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#Statua della Libertà
ross-nekochan · 11 months
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Shocking to most Americans, Tokyo’s small Statue of Liberty has little to do with the U S of A. NYC’s Lady Liberty was given to the city by France way back in 1886, while Tokyo’s own version was temporarily moved from its home at Paris’ Île aux Cygnes to Odaiba in 1998 to commemorate Franco-Japanese ties for a year.
It turned out to be so popular that they decided to erect a new replica on Odaiba in 2000. Combined with the backdrop of the Rainbow Bridge, it has been the ultimate photo spot ever since.
お台場 (Odaiba)、東京
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bearbench-img · 18 days
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ジユウノメガミ
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自由の女神は、正式名称を「自由の女神像」(原題:Statue of Liberty)と言い、アメリカ合衆国のニューヨーク市にあるリバティ島に位置する巨大な像です。 この像は、古代ローマの女神「リベルタス」をモデルに作られました。女神は、自由の象徴として、右手にトーチ(松明)を掲げ、左手には独立宣言書を持っています。頭上には「世界を照らす自由の光」を表す王冠を被っていま��。
手抜きイラスト集
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der-papero · 1 month
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La finale di pallavolo mi ha ricordato il mio viaggio a New York 2011.
Giro sul Hudson in barca, piena zeppa di americani, un paio di francesi e qualche altro straniero. Arrivati quasi all'altezza della Statua della Libertà, mentre il tizio in divisa col microfono incensava la pietra-di-stocazzo-qua, il-memorial-di-kivemuort-là, citando la statua fa
"questa statua non appartiene a New York, non appartiene al New Jersey, ma è di tutti gli americani" - e, puntando uno in prima fila, - "ed è anche tua, se sei americano!"
e tutti che si alzano in piedi, urlando YEEEEAAAAHHHH gasatissimi come tanti stronzi sotto cocaina, seduti eravamo rimasti solo noi quattro gatti, e per il resto gente che si abbracciava, che cantava l'inno, che piangeva, per una frase del cazz che quello aveva detto per giustificare il costo del biglietto.
Tornando alla partita ... ma dico io, state perdendo 500 a 0, la nazionale v'ha schiattat 'a cap, e i tifosi, a quel piccolo punto che riuscivano a scippare, zompavano e urlavano manco se la comandassero loro.
Ma andate a magnare la merda, manica di bifolchi del cazzo.
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intotheclash · 2 months
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Avevano iniziato prestissimo a rompergli i coglioni. Praticamente subito dopo la sua nascita, obbligandolo a poppare a orari prestabiliti, a cercare di farlo dormire quando aveva voglia di comunicare e viceversa, a frequentare solo oggetti DOC, a sopportare assurde moine per strappargli un sorriso da esibire allo zoo dall'altra parte dello steccato ed un'infinità di altri ricatti piccoli e grandi. Poi le cose peggiorarono di molto al raggiungimento dell'età scolastica. Appena messo piede nella scuola, intuì subito di trovarsi in una specie di caserma culturale. Più tardi comprese che era molto più caserma che culturale. Poi conobbe le caserme-caserme e sempre più ebbe la sgradevole impressione che stavano cercando di sagomarlo come una serratura nella quale fare entrare le loro chiavi. Giunto nel mondo del lavoro, che da noi nobiliterebbe mentre altrove rendeva liberi, si vide circondato da uomini-serrature e da uomini-chiave ed iniziò a costruire un piano che avrebbe dovuto permettergli d'evadere dall'immensa prigione in cui stavano rinchiudendo le nostre esistenze. Con dolore vide suoi coetanei che per sfuggire all'annullamento sociale si autoannullavano conficcandosi narghilè nel cervello e siringhe nelle vene. Altri accettarono le regole e si misero in fila per avere i bollini dell'arrampicata sociale: si inizia con un frullatore e si termina, dopo mezzo secolo di sfruttamento e cambiali, con la lavatrice ultimo modello nell'appartamento condominiale scontato con venti anni di mutuo-prigione. Altri ancora, tra i quali lui, iniziarono un lungo cammino verso la libertà attraverso i labirintici meandri dell'autorità che tutto copre e avvolge. Ora dovrebbe trovarsi all'incirca ad ovest della statua della libertà, verso il trentesimo sub-livello rispetto al volo degli uccelli. Difficile spiegare esattamente il perché, ma so per certo che si sente libero.
Horst Fantazzini - Autorità
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anchesetuttinoino · 27 days
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Appena un mese dopo le elezioni politiche, il nuovo governo laburista sta trascinando la Gran Bretagna in un grave conflitto civile, distruggendo al contempo quel poco che resta delle libertà britanniche, in particolare la libertà di espressione.
Il figlio adolescente di una famiglia di immigrati ruandesi ha accoltellato a morte tre bambine che frequentavano un corso di danza sulle note della popstar americana Taylor Swift, a Southport, una città vicino a Liverpool, il 29 luglio scorso. Il triplice omicidio ha scatenato proteste e rivolte da parte dei britannici che a quanto pare ne hanno abbastanza di come stanno le cose.
Il giorno dopo le prime proteste, il premier britannico Keir Starmer ha tenuto un discorso in cui ha a malapena menzionato le bambine assassinate, definendo però i manifestanti "teppisti di estrema Destra" provenienti dalla periferia di Southport per fomentare disordini. In tal modo ha liquidato tutte le preoccupazioni della maggioranza dei cittadini britannici e i loro timori per l'immigrazione di massa che sta mettendo a rischio la sicurezza dei loro figli, delle loro famiglie e delle loro comunità. Incredibilmente, il primo atto di Starmer dopo gli omicidi non è stato, come ci si poteva aspettare, quello di affrontare le preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini britannici, ma di stanziare fondi per la nuova sicurezza di emergenza per le moschee.
Secondo Starmer:
"Una banda di teppisti, è salita su treni e autobus, si è recata in una comunità che non è la loro. (...) E poi ha iniziato a lanciare mattoni contro gli agenti di polizia. (...) Che sia a Southport, a Londra o Hartlepool (...) Queste persone stanno mostrando al nostro Paese esattamente chi sono. Le moschee sono prese di mira perché sono moschee. Petardi sono stati lanciati contro la statua di Winston Churchill. Un saluto nazista al Cenotafio".
Starmer ha aggiunto che sta creando una unità speciale contro i crimini violenti, preposta a combattere, indovinate chi? I manifestanti:
"Ed è per questo che ho appena avuto una riunione con i vertici della polizia e delle forze dell'ordine. (...) Perché diciamolo chiaramente: non è una protesta; non è legittimo; è un crimine. (...) Porremo fine a tutto questo. (...) Una risposta sia alla sfida immediata, che è ovviamente guidata dall'odio di estrema Destra. (...) E quindi, a tal fine, posso annunciare oggi che, a seguito di questo incontro, istituiremo una capacità nazionale, tra le forze di polizia, per contrastare i disordini violenti".
Per non sprecare la crisi il premier ha anche annunciato che il governo incrementerà l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale:
"Questi teppisti sono mobili. Si spostano da una comunità all'altra e noi dobbiamo avere una risposta della polizia che possa fare lo stesso. (...) Estendere l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale (...) misure preventive: il comportamento criminale impone di limitare i loro movimenti prima ancora che possano salire su un treno".
Starmer avrebbe potuto fermare i manifestanti sul nascere prestando ascolto, e facendo fronte, alle preoccupazioni della gente "comune" sulla scia degli omicidi. Ha preferito invece etichettarli come "teppisti di estrema Destra", cosa che ha infiammato l'intero Paese, con proteste e rivolte che si sono diffuse da Southport ad altre città. La polizia ha ulteriormente esacerbato la situazione aizzando i suoi cani contro manifestanti innocui, arrestandone molti e ammanettando una donna di 73 anni portatrice di pacemaker che non era mai stata arrestata prima, colpevole solo di aver protestato pacificamente contro l'uccisione di tre ragazzine.
"Ho 73 anni e sono qui a causa delle bambine che sono morte e per questo mi hanno arrestato", ha dichiarato la donna, circondata dalla polizia antisommossa.
A Plymouth, secondo una fonte giornalistica, mentre estremisti di Sinistra erano intenti a vandalizzare una chiesa, prendendo pietre dal muro per lanciarle contro i manifestanti, la polizia non ha provveduto ad arrestare gli estremisti, ma ha pensato bene di picchiare i manifestanti.
Reprimendo senza indugio le tristi vestigia della libertà di espressione britannica, il direttore della Pubblica Accusa di Inghilterra e Galles, Stephen Parkinson, ha ammonito destando sconcerto che condividere e ritwittare materiale online delle rivolte è un grave reato che porterebbe all'arresto. "Abbiamo agenti di polizia specializzati che setacciano i social media alla ricerca di questo materiale, per poi procedere all'arresto", ha affermato Parkinson.
Più o meno nello stesso periodo, la polizia di Northampton ha scritto su X di aver "ricevuto segnalazioni di un crimine d'odio in merito a un post pubblicato sui social media" e in risposta ha arrestato una donna di 41 anni "perché sospettata di incitamento all'odio razziale".
Pertanto, ritwittare post su X ora fa finire in prigione. Ma un musulmano che brandisce un fucile d'assalto AK-47 sui social media, mentre minaccia di far saltare la testa alla gente, è verosimilmente accettabile. Altrettanto accettabili, a quanto pare, sono gli estremisti musulmani che promettono sui social media che tutti i sostenitori della "English Defense League" (un gruppo anti-islamico che è stato sciolto circa un decennio fa) che si presenteranno a Walthamstow, a nord-est di Londra, verranno uccisi e i loro corpi "spariranno" nei boschi. In effetti, musulmani e membri della Sinistra radicale si sono mobilitati a Walthamstow, tra le voci di una protesta contro l'immigrazione di massa che non ha avuto luogo, sventolando bandiere palestinesi. La folla ha esultano quando il consigliere laburista locale Ricky Jones ha tenuto un discorso in cui auspicava l'uccisione dei cittadini britannici contrari all'immigrazione di massa.
"Sono dei ripugnanti fascisti e dobbiamo tagliargli la gola ed eliminarli tutti", ha affermato. Dopo che il video è circolato online, alla fine la polizia non ha avuto altra scelta che arrestare Jones.
Peter Kyle, segretario di Stato per la Scienza, l'Innovazione e la Tecnologia, ha convocato i rappresentanti dei giganti dei social media e ha chiesto loro di porre un freno agli utenti che si discostano dalla narrazione del governo.
"Spero che le piattaforme garantiscano che coloro che cercano di diffondere l'odio online non vengano agevolati e non abbiano nessun posto dove nascondersi" ha dichiarato Kyle. Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter), è stato condannato dal governo britannico per aver affermato che il Regno Unito si stava dirigendo verso una guerra civile.
Nel giro di pochi giorni, l'unità speciale potenziata di Starmer è riuscita ad arrestare, processare e condannare a tre anni di prigione un rivoltoso britannico per aver preso a pugni un agente di polizia. Tuttavia, l'assassino delle tre ragazze di Southport, Axel Rudakubana, verrà processato solo l'anno prossimo, mentre le vittime di stupro nel Regno Unito, compresi i bambini piccoli, aspettano in media 358 giorni prima che i loro stupratori vengano processati.
La polizia ha programmato delle "irruzioni all'alba" a casa dei manifestanti dopo aver "esaminato migliaia di ore di filmati per identificare le persone coinvolte in comportamenti violenti".
Ciò che la polizia non ha fatto è stato arrestare le bande di uomini musulmani armati che sono scesi in piazza in tutte le città britanniche. A Birmingham, Bolton e Middlesbrough, membri della "Muslim Patrol" (la Pattuglia musulmana) hanno picchiato i bianchi presenti, accusandoli di far parte delle proteste contro l'immigrazione di massa. A Sheffield, musulmani armati di machete vagavano per le strade alla ricerca di persone bianche di "estrema Destra" da attaccare.
A Birmingham, la seconda città più grande del Regno Unito, bande musulmane armate di spade sono andate a caccia di dimostranti bianchi, senza nessun poliziotto in vista. Una reporter di Sky News è stata costretta a interrompere la diretta dopo che un uomo mascherato le si è avvicinato al grido "Palestina libera!" mentre altri uomini intorno a lei simulavano di impugnare un'arma da fuoco con le mani. Alcune bande hanno aggredito violentemente un uomo innocente, picchiandolo dopo averlo buttato a terra davanti a un pub di Birmingham in cui era entrato casualmente. Hanno inoltre bloccato le strade e attaccato le auto, dopo averle controllate per vedere se c'erano dei bianchi all'interno. Ma dei poliziotti nessuna ombra.
Ma perché non era presente la polizia? Quando alla polizia della contea di West Midlands è stato chiesto perché non avesse fatto nulla contro "numerose persone armate con vari tipi di armi" (bande musulmane) a Birmingham, la risposta è stata che alle comunità musulmane era stato consentito di "svolgere l'attività di polizia di propria iniziativa".
Il sovrintendente della polizia della contea di West Midlands Emlyn Richards ha affermato:
"Abbiamo rapporti commerciali e comunitari davvero forti [con le comunità musulmane] (...) abbiamo avuto l'opportunità di incontrare i leader della comunità [musulmana], incontrare i leader commerciali [musulmani] (...) per capire in qualche modo lo stile di polizia che dovevamo adottare. (...) Quindi sapevamo che ci sarebbero state molte persone a quella contro-protesta, sapevamo chi era la stragrande maggioranza di quelle persone".
Richards ha poi rilevato che i contro-manifestanti (le bande musulmane) avevano "buone intenzioni" e che solo "una piccola minoranza" di persone aveva intenzione di "commettere crimini, provocare disordini o seminare paura nelle nostre comunità".
Stranamente, la polizia britannica non ha riconosciuto le "buone intenzioni" di coloro che protestavano contro gli omicidi di Southport e che solo "una piccola minoranza" era stata coinvolta in violenze e rivolte contro la polizia, contro gli hotel che ospitavano migranti illegali e le moschee.
E poi Richards conclude dicendo:
"Quello che abbiamo visto è stata una risposta da parte delle nostre comunità [musulmane] che hanno cercato in un certo senso di assicurarsi che ciò fosse controllato anche al loro interno e di dissuadere le persone dal prendere parte a quei disordini".
Il che tradotto significa che vaste aree del Regno Unito sono state interdette, ossia quelle in cui la polizia non ha più autorità.
Contrariamente a quanto affermato dalla polizia, i musulmani "anziani" sembravano incitare i membri della loro comunità di Birmingham, dicendo loro di "proteggere la casa di Allah" dalla "estrema Destra" e comunicando a Starmer che erano perfettamente in grado di "difendersi".
"Se ce lo chiedono ci difenderemo. Non ce ne vergogniamo, inshallah, e diremo apertamente il takbir ["Allahu Akbar!", "Dio è il più grande!"] ogni volta che ne avremo voglia", ha detto un anziano musulmano alla folla che continuava a gridare "Allahu Akbar!" Una minaccia?
Non secondo il capo della polizia della contea di West Midlands, che ha diffuso un messaggio video rivolto ai musulmani della regione, salutandoli con deferenza con "Salam Alaykum", rassicurandoli del sostegno della polizia e ringraziando sentitamente i loro "anziani" per la "cooperazione".
A Stoke-on-Trent, la polizia ha gentilmente chiesto a una folla di musulmani armati radunati davanti a una moschea di "buttare via" le armi presenti all'interno dell'edificio.
"Non date a nessuno motivo di interagire con la polizia, quindi se ci sono armi, sbarazzatevene, e non arresteremo nessuno", ha detto l'agente di polizia.
A Croydon, nella zona sud di Londra, le bande musulmane si sarebbero scatenate alla ricerca di bianchi da aggredire, ma non avendone trovati, hanno invece cominciato a distruggere tutto ciò che hanno trovato. La polizia ha pubblicato un messaggio fuorviante su X in cui affermava che i disordini musulmani scoppiati a Croydon non avevano nulla a che fare con le proteste, ed era una questione a parte.
E l'elenco potrebbe continuare. I media tradizionali hanno a malapena segnalato la violenza islamica. La BBC ha affermato, come fece la maggior parte dei media statunitensi durante l'infuocata estate di rivolte del 2020, che sebbene sia stato attaccato un pub di Birmingham, le proteste musulmane sono state "perlopiù pacifiche".
In contrasto con questa sorta di repressione autoritaria, Starmer, quando era leader dell'opposizione in Parlamento, si era dimostrato comprensivo nei confronti dei partecipanti alle rivolte su larga scala che il movimento Black Lives Matter (BLM) scatenò nel Regno Unito dopo la morte di George Floyd, nel 2020. Violenza e distruzione su larga scala, decine di poliziotti feriti dai manifestanti del BLM e danni alla proprietà, inclusi quelli inflitti al cenotafio di Whitehall, a Londra, nonché la deturpazione e la distruzione delle statue storiche, evidentemente non infastidirono Starmer. Piuttosto, all'epoca, egli pubblicò una sua foto che lo ritraeva "in ginocchio", a sostegno del movimento Black Lives Matter insieme a una dichiarazione in cui chiedeva al governo britannico di "garantire che le nostre esportazioni non vengano utilizzate per reprimere i diritti democratici negli Stati Uniti".
Dieci mesi di proteste settimanali in tutto il Regno Unito a sostegno del gruppo terroristico Hamas, orchestrate da organizzazioni affiliate a Hamas, che invocavano il "jihad" e chiedevano che Israele venisse ripulito dagli ebrei "dal fiume al mare" sventolando bandiere jihadiste di al-Qaeda, e che celebravano terroristi che hanno ucciso, stuprato, mutilato e bruciato vive persone innocenti, non hanno avuto alcuna conseguenza per i coinvolti, i quali continuano le loro manifestazioni di protesta, nonostante nel Regno Unito sia Hamas che al-Qaeda siano organizzazioni terroristiche proscritte e sostenerle possa comportare una pena detentiva fino a 14 anni di reclusione.
Nel frattempo, tuttavia, la polizia dell'area di Greater Manchester, in seguito a una denuncia, ha rimosso i manifesti degli israeliani rapiti, un'azione per la quale, dopo una forte reazione, ha poi dovuto scusarsi. A Londra, la Polizia Metropolitana ha rimosso altresì i manifesti degli ostaggi israeliani per "evitare qualsiasi ulteriore aumento della tensione nella comunità" e per "la responsabilità di adottare misure ragionevoli per evitare che i problemi degenerino". Pertanto, secondo la polizia britannica, gli appelli a uccidere gli ebrei non "aggravano i problemi" né "aumentano la tensione nella comunità"?
Starmer, seguendo le orme del suo predecessore conservatore Rishi Sunak, evidentemente non ha sentito il bisogno di intraprendere azioni drastiche contro i jihadisti, contro gli appelli all'intifada o contro gli slogan a favore della "liberazione della Palestina dal fiume [Giordano] al mare [Mediterraneo]", slogan che è ampiamente inteso come un invito alla distruzione di Israele.
La minaccia terroristica delle bande jihadiste persiste ancora oggi, ma l'ex capo della polizia antiterrorismo, Neil Basu, ha affermato che le attuali proteste nel Regno Unito contro l'omicidio di bambine e l'immigrazione illegale sono quelle che hanno "oltrepassato il limite del terrorismo".
Molti dei luoghi in cui si sono verificate proteste e rivolte sono città e paesi come Rotherham, dove gli abitanti temono giustamente le conseguenze della continua migrazione di massa. Queste città sono state teatro di abusi sessuali su una scala inconcepibile e di fallimenti deliberati altrettanto inverosimili da parte delle autorità nel far fronte a tali abusi. Nella sola Telford, le bande di adescamento musulmane hanno stuprato, abusato e torturato più di mille minori e adolescenti a partire dagli anni Ottanta e, in alcuni casi, ne hanno perfino assassinati alcuni.
Simili atti orribili perpetrati da bande di adescatori hanno avuto luogo, e continuano ad essere commessi a Rotherham, Rochdale, Oxford, Peterborough, Keighley, Newcastle e Birmingham. Oggi, numerosi migranti irregolari, quasi tutti uomini provenienti da Paesi extraeuropei, sono ospitati in hotel per gentile concessione dei contribuenti britannici che pagherebbero 8 milioni di sterline al giorno per il loro alloggio in alcune di quelle stesse città teatro dei crimini sessuali, e pare che questi uomini continuino a perseguitare e molestare i bambini inglesi del posto. Secondo una delle vittime, ora maggiorenne, la polizia britannica sta ancora cercando di insabbiare quanto accaduto.
L'unica figura semi-autorevole a parlare in modo sensato da quando sono iniziate le proteste e le rivolte è stata Donna Jones, commissario di Polizia e per la Criminalità dell'Hampshire e dell'Isola di Wight, la quale ha esortato il Paese alla calma e alla collaborazione, invitando il governo ad ascoltare le legittime lagnanze di coloro che stanno protestando:
"L'annuncio delle nuove Unità per i Crimini violenti del Primo Ministro ha portato ad un'accusa di polizia a due livelli, che ha infiammato i manifestanti che affermano di lottare per proteggere la sovranità e l'identità britannica e per fermare l'immigrazione irregolare. (...) Sebbene i devastanti attacchi di lunedì a Southport siano stati un catalizzatore, i punti in comune tra i gruppi di protesta sembrano concentrarsi su tre aree chiave: il desiderio di proteggere la sovranità britannica; la necessità di difendere i valori britannici e l'obiettivo di fermare l'immigrazione illegale... "Il governo deve riconoscere la causa di questi disordini civili per prevenirli. Arrestare persone o creare unità di disordini violenti significa curare il sintomo e non la causa. Le domande a cui queste persone vogliono una risposta sono: qual è la soluzione del governo all'immigrazione di massa incontrollata? In che modo il nuovo governo laburista difenderà e rafforzerà i valori britannici? Questa è la sfida più grande che il governo di Sir Kier Starmer deve affrontare... "Dobbiamo lavorare tutti insieme per porre fine a questo comportamento criminale e insensato da parte di un esiguo numero di persone, pur comprendendo le opinioni di coloro che partecipano alle manifestazioni di protesta e che provano forti sentimenti, ma non creano disordini".
Utilizzando le proteste in corso in tutta la Gran Bretagna per reprimere, in modo unilaterale, i diritti fondamentali, il primo ministro Keir Starmer è riuscito ad esacerbare il conflitto razziale, infiammare le tensioni, creare divisioni, penalizzare la libertà di espressione e a prendere chiaramente sottogamba le preoccupazioni legittime.
Robert Williams è un ricercatore che vive e lavora negli Stati Uniti.
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falcemartello · 11 months
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Anche riviste Internazionali autorevoli, preferiscano colpire il lettore con immagini terrorizzanti manipolando la sua ingenuità. Questa è la copertina del numero di settembre della rivista National Geographic nel 2013: "I mari si alzano e cambiano le nostre coste"
L'immagine di una Statua della Libertà semisommersa drammatizza più di ogni altra cosa la gravità dei cambiamenti climatici. Eppure, bastava consultare il mareografo su internet per scoprire che il mare si è alzato dal 1885 di 30cm per secolo.
Un rapido calcolo dimostrerebbe che, a questo ritmo, e ammesso che prosegua così in futuro, ci vorrebbero più di ventimila anni perché l'acqua raggiunga il livello mostrato e minacci la povera Lady Liberty.
Ora, se giornali e TV mistificano in questo modo la realtà quando è sufficiente poco sforzo per verificarne la falsità, come ci manipolano quando la verifica non è così immediata come, ad esempio, sulla pandemia, sulla guerra in Ucraina e su quella in Israele?
Critica Climatica
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giuliavaldi · 2 years
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[1548 | 17 febbraio 1600]
«Giordano Bruno rappresenta la libertà di coscienza che al giorno d’oggi anche la Chiesa cattolica difende come un diritto inalienabile. Quando un Papa con un gesto simbolico percorrerà a piedi la strada che separa il Vaticano da Campo dei Fiori per deporre una rosa ai piedi della statua del filosofo bruciato vivo? Sarebbe un gesto che non significherebbe accettare completamente le idee e la filosofia di Bruno, ma un tributo dovuto a tutti i martiri del libero pensiero che la Chiesa nel suo passato ha perseguitato».
Vito Mancuso
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donaruz · 1 year
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LA RAGAZZA DEL PIRATA.
L’estate è di gran lunga la stagione che mi piace meno. Gli amici del mio quartiere se ne vanno tutti al mare e i compagni di scuola, anche loro vanno al mare. Io ne farei volentieri a meno, cioè, il mare mi piace, ma fa troppo caldo e poi mi rimane il segno bianco degli occhiali sul viso. Ma la cosa che proprio mi fa vergognare di più sono i miei costumi. Ogni anno la mamma me ne compra un paio nuovi, ma sono troppo colorati, mi si nota da tutta la spiaggia, come l’insegna del bar Marilena quando c’è la festa del quartiere. Io invece vorrei essere guardata il meno possibile, perché ogni volta che qualcuno mi vede o mi parla fa sempre quell’espressione come a dire “poverina”, che alla fine non lo dice mai, ma ce l’ha scritto in faccia e si vede benissimo. Come l’insegna del bar Marilena. La mamma dice che quei colori mi illuminano il viso, io vorrei dirle che così mi si nota di più il segno bianco degli occhiali, ma mi limito a sorridere alla meglio e fare di sì con la testa.
Sono Maria e ho sette anni, ma sembro un po’ più piccola dei ragazzini della mia età. La mamma dice che è questione di tempo, che anche sua sorella, la zia Antonella, era bassina ma ora è una stangona. E io le credo, anche se quando lo dice la sua voce si incrina un po’ e lo sguardo è meno croccante. Faccio visite da quando sono nata, un dottore dopo l’altro, come quando sei sul treno e vedi passare le stazioni dal finestrino e ti fermi giusto il tempo per fare pipì e ripartire subito senza che sia cambiato niente e non vedi l’ora di scendere davvero e goderti la vita oltre la stazione.
Pare che io abbia una malattia che chiamano “sindrome” legata a un cromosoma, roba complicata, però io non mi fido mica tanto di questi dottori, perché non mi sembra di essere malata, io sto benissimo. Sì ok, leggo lentamente e sbaglio spesso le parole, ma lo fa anche nonno Michele che ha ottantasette anni e non mi pare che faccia tutte queste visite. Anche se dicono che lui ha il “morbo” e quando lo dicono allargano tutti le braccia rassegnati. Forse lo hanno fatto scendere a forza dal treno in una stazione che non era la sua e ora si guarda intorno in cerca di un passaggio, che forse non arriverà mai.
Alla fine mi rassegno e parto per la spiaggia, anche perché a Livorno se d’estate non vai al mare finisci per passare le giornate dentro casa e come dice nonno Michele mentre cammina dalla cucina alla sala cercando l’uscita della sua stazione, «a stare in casa ti incattivisci». E appena finisce la frase piscia al termosifone convinto che sia la statua della Libertà. Perché dice sempre che «gli americani non capiscono un cazzo», ma non si ricorda il motivo.
Mi piace venire al mare qui, in mezzo a tutta questa gente con nomi importanti. Sembra di stare a Hollywood. La mamma dice che se fossi nata in America avrei fatto sicuramente l’attrice. Magari quando sarò alta come zia Antonella ci farò un pensierino, per il momento cerco di imparare a parlare bene, perché non si è mai vista un’attrice che inciampa sulle parole, traballa, e alla fine si scapicolla.
Ogni giorno alle sedici in punto vado a fare la fila al bar, per prendere un ghiacciolo alla fragola. La mamma dice che con questo caldo c’è bisogno di qualcosa di rinfrescante, e ogni giorno, sempre, cascasse il mondo, mi viene incontro Samuel, il barista. Lui è alto, la barba disegnata bene e i capelli raccolti in una coda. Sembra un pirata con quegli anelli e gli orecchini. Un pirata che profuma di buono. A lui non interessa se sono bassa, se ho il segno degli occhiali, lui non ha l’insegna del Bar Marilena dentro allo sguardo, o se ce l’ha la tiene spenta. Ogni giorno si avvicina, ha un tatuaggio di Che Guevara sul braccio destro e lo stemma del Livorno Calcio su quello sinistro. Io non lo conosco questo signore Che Guevara, ma pare che qui sia amico di tutti. Mi solleva, bacino sul collo e poi mi dice:
«Te oggi sei la mia ragazza, se ti azzardi a farmi le corna ti stacco le braccine, intesi?». Ogni giorno. Cascasse il mondo.
Io non glielo dico che mi piace Iuri di terza F, non vorrei che ci rimanesse male. Però un po’ mi fa piacere essere la ragazza del pirata.
Magari quando sarò alta come zia Antonella mi farò invitare a cena fuori. Perché certe occasioni vanno prese al volo, alla faccia di tutte le sindromi e di tutti i cromosomi.
Francesco Lollerini 🖋
Immagine Flickr
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daniela--anna · 9 months
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Copper is a naturally occurring reddish-brown metal. It was one of the first metals that humans discovered, with evidence of usage dating back as far as 10,000 years ago. This soft, malleable and ductile metal boasts high thermal and electrical conductivity.
Copper turns green due to oxidation, this is commonly referred to as a ‘patina. It can sometimes take several years for the process to occur, as it depends on environmental conditions like temperature, humidity, and the copper’s exposure to air and water.
One of the most iconic examples of copper oxidation is the Statue of Liberty. Originally a shiny, reddish-brown color, the copper skin of the statue began to turn green soon after its installation in 1886.
Science and facts💡
Il rame è un metallo bruno-rossastro presente in natura. È stato uno dei primi metalli scoperti dagli esseri umani, con prove di utilizzo risalenti a millenni anni fa.
Questo metallo morbido, malleabile e duttile vanta un'elevata conduttività termica ed elettrica.
Il rame diventa verde a causa dell'ossidazione, questo fenomeno viene comunemente definito "patina".
A volte possono essere necessari diversi anni affinché il processo avvenga, poiché dipende da condizioni ambientali come temperatura, umidità e esposizione del rame all'aria e all'acqua.
Uno degli esempi più iconici di ossidazione del rame è la Statua della Libertà. Originariamente di colore lucido, bruno-rossastro, la pelle di rame della statua iniziò a diventare verde subito dopo la sua installazione nel 1886.
📚Scienza e fatti💡
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camfuturosoldi · 1 month
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ha parlato della statua della libertà
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hitmewlucille · 2 months
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è fuoco selvaggio vuoi usare del fuoco selvaggio sulla statua della libertà?
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carashirai · 2 months
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La ragazza in bianco
Lei era come una piuma, elegante, delicata, dalla bellezza quasi eterea.
Uccellini che cantavano, api che ronzavano, sole che scottava.
Il giardino come un'eden, pace innaturale, un canto.
Lei danzava, saltava sui muretti diroccati, sull'erba tiepida baciata dal sole, girava vorticosamente, le braccia come ali, i piedi nudi contaminati dalla terra.
Sembrava quasi selvaggia, nella sua spensieratezza, senza timore di essere vista, di essere sentita, di essere corrotta.
Una melodia che narrava di solitudine, nei suoi occhi un vuoto immenso, una luce incompresa, una danza di libertà, disperazione, accettazione.
I suoi capelli provavano a seguire i suoi movimenti, era inutile, era come se il suo corpo non riuscisse a stare al passo del suo essere, un'anima combattente in una gabbia di cristallo.
Bellissima, in una prigione da cui è impossibile scappare.
Un vestito di cotone, semplice e del colore delle nuvole, volteggiava insieme alle sue membra.
Fuori dal giardino c'era una villa, lui la guardava, la invidiava, la odiava.
Si reggeva alla ringhiera di un balconcino, dita candide come il marmo, nemmeno una macchia sui suoi indumenti.
Il sole scaldava la sua pelle, vestiti del colore dell'ossidiana, assorbivano i suoi raggi.
Il calore non lo confondeva, i suoi occhi erano fissi su di lei, le sue orecchie tendevano al suono della sua voce.
Il suo cuore la voleva raggiungere, ma il suo corpo era come una statua, in procinto di avvicinarsi a lei, impossibilitato nel portare a termine la sua azione, la sua volontà, il suo più recondito desiderio.
Il viso di un angelo, lo sguardo affilato, uno scambio che non avverrà.
Due mondi simili, destinati a non incontrarsi mai.
Il nulla alla fine del tutto, rassegnazione e speranza.
Lui tornò tra i muri della villa.
Lei ballò fino al tramonto, poi svanì sotto le stelle.
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newsnoshonline · 3 months
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Questo robot potrebbe saltare più in alto della Statua della Libertà, se mai lo costruissimo correttamente La nuova frontiera della robotica: salti record in arrivo Gli scienziati hanno progettato un robot in grado di superare la Statua della Libertà con un salto di 400 piedi, aprendo nuove possibilità di esplorazione in terreni ostili come caverne e foreste, e persino su altri pianeti. Un design rivoluzionario per saltare più in alto Questo nuovo robot è dotato di gambe a forma di prisma e molle estensibili progettate per massimizzare il trasferimento dell’energia elastica in energia cinetica durante un salto, consentendo altezze impensabili fino a sei volte superiori ai record attuali. Risultati ed obiettivi futuri Il team di ricerca
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tifatait · 3 months
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16 giugno 1912: inaugurata a Salerno la statua della Libertà a seno nudo, il clero attacca: «È una sgualdrina» | salerno.corriere.it
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carmenvicinanza · 3 months
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Gianna Nannini
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Gianna Nannini, cantautrice e musicista è, senza alcun dubbio, la regina del rock italiano.
Con la sua grinta intramontabile, la voce graffiante capace di toccare le corde più recondite dell’anima, dopo quasi cinquant’anni di carriera, continua, con trascinante energia, a esaltare le folle che accorrono ai suoi concerti.
Dal 1976, ha pubblicato trentuno dischi e venduto milioni di copie, conquistando innumerevoli dischi di platino.
Simbolo della libertà femminile, le sue canzoni hanno fatto la storia della musica italiana.
Insolito ibrido di toscanità e respiro internazionale, è amata da pubblico e critica. Ha pubblicato dischi in Europa, Australia, Sud America, Stati Uniti, Canada e Corea del Sud e suonato coi più grandi musicisti esibendosi in importanti contesti internazionali.
Nata a Siena il 14 giugno 1954, nella contrada dell’Oca, da Giovanna Cellesi e Danilo Nannini, noto industriale dolciario, è cresciuta in un ambiente privilegiato e formale che le è sempre stato stretto.
Per racimolare il denaro che le sarebbe servito per andare a vivere fuori casa, la mattina presto, prima di andare a scuola, lavorava nell’impresa del padre. Per l’inceppo di una macchina, si era tagliata due falangi della mano sinistra, incidente che aveva compromesso lo studio del pianoforte classico, facendola fermare al quinto anno del Conservatorio di Lucca.
Finito il liceo, a 18 anni, è scappata via di casa per andare a Milano e rincorrere il suo sogno di fare musica, desiderio osteggiato totalmente dal padre, che desiderava per lei un destino diverso
Dopo aver peregrinato per farsi ascoltare dalla gente giusta, è stata ingaggiata dalla Numero Uno, casa discografica di Mara Maionchi e Claudio Fabi che, all’inizio, l’avevano scritturata come voce femminile del gruppo Flora Fauna Cemento.
Nel 1976 è uscito il suo primo album Gianna Nannini, pubblicato con Ricordi. Per i contenuti femministi come nel brano Morta per autoprocurato aborto, ha suonato in diversi festival organizzati dal movimento delle donne.
La fama è arrivata nel 1979, dopo un’esperienza negli Stati Uniti, col disco California, anticipato dal fortunatissimo singolo America che le ha portato un successo internazionale. Metafora sulla masturbazione, sulla copertina c’è la Statua della Libertà con in mano un vibratore a stelle e a strisce.
Da lì la sua strada è stata tutta in ascesa, ha sperimentato stili diversi, trovato un‘identità mediterranea, collaborato con grandi producer esibendosi e collezionando dischi di platino in tutta Europa.
Nel 1983 ha avuto un crollo psicologico che le procurava allucinazioni e attacchi di panico. Forse a causa dei troppi impegni assunti, abusi di droghe, la pressione della richiesta di sfornare nuove hit entro i tempi stretti richiesti dalla discografia, le hanno fatto rischiare il ricovero in una struttura psichiatrica. La ripresa piena è arrivata nel 1990, anche se sostiene di essere nata una seconda volta proprio quell’anno.
Il brano Un’estate italiana scritto assieme a Edoardo Bennato su musica di Giorgio Moroder, è stato la sigla di Italia ’90, le sue royalties sono state devolute ad Amnesty International.
Gli anni Novanta sono stati costellati di successi, tour internazionali e impegno sociale. Ha partecipato a numerosi concerti di solidarietà, fatto un tour usando esclusivamente energia solare e iniziato una collaborazione con Greenpeace che l’ha vista protagonista di un’azione eclatante: il 4 luglio del 1995 durante un clamoroso blitz per protestare contro gli esperimenti nucleari nell’atollo di Mururoa, in Polinesia, si è arrampicata sul balcone dell’ambasciata di Francia a Roma. Un’azione simbolica che ha posto l’attenzione sulla causa più di mille parole.
Autrice di colonne sonore per film nei quali, talvolta, ha anche recitato, nel 2002 ha vinto il Nastro d’Argento per le musiche di Momo alla conquista del tempo.
Ha scritto tre libri: IO, un anti-diario a ritmo di rock, biografia del 2006;  Stati D’Anima, testi e immagini con suoi pensieri, un racconto di Edoardo Nesi con il progetto visivo di Alberto Bettinetti; Cazzi miei del 2016.
Nonostante i tanti impegni artistici in vari campi, oltre a dischi e tour, ha anche composto PIA, un’opera lirica moderna con libretto di Pia Pera, messa in scena da David Zard.
Si è messa in gioco anche nell’arte. Nel 2007 a Mosca ha presentato l’opera Superficie in ceramica, al Museo d’Arte Contemporanea, prodotta con Carla Accardi e l’installazione Il Terzo Paradiso firmata con Michelangelo Pistoletto presso il National Centre for Contemporary Arts. Del 2009 è la mostra con Emilio Prini, Fotocopiami la voce!, installazione sonora che ha come tema propria la voce. Il sodalizio artistico con Pistoletto si è rinnovato alla Serpentine Gallery di Londra e al MAXXI di Roma nel 2011.
Gianna Nannini è stata più volte premiata come musicista e anche per il suo attivismo in diverse cause sociali.
Nel 2003, durante l’invasione dell’Iraq, è stata due volte a Baghdad per dare il suo contributo alla ricostruzione dell’Accademia delle Belle Arti e alla Scuola di Musica. Ha partecipato al concerto Amiche per l’Abruzzo, al concerto per sostenere le vittime dell’alluvione in Sardegna e a Una. Nessuna. Centomila. Il Concerto il più grande evento musicale di sempre contro la violenza di genere.
Nel 2024 è uscito il film Sei nell’anima, tratto dalla sua biografia che ripercorre il difficile momento del suo tilt mentale.
Gianna Nannini ha una compagna di vita da quarant’anni, Carla Accardi, che ha sposato a Londra e, a 56 anni, è diventata madre di una bambina, Penelope, concepita con l’inseminazione artificiale.
Una vita all’insegna della ribellione, in pieno stile rock’n roll.
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Palazzo Borromeo, Isola Bella ...
Il palazzo Borromeo è un edificio seicentesco sito nell'Isola Bella, sul Lago Maggiore, nel comune di Stresa,
Un edificio sontuoso e fiabesco con splendidi giardini all' italiana che creano una degna cornice a tanta bellezza.
Qui, statue ,obelischi e fontane si integrano perfettamente con la vegetazione delle terrazze sulla cui cima svetta la statua dell’Unicorno, simbolo araldico della famiglia Borromeo.
Spettacolari le composizioni da siepi di bosso e le fioritura di rose a maggio e di oleandri in giugno.
Le camelie e le ortensie , poi, in piena estate accendono di mille colori questa paradisiaca località , dove bianchi e vanitosi pavoni vivono in piena libertà sfoggiando lo loro bellezza.
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