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#Saggi Letterari
emanuele-marcuccio · 3 months
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Tutti i post relativi al secondo numero di “Nuova Euterpe”, seconda serie della Rivista di Poesia e Critica Letteraria
Pubblicato il post con la lista di tutti i contributi autoriali per poesia, aforismi, articoli, saggi letterari, interviste e recensioni con relativi link, divisi secondo le varie rubriche, pubblicati in questi ultimi mesi circa i testi selezionati e pubblicati dalla Redazione per il n°02/2024 della rivista “Nuova Euterpe”, nuova serie della Rivista di Poesia e Critica Letteraria. Buona…
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gregor-samsung · 3 months
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" In amore, si può sollecitare e insistere, la consolazione esiste. Prima o poi, subentra l’oblio e l’emozione ritrova freschezza e vigore. In amicizia, la consolazione è illusoria, il lutto un baratro. Un amico, un amico vero, è insostituibile. Si vive con questa ferita senza fine, ci si ostina a voler dimenticare, ma si sa che è un esercizio vano. Perché questo genere di ferite non si cancellano dalla memoria? Perché il principio della fedeltà alla parola data non è stato rispettato, la fiducia è stata tradita, si è ritrovata come una dimora svaligiata da colui o colei a cui si erano lasciate le chiavi. E allora ci si sente sgomenti nello scoprire di aver sbagliato, di aver seguito per lungo tempo una falsa strada, creduto a parole vuote di senso, aperto il proprio rifugio interiore, il luogo intimo del segreto. Ed ecco che improvvisamente, tutto va in frantumi. Come non subire più queste ferite? Come scegliere i propri amici? Come sapere, come prevedere le metamorfosi dell'anima, la sua fedeltà e la sua integrità, le sue peregrinazioni e i suoi improvvisi mutamenti? Non esiste una ricetta. Diffidenza e amicizia non vanno d’accordo. Il sospetto è già la fine di una relazione. Che fare allora? Marguerite Yourcenar scrive nelle Memorie di Adriano: “Il nostro grande errore è quello di cercare di ricavare da ciascuno soprattutto le virtù che non ha, e di coltivare con scarsa cura quelle che possiede.” La perfezione non è umana, in compenso la virtù dell'amicizia, questo “sole del mondo” (Cicerone), è propria dell'uomo. "
Tahar Ben Jelloun, L’amicizia e l’ombra del tradimento, traduzione di Egi Volterrani e Camilla Testi, La nave di Teseo, 2019. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Éloge de l’amitié, ombre de la trahison, Editions Seuil, 2004]
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luigisalerno · 7 months
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marcogiovenale · 1 year
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pod al popolo, #014_ essere giusti con carlo bordini (audionotilla su un video visto recentemente)
Il video (o meglio: una parte del video) dedicato l’8 giugno 2022 da Italian Poetry Today a Carlo Bordini e al suo libro postumo, Un vuoto d’aria, presenta alcuni dettagli – rinvenibili all’indirizzo https://youtu.be/C2TybfFzHMg?t=3241 – su cui ho voluto concentrare oggi un’attenzione in effetti non nuova, annotando in breve qualcosa sullo sgretolamento dei generi letterari e sulla natura (in…
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Leopardi a Bologna
«Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far credere al mondo di esser già famoso» (Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, Bologna, 21 novembre 1825)
Duecentoventicinque anni fa nasceva a Recanati uno dei più grandi poeti della letteratura italiana: Giacomo Leopardi. A lui dobbiamo liriche intense e penetranti quali “L’infinito”, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” e “Il sabato del villaggio” e riflessioni filosofiche estremamente attuali come quelle che troviamo nelle “Operette morali” e nello “Zibaldone di pensieri”.
Il poeta marchigiano fu a Bologna per quattro volte: dal 18 luglio al 27 luglio 1825, dal 29 settembre 1825 al 3 novembre 1826, dal 26 aprile al 20 giugno 1827 e infine dal 3 al 9 maggio 1830. In omaggio alla sua permanenza più prolungata (oltre un anno tra il 1825 e il 1826), il comune di Bologna pose una lapide in via Santo Stefano 33 (dove Leopardi alloggiò a lungo) per ricordare «che in questa città dall’ammirazione universale, da care amicizie e da teneri affetti, ebbe conforto il poeta del dolore».
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Da Bologna, Leopardi scrisse alla famiglia e ad alcuni amici, annotando impressioni e riflessioni sulla città interessanti tanto dal punto di vista biografico quanto dal punto di vista storico, sulle quali sono stati scritti numerosi saggi e persino un volume interamente dedicato al rapporto dell’autore de “L’infinito” con la città delle Due Torri, curato dall’editore Massimiliano Boni. Il titolo del libro, “Questa benedetta Bologna” è tratto da una lettera che Leopardi scrisse il 5 giugno 1826 all’amico, oltre che medico di famiglia, Francesco Puccinotti.
I soggiorni bolognesi di Leopardi furono per lui piuttosto piacevoli. A Bologna era presente l’amico Pietro Giordani, ex segretario dell’Accademia di Belle Arti e già ospite a Recanati della famiglia Leopardi, con cui intratteneva scambi epistolari dal 1817. Grazie a lui Giacomo fece alcune conoscenze importanti e fu accolto con favore nei salotti letterari cittadini. A Bologna, Leopardi frequentava spesso il Caffè del Corso, tuttora esistente in via Santo Stefano, dove amava consumare quasi ogni giorno una colazione di cioccolata e biscotti.
Nelle sue lettere descriverà Bologna come una città «quietissima, allegrissima, ospitale», «piena di letterati nazionali, e tutti di buon cuore, e prevenuti per me molto favorevolmente». Ed al fratello Carlo dirà: «Mi sono fermato nove giorni e sono stato accolto con carezze ed onori ch’io era tanto lontano d’aspettarmi, quanto sono dal meritare.» Positivo è anche il giudizio complessivo: «Bologna è buona, credilo a me che con infinita meraviglia, ho dovuto convenire che la bontà di cuore vi si trova effettivamente, anzi vi è comunissima.» Il 31 luglio 1825 Leopardi scriveva al fratello Carlo: «in Bologna nel materiale e nel morale tutto è bello e niente è magnifico.»
Nel 1825 un decreto del cardinale e arcivescovo Carlo Oppizzoni ripristinò l’usanza delle Processioni generali, che coinvolgono ogni dieci anni, a turno, le parrocchie cittadine, secondo un regolare calendario. La prima Festa degli Addobbi, dopo il ripristino, si svolse nell’estate del 1826 nelle parrocchie di Santa Maria Maggiore in via Galliera e di San Giuliano in via Santo Stefano. Su quest’ultima festa vi è il ricordo di Giacomo Leopardi, che la descrive come «una cosa bella e degna di essere veduta, specialmente la sera, quando tutta una lunga contrada, illuminata a giorno, con lumiere di cristallo e specchi, apparata superbamente, ornata di quadri, piena di centinaia di sedie tutte occupate da persone vestite signorilmente, par trasformata in una vera sala di conversazione.»
Nel 1826 Francesco Orioli, professore di Fisica all’Università di Bologna, e Filippo Miserocchi, ingegnere comunale, curarono l’installazione di un impianto parafulmine sulla torre degli Asinelli: i condotti metallici sulla torre ispireranno alcune considerazioni di Leopardi sulle invenzioni del suo tempo, appuntate nello Zibaldone durante il suo soggiorno.
Nello stesso anno il pittore Luigi Lolli di Lugo vinse un concorso per un dipinto a fresco, da eseguire presso l’ingresso della Pinacoteca dal lato dell’Accademia di Belle Arti. L’amico e stampatore Pietro Brighenti, dopo molte insistenze, riuscì a convincere Leopardi a farsi fare da Lolli un ritratto, da allegare alla sua raccolta di poesie: sarà l’unico documento originale della fisionomia del poeta in vita e servirà da base per molti suoi ritratti postumi.
Il 27 marzo del 1826, lunedì di Pasqua, Giacomo Leopardi venne invitato da Vincenzo Valorani a leggere pubblicamente nella sede dell’Accademia dei Felsinei l’“Epistola al conte Carlo Pepoli”, dedicata al vice-presidente dell’Accademia e suo caro amico. Lo stesso Pepoli ricorderà l’argomento nel suo poemetto “L’Eremo” del 1828.
Nello “Zibaldone”, Leopardi si espresse anche riguardo i dialetti del Nord Italia, e in particolare sul bolognese: «Il detto altrove dell’incontrastabilmente maggior numero di suoni nelle lingue settentrionali che nelle nostre, causa, in parte della lor mala ortografia, per la scarsezza dell’alfabeto latino da loro adottato; è applicabile ai dialetti dell’Italia superiore, perciò difficilissimo ancora a bene scriversi. [Giuseppe] Mezzofanti diceva che al bolognese bisognerebbe un alfabeto di 40 o 50 o più segni.»
Il rapporto di Leopardi con Bologna comincò in realtà ancor prima delle ripetute visite del poeta. Nell’agosto del 1824 la tipografia Nobili di Bologna stampò le “Canzoni” di Leopardi. Si tratta della prima edizione collettiva dei suoi versi, realizzata anche grazie all’amico Pietro Brighenti che, oltre a trovare lo stampatore, riuscì ad evitare la censura pontificia. Questa edizione bolognese comprende dieci canzoni, composte tra il 1818 e il 1823: “All'Italia”, “Sopra il monumento di Dante”, “Ad Angelo Mai”, “Nelle nozze della sorella Paolina”, “A un vincitore nel pallone”, “Bruto Minore”, “Alla primavera o delle favole antiche”, “Ultimo canto di Saffo”, “Inno ai patriarchi o de’ principii del genere umano”, “Alla sua donna”.
Il capoluogo emiliano non risparmiò però al poeta recanatese le delusioni d’amore, che sfoceranno in alcune splendide (anche se sconsolate) riflessioni in linea con la sua concezione pessimistica della vita. L’incontro del maggio 1826 con Teresa Carniani, moglie di Francesco Malvezzi de’ Medici, donna coltissima e animatrice di uno dei più importanti salotti letterari della città, regalò a Leopardi inedite emozioni.
«Nei primi giorni che la conobbi, vissi in una specie di delirio e di febbre», confida al fratello Carlo. E ancora: «questa conoscenza forma e formerà un’epoca ben marcata della mia vita, perché mi ha disingannato del disinganno, mi ha convinto che ci sono veramente al mondo dei piaceri che io credeva impossibili, e che io sono ancor capace d’illusioni stabili, malgrado la cognizione e l’assuefazione contraria così radicata, ed ha risuscitato il mio cuore, dopo un sonno, anzi una morte completa, durata per tanti anni». Poco meno di due anni dopo le convinzioni del poeta saranno nettamente in contrasto con quelle maturate inizialmente: «Come mai ti può capire in mente che io continui d’andare da quella puttana della Malvezzi? Voglio che mi caschi il naso, se da che ho saputo le ciarle che ha fatto di me, ci sono tornato, o sono per tornarci mai».
Fonti: Nerio Zanardi, Giacomo Leopardi e la dolce vita bolognese negli anni Venti del secolo XIX, in “Strenna storica bolognese”, 51, 2001; Giacomo Leopardi, “Questa benedetta Bologna”: Impressioni e annotazioni su Bologna tratte dall’epistolario con alcuni appunti tratti dallo Zibaldone, Massimiliano Boni, Bologna, 2002.
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abatelunare · 1 year
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Libri che vanno letti 35
Ho scoperto Cesare Pavese perché piaceva a mio padre, che è piemontese proprio come lui. Ne ho poi approfondito la conoscenza al liceo e all’università. All’epoca pensavo - sbagliando, ovviamente - fosse solo un narratore. Invece era anche poeta. E saggista. Questo volume - che immagino abbiano ristampato - raccoglie i saggi letterari da lui scritti fra il 1930 e il 1950. La maggior parte di essi riguardano la letteratura angloamericana, che contribuì a far conoscere in Italia, grazie anche alle sue traduzioni (se vi interessa, si trovano ancora il Moby Dick di Melville e il Dedalus di Joyce tradotti da lui). Vi si parla anche di molte altre cose. Tutte concernenti letteratura, cultura e quant’altro. Vale la pena di esserne curiosi.
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tecnowiz · 1 year
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Come scaricare libri PDF in italiano gratis
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Se sei un appassionato di lettura e vuoi scoprire come scaricare libri PDF in italiano gratis, sei nel posto giusto. In questo articolo ti mostrerò alcuni siti web e applicazioni che ti permettono di accedere a migliaia di libri in formato digitale, senza spendere un centesimo. Che si tratti di classici della letteratura, saggi, romanzi, fumetti o manuali, troverai sicuramente qualcosa che fa per te.
Scopri i metodi migliori per scaricare legalmente libri elettronici in formato PDF gratis in lingua italiana. Siti web dedicati, biblioteche online e librerie digitali per ottenere ebook gratuiti da leggere sul tuo dispositivo.
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Perché scaricare libri PDF in italiano gratis
Scaricare libri PDF in italiano gratis ha molti vantaggi, tra cui: - Puoi leggere ovunque e in qualsiasi momento, basta avere uno smartphone, un tablet o un e-reader. - Puoi risparmiare spazio e denaro, evitando di comprare e accumulare libri cartacei. - Puoi accedere a opere rare o introvabili, che magari non sono più in commercio o non sono mai state tradotte in italiano. - Puoi ampliare la tua cultura e il tuo vocabolario, scoprendo nuovi autori e generi letterari.
Dove scaricare libri PDF in italiano gratis
Esistono diversi modi per scaricare libri PDF in italiano gratis, ma non tutti sono legali e sicuri. Per evitare di incorrere in problemi legali o di infettare il tuo dispositivo con virus o malware, ti consiglio di usare solo fonti affidabili e autorizzate. Ecco alcune delle migliori: Project Gutenberg
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Project Gutenberg è uno dei più grandi e antichi archivi di libri digitali al mondo. Contiene oltre 60.000 libri in diverse lingue, tra cui l’italiano. Si tratta principalmente di opere di pubblico dominio, cioè quelle che non sono più protette da diritti d’autore. Puoi trovare libri di autori come Dante, Manzoni, Leopardi, Pirandello e molti altri. Puoi scaricare i libri in vari formati, tra cui il PDF, oppure leggerli online. Internet Archive
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Internet Archive è una biblioteca digitale che raccoglie milioni di documenti di vario tipo: libri, riviste, filmati, audio, software e siti web. Tra i libri, puoi trovare sia opere di pubblico dominio che opere protette da diritti d’autore, ma che sono state rese disponibili dagli autori o dagli editori per scopi educativi o di ricerca. Puoi scaricare i libri in vari formati, tra cui il PDF, oppure leggerli online. Open Library
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Open Library è un progetto collegato a Internet Archive, che mira a creare una pagina web per ogni libro mai pubblicato. Contiene oltre 20 milioni di libri in diverse lingue, tra cui l’italiano. Puoi trovare sia opere di pubblico dominio che opere protette da diritti d’autore, ma che sono state rese disponibili dagli autori o dagli editori per scopi educativi o di ricerca. Puoi scaricare i libri in vari formati, tra cui il PDF, oppure leggerli online. Google Libri
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Google Libri è il servizio di Google che ti permette di cercare e sfogliare milioni di libri in diverse lingue, tra cui l’italiano. Puoi trovare sia opere di pubblico dominio che opere protette da diritti d’autore, ma che sono state rese disponibili dagli autori o dagli editori per scopi educativi o di ricerca. Puoi scaricare i libri in vari formati, tra cui il PDF, oppure leggerli online. LibriVox
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LibriVox è un progetto che si occupa di produrre audiolibri gratuiti a partire da opere di pubblico dominio. Contiene oltre 15.000 audiolibri in diverse lingue, tra cui l’italiano. Puoi trovare audiolibri di autori come Boccaccio, Dumas, Verne, Wilde e molti altri. Puoi scaricare gli audiolibri in vari formati, tra cui il MP3, oppure ascoltarli online. Wikisource
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Wikisource è una biblioteca digitale che mette a disposizione migliaia di libri di pubblico dominio, liberamente scaricabili in formato PDF. Essendo libri il cui copyright è scaduto, possono essere letti e scaricati gratuitamente. Per trovare libri in italiano, basta utilizzare il campo di ricerca o sfogliare il catalogo per lingua selezionando "Italiano". I libri sono divisi per categoria. Per scaricarli in PDF, clicca sull'icona della stampante in alto a destra in ogni pagina. Verrà generato un file PDF completo, pronto per essere salvato e letto sul tuo dispositivo. I PDF sono di ottima qualità, con testo selezionabile e ricercabile. Europeana
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Europeana è la biblioteca digitale europea che raccoglie milioni di libri, immagini, video e audio da tutto il continente. Si tratta di un portale gestito dalla Commissione Europea contenente materiale liberamente accessibile. Per quanto riguarda i libri, Europeana mette a disposizione principalmente opere antiche in formato PDF previa registrazione gratuita al sito. È possibile cercare nel catalogo per titolo, autore o argomento e filtrare per lingua selezionando "Italiano". Cliccando sui risultati si accede alla scheda del libro, dove si trova il pulsante "Scarica" che genera il file PDF pronto per il download. I libri sono principalmente in lingua originale, quindi occorre una buona conoscenza delle lingue straniere. La Feltrinelli
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La famosa catena di librerie italiana Feltrinelli possiede un'ampia sezione del suo store online dedicata ai libri elettronici gratuiti. Questa sezione "Gratis" contiene centinaia di titoli liberamente scaricabili in formato PDF previa registrazione gratuita al sito. Per trovare libri gratis in italiano su Feltrinelli basta visitare la sezione "eBook gratis" e utilizzare i filtri di ricerca, selezionando la lingua "italiano". Si possono ulteriormente filtrare i risultati per categorie come narrativa, saggistica, manuali e molto altro. Cliccando sul libro che interessa si accede alla scheda prodotto dove è presente il pulsante "Scarica eBook", che genera il file PDF completo pronto per il download sul proprio dispositivo. I libri scaricabili gratuitamente sono sia classici che moderni. Mondadori
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Mondadori il più grande editore italiano, mette a disposizione centinaia di libri elettronici da scaricare gratuitamente tramite il suo negozio online. È sufficiente accedere alla sezione "Ebook gratis" del sito previa registrazione gratuita. Per trovare libri in italiano basta utilizzare i filtri di ricerca e selezionare la lingua "Italiano". In questo modo verranno mostrati solo gli ebook gratuiti in lingua italiana. Tramite i filtri è anche possibile affinare la ricerca per categorie editoriali e di genere. Cliccando su un libro si accede alla scheda prodotto dove è presente il pulsante "Scarica eBook", che consente di ottenere il file PDF completo da scaricare e leggere sul proprio dispositivo. La selezione include sia classici internazionali che opere di autori italiani moderni e contemporanei. Hoepli
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La casa editrice Hoepli possiede un vasto catalogo digitale di ebook scaricabili gratuitamente previa registrazione al sito. Per accedere ai libri gratis basta visitare la sezione "Libri gratuiti" dello store online. Per cercare libri in italiano è possibile utilizzare i filtri di ricerca avanzata, selezionando "Italiano" come lingua. In questo modo verranno mostrati solo gli ebook gratuiti in italiano. È possibile affinare ulteriormente la ricerca per collana editoriale, data di pubblicazione e genere letterario. Cliccando su un libro si apre la scheda prodotto con la copertina, la descrizione e il pulsante "Scarica eBook" che consente di ottenere il file PDF completo da leggere sul proprio dispositivo. La collezione gratuita di Hoepli comprende sia libri storici che moderni.
Conclusioni
Come hai visto, esistono diversi modi per scaricare libri PDF in italiano gratis. Ti ho mostrato alcuni dei migliori siti web e applicazioni che ti offrono un vasto catalogo di libri in formato digitale, senza violare la legge o mettere a rischio il tuo dispositivo. Ora non ti resta che scegliere il libro che ti interessa e iniziare a leggere. Buona lettura!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida: Come scaricare libri PDF in italiano gratis. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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𝗠𝗜𝗖𝗛𝗘𝗟 𝗢𝗩𝗘𝗥 𝗡𝗢𝗨𝗦 – 𝗜𝗟 𝗖𝗔𝗦𝗢 𝗛𝗢𝗨𝗘𝗟𝗟𝗘𝗕𝗘𝗖𝗤⁣⁣⁣
𝗠𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶́ 𝟭𝟲.𝟬𝟱 - 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟬:𝟯𝟬⁣⁣⁣
⁣⁣⁣regia di Edi Mils, Mark Saracco⁣⁣ (Italia/Francia, 2003, 52')⁣
Il documentario racconta in circa 48 minuti di durata la vita e le opere dello scrittore Michel Houellebecq, famoso per le polemiche scandalistiche che si accompagnano all’uscita di ogni suo nuovo libro.⁣⁣⁣ Dalla nascita agli esordi letterari a Parigi nei primi anni ’90, fino all’eco mediatico dovuto al romanzo Le Particelle Elementari (1998, trasposto in film dal regista tedesco Oskar Roheler nel 2006), passando per il processo per vilipendio all’Islam con Piattaforma nel 2001 ed a La Possibilità di Un’Isola, viene ricostruita interamente la biografia dello scrittore attraverso il racconto classico di una voce narrante, interviste ad amici e collaboratori (Enrico Ghezzi, Philippe Harel, Aldo Nove, Micelle Levy, Elisabetta Sgarbi, ecc.), citazioni da romanzi, saggi e poesie, servizi sul rapporto di Houellebecq con l’arte contemporanea, la musica ed il cinema, e dichiarazioni in esclusiva di lui stesso.⁣⁣⁣
Il tutto è sottolineato da una adeguata colonna sonora elettronica composta da Morgan per l’occasione. Restaurato nel 2019 da Treetone Produzioni (Roma).⁣⁣⁣
⁣⁣⁣
𝗜𝗡𝗚𝗥𝗘𝗦𝗦𝗢 ⟹ bit.ly/M_MONOUS⁣⁣
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madogiumado · 18 days
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SU/SintassiUrbane - leggere indipendente.
Stiamo costruendo il numero UNO. Cerchiamo scrittori e scrittrici, collaboratori a tutte le latitudini letterarie e culturali.
Scrivete "dalla finestra (un raggio di luce)" sempre da casa vostra: racconti, poesie, articoli, saggi... scrivete come vi pare e liberamente. Non superate le 500 parole. Chiudiamo la raccolta testi venerdì 27 settembre 2024.
#sintassiurbane
Costituzione / Art. 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
La collaborazione a SU/SintassiUrbane è libera, volontaria, gratuita.
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downtobaker · 2 months
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Burroughs: autobiografia
di Giuseppe Genna Burroughs: autobiografia «Gli scrittori sono tutti morti e tutta la scrittura è postuma». Nessun altro, eccetto Burroughs, avrebbe osato proclamarlo, ed è soltanto una delle affermazioni paradossali e dissacranti che costellano i saggi qui raccolti, estratti dallo sciame meteorico che, durante una mitica stagione, investì le pagine delle riviste internazionali, letterarie e…
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emanuele-marcuccio · 4 months
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Tutto quello che c'è da sapere sul progetto di poesia "Dipthycha" e sul dittico a due voci, su mia idea e cura editoriale
Tutto quello che c’è da sapere sul progetto di poesia “Dipthycha” e sul dittico a due voci, su mia idea e cura editoriale, una non solita serie antologica che conta finora quattro volumi editi (2013; 2015; 2016; 2022) e la partecipazione di quarantadue voci poetiche contemporanee. Oggi pubblicato su blogletteratura del poeta e critico letterario e amico Lorenzo Spurio che ringrazio ancora. Buona…
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princessofmistake · 3 months
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[...] nonostante Baldwin abbia sempre insistito, nei suoi romanzi, saggi e interviste, su quanto l'identità di un individuo e di una nazione sia complessa e stratificata, e sulle connessioni tra discriminazioni di razza, preferenza sessuale, classe sociale e genere sessuale, la tendenza della critica, almeno fino all'emergere "nei primi anni Ottanta […] di un pubblico nero apertamente gay" (Ross, p. 15), è stata quella di cercare di disciplinare, piegare, gestire la complessità dell'arte di Baldwin tentando di costringerla all'interno di categorie letterarie e sociali rigide e all'apparenza mutualmente esclusive. E' invece nell'abilità dell'autore a complicare e scardinare letture superficiali del reale e dei rapporti umani, mostrando l'intarsio di sfaccettature dell'io, che risiede la grandezza, universalità e continua modernità di La stanza di Giovanni. Il nesso tra omosessualità, razza o etnia, e identità personale e culturale rimane inestricabile per Baldwin, che nella già citata intervista asseriva: "La questione sessuale e la questione razziale sono sempre state intrecciate […] Se gli americani sono in grado di maturare a livello di razzismo, allora devono maturare a livello di sessualità" (Goldstein, p. 178).
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fedelando · 3 months
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 “AI GENITORI DAVAMO DEL VOI”, ROMANZO PRESENTATO ALL’IC CAIATINO
Scritto dal già preside Pasquale Buonomo, scomparso due anni fa, in piena emergenza Covid 
CAIAZZO - Un libro scritto in tempo di Covid per rafforzare l'identità e il senso di appartenenza, un modo per rifugiarsi nei ricordi quando tutto era fermo, e per ricomporre il mosaico di un mondo che non c’è più, fatto di rispetto, timidezza, pudore. “Ai genitori davamo del voi” di Pasquale Buonomo è stato presentato nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Caiatino di Caiazzo, alla presenza di studenti e docenti di alcune classi della Secondaria di I grado, della dirigente Silvana Santagata e dei familiari dello scrittore. Un libro che rappresenta il cassetto dei ricordi di Pasquale Buonomo, già preside originario di Alvignano trasferitosi a Bergamo dopo gli studi universitari; un romanzo che si sviluppa dai primi decenni del secolo scorso fino agli anni 50, pensato e scritto quando c’era il lockdown, in piena pandemia, quando tra l’altro Bergamo fu tra le città più colpite dall’emergenza. L’autore ricorda il suo passato, la sua famiglia e scrive di Domenico, uno dei personaggi principali, che non è altro che la storia di suo padre. Una testimonianza di un tempo che, diversamente, andava perduta; un libro che preserva il ricordo di un uomo, dei. suoi studi, del suo lavoro in una fabbrica di mattoni, del suo talento musicale come autodidatta, della sua curiosità e del suo interesse per i mestieri di un tempo. Un racconto incentrato in un contesto storico tragico, (siamo tra la prima e la seconda guerra mondiale), quando si viveva un bullismo classista, quando era difficile conquistare un’amicizia.
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La partenza per il fronte, il matrimonio con Maria, le lettere scritte e ricevute tramite altri, le abitudini, le tradizioni (la scartocciatura delle pannocchie e il racconto di storie davanti al focolare), la famiglia patriarcale, la laboriosità e il senso del dovere, la condizione subalterna della donna, il lavoro nella ‘puteca’, del bar (punto di ristoro e di pettegolezzi), il contatto curativo e lenitivo con la natura e il paesaggio. Flashback di un romanzo riferiti alla platea dalla curatrice della prefazione Renata Montanari de Simone che aggiunge “un testo in cui si ricavano valori universali e l’attaccamento alle radici”. Renata Montanari è di origine romagnola. Ha vissuto a San Severo, dove ha completato gli studi classici. Si è laureata in Lettere Classiche presso l’Università degli Studi di Bologna ed in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Ateneo di Urbino.Risiede a Caserta dove è stata docente di Italiano e Latino al Liceo Classico “P. Giannone”.
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Ha pubblicato saggi di carattere storico e traduzioni dal latino prima di dedicarsi alla poesia ed alla narrativa. Nel 2007 ha ottenuto il Premio speciale della critica al Concorso Nazionale “Mercedes Mundula” di Cagliari col saggio “La donna tra ragione e sentimento: testimonianze letterarie”. Collabora con varie associazioni culturali e dal 1999 ha istituito a Caiazzo un Laboratorio di cultura letteraria presso il Centro di Promozione Culturale “F. de Simone”.
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“Leggete tanto e non concentratevi troppo sui cellulari – ha aggiunto Rita Buonomo, sorella dell’autore scomparso due anni fa, accompagnata dalla figlia avvocatessa e assessore del Comune di Alvignano Luisa De Matteo – io che non ho potuto studiare ho imparato tante cose dai libri di mio fratello”. “Un messaggio attuale – chiude la preside Santagata – sull’importanza della rievocazione e sulla riscoperta dei mestieri in un momento drammatico, ora come allora, se pensiamo alla guerra e alle tensioni internazionali in corso. Un libro che è una lezione di storia del nostro territorio”.   
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carmenvicinanza · 6 months
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Ida Vitale poeta uruguaiana
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Ida Vitale, poeta, saggista, traduttrice e critica letteraria uruguaiana è un’importante protagonista della tradizione delle avanguardie storiche latinoamericane.
È la più longeva esponente del movimento Generación del 45 che condivideva una apertura verso le novità dell’arte e della cultura che provenivano dall’Europa, con una matrice comune politico-culturale di sinistra e un’attenzione particolare alle tematiche legate alla città moderna.
Insignita di prestigiosi premi letterari, fra cui, nel 2018 svetta il Premio Cervantes, considerato il Nobel della letteratura in lingua spagnola, con la seguente motivazione: “il suo linguaggio è uno dei più conosciuti nella poesia spagnola contemporanea… Esso è al contempo intellettuale e popolare, universale e personale, superficiale e profondo“.
La sua scrittura è caratterizzata da un’attenzione per il mondo naturale e da un simbolismo volto all’indagine delle “alchimie del linguaggio”, la sua poesia essenzialista, mira alla concretezza delle parole.
Nei suoi brevi versi l’ironia rappresenta una componente fondamentale.
Il suo nome completo è Ida Ofelia Vitale Povigna ed è nata a Montevideo, il 2 novembre 1923. Appartiene alla quarta generazione di immigrati italiani provenienti dalla Sicilia. È cresciuta in una famiglia colta e cosmopolita.
Laureata in Lettere all’Università dell’Uruguay dove, successivamente, ha insegnato, ha collaborato e diretto diverse riviste letterarie e culturali.
Le sue prime opere rilevanti sono state “La luz de esta memoria“del 1949, “Palabra dada” (1953), “Cada uno su noche” (1960) e “Paso a paso” (1963).
Dura oppositrice della dittatura militare dell’Uruguay, nel 1974 è fuggita in Messico, dove ha conosciuto lo scrittore Premio Nobel Octavio Paz  entrando a far parte dello staff editoriale della rivista Vuelta che lui dirigeva. In seguito, ha partecipato alla fondazione del giornale Uno más Uno, è stata insegnante e ha tradotto libri per il Fondo de Cultura Económica, curando conferenze e lettorati, senza trascurare la partecipazione a giurie e giornali.
Rientrata nel Paese nativo, scriveva sulla pagina culturale del settimanale Jaque, prima di andare a vivere in Texas, negli Stati Uniti, dove è rimasta per trent’anni. Nel 2016 è tornata a Montevideo dove risiede stabilmente.
La sua opera è caratterizzata da brevi poemi, da un’attenta ricerca del senso delle parole e un carattere metaletterario. 
La sua poesia è pervasa dalla grande empatia per gli animali, in contrasto con la delusione per la moderna mediocrità degli esseri umani vittime del capitalismo culturale.
Precorritrice di una sensibilità ecologica, ha scritto romanzi, saggi, poesie e ha tradotto, dall’italiano e dal francese opere di Simone de Beauvoir, Luigi Pirandello, Benjamin Péret, Mario Praz, per citare qualche nome.
Nella sua scrittura c’è la rinuncia alla perfezione formale in cambio di un certo enigma, un punto di stimolo e di mistero. Con maestria spoglia le sue parole di ogni elemento ritenuto superfluo, fino a lasciare soltanto l’essenza del testo.ù
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abatelunare · 1 year
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Libri che vanno letti 23
Ci sono, io credo, dei testi basilari per chi intenda occuparsi di letteratura. Saggi inerenti l’analisi generale della prosa intesa come macro genere letterario. Scritti da veri critici letterari: gente, cioè, che oltre ad avere le idee ben chiare in materia, le esprime con altrettanta chiarezza. Ho già segnalato uno di questi libri - Il romanzo del Novecento di Giacomo Debenedetti - in una rubrichetta precedente, per cui non ci torno sopra. Un altro volume fondamentale è Una teoria della prosa di Viktor Sklovskij. L’ho trovato ai tempi dell’università in una vecchia edizione della Garzanti, da cui è stata praticamente estirpata la parte sul romanzo giallo. Non so sulla base di quale arbitrio: un’opera andrebbe pubblicata integralmente, e poi anche il giallo è un genere letterario. Sebbene sia particolare, obbedisce pur sempre a quelle regole lì. In ogni caso, il resto della trattazione è intatta e decisamente illuminante. Non ho idea se l’abbiamo ristampato. Ma mi sembrerebbe strano che non l’avessero fatto. Al limite mi farete sapere.
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Roland Barthes: il saggista rivoluzionario simbolo del Novecento
Roland Barthes, celebre intellettuale francese del XX secolo, è stato un saggista tra i più influenti e innovativi del suo tempo. Nato a Cherbourg nel 1915, Barthes ha trascorso gran parte della sua vita a Parigi, dove ha sviluppato una straordinaria carriera accademica e letteraria che ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama culturale mondiale. Le letture giovanili del saggista Barthes A 19 anni, un forte attacco di emottisi lo costringe a letto per lungo tempo durante il quale legge autori quali Balzac, Mauriac, Giraudoux e numerosi Arsène Lupin. Durante il liceo aveva già avuto modo di apprezzare Mallarmé, Valéry, Jaurès, e soprattutto Proust che diventerà il suo autore di riferimento. Le sue numerose permanenze nel sanatorio saranno sempre occasione di studio fondamentali per la sua carriera. Dopo aver conseguito una laurea in letteratura e filosofia all'Università di Parigi, Barthes ha intrapreso una carriera accademica che lo ha portato a insegnare in diverse istituzioni prestigiose, tra cui l'École des hautes études en sciences sociales e il Collège de France. Durante la sua vita, ha anche lavorato come critico letterario, saggista e semiologo, contribuendo in modo significativo alla teoria letteraria e alla critica culturale. Barthes saggista: il "grado zero" Barthes è stato autore di importanti saggi critici sulla narrativa contemporanea. Ha indagato il rapporto esistente tra la lingua nella sua doppia manifestazione: patrimonio collettivo e veicolo del linguaggio individuale. Ha sviluppato un'importante teoria semiologica che supera le tesi accademiche per interrogare i testi. Celebre la sua teoria del "grado zero": il mondo del parlato che è la più importante specificità della narrativa del suo tempo. La semiologia, o lo studio dei segni e dei simboli e del loro significato nella comunicazione umana, occupa un posto importante nella sua produzione saggistica. Attraverso la sua analisi dei testi letterari, dei media di massa e della cultura visiva, Barthes ha indagato sulle strutture di significato sottostanti che influenzano la nostra comprensione del mondo. I saggi più famosi di Roland Barthes Il saggio più famoso di Barthes è senza dubbio "Il grado zero della scrittura" nel quale distingue la lingua in quanto strumento neutro dell'espressione e per questo involontario e la lingua formale attraverso la quale l'uomo compie delle scelte etiche. Un altro saggio iconico di Barthes è "La camera chiara. Nota sulla fotografia", pubblicato nel 1980. In questo lavoro, che è una riflessione sulla fotografia, Barthes esplora il potere evocativo e simbolico delle immagini fotografiche, analizzando il modo in cui esse catturano e trasmettono il senso di realtà e memoria. Barthes distingue tre elementi nella fotografia: l'autore della fotografia, il fruitore e il soggetto immortalato. In questo schema, il fruitore ha due modi di recepire le fotografie: il primo è razionale e si fonda sulle informazioni che la foto stessa può fornire; il secondo è emotivo e scaturisce da un dettaglio della foto che colpisce lo spettatore. Eredità di Roland Barthes Anche dopo la sua morte nel 1980, l'influenza di Roland Barthes ha continuato a essere rilevante nel campo della teoria letteraria, della critica culturale e della filosofia. Le sue idee radicali e la sua scrittura brillante hanno ispirato generazioni di studiosi e intellettuali, contribuendo a ridefinire il modo in cui pensiamo alla cultura, alla comunicazione e alla creatività. Attraverso i suoi saggi rivoluzionari, Barthes ha dimostrato il potere della parola scritta nel provocare la riflessione, la discussione e la trasformazione sociale. In copertina foto di Michal Jarmoluk da Pixabay Read the full article
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