#canzone indie

[raccontiacapo]

Urla,

Basta che mi parli,

Non puoi farmi nulla

Tranne che mancarmi

[siridz]

Julio Cortázar, Dopo le feste

[mccek]

And these fingertips

Will never run through your skin

And those bright blue eyes

Can only meet mine across a room

Filled with people that are less important than you

Oh, 'cause you love, love, love

When you know I can't love

You love, love, love

When you know I can't love you

So I think it's best

We both forget

Before we dwell on it

The way you held me so tight

All through the night

'Til it was near morning

Giovindì Pt.12 (2)

[moonlightbaeba]

Tanto lo so che lo sai che non so

Che cosa ne pensa la gente

Per una volta che non

Non ce ne fregava niente

Dormire nudi sui tetti, l'eclissi su Roma e la tua Coca Light

Non ti ho detto mai quello che mi fai

🫶🏻

[il-mondomivastretto]

Amami con il cuore,

ma mettici

la testa.

Gio Evan

[gi095]

E siamo sicuri che sia meglio da soli? Che sia meglio restarcene fuori? E non rischiare mai niente, non sentire più niente Fare come ci pare, come ti pare

[epensier]

mi bruci dentro come un fuoco ardente,

bruci il cuore e la mente,

sono giù da troppo ma faccio finta di niente ormai sono abituato a fare guerra con la mente

non riesco a trovare la persona giusta forse sono io il problema di questo emblema

[decemberrajn]

[tearsbehindamask]

"Io c'ho provato, amore

Ad essere speciale almeno un po' per te.

Ma non sono speciale

Vorrei fossi speciale almeno tu per me."

Abissale - Tananai

[vorreisparireunpo]

Cazzo se sei vera dentro questa canzone

-PTN "Stage diving"

[affogonellamarmellata]

com’è com’è che non giochi più con me

[raccontiacapo]

You were my life

[siridz]

my Roman Empire

[mccek]

Thoughts that go like bullets through you

The time you told me that you wished you were dead

But so broken on when you can't stop choosing

To sleep through your alarms

Man, you're losing your head

Giovindì Pt.10

[viaggiatori-erranti]

È la testa che è in guerra costante con quello che penso

da quand’ero bambino

e non dico che sono maturo, ma solo più immerso

dentro quello che vivo

[fioredialabastro]

Agrumi

Lei porta sempre mandarini nella borsa

Da quando è stata in fila in una posta

Una signora glieli ha offerti per spezzare fame e tempo

Rompendo i fili del silenzio compiaciuti

Accorciando spazi tra due cuori sconosciuti

È un profumo asprodolce

Ecco un aggettivo nuovo

È un ossimoro agrumato

Che ti fa sentire umano

Un giorno lui arrivò con un cesto di limoni

Erano gialli, belli e sani

Ma somiglianti a delle mani

Non sapevi se si potessero mangiare

Così ti mettesti a fotografare

La loro stranezza presente solo in apparenza

Scoprendo solo dopo che possiedono la tua essenza

È un profumo asprodolce

Ecco un aggettivo nuovo

È un ossimoro agrumato

Che ti fa sentire umano