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#casino dentro
ragazzoarcano · 11 months
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Oh, ragazza incasinata
Tu non sai
Quanto ordine fai
Dentro di me.
— Gio Evan
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killiandestroy · 1 year
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oggi momento nostalgia di casa osservando la stazione dai finestroni dell'aula studio*
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lapizzicata · 10 months
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Ieri ho visto il film di Paola Cortellesi. Da poco ho finito di leggere Ragazze elettriche di Naomi Alderman, dopo aver letto un po’ di cose di Margaret Atwood. Sto approfondendo lo studio dei miti greci. Diciamo quindi che sto parecchio carica di fomento rabbioso.
Oggi appare palese che Giulia Cecchettin sia stata ammazzata da quella merda dell’ex fidanzato, definito dai più “tutto sommato un bravo ragazzo. Magari un po’ geloso ma bravo”. Si prosegue a minimizzare, a giustificare, a incolpare le donne che si permettono di andare in giro con le cosce di fuori, addirittura da sole nella notte, e che si lamentano se incontrano i lupi.
Allora, mortaccivostra, io non solo continuo ad andare in giro con le cosce da fuori di notte da sola ma mi porto un taglierino e zaccagno la gente. Perché va bene essere sempre accort*, evitare “situazioni pericolose” (poi di grazia ci fate un elenco di situazioni pericolose e situazioni normali. Magari ce lo fa l’ennesimo uomo che vuole insegnarci a vivere), ma porcodio se al prossimo commento, alla prossima occhiata laida non richiesta, alla prossima mano sulla spalla con fare paternalistico, qualcuna caccia un coltello e inizia a tagliare cazzi come fossero zucchine, voglio leggere che “comunque è una brava donna. S’era solo rotta il cazzo”.
E invece di zaccagnare apparati genitali maschili, andiamo a manifestare contro la violenza sulle donne. Ma vi rendete conto di che cazzo vuol dire questa cosa? Andare a manifestare per sollevare una questione. Una manifestazione. Una cazzo su manifestazione partecipata soltanto da chi a queste cose è già sensibile e sensibilizzato. Sfilare mentre i tassisti avvelenati per le strade bloccate fischiano e urlano che siamo tutte troie. MA IO VE SFONNO LE MACCHINE E LE CAPOCCE.
Vorrei bruciare tutto, fare un casino di dio, e ho una rabbia dentro che mi spaventa e confonde i miei pensieri di donna ultra quarantenne. Questo perché mi riporta a galla tutte le occhiate, i commenti, le mani addosso che mi hanno fatto sbroccare negli ultimi trent’anni.
Sono millenni, MILLENNI, che affossate, incatenate, picchiate, bruciate, uccidete le donne e il perché è palese, ma sto senso di inferiorità che vi scatena la violenza fatevelo curare con terapia e psicofarmaci.
LI MORTACCI VOSTRA E DI CHI VI HA EDUCATO A ESSERE LA MERDA CHE SIETE.
Aggiornamento per me delle 19,26. Non appare più evidente. Giulia Cecchettin è stata ammazzata e il corpo è stato trovato. L’assassino è in fuga e i genitori dicono che è meglio che si costituisca per spiegare. PER SPIEGARE.
Diocane.
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Odio la frase " Tutto passa"
Magari le lacrime non cadono più.
Magari finiscono le lamentele, le grida di rabbia e smetti di prendere a pugni il muro.
Magari non chiedi più aiuto.
Passa semplicemente il dimostrarlo il dolore, ma dentro il casino resta, dentro non passa un cazzo.
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cheolcam · 7 months
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୨୧. alcohol free - seokmin
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꒰♡꒱ avisos: seokmin × you | curto e duvidoso, descrição péssima de oral (f.), leitora subzinha, sexo sem proteção, creampie (?), seokmin pai de menina (ou seja dilf!seokmin, amém)
꒰♡꒱ notas da autora: oi anon que pediu smut com o dk... eu sei que disse que os pedidos tão fechados, mas você meio que plantou uma sementinha na minha cabeça e eu percebi que nunca escrevi com ele (isso e o character a.i. mas não vamos falar sobre isso) eu tô um tiquinho insegura de postar isso pq ontem eu tava odiando minha escrita, então espero que vocês gostem <3
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17 de fevereiro de 2024. você se imaginaria em qualquer lugar, menos em um cruzeiro. o carnaval recém acabou e você ainda está aqui —privilégios de ter uma amiga patricinha — mas você poderia ter recusado o convite, mas sabe se lá quando você vai ter a oportunidade de estar em um cruzeiro caríssimo como este de novo.
sua amiga é agitada, anda pelo cruzeiro todo, vai à todos os shows, aposta no casino e flerta com caras bonitos. já você curte do seu jeito, mais retraída. passa horas tomando sol e não se junta à todos os shows, muito menos flerta. não é sua praia, mas por quê caralhos você de repente engatou em uma conversa com um homem que estava na piscina junto com uma menininha de no máximo seis anos? isso não é usual.
seu inglês não é dos melhores, nem o dele, mas vocês se entendem de alguma forma enquanto a garotinha brinca com mais algumas crianças na piscininha infantil. o homem é lindo e te atraiu no momento que sentou na cadeira ao seu lado, ainda olhando para a filha. seokmin — é assim que ele se apresenta— é alto, tem a pele bronzeada, carisma, sorriso grande, uma voz angelical e um belo nariz. vocês conversam por horas até a garotinha vir e dizer algo em uma língua que você não entende. nesse tempo também descobre que ele é sul coreano, e veio com a filhinha presenciar o carnaval pela primeira vez.
seokmin dá toda a atenção a pequena, você observa como ele a enrola na toalhinha enquanto a responde e sorri com tudo o que ela diz.
é cedo demais para dizer que você está apaixonada?
durante a conversa você discretamente procurou sinais de seokmin estar em um relacionamento, mas não achou, nenhum anel, nenhuma marca de anel no dedo. é um bom sinal, certo?
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você o encontra no mesmo dia, mas na segunda vez que o encontra ele está sozinho no bar, você se senta na banqueta ao lado dele.
"o que cê tá bebendo?" ele te olha com um sorriso.
"não sei o nome disso, mas acho que tem morangos e é sem álcool porque tenho que buscar a minji na briquedoteca daqui..." ele pausa olhando para o próprio relógio. "três horas."
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depois de meia hora de conversa com o lee a tensão cresceu, e você o convidou a sua suíte.
"porra, cê é linda pra caralho..." você se remexe embaixo dele, e manha querendo mais toques. a língua encontra seu clitóris e você não consegue segurar o gemido. seokmin é bom demais nisso, caralho.
ele te chupa deliciosamente, você nunca teve sensação igual, se treme e lágrimas já escapam dos seus olhos e as pernas tentam se fechar. seokmin faz você gozar na boca dele, e é perfeito.
você já está sensível, um pouco zonza, mas não perde o jeito que ele te olha com tanto carinho, como se você fosse uma bonequinha de porcelana. e a delicadeza que te posiciona na cama, e o tom gentil ao perguntar "posso continuar?"
você concorda, a voz fraquinha, quase se sentindo sufocada com o olhar carinhoso. seokmin mete em você com calma, ele é grande e ele faz um grande esforço para ficar dentro de você com suas paredes o apertando tão intensamente.
ele arfa, e engole a seco, murmurando algumas palavras que você não consegue entender novamente.
"seok– min... goza dentro, por favor" os dedos apertam sua cintura com força, assim como o quadril que se choca com o seu mais desesperadamente. você contrai mais ainda, sentindo seu próprio orgasmo vir e a porra do seokmin te deixar cheinha.
as bochechas de seokmin estão vermelhas, a pele suada e o a franja grudada na testa. ele acaricia a sua bochecha e diz:
"você é bonita como um anjo... como se diz anjo em português?"
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kon-igi · 5 months
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Ciao Kon,
Tu forse non ti ricorderai di me ma io invece ricordo un liquore alla liquirizia, più di un meet up e quello che doveva essere un incontro al Lucca Comics finito "male" per il troppo casino (non siamo riusciti a beccarci).
Ti scrivo in anonimo perché penso tu sia una grande cassa di risonanza perché nonostante tumblr sia diventato -non per noi nostalgici- un po' obsoleto vedo che continui ad essere un punto di riferimento per questa comunità e che forse tu con il tuo cinico dissezionare la situazione possa in qualche modo riuscire a scuotere i più, ma ahimè vige il segreto professionale, cose firmate e quant'altro che mi impediscono di esprimere questo disagio pubblicamente.
REGÀ I SORRISI DEI COMMESSI SONO FALSI. Non perché non abbiamo più voglia di fare questo lavoro, ma perché è diventato tutto uno schifo, le aziende e anche i clienti se vogliamo dirla tutta.
Cosa si cela dietro la vita del commesso?
Conta persone agli ingressi, voi non li vedete ma è così e di recente c'è anche il contapersone del passaggio esterno, quindi se non ti cazziano perché non hai venduto, ti cazzieranno perché non è entrata gente.
Statistiche: pezzi per vendita, scontrino medio, media di scontrino per ingressi. Voi non lo sapete, ma ogni giorni ci sono storici e budget da raggiungere in base anche solo ad un singolo ingresso che voi fate "per dare un'occhiata" - ora capite perché non è facile sorridere quando i vostri figli giocano ad acchiappino correndo fuori e dentro i negozi? Perché per quei venti ingressi senza scontrino ci sarà un area manager pronto a far il culo allo staff.
Se sei fortunato e capiti in una squadra in cui ci si spalleggia bene, altrimenti è l'azienda stessa a incentivare la lotta e l'invidia tra colleghi in una lotta tra poveri per mantenersi il posto al miglior venditore.
Non abbiamo mai abbastanza personale, MAI. Siamo spesso contati, se ci ammaliamo almeno nel mio caso ci si mette una mano sul cuore e per non mettere i colleghi in difficoltà si va a lavoro con due bombardoni di tachipirina col rischio di portarsi dietro il malanno per un mese.
Le ferie saltano perché decidono di aprire più punti vendita ma non di assumere gente che non soccomba al "gioco degli stagisti".
Turni del cazzo, spezzati e il più delle volte tutto quello che fai oltre l'orario di lavoro (anche la semplice chiusura) è straordinario che non viene contabilizzato.
Reperibilità quasi totale, manco fossimo in un ospedale. Nel tuo giorno libero è un miracolo non venir contattati dal gruppo di lavoro.
E poi vogliamo parlare dei vari festivi in negozio? Io ho dovuto combattere per avere un cazzo di permesso per la comunione di mia sorella.
È domenica, sono le 15 sono in turno da un'ora in un piccolo centro commerciale di due clienti entrate, una mi ha salutato e trattato come se le avessi offeso l'intero albero genealogico con uno sdegno tale che fa tanto lotta di classe quando siamo tutti nella stessa sudicia barca.
Quindi Kon, per favore aiutami a diffondere il verbo, io sono disposta a rispondere a tutte le domande di questo magico mondo cercando di farvi entrare in empatia con i commessi, ma per favore se non è proprio questione di vita o di morte: SMETTETE DI ANDARE A GIRO PER CENTRI COMMERCIALI, TANTO LA DOMENIC SIETE TUTTI SCOGLIONATI A PRESCINDERE E ALLORA STATE COI VOSTRI CARI, MAGARI È LA VOLTA BUONA CHE SMETTERANNO DI LUCRARE A VUOTO SU STO MONDO.
Ps: stare fino alle 18 fuori e poi riversarvi alle 20 nei negozi non funziona, mettetevi una cazzo di mano sulla coscienza.
Per me i centri commerciali sono un aberrazione sociale che riesce a darmi claustrofobia e agorafobia al contempo ma dopo essere stato a quello di Orio al Serio (aspettavamo che le figlie scendessero dall'aereo... direttamente nel centro commerciale!), ho fatto la tessera di iscrizione ai terroristi.
Non sono un nostalgico della bottega sotto casa, anche perché erano altri tempi e altri modi di vivere... mi basta il supermercato ma il centro commerciale è concepito perché la gente sia invogliata A VIVERLO e questo lo trovo demotivante.
Mi spiace per te ma alla fine mi spiace per tutte quelle persone - non schiavi ma servi - che devono sacrificare se stessi per il benessere superfluo di gente che dà tutto per scontato, quasi se lo meritassero.
E invece sono solo nati dalla parte giusta della società. E del mondo.
EDIT
Non mi ricordo di te al Meetup perché probabilmente ero già ubriaco <3
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iosognatore · 1 month
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Una persona la senti in base a quanto casino ti fa dentro. Sopratutto quando non c’è.
“Vincenzo Cannova”
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frammenti--di--cuore · 4 months
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vorrei urlare e piangere, ma anche questo è un lusso, perché non riesco a farlo a comando ...e quindi mi ritrovo come in questo momento, in completo silenzio, da sola, con gli occhi lucidi che guardano fisso lo schermo ma dai quali non scende nessuna lacrima, tutte troppo timide per farsi avanti. vorrei abbandonarmi a tutti i sentimenti che dentro di me fanno a botte, abbandonarmi ad essere presa a botte anche io; piangere senza nessuno scopo, senza nessun motivo, senza aver niente da dire, solo per l'istinto di gridare fuori ciò che sento dentro, senza essere perfetta, precisa, coerente. E invece mi ritrovo qua, a scrivere parole inutili che non leggerà nessuno, che non riescono nemmeno lontanamente a descrivere tutto quello che vorrei dire. Vorrei troppe cose, tutte troppo grandi, che nemmeno riesco ad immaginare, a descrivere, che nemmeno so. Vorrei avere il tempo di fermarmi ad elaborare e invece no, le cose mi succedono, mi vengono lanciate addosso una dopo l'altra e io non riesco ad afferrarle tutte...e adesso qui intorno a me c'è un casino terribile, di cose sparse ovunque senza un senso. Le cose belle si confondono con quelle brutte, i confini sono tutti così sottili e mi ritrovo a vivere in una bolla di ansia perenne. non sono più in grado di distinguere tra quello che mi fa bene e quello che mi fa male, tra ciò che è felice e ciò che non lo è...vorrei solo che tutto questo smettesse per un po', solo silenzio, solo silenzio.
z
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ragazzoarcano · 7 months
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😆
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datemidelveleno · 5 months
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C’è troppo casino dentro la mia testa per dormire.
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comefiorineldeserto · 1 month
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Meriti qualcuno che sappia capirti dentro, nonostante tu dentro sia un casino.
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buscandoelparaiso · 3 months
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COMUNQUE aspettavo il fischio finale per dirlo però SI siamo stati inferiori SI abbiamo sofferto tantissimo SI è stato un casino SI tutto quello che volete, ma loro un gol non l'hanno fatto per 90 minuti, hanno letteralmente vinto per autogol italiano e va bene che vince chi la mette dentro non importa come, ma il paradosso totale di sta partita tutti si aspettavano 15 gol alla nostra porta e invece non ce l'hanno fatta manco una volta
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occhietti · 11 months
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Entrare dentro un cuore per caso
e decidere di restare.
Lo sai che non ci ho mai creduto nemmeno io, fino a quando non ho ascoltato il tuo che faceva un gran casino e che batteva in modo strano, proprio come il mio.
- Andrew Faber 
Theta Cursed art
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i-am-a-polpetta · 1 year
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che ho dentro tutte cose in questo momento e faccio veramente fatica a saltarci fuori, a trovare un nesso, un filo da seguire, un continuum che non mi proietti tipo fucilata in tremila realtà diverse dalla mia.
procedendo con ordine non per forza cronologico: è morto il cane, mio fratello ha detto a mia madre che è una madre di merda, abbiamo cenato in un posto dove pioveva dentro, ho discusso con una delle persone più importanti della mia vita, mi sento in colpa anche solo per il semplice fatto che respiro, non voglio lasciare la mia ragazza per tornare a casa, ieri siamo andati al lago di Garda e ho fatto finta di nulla per tutto il tempo.
ho veramente tantissimo casino qui. non riesco a resettarmi, non riesco ad accettare, non riesco a dire "coraggio kla, non e successo niente, passa" non ci riesco.
non. ci. riesco.
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mancino · 1 month
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Una persona la senti in base a quanto casino ti fa dentro.
Sopratutto quando non c’è.
Vincenzo Cannova
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missrainworld · 1 year
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Per una piccola parte di me <3 0.2
L'altro giorno parlavo con una mia amica, e mi ha fatto una domanda banale, innocente, mi ha semplicemente chiesto " come è lui?" e su due piedi non ho saputo rispondere.
Non credo di aver mai davvero scritto di lui. Ho scritto pensando a lui notando quanto fosse importante per me. Ma io non ho mai parlato di lui.
Lui è difficile da definire, è difficile dire cosa rappresenta per me. Facciamo così, più che un figurativo di Warhol è un astratto di Kandinsky.
Lui è letteralmente la persona con cui guardi la pioggia fuori dalla finestra. Lui è il silenzio che ti calma. Lui è sorriso "nonostante tutto". Lui è la certezza che tutto andrà bene, anche quando il peggio sembra inevitabile ed io ho perso le speranze. È il bacio sui capelli mentre si è abbracciati.
Lui non è convenzionale, come non lo sono io, come non lo è il nostro rapporto. Ma d'altronde chi definisce cosa è convenzionale?
Lui parla tranquillamente di tutto, da cosa gli piace mangiare, dei suoi progetti per il futuro, dalle cose che ha fatto e a tutto ciò che di buffo trova in me: " Harry tu sei un mago ".
Lui è " vieni qua dammi un bacino" per poi spostarsi.
Lui è il " vieni giochiamo a hearts of Iron "
Lui è il " buongiorno amore mio, come stai " che mi fa sorridere la mattina. È il messaggio con scritto " ti amo" non appena ci salutiamo per tornare a casa, è il " mi manchi " subito dopo che ci siamo visti.
Ma cos'è lui alla fine, se non la persona a cui voglio più bene al mondo? È difficile spiegarlo agli altri, forse è difficile spiegarlo anche a me stessa. Non ho mai conosciuto nessuno che fosse equamente bello sia fuori che dentro
L’unico con cui non mi arrabbio come una bestia, l'unico che mi fa ridere in due secondi e che mi calma con un sorriso. L'unico che si interessa davvero nel vedermi felice, l'unico con cui riesco a parlare di tutto, dalle cose serie a quelle stupide. Forse l'unica persona con cui non devo fingere di stare bene.
Lui è l'unica persona che mi fa ancora sperare nell'amore, in quello vero, quello che ti fa volare oltre la linea delle nuvole e ti fa sentire che va vissuto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. Uno dei motivi per cui la mattina sono felice di svegliarmi. Uno dei motivi per cui sto vivendo e non sopravvivendo. Uno dei motivi per cui non sono in modalità "autopilot".
Io invece? Non so cosa ci trova Lui in me, Non mi piace parlare di me ma mi sono sempre definita un casino.
Mi capita sempre in un certo momento di perdere la voglia di comunicare e di zittirmi, un po’ come quando si esaurisce una batteria. Mi spengo. Mi isolo. Ho bisogno di stare da sola.
Ma adesso starei da sola con te, ha senso? per me lo ha.
È facile notare quando sto bene con qualcuno, non sento il bisogno di parlare in continuazione e con te, anche stare nella stessa stanza, senza dire nulla, in silenzio, mi tranquillizza, quando normalmente mi metterebbe solo pressione.
Ho desiderato tantissime volte essere di essere un' altra persona ma con te voglio solo essere me stessa.
Certe volte però vorrei che la mia mente facesse silenzio, che non pensasse così tanto, che non avessi determinati pensieri.
Quando ti dico che " sono presa male "non mi sento triste. Mi sento vuota. Mi sento spenta. Mi sento senza scopo. Questa non è tristezza.
Sei il mio partner, non il mio terapeuta, e giuro che mi sto sforzando un sacco a dirti cosa c'è nella mia testa, quante volte a " come stai " vorrei rispondere " bene" solo per non farti preoccupare e non nego che a volte lo faccio ma io non cerco qualcuno che mi curi, mi so curare da sola.
Voglio qualcuno che non mi ferisca più.
Ho finito per non parlare con nessuno dei miei problemi: alla fine confidarsi significa spiegare dove e come colpirti.
Sono stanca del male che mi viene fatto dalle altre persone, di dover dare tutto per ricevere nulla. Dover essere forti ti esaurisce ogni energia, il non piangere perché " ti rende debole " ti consuma dentro.
Non mi hai mai visto piangere come una bimba con i lacrimoni che strisciano sulle guance ma hai visto qualche lacrima lasciare i miei occhi e giuro che le persone che mi hanno vista anche solo versare una lacrima si possono contare sulle dita di una mano.
Vorrei sgretolarmi tra le tue braccia solo per poter essere ricomposta da te nell’immagine che tu hai di me, quando mi stringi.
A essere sincera non sono mai guarita dal passato, ho solo smesso di parlarne. Ed ho sempre paura di risultare pesante se ne dovessi parlare.
Ho passato la mia intera esistenza a sentirmi in colpa, a non sentirmi abbastanza e ad avere paura di non essere amata. Per cui ogni minimo cambiamento, che per te può sembrare insignificante triggera i miei problemi d'abbandono. Scusa se ti dico troppo " ti amo", se sono appiccicosa,se ho costantemente bisogno delle tue mani su di me, spammo messaggi, se ti chiedo se sei effettivamente sicura di amarmi.
È difficile capirmi se non comprendi la mia sensibilità. Quando tu mi dici "usciamo?" ed io ti rispondo " se vuoi" non è perché non ti amo o sto mettendo in dubbio qualcosa ( a parte non te lo sto dicendo piú * pat pat* per me), ma perché sono estremamente logorata da come mi hanno trattato le persone. Ho la paura costante di essere un fastidio nella vita di chiunque. Cerca di capire il mio stato mentale, mi hanno tradita ogni volta che ero stata leale.
La testa si deve perdere in due, altrimenti è un’esecuzione.
Per cui ti prego, se mai dovessi stancarti di me, per qualsiasi motivo, dimmelo subito. Se qualcosa ti da fastidio, se non ti piace qualcosa che faccio, se non sei d'accordo con me. Dimmelo. Parlami.
le relazioni sarebbero tutte più sane se romanticizzassimo la comunicazione di coppia, invece di idealizzare l'idea del partner che intuisce ogni tua esigenza: prima di trovare qualcuno che ci legga nel pensiero, accontentiamoci di qualcuno disposto ad ascoltarci quando parliamo, ed è per questo che cerco sempre il dialogo con te.
Una delle cose che amo di te è che sei una persona diretta, una di quelle che ti dicono che ci tengono, che gli manchi, che vogliono vederti, senza dover farti decifrare segnali e parole in codice.
Cosa che sono stata abituata a fare fin da piccola. Da bambina era la tipica bimba timida che sta in disparte ed osserva tutti.
E con gli anni ho imparato ad analizzare certi comportamenti, sia sugli altri che su me stessa, per questo tendo molto a razionalizzare tutto ciò che provo, ed è uno dei tanti motivi per cui mi dissocio.
Ma d'altronde anche io sono così, nulla di quello che faccio o dico, è " casuale ". Quando ti dico " hai ascoltato questa canzone " o cambio leggermente modo di fare c'è sempre una motivazione dietro.
Ho un debole per le cose reciproche, le cose che non devi chiedere, le cose che arrivano e ti strappano un sorriso, quando mi mandi gli audio dove mi dici che " mi ami più di ogni altra cosa " o mi mandi le foto dei gattini. Senza che io debba elemosinare nulla. Anche perché perdo interesse per tutto ciò che si deve forzare. L'amore è un dialogo, non un monologo.
Forse è proprio vero che di fatto non esistiamo finchè non c’è qualcuno che ci vede esistere, che non parliamo finchè qualcuno non è in grado di comprendere ciò che diciamo; in sintesi, che non siamo del tutto vivi finchè non siamo amati
Io credo fermamente nell’amore ed è questo che a volte anzi molte volte mi frega, perché sono un’eterna romantica e si sa gli eterni romantici sono così increduli che l’amore vero esiste e probabilmente esiste davvero in certi versi, no? Ho provato tante volte a scrivere perché è l’unica cosa che mi riesce bene, perché a parole non so spiegare cioè che ho dentro.
E dentro ho tante cose che non riuscirò mai a dire, probabilmente un giorno magari molto lontano riuscirò a scrivere davvero ciò che mi tormenta. Ma non sono qui per questo adesso, so che magari potrebbe annoiarti il mio essere così “logorroica” lo capisco, lo comprendo annoia anche a me moltissime volte. Ma vedi, l’amore che sento per te penso non sia paragonabile a quello che provato prima di te. Ti amo, ti amo davvero e non ti amo perché tu mi debba completare no, ti amo perché sai far uscire la parte migliore di me.
Mille parole non bastano, non bastano nemmeno mille lettere per dirti ciò che sento ma spero che tu capirai queste mie parole.
Sono quella persona che ti mostrerà che non tutti ti fanno del male. Non tutti ti spezzeranno il cuore. Perché amo Incondizionatamente e so cosa significa stare male.
Ti amerò quando piove fuori, anche quando mi piove dentro.
Ti amerò anche quando non potrò piú dirtelo.
Ti amo <3
Tua, A.
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