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#castello di novara
chez-mimich · 2 years
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MILANO DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA (II parte)
(Segue) Ma il percorso della “geostoria” comprende naturalmente anche episodi importanti per la storia di Milano, ma anche d’Italia, come quelli descritti dai quadri di Carlo Canella, in particolare quelli con episodi delle Cinque giornate di Milano o il magnifico “Carlo Alberto al balcone di Palazzo Greppi” del 1849. Vale la pena soffermarsi anche sui volti patetici o trasognati di Domenico induno, con quella che il mio professore di figura disegnata al liceo artistico amava definire “la pittura dei bulbi oculari rovesciati”. È certo che pur con qualche sospiro di troppo o con una eccessiva inclinazione al “pittoresco”, i fratelli Induno (l’altro è Gerolamo) sono sempre godibili, pur nella loro minuta retorica,qualche volta un po’ troppo stucchevole. Con i dipinti di Filippo Carcano (non a caso allievo di Hayez), si incomincia ad intravedere una deviazione dai canoni pittorici tradizionali che rileva uno spiccato interesse per luce, per il colore e la loro modulazione sulla figura umana. Con lui una serie di artisti come Eleuterio Pagliano e Giuseppe Bertini (gli ultimi due messi opportunamente a confronto con due opere parallele), Federico Faruffini (di raffinata bellezza la sua “Toletta antica” del 1865), che danno la stura alle vibrazioni e ai moti dell’animo della pittura scapigliata. Sempre del Faruffini la “Saffo”, coloristicamente e luministicamente molto rilevante, sembra in realtà alludere già al Simbolismo. Dove invece è palpitante e necessaria, oltre che tangibile, l’innovazione formale è nel quasi modiglianesco “Ritratto di giovane donna” di Daniele Ranzoni del 1863-1864. Di lì a poco, sarà Tranquillo Cremona (magnifica la “Visita al collegio” del 1877-78) a sfaldare la pennellata, a trasformarla in macchia e ad impastarla di luce, come nelle mani della pianista in “Melodia”. Siamo nel 1877 e tre anni prima a 800 chilometri da Milano qualcuno aveva parlato di “Impression”. Milano rincorre Parigi (succede spesso), ma in questo caso l’Italia rincorrerà Milano…
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pikasus-artenews · 9 months
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BOLDINI, DE NITTIS et les italiens de Paris
L’esperienza di artisti italiani che, dalla prima metà dell’Ottocento, hanno vissuto la stimolante atmosfera della scena artistica parigina
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personal-reporter · 2 years
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Milano da romantica a scapigliata: in mostra al Castello di Novara
Milano da romantica a scapigliata: in mostra al Castello di Novara
Decenni turbolenti nei quali Milano ha visto la caduta del Regno napoleonico d’Italia, la costituzione del Regno Lombardo Veneto e la seconda dominazione austriaca, le prime rivolte popolari e le guerre d’indipendenza che nel 1859 avrebbero portato alla liberazione. (more…)
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thepaperboatblog · 1 year
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Quando abiti a due metri dal castello
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fashionbooksmilano · 7 months
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Enrica Borghi
Asilo Bianco Edition- Estorick Collection, 207 pagine, 21,2x26cm, ISBN 9788897398127, catalogo realizzato in 600 copie
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Enrica Borghi si è diplomata in Scultura all’Accademia di Brera, a Milano, nel 1989 e ha frequentato un PhD in Media Studies presso l'università di Plymouth (UK) in collaborazione con NABA di Milano. Insegna Materie plastiche presso il Liceo Artistico F.Casorati di Novara. Dal 2005 è fondatrice e presidente dell’Associazione Asilo Bianco, che opera sulle colline del Lago d'Orta e si occupa di valorizzazione del territorio attraverso l'arte contemporanea. Tra le sue mostre personali segnaliamo: Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, MAMAC di Nizza, Musée des Beaux-Arts di Bordeaux e l'Estorick Collection di Londra. Nel 2018 il Castello di Novara ha dedicato una retrospettiva alla ricerca svolta in questi 20 anni di lavoro dedicati ai materiali di scarto e alle tematiche del riciclo.
08/03/24
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lento-progressivo · 7 months
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Castello di Novara: Les Italiens de Paris
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sayitaliano · 2 years
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which city would you recommend visiting in northern italy in january? (there’s nothing i don’t like, besides skiing)
You can visit basically anywhere. Every city, even the smallest one, has something cool to see, something historic. Gonna mention a few I know better. but ofc it's more about what do you like and what you want to experience (the moment you know that I can be more accurate with my suggestion).
You can visit Turin, even more if you're insterested in something "esoteric" (there's the dark side of that city -with all the monuments and stuff- which is interesting, either if you believe or not in those things), not to mention it's close to the Alps if you want to take a trip there to just see the landscape or visit some castles.
In fact, if you go to Aosta and the Aosta Valley, you'll have loads. You don't have to ski at all, you can enjoy the villages, the castles, the history of the city -Aosta- (at the end of january 29th-31st there's also a very famous street market in which you can buy wood stuff and typical food and much more), maybe visit some vineyard or cheese/ham producers (many offer guided visits+free tasting), or just go up on the mountains and walk on the snow to a close cabin to enjoy the view and some warm chocolate...
In Piedmont there are also the Langhe, which are hills basically but there are even more vineyards and things to eat (the food tourism there is really strong + there are nice villages and castles as well)
Another city is Novara: it's between Turin and Milan (by train is like 1 hour from Turin and 40 mins from Milan). It's surrounded by rice fields (many typical foods are made with it), it's close to the mountains (same thing I mentioned), it's close to hills (same as Langhe), it's close to the 7 lakes (between Piedmont and Lombardy) and a couple of them are pretty famous: Lago Maggiore (the biggest, so many interesting things to see like the San Carlo Borromeo statue -copied by the Liberty statue of NY-, the Castlli di Cannero -close to Switzwerland too- which are ruins in the middle of the lake but once were the customs, but there are also 3 famous Isole Borromee too which are so beautiful and the Isola Bella for example has a beautiful park+villa) and the little Lago d'Orta with the even more little precious Isola di San Giulio and the monastery (but also an amazing history). I love the vibe there. But back to Novara, it has lot of history too, and a very interesting Cupola di San Gaudenzio which used to be the tallest brick Cupola buildt on a church (it doesn't touch the ground) of the whole Europe (made by Alessandro Antonelli: there's a special tour about him to see all his amazing works) and ofc you can go up on the Cupola too and see the landscape and Milan from there (if the weather allows ofc... fog is there very often). Oh, the patron Saint is celebrated with street markets on january 22nd (cool enough, Aosta is a couple of hours away, js). lol im not selling away this town i swear...or maybe i am but ik it well<3
And yes, Milan but... do I have to talk about Milan? The Duomo, the Castello Sforzesco, La Scala and so much more. Sondrio, which is up near the mountains but it's a cool city too. Bergamo, divided into uptown and downtown (meaning the first is up on the "hill"). Mantova with all the museums to visit like Palazzo Te. Padova, again with the University history and the Cappella degli Scrovegni (Giotto's job). Venezia, and I think I don't have to add anything, lol But also Genova and the Cinque Terre (we're in Liguria: you're near the sea too), and Emilia Romagna with cities like Bologna, Modena, Riccione (which probably is more alive in summer?Idk): history, food, landscape (from the mountains to the sea)... Trento is a cool city too, and despite it being in Trentino, you can visit the city and the area around, and enjoy the landscape without having to go skiing
The Northern area as a lot to offer, it only depends on what you want to do (visit cities and their history, stay more in nature -and which kind-, do both, just eating and relaxing in a spa...) :) so if you want to drop another ask with a request, I'll gladly suggest something more in tune with you!
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lamilanomagazine · 7 months
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Milano: Palazzo Reale, apre al pubblico la mostra "De Nittis. Pittore della vita moderna"
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Milano: Palazzo Reale, apre al pubblico la mostra "De Nittis. Pittore della vita moderna". Per la prima volta a Palazzo Reale, Milano celebra il talento di Giuseppe De Nittis (Barletta 1846 – Parigi 1884) nella grande mostra "De Nittis. Pittore della vita moderna", aperta al pubblico dal 24 febbraio al 30 giugno 2024. Promossa dal Comune di Milano-Cultura, la mostra è prodotta da Palazzo Reale, in collaborazione con la GAM Galleria d'Arte Moderna di Milano, e CMS Cultura, e si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura Italiano e dell'Institut Français di Milano. Curata da Fernando Mazzocca e Paola Zatti, il percorso presenta circa 90 dipinti, tra olii e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane e straniere, tra cui il Musée d'Orsay e il Petit Palais di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Reims e di Dunkerque, gli Uffizi di Firenze – solo per citarne alcuni – oltre allo straordinario nucleo di opere conservate alla GAM di Milano e a una selezione dalla Pinacoteca De Nittis di Barletta, la raccolta più vasta e significativa di opere dell'artista, arrivate alla sua città natale grazie al lascito testamentario della vedova Léontine. La mostra vede infine la collaborazione di METS Percorsi d'Arte, che ha contribuito al progetto espositivo con l'apporto di un importante nucleo di opere provenienti da collezioni private, tra le quali "Il Kimono color arancio", "Piccadilly" e la celeberrima "Westminster". In particolare, la presenza di questo capolavoro costituisce un trait d'union con la mostra "Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris", aperta fino al 7 aprile al Castello di Novara, dove è stata esposta prima di giungere a Palazzo Reale. La relazione fra le due mostre permette la visita con reciproca riduzione sul biglietto di ingresso. "Questa grande retrospettiva si avvale della collaborazione di diverse importanti realtà museali, nazionali e internazionali, e in particolare dalla Pinacoteca De Nittis di Barletta, la raccolta più importante di opere dell'artista conservata nella sua città natale – ha affermato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –; ma il percorso di mostra può anche contare su una serie di capolavori assoluti provenienti dalle raccolte civiche, conservati ed esposti alla Galleria d'Arte Moderna di Milano. Sono queste le occasioni che l'Amministrazione intende rafforzare in una programmazione sempre più attenta alla promozione del proprio patrimonio e alla partecipazione dei vari istituti civici alla programmazione artistica complessiva della città di Milano". Nella collezione della GAM sono presenti, infatti, ben 17 opere di De Nittis, di cui 15 in mostra e due in viaggio per Parigi per essere esposti nella mostra "Parigi 1874. Inventare l'Impressionismo", in programma al Musée d'Orsay dal 26 marzo al 14 luglio 2024. La mostra consacra la statura internazionale di un artista che è stato, insieme a Giovanni Boldini, il più grande degli italiani a Parigi, dove è riuscito a reggere il confronto con Manet, Degas e gli impressionisti, con cui ha condiviso, pur nella diversità del linguaggio pittorico, l'aspirazione a rivoluzionare l'idea stessa della pittura, scardinando una volta per sempre la gerarchia dei generi per raggiungere quell'autonomia dell'arte che è stata la massima aspirazione della modernità. Come gli Impressionisti, De Nittis ha privilegiato il paesaggio, il ritratto e soprattutto la rappresentazione della vita moderna, osservata lungo le strade affollate delle due grandi capitali europee dell'arte e della mondanità: Parigi e Londra. In uno straordinario repertorio di pittura en plein air, l'artista ha saputo rappresentare i luoghi e i riti privilegiati della modernità, che la mostra pone al centro del suo percorso, sviluppato nel breve arco temporale della sua vicenda artistica conclusasi prematuramente con la scomparsa a soli 38 anni di età nel 1884. La sua fortuna espositiva è transitata attraverso i Salon parigini, la prima mostra degli Impressionisti nel 1874 e le grandi Esposizioni Universali, che lo hanno consacrato come uno dei maggiori protagonisti della pittura dell'Ottocento europeo. Dopo un periodo di oblio, fu la Biennale di Venezia del 1914 a rivalutarne il talento in una grande retrospettiva seguita, in anni più recenti, da altri importanti appuntamenti come la rassegna "Giuseppe De Nittis. La modernité élégante", allestita a Parigi al Petit Palais nel 2010-11, e nel 2013 la fondamentale monografica a lui dedicata a Padova da Palazzo Zabarella. Il progetto espositivo di "De Nittis. Pittore della vita moderna" a Palazzo Reale si articola in 11 sezioni, introdotte da un omaggio alla moglie Léontine, musa e figura fondamentale per la sua ascesa artistica e mondana. Le sezioni successive ripercorrono l'intera vicenda creativa, a partire dalla sua formazione a Napoli, per approdare al clamoroso successo internazionale tra Parigi e Londra, fino agli ultimi anni di attività. Come scrive il curatore Fernando Mazzocca nel suo saggio in catalogo: "L'unicità della sua pittura, che si confronta con quella degli Impressionisti e non ne esce ridimensionata, sta proprio nella straordinaria capacità di osservazione che gli ha consentito di rendere, come pochi altri, l'inafferrabile dinamicità della città moderna, caratterizzata dall' 'imprevisto, il mutevole, ciò che è fuga', fermandolo nell' attimo, come i fotografi, senza irrigidirlo". I risultati raggiunti da De Nittis si devono a un'innata genialità, alla capacità di sapersi confrontare con i maggiori artisti del suo tempo, alla sua curiosità intellettuale, alla sua disponibilità verso altri linguaggi. È inoltre tra gli artisti dell'epoca che meglio si è saputo misurare con gli stimoli dell'arte dell'estremo Oriente, in particolare del Giappone, allora diventata di grande moda. Scrive infatti in catalogo Paola Zatti: "È certo che fin dal suo primo soggiorno nella città, che meno di un anno dopo sarebbe diventata la sua, ebbe modo di toccare con mano l'arte orientale respirandone le suggestioni, cogliendone al volo il linguaggio e quegli stilemi su cui avrebbe meditato a lungo nell'ambito di una sperimentazione non banale, attenta agli aspetti tecnici oltre che tematici e compositivi". L'esposizione è realizzata grazie a BPER, sponsor della mostra, e a Marzotto Interiors che ha ricreato le atmosfere delle ambientazioni dei dipinti con alcuni tessuti realizzati appositamente per questo allestimento. Presentando il biglietto di ingresso della mostra "De Nittis. Pittore della vita moderna" si ha diritto all'ingresso ridotto alla mostra "Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris" al Castello di Novara, e viceversa. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. INFO E PRENOTAZIONI www.palazzorealemilano.it www.mostradenittis.it  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Castello di Novara (Piemonte, Italy)
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kerorowhump · 10 months
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lo spirito di renato novara che possiede un grosso castello
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chez-mimich · 6 months
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pikasus-artenews · 2 years
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Milano. Da romantica a scapigliata Una mostra che offre una visione d’insieme dei mutamenti artistici a Milano negli anni centrali dell’Ottocento
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personal-reporter · 11 months
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I pittori italiani della fine dell’Ottocento a Parigi a Novara
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Modelle, amanti, attrici a cavallo, Londra e Parigi, con le vedute urbane immortalate da Giovanni Boldini e Giuseppe de Nittis, simbolo di due vivaci metropoli ottocentesche, e ancora nudi e soggetti femminili colti in intimità, fino alla Ville Lumière dove artisti italiani come Boldini, de Nittis, Antonio Mancini, Federico Zandomenghi trovarono casa e dove il pittore livornese Vittorio Matteo Corcos si presentò senza nemmeno un biglietto, come disse a Ugo Ojetti nel 1907, sono protagonisti della mostra Boldini, De Nittis et les Italiens de Paris, a cura della storica dell’arte Elisabetta Chiodini, che METS Percorsi d’Arte porta al Castello di Novara dal 4 novembre al 7 aprile 2024. Sarà un percorso di otto sale che accoglierà novanta opere dei protagonisti di quella indimenticabile stagione in un viaggio che riporta nella Parigi di fine Ottocento e inizio Novecento, tra i lavori di alcuni dei maestri italiani più noti e amati, conosciuti come Les Italiens de Paris. Attraverso confronti dal ritmo serrato il pubblico sarà invitato a vedere lo spirito dell’epoca, tra atelier e mostre nella città che, a partire dai primi anni Venti dell’Ottocento, aveva attratto numerosi artisti italiani desiderosi di confrontarsi con la cultura d’Oltralpe e ampliare il proprio mercato oltre confine. Grazie alle prime Esposizioni Universali, città come Londra e Parigi erano centri nevralgici del mercato internazionale dell’arte contemporanea e dagli anni Sessanta intraprendenti mercanti d’arte, da Adolphe Goupil a Thomas e William Agnew, fecero  a gara per assicurarsi le opere di giovani artisti promettenti, convincendoli a stipulare contratti e diventandone i diretti intermediari con i compratori. In mostra ci sarà un confronto tra Giovanni Boldini e Giuseppe de Nittis, diversissimi tra loro e non proprio in ottimi rapporti, che presenterà alcuni dei lavori di maggior successo dei due, come la serie di dipinti dedicati a Berthe, modella e amante di Boldini, e alla sensuale Gabrielle de Rasty. La notissima Amazzone (1879) affiancherà il ritratto dell’attrice Alice Regnault a cavallo o ancora Fanciulla con gatto nero (1885) mentre Signora in giardino (1882a) e Fiori d’autunno (1883-1884) sono invece tra le ultime opere di De Nittis, scomparso improvvisamente nell’agosto del 1884 a soli trentotto anni. Un’altra sala  vedrà dei capolavori assoluti eseguiti da Antonio Mancini tra Napoli e Parigi dal 1872 come Il suonatore di violino (1877) e Scugnizzo con chitarra (1877). Arrivato a Parigi nel 1874, a trentatré anni, per quello che avrebbe dovuto essere un soggiorno di studio, il pittore veneziano Federico Zandomenghi non se ne sarebbe più allontanato e di lui la mostra esporrà lo straordinario Ritratto di Diego Martelli (1879) presentato alla quarta esposizione impressionista nel 1879, nella Collezione delle Gallerie degli Uffizi, e poi Il violoncellista (1882 ) e il pastello Coppia al Caffè (1886), dalla collezione della Fondazione Francesco Federico Cerruti. Il confronto tra Parigi e Londra passa attraverso una serie di vedute urbane e scene di moderna vita quotidiana, come Place Clichy (1874) di Boldini, opera di collezione privata raramente concessa in prestito, che verrà  messa a confronto con la monumentale Westminster (1878) eseguita da De Nittis per il banchiere Kaye Knowles, uno dei capolavori del pittore, con quel taglio modernissimo che rende lo spettatore parte della scena. Se la piccola sala della cella del castello vedrà un’accurata selezione di nudi e soggetti femminili colti in intimità, che riflettono i differenti approcci dei rispettivi artisti al tema, a chiudere il percorso saranno i ritratti mo seguiti da Giovanni Boldini e Vittorio Matteo Corcos, una tipologia che li rese ricercatissimi tra i contemporanei, come il Ritratto di René Cole in abito da sera (1893), uno dei rari ritratti maschili di Boldini, e l’inedito Ritratto di Lia Silvia Goldmann Clerici (1912-1915) di Corcos. Read the full article
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Al Circolo dei Lettori ricordo di Murgia e omaggio a Kundera
Comincia – con il claim ‘Vere presenze. Nessun libro è al passato’ – la nuova stagione del Circolo dei Lettori, tra Palazzo Graneri della Roccia a Torino e il Castello Sforzesco di Novara. Al centro le grandi figure della letteratura del ‘900: Natalia Ginzburg, Yehoshua, Milan Kundera, Pablo Neruda. Ci sarà il ricordo di Michela Murgia, una vera presenza al Circolo, il 25 novembre nella…
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blogexperiences · 2 years
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Al Castello di NOVARA si proroga la mostra "Milano. Da Romantica a Scapigliata"
Comune di Novara – Mostra “Milano. Da Romantica a Scapigliata” – Pittura urbana nella Milano romantica, Inganni, Veduta Piazza Duomo La mostra “Milano. Da Romantica a Scapigliata”, promossa da Mets – Percorsi d’Arte con Comune di Novara e Fondazione Castello, rimarrà aperta fino al 10 aprile, giorno di Pasquetta. Per informazioni visitare il sito www.metsarte.it “Il grande successo di pubblico…
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saveriopepe · 2 years
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Milano. Da romantica a scapigliata. La mostra al Castello Visconteo Sforzesco di Novara
La nuova bella esposizione autunnale ideata e prodotta da Comune di Novara, Fondazione Castello e Mets Percorsi d’Arte con il patrocinio di Regione Piemonte, Commissione Europea, Provincia di Novara, Comune di Milano, Main Sponsor Banco BPM, intende illustrare, attraverso oltre settanta capolavori eseguiti dai maggiori protagonisti della cultura figurativa ottocentesca attivi a Milano, i…
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