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#cammini italia
cammini-ciclovie · 1 year
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Abruzzo/Lazio - Il Cammino dei Briganti (7 tappe, 18 borghi, 108 km)
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stilouniverse · 3 months
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La via Romea Germanica Imperiale in Toscana: dal Valdarno ad Arezzo
di Giovanni Caselli Dopo Figline ecco San Giovanni in Valdarno mentre oltrepassiamo il confine diocesano, oggi confine provinciale. Castel San Giovanni era il nome originario, oggi una attraente cittadina di oltre 16.000 abitanti, fu fondata nel 1296 su progetto di Arnolfo di Cambio, sul modello della colonia Greca con pianta a scacchiera, con il Cardo e il Decumano, come vie principali, con…
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viaggiamocela · 6 months
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(via Anche tu, Fà la Cosa Giusta - Viaggiamocela Travel blog)
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giuseppecocco · 2 years
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Sulla Tiburtina in cammino
Questo è il diario di un viaggio a piedi lungo l’antico tracciato dell’antica via consolare romana Tiburtina Valeria, in un viaggio che, con partenza dal Museo Archeologico di Chieti, in 256 chilometri circa, in 8 giorni, ci porta alla Porta Tiburtina che si apre nelle mura Aureliane di Roma, in compagnia del viaggiAutore Pino Cornacchia e del suo libro-guida «Sulla Tiburtina reportage di un…
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elperegrinodedios · 9 months
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In tanti anni di cammini, questa fu l'unica volta che ho percorso delle tappe, insieme a sei altri pellegrini due italiani dell'alta Italia una romana come me, una coppia di spagnoli di Madrid, ed un giapponese di origine, divenuti poi miei cari amici, con i quali ancora oggi sono in contatto.
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Testimonianza certo, ma anche tanti momenti di gioia condivisi che credo nessuno di noi mai più dimenticherà per il resto della sua vita. Già, tante risate e tante emozioni, amicizia e amore.
Per me, un cammino davvero speciale, durante il quale la pellegrina romana oltre che mia cara amica, è divenuta anche mia sorella nella fede.
Grazie Signore, benedicili e accompagnali tutti.
lan ✍️ 📷
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filorunsultra · 2 years
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Unrecorded: my first FKT
Foto di Elisa Bessega, l'articolo era stato pubblicato per la prima volta con un titolo diverso in The Pill n. 55.
Il Cammino Rigoni Stern è un sentiero escursionistico che collega l’Accademia Olimpica di Vicenza alla casa natale di Mario Rigoni Stern ad Asiago. Ufficialmente misura 80 chilometri con 1400 metri di dislivello, ed è stato ideato dall’associazione culturale Cammini Veneti per il centenario della nascita dello scrittore. Il CRS deve ancora essere inaugurato, ma sul percorso sono già presenti dei segnavia provvisori sulla base dei quali, il 30 aprile 2022, io e Andrea abbiamo percorso per primi l’intera pista. L'abbiamo percorsa nella direzione Asiago-Vicenza, in una sola tappa, in 7h48' e in modalità supported.
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(Preparativi in Piazza Carli, Asiago)
Per chi non è addentro al gergo della corsa, un FKT è un percorso su cui si registra il tempo più veloce, è un record se volete. Gli FKT sono nati per creare un storico dei tentativi e dei migliori tempi di percorrenza su percorsi su cui non era possibile organizzare una gara per motivi legali. Per sistematizzare la cosa venne aperto un sito web per raccoglierli tutti, e oggi, potenzialmente chiunque può disegnare un percorso, registrare il proprio tempo, e caricarlo sul sito. Questa semplicità unita alla sospensione delle gare durante la pandemia ha portato all'esplosione del fenomeno anche in Europa, facendo progressivamente perdere valore al movimento. Nell’ultima settimana (oggi è il 2 maggio 2022) sul sito fastestknowntime.com sono stati registrati trentadue FKT. Di questi, cinque nel Regno Unito, due in Germania, uno in Italia, e i restanti negli Stati Uniti. Fra questi trentadue convivono pacificamente il recente record di Jeff Browning sul Grand Canyon Crossing, uno dei più importanti percorsi nella storia dell’ultrarunning, e un FKT di 10 chilometri su un percorso arbitrario in un parco pubblico di Mannheim, una cittadina del land del Baden-Württemberg ricordata dai musicologi e da nessun altro per aver dato il nome alla Mannheimer Schule. Il valore di questi due percorsi è molto diverso: il primo è un percorso storico della tradizione dell'ultrarunning, il secondo è un percorso che probabilmente nessuno ripeterà mai. Tradizionalmente il valore di un FKT è dato dalla sua storia, dalla logicità del percorso e dalla semplicità nel ripeterlo con il minor supporto esterno possibile. Inoltre, nascendo come record escursionistici sui grandi cammini, un FKT dovrebbe avere un interesse escursionistico, ancor prima che sportivo. Tutti questi elementi concorrono a rendere un FKT da un lato interessante per chi cerca il record del percorso, dall'altro per chi, pur non avendo le capacità di tentare il record, può tentare il percorso per motivi storici e paesaggistici. Ciononostante, l'80% degli FKT oggi esistenti non ha probabilmente valore per nessun altro al di fuori di chi li ha registrati. Che il sito fastestknowntime.com non abbia un criterio di selezione ha contribuito all’esplosione del fenomeno FKT, ma ne ha anche sminuito il valore. In Italia oggi il sito registra novantotto FKT. Di questi, alcuni sono belli e logici (come Ortogonale 1 e Alta Via del Granito), altri meno. In ogni caso manca la voglia generale di ripeterli, mentre è un po’ troppo presente quella di crearne di nuovi. In questo vedo il principale limite del movimento e del sito fastestknowntime.com.
Registrare il percorso sul sito non mi sembra un valore aggiunto, né un criterio di legittimazione. Per questa ragione abbiamo deciso di non registrare il nostro tentativo su fastestknowntime.com, ma soltanto di informare l’associazione che si occupa del sentiero del nostro tentativo prima e del risultato poi, e di rendere pubblico l'FKT con un articolo ragionato. Limitando l'accesso alle informazioni sul percorso se non attraverso l'articolo e il sito Cammini Veneti, i futuri ripetitori saranno più portati a informarsi sulla sua storia e sulla sua identità, dandogli più valore.
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(Correndo i primi chilometri in compagnia del Geno, sulla Strada del Trenino poco dopo Roana)
In realtà il Cammino Rigoni Stern non è ancora un percorso storico, anzi, deve ancora nascere: l’apertura ufficiale era prevista per il 2021, centenario della nascita di Mario Rigoni Stern, ma per questioni amministrative è slittata più volte. Non esiste una traccia ufficiale e le indicazioni sul percorso sono provvisorie. L’associazione che se ne occupa, Cammini Veneti, è nota soprattutto per il Cammino Fogazzaro Roi, un percorso parallelo al Rigoni Stern, che già da anni porta escursionisti tra pianura e Prealpi vicentine. Noi abbiamo scelto di percorrere il CRS in discesa, da Asiago a Vicenza, sia per motivi logistici che affettivi (rappresentava un ritorno a casa); ma anche per motivi estetici: percorrere un sentiero al 75% in pianura significa entrare in relazione con un territorio poco considerato da chi fa outdoor e soprattutto da chi fa trail running. Abbiamo un’idea di trail talmente legata alla montagna e al dislivello che quasi non ci accorgiamo della potenzialità di questi spazi.
Ho scoperto questo percorso finendoci a correre dentro per caso, mentre cercavo dei sentieri vicino a casa, per evitare l'asfalto. Ho iniziato a studiarlo e a unirne i pezzi, un po’ alla volta, come si fa con una via di arrampicata. Avevo voglia di entrarci, anche emotivamente, con «l’idea che i chilometri che macini con le tue gambe in qualche modo ti appartengano. Li conosci da vicino un metro alla volta, quello che era un numero diventa un paesaggio, ambiente e territorio, senti che ti appartiene nel senso che te ne senti parte», come ha scritto Elisa il giorno dopo il nostro tentativo. Coinvolgere Andrea è stata la chiave per condividere con qualcuno il momento conclusivo di un processo in larga parte solitario. Andrea è rimasto totalmente coinvolto e assorbito dall’idea, dall’ambiente e dalla corsa. Durante le prime ore di corsa, mentre il nostro amico Davide ci accompagnava alle porte dell’Altopiano, abbiamo parlato parecchio tra noi, ma quando io e Andrea siamo rimasti soli, iniziando la discesa verso la Val d'Astico, siamo caduti nel silenzio. Eravamo noi due coi nostri pensieri, a correre uno davanti all’altro tra i boschi umidi che costeggiano il fiume.
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(Un pezzo di sentiero che taglia il Costo Vecchio che dall'Altopiano scende a Cogollo del Cengio)
Da Piazza Carli, deserta, si prende la ciclabile del trenino che porta prima a Canove di Roana e poi a Tresche Conca. La pista attraversa prima i pascoli di Asiago e poi un fitto bosco di pecci. Al limite occidentale dell'Altopiano si percorre il Costo vecchio fino in valle, a Cogollo del Cengio, su una serpentina di tornanti prima sterrati e poi asfaltati. Tra Calvene e Fara si attraversano due piccole valli circondate da colline e ville palladiane: la pianura inizia poco dopo. Al quarantesimo chilometro, a Breganze, si imbocca definitivamente l’argine dell’Astico, che dopo aver cambiato nome in Tesina conduce fino alle porte di Vicenza. Passiamo prima a un paio di chilometri da casa mia, e poi davanti a quella di mia nonna (che, positiva al covid, ci aspettava alla finestra). Via Aldo Moro, viale della Pace, Borgo Berga, e Olimpico, l’unico teatro di Vicenza in cui non ho mai suonato, e in cui ormai non suonerò più. Correre per primi un cammino che attraversa i luoghi in cui sei cresciuto, se accompagnati da una certa predisposizione d’animo, può essere toccante. Il paesaggio, i colori morbidi, il cielo che sembra limpido ma non lo è, perché è sporco di una leggera umidità che solo chi è nato in pianura sa conoscere. Perché la limpidezza che c’è appena dopo un temporale è tutta un’altra cosa.
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(Trying to cool down in Lupia)
L’argine è un cannocchiale sulla pianura che attraversa paesi, campi, periferie e zone industriali senza essere visto, unendosi e dividendosi con altri mille fiumiciattoli, fossi e torrenti, creando un’enorme ragnatela che copre la pianura da Torino a Venezia. È allo stesso tempo un sentiero, un universo biologico a sé stante e il prodotto di politiche di regolazione idrica antichissime; ma è soprattutto un punto di vista rialzato in un paesaggio in cui tutto è orizzontale.
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(Somewhere on the riverbank between Quinto Vicentino & Marola)
Avevamo voglia di fare questa cosa anche per essere liberi di correre con uno stile che ci piac: nudi. I primi cacciatori di FKT – David Horton, Brian Robinson, Ted ‘Cave Dog’ Keizer – nei loro percorsi cercavano la solitudine. Negli anni quello stile si è perso, andando sempre di più verso una modalità di corsa assistita, supported. Leggere questa tendenza solo come una questione di prestazione sarebbe parziale, credo invece che, per gente come noi, avere assistenza sia più che altro un modo per condividere l’esperienza con persone a cui vogliamo bene: fare le cose da soli in fondo non è così interessante, al di là della scarica iniziale di trovarsi da soli di fronte a ottanta, cento o mille chilometri. Non c’è niente da misurare e niente contro cui misurarsi. E se è la solitudine che cerchi, presto o tardi la trovi comunque, pur correndo uno accanto all’altro, con una macchina ogni venti chilometri. Così abbiamo preferito condividere.
Adesso andate su quella pista e tirateci giù il tempo.
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(The coolest finishline banner ever)
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Quando i vecchi ti chiamano ricchiona e ti augurano di morire solo perché cammini allora sai di essere in Italia. Se poi trovi certe campagne pubblicitarie allora sai che a vincere è stata la Mellllonnni (so come si scrive, ma mi rifiuto!).
Per questo motivo io scrivo e urlo:
"Grazie, ma sono cazzi miei se abortisco!
Ps. Il duce è morto!!! "
~Chiara Ginevra Gagliardi
Pps. Se qualcuno ha dei problemi con te proteggiti le spalle e usa la tua voce! Perché il problema è chi vuole insultarti!
" Thank you very much, but my abortion is my fucking business!
Ps. Mussolini is dead!!!! "
~Chiara Ginevra Gagliardi
Pps. If someone has problems with you then protects your back and start to use your voice. Because the problem is who wants to insult you!
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letiziapalmisano · 6 months
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Cammini in Italia. Quali fare a primavera 2024
Siete in cerca di idee per vacanze ecosostenibili per un weekend lungo o una settimana? Con l’arrivo della primavera, il richiamo della natura si fa irresistibile e il desiderio di esplorare le bellezze del nostro Paese diventa un bisogno autentico. Da dove partire se si vuol pensare di visitarla a piedi? L’Italia, con i suoi paesaggi variopinti e la sua storia dai mille volti, si sta rivelando…
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lamilanomagazine · 11 months
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Genova: presentato "E1vvai, un cammino superbo", Massimo Pedersoli da Genova a Capo Nord per i bimbi autistici
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Genova: presentato "E1vvai, un cammino superbo", Massimo Pedersoli da Genova a Capo Nord per i bimbi autistici. Più di 6.000 chilometri, 300.000 metri di dislivello, 200 giorni di cammino, un progetto di supporto alla diversabilità da sostenere: "E1vvai, un cammino superbo" è il nuovo impegno del genovese Massimo Pedersoli, che il 14 gennaio 2024 partirà da Pra' per raggiungere a piedi Capo Nord, lungo il sentiero europeo E1, attraverso Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Viaggerà con un cartello appeso allo zaino che racconta del progetto Goccia a Goccia, un percorso di acquamotricità a cura dell'Associazione Il Cucciolo che si tiene alle piscine di Pra', presso l'Acquacenter I Delfini – GS Aragno, e accoglie trenta bambine e bambini fragili di età compresa tra i due e i quindici anni. Il nome scelto per l'impresa non è casuale: oltre all'atto sportivo in sé ci sono i valori di Walking for Charity, il progetto di Pedersoli, e la volontà di dare la giusta visibilità a Genova e la Liguria, che nel 2024 e nel 2025 saranno rispettivamente Capitale e Regione Europea dello Sport. Migliaia sono i chilometri già percorsi a sostegno di tante cause, con un'attenzione particolare all'autismo. Pedersoli, per raccontare i cammini e le sue sensazioni, ha anche scritto un libro, dal titolo "Quelle improvvise connessioni blu". "E1vvai, un cammino superbo" è stato presentato oggi pomeriggio nella sede di Regione Liguria. "La Liguria è orgogliosa delle imprese di Massimo e del suo impegno per garantire speranza e benessere a tanti piccoli guerrieri – commentano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore allo Sport Simona Ferro. – Il progetto, unico nel suo genere, aiuterà molte famiglie ad affrontare gli ingenti costi degli interventi riabilitativi. È opportuno sottolineare, ancora una volta, il ruolo fondamentale che ricopre lo sport sia come veicolo di importanti messaggi e iniziative, sia come efficace strumento per il superamento di ostacoli e barriere fisiche, sociali e psicologiche". "Mi sono accorto che il sentiero E1 passa proprio dietro casa mia, a Pra', e ho pensato che fosse arrivato il momento di ripartire – spiega Massimo Pedersoli. – Lungo il percorso mi piacerebbe incontrare le associazioni del territorio e camminare insieme ad altre persone. Ho scelto il progetto Goccia dopo Goccia perché penso che ognuno di noi potrebbe svegliarsi una mattina, vedere cambiata la propria condizione e avere bisogno di aiuto. Ho incontrato i ragazzi e le loro famiglie, di autismo e altre fragilità conosciamo poco, ne abbiamo paura e tendiamo ad emarginare, così ho scelto di camminare per loro". "Una bellissima iniziativa che, all'amore per le camminate e per lo slow tourism, abbina l'attenzione alla beneficenza e a temi primari quali inclusione sociale, solidarietà e tutela della salute, connaturati al mondo dello sport e alle centinaia di società e associazioni che lo animano ogni giorno con passione, generosità e spirito di servizio – spiega l'assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Genova Alessandra Bianchi. – Il progetto rappresenta inoltre una formidabile vetrina internazionale per Genova e le sue innumerevoli bellezze storiche, culturali e paesaggistiche, tra cui le centinaia di km di sentieri che collegano il nostro mare all'entroterra, frequentati da un numero sempre maggiore di escursionisti a piedi e biker: una risorsa importante che andremo a valorizzare nel quadro di Genova Capitale europea dello Sport 2024, al pari di moltissime altre attività motorie e discipline sportive". "Massimo è un ragazzo di Pra' e sono molto contento di avere l'opportunità, come Municipio, di condividere e sostenere l'evento – dichiara Guido Barbazza presidente Municipio VII Ponente. – In assoluto per l'impegno a sostegno dei bambini autistici e della disabilità in generale, attraverso il collegamento tra il nostro territorio e Capo Nord. È la nostra visione: l'immagine, la cultura, l'essenza di Pegli, Pra', Voltri. Basilico, farinata, focaccia eccellenze del nostro territorio, da promuovere ed esportare". "Siamo lieti di aver sostenuto dal primo momento questa impresa che ha una valenza sportiva, sociale e con una nota internazionale che riempie di orgoglio il nostro territorio – aggiunge l'assessore del Municipio VII Ponente Paola Pesce Maineri. – Stiamo già dialogando, in sinergia con Monte Gazzo Outdoor, per dare il giusto tributo alla partenza del nostro atleta il 14 gennaio con un evento che partirà da Pra' arriverà a Pegli e proseguirà' per intraprendere il cammino E1". "L'idea di Massimo dà a tanti bimbi la preziosa opportunità di frequentare il progetto dedicato, contribuendo al loro sviluppo motorio e al loro benessere generale – dichiara Marco Ghiglione, direttore della piscina Aquacenter I Delfini - GS Aragno. – Da parte nostra cerchiamo, come sempre, di contribuire a creare un ambiente più inclusivo e favorevole per il loro sviluppo. Tante sono le iniziative che Aragno in questi anni ha attivato per situazioni difficili, e questo ci gratifica". "Nell'acqua possiamo associare la parte riabilitativa a quella ludico sportiva, ed è in questo elemento che si sviluppa l'interazione con l'altro – prosegue Lara Canepa, neuropsicomotricista e acquamotricista de Il Cucciolo per il progetto Goccia dopo Goccia. – Cominciamo con la riabilitazione e arriviamo alle squadre di nuoto e pallanuoto paralimpici degli Special Olympics. Massimo è spettacolare, grazie a lui il progetto girerà l'Europa e riusciremo a dare un ulteriore sostegno alle famiglie". "È un onore essere insieme a Massimo in questa impresa sportiva – conclude Paolo Persich, presidente di Monte Gazzo Outdoor Costa di Sestri Ponente, partner del progetto. – Il suo intento è mettere in primo piano i ragazzi, ma anche le difficoltà economiche delle loro famiglie. Il suo cammino si sposa perfettamente con la nostra mission: siamo nati per valorizzare il territorio e preservare la bellezza attraverso la pratica delle discipline outdoor. Abbiamo cominciato pulendo i sentieri del Monte Gazzo, un lavoro svolto da volontari, a nostre spese. Un lavoro così apprezzato che ha portato all'affidamento di 58 chilometri di sentieri".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Palazzo Madama ospita “In Cammino”
Visite fino al 10 ottobre 2023 Palazzo Madama ospita “In Cammino” La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena”, un’esposizione che ripercorre attraverso 4 sezioni artistiche e culturali la suggestione del cammino lungo la via Francigena  battuta dai pellegrini che da sempre attraversano il territorio piemontese.  La via Francigena è un antico cammino di pellegrinaggio che collega Canterbury a Gerusalemme passando per Roma. Poiché il percorso incrocia numerose città storiche, oggi la strada è diventata un popolare itinerario anche per i turisti che apprezzano storia e cultura dei luoghi attraversati.  Ricco di spiritualità, natura e storia, il Piemonte accoglie colui che ha scelto di intraprendere un cammino di fede o di ricerca personale. In un ambiente in cui la natura infonde un grande senso di comunione e armonia con tutto il Creato, il viandante guarda con speranza i maestosi monti del Piemonte che aprono il percorso italiano della via Francigena. La mostra è stata realizzata dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Carlo Acutis con l’obiettivo di stimolare una profonda riflessione sulla Sacra Sindone e sulle Vie Francigene. Palazzo Madama ospita “In Cammino” Torino, casa della Sacra Sindone, ospita questa bellissima mostra che si articola in quattro sezioni, ognuna caratterizzata da un tema specifico. La prima sezione raccoglie 16 illustrazioni di artisti affermati che raccontano, con l’originalità del proprio linguaggio estetico, il cammino lungo la via Francigena che attraversa il Piemonte. Il visitatore si aggira tra numerosi disegni che rappresentano con grande creatività e autentica emozione la via del cammino dei pellegrini, l’atmosfera, le suggestioni e la natura che ha ispirato i singoli artisti.  Iliaria Urbinati,Il Piemonte della via Francigena Davide Bettiol, ad esempio, nella strada del pellegrino ha rappresentato la strada del viandante tra le montagne piemontesicome un filo di un gomitolo che il viaggiatore porta con sé dietro le spalle come fosse uno zaino. Nel disegno di Iliaria Urbinati, invece, (Il Piemonte della via Francigena) una bimba e una donna adulta contemplano il Lago Viverone, sormontato da una nuvola a forma di Piemonte nella pace della natura che offre il paesaggio circostante. Elisa Seitzinger con il suo Piemonte della Via Michelita realizzato in tre colori (rosso nero e bianco) rappresenta San Michele Arcangelo che spinge Lucifero con la spada nelle viscere della terra e mette in evidenza i sette santuari simbolo per la cristianità che si trovano in parte in Europa e in parte in Italia. Jacopo Rosati, invece, si concentra sulle città del Piemonte attraversate dal percorso della via Francigena. L’artista ha concepito il suo Piemonte del Welfare sociale come una sorta di gioco dell’oca al quale tutti possono partecipare aggirandosi tra le chiese e i monumenti simbolo delle città-tappe.  Questi sono solo alcuni degli esempi delle sedici illustrazioni esposte dalle quali il visitatore può lasciarci ispirare ed emozionare grazie anche alla suggestiva location che le accoglie. Le altre sezioni della Mostra  La seconda sezione dell’esposizione a Palazzo Madama “In Cammino”, mostra ai visitatori, attraverso diversi materiali video, la via Francigena e gli itinerari sindonici. Pannelli interattivi si soffermano sul significato della Sindone, sui diversi spostamenti a cui è andata soggetta nel tempo e sugli antichi percorsi dei pellegrini nel Medioevo verso la Terra Santa. Jacopo Rosati, Piemonte del Welfare sociale Nella terza sezione, una grande mappa interattiva evidenzia gli itinerari di "Via Francigena for all" e i cammini sindonici, un progetto che ha ottenuto 1,6 milioni di euro di fondi statali per rinnovare numerose strutture e percorsi della millenaria porta d’ingresso dei pellegrini verso la Pianura Padana. Nella quarta sezione, infine, è esposta un’installazione dell'artista torinese Carlo Gloria dal titolo “Vado e Vengo”.  L’opera è stata realizzata in ferro taglio laser verniciato e si concentra sul tema del cammino con sagome umane in marcia. Attraverso un gioco di luci e proiezioni, il visitatore ha la percezione di persone in movimento che ci richiamano alla mente il cammino, un atto e un concetto che può essere tanto personale quanto collettivo, tanto spirituale quanto concreto ed esplorativo. Ancora una volta Palazzo Madama con la mostra  “In Cammino” si fa promotore di cultura e bellezza, mettendo a disposizione della collettività il proprio patrimonio di duemila anni di storia in perfetta armonia con esperienze culturali moderne e contemporanee. Read the full article
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cammini-ciclovie · 1 year
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Il Cammino di Sant'Elena (Alto Molise, 3 tappe, 61 km. - anche in bici)
Il bellissimo Cammino di Sant’Elena consente di scoprire il fantastico Alto Molise: parte dal borgo del profumo e degli arrotini Sant’Elena Sannita, fa tappa a Civitanova del Sannio e a Pietrabbondante per poi terminare ad Agnone, il borgo delle campane. Ma tocca anche altre amene località quali San Pietro in Valle/Frosolone, Duronia (questo l’unico in provincia di Campobasso), Chiauci,…
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personal-reporter · 1 year
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Francesco 4.0 a Chiusi della Verna
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Il borgo di Chiusi della Verna, il santuario della Verna e i luoghi limitrofi in provincia di Arezzo, saranno animati dall’11 al 20 agosto dall’atteso festival Francesco 4.0 Sarà un modo per incontrarsi nella natura, nei luoghi dove San Francesco visse tra green economy,  cammini, clima, acqua, tempo, sole, stelle, risorse della terra, food, bosco, libri e tanto altro ancora. La cittadina toscana, fino al santuario, diventerà una lunga via di Presepi e di esposizioni artistiche, ci sarà una mostra con i diorami più belli, e una di Presepi aperti con rappresentazioni da tutta Italia e dall’estero in occasione degli 800 anni del Presepe di San Francesco e della Regola Francescana. Cuore dell’evento sarà il  monumentale presepe di luce a grandezza naturale che ogni sera dalle 20 fino a mezzanotte illuminerà  La Verna creando una suggestione unica con i luoghi dove passò San Francesco, circondato dagli alberi del parco che lo avvolgono, sotto il corridoio delle stimmate. Si crea in questo modo un legame nel segno di San Francesco ancora più stretto che lega ancora oggi Greccio e La Verna, negli anniversari ottocentenari nel nome del santo. Nel 2023 saranno 800 anni dall'approvazione della Regola e dalla rappresentazione del primo presepe, nel 2024 saranno ottocento anni dal ricevimento delle stimmate, nel 2025 si ricorderà il Cantico delle Creature e nel 2026 dell'ascesa al cielo di San Francesco. Proposto dall'Associazione Nazionale Città dei Presepi e da Terre di Presepi, la rete presepiale più lunga d'Italia, il presepe di luce è stato realizzato dai presepisti di Castelfiorentino  che già lo scorso Natale avevano proposto alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore a Roma una rappresentazione con le stesse caratteristiche seppur di dimensioni assai più ridotte. L'idea di realizzare il presepe di luce si rifà alla tradizione secondo cu,  quando nel 1224 Francesco d'Assisi ricevette le stimmate sul sacro monte della Verna, tutta la valle che era di fronte a lui si illuminò improvvisamente di una luce intensa e da allora la valle che si apre al di sotto del monte della Verna è chiamata Vallesanta. Read the full article
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eventinews24 · 2 years
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Fa’ la cosa giusta! - Fiera nazionale del consumo critico | Milano, 24-26 marzo 2023
Fa’ la cosa giusta!_2_@Cecilia Nuzzo L’area Turismo Consapevole, Grandi Cammini e Outdoor – che propone viaggi attenti all’ambiente, ai diritti dei popoli e dei lavoratori, con associazioni e istituzioni attive nella promozione e valorizzazione dei grandi itinerari storici e culturali – si sviluppa all’interno della Fiera dei Grandi Cammini, il più grande evento in Italia dedicato ai percorsi a…
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wildbunch-ita · 2 years
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GIOVE presenta A.T.M.O., primo singolo e video tratto dal nuovo album OUTSTREAM in uscita a febbraio
https://www.youtube.com/watch?v=Pv2SGYee-Qw
  ATMO canzone
Ho scritto questo pezzo per descrivere la morbidezza che si prova quando ci si rende conto di stare muovendo i primi passi dentro una profonda crisi personale, e, secondo me, più che nel testo ci sono riuscito nella musica. Ho volutamente evitato di ricorrere ad armonie “Radiohead” o “Cure”,mi piaceva l’idea di far coesistere un rock a tratti anche furibondo, con momenti molto dolci, molto arpeggiati. Il tema del ritornello, che è anche il tema del finale, regge l’impianto armonico con una certa delicatezza a mio parere. Solo lo special prima del finale si presenta come un momento a sé, senza apparenti legami col resto. Il testo è un esempio classico di come a me piace scrivere testi,  cioè pescando tanto dal mio vissuto quanto dal mio inconscio, spesso mischiando i due piani tanto da rendere difficile capire cosa è reale e cosa no. Il finale lo considero la parte migliore del brano a livello di lirica, che ci esorta ad analizzare la sofferenza di chi sa di avere potenzialità infinite, ma infinite ragnatele avvolte attorno, e può riguardare qualcuno che abbiamo al nostro fianco o qualcuno che è dentro di noi
cito “ ma poi ti guardo, non hai scarpe eppure cammini ed è tutto così armonioso, vedo la tua grazia, è iridescente nell’oscurità, hai la discendenza dell’oro del fiume in te ma in qualche modo continui a soffrire”
 ATMO video
Il video, volutamente anni 90, nel pieno del nostro spirito analogico e “artigianale” non fa ricorso all’uso di nessun filtro o app o plugin o altro… è stato girato tutto con telecamere VHS-C dei primi anni novanta. Ovviamente si nota la differenza di risoluzione e definizione con i video contemporanei, ma, auspicabilmente, si noterà anche la differenza tra nastro magnetico e sensori digitali, tra luce e pixel. Il tema è il più classico del rock: il gruppo che vaga per luoghi cari o performa in qualche polveroso scantinato. Il feel un po' “fatto in casa” è stato perseguito alacremente, per rifiuto ai video moderni, più prodotti di alcuni film di Hollywood.
 Biografia GIOVE
I PARTE
Prima metà degli anni 2000, Notaresco in provincia di Teramo : Corrado de Fabritiis e Danilo Malatesta fondano i Sound of Soul. Iniziano a girare dapprima in Italia, successivamente in Europa (rimangono a Dublino dal 2005 al 2010), suonando il loro repertorio di musica originale, in inglese ed in italiano. Fanno incontri importanti (Morcheeba, Kings of Leon, JJ72,Max Gazzè, Cisco ed altri…) incidono un disco (Beauty) e due DEMO, vincono premi e riconoscimenti e, nell’arco di 10 anni, collezioneranno più di 300 concerti. L'esperienza dei SOS si conclude nel 2018, a seguito di contrasti con gli altri membri della band.
II PARTE
Dopo lo scioglimento dei SOS per certi versi teatrale, Danilo e Corrado fondano i Giove. Il progetto è chiaro da subito : mettersi nelle condizioni di suonare dal vivo nel più breve tempo possibile. In 5 mesi allestiscono uno show visuale innovativo, che ruota attorno ad un repertorio di canzoni tutte nuove. Si dedicano con passione allo studio di tecniche di registrazione, anche analogiche, producendo i loro stessi brani. Il covid li ferma come tutti nel 2020 e nel 2021, periodo utilizzato per aprire un canale Twitch, teatro di esibizioni live con cadenza bisettimanale, per oltre un anno. Nel 2022 sono ripartiti con i live estivi, ed a Febbraio del 2023 vedrà la luce OUTSTREAM, il loro primo album, anticipato da due singoli.
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antonio-maio · 3 years
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instagram
Sempre più in alto 🗻🌲🥾👣 #antoniomaio #thehiker #trekking #hiking #escursionismo #camminare #esplorare #natura #outdoor #paesaggi #montagna #cammini #sentieri #naturephotography #naturelovers #photooftheday #photography #italia #varese #panorama #ariapulita #vetta #beautifuldestinations #travel #travelphotography #travelblogger (presso Parco Regionale Campo dei Fiori Varese) https://www.instagram.com/p/CSDAlp3Fqf0/?utm_medium=tumblr
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turismolento · 3 years
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Recuérdame que las tierras más fértiles fueron construidas por el fuego de los volcanes. #lanzarote #tias 🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢🐢 @camminoitalia # #camminare #cammini #camminiditalia #españa #instagood #instatravel #iocamminoinitalia #ioviaggioslow #italia #italy #montagna #mountain #natura #nature #outdoor #paesaggio #photography #slowtourism #slowtravel #spain #summer #travel #travelphotography #trekking #turismolento #turismolentooutdoor #viaggiapiedi (presso Lanzarote, Las Palmas, Spain) https://www.instagram.com/p/CObICPhjvb9/?igshid=ij21r8m35tck
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