nella Repubblica Moldova, dove c’è una piccola regione autonoma conosciuta come Gagauzia. Qui vive una popolazione in gran parte sconosciuta ma che preserva antiche tradizioni. “The Descendants of the Wolves” (I discendenti dei lupi) sono una minoranza turca di fede ortodossa cristiana che cerca orgogliosamente di preservare l’identità di un popolo, le tradizioni e soprattutto la lingua per raggiungere, un giorno, l’agognata indipendenza a lungo sognata. Questa mostra invece sarà visitabile presso il parco Laghetto Europa. Epson, partner del Travelling Festival Epson offre una stampa fotografica su vari tipi di supporto e non solo su carta fotografica specifica. In particolare per mostre en plein air, il formato che tanto successo ha avuto al Festival della Fotografia Etica di Lodi, si è realizzato anche per le mostre di San Donato Milanese, dove la tecnologia Epson ha permesso di produrre stampe fotografiche di grande dimensione e di forte impatto per colori e dettagli, caratterizzate da elevata qualità e lunga durata grazie anche a inchiostri resistenti a luce solare e agenti atmosferici. Sul progetto CASCINA ROMA FOTOGRAFIA è un progetto realizzato dal Gruppo Fotografico Progetto Immagine, ideatore del Festival della Fotografia Etica, in collaborazione con il Comune di San Donato Milanese. A partire dall'autunno 2018 fino a dicembre 2024, Cascina Roma si trasforma in un centro internazionale dedicato alla fotografia, un luogo in cui approfondire la cultura dell'immagine. Importanti mostre tutto l’anno a cui si aggiungono workshop fotografici con frequenza semestrale, corsi di fotografia, incontri tematici e un progetto “Educational”, che punta a coinvolgere la cittadinanza e, in particolare, le scuole secondarie di primo e secondo grado. Per informazioni: Alberto Prina tel. +39.3883638088 [email protected] Per restare aggiornati e per maggiori informazioni visitare: cascinaromafotografia  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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perfettamentechic · 1 year
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22 aprile … ricordiamo …
22 aprile … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2020: Shirley Knight, attrice statunitense. Sposò l’attore Eugene Persson, da cui ebbe  e con l’attore John Hopkins.  (n. 1936) 2011: Helen Stenborg, Helen Joan Stenborg, è stata un’attrice americana di teatro, cinema e televisione.  Ha recitato occasionalmente con il marito, l’attore Barnard Hughes, con il quale è stata sposata per 56 anni dal 1950 fino alla sua morte. (n. 1925) 2006: Alida…
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The first hyper-realistic body of Christ based on the Holy Shroud is on exhibit in Spain
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By Nicolás de Cárdenas / Peter Pinedo
ACI Prensa Staff, 7 April 2023
This Holy Week, Gaudix Cathedral in Granada, Spain, is hosting the exhibition of the first hyper-realistic recreation of the body of Christ based on data obtained from the Shroud of Turin.
The exhibit first opened at Salamanca Cathedral in central Spain and will remain in Granada until June 30. It will tour Europe for the remainder of 2023.
The sculpture, made of latex and silicone, weighs about 165 pounds.
The posture is of the deceased Christ in rigor mortis. The legs are somewhat bent, hands crossed at the level of the pubis.
There is no false modesty in the figure. The entire body of the man on the Shroud is visible, nothing omitted, including circumcision.
The hair that has been used is human and can be seen all over the body, from the feet to the head with all realism, without leaving out a detail.
When one approaches the figure — with hands behind one’s back in accordance with exhibit rules for visitors — one can observe every pore of the skin, freckles, eyelashes, and eyebrows.
The back is slightly raised, making apparent the lacerations on the head caused by the crown of thorns, and there is a kind of small braid that ties the hair on the back of the head.
Also seen are the bruises on the shoulders due to carrying the weight of the cross.
On the skin, you can see each of the tearing wounds produced by the scourging and the traces of the nails in the hands and feet, as well as the one between the fifth and sixth ribs on the right side.
The nose is broken and the right eye bruised.
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While it was on display in his diocese, Bishop Jose Luis Retana Gozalo of Salamanca said that this hyper-realistic representation does not imply a “theological conflict” because the Mystery has become flesh.
On the contrary, “it will be an aid to see the Mystery, a call towards the Mystery.”
In addition to the figure representing the crucified Christ, there is a preliminary exhibit that puts the viewer in context about the reality of the scourging and crucifixion and the research into the Holy Shroud.
The hyper-realistic sculpture tries to present before the viewer a “body of human quality without artistic movement and without interpretation," based from multidisciplinary scientific data based on studies on the Holy Shroud.
The curator of the exhibition, Álvaro Blanco, who dedicated more than 15 years of research into its realization, gives a lengthy prior explanation of the historical and scientific data that culminates in the hyper-realistic body.
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Blanco confessed during the presentation of the exhibition in the sacristy of the Cathedral of Salamanca that at the moment of seeing the finished body, he was convinced that “he was before Jesus, he was before the image of the body of Jesus of Nazareth.”
A group of artists created the sculpture under Blanco’s direction.
“The Mystery Man” is presented by ArtiSplendore, a company specializing in cultural and artistic patrimony exhibitions and tourism.
“In the next 20 years we want to go to churches around the world,” said the company’s executive director.
Blanca Ruiz Antón, another spokesperson for the exhibit, told CNA that Italy will be our next location after Guadix, adding that though there are no current plans to do so, they would love to go to the States. 
This story was first published by ACI Prensa, CNA’s Spanish-language news partner. It was translated and adapted by CNA on 22 October 2022 and updated on 5 April 2023.
https://www.catholicnewsagency.com/news/252551/the-first-hyper-realistic-body-of-christ-based-on-the-holy-shroud-is-on-exhibit-in-spain
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An Inside Look at a New Exhibition on the Shroud of Turin in Spain | EWTN News Nightly
14 October 2022
A new exhibition in Spain is renewing interest in the Shroud of Turin. It showcases a life-sized model of a man depicting the person who was wrapped in the shroud, to many - Jesus Christ.
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projectmetalmusic · 1 year
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Project Metal Across The Pond (April 6th 2023)
On this week’s episode of Project Metal Across The Pond With Ell Yong, the bands that are on show: 22 For Silicon Alone, Abaddonia, Alase, Alchemy Fire, Filthy Filthy, Apogean, Black7, All Wasted, Anyverse, Atlas : Empire, Alfa Pentatonik, BLACK REUSS, ANTISAINT, Attractive Chaos, Avaland, BIKE, GORILLA WIZARD, Bad Bones, Furious Barking, Necronomicon Ex Mortis, Withered Hand, IAmber, Ronnie…
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I’ve made a diagram for y’all:
April 22, 2001: Shrek
June 5, 2008: Off
April 13, 2009: Homestuck
November 25, 2010: Danganronpa
October 25, 2011: Homestuck hiatus post-Cascade
November 5, 2011: Orenronen’s SA LP
November 11, 2011: A6 kicks off
December 24, 2011: Karkalicious
July 26, 2012: Danganronpa 2: Goodbye Despair
September 4, 2012: Homestuck Kickstarter
December 11, 2012: Orenronen’s SA LP for sdr2
April 14, 2013: 1 year megapause
(Off becomes the game du jour for some rsn)
(found this article about it: https://indiehellzone.com/2020/02/19/how-off-took-off/, cheering. Quote below is from different article on same site btw) “Mortis Ghost was on the RPG Maker Cola podcast a while ago, giving a bunch of behind the scenes stuff where he was just as confused about the rise of OFF as I was.” This… is hilarious
June 12, 2013: end Megapause
June 24, 2013: Undertale Kickstarter
October 16, 2013: Gigapause
February 11, 2014: unexpected US localization of sdr
October 16, 2014: End Gigapause
September 15, 2015: Undertale
November 6, 2019 at 2:19 am: ⬇️
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carmenvicinanza · 2 years
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Käthe Kollwitz. Arte e politica
https://www.unadonnalgiorno.it/larte-a-servizio-degli-ultimi/
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Non ho difficoltà a ammettere che la mia arte si pone degli obiettivi. Io voglio agire nella mia epoca. La mia formazione d’artista ha coinciso con la nascita del socialismo.
Certo, a quel tempo non svolgevo un’attività militante vera e propria, ma di sicuro capivo che l‘idea della bellezza per me era il proletariato, nelle sue tipiche espressioni di lotta e di sofferenza, che mi spronavano a dipingere.
Più tardi, quando ho conosciuto gli operai più da vicino, al primo sentimento che avevo provato per loro s’aggiunse quello di dover mettere la mia arte al loro servizio.
Käthe Kollwitz, pittrice, scultrice, stampatrice, litografa e xilografa espressionista, impegnata soprattutto nella rappresentazione degli ultimi e le ultime.
Socialista e pacifista, seppe dare espressione e dignità alle persone vittime di povertà, fame e guerra.
Nata a Königsberg, nella vecchia Prussia, l’8 luglio 1867, con il cognome Schmidts, i suoi primi disegni, risalgono a quando aveva 16 anni, ritraeva operai, marinai e contadini che vedeva nell’ufficio di suo padre. Studiò in una scuola femminile d’arte a Berlino e poi a Monaco. Nel 1891 sposò Karl Kollwitzs, da cui ebbe due figli.
Tra i suoi lavori più apprezzati c’è un ciclo di litografie (Povertà, Morte, Cospirazione) e dipinti (Marcia dei tessitori, Rivolta, La fine) esposti pubblicamente nel 1896.
Un’altra serie di litografie, create tra il 1902 e il 1908, raffigura la guerra dei contadini tedeschi. In quegli anni ebbe modo di frequentare l’Académie Julian di Parigi, dove imparò a scolpire e, una delle litografie del ciclo, dal titolo Scoppio, vinse il premio Villa Romana che le garantì per un anno, il 1907, la permanenza in uno studio di Firenze.
Nel 1914, durante la prima guerra mondiale perse il figlio Peter sul campo, avvenimento che le causò una lunga depressione. Successivamente progettò per lui e i suoi compagni morti un memoriale scultoreo, I genitori addolorati, distrutto e poi rifatto, venne terminato solo nel 1932.
Nel 1917, al suo cinquantesimo compleanno, la galleria di Paul Cassirer espose 150 suoi dipinti.
Nel 1924, Käthe Kollwitz, disegnò il manifesto dal titolo Mai più guerra! che esprime la sua protesta contro il militarismo.
Attiva nel partito socialista, fece parte del movimento artistico Secessione di Berlino.
Con l’ascesa del nazismo, nel 1933, a causa delle sue manifeste idee politiche, venne costretta a dimettersi dall’Accademia delle Arti e le fu vietata qualunque attività artistica.
Riuscì a sfuggire alla deportazione in un campo di concentramento, restando a Berlino, fino a quando fu sfollata dai bombardamenti, nel 1943.
Non si fece scoraggiare dalla dittatura e rimase fedele ai suoi ideali progressisti. Malgrado malattia, età e persecuzioni, continuò a lavorare e a portare avanti i propri ideali nelle sue opere.
È morta a Moritzburg, vicino Dresda, il 22 aprile 1945.
In Germania viene ricordata in tanti modi, le sono state dedicate strade, piazze, monumenti, un francobollo e un museo.
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paoloxl · 2 years
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Un contributo dell'Usi Unione Sindacale Italiana fondata nel 1912, tratto da “Lotta di Classe” di aprile 2022 e a cura di Claudia Santi (segretaria generale Nazionale USI)
Per favore non chiamatele morti bianche! Sono morti nere come la coscienza di chi, per non rinunciare a qualche fetta di profitto, taglia sulla sicurezza considerandola un costo improduttivo. E intanto il numero degli incidenti sul lavoro continua ad aumentare. Nel 2021 sono stati 1.221 i morti (dati INAIL). Dall’ inizio dell’anno, gli incidenti mortali sui luoghi di lavoro sono 279: ben 11 di questi si sono verificati tra il 22 e il 25 marzo. Con questo trend, si prevedono oltre 1000 morti sul lavoro entro la fine dell’anno. C’è poi da considerare tutto il lavoro nero e il lavoro sommerso, che in Italia, ha una notevole incidenza, e per il quale non esistono né numeri, né stime neanche approssimative.
Secondo i dati pubblicati dall’INAIL relativi al mese di gennaio 2022, le denunce di infortunio trasmesse all’istituto sono state 57.583 (+ 47% rispetto a gennaio 2021 e + 23,9% rispetto a gennaio 2019). Il numero degli incidenti sul lavoro che hanno coinvolto lavoratrici ha subito un incremento del 61,9%, mentre quello che ha coinvolto lavoratori è aumentato del 34% (degli infortuni tra i giovanissimi abbiamo trattato nel numero di dicembre 2021). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale registrate nel mese di gennaio 2022 sono state 46, quasi l’11% in più rispetto a quelle registrate nel primo mese del 2021. L'analisi territoriale evidenzia un incremento delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: l’incremento più marcato è relativo all’area del Nord-Ovest (+79,7%), a seguire il Sud (+53,5%), il Centro (+36,6%), le Isole (+32,0%) e il Nord-Est (+22,0%). L’INAIL ha registrato anche un aumento dei casi di infortunio in itinere che sono quasi raddoppiati, passando da 7 a 13 nel solo mese di gennaio. Uno dei settori in cui si muore di più è quello della manutenzione, a causa del carattere fatiscente delle strutture e delle infrastrutture. Il 21 marzo scorso, un operaio ha perso la vita, mentre lavorava alla manutenzione di un palo del telefono a Fagnano Olona (Varese): il palo telefonico si è spezzato e ha ceduto, provocando la caduta dell’operaio da un’altezza di oltre quattro metri.
A questa triste contabilità si aggiunge il rapporto sui decessi da Covid: dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 28 febbraio i contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’INAIL sono 229.037, pari a oltre un sesto del totale delle denunce di infortunio pervenute da gennaio 2020 e all’1,8% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanità alla stessa data. I casi mortali da Covid-19, denunciati da inizio pandemia, sono 835. La maggioranza delle infezioni di origine professionale riguarda le donne: la percentuale delle lavoratrici contagiate sul totale dei casi denunciati si attesta, infatti, al 68,3%. I comparti produttivi del trasporto e del magazzinaggio hanno registrato nel corso del 2021 e nel primo bimestre del 2022, incidenze di contagi professionali maggiori rispetto al 2020: in particolare, il magazzinaggio a gennaio 2022 conta anche il numero più elevato di denunce da inizio pandemia (quasi 2.900 casi). La provincia in cui si registra il maggior numero di contagi professionali nell’ultimo mese di rilevazione (febbraio 2022) è quella di Roma. Questi numeri stanno ad indicare che è venuto a mancare o che è stato carente il sistema delle misure preventive, prima di tutto le misure di igiene e sanificazione.
E mentre mass media e governanti ci invitano calorosamente alla commozione per i “gloriosi caduti” nella difesa delle città dell’Ucraina, la strage sui posti di lavoro continua incessante nel silenzio generale, perché una morte sul lavoro non fa notizia né audience e non attrae proventi dalla pubblicità. LA SALUTE NON E’ UNA MERCE, LA SICUREZZA SUL LAVORO NON E’ UN “COSTO” DA RIDURRE, ELIMINARE PER MANTENERE MARGINI DI PROFITTO.
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bnhafandomcalendar · 3 years
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BNHA Fandom Calendar: 20 - 26 Mar
Signups for Exchanges, big bangs, etc.
Kaminari Big Bang, a Kaminari bang has writer apps (closing 22 Mar) and artist/beta/pinch hitter apps (closing 5 Apr)
Multidimensional, an AU Sero/Todoroki bang has artist signups (closing 25 Mar)
@hawksbigbang, a Hawks bang (closing 4 Apr)
NEW: @shinkamimegabang, a Shinsou/Kaminari bang has writer apps (closing 30 April), artist/beta apps (closing 14 May), and pinch hitter apps (closing 30 June)
Zine sales/preorders:
REDACTED, a BKDK SCP Zine (closing 31 Mar)
Gravity Between Us Vol 2, a Midoriya/Uraraka zine (closing 1 Apr)
@phoenixwingszine​, a Dabi/Hawks zine (closing 9 Mar)
@hustlehawkszine, a thirsty Hawks fashion zine (closing 17 Apr)
Distortion, a Shigaraki Tomura zine (closing TBA)
Leftover Sales:
@bnhaformalwear, a formalwear zine (closing 2 Apr)
Free Zines (A full list of free zines can be found here):
NEW: Bomb Voyage, A Bakusquad Zine
Contributor Applications:
@bktdanthology, a BakuTodo fic zine (closing 22 Mar)
@bnhavacation, a vacation zine (closing 28 Mar)
@staycationzine, a 1A dorm life antics zine (closing 31 Mar)
Seroroki Zine, a Sero/Todoroki zine (closing 5 Apr)
Stepping Stones, a free zine about Midoriya’s growth (closing 9 Apr)
@iida-zine, an Iida brothers zine (closing 10 Apr)
Noctem Mortis, a dark horror zine (closing 10 Apr)
Mod Applications:
Unerasable Bonds, an Aizawa soulmate zine (closing 28 Mar)
Interest checks:
Shiggy Zine, a Shigaraki Tomura zine (closing 27 Mar)
Reverb, a Jirou Kyouka zine (closing 27 Mar)
BKDK Flower Zine, a Bakudeku flower zine (closing TBA)
NEW:  MHA OCxCanon Anthology Zine, an OC x canon character zine (closing TBA)
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corallorosso · 3 years
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Qatar, nessuna indagine sulla morte di migliaia di lavoratori migranti Manjur Kha Pathan, 40 anni, era alla guida del camion per 12-13 ore al giorno. Si era lamentato perché l’impianto di aria condizionata non funzionava più. Il 9 febbraio 2021 si è sentito male nel suo alloggio ed è morto prima che arrivasse l’ambulanza. Sujan Miah, 32 anni, era un tubista impegnato in un progetto nel deserto. È stato trovato morto nel suo letto la mattina del 24 settembre 2020. Nei quattro giorni precedenti la temperatura aveva superato i 40 gradi. Tul Bahadur Gharti, operaio edile, è morto nel sonno il 28 maggio 2020 dopo aver lavorato per circa dieci ore con una temperatura che aveva raggiunto i 39 gradi. Suman Miah, 34 anni, operaio edile, è morto il 29 aprile 2020 dopo un lungo turno di lavoro con una temperatura di 38 gradi. Il governo del Bangladesh ha offerto alla famiglia un risarcimento equivalente a circa 3000 euro, che però sono stati destinati a ripagare debiti contratti con i procacciatori di lavoro in Qatar. Yam Bahadur Rana, guardia di sicurezza in un aeroporto, un lavoro che lo obbligava a rimanere seduto per lunghe ore sotto il sole, è morto sul lavoro il 22 febbraio 2020. Mohammad Koachan Khan, 34 anni, intonacatore, è stato trovato morto nel suo letto il 15 novembre 2017. Anche la sua famiglia ha ottenuto assistenza dal governo del Bangladesh ma anche in questo caso la somma ricevuta è stata usata per ripagare i debiti pregressi. Questi sei lavoratori migranti, le cui storie sono al centro di un nuovo rapporto di Amnesty International sul Qatar, godevano di ottima salute e avevano superato gli esami medici obbligatori prima di partire per il Golfo. Le statistiche ufficiali del Qatar mostrano che dal 2010 al 2019 sono morti 15.021 stranieri di ogni età e occupazione. Su buona parte di questi decessi, le autorità locali non hanno indagato nonostante le prove che fossero collegati alle condizioni di lavoro. Le autorità locali, infatti, sono solite emettere certificati di morte senza condurre adeguate indagini, attribuendo i decessi a “cause naturali” o a generici problemi cardiaci. Questi certificati impediscono di reclamare un risarcimento a famiglie già in grave difficoltà dopo aver perso il loro unico percettore di reddito. Il rapporto di Amnesty International, basato sull’analisi di 18 certificati di morte emessi tra il 2017 e il 2021 e su interviste alle famiglie dei sei lavoratori migranti deceduti, mette in evidenza la rischiosa correlazione tra condizioni climatiche estreme e turni di lavoro eccessivi e fisicamente sfibranti. Dei 18 certificati di morte esaminati da Amnesty International, 15 non hanno fornito informazioni sulle cause alla base del decesso limitandosi a espressioni quali “grave crisi cardiaca originata da cause naturali”, “non precisata crisi cardiaca” o “acuta crisi respiratoria originata da cause naturali”. Il fatto che un’elevata percentuale di decessi sia attribuita a “disturbi cardiovascolari” rischia di oscurare l’altro fatto che un gran numero di decessi resta senza spiegazione. Questo è quanto indicano anche i dati provenienti dagli stati dell’Asia meridionale, dai quali arriva la maggioranza dei lavoratori in Qatar. Ad esempio, i dati ufficiali del Bangladesh mostrano che nel 71 per cento dei casi di connazionali morti in Qatar tra novembre 2016 e ottobre 2020 il decesso è stato attribuito a “cause naturali”. Un’indagine del Guardian ha rivelato che, nel 69 per cento dei casi di lavoratori provenienti da India, Nepal e Bangladesh tra il 2010 e il 2020, il decesso è stato attribuito a “cause naturali”. Uno dei principali rischi per la salute dei lavoratori migranti in Qatar, ampiamente documentato quanto prevedibile, è dato dall’esposizione a temperature estreme e a tassi elevati di umidità. Nel 2019 uno studio condotto dalla rivista Cardiology ha trovato una correlazione tra caldo e decessi di lavoratori nepalesi in Qatar e ha concluso che “almeno 200 dei 571 decessi per problemi cardiovascolari dal 2009 al 2017 avrebbero potuto essere evitati”. Fino a poco tempo fa la principale protezione contro i colpi di calore era il divieto di lavorare all’esterno in determinati orari, tra il 15 giugno e il 31 agosto. Nel maggio 2021, l’inizio del periodo è stato anticipato al 1° giugno e sono state introdotte due nuove misure: il divieto di lavorare all’esterno quando l’indice che misura caldo e umidità supera una determinata quota e il diritto dei lavoratori di fermarsi e presentare un reclamo al ministero per lo Sviluppo amministrativo e gli Affari sociali se temono un colpo di calore. Manca tuttavia ancora una misura fondamentale: periodi di riposo proporzionali alle condizioni climatiche e alla natura del lavoro. Il diritto dei lavoratori ad “autogestire” i ritmi di lavoro nella stagione calda, a causa dei rapporti di lavoro estremamente iniqui non risulta particolarmente utile. Le autorità del Qatar, uno degli stati più ricchi del mondo, hanno non solo tutte le possibilità ma anche l’obbligo di cambiare questa situazione. Amnesty International chiede loro di rafforzare le leggi sulla protezione dei lavoratori dalle temperature estreme introducendo periodi di pausa obbligatori e migliorando le procedure di indagine, di certificazione e di risarcimento per i decessi dei lavoratori migranti. Riccardo Noury Portavoce di Amnesty International Italia
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