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#Naufragio 26 Febbraio
affascinailtuocuore · 7 months
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BAMBINI NEL TEMPO a Cutro, un anno dopo l' evitabile strage di migranti.
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apsny-news · 2 years
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Naufragio in Calabria, il governo difende la Guardia Costiera: seguite le regole Ue - Cronaca
Guardia di Finanza e Guardia Costiera hanno fatto tutto ciò che potevano e dovevano fare nella notte tra sabato 25 e domenica 26 febbraio dopo l’avvistamento da parte di Frontex del caicco che poi si è schiantato un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro provocando la morte di almeno 68 vittime? Perché è stata attivata una procedura di polizia di frontiera e non è stato chiamato…
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Cutro, un anno fa la strage in mare
CROTONE (ITALPRESS) – Primo anniversario della strage di Cutro, il naufragio che provocò la morte di 94 persone, 35 dei quali minori, e una decina di dispersi. In memoria delle vittime la rete 26 Febbraio, che riunisce circa 400 associazioni, ha organizzato una fiaccolata all’alba, alla stessa ora in cui il caicco su cui viaggiavano i migranti si schiantò contro una secca ad un centinaio di metri…
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newsnoshonline · 7 months
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Peluche e candele sulla spiaggia per commemorare le vittime di Cutro All’alba sulla spiaggia di Steccato di Cutro, un cerchio composto da trentacinque peluche, con al centro una maglietta bianca con la scritta Kr46M0, ha reso omaggio alle vittime del naufragio del caicco Summer Love, un anniversario doloroso che ha causato la morte di 94 persone, tra cui 35 minori L’iniziativa della rete 26 Febbraio, con […] More
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lamilanomagazine · 7 months
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Cutro, un anno dopo la strage di migranti. Schlein rende omaggio alle vittime
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Cutro, un anno dopo la strage di migranti. Schlein rende omaggio alle vittime. La notte tra il 25 e il 26 febbraio 2023 un caicco partito dalla Turchia, con a bordo 180 persone, si spezza in due, arenandosi tra la violenza delle onde contro una secca a pochi metri dal litorale di Steccato di Cutro, nel Crotonese. I numeri sono quelli di una strage: 94 vittime, di cui 34 sono bambini. «Quello che accadde a centro metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro all'alba del 26 febbraio 2023 si poteva evitare. E, per questo, vogliamo denunciare lo Stato italiano», dicono ora i sopravvissuti al naufragio. Al grido di «giustizia e verità» e «basta morti in mare», a Crotone si è tenuto il corteo organizzato dalla Rete 26 febbraio in ricordo della tragedia. Tra i manifestanti anche la segretaria del Pd, Elly Schlein. «Da un anno facciamo la stessa domanda: come è stato possibile che non siano uscite le motovedette della Guardia costiera per dare soccorso ad un'imbarcazione che si sapeva da ore che era in difficoltà?», ha detto Schlein durante la manifestazione. Oggi è stato inaugurato dal Comune di Crotone il “Giardino di Alì”,  che si trova all'ingresso della città ed è lungo 250 metri e largo 9. «Sono stati giorni durissimi quelli del 26 febbraio dell'anno scorso - ha detto il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce -  ma i calabresi, i crotonesi hanno dato prova di una solidarietà e di una umanità straordinaria. Il giardino è bellissimo, abbiamo voluto dedicarlo ad Alì, un bambino che era rimasto uno dei pochi senza nome ma era solo identificato con la sigla KR16M0».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 1 year
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Alma Fred - “S.O.S. Cutro”
Il singolo del cantautore sui principali stores digitali e nelle radio
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Esce “S.O.S. Cutro”, singolo dell’eclettico cantautore milanese Alma Fred, dal 25 agosto sui principali stores digitali e nelle radio italiane in promozione nazionale. “S.O.S. Cutro” è un brano che narra e fotografa la drammatica vicenda del recente naufragio di migranti avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio 2023 a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro, in cui persero la vita decine di persone, alle quali è espressamente e volutamente dedicato. Man mano che il numero dei decessi accertati aumentava, il brano prendeva sempre più corpo, in una sorta di liturgico ossequio musicale, per celebrare chi non c’è più e non dimenticare. Una forte sensibilizzazione per un tema d’attualità estremamente delicato, evidenziando quanta ipocrisia e indifferenza abbondino nell’animo umano contemporaneo seppur nascoste in un adito sociale.
Storia dell’artista
Alma Fred è un progetto musicale indipendente che nasce a Milano di recente da un’esigenza esistenziale e fortemente viscerale e si traduce in una lenta gestazione introspettiva, che porterà a discernere, con spirito critico, la natura degli eventi di carattere personale e sociale che contestualizzano la nostra esistenza di individui dotati di libero arbitrio, sottoposti quotidianamente al tentativo di uniformarci al pensiero conformista destinato alle masse, attraverso futili semplificazioni narrative e inopportuni modelli sociali, che, come cani da pastore, cercano costantemente di raggruppare il gregge, nel ristretto campo dell’ipocrisia e dell’indifferenza. Soprattutto nei confronti di chi è sottoposto a reale e perpetua sofferenza, ma troppo lontano e alienato per essere oggetto di empatia e attenzione sufficiente a migliorarne la condizione sociale ed esistenziale. Nato e cresciuto a Milano, Alma Fred studia canto dal 2008 e scrive le sue canzoni dal 2022. Contestualmente ha anche conseguito un diploma in fotografia e uno in fotografia di moda, approfondendo e coltivando quindi altre delle sue intime passioni al di fuori della musica.
Spotify: https://open.spotify.com/album/0fPYwlsHNg5q4e4STqxCTq?si=7_kSx3LzRZilhyPkHGNYkQ
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kritere · 1 year
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Naufragio di Cutro, cosa è successo: la dinamica e le responsabilità
DIRETTA TV News su migranti e sbarchi in Italia 7 Giugno 2023 Cosa è successo nelle acque al largo di Crotone nella notte tra il 25 e il 26 febbraio? Dalla segnalazione di Frontex alle 23.03 fino al naufragio dei migranti alle 4 del mattino, ripercorriamo la vicenda e i suoi punti oscuri. 223 CONDIVISIONI Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su News su migranti e sbarchi in…
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cosenzapage · 1 year
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Naufragio Cutro, Gip di Crotone fissa date incidente probatorio
https://www.cosenzapage.it/media/2023/03/procura-crotone.webp - #CosenzaPage CROTONE – Sono state fissate dal gip di Crotone Michele Ciociola per il 5, 7, 12, 17 e 29 aprile le date per l’incidente probatorio chiesto dalla Procura – il procuratore Giuseppe Capoccia ed il pm Pasquale Festa – per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio …
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isacopraxolu · 2 years
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#Crotone: trovata l’80esima #vittima #stragemigranti #news #tfnews #cronaca #italia #14marzo #calabria 
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rosaleona · 2 years
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Crotone, i superstiti mandati in albergo dopo la polemica sul trattamento disumano al Cara. Il direttore: “La collocazione era provvisoria”
Crotone, i superstiti mandati in albergo dopo la polemica sul trattamento disumano al Cara. Il direttore: “La collocazione era provvisoria” https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/07/crotone-i-superstiti-mandati-in-albergo-dopo-la-polemica-sul-trattamento-disumano-al-cara-il-direttore-la-collocazione-era-provvisoria/7088795/
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grandeguerra100 · 8 years
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Floyd Gibbons, l'affondamento del Laconia e l'ingresso degli USA in guerra / Floyd Gibbons, the sinking of the Laconia and USA entry into war
Floyd Gibbons in uniforme 25 Febbraio 1917, il Laconia, transatlantico partito da New York con destinazione Liverpool, è colpito da due siluri e affondato, i morti sono dodici, tra le persone che si salvano vi è un giornalista del Chicago Tribune, Floyd Gibbons. Avrebbe dovuto viaggiare in tutta sicurezza sul Fredrick VIII – la nave che riporta in Germania l'ambasciatore tedesco Johann Heinrich von Bernstorff – ma decide altrimenti, da bravo giornalista si immerge nella realtà senza preoccuparsi della sua stessa sicurezza. Gibbons al suo arrivo a Blackpool, trasmette subito il suo primo articolo dall'Europa. È la descrizione del naufragio, ovviamente: "Dubito seriamente che tutto ciò sia realtà” - esordisce Gibbons – per poi proseguire descrivendo la sofferenza dei sopravvissuti e la morte di alcune delle vittime. Gibbons, che durante la sua attività di reporter sul fronte occidentale verrà ferito e perderà un occhio, nel 1918 pubblica un libro - And They Thought We Wouldn’t Fight (E pensavano che non avremmo combattuto) – in cui rievoca l'affondamento del Laconia: “Un naufragio è un incubo. Ci sono passato. Ero su una nave silurata in mezzo all'oceano. Sono stato sui ponti inclinati di una nave condannata; ho sentito il suono delle scialuppe di salvataggio venire calate, sentito il sibilo del vapore e il rombo dei razzi squarciare l'oscurità del cielo notturno con il loro bagliore rosso sopra il mare in tempesta. Ho passato una notte su una scialuppa in balia delle onde. Ho vissuto, in realtà, la follia dell'andare alla deriva, dell'oscurità e del salvataggio, del tirare i remi in barca fissando con occhi doloranti un orizzonte vuoto in cerca di aiuto”. Il 26 Febbraio, il presidente USA Wilson chiede al congresso di ristabilire la neutralità armata e di armare i vascelli mercantili. L'affondamento del Laconia è un altro passo verso l'ingresso in guerra degli Stati Uniti d'America. English: 25 February 1917, the British liner Laconia is sunk by a German submarine off the coast of Ireland causing the death of 12 people. Aboard there is the American journalist Floyd Gibbons. At his arrival at Blackpool, after having to spend a night on one of the Laconia's lifeboat, he send his first article from Europe, it's a description of the sinking, “I have serious doubts whether this is a real story” it's the incipit. Gibbons – who will be injured losing an eye during his activity on the Western Front in France - on his 1918 book And They Thought We Wouldn’t Fight will describe drowning: “A sinking at sea is a nightmare. I have been through one. I have been on a ship torpedoed in mid-ocean. I have stood on the slanting decks of a doomed liner; I have listened to the lowering of the life-boats, heard the hiss of escaping steam and the roar of ascending rockets as they tore lurid rents in the black sky and cast their red glare o’er the roaring sea. I have spent a night in an open boat on the tossing swells. I have been through, in reality, the mad dream of drifting and darkness and bailing and pulling on the oars and straining aching eyes toward an empty, meaningless horizon in search of help. I shall try to tell you how it feels”. The 26 February, the USA President Wilson asks Congress for power to arm US merchant ships. The war is closer and closer.
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dontresal · 7 years
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Papa Francesco con mons. Francesco Montenegro a Lampedusa (ansa)
Bergoglio annuncia i nomi dei 15 presuli che in febbraio diverranno porporati: ignorate le sedi più prestigiose come Venezia e Torino. Significativa la nomina di Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, figura chiave della chiesa dell’accoglienza che si trova nel centro delle rotte dell’immigrazione
di ANDREA GUALTIERI – 04 gennaio 2015
CITTÀ DEL VATICANO – Il Papa delle periferie ignora ancora le sedi più prestigiose e disegna un collegio cardinalizio che guarda alla Chiesa di frontiera. Bergoglio ha annunciato i nomi dei presuli che riceveranno la berretta porporata nel concistoro fissato per il 14 febbraio. Sono quindici e provengono, come ha sottolineato il pontefice “da quattordici nazioni del mondo”: dalle Isole di Tonga all’Etiopia, da Capo Verde alla Nuova Zelanda. Due sono gli italiani. E si tratta di nomine a sorpresa perché ignorano ancora sedi tradizionalmente cardinalizie come Venezia e Torino, rivolgendo invece lo sguardo su Ancona-Osimo e Agrigento, con la creazione a cardinale degli arcivescovi Edoardo Menichelli, 75 anni, e Francesco Montenegro, 69 anni.
La sorpresa di Menichelli al telefono. Proprio Menichelli ha raccontato di aver appreso la notizia al telefono da un amico che aveva appena seguito in televisione l’Angelus del Papa: ”Mi prendi in giro?” gli ha replicato il presule, ma poi, sentendo che l’altro aveva la voce rotta dalla commozione, ha aggiunto: “Se piangi, allora è vero, Dio mio!”. Originario di San Severino Marche, Menichelli è stato per anni in Vaticano fin quando, nel 1994, Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo prima a Chieti e poi, dal 2004, ad Ancona, dove raccontano che ancora gioca a pallone con preti e seminaristi. Papa Francesco ha avuto modo di conoscerlo da vicino durante il Sinodo sulla famiglia al quale il presule ha partecipato su invito specifico del pontefice e durante il quale ha portato testimonianza di esperienze pastorali di accoglienza di risposati.
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Nella foto, l’arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, che a Lampedusa tutti, a cominciare dal sindaco, chiamano “don Franco”. Messinese, nato nel ’46, monsignor Montenegro è uno degli animatori dell’accoglienza agli immigrati che sbarcano sull’isola. Era a fianco di papa Francesco nel primo viaggio del pontificato, a Lampedusa nel luglio 2013 ed è presidente della Fondazione “Migrantes” promossa dalla Cei
L’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, a Lampedusa nel luglio del 2003
Un momento della cerimonia interreligiosa in memoria dei 366 migranti che persero la vita nel naufragio del 3 ottobre 2013, con l’arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro il 2 ottobre 2014 a Lampedusa
La porpora per l’arcivescovo dei migranti. Inattesa ma significativa anche la scelta di Montenegro. L’arcivescovo siciliano è infatti una delle figure chiave della Chiesa dell’accoglienza. Nella sua diocesi c’è l’isola di Lampedusa, snodo cruciale nelle rotte dell’immigrazione e scenario delle tragedie che hanno indotto papa Francesco a compiere proprio nel cuore del Mediterraneo il suo primo viaggio dopo il conclave che lo ha eletto. Montenegro, tra l’altro, è stato presidente della Caritas italiana fino al 2008 e ora è il presidente della Commissione per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana e della fondazione Migrantes, ruolo con il quale ha fatto sentire più volte la propria voce anche nei confronti delle istituzioni: “Si continua a fare politica sulla pelle della gente”, aveva dichiarato all’indomani di uno dei tanti naufragi al largo delle coste siciliane.
Da tempo il nome di Montenegro – che è nato a Messina, è stato nominato da Giovanni Paolo II vescovo ausiliare della sua città nel 2000 e poi da Benedetto XVI arcivescovo di Agrigento nel 2008 – è indicato tra quelli che potrebbero essere scelti per la sede vescovile di Palermo, nella quale si attende di conoscere il successore del cardinale Paolo Romeo che a febbraio compirà 77 anni, due in più della soglia oltre la quale si resta in carica solo in virtù di una proroga pontificia. Non è da escludere, però, che Bergoglio intenda lasciare il neo porporato ad Agrigento, proprio per marcare la centralità della missione nei confronti degli immigrati. Gli esclusi eccellenti. Nell’ottica del Pontefice argentino perdono centralità invece le cattedre episcopali del patriarca Francesco Moraglia, arrivato a Venezia tre anni fa, e dell’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, che per la sesta volta resta fuori dal concistoro nonostante il 2015 sia l’anno dell’ostensione della Sindone, per la quale il 21 giugno arriverà in città il Papa. Anche nel 2014, Moraglia e Nosiglia erano stati esclusi a vantaggio di un’altra figura inattesa, quella dell’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti.
Le nuove porpore da tutto il mondo. Fuori dall’Italia le scelte di Bergoglio hanno trascurato i titolari delle sedi episcopali di Los Angeles, Philadelphia, Chicago e Madrid, ma in questi casi si tratta di una decisione prevedibile perché i loro predecessori, pur essendo arcivescovi emeriti, fanno ancora parte del nucleo dei cardinali elettori, non avendo ancora compiuto gli 80 anni.
A ricevere la porpora il 14 febbraio saranno invece il patriarca di Lisbona (Portogallo) Manuel José Macário do Nascimento Clemente; l’arcieparca di Addis Abeba (Etiopia) Berhaneyesus Demerew Souraphiel e poi John Atcherley Dew, arcivescovo di Wellington (Nuova Zelanda), Pierre Nguyên V? n Nhon, arcivescovo di Hanoi (Vietnam), Alberto Suárez Inda, arcivescovo di Morelia (Messico), Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar), Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok (Thailandia), Daniel Fernando Sturla Berhouet, arcivescovo di Montevideo (Uruguay), Ricardo Blázquez Pérez, arcivescovo di Valladolid (Spagna), José Luis Lacunza Maestrojuán, vescovo di David (Panamá), Arlindo Gomes Furtado, vescovo di Santiago de Cabo Verde (Arcipelago di Capo Verde), Soane Patita Paini Mafi, vescovo di Tonga (Isole di Tonga). Quest’ultimo ha 53 anni e diventa il più giovane del collegio cardinalizio.
Un solo curiale, cinque gli ultraottantenni. Uno solo, invece, il neo cardinale che opera nella curia vaticana. Si tratta del corso Dominique Mamberti, una carriera in diplomazia culminata con l’incarico di Segretario per i rapporti con gli Stati – l’equivalente del “ministro degli esteri” vaticano – conferitogli da Benedetto XVI e confermato da Francesco, che nell’anno appena concluso gli ha poi affidato quello di prefetto del Supremo tribunale della segnatura apostolica, al posto di Raymond Leo Burke.
Tra i nuovi porporati ci sono poi cinque ultraottantenni che non entreranno in un futuro conclave ma che Bergoglio ha voluto premiare perché, ha detto, “si sono distinti per la loro carità pastorale nel servizio alla Santa Sede e alla Chiesa”. Si tratta José de Jesús Pimiento Rodríguez; Luigi De Magistris; Karl-Joseph Rauber; Luis Héctor Villalba; Júlio Duarte Langa.
La geografia dei “principi della Chiesa”. Con le nuove nomine, il numero di elettori in caso di conclave torna a quota 125 su un totale di 228 cardinali, superando la soglia massima di 120 fissata da Paolo VI ma derogabile a discrezione del Pontefice. Già nei prossimi quattro mesi, comunque, compiranno 80 anni e usciranno dall’elenco l’egiziano Antonios Naguib e lo statunitense Justin Rigali. Al momento, tra i “principi della Chiesa” che hanno diritto di ingresso nella Sistina, gli europei sono 57, 26 dei quali italiani, mentre si affacciano altre sei nazioni che prima non erano rappresentate. E ora sono 19 i latinoamericani, 17 i nordamericani, 15 gli africani, 14 gli asiatici, tre dall’Oceania.
Sorgente: Francesco è il Papa delle periferie, anche quando sceglie i cardinali – Repubblica.it
Francesco è il Papa delle periferie, anche quando sceglie i cardinali | Repubblica.it Bergoglio annuncia i nomi dei 15 presuli che in febbraio diverranno porporati: ignorate le sedi più prestigiose come Venezia e Torino.
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apsny-news · 2 years
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Naufragio di Cutro: trovati altri 5 corpi, due sono bambini - Cronaca
Altri cinque corpi senza vita sono stati trovati nell’area del naufragio di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro. Tra loro un bambino tra i 7 e gli 8 anni, e una bambina di tre: sale così a 35 il numero dei minori morti nel naufragio e la bimba è la 26ma compresa nella fascia d’età tra 0 e 12 anni. Gli altri corpi recuperati sono tre adulti, due uomini e una donna, di cui…
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Naufragio di Cutro, una marcia per non dimenticare
 In marcia per non dimenticare. La pioggia, caduta fitta e con insistenza su Crotone, non ha fermato la mobilitazione di quanti hanno voluto testimoniare sostegno a sopravvissuti e familiari delle vittime del caicco “Summer Love”, che, carico di migranti, all’alba del 26 febbraio del 2023, si schiantò contro una secca ad un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, lasciando dietro…
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newsnoshonline · 7 months
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Naufragio di Cutro: una giornata di commemorazione e richiesta di giustizia Una marcia emozionante si è svolta a Crotone per commemorare il tragico naufragio del caicco “Summer Love”, avvenuto il 26 febbraio 2023 al largo di Cutro. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini desiderosi di mostrare solidarietà ai sopravvissuti e alle famiglie delle vittime. La pioggia non ha fermato la manifestazione organizzata dalla “Rete […] More
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lamilanomagazine · 7 months
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Strage di Cutro: "Basta morti in mare". Ad un anno di distanza anche il sindaco Tommasi scende in campo per non dimenticare
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Strage di Cutro: "Basta morti in mare". Ad un anno di distanza anche il sindaco Tommasi scende in campo per non dimenticare. "Basta morti in mare". È questo il forte monito lanciato ad un anno dalla tragedia di Cutro dalla tre giorni di eventi organizzata, da oggi a lunedì, dalla 'Rete 26 febbraio', realtà che raggruppa oltre 400 enti e associazioni del terzo settore. Protagonisti dell'evento saranno i superstiti ed i familiari delle vittime del tragico naufragio avvenuto a Steccato di Cutro, nel quale persero la vita 94 migranti, 35 dei quali erano minori, a cui si aggiungono almeno una decina dispersi. Tre giorni di musica, sport e incontri che si sono aperti questa mattina alle 10.30 con una partita di calcio allo stadio Ezio Scida di Crotone, a cura di ResQ, associazione nata per soccorrere persone e salvare diritti. In campo i familiari delle vittime, superstiti, migranti, giovani, operatori delle associazioni e anche il sindaco Damiano Tommasi.  "Ritrovarsi ad un anno di distanza dalla strage di Cutro su un campo di calcio è molto significativo – ha commentato il sindaco Damiano Tommasi ai microfoni di Rai Radio 2 Caterpillar che lo ha intervistato per l'occasione -. Spesso lo sport e un pallone sono un primo gesto di accoglienza, un dialogo universale, ma soprattutto ricordare quello che è stato, e che ha colpito emotivamente parecchie persone, ed è doveroso per noi che eravamo lontani. Deve essere di stimolo, per attivarsi quotidianamente nell'essere inclusivi anche attraverso lo sport. Oggi lo facciamo con una partita di calcio, che è un canale di comunicazione universale, a cui si aggiungeranno altre iniziative e tante persone sensibilizzate a questo tema ed essere parte attiva di questa tre giorni. Avendo avuto un'esperienza calcistica nella mia vita, sono spesso coinvolto in questi eventi, un modo alternativo per ricordare quello che non dobbiamo mai dimenticare. Un momento importante, dove non conta il risultato, ma ritrovarsi, presidiare e vivere anche fisicamente luoghi che sono purtroppo diventati un simbolo a causa di fatti tragici".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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