Tumgik
#conetto
makesomehistory · 1 year
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Do you think that every time there are Conettos in the house, Alex just decapitates his and grins at Henry the same way, and no one else realises why Henry finds it so endearing?
well, this is alex we're talking about here, of course he does! ;)
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scontomio · 8 months
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tempi-dispari · 1 year
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Mainpain: tutti dovrebbero poter fare musica
Band di lungo corso, i Mainpain si formano nel 1996. Il primo EP risale al 2001, seguito dal primo LP, Food for toughts, pubblicato nel 2006. Alle spalle hanno collaborazioni di rilievo tra le quali spicca quella con Blaze Bayley che li ha ingaggiati come opening act per il suo tour europeo. Hanno condiviso il palco con alcuni dei più grandi nomi della scena metal italiana, come Strana Officina, Domine, Sabotage e Crying Steel. Nel 2014 esce The empirical shape of pain. E’ il 2017 quando la band pubblica il suo ultimo EP, intitolato Rise again. Con lo scoccare del 2021 il gruppo ha festeggiato il 25° anniversario e da allora sono al lavoro su nuove canzoni. In questa intervista raccontano cosa significa per loro suonare dal vivo, spiegano il proprio conetto di underground e molto altro. Tutta da leggere.
Una presentazione per chi non vi conosce Band storica italiana, nata nella seconda metà degli anni ’90 che unisce sonorità Heavy, US Power e Thrash Metal.
Entriamo subito nel merito dell’intervista: per qualcuno la musica live sta morendo. Cosa ne pensate? Da una parte è vero, se si intende la musica live underground, gli spettatori sono molto concentrati su grandi artisti, soprattutto con festival con grandi nomi e operazioni nostalgiche.
Che cosa vuol dire per voi suonare dal vivo? Suonare dal vivo resta il vero confronto con il pubblico, il vero test delle doti artistiche della band per quanto riguarda lo spettacolo e la comunicazione, resta ancora molto importante.
Perché avete deciso di prendere parte ad un festival? In un festival si può incontrare un pubblico nuovo e rincontrare i vecchi fan È inoltre una bella occasione per suonare insieme ad altre band appassionate, rafforza la community.
Secondo la vostra esperienza, come è cambiato il pubblico? La sensazione è quella che ci sia poco cambio generazionale, il pubblico sta “invecchiando” e allo stesso tempo vuole di più da uno show e vuole di più in generale dal prodotto.
Vedete un cambio generazionale? Come dicevo prima il cambio sembra molto più lento ora e pochi giovanissimi sembrano interessarsi agli eventi locali o forse proprio al genere stesso.
La difficoltà maggiore del suonare dal vivo? I locali vogliono andare sul sicuro e puntare tutto su cover e tribute band, noto uno scarso coinvolgimento rispetto alla musica, come se sopravvivesse la parte finanziaria a discapito della semplice passione per quello che si sta proponendo.
Cosa manca ai concerti, pubblicità, supporto del pubblico o cosa? Probabilmente manca solo un po’ di pubblico in più. In generale i concerti sono attrezzati di meno visto l’afflusso inferiore, penso sia poi tutta una reazione a catena.
Una band per cui vi piacerebbe aprire? Ci sono tante band che ci hanno ispirato e ce ne sono alcune che ancora lo fanno. Se dovessi proprio dire un nome, ci sarebbe davvero piaciuto dividere il palco con Dio.
Una che vorreste aprisse per voi? Se dovessimo avere la visibilità e la possibilità, sicuramente ci piacerebbe portare con noi le band che ci hanno aiutato e sostenuto, magari appunto una band underground.
Il vostro concetto di underground? Underground significa accessibilità, chiunque dovrebbe poter fare musica underground se ne è capace e chiunque dovrebbe facilmente poter ascoltare questa musica nei locali di quella scena. Purtroppo si porta dietro anche un’accezione negativa, come se al tempo stesso non fosse meritevole di maggior attenzione, come se fosse un fenomeno minore.
La sua ‘malattia’ peggiore? La cura? Forse la scena Metal underground sta andando incontro ad una crisi lenta e dolorosa, non lo sappiamo per certo, sono sicuro però che le forti emozioni che trasmette siano sempre necessarie alle persone e questa necessità si manifesta ancora, magari sfogata tramite qualche altro genere, ma sicuramente resta. Non escludo che i piccoli focolai rimasti possano riaccendere la fiamma, se soffiasse il giusto vento.
Una band underground che consigliereste? Ve ne diamo addirittura 4: RAM Dead Kosmonaut Nemesis Inferi If These Trees Could Talk
Una mainstream che ancora vi stupisce? Ci stupisce quanta energia mettano ancora oggi gli Iron Maiden in ogni concerto, così come Judas Priest e Saxon, inossidabili.
Una domanda che non vi hanno mai posto ma vi piacerebbe vi fosse rivolta? Che forma ha la vostra musica?
Se foste voi ad intervistare, ipotizzando di avere a disposizione anche una macchina del tempo, chi intervistereste e cosa gli chiedereste? Mi piacerebbe tornare al ’79 quando la scena britannica era in fermento per intervistare le band di culto.
Un saluto e una raccomandazione a chi vi legge Scoprite le band underground, seguite quelle che vi entusiasmano e non perdete la Fede nel Metallo! Noi ci crediamo ancora e vi aspettiamo sotto i palchi per combattere ancora una volta insieme! La musica è vita.
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personal-reporter · 1 year
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I grandi marchi: Sammontana
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Un cornetto che, da un logo ormai leggendario, sorride all’estate che arriva…. La storia di Sammontana, oggi una delle più grandi aziende italiane nel settore dei gelati, cominciò negli anni Quaranta, quando Romeo Bagnoli acquistò a Empoli l’omonima latteria, che prendeva il nome dalla fattoria che forniva il latte. Nel 1946 Renzo, il figlio di Romeo, trasformò la latteria in un Bar – Gelateria, iniziando così la produzione del gelato Sammontana. Dieci anni dopo, in seguito all’aumento delle vendite di gelato, l’azienda decise di commercializzare il gelato al di fuori di Empoli e così la gelateria divenne un vero e proprio laboratorio artigianale. Nel 1957 nasce il famoso spot dei Gelati all’italiana, creato per distinguere il gelato di Sammontana dall’ice-cream che era stato portato in Italia dai soldati americani, durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale e, due anni più tardi, fu la volta del mitico Barattolino, ancora oggi simbolo del brand. Dopo il successo nel 1960 i fratelli Bagnoli inaugurarono lo stabilimento produttivo di Sammontana ad Empoli, che è la prima sede dell’azienda. L’azienda acquisì nel 2008 Gran Milano, assieme ai suoi marchi Sanson, Tre Marie e Mongelo,  ed è tra le prime cento aziende agroalimentari italiane, collocata  ai vertici del mercato italiano dei gelati industriali accanto alle grandi multinazionali del freddo. Il primo logo Sammontana, creato negli anni Cinquanta, era con il nome dell’azienda scritto con il colore rosso e con uno stile calligrafico tipico dell’epoca, dove dalla lettera finale partiva una lunga sottolineatura e, al di sopra di esso, c’era la scritta Gelati di colore azzurro, posizionata in alto a sinistra. Nel 1959 il pittore Sineo Geminiani ebbe il compito di creare un personaggio per rafforzare la comunicazione del brand, nacque il logo con all’interno un simpatico corsaro che lecca un gelato facendo l’occhiolino, al di sopra del nome dell’azienda scritto con il colore giallo. Con gli anni Sessanta, il logo fu nuovamente modificato grazie a un nuovo logotipo, stavolta con la sottolineatura allungata rispetto alle vecchie versioni, inscritto in un ovale rosso. Nel 1968 nacque il cono umanizzato con gli occhi, la bocca e la lingua rossa, accompagnato dal nome dell’azienda in colore nero e scritto in bastone maiuscolo. Milton Glaser, autore di immagini conosciuto in tutto il mondo, nel 1980 fu incaricato di rivisitare il cono, collocandolo al centro di una mezzaluna orizzontale, che è ancora oggi l’emblema riconoscibile del brand. Nel 2015 ci fu il restyling del marchio, dove il conetto  diventa più centrale mantenendo evidenti i valori del brand che si modernizza, lasciando alle scritte Sammontana e Gelati all’italiana il compito di creare il semicerchio tipico del marchio. Inoltre Sammontana, per raccontare la sua storia in maniera unica e originale, propose il cortometraggio Sammontana: la storia di un sorriso diretto da Virgilio Villoresi, videomaker fiorentino, che ripercorre i sessant’anni di storia dell'azienda toscana, dalla latteria Sammontana alla nascita dei Gelati all'Italiana, dagli anni del boom economico all'arrivo di Barattolino nelle case degli Italiani, fino ai giorni nostri. Read the full article
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datojohn · 5 years
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#azeemahy & #conetto #afterfridayprayers (at Kenwingston Square Garden) https://www.instagram.com/p/B9Gf3oNHftt1fYPr8cNnP4DlMLVb3TzSKAI9HY0/?igshid=1ci7xfwxje7c6
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Popsicle: I can see your nuts! Ice cream cone: ...
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thebookbud · 4 years
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It Calls From the Forest 
A BookBud Review
By Collected Authors
Emma K. Leadley, D.R. Smith, E.E.W. Christman, Clint Foster, Dale Drake, C.W. Blackwell, Michael Subjack, Holley Conetto, G. Allen Wilbanks, Michael D. Nadeau, Tim Mendees, Elizabeth Nettleton, T.S. Hurt, N.M. Brown, Craig Crawford, M.A. Smith, Matthew A. St. Cyr, Greg Hunter, Jason Holden, Evan M. Elgin, Mark Towse, Thomas Wake, Brian Duncan
Finished 05-10-2020
Genre: Horror Anthology
Basic Plot: Twenty-four original collected short horror stories. 
Notable Quote(s): 
“In the end we’re no more civilized than any other apex predator - we’re just better at hiding it.” 
“I’ve always been a great admirer of the nature-based writings of John Muir, and even though my job and family life pretty much relegated me to a suburban existence the Von Brunner Woods, in all of its natural and rustic glory, always stirred something of deep reverence inside me.”
Overall Rating: ⭐⭐⭐⭐⭐
Readability: 5/5
Plot Interest: 5/5
Creativity: 4/5
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Disclaimer: I received an advance review copy for free, and I am leaving this review voluntarily.
I sometimes struggle reading too much within my favorite genres in finding originality and reading a story that feels fresh and really intrigues me again in a new way. A lot of the time while I still enjoy horror overall, I find myself not fearful or even suspenseful during my reading. This particular horror based anthology was a huge success for achieving just the opposite. Each author brought something peculiar to each story that really made it fun and exciting to read. At certain points it felt like I had never read anything like it. Each author had their own style but all the stories had this overall unknown foreboding to them that just made them all feel so eerie. I don’t think any of the stories were overall mind blowing and genre shattering but they were so fun, so creepy and so thoughtful that it really was a pleasure to experience again. 
I gave it a 5 out of 5. I have to give credit to these authors and their chosen format. I think short stories can really be useful in horror, giving you no time to calm down once it starts, pulling you rapidly into fear and craziness, and reading it this way can really put you on edge in my opinion. This set of twenty-four stories took that format, gave you sharp stories and creepy scenes that really work well in partnership together. If you want to read something extremely quick paced with a lot of fun work with your imagination and really holds true to the unknown and animalistic qualities of the world being such a fear inducing experience, this is absolutely a read to check out. 
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SHOP ➡️ @incartando Conetti porta confetti smerlati - Scalloped party favor #lavoridicarta #cartoncino #wrapper #packaging #packagingdesign #party #delfino #dolphin #papercraft #paper #carta #handmade #creazionidicarta #bomboniere #scatolineportaconfetti #eventi #sweettable #confettata #caramellata #incartando #partyfavor #segnaposti #segnaposto #partyfavors #solocosebelle #eventi #confetti #conetto #conoportaconfetti #conettoportaconfetti (presso Nocera Inferiore)
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goodbearblind · 5 years
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Posted @withrepost • @etnative #Etna - 19.09.2019 | Le due cascate di lava all’interno della bocca nuova e l’attività esplosiva del conetto alla #eruption del cratere centrale! #sicily #volcanoes #eruption ©️Video Credit: Fabrizio Zuccarello . . Perché voglio andarci ...🖤🖤 (presso Etna) https://www.instagram.com/p/B2qZifZl2SB/?igshid=1m753c5clhgjt
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superfuji · 5 years
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COMUNICATO DI ATTIVITA' VULCANICA del 2019-09-16 11:53:11 UTC (ore 13:53:11 locali) - ETNA. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che dalle telecamere di sorveglianza e da personale INGV in campo si è osservato che continua l'attività stromboliana al Cratere Voragine. Le esplosioni producono materiale grossolano che raggiunge l'altezza di diverse decine di metri al di sopra dell'orlo craterico, ricadendo anche sul bordo e sui fianchi. A causa dell'accumulo del materiale piroclastico attorno alla bocca, si è formato un cono di scorie all'interno della depressione craterica. Occasionalmente dal Cratere di NE si è osservata cenere estremamente diluita, che si è rapidamente dispersa in atmosfera.
Il flusso di SO2 misurato tramite la rete FLAME-Etna, aggiornato alle 9:30 UTC, sta mostrando un valore medio-giornaliero che si pone su un livello medio-basso e al di sotto della soglia di attenzione delle 5000 t/g.
Nel corso del pomeriggio di giorno 13 settembre, l'ampiezza media del tremore vulcanico ha raggiunto i valori più bassi registrati dall'inizio dell'ultima attività eruttiva. Nei giorni successivi e fino allo stato attuale, l'ampiezza del tremore mostra una modesta tendenza all'incremento, mantenendosi, comunque, entro il livello medio. Relativamente alla localizzazione della sorgente del tremore, dopo aver interessato nella giornata di sabato 14 principalmente l'area del cratere Voragine, dalle prime ore di domenica 15 essa risulta maggiormente ubicata al disotto del cratere di Nord-Est. Al disotto di tale cratere la sorgente si attesta nell'intervallo di profondità 2700-2900 m s.l.m, con una modesta tendenza all'approfondimento. Per quanto concerne l'attività infrasonica, nel corso del fine settimana e fino allo stato attuale, si registra un leggero incremento nel tasso di accadimento degli eventi. Le sorgenti coinvolgono principalmente il cratere Voragine ed in minima parte anche i crateri Bocca Nuova e quello di Nord-Est.
I dati delle reti di deformazione del suolo non mostrano sostanziali variazioni rispetto a quanto riportato nel comunicato del 12 settembre.
Nelle foto si vede il nuovo conetto piroclastico che si sta formando all'interno del cratere Voragine, visto da elicottero nel pomeriggio del 15 settembre (foto di Boris Behncke, INGV-Osservatorio Etneo), e dall'orlo meridionale del cratere Bocca Nuova nella serata dello stesso giorno (foto di Francesco Ciancitto, INGV-Osservatorio Etneo).
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pf114 · 6 years
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#visitgenova
Venite a Genova. 🏴󠁧󠁢󠁥󠁮󠁧󠁿
Veniteci davvero.
Magari in treno 🚉
Adesso più che mai. Adesso che si respira un’aria diversa, dolorante, acciaccata ma vivida, tenace e battagliera.
Venite a Genova, respiratela, vivitela, assaporatela e godetevela tutta.
Venite a Genova, sedetevi qui, al Porto Antico, guardatevi attorno, compratevi un pezzo di focaccia caldo, esitate qualche minuto su una panchina all’ombra e respirate a pieni polmoni.
Si è vero, forse a questo punto, sentirete qualche odorino di mare, qualche piccione o qualche Gabbiano si avvicinerà. Ma che importa.
Venite a Genova e salite sul Bigo, anche se, è meglio spostarsi di qualche metro e salire sull’ascensore di Eataly. Fate su e giù e guardate davanti a voi. L’expo è bellissimo da lassù.
Venite a Genova e non visitate soltanto l’acquario. Spostatevi un po’ e risalite per i vicoli, quella è Genova.
Passate dal giardino del Palazzo del Principe, risalite per via del Campo e se potete entrate nella Basilica di San Siro. È un po’ defilata. Ma quanto è bella.
Venite a Genova e risalite ancora un po’ per i vicoli, fino a San Lorenzo.
Val la pena rimanere con il naso all’insù, guardarsi negli occhi con quegli imponenti leoni che le fanno da guardia, poi a San Donato, nella Chiesa del
Gesù dove ci sono quadri eccezionali, in Via Garibaldi, Piazza De Ferrari.
Andate...
Venite a Genova e poi fermatevi a fare aperitivo in Piazza delle Erbe e ricredetevi. Non ci sono solo anziani.
Venite a Genova e, per cena, non fatevi mancare le trofie con il pesto in centro storico. Magari in Via dei Giustiniani. Un doveroso quanto paradisiaco cliché.
Venite a Genova e rifugiatevi in Spianata Castelletto. Sedetevi su un muretto e, se non soffrite di vertigini come me, perdetevi nelle mille luci che dominano la città.
Venite a Genova e poi spostatevi anche un po’ più in là. A Nervi, magari...
Percorrete l’Aurelia e lasciatevi guidare dall’orizzonte sconfinato, dai pini marittimi, da quel paesaggio così austero quanto incantato.
Venite a Genova e, dopo aver passato la giornata di mare a Camogli, in una giornata non troppo affollata, non perdetevi il tramonto di Boccadasse con in una mano un conetto di frittura e un bicchiere di vino.
Rimanete lì e ascoltate. Ascoltate tutto.
Venite a Genova, prendete una cartina, alla vecchia maniera e scoprite tutti i luoghi che questa vi suggerisce.
Nulla vi deluderà.
Venite a Genova e poi prima di andare via, passate dal nostro ponte. Dedicategli quarantatré secondi, bastano. Nessuno di più. Guardatelo e poi promettetegli di tornare ancora. Gli darete una mano.
Ci darete una mano.
#genovanelcuore #visitgenova
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firewalksbymyside · 6 years
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Ciao raga, mi vedete ancora o sono diventata un conetto arancione?
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rxstari · 4 years
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ijat just transfer rm3 to my account,pi beli aiskrim conetto dia suruh. lain macam bentuk sedekah beliau di hari Jumaat yang berkah ni.
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scattiincucina · 7 years
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un conetto con crema di parmigiano e scarole il paradiso! 😍😍 #francopepe #pepeingeani #lapzzanumberone #pizza #pizzafritta #parmigiano #scarole #olive #caiazzo #igercaiazzo (presso Pepe in Grani)
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sciscianonotizie · 6 years
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abbasizaibi · 8 years
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Get your Dancing Shoes on With Turn Up the Music Mr. DJ
Get your Dancing Shoes on With Turn Up the Music Mr. DJ
Cornetto Pop Rock 2 brings its second music video for the season, titled ‘Turn up the Music Mr. DJ’ by Qurram Hussain better known as Q, and staring Hasan Rizvi and Ayesha Omar. The music video has been directed by the masterly director Wajahat Rauf and choreographed by multi-talented Wahab Shah. Previously Shared: Saccha Vigyapan by Smoke Tha Rapper Turn up the Music Mr. DJ is a true party song…
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