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#Cura editoriale
emanuele-marcuccio · 4 months
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Tutto quello che c'è da sapere sul progetto di poesia "Dipthycha" e sul dittico a due voci, su mia idea e cura editoriale
Tutto quello che c’è da sapere sul progetto di poesia “Dipthycha” e sul dittico a due voci, su mia idea e cura editoriale, una non solita serie antologica che conta finora quattro volumi editi (2013; 2015; 2016; 2022) e la partecipazione di quarantadue voci poetiche contemporanee. Oggi pubblicato su blogletteratura del poeta e critico letterario e amico Lorenzo Spurio che ringrazio ancora. Buona…
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PRIMA PAGINA Avvenire di Oggi sabato, 07 settembre 2024
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[TRAD ITA] 240826 TWEET DI GUCCI:
"Ripreso in un editoriale da #BazaarKorea, il nuovo Ambasciatore Globale del Brand #Jin dei BTS indossa look esclusivi dell'ultima collezione di abbigliamento maschile.
Fotografo: #JungwookMok Redattore di moda: #DongbeomSeo"
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Xina)
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Tolse la mano dalla tasca per grattarsi la pancia
Gli anni 1945-50 furono per Pavese un periodo d'intenso lavoro editoriale, e l'epistolario è in larga parte costituito da lettere scritte da Pavese in ufficio. ... Da questa mole di lettere abbiamo cercato di scegliere le piú interessanti, sia dal punto di vista della personalità di Pavese, sia dal punto di vista della cronaca culturale italiana del dopoguerra. ... Il numero di lettere editoriali scritto da Pavese è enorme; naturalmente molte sono "di ordinaria amministrazione"; per alcuni anni infatti Pavese seguí con minuziosa cura le varie fasi del lavoro editoriale. (Ma) ...lo stile e il mordente pavesiani saltano fuori talvolta anche da semplici comunicazioni d'ufficio.
Italo Calvino
Torino, 31 marzo 1947
Cara Luisella, 
la sua traduzione è arrivata e mi ha già rallegrato qualche pomeriggio. Non abbia paura: è degna e scrupolosa. Se difetto c'è, è anzi questo, che è troppo scrupolosa: "tolse la sua mano dalla sua tasca per grattare la sua pancia". Capisce come voglio dire? Pronomi e aggettivi sono sovente troppo rispettati. Ma con un normale lavoro di revisione andrà benissimo. ... visto che adesso sa nuotare, si permetta qualche feat, qualche fantasia, e sarà fatta. ... Come sta fra i polli e le capre? Io sono ancora tutto contento di sapere che metto soggezione e me la godo.
[Questo è solo uno dei moltissimi esempi, scelto "a caso".]
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fashionbooksmilano · 7 months
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Seta e lusso
Le Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova
A cura di Loredana Pessa e Andrea De Pascale
Sagep Edizioni, Genova 2023, 112 pagine, 17x24cm, Brossura, ISBN 9791 255900428
euro 18,00
email if you want to buy [email protected]
Questo volume inaugura la collana editoriale “Passato di moda – Quaderni delle Civiche Collezioni Tessili”, serie dedicata a illustrare il patrimonio ancora troppo poco conosciuto di circa 3.000 opere, in continua espansione, che costituiscono oggi una delle sezioni più importanti dei Musei di Strada Nuova, la principale e più estesa struttura museale di Genova dedicata all’arte antica. "Seta e Lusso. Le Collezioni Tessili dei Musei di Strada Nuova" vuole offrire un primo e ampio sguardo sulla storia delle Collezioni e sui principali nuclei di materiali, presentando una selezione di pezzi inediti o particolarmente significativi.
28/02/24
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3nding · 11 months
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Penso che il mio prossimo progetto editoriale sarà un libro in vendita su Amazon intitolato "IL PRIMO LIBRO SCRITTO A QUATTRO MANI DA UNA INTELLIGENZA ARTIFICIALE E UN DEFICIENTE REALE" Prefazione a cura di Filiberto Emanuele di Savoia
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raffaeleitlodeo · 10 months
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Ogni tanto, una buona notizia: torna in libreria - in nuova edizione a firma unica, ripensata ed aggiornata - RAZZA PARTIGIANA, STORIA DI GIORGIO MARINCOLA (1923-1945). Si tratta di un piccolo classico di storiografia che, dopo alcuni anni di insensata e inspiegabile assenza, è di nuovo in catalogo, grazie alla cura determinata di Carlo Costa e alla lungimiranza della casa editrice Milieu. Un ragazzo italo-somalo cresciuto tra la Calabria e Roma, studente “dalla pelle nera” nella Roma fascista, allievo di Pilo Albertelli, partigiano azionista, tenente arruolato dai servizi inglesi del SOE per combattere in nord Italia, prigioniero di guerra e, infine, di nuovo in armi fino all’ultimo dei suoi giorni: questi alcuni dei momenti che hanno scandito la vita di Giorgio Marincola. Finalmente sarà nuovamente acquistabile una sua accurata biografia. Sono felicissimo che si possa festeggiare in questo modo il centenario della nascita di Giorgio, e sono felicissimo di essere stato invitato a scrivere la prefazione del libro. Nell’iper-prudente (eufemismo!) mondo editoriale italiano questa uscita rappresenta, a mio avviso, un’ammirevole e coraggiosa eccezione. Sarò grato a chiunque aiuti a diffondere la notizia che da domani, venerdì 24 novembre, RAZZA PARTIGIANA è ordinabile su tutte le piattaforme di vendita online e in tutte le librerie (grandi e piccole) d’Italia. Grazie di cuore e buona lettura!
Urbano Grandier, Facebook
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vecchiodimerda · 2 years
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Christian Raimo
Ho fondato una piccola società, la ReichRaimo, che si occuperà soprattutto di consulenza editoriale e di formazione.
E dal primo dicembre parte il primo corso intitolato Come odiare i giovani.
Sarà rivolto a tutti, e sarà articolato in quattordici incontri, con orari che cambiano dall'uno all'altro. Si svolgerà sia in presenza che online e costerà 129 euro.
Per l'iscrizione si può scrivere a [email protected]
Questi i temi degli incontri.
1. Il 1868 è più importante del 1968, con Ernesto Galli della Loggia. Riscoprire la fondazione dell’Azione cattolica da parte di Papa Pio IX con il breve pontificio Dum filii Belial. Per un nuovo nazionalismo nella scuola improntato sulla restaurazione della dinastia Meiji in Giappone. Analisi dei testi del cancelliere Bismarck sul cambiamento climatico.
2. Dove va il potere: capirlo un attimo prima. Dibattito con Gianni Riotta e Bruno Vespa, sul futuro dei media e del mercato immobiliare.
3. Vale la pena di fare la punta al cazzo anche se si parla di un massacro, a cura del Novum Consortium Italianae Stampae. Imparare a usare i social come farebbero i monaci cluniacensi, usando il tempo libero della pensione o della disoccupazione per emendare articoli politici sui temi chiave solo sulla base di alcune concordanze grammaticali ambigue o per i font senza grazie usati (si dice la font!)
4. Il capitalismo buono è proprio buono buono buono, con Francesco Giubilei e Fabio Roscani. Riproposizione della conferenza che non si è potuta tenere alla facoltà di Scienze politiche a Roma per il boicottaggio dei centri sociali organizzati. Storytelling dell’accumulo originario. Nuove liturgie preconciliari per il feticcio delle merci.
5. Camerati che sbaglicchiano, con Walter Veltroni. Come rinarrare la violenza dei terroristi neofascisti in chiave pop, con dei bei fumetti anche. Laboratorio artistico in classe sull’utopia Nar.
6. Il colonialismo che non ci è stato insegnato, con Marco Minniti. Per un nuovo turismo consapevole, permanente, fondativo. Alla scoperta virtuale delle strade che gli abbiamo fatto senza pretendere nemmeno un grazie.
7. L’omicidio stradale dei manifestanti ecologisti va completamente depenalizzato, con Matteo Piantedosi. A seguire pillole comiche sui pestaggi di Genova 2001 a cura di Pino Insegno.
8. L’istruzione tecnico militare per un paese che cambia. Tavola Rotonda con Patrizio Bianchi, Luciano Leonardo Violante, Guido Crosetto e Giuseppe Valditara. Presentazione del progetto sperimentale di alternanza scuola lavoro come guardie per i campi di detenzione in Libia.
9. Arbasino generator. Laboratorio dal vivo con la redazione del Foglio per imparare a passare pezzi su qualunque argomento riempendoli di aggettivi eterodossi, locuzioni ammiccanti, sigle in inglese, battute sui vestiti e i capelli, diminuitivi in -elli.
10. Vendicarsi del senso di morte imminente, con Angelo Panebianco. Come scrivere gli editoriali per il Corriere mi ha sollevato dai momenti di solitudine e smarrimento di fronte alla vecchiaia, anche poi mi sono dimenticato delle analisi da fare e di portare fuori il cane che mi ha pisciato in salotto.
11. Il femminismo me lo attacco al cazzo, a cura della Libreria di tutti. Per un femminismo politically uncorrect che possa essere libero di dire la propria su aborto, orientamento sessuale, identità di genere e frocette della minchia, con la possibilità di cambiare idea anche da un giorno all’altro e di prendersi tre mesi di vacanza se si è stanche che sono almeno due anni che non mi faccio una vacanza come si deve.
12. Ridere forte dello schwa, con Massimo Arcangeli. Imparare lo gné gné nell’autoscoscienza collettiva, condividere le pratiche del darsi di gomito dal vivo e in rete.
13. La competenza, il liberalsocialismo di Carlo Rosselli e il fatto che mio figlio mi fa sempre più sclerare e quindi vanno cambiate e subito alcune leggi dello Stato perché non può tornare sempre alle due e lasciare la camera una merda: ted talk con Carlo Calenda.
14. Il fascismo è stato brutto, con Antonio Scurati. Lettura integrale dei tre volumi di M, a seguire esegesi passo passo da parte dell’autore.
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libriaco · 2 years
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I diritti dei lavoratori
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Per riconoscere il lavoro fatto, l'editore I.E.I. si prendeva cura di stampare, in fondo al volume, una pagina con l'elenco di chi aveva contribuito alla realizzazione del libro.
A MILANO, NELLE OFFIClNE DELL'ISTITUTO EDITORIALE ITALIANO, compose e stampò questo volume la maestranza: Ubaldo Antoniani, Pietro Betteni, Serafino Nicolini, Giuseppe Riva; curarono la rilegatura: Francesco e Gino Radice.
Collazionò il testo l'avv. Tommaso di Petta. Disegnò i fregi il prof. Duilio Cambellotti.
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C. Bini, Scritti, Milano, Istituto Editoriale Italiano, s.d. (1921-'25?)
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carmy77 · 1 year
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Carissimi amici, eccovi in anteprima la copertina di "Solitudine tatuata" l'opera prima della poetessa Roberta Matassa in uscita  prossimamente con Luce dell'Arte Edizioni nella collana editoriale "Farfalle"! Un'opera di straordinaria intensità letteraria, che fa vibrare subito il cuore di emozioni dolci! Prefazione a cura della dr.ssa Carmela Gabriele, giudizio critico del prof. Fernando Stella e recensioni della scrittrice Milena Ziletti e del membro di Associazione Caterina Leone.
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seoul-italybts · 2 years
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[✎ ITA] Intervista / Editoriale : JIMIN x W Korea⠸ 20.01.2023
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JIMIN, In Piena Fioritura
JIMIN x DIOR - 20 gennaio 2023
Editoriale | Intervista : JIMIN x W KOREA Vol. 2 2023
Jimin dei BTS sa narrare storie già solo con i suoi movimenti sul palco – agili e leggeri, seppur audaci e maestosi, a volte. Ora è qui, accucciato di fronte alle foto-camere. Jimin – che non fa che trasudare fascino – è in piena fioritura per <;W Korea>
Twitter | Originale KOR
Un piccolo studio fuori Seoul, grande appena per accogliere tre auto d'epoca delicatamente avvolte e ricoperte di boccioli, un ampio materasso a molle, le attrezzature per il servizio e alcune rastrelliere di vestiti, cui sono appesi una decina d'abiti della collezione Dior : Estate 2023 — disposti con estrema cura per Jimin dei BTS, il quale, recentemente, è stato nominato nuovo ambasciatore globale per Dior. Tranquillo e leggiadro, Jimin fa il suo ingresso sul set. Con la sua collezione "Moda Uomo Dior Estate 2023", il direttore artistico Kim Jones presenta capi funzionali che uniscono il formale all'informale e lo stile alla praticità. In onore del 75° anniversario della casa di moda, il suo animo creativo ha voluto rendere omaggio all'identità e alla tradizione di House of Dior, incorporando i suoi iconici giardini sul set. Tutto un lato, infatti, è completamente disseminato di fiori multicolore. Per il servizio fotografico di copertina, ci si aspetta una crew piuttosto grande, tra produzione e staff, tante più persone di quante potreste immaginare. E per fortuna! Così questi bellissimi fiori non saranno sprecati, se ognunə deə partecipanti se ne porterà un po' a casa come ricordo. Jimin, circondato da fiori, inizia a saltare su un materasso piuttosto grande, sollevandosi in aria e lasciandosi ricadere di schiena più e più volte; ogni suo movimento ci ricorda le sue aggraziate esibizioni sul palcoscenico; Jimin, il quale ha studiato danza alle scuole superiori, non si limita semplicemente a saltare. Piuttosto, potremmo dire che si solleva e, per un secondo, sembra quasi galleggiare in aria. La fotocamera cattura quel suo istante di volo, la sua ombra campeggia enorme su un ampio sfondo.
A giugno 2022, i BTS hanno rilasciato il loro album antologia, Proof; una compilation di tre CD contenenti i momenti chiave dei loro 9 anni di carriera e relativi successi. Mi vengono in mente alcune parole del singolo “Yet to Come (The Most Beautiful Moment)”:
“Da qualche parte, nel profondo del tuo cuore / C'è ancora sempre un bambino / Il mio momento deve ancora arrivare.”
Non c'è dubbio che il verso ‘il mio momento deve ancora arrivare’ sia una piccola ode alla loro promessa e speranza per il futuro, dato che i sette artisti, l'anno scorso, hanno deciso di guardare con trepidazione ad un nuovo capitolo. Negli ultimi anni, la popolarità dei BTS è aumentata vertiginosamente, diffondendosi in tutto il globo. Grazie alla solidarietà ed al supporto senza pari del suo fandom, il gruppo ha ottenuto, in pochissimo tempo, un successo enorme su scala globale. Ciò mi ha spintə ad andare a dare un'0cchiata a tutte quelle destinazioni sconosciute nel mondo in cui i BTS hanno lasciato il segno. E dato che la loro influenza si estende a livello globale, talvolta ho dovuto ricorrere al mappamondo o a cartine mondiali per poter rendermi effettivamente conto fin dove sono arrivati.
Attualmente, ognuno dei membri ha dato inizio ad un nuovo capitolo della propria carriera.
J-hope e RM sono stati i primi, con il rilascio dei loro primi album solisti ufficiali - a luglio e dicembre 20222 - mentre Jin ha pubblicato il suo primo singolo solista a ottobre. Chi sarà il prossimo? I dettagli relativi all'album solista di Jimin non sono ancora stati svelati, ma sono convintə non avremo più da aspettare molto. La popolarità e l'impatto di un Jimin in quanto artista solista sono evidenti; la reazione di pubblico per le sei copertine lui dedicate da <W Korea>, condivise sulla nostra pagina Instagram, è stata enorme (ce l'aspettavamo, ma siamo rimastə comunque sorpresə), chiaro esempio della sua influenza. ‘Filter’, sua traccia solista pubblicata nel 2020 sul 4° album dei BTS, risulta aver superato i 340 milioni di stream su Spotify, a gennaio 2022. Tra le sue tracce soliste, troviamo anche ‘Promise’, rilasciata su Soundcloud 4 anni fa, e poi ‘Friends’, prodotta da Jimin ed eseguita insieme a V. Jimin, artista pieno di sentimento, ha conquistato i cuori deə fan con le sue incantevoli esibizioni di ‘Serendipity’ e ‘Lie’. Degno di nota anche il modo in cui ə sue/oi devotə fan festeggiano gli anniversari di rilascio delle sue tracce individuali con molte iniziative preziose.
Ma torniamo sul set, Jimin ricompare sfoggiando un look ed emanando un'aura diversa rispetto ad un momento fa. Calde luci dalle tonalità sepia cadono sulla sagoma dell “It Boy”, che ora indossa una giacca Dior. Appoggiato ad una sedia ladderback dai motivi floreali, le gambe incrociate, l'icona K-pop ricorda un po', nell'insieme, alcuni dei ritratti di Amadeo Modigliani. Ma questa volta, quando si impossessa della fotocamera per scattarsi dei selfie, l'affascinante artista sa anche trasformarsi in un ragazzo birichino. Forse in pochi ricorderanno che i BTS erano già apparsi, come boy band agli esordi, nel numero di dicembre 2014 di <W Korea>. Questi 7 ragazzi ambiziosi, allora, ci parlarono in tutta serietà dei loro sogni – riguardo i loro concerti, il premio come Migliori Nuovi Artisti e la tanto agognata vittoria ad uno show musicale. Quando sono tornatə in ufficio, ho riesumato quel numero del 2014 e l'ho messo a confronto con le nuove foto che presto andranno in stampa; nel riflettere sulla notevole evoluzione compiuta dal gruppo, non ho potuto che provare un certo batticuore. Sicuramente Jimin non ha dimenticato il suo primo incontro con <W Korea>. Molto cortesemente ha dato inizio alla nostra intervista usando il termine ‘ritrovarsi’.
Quest'intervista si è svolta per e-mail; piuttosto che sottoporlo ad una lunga sessione di domande, circondati dalla frenesia del set, abbiamo voluto dare a Jimin – il quale ultimamente ha sviluppato una predilezione per la scrittura - l'opportunità di riflettere con cura sulle sue parole.
Alcune delle sue risposte mi sono rimaste particolarmente impresse. Specialmente quelle più memorabili, ma quella che mi ha fatto sorridere di più me l'ha data alla domanda “Se togliamo tutto il bagaglio della superstar globale, nonché membro dei BTS, chi sei in realtà?”, “Un amico un po' imbranato, sempre in tuta, che adora bere del soju in compagnia presso i Pojangmacha (bancarelle di cibo/bevande).” Ed è proprio quel suo modo fine e premuroso di definirsi un ‘amico’ che gli permette di arrivare al cuore dei nostri lettori.
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<W Korea>: Siamo lieti tu sia il nostro artista di copertina, finalmente! E congratulazioni per essere il nuovo ambasciatore globale Dior. Immagino presto ti vedremo nella capitale della moda. Jimin: Innanzi tutto, sono felice di ritrovare <W Korea> dopo tanto, e vi sono grato. Sono estremamente onorato di essere l'ambasciatore per un marchio globale come Dior ed emozionato per questa partnership. Mi piacerebbe cogliere quest'occasione per approfondire la mia conoscenza sulla moda e dare un contributo significativo al brand. Non sono mai stato alla Settimana della Moda, quindi temo sarò piuttosto agitato. ⠀
Che reazione hanno avuto i tuoi genitori quando hai detto loro d'esser diventato un ambasciatore globale? E quale quando hai parlato della tua visita alla Casa Bianca, l'anno scorso?
Jimin: Ogni volta, mi fanno dei gran sorrisi e mi dicono che sono fieri di me. Opportunità fantastiche come queste sono ciò che mi rende orgoglioso d'essere un membro dei BTS. ⠀ La data di rilascio del tuo album solista è ancora un mistero, ma sono sicurə ci starai lavorando proprio in questi giorni. Quindi, come vanno le cose, ultimamente? Sei preoccupato o abbastanza sereno, nonostante i tanti impegni?
Jimin: Ho pochissimi ripensamenti e non lo trovo pesante. Ma sto preparando parecchie cose, quindi per la maggior parte del tempo sono preso dalla supervisione e preparazione del lavoro. Potremmo quasi dire che la mia mente lavora di più del mio corpo, di questi tempi (ride). ⠀ Nella prima metà del 2022, tu e Ha Sung Woon avete rilasciato la OST del drama <Our Blues>, ‘With you’. Inoltre, è uscito l'album antologia Proof, a chiusura del primo capitolo dei BTS. Saremmo curiosə di sapere come hai trascorso il periodo di pausa dopo il rilascio. Hai avuto modo di mettere ordine nei tuoi pensieri o di scoprire qualcosa di nuovo che ti ha permesso di riflettere su te stesso? Mi pare fosse la prima volta che potevi effettivamente fare una pausa e guardarti intorno.
Jimin: Ho cercato di concentrarmi sulle mie ‘sensazioni presenti’. Mi sono appuntato tutto ciò che provavo in ogni istante – il più accuratamente possibile – perché avevo paura quelle sensazioni sarebbero andate perdute, altrimenti. Sentivo di dover conservare quei momenti. Di fatto, negli ultimi anni, i BTS ed io abbiamo affrontato molti cambiamenti. Restando insieme, siamo riusciti a farci forza e a superare tutto, quindi ho pensato che annotare ciò che provo e penso potrebbe tornarmi utile la prossima volta che incontrerò sfide ed ostacoli simili. In parole povere, è stato un periodo in cui ho potuto riflettere su come mi sentissi – specialmente su ciò che mi rendeva felice o ciò che, in passato, mi aveva portato all'esaurimento. ⠀ Che cos'è che ti rende felice? Sentiti libero di rispondere qualsiasi cosa, ma sono sicurə ə ARMY saranno ə primə cui penserai.
Jimin: Ovviamente la risposta è "ə ARMY", ma sono veramente le persone che mi rendono l'uomo più felice sulla Terra (ride). Siamo sempre statə insieme, nella gioia e nella sofferenza, affrontando diverse vicissitudini. Inoltre, un'altra piccola gioia della mia vita è trascorrere del tempo con gli amici – ed è anche il mio unico passatempo.
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Il 13 gennaio, prima che uscisse il 2° Volume di <W Korea>, hai fatto squadra con Taeyang dei BigBang e hai rilasciato ‘VIBE’. Avete un fascino ed uno stile diverso, ma in fin dei conti siete riusciti a trovare qualche punto di contatto. Innanzi tutto, siete entrambi noti per essere veterani di una boy band, abili sia nel canto che nel ballo. Ed il pubblico trova entrambe le vostre voci siano acute e nostalgiche, oltre che solide nelle note più alte.
Jimin: Taeyang è il mio idolo. Possiamo tranquillamente dire che lavorare con lui sia sempre stato un mio obiettivo e desiderio. È fin da quando ero piccolo che lo seguo e ho imparato molto da lui. Quindi, sì, quando ha menzionato la collaborazione, mi sembrava troppo bello per essere vero. Lavorando a stretto contatto con lui, ho scoperto che è ancor più incredibile di quanto già lo considerassi. Sono rimasto anche molto colpito e grato per come si è occupato di ogni più piccolo dettaglio, durante tutto il processo creativo. Lavorare insieme a lui ha rinvigorito il mio desiderio di diventare un cantante e performer fantastico. ⠀ Leggendo la tua intervista con Weverse Magazine, rilasciata intorno all'uscita di Proof, menzionavi l'intenzione di lavorare a stretto contatto dei vostri produttori e di provare tante cose nuove. Ora che stai lavorando con costanza alla tua musica, ti sembra di aver realizzato quelle tue idee, o sono diventate ancor più complesse?
Jimin: Sto lavorando con vari produttori e chiedendo loro molte impressioni, e mi sto divertendo un sacco. Più andavo avanti col lavoro e meglio era. Ora capisco perché gli altri membri mi hanno sempre consigliato di scrivere canzoni. Tuttavia, scrivere brani basati sulle emozioni provate in passato è tutta un'altra storia. Non è stato tutto rose e fiori (ride). ⠀ Hai trovato una risposta alla domanda - ‘Cos'è che desidero di più?’ - che darà il la alla tua avventura solista?
Jimin: Temo di non aver trovato una risposta completa e definitiva. Credo non esista migliore risposta di ‘Voglio continuare con ciò che sto facendo ora, solo meglio ed il più a lungo possibile’. È proprio per quello che cerco di guardarmi indietro e di rifletter su ciò che ho provato in passato.
Parlando della tua performance ideale, hai detto che vorresti mostrare tutto di te nella migliore forma possibile. Al di là della musica e dell'esibizione in sé, vorresti trasparisse il tuo lato più audace, sexy ma anche tutta la tua tenerezza. Dare il meglio di sé ed essere un perfezionista sembrano due cose simili, ma sono diverse. Credi sia possibile raggiungere la perfezione se ci si spinge al massimo – sia fisicamente che mentalmente – e si dà letteralmente tutto di sé?
Jimin: Forse suonerò un po' estremo, ma sono convinto la cosa più importante siano i risultati. Ciò che si può ottenere quando si dà il massimo e ciò che si prova nel raggiungere tali risultati non ha proprio paragoni. Per riuscire ad ottener il miglior risultato possibile, bisogna concentrarsi su un obiettivo, ed un obiettivo soltanto, e mettere tutto il nostro impegno.
Diventare il responsabile di progetto per il vostro album speciale BE e lavorare alle tue canzoni individuali saranno sicuramente state esperienze utili, in previsione del tuo album solista. La tua prima canzone totalmente auto-prodotta è stata ‘Promise’, che hai pubblicato su Soundcloud. Quando, la scorsa estate, ho intervistato j-hope, lui ha detto che riascoltare le sue vecchie mixtape gli è stato utile per mettere ordine nei suoi pensieri, prima di dedicarsi al suo album solista. Tu che ne pensi?
Jimin: A dire il vero, per me è stato più difficile iniziare questi progetti (ride). Ho scoperto quanto può essere divertente e piacevole, ma non è affatto facile scrivere testi che possano arrivare al cuore e alla mente di tuttə. Cioè, provo ancor più rispetto per gli altri membri, ora. Credo di essermi un po' lasciato trasportare da emozioni e desideri contrastanti, dal proposito ed entusiasmo di fare e, al contempo, dai dubbi sulle mie effettive capacità.
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Sono in moltissimi a definire le tue performance di una bellezza eccezionale. Siamo tuttə curiosə di scoprire quali sono stati gli ‘esordi di Jimin’. Quand'è che il giovane Jimin ha conosciuto la danza? Qual è stato il vostro primo incontro? Quello che ha fatto scoccare la scintilla?
Jimin: Ricordo ancora molto chiaramente il mio primo incontro con il ballo. Ero alle medie e stavo chiacchierando con gli amici, di fronte all'aula, quando ho notato le varie attività extra-scolastiche segnate nella bacheca settimanale. Tra quelle, c'era anche la break dance. Io ed i miei amici abbiamo deciso di iscriverci perché pensavamo ci avrebbe resi popolari (ride). ⠀ Com'era Park Jimin a quell'età? Che cosa ti viene in mente se ripensi al vicinato in cui sei cresciuto? Mi piacerebbe riuscire ad immaginarti com'eri allora.
Jimin: Ricordo bene il quartiere e la zona intorno alla mia vecchia scuola. Credo la mia attività preferita fosse trascorrere il pomeriggio a casa dei miei amici, finita lezione. Un giorno eravamo a casa di uno, quello dopo di un altro. Ci preparavamo del ramen istantaneo e poi uscivamo e scorrazzavamo insieme. Penso sarebbe proprio bello poter tornare a quel periodo. ⠀ Un artista coreano una volta ha detto di aver veramente realizzato quanto sconvolgente potesse essere la musica solo dopo aver acquistato una musicassetta di Michael Jackson, quando era ancora alle elementari. Jackson e la sua musica hanno davvero aperto un mondo a questo bambino che, prima d'allora, conosceva solo filastrocche ed inni. C'e forse un/a qualche artista che ti ha suscitato emozioni simili?
Jimin: Credo anche per me sia stato Michael Jackson. Quanto vorrei averlo potuto vedere dal vivo, quando era ancora tra noi. Sono rimasto anche piuttosto colpito da Chris Brown e Usher, e dalle performance dei BigBang e di altrə artistə K-Pop.
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A questo proposito, non possiamo non menzionare i concerti dei BTS! L'enorme folla luccicante come le stelle nel cielo notturno, le grida fortissime, le luci brillanti, le performance straordinarie e l'immensa gioia che si prova... Com'è tornare ad una casa tranquilla e silenziosa dopo un'esibizione così carica di passione? A cosa pensi prima di andare a dormire?
Jimin: L'eco delle grida mi accompagna costantemente, da quando scendo dal palco fino a quando rientro in hotel e mi addormento — continua a ripetersi nelle mie orecchie. A volte, a fine performance, provo questo brivido davvero speciale. Non si tratta di una sola sensazione, come il senso di vuoto o di un'emozione in particolare, ma di tante che mi riempiono tutto d'un tratto. Mi sento quasi sopraffare da tutte queste sensazioni, ma poi svaniscono quando mi metto a letto. Di fatto, ciò che resta sono poi solo le sensazioni ed i ricordi positivi, quindi provo subito nostalgia del palco. Vorrei veramente tornare a fare concerti con gli altri membri.
Nel corso della tua carriera, hai mai pianto – che sia quando eri un trainee o dopo il debutto? Se tu potessi dire qualcosa al Jimin del passato, cosa sarebbe?
Jimin: Oh, ho pianto un sacco di volte quando ero esausto, stanco e non sapevo cosa fare. Ma non credo di aver niente da dire al me stesso di allora. Se sono qui oggi è perché ho affrontato tutte quelle prove (ride). ⠀ Quale credi sia la tua qualità migliore? Ho fatto la stessa domanda a j-hope e lui ha risposto che sa essere accogliente.
Jimin: La curiosità? Fin da quando ero piccolo, sono sempre stato molto curioso. Quando non capivo qualcosa o volevo sapere di più, dovevo trovare risposte a tutti i costi. Ciò non significa, però, che io sia una persona poi così diligente (ride). Le cose cui ero così interessato non erano che sciocchezze, in fin dei conti. ⠀ C'è forse qualche parola di conforto che ti è rimasta impressa? A volte, anche non fossero pensate per consolare, ci sono parole che sanno scaldarci il cuore.
Jimin: Ce ne sono un sacco. Ogni singolo giorno, ə fan mi dicono delle cose bellissime che non credo di meritare. Poi penso al mio manager quella volta che si è scusato dicendo che gli spiaceva non poter provare le sofferenze che ho attraversato io e che poi mi ha abbracciato, proprio quando ne avevo più bisogno. Lo staff che ha pianto insieme a me, gli amici ed i parenti che sono venuti a tenermi compagnia senza neppure il bisogno di dire niente. Sa? Ricordo ognuno di questi momenti. E poi ci sono tutte quelle occasioni in cui provo tanta forza ma anche tanti sensi di colpa – ed è quando i membri mi dicono ‘Stai tranquillo, va bene così’.
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Qualcosa del 2022 per cui senti di poterti fare i complimenti?
Jimin: Quella volta che sono andato dai membri e ho detto che, per un po', sarei stato irraggiungibile. Loro sono stati fantastici, pieni di parole di conforto e consiglio e mi hanno trasmesso la forza necessaria per lavorare al mio album solista. Quindi vorrei cogliere quest'opportunità e farmi i complimenti per aver preso l'iniziativa ed essere stato io il primo ad andare dai ragazzi, in un momento in cui mi sentivo smarrito. ⠀ Perché ti sentivi smarrito? Credevi forse l'amore ricevuto fosse più di quel che ti meritassi? O eri combattuto sul da farsi, visto tutto il successo ottenuto dal gruppo? O forse, ancora, era un senso di frustrazione per l'assenza di performance durante la pandemia?
Jimin: Credo fosse per tutte e tre queste cose. Non ci è dato sapere perché ci sentiamo smarriti. Forse, dopo un po' di tempo, ne realizziamo il motivo, ma sul momento non abbiamo risposte precise. Credo, nel mio caso, stessi semplicemente cercando di uscire da quella situazione. Un'ansia tira l'altra e io, invece di affrontarle, cercavo di non pensarci ed evitarle. ⠀ Di che cos'è che senti maggiore bisogno, ora?
Jimin: Tempo. Ho bisogno di tempo per concludere in bellezza i miei 20 anni, prepararmi per i 30 e poi trovare la direzione da seguire da quel momento in avanti. E poi vorrei avere più tempo per finire il mio album e divertirmi con gli amici. Vorrei davvero avere più tempo.
Prenditi un secondo e cerca di figurarti come sarà il tuo futuro. Come lo immagini o come vorresti essere, in futuro?
Jimin: Vorrei essere una persona che sa prendere le cose più alla leggera. Se vuoi mantenere una certa compostezza sul lavoro, devi esercitarti. Se vuoi trovare la serenità, devi avere una mente forte e ciò significa anche che la realtà che ti circonda dev'essere solida e stabile. Vorrei diventare una persona capace di realizzare tutto questo. ⠀
Se togliamo tutto il bagaglio della superstar globale, del membro dei BTS, tutta la pubblicità e lo splendore dello spettacolo, chi è in realtà Park Jimin?
Jimin: Un amico un po' imbranato, sempre in tuta, che adora bere del soju in compagnia dei suoi amici presso i Pojangmacha (* le bancarelle di cibo/bevande).
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸ 
📽 JIMIN x W Korea x Dior :  film IG ; Eye contact
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emanuele-marcuccio · 2 years
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Emanuele Marcuccio pubblica il quarto volume del progetto poetico “Dipthycha” — Blog Letteratura e Cultura
Segnalazione di LORENZO SPURIO È stato pubblicato poche settimane fa il quarto volume dell’apprezzato progetto poetico “Dipthycha” del poeta e aforista palermitano Emanuele Marcuccio. Il nuovo tomo, dal titolo Dipthycha 4. Corrispondenze sonore, emozionali, empatiche… si intessono su quel foglio di vetro impazzito…, esce per i tipi di TraccePerLaMeta Edizioni. In una sua dichiarazione…
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PRIMA PAGINA Secolo Italia di Oggi sabato, 17 agosto 2024
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promuovimi · 17 days
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Assumere un articolista serio ed economico:
Assumere un articolista bravo e fidato è una scelta strategica cruciale per qualsiasi sito web o azienda che punta a crescere e a distinguersi nel mercato. Ecco alcune ragioni per cui un articolista competente e affidabile è indispensabile:
1. Qualità Consistente dei Contenuti
Un articolista bravo e fidato garantisce una qualità costante nei contenuti. Questo significa articoli ben scritti, informativi e pertinenti che rispettano le linee guida editoriali e il tono del brand. Una qualità costante è essenziale per mantenere l'interesse dei lettori e per costruire una reputazione solida.
2. Affidabilità e Puntualità
Quando si lavora con un articolista fidato, si può contare su di lui per rispettare le scadenze e fornire i contenuti necessari nei tempi stabiliti. Questo è particolarmente importante per mantenere un calendario editoriale regolare e per non perdere opportunità di comunicazione con il pubblico.
3. Conoscenza Approfondita del Settore
Un articolista esperto spesso possiede una profonda conoscenza del settore in cui opera. Questo gli permette di trattare gli argomenti in modo approfondito e autorevole, rispondendo alle domande dei lettori e fornendo informazioni preziose che posizionano il sito come un punto di riferimento nel settore.
4. Ottimizzazione per i Motori di Ricerca (SEO)
Un articolista competente non solo scrive bene, ma è anche capace di ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca. Questo include l'uso efficace delle parole chiave, la struttura corretta degli articoli e l'ottimizzazione di titoli e meta descrizioni. Un buon SEO è essenziale per migliorare la visibilità del sito e attirare più traffico organico.
5. Adattabilità e Capacità di Personalizzazione
Un articolista fidato può adattarsi facilmente alle esigenze specifiche del cliente. Che si tratti di cambiare il tono di voce, coprire nuovi argomenti o seguire indicazioni editoriali precise, un professionista sa come personalizzare il contenuto per soddisfare le richieste del cliente, mantenendo sempre un alto standard qualitativo.
6. Sicurezza e Riservatezza
Lavorare con un articolista fidato significa poter contare su qualcuno che rispetta la riservatezza delle informazioni aziendali e che tratta con cura i dati sensibili. Questo è fondamentale per proteggere la proprietà intellettuale e altre informazioni strategiche.
7. Sviluppo di una Voce Coerente per il Brand
Un articolista che lavora costantemente con un brand diventa un estensione della voce dell'azienda. Con il tempo, è in grado di sviluppare una comprensione profonda del brand, del suo pubblico e della sua missione, contribuendo a creare una voce coerente e riconoscibile in tutti i contenuti pubblicati.
8. Efficienza e Risparmio di Tempo
Affidare la creazione dei contenuti a un articolista professionista permette all'azienda di concentrarsi su altre aree chiave del business, sapendo che la produzione di contenuti è gestita in modo efficiente e puntuale. Questo risparmio di tempo si traduce spesso in un miglioramento della produttività globale dell'azienda.
9. Maggiore Coinvolgimento del Pubblico
Un articolista bravo sa come scrivere in modo coinvolgente, utilizzando tecniche narrative, linguaggio persuasivo e chiamate all'azione che incoraggiano il lettore a interagire con il contenuto, a condividere gli articoli e a partecipare alle discussioni. Questo aiuta a costruire una comunità attiva intorno al brand.
10. Investimento a Lungo Termine
Un articolista fidato è un investimento a lungo termine. Con il tempo, diventa più efficiente nel comprendere e anticipare le esigenze del cliente, migliorando la qualità e l'efficacia dei contenuti. Questo crea una relazione di lavoro solida e produttiva, che può portare a risultati significativi e duraturi.
Oggi assumere un articolista bravo e fidato non è solo una questione di delegare la scrittura, ma è una mossa strategica per migliorare la qualità del sito, rafforzare il brand e raggiungere gli obiettivi aziendali. Un professionista di questo tipo apporta valore aggiunto, sicurezza e continuità, elementi fondamentali per il successo online.
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lorenzospurio · 19 days
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fashionbooksmilano · 7 months
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Cavaglieri
a cura di Vittorio Sgarbi
Allemandi & C., Torino 2007, 206 pagine, In-4° , brossura, ISBN 9788842214915
Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
euro 35,00
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Catalogo della mostra su Mario Cavaglieri allestita a Palazzo Roverella a Rovigo dal 10 febbraio al 1 luglio 2007
Le 155 opere presenti in mostra sono riprodotte con grande cura editoriale. Per ogni opera riprodotta, come si conviene ad un catalogo ben fatto, è pubblicata una scheda didascalica esauriente e la relativa bibliografia essenziale. Ma il volume è soprattutto dotato di saggi introduttivi di grande spessore critico a firma dello stesso curatore Vittorio Sgarbi, dove il titolo allettante di Il senso di una pittura dei sensi, predispone ad una lettura partecipata e scevra di preconcetti, e dove l'opera di Cavaglieri è scandagliata con angolazione tutta rivolta agli anni brillanti del pittore, ma senza trascurare gli sviluppi dell'interno percorso artistico. Quei sensi a cui Vittorio Sgarbi fa riferimento, vengono percepiti pienamente nel corso della visita alla mostra, tra angoli discreti che formano virtuali salottini borghesi e sulle cui pareti campeggiano i quadri carichi di colore del pittore rodigino. Altri contributi, oltre a quello di Vittorio Sgarbi "aprono" il catalogo. Il saggio di Alessia Vedova intitolato Un descrittore del suo tempo: le opere giovanili, il periodo intimista e gli anni brillanti, costituisce un acclarante excursus sull'opera di Cavaglieri, mentre il saggio di Viviane Vareilles Un pittore veneto, innamorato della Francia, a Parigi, ci dice degli anni francesi. Ma per noi desta anche curiosità il fatto che la musa ispiratrice di Mario Cavaglieri fu la ferrarese Giulia Catellini, come ben documenta Stefano Fugazza nel suo contributo dal titolo Gli anni piacentini. Legata al pittore per la vita, dopo essere rimasta vedova nel 1920 di un aristocratico piacentino, Giulietta figura come soggetto in moltissime tele esposte in mostra, conferendo sempre alle opere in cui è ritratta un alone di innegabile sensualità, e dove sembra di leggere l'afflato grande tra pittore e modella, uniti nell'arte come nella vita.
06/03/24
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