Tumgik
#Pierre-Maxime Schuhl
gregor-samsung · 1 year
Text
“ Nella Repubblica di Platone vi è un passo assai divertente sull'origine del mercato, che il mio allievo Jacques Brunschwig di recente mi ricordava: chi è che si limita al mercato? L'uomo che non è abbastanza forte per correre, e si siede dunque nella agorà, aspettando che i clienti vadano da lui. Comportarsi cosí va bene per chi non è capace di attività fisica. Ed è grande, in Platone, il disprezzo per l'economia delle persone sedute. Occorre tener conto di sentimenti piuttosto complessi, per comprendere la posizione di Socrate, nella quale, secondo Senofonte, si trovano due atteggiamenti che paiono contraddirsi. A un concittadino presso il quale erano venute a rifugiarsi, durante l'assedio di Atene, una gran quantità di cugine e di zie che abitavano al di là delle mura, bocche inutili ch'egli non sapeva come sfamare, Socrate consigliava di aprire bottega e farvi lavorare le donne, citando l'esempio di un certo numero di persone stimate che, per mantenere la famiglia, fanno chi tuniche, chi mantelli, chi pane. Socrate trova dunque cosa del tutto normale che si commercializzi un'attività domestica del genere, mentre si adombra quando vede che i sofisti, personaggi prestigiosi e itineranti come i grandi artigiani del passato, tentano di commercializzare un'attività spirituale con l'insegnamento retribuito. È questa una contrapposizione che è stata sottolineata di recente dal spio collega ed amico Raymond Ruyer * in un articolo dove mostra la differenza esistente fra quella ch'egli chiama la nutrizione fisica e la nutrizione psichica: i beni che riguardano la nutrizione fisica possono essere fatti oggetto di commercio, ma le idee sono gratuitamente prodotte, trasmesse e condivise, e considerate tali da non doversi fare oggetto di traffico. “
* La nutrition psychique et l'économie, in «Cahiers de l'Institut de science économique appliquée», 55, serie M, n. I, maggio-dicembre 1957, pp. 4-15.
---------
Brano tratto dall’articolo di Pierre-Maxime Schuhl Perché l’antichità classica non ha conosciuto il « macchinismo »? pubblicato nel 1962 sulla rivista «De Homine» (fasc. 2-3), quindi raccolto in appendice al saggio:
Alexandre Koyré, Dal mondo del pressappoco all'universo della precisione. Tecniche, strumenti e filosofia dal mondo classico alla rivoluzione scientifica, introduzione e traduzione di Paola Zambelli, Einaudi (collana Nuovo Politecnico n° 12), 1967.
[1ª Edizione originale: Parigi, 1961]
14 notes · View notes