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#Napoli Velata
laviejaguardia · 6 months
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Marwan Kenzari 🤝 Alessandro Borghi
Tragic characters
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omarfor-orchestra · 10 months
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Mi fa ridere poi "il regista di La Dea Fortuna e Le Fate Ignoranti" il resto della sua filmografia:
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recherchestetique · 5 months
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La vertiginosa scala ellittica di Palazzo Mannajuolo , ubicato nel quartiere Chiaia di #Napoli, è uno tra gli esempi più virtuosi dell'architettura #liberty napoletana.
Venne progettato dall'architetto Giulio Ulisse Arata e realizzato in soli 3 anni, tra il 1909 ed il 1911.
Inoltre, nel 2017, è stato protagonista di alcune scene del film "Napoli velata", diretto dal regista Ferzan Ozpetec
pic by @photogiannicastaldo)
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weardes · 1 year
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Hiii I was wondering if I could bother you with some recs of Mr. Alessandro Borghi's stuff 👀 I've seen Suburra and Le Otto Montagne and I'd love to see more stuff he's in but not sure what to watch! Thank you so much 💗
Hey! I suppose you’ve already seen Non Essere Cattivo with him and Luca? If not, what are you waiting for?
You should definitely watch Sulla mia pelle
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get some tissues, I sobbed like a baby and it kinda haunts me to this day
I also enjoyed Napoli Velata but it’s not for everyone —
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dark, slow, surrealistic and very-very horny ( ͡• ͜ʖ ͡• )
If you prefer something lighter you can try Supereroi
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a pretty movie and a nice concept, Ale is great in it, but his love interest is incredibly annoying.
You can also try the show Devils if you want some eye candy
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(= Ale looking sharp and speaking English), otherwise it’s trash.
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saax2 · 2 months
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Il Velo
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Vergine velata, 1850 (Presentation Convent, St. John’s, Canada) | Giovanni Strazza (1818-1875, Italia)
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Sally Fairchild with blue veil, 1890 | John Singer Sargent (1865-1925, USA)
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The blue veil, 1898 | Edmund Tarbell (1862-1938, USA)
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Il velo azzurro (the blue veil), 1907 | Glauco Cambon (1875-1930, Italia)
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Fashionable lady with feathered hat, early 20th-century | Axel Wallert (1890-1962, Sweden)
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La Modestia, 1751 (Cappella Sansevero, Napoli) | Antonio Corradini (1688-1752, Italia)
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La pudeur (modesty), 1937 ca. | ph., Erwin Blumenfeld (1897-1969, Germany-USA)
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Boreas, 1902-03 | John William Waterhouse (1849-1917, England)
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO PRIMO - di Gianpiero Menniti 
LA SENSUALITA' E LA MORTE
Il '700 è un secolo del quale s'ignora la grandezza artistica. Segnato da un virtuosismo di elevata caratura, non è tuttavia ricordato per i nomi dei Maestri che lo abitarono. Tra questi, Antonio Corradini, veneziano (1688-1752) e Giuseppe Sanmartino, napoletano (1720-1793), figure insigni della scultura. Qualcosa li accomuna e non si tratta solo della formidabile destrezza tecnica: è il tema del "velo". Una qualità dell'arte plastica che ha origine nell'antichità e che, a ben vedere, apparve sovvertire la dinamicità estenuata della scuola barocca, del Bernini in particolare. Ma se in Corradini la rappresentazione coglie la leggerezza del movimento sensuale del corpo trattenuto nella trasparenza del tessuto lieve, in Sanmartino il velo assume la grevità soffocante del sudario, la densità opprimente della morte. Teatro di questo confronto artistico, la celeberrima Cappella Sansevero a Napoli: ad essa si dedicò il principe Raimondo di Sangro, mecenate e figura ghermita da un alone di tetra leggenda, probabilmente alimentata dal suo fervore massonico, che commissionò gran parte delle opere oggi ancora conservate. E tra queste, la "Pudicizia velata" (1752) di Corradini e il "Cristo velato" (1753) di Sanmartino, opera quest'ultima che avrebbe dovuto realizzare proprio Antonio Corradini: riuscì solo a lasciarne il bozzetto che, tuttavia, Sanmartino innovò profondamente. Contenuti apparentemente diversi, dunque.  Eppure, in entrambe le opere la corporeità è vissuta alla stregua di una presenza incombente, di un'identità che il velo protegge ed esalta, saldandosi alla vita che palpita di carnalità, come alla morte che accompagna l'ultimo anelito. Il velo, l'estremo confine.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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shunshuntaiga · 2 years
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So tubi, has some Alessandro Borghi movies, coincidentally, so I chose Napoli Velata and I just. I.
WHAT AM I WATCHING OH GOD
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denny1416 · 1 year
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Stavo guardando nuovamente Napoli Velata e penso che da quando Sorrentino ha vinto l'Oscar, tutti cercano di emulare la simbologia che utilizza lui.
O almeno tutti questi registi che vengono a girare a Napoli, cercano di creare pallide metafore di quelle sorrentiniane.
Mi è capitato di pensarlo anche vedendo La vita bugiarda degli adulti, quando Giovanna va da zia Vittoria e compare questo cavallo bianco nei pressi di Gianturco, dove stona tantissimo appunto.
Come a dire che quel cavallo è Giovanna ancora innocente, ancora non bugiarda, ancora non adulta che stona nel mondo della Napoli "bassa".
Qua il regista ha emulato l'idea della capra nella casa di Berlusconi in Loro (Sorrentino, ovviamente).
Il punto è che mi sembra che vogliano fare i furbi, ma in sostanza restano delle copie sbiadite dell'originale.
Guardate invece Mario Martone e Saverio Costanzo che bei lavori hanno fatto ultimamente, dimostrando profondità, originalità, personalità.
E niente so che i miei deliri da snob sul cinema non vi importano, ma è scrivere mi è utile ultimamente.
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omarfor-orchestra · 4 months
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Ok tanta roba ma le saffiche non esistono in Italia? 😂
Sì infatti guarda che orticaria. Credo ci sia qualcosa sulle miniserie di Raiplay (piccolissima in Cinque minuti prima e credo anche Confusi), una mezza scena in skam s6 anche se non l'ho vista, qualcosa in una serie vecchia della rai che è Tutto può succedere, poi le sposine nei bastardi di pizzofalcone. Di film ci sono alcune coppie in parecchi film di Özpetek (mai protagoniste però tipo in napoli velata hanno un bel ruolo importante, c'è anche da dire che lui di film su una storia d'amore vera e propria ne ha fatto solo uno ed è l'ultimo), un film con Sabrina Ferilli di Sole Tognazzi (non mi ricordo il nome), uno con Lino e Rosanna Banfi (comunque sono vecchi) e in questo momento non me ne vengono altri. Forse avremo qualcosa nella seconda stagione di Nudes ma hanno parlato di una generica "famiglia queer" per ora quindi chissà
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colorfulprincewombat · 6 months
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Cappella San Severo Napoli
Pudicizia o La verità velata
Antonio Corradini
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Ferzan Ozpetek autobiografico alla Festa del Cinema di Roma: "In Nuovo Olimpo parlo di me"
    Amore gay  Il nuovo film di Ozpetek, che è sbarcato anche a teatro nel 2022 con le sue “Mine vaganti”, arriva dopo due premi ai David di Donatello, tre ai Nastri d’Argento, e segue “Napoli velata” e “La dea fortuna”. Qui racconta un amore gay, breve e intenso, raccontato dal regista anche attraverso scene forti. “Altro che scene forti. Il fatto è che io sono sempre stato in anticipo con i…
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michelangelob · 1 year
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La Scultura del giorno: la Vestale Velata di Monti
La scultura del giorno che vi propongo oggi è la Vestale Velata scolpita da Raffaele Monti nel 1847. L’opera fu commissionata all’artista dal duca di Devonshire, William Cavendish, durante il suo viaggio a Napoli. La raffinata scultura in candido marmo raffigura una vergine vestale ovvero una sacerdotessa della dea romana Vesta, custode della casa e del fuoco sacro. Il compito delle vestali era…
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atsoukalidis · 2 years
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youtube
Beautiful tune - Arisa - Vasame (Official Soundtrack Napoli Velata - Ferzan Ozpetek)
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lunamarish · 2 years
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E’ ovvio che non ho raccontato Napoli com’è o come dovrebbe essere. La città ha un diretto rapporto con gli Inferi, metafora di quell’eterna lotta tra Vita e Morte che in realtà è la dichiarazione di una convivenza: quella tra Razionalità e Irrazionalità. Napoli è la messa in scena di questa duplicità, del rapporto quasi sessuato tra Logos e Caos. E mi sembra che anche le reazioni di parte del pubblico riflettano questa duplicità: chi cerca la chiusura del cerchio razionale di tutto e chi invece si abbandona al flusso delle suggestioni. Spero di essere riuscito ad accogliere Napoli dentro di me tanto quanto Napoli stessa è stata generosa a prendermi. Ma per lei è stato facile: mai terra è stata così curiosa dell’altro da sé, così pronta a fare sue le storie degli altri, anche quelle più nascoste e segrete.
Ferzan Ozpetek sul film Napoli Velata, 2017
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mmarrghe · 4 years
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Alessandro Borghi
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shunshuntaiga · 2 years
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I just saw your comments on Napoli Velata and I shall say same thoughts exactly, I watched it last year not knowing what I was getting into, I just know I saw “Alessandro Borghi” and “Napoli” and thought that was perfect for me. And, well, that was something haha
For real anon. That is *exactly* what I did lol
My brain does not run rationally when Alè's name is involved. And I'm gonna do it again, because this website has more of his movies so pray for me lol
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