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#Università di Macerata
storiearcheostorie · 1 month
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Urbisaglia (Macerata), dallo scavo della villa di Villamagna spunta l'unico birrificio romano ad oggi conosciuto
REPOST | ARCHEOLOGIA - SCAVI Urbisaglia (Macerata), dallo scavo della villa di Villamagna spunta l'unico birrificio romano ad oggi conosciuto
Redazione Si trova nelle Marche, e più precisamente a Villamagna nei pressi di Urbisaglia, l’unico birrificio di età romana ad oggi conosciuto. A riportarlo alla luce gli archeologi impegnati nella 30ma campagna di scavi che l’Università di Macerata conduce nel Parco archeologico di Urbs Salvia e a Villamagna. E non è l’unica scoperta effettuata dalla quarantina di studenti dei corsi di…
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lamilanomagazine · 11 months
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Tipicità Evo 2023: dal Giappone a Macerata esplorando i linguaggi del cibo.
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Tipicità Evo 2023: dal Giappone a Macerata esplorando i linguaggi del cibo. La terza edizione di Tipicità Evo, in programma dal 19 al 22 ottobre, si apre al confronto internazionale percorrendo le traiettorie del gusto, tra tradizioni che diventano innovazioni, conoscenza e assaggi di tipicità e “specie aliene”, umanesimo digitale e fusion tra culture, incrociando anche le arti e il linguaggio della musica. Molto nutrito il programma che, in quattro giorni, porterà a Macerata tanti ospiti e volti noti i quali, insieme ad associazioni e operatori economici della città, guideranno il pubblico verso scenari di futuro buono e sostenibile. Dall’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti agli Antichi Forni, passando per piazze e luoghi animati dalle associazioni, con laboratori, banchi di degustazione, cacce al tesoro e visite guidate, tutto il centro storico di Macerata sarà coinvolto dall’onda lunga di Tipicità Evo. Università di Macerata e CNR Irbim metteranno a disposizione la collaborazione scientifica a un Festival che propone anche tanti momenti ludici, di spettacolo e di assaggio di sapori vicini e lontani. Tra i volti noti che accompagneranno la kermesse, Monica Caradonna e Peppone Calabrese, da Rai Linea Verde, ma anche Benedetta Rinaldi e Angelo Mellone, anch’essi personaggi RAI. Macerata è una città di livello culturale molto elevato in cui, con Tipicità Evo, abbiamo inteso parlare di nuovi linguaggi del cibo e di evoluzione – ha commentato il direttore di Tipicità Angelo Serri -. Ci avviniamo a questa terza edizione facendo ancora un passo avanti rispetto alle edizioni precedenti e quindi ospiteremo il Giappone, una grandissima novità, con la sua cucina e i suoi percorsi. L’obiettivo, insieme, è quello di Expo 2025 a Osaka dove valorizzeremo tutte le nostre eccellenze”. “Tipicità Evo, come ho sempre sottolineato, unisce. Unisce il territorio, le diverse traiettorie del gusto, i linguaggi e le culture – ha aggiunto il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. Un appuntamento che anima ogni angolo della città con tantissimi ospiti internazionali, volti noti, associazioni, operatori economici e istituzioni; non mancheranno sorprese e appuntamenti di grande rilievo. Tipicità Evo è un vero e proprio viaggio trasversale che rappresenta un arricchimento per la città”. “L’Ateneo crede in Tipicità Evo, un festival che quest’anno vediamo cresciuto e arricchito con appuntamenti di altissima qualità; un festival che unisce e che apre al mondo, proiettando le nostre ricchezze oltre i confini nazionali – ha proseguito il rettore dell’Università di Macerata John Mc Court -. L’Università si pone quindi come interlocutore per le imprese del settore agroalimentare, coinvolgendo i giovani, le scienze e l’innovazione. Sosteniamo, dunque, un evento che porta valore a Macerata e approfondisce la cultura locale del cibo e non solo, dando valore alle tradizioni e permettendo loro di evolvere”. A portare i saluti dell’assessore regionale Andrea Maria Antonini, la consigliera regionale Anna Menghi. “Con la Regione Marche sosteniamo Tipicità Evo anche con il Psr e ciò significa che crediamo in un marchio che è in grado di diffondere le politiche agricole e il percorso nuovo che stiamo portando avanti a livello regionale – ha detto -. Un tema molto importante perché siamo il distretto biologico più grande d’Europa e, sul tema agricoltura, Macerata sta alle Marche come le Marche all’Italia”. “Mi ritrovo pienamente in questa filosofia di valorizzazione del territorio – ha proseguito il DG del Banco Marchigiano Massimo Tombolini -. Siamo una banca che investe, che gestisce i risparmi e gli investimenti a servizio del territorio ma il tema centrale è fare squadra al fianco di imprese, istituzioni e famiglie, per superare questo momento e, poi, rimettere in moto il fattore organizzativo e imprenditoriale per dare qualità e fare uno scatto di crescita, insieme”. “Crediamo molto in un festival internazionale che sta permettendo a Macerata di aprirsi al mondo e di dare opportunità al tessuto locale con tutti i bar e ristoranti che sono entrati all’interno del circuito di Tipicità – ha concluso l’assessore alle Attività Produttive Laura Laviano, ringraziando gli Uffici comunali. Tipicità Evo non finisce dopo questi giorni di eventi ma continua durante tutto l’anno e il progetto dell’Aperitivo Macerata ne è un esempio dato che ha permesso agli esercizi commerciali di mettersi in gioco: basti pensare che il vincitore di quest’anno, DiGusto, per tutti i quattro giorni si “trasformerà” in un ristorante nippo-maceratese utilizzando prevalentemente prodotti locali, e alcuni giapponesi, rivisitando piatti della nostra tradizione in chiave nipponica. Ci tengo inoltre a sottolineare che è il primo festival ideato da questa Amministrazione e che, grazie ai finanziamenti regionali, è quasi a costo zero per il Comune”. Si parte giovedì 19 con il forum dell’accoglienza e dell’ospitalità, a cura di Confcommercio Marche Centrali, con l’apertura della mostra “Emozioni dell’anima” e con la prima giornata del circuito dei ristoranti aderenti a Tipicità Evo. Presso DiGusto prende avvio anche l’esotico pop restaurant NippoMediterraneo, con lo chef Takashi Kido. Sia mostra che proposte nei locali proseguiranno fino a domenica. Venerdì 20, giornata caratterizzata da contenuti professionali! Apertura affidata ad Andrea Maria Antonini, Assessore regionale all’agricoltura, con un incontro su “Linguaggi del cibo e futuro delle Marche”, seguito da un focus su “Giovani ed opportunità del PSR Marche”. E ancora, approfondimento di Banco Marchigiano e Cassa Centrale Banca su “PNNR e settore agroalimentare” e un talk show di Tipicità Evo su “Etica, scienza e tecnologia: i linguaggi del cibo”. A partire da sabato mattina prende avvio una lunga due giorni di appuntamenti, presentazioni e degustazioni inconsuete. Tra tutti vanno segnalati: meeting di Coldiretti sull’educazione alimentare; il modello Shumei per l’agricoltura naturale; gli antichi e nuovi linguaggi del vino, a cura di AIS; incontro con la scrittrice Motoko Iwasaki dal titolo “Ingredienti e sentimenti dell’anima”, con degustazione; aperitivo goloso con “la trota e il Verdicchio”. Conclude l’intenso programma una serata al teatro Lauro Rossi con il grande maestro e compositore giapponese Coba, che offrirà un viaggio dal sapore internazionale tra linguaggi, culture e musica (LINK per la prenotazione dei biglietti: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-japan-as-coba-linguaggi-culture-musica-732914004517 ). La storia di Momotaro dal Sol Levante, tra cibo e amicizia, aprirà la domenica di Tipicità Evo per bambini e famiglie. Nel pomeriggio degustazioni guidate di specie non autoctone, a partire da “La Louisiana alle porte di Roma e “Assaggi Alieni”, a cura di CNR Irbim. Al Centrale si esploreranno “I linguaggi della birra” mentre Cesare Catà proporrà, presso l’Asilo Ricci, una lezione-spettacolo sulla sacralità del vino, a cura di Copagri. Info www.tipicitaexperience.it Credits: Tipicità Evo è organizzata dal Comune di Macerata in collaborazione con Regione Marche, Camera di Commercio delle Marche, Università degli Studi di Macerata insieme alle associazioni di categoria e ai partner privati. È sede di tappa del Grand Tour delle Marche promosso da Tipicità e ANCI Marche. Partner: Banco Marchigiano e Cassa Centrale Banca, Vere Italie, TAF, MGH, Alperia Group, Erede Rossi Silvio e 4fish, Edustar, Di Battista, Meridiana. Associazioni e sodalizi che collaborano: Accademia di Tipicità, AIS Marche, Amanuartes, Cia, Coldiretti Macerata, Confartigianato MC FM AP, Confcommercio Marche Centrali, CNA, Copagri Marche, CNR Irbim, Macerart&Tour, PIF-Premio Internazionale della Fisarmonica, Shumei-Associazione italiana. SCOPRI IL PROGRAMMA COMPLETO: https://www.comune.macerata.it/evento/tipicita-evo-2023/  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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storiearcheostorie · 6 months
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Il patrimonio epigrafico della Dalmazia in due volumi presentati all'Università di Macerata
Il patrimonio epigrafico della Dalmazia in due volumi presentati all'Università di Macerata
Redazione Due volumi dedicati alla ricerca storica, epigrafica e archeologica in Dalmazia sono stati presentati nei giorni scorsi all’Università di Macerata in un incontro promosso da Unimc e dall’associazione MaceratArcheo in collaborazione, oltre che con l’Università Cattolica di Zagabria, con il Centro internazionale di studi sulla storia e l’archeologia dell’Adriatico e il Centro…
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vincent1760 · 1 year
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Un pomeriggio all’Università di Macerata, con studenti e colleghi giornalisti, discutendo di informazione e democrazia nell’era digitale… (presso Università di Macerata) https://www.instagram.com/p/CqV5tzPozei/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Università: a Macerata dottorato ad honorem a Dante Ferretti
(ANSA) – MACERATA, 02 MAR – In occasione dell’inaugurazione del 733/o anno accademico, l’Università di Macerata celebrerà lo scenografo maceratese, tre volte premio Oscar, Dante Ferretti con il conferimento del dottorato honoris causa in Umanesimo e Tecnologie. Ma il prossimo 13 marzo, giorno dell’inaugurazione, l’ospite d’onore sarà il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini.…
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luigiottani · 2 years
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Università di Macerata Shooting in Sarajevo
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garadinervi · 3 years
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Giovanna Sandri, Magdalo Mussio: segni ammascherati in un Theatro di percorsi, 1996; in Charta. Magdalo Mussio, (exhibition catalogue), Texts by Mignini, Schwarz, Toni, Maurizi, Mussio, Sanesi, Signorini, Brizioli, Caramel, Villa, Pignotti, Accame, Sandri, Giugliano, Vescovo, Pitrè, Cagnone, Brugiamolini, Ballerini, Amministrazione Provinciale di Macerata, in collaboration with Università degli Studi di Camerino, Fondazione Ca.Ri.Ma., Cartieri Miliani Fabriano, 1997, pp. 142-151
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morelin · 7 years
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Macerata
Continuo il viaggio in terra marchigiana con una tappa nel centro storico di Macerata il cui cuore è Piazza della Libertà. Qui si trovano alcuni degli edifici più importanti: il Palazzo del Comune, la loggia dei Mercanti, la torre civica alta ben 64 metri con l’orologio planetario, il Teatro Lauro Rossi, la chiesa di San Paolo ed accanto una delle sedi dell’Università tra le più antiche d’Italia.
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Passeggiando per le vie si può vedere anche il Palazzo dei Diamanti del XVI secolo la cui facciata ricorda quella del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, il cortile del Palazzo Buonaccorsi con le tre statue raffiguranti Ercole vincitore e diversi edifici in stile fascista. In Piazza Strambi si trova il Duomo dedicato a San Giuliano, protettore di Macerata del quale si conserva una reliquia in un’urna d’argento, ed il Santuario di Santa Maria della Misericordia. Questo santuario ha origine da un’antica cappella eretta in una sola notte come voto contro la peste ed è un piccolo gioiello con colonne, intarsi, sontuosi marmi policromi e vetrate in stile liberty. Tuttavia credo che la costruzione più nota della città sia lo Sferisterio grazie all’importante programmazione teatrale e musicale che ospita ogni anno. La grandiosa struttura eretta tra il 1820 ed il 1829 concepito per il gioco della palla col bracciale è diventato oggi un grande teatro all’aperto da circa 2500 posti con un’ottima acustica naturale.
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giuliocatelli · 4 years
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b. 1982, in Rome Education:
2006-2008 MA , Accademia Belle Arti Macerata. 2001-2005 Bachelor Degree History of Art, Sapienza Università di Rome
Solo and Two-person Exhibitions:
2019 Fiore aperto / fiore chiuso, Maurizio Bongiovanni / Giulio Catelli, Galleria Richter, Roma;
Cats love birds, Giulio Catelli / Alessandro Finocchiaro, MARS a cura di Fabio Carnaghi, Milano.
2018 Quotidiano emozionale, a cura di Marta Silenzi, con un contributo di Mercede Auteri, Galleria Centofiorini, Civitanova Marche (Mc);
1 luglio 2014, a cura di Giuseppe Raso con un testo di Maria Pia Bonanate, Cantine De Gregorio, Sciacca (Ag);
2016 Giulio Catelli e Roma, testi di Fabrizio D’Amico, Guido Giuffrè, Antonio Mercadante, Galleria Lombardi, Roma
Group exhibitions (selection):
2020
Mistici, sensuali, contemplativi, a cura di Nicola Nitido, Metodo Milano, Milano;
Le altre opere. Artisti che collezionano artisti, a cura di Lucilla Catania e Daniela Perego Museo Carlo Bilotti, Roma.
2019
Antonio Mercadante, un critico irregolare in mostra. Paesaggi umani, Accademia di Belle Arti di Roma, Roma.
2018
Landina 2018, esperienze di Pittura en plein air , a cura di Lorenza Boisi, Museo Tornielli, Ameno (NO);
Painters – painting – painters, MARS a cura di Lorenza Boisi, Milano;
Birds, a cura di Enrico Mitrovich, L’Officina Arte Contemporanea / Galleria Ghelfi, Vicenza;
Eros, dal mito al contemporaneo, a cura di Alba Romano Pace, con la collaborazione di Angelo Mondo, Ennio Turco, Museo Archeologico di Gela (Cl)
2017
Selvatico [dodici]/ foresta. Pittura Natura Animale, a cura di Massimiliano Fabbri e Lorenzo di Lucido, Galleria Marcolini Forlì (FC).
2016
Civica raccolta del disegno di Salò, nuove acquisizioni 2011-2016, a cura di Marcello Riccioni, MuSa, Salò (BS);
Open eleven for GAP, a cura di Luca Scandurra, GAP Arte, Acireale (CT);
66° Rassegna Internazionale D’Arte G. B. Salvi, a cura di Nunzio Giustozzi e Daniela Simoni, varie sedi, Sassoferrato Ancona;
Erranti, Erotici, Eretici, a cura di Marco Tonelli, Fondazione Sergio Vacchi, Castello di Grotti, Siena;
Still Nature, Giulio Catelli – Alessandro Finocchiaro, a cura di Chiara Palozza, Ostello Santa Maria delle Grazie, Magliano Sabina (Roma);
Testo a Fronte 2, a cura di Tiziana D’Acchille, Galleria Porta Latina, Roma;
Katten Kabinet, a cura di Lorenza Boisi, Mars, Milano.
2015
"Ecce Homo" Immagini da Antonello, a cura di Gianfranco Centenari e Claudio Cerritelli, Galleria Alberoni, Piacenza.
Residency:
2019 Cartografia Sensibile curated by di Lorenza Boisi, Verbania Cusio Ossola, IT.
2017 Timisoara (Romania), International artist residency, Painting Colony / Krchedin (Serbia), 10th International Artistic and Poetry Colony “Krchedin 2017”.
2017 Landina, Esperienze di pittura en plein air, curated by Lorenza Boisi, Verbania Cusio Ossola, IT.
2012 Denizli (Turkey), Intercultural Painting Camp, Cafer Sadik Abalioglu Education and Culture Foundation.
2011 Hangzhou (China), Follwing the footsteps of Marco Polo: Italian Artist painting Hangzhou, Hangzhou Cultural Brand Promotion Organization
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ultimavoce · 7 years
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Università, scoppia la bufera per un'Ave Maria di troppo
Nell' #università è bufera per l' #AveMaria recitata dalla professoressa
All’Università di Macerata la professoressa ha interrotto la lezione per una preghiera per la pace nel mondo ed è scoppiata la polemica. (more…)
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albanianews · 7 years
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Argirocastro – Missione archeologica dell’Università di Macerata ad Hadrianopolis http://ift.tt/2x39r7t
Attività di studio e scavo nella zona dell’antica Hadrianopolis (Sofratikë) e nel territorio della valle del Drino.
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magicnightfall · 6 years
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ICEBERG, RIGHT AHEAD
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Io sono tirchia economicamente oculata.
Il solo pensiero di separarmi fisicamente dal contante mi provoca spasmi muscolari, sudorazione, tic all’occhio, asma, sinusite, prurito, rinite allergica, congiuntivite, tosse, tachicardia, bradicardia, ballo di San Vito, ballo del qua qua, ballo del mattone e tuca tuca.
Così, quando mi si è presentata la scelta di Sophie se spendere undici (UNDICI) euro per andare al cinema a vedere Titanic in occasione della celebrazione del ventennale (dopo averlo già visto al cinema nel 1998 - due volte - e nel 2012 per la riedizione 3D, aver comprato il cofanetto dvd, e guardandolo ogni volta che lo passano in tivì al punto che so esattamente dove cascano gli stacchi pubblicitari) e risparmiare la pecunia alla luce del quadro clinico di cui sopra, beh
io ieri alle 17:17 ero in fila alla cassa dell’UCI Cinemas (si noti che il lunedì la biglietteria apre 17:15) a chiedere un biglietto per lo spettacolo delle 20:00.
Perché, non so se si è capito, a me Titanic piace appena appena un tantino.
La sala, comunque, era bella pienotta, segno che evidentemente, pure dopo vent’anni, ‘sto film tira ancora parecchio. Io, dal mio posto G10, mi esibivo in una disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera del fatto che tanto no, tutti gli altri spettatori non potranno certo arrivare ad un livello ossessivo-patologico pari o superiore a quello della sottoscritta.
Mi
sbagliavo.
Perché nella mia fila c’era lui: un ragazzo che sapeva a memoria tutte le battute e no, non è un eufemismo.
Tutte.
Non solo le frasi epiche.
Tutte.
Anche quelle più banali.
Anche “Tutti i bauli su quell’automobile lì, dodici di questi, e la cassaforte, vanno nelle suite presidenziali B52, 54 e 56”.
Conosceva ogni brano della colonna sonora.
Anticipava gli attacchi della musica.
Perfino la melodia tipo carillon che suona quando Cal regala a Rose il Cuore dell’oceano.
Il fottuto carillon.
Nemmeno io, che pure conosco ogni battuta a memoria, anche le più banali, ho idea di come faccia la melodia del carillon.
NEMMENO JAMES CAMERON HA IDEA DI COME FACCIA LA MELODIA DEL CARILLON.
Si è fermato a cantare My Heart Wil Go On.
Credo, per la prima volta in vita mia su questo argomento, di aver trovato un mio degno avversario. Allora che ho fatto? Nella mia testa sono entrata in modalità competitiva, e quindi ho pensato di scrivere questo post.
Perché lui avrà pure visto il film quarantotto milioni di volte, ma ha letto l’inchiesta del Senato americano a seguito del naufragio? L’ha letta? Perché io sì.
Mentre le ragazzine della mia età leggevano Twilight, io leggevo l’inchiesta del Senato americano a seguito del naufragio.
(vabbè, che vol dì, Twilight l’ho letto pure io - ma le ragazzine della mia età hanno letto l’inchiesta del Senato americano a seguito del naufragio? Eh? EH?)
(a questo link un post che prende le mosse dall’inchiesta, e relativo agli italiani ai tempi del Titanic)
Perché lui avrà pure visto il film quarantotto milioni di volte, ma ha fatto la tesi di laurea sui sinistri marittimi?
Perché io sì.
Praticamente, entrambi gli emisferi del mio cervello sono composti da nozioni varie ed eventuali sul Titanic e il suo naufragio. Non c’è dentro nient’altro.
Potrebbero chiedermi: ma ti serve a qualcosa sapere che il Titanic si differenziava dalla sua gemella Olympic perché la seconda aveva il ponte di passeggiata A aperto? O che il quarto fumaiolo era finto e aveva solo funzione decorativa? O che le porte dei compartimenti stagni funzionavano “a ghigliottina” nel senso che per chiuderle in assenza di elettricità sarebbe stata sufficiente la forza di gravità? Ti serve forse per lavoro? No. Certo che no. Tutt’al più mi serve per avere sempre qualche argomento di conversazione alle feste.
Posso dire che ho sempre modo di... rompere il ghiaccio.
Too soon?
It’s been eighty-four years
E quindi niente, ho deciso di pubblicare qui di seguito un estratto del capitolo terzo della mia tesi in diritto della navigazione, nella parte relativa al Titanic, perché la gara a chi è più fulminato co’ ‘sto film - gara di cui l’altro ragazzo è totalmente ignaro - la devo vincere io.
LE INCHIESTE SUI SINISTRI MARITTIMI
- Alessandra Pierandrei Università degli studi di Macerata - Dipartimento di Giurisprudenza - Anno Accademico 2014/2015
LE INCHIESTE SUI SINISTRI MARITTIMI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE
1. Le ripercussioni del naufragio del Titanic sulle normative domestiche e su quella internazionale.
Il naufragio più celebre della storia, quello occorso al transatlantico Titanic nel 1912 a seguito della collisione con un iceberg, ha giocato un ruolo estremamente importante sulla sicurezza della navigazione e sulla preservazione della vita umana in mare, tanto da avviare un vero e proprio processo di riforma della legislazione marittima, rendendola più rispondente alle esigenze emerse l’indomani del disastro.
Affondato la notte del 15 aprile a qualche centinaia di miglia dall’isola di Terranova (Canada), il Titanic, con le sue 1517 vittime (su 2228 persone a bordo) rese infatti evidente l’inadeguatezza delle norme allora vigenti: inadeguatezza ampiamente sottolineata dalle due inchieste che vennero condotte per far luce sulla dinamica dei fatti, una negli Stati Uniti (da parte di una sottocommissione del Senato), e l’altra nel Regno Unito (da parte di una commissione del Board of Trade, il Ministero del commercio).
Entrambe le inchieste si conclusero con l’enunciazione di numerose raccomandazioni in materia di sicurezza, che si tradussero in altrettanti atti normativi. Raccomandazioni che, peraltro, andavano adeguandosi al progresso tecnologico: l’invenzione di Guglielmo Marconi, il radiotelegrafo (il cui brevetto risaliva al 1896, poco più di un decennio prima) si era dimostrata efficace anche nelle trasmissioni transoceaniche, tuttavia non vi era ancora una normativa che le regolamentasse in maniera puntuale: non solo sulle navi non era previsto un servizio radio di ventiquattro ore, ma anche il linguaggio morse utilizzato non era uniforme. Ad esempio, contemporaneamente al segnale di soccorso introdotto nel 1904 dall’azienda Marconi’s Wirless Telegraph Company, il CQD, esisteva anche il nuovo segnale convenzionale, il SOS (1), adottato nella seconda conferenza radiotelegrafica di Berlino nel 1906 (e in vigore dal luglio del 1908).
Le due inchieste, svolte in maniera indipendente poco tempo il naufragio (2), produssero tuttavia raccomandazioni simili.
La commissione del Senato degli Stati Uniti, nel rapporto finale (3), prese atto della necessità di modificare la legislazione vigente e di produrne ulteriore, al fine di garantire la sicurezza della vita umana in mare. Tra le numerose raccomandazioni proposte, si ricordano in particolare quelle che riguardano le scialuppe, il radiotelegrafo e i requisiti strutturali da rispettare in sede di costruzione.
Per prima cosa, venne esortata l’installazione di scialuppe in numero sufficiente per tutte le persone a bordo (il Titanic disponeva di scialuppe soltanto per un terzo delle persone trasportate [4]), e si ritenne che i membri dell’equipaggio dovessero essere adeguatamente istruiti sul loro funzionamento (5), anche attraverso delle frequenti esercitazioni durante la navigazione.
Venne sottolineata la necessità di disciplinare in maniera puntuale il servizio radiotelegrafico: in particolare, le raccomandazioni riguardarono l’esigenza di avere almeno un operatore in servizio giorno e notte (6), e che fosse coadiuvato da efficiente sistema di comunicazione tra la sala radio e il ponte, così che la postazione non restasse mai sguarnita; l’esigenza di impedire qualsiasi interferenza da parte dei radioamatori e, infine, quella di avere un generatore ausiliario di corrente che consentisse alle apparecchiature radiotelegrafiche di poter funzionare il più a lungo possibile.
Per quanto riguarda invece i requisiti strutturali delle navi, le raccomandazioni hanno avuto ad oggetto la necessità di un ulteriore scafo rinforzato (7), i compartimenti stagni, e il modo in cui questi dovessero essere disposti, così che la galleggiabilità o la stabilità della nave non venissero compromesse in caso di allagamento.
L’inchiesta britannica pervenne alle stesse conclusioni, e in aggiunta venne suggerito di ridurre la velocità di navigazione nelle vicinanze del ghiaccio (8).
La tragedia del Titanic non influenzò soltanto le normative domestiche statunitensi (9) e britanniche: poiché ebbe risonanza globale, consentì di ripensare l’intero settore della navigazione marittima.
A Londra, in risposta al disastro, il 12 novembre 1913 si aprì una conferenza internazionale sulla sicurezza della vita umana in mare. I lavori della conferenza vennero formalizzati nella prima versione della convenzione SOLAS (“International Convention for the Safety of Life at Sea”), firmata il 20 gennaio 1914 ma mai entrata in vigore (10). Tra le varie risoluzioni ivi adottate si ricorda l’istituzione, il 7 febbraio 1914, dell’International Ice Patrol (IIP): amministrato dalla guardia costiera degli Stati Uniti (11), l’IIP è un ente deputato al monitoraggio degli iceberg nel Nord Atlantico al fine di promuovere la sicurezza della navigazione, diramando segnalazioni atte a scongiurare il rischio di eventuali collisioni (12).
La SOLAS, in questa sua prima versione, tocca in linea di massima tutti i punti sollevati dalle due inchieste (oltre a prenderne in considerazione anche di ulteriori), disciplinando: il comportamento da tenere in caso di presenza di ghiaccio (l’articolo 8 prescrive l’obbligo di informare le navi nelle vicinanze, e il 10 di moderare la velocità o di cambiare rotta); i compartimenti stagni (articoli 21 e seguenti); il radiotelegrafo, reso obbligatorio (articolo 31); l’obbligo, a carico del capitano, di fornire assistenza a qualsiasi nave in difficoltà (articolo 37) (13); e un numero di scialuppe proporzionato alle persone a bordo (articolo 40, rubricato peraltro “principio fondamentale”).
1 Il segnale SOS, codificato in tre punti, tre linee, tre punti, era di più immediata e facile interpretazione rispetto al CQD (linea, punto, linea, punto / linea, linea, punto, linea / linea, punto, punto). I due marconisti del Titanic (Jack Phillips e Harold Bride, solo il secondo sopravvisse) lanciarono dapprima il CQD, e poi decisero di intervallarlo con il SOS.
2 L’inchiesta americana - presieduta dal senatore William Alden Smith - si svolse dal 19 aprile al 25 maggio 1912, e quella britannica - presieduta da John Charles Bigham -  dal 2 maggio al 3 luglio.
3 T. KUNTZ (a cura di), The Titanic disaster hearings: the official transcripts of the 1912 Senate investigation, New York, 1998, p. 554.
4 Uno degli aspetti più controversi del naufragio del Titanic riguarda infatti il numero delle scialuppe (oltre al fatto che molte vennero calate in mare vuote per metà): il transatlantico disponeva di 20 barche (16 standard e 4 canotti pieghevoli), per una capacità di 1178 persone, circa un terzo della capacità totale della nave. Tuttavia, come emerge chiaramente dalle testimonianze rilasciate durante l’inchiesta britannica e in uno dei rapporti dell’inchiesta stessa, il Titanic era perfettamente in regola con le normative allora vigenti: le previsioni del Merchant Shipping Act del 1894 sul numero di scialuppe da installare su ogni nave si basavano infatti sul tonnellaggio, e non sulle persone trasportate. Si riteneva che per una nave di oltre 10.000 tonnellate (all’epoca la nave più grande - la Lucania - raggiungeva le 13.000) fossero sufficienti 16 scialuppe, per una capacità di 962 persone. Quindi non solo il Titanic era conforme alla legge, ma addirittura la capacità delle sue scialuppe eccedeva di 216 rispetto a quanto previsto dai regolamenti. All’indomani del naufragio, le norme del Board of Trade apparvero subito sorpassate e inadeguate, in quanto il limite del tonnellaggio non teneva in considerazione il progresso tecnologico: il Titanic raggiungeva infatti le 46.000 tonnellate, e molte altre navi, seppur in regola, disponevano di scialuppe in numero drammaticamente inferiore rispetto a quanto fosse ragionevolmente auspicabile.
5 Già durante l’affondamento del Britannic (il terzo transatlantico di classe Olympic, gemello dell’Olympic e del Titanic), avvenuto il 21 novembre 1916 dopo aver colpito una mina tedesca nel Mar Egeo mentre svolgeva il servizio di nave ospedale, il migliore addestramento dell’equipaggio consentì un’evacuazione più celere, nonostante la difficoltà creata dalla forte inclinazione del lato di dritta (cfr. M. CHIRNSIDE, The Olympic-class ships: Olympic, Titanic, Britannic, Stroud, 2004, p. 322).
6 L’importanza di garantire un servizio radiotelegrafico ventiquattr’ore su ventiquattro emerse nell’ambito della testimonianza rilasciata al Senato da Cyril Evens, marconista a bordo della Californian, la nave che verosimilmente si trovava più vicina al Titanic e che era stata costretta a fermarsi perché circondata dal ghiaccio. Evans, alle 22:55, aveva avvertito i suoi colleghi sul Titanic della presenza di iceberg, ma gli venne intimato di tacere perché stavano trasmettendo i messaggi dei passeggeri, trovandosi nel campo di ricezione di Cape Race, sull’isola di Terranova. Evans rimase in ascolto fino alle 23:35 (il Titanic avrebbe colpito l’iceberg cinque minuti più tardi), dopodiché spense la radio e andò a dormire, non potendo così captare le richieste di soccorso. Venne svegliato intorno alle 5:30, e avvertito che durante la notte una nave aveva sparato dei razzi di segnalazione.
7 Il Britannic, varato nel 1914 e la cui costruzione fu molto influenzata dall’incidente del Titanic, disponeva infatti di un ulteriore scafo rinforzato, che tuttavia fu severamente danneggiato dall’esplosione in cui fu coinvolto, rendendolo di fatto inutile.
9 Se le esortazioni circa le scialuppe, la costruzione e il radiotelegrafo avevano comunque portata generale e dunque “internazionale”, la prima raccomandazione emessa all’esito dell’inchiesta americana riguardava in realtà la normativa interna: fino a quel momento, infatti, gli Stati Uniti riconoscevano ed accettavano i certificati di ispezioni di quegli Stati terzi che avessero una legislazione simile alla propria. Alla luce del naufragio del Titanic, sembrava opportuno che questa pratica venisse interrotta, e che non si consentisse ad alcuna nave di trasportare passeggeri da porti americani a meno che questa non si conformasse esattamente ai regolamenti e alle leggi statunitensi.
11 L’articolo 7 della prima convenzione SOLAS invitava infatti il governo degli Stati Uniti di farsi carico dell’osservazione e dello studio del ghiaccio, con la collaborazione di una serie di Stati interessati (tra cui l’Italia), elencati nell’articolo stesso.
13 Se davvero fosse la Californian la nave in lontananza avvistata dai passeggeri del Titanic al momento dell’affondamento fu (ed è tuttora) questione controversa, tuttavia i rapporti finali di entrambe le inchieste - in cui le commissioni si dicono positivamente persuase che si trattasse proprio della Californian - condannarono il comportamento del suo capitano, Stanley Lord, per non aver fornito l’adeguata assistenza nonostante l’avvistamento di segnali di pericolo (nello specifico i razzi, in quanto il marconista stava dormendo e venne svegliato soltanto ore dopo, per iniziativa personale di uno degli ufficiali).
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sayitaliano · 6 years
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hi do you know if this university and area is good? or nice? Università degli Studi Di Macerata, Macerata a aus university here has an exchange program with Macerata for Italian studies and i’m very very tempted
Hi, we’re not from Macerata/never been there, so we have no clue of where the uni is it located and how that area is exactly. It’s not a very big city though, so I guess it’s ok?? (I studied in/know of universities in other Italian small cities that were/are in “from ok to pretty good” areas, and met few quite happy exchange programs guys but ofc it can all be different from uni to uni and town to town)Idk.. maybe someone else has been there/studies there, and if so, here we are ready to share infos as usual!
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gianlucadicastri · 3 years
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garadinervi · 5 years
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Magdalo Mussio: 'Opere', Università degli Studi di Camerino / Accademia Belle Arti Macerata, Sala d'Armi del Palazzo Ducale, Camerino (MC), 1991
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LPU has collaborated with one of the oldest universities of Europe, Università di Macerata, Italy. Founded in 1290, the focus on humanities and social sciences is UniMC’s main strength, and “innovating through the humanities” is its motto. It is a great opportunity for our Vertos to learn and gain knowledge from such stellar collaborations.
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