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#contraddizione
fiordilota · 1 year
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Mi vuoi solo quando non mi hai
Avermi annulla il desiderio
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illsadboy · 10 months
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Le parole possono avere più interpretazioni. Le parole che dici ad alta voce non sono tutto. È una debolezza degli esseri umani: molte volte mettono gli altri a dura prova per confermare la propria esistenza. È una contraddizione.
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yourtrashcollector · 1 year
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Suo padre era completo al novantanove per cento di contraddizioni, il resto era merda.
Mattia Insolia, Cieli in fiamme
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mostro-rotto · 1 year
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Sei un paradosso. Vuoi essere felice, ma pensi a cose che ti rendono triste. Sei pigro, eppure ambizioso. Non ti piaci, ma ami anche chi sei. Dici che non ti importa ma in realtà invece si. Tu desideri l'amore ma lo rifiuti quando ti viene incontro. Sei una contraddizione conflittuale. Se non riesci a capire te stesso, non c'è modo che qualcun altro possa farlo.
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musicbreadsweag · 1 year
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Vivere in contraddizione con la Ragione è l'Etica più intollerabile.
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onlytopost · 1 year
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Giunge tepore
dal profondo inverno
contraddizioni.
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deathshallbenomore · 2 years
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ragazza aiuto ho visto la ripartizione dei voti nel mio paesello su eligendo e direi che se a ottobre i miei compaesani non organizzano il centenario della marcia su roma è già un successo
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succhinoallapesca · 2 years
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In caso di dubbio: leggere Gramsci
In caso di sconforto: guardare Friends
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falcemartello · 3 months
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Il paradosso di Epimenide
Epimenide era un cittadino della Creta antica, il quale affermava che: "tutti i Cretesi sono bugiardi". Se la sua affermazione fosse vera, allora Epimenide stesso, essendo un Cretese, starebbe mentendo. Ma se la sua affermazione è falsa, allora almeno uno dei Cretesi, in tal caso, Epimenide, dice la verità.
Questo paradosso crea una contraddizione intrinseca, poiché se la dichiarazione di Epimenide è vera, è falsa, e se è falsa, allora potrebbe essere vera. Il paradosso riflette la complessità delle dichiarazioni auto-riferenziali e le sfide nella logica che coinvolgono affermazioni che parlano di se stesse.
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brucesterling · 19 days
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The Sharing Association is pleased to announce the 16th edition of the Share Prize, the competition dedicated to contemporary art focusing on technology and science.
The artworks nominated for the prize must follow the theme:
'ALL-NATURAL'
curated by Share Festival artistic director Bruce Sterling and curator Jasmina Tešanović
The platform invites artists from all over the world to submit their works.
Call for entries open from 12 April 2024 to 9 June 2024
The six prize nominees will be announced in July 2024. The announcement will be published on our website: www.toshareproject.it
The winner will be announced during the Share Festival Opening,in Turin from 28 October to 3 November 2024 during the Turin Contemporary Art Week.
Link website:
Link Call:
Link form:
Prize Summary: Winner gets 2500 euro prize Event date: April 12, 2024 to June 9, 2024 Location: Torino Deadline: 09/June/2024
"ALL-NATURAL"
Per la XVIII edizione di Share Festival vogliamo avanzare una proposta che sappiamo essere impossibile.
Qui nell'elegante Torino - città famosa per il suo caloroso sostegno verso ogni forma d'arte - non riusciamo a fare un respiro che non sia contaminato. Non è solo l'intera atmosfera del nostro pianeta a essere inquinata dai gas serra: a causa della sua eredità industriale e della sua peculiare situazione geografica, Torino si trova in una situazione particolarmente preoccupante per via dell'onnipresente foschia dovuta alle polveri sottili che includono metalli, prodotti della combustione e persino polveri agricole. Mentre voi leggete, noi stiamo respirando tutto questo.
Eppure, allo stesso tempo, la provincia piemontese è rinomata nel mondo per la sua dedizione all'artigianalità dello Slow Food, il cibo che nasce grazie alle varietà uniche di piante e animali presenti sul fertile suolo italiano.
Nel prossimo Festival vogliamo prendere di petto questa contraddizione e affrontarla attraverso il nostro mezzo d'elezione, l'arte tecnologica. Possiamo farla diventare un momento dialettico, invece che farla restare una mera contraddizione? Riusciremo a vedere della net-art plasmata sugli uccelli, gli insetti, le api e il paesaggio naturale e locale? Potremo interagire con robot fatti di legno, sculture digitali ricavate dal marmo e opere interattive composte da corni, canne, conchiglie, bambù, paglia, ossa, fossili o - ancor meglio - materiali naturali che rischiano di scomparire e interamente appartenenti alla regione da cui proviene l'artista?
"Difendere l'ambiente" non è sufficiente: questi materiali naturali saranno in grado di infiltrarsi nella sostanza innaturale del domani e prendersi la loro infestante, tremenda vendetta?
Fate del vostro meglio, per favore. Abbiamo bisogno di una boccata d'aria fresca!
Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize
For the XVIII edition of Share Festival, we make this demand because we know it's impossible.
Here in glamorous Torino -- a city known for its cordial support of "every form of art" -- we can't take one natural, untainted breath. Not only is the planet's whole atmosphere polluted with Greenhouse gases -- here in Torino, thanks to our industrial heritage and our specific geographic climate, we're particularly badly off from an all-pervasive haze of PM2.5 micrometer pollution particles, including metals, combustion products and even agricultural dust. As you read this, we breathe that.
And yet, at the very same time, our Italian province of Piedmont is world-famous for its devotion to hand-crafted, artisanal "Slow Foods" grown from the unique plant and animal varieties of the fruitful Italian soil.
In our forthcoming Festival, we plan to tackle this contradiction headlong -- through our favorite medium of technology art. Can this become a dialectic instead of a contradiction? Can we witness net.art that is all about birds, bugs, bees and natural local landscapes? Can we interact with robots made of natural woods, sculptures digitally carved from marble, and interactive artworks composed of horn, reeds, seashells, bamboo, straw, bones, fossils, or better yet, severely imperiled natural materials entirely unique to the artist's own region in the world?
It's not enough to "defend the environment" -- how can natural materials infiltrate tomorrow's unnatural substance and take some terrible, weedy revenge? Please do your best for us. We need a breath of fresh air!
Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize
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crazy-so-na-sega · 4 months
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La cosa veramente bella della vita è l’avere perso ogni illusione, e ciononostante fare un atto di vita, essere complici. Essere in totale contraddizione con quello che si sa. E se la vita ha qualcosa di misterioso è appunto questo, che pur sapendo ciò che si sa, si è capaci di compiere un atto che va contro il proprio sapere.
-Cioran - Un apolide metafisico
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ninna--nanna · 1 month
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Sono una contraddizione unica: a volte mi dico che avere un fidanzato non avrebbe senso, altre volte mi chiedo come sarebbe bello innamorarsi di nuovo
Poi ci penso come una cretina e ci ripenso e poi mi dico che non ha senso pensarci. Poi ci ripenso e mi dico che probabilmente nessuno si innamorerà mai di una così, poi penso che sto bene sola
E si non ha niente senso il mio pensiero, ma fa nulla
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perpassareiltempo · 4 months
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Scrivo frammenti, per potermi contraddire. La contraddizione fa parte della mia natura, e di quella di tutti, in fondo.
Emil Cioran
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noneun · 3 months
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Ma come si permette Ghali...
...di dire in diretta TV "Stop al genocidio".
Mi immagino già la gente di destra che lo criticherà, nonostante oggi ricorra pure la loro cara giornata dedicata al ricordo delle foibe. E nonostante le vittime palestinesi abbiano già ampiamente superato quelle del massacro delle foibe.
E non noteranno la contraddizione, ovviamente.
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Le coincidenze non esistono.
Soprattutto, la loro duplice anima è il riverbero di una contraddizione.
Che non solo a coincidere non si riesce, ma che neppure vi è qualcosa su cui accadere.
(con Caterina, a casa di Piero)
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diceriadelluntore · 11 months
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Evidenze
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Quelle in foto sono delle ciliegie. Della varietà Sciatta, che ha un brutto nome ma è squisita. Questa varietà rientra con altre tipiche del territorio nella recente IGP Ciliegia di Bracigliano, ridente comune collinare della valle dell’Irno in provincia di Salerno.
Per via del meteo (aprile freddo come gennaio, maggio piovoso il quadruplo del solito con grandinate e inizio giugno fresco) buona parte della produzione ciliegicola del Sud Italia è andata perduta, in alcune zone completamente azzerata. Va da sé che quelle del Sud sono le ciliegie precoci, pronte orientativamente da Maggio alla seconda decade Giugno, in attesa di quelle di altre zone più a Nord. Data la mancanza, la maggior parte di quelle che erano prezzate a 15-18 € al kg nei supermercati erano estere: Balcani, Grecia, Romania, Bulgaria (in questi due paesi, tutti gli impianti di tipo moderno delle ciliegie sono investimenti italiani).
Ho preso 50 kg di ciliegie direttamente da un’azienda agricola di Bracigliano, senza che me le scartasse, oggi 4 Luglio. 
Sapete quanto le ho pagate?
in un primo momento, non volevano addirittura nulla, ma convincendolo sono arrivato ad 1 €. Le ciliegie non sono tutte così belle, ma un 20% si, un 50% integro e saporito, e il restante 30 % da scartare perchè rovinato dagli insetti.
Diciamo che in definitiva, l’azienda potrebbe vendere ancora un 70% di un kg di ciliegie, il 20% a prezzo pieno, e l’altra parte come seconda scelta.
Ma non c’è mercato, perchè il prezzo che i commerciarti e la grande distribuzione conferisce alle aziende non copre nemmeno i costi di raccolta. Quindi conviene di più che quelle poche ciliegie rimaste, le uniche buono ma fuori dalla finestra temporale in cui venivano comprate negli anni precedenti, rimangano sugli alberi: qui la raccolta è più difficoltosa perchè gli alberi sono molto vecchi, alti anche 20 metri e la raccolta si fa solamente a mano, salendo sugli alberi con apposite scalette di alluminio. È molto più facile comprare a pochi spiccioli le ciliegie estere e vendendole a prezzi folli, che hanno un sapore tutto diverso non perchè siano necessariamente peggiori, ma perchè devono essere raccolte ad un certo grado di maturazione molto lieve per garantire un trasporto senza deterioramento. Per racimolare qualcosa, le ciliegie raccolte qui e non scartate vengono vendute alle grandi aziende alimentari per 60-70 centesimi di Euro.
È ciò che accade a considerare il cibo come un prodotto qualsiasi. Al netto del danno meteo, su cui non si può fare nulla nell’immediato, c’è la beffa dell’essere considerati fuori mercato per ragioni che non si spiegano, se non con la mera speculazione.
Lo spreco è il carburante che accende la contraddizione, la contraddizione mette in moto l’economia, e un’economia fiorente produce a sua volta nuovi sprechi. Haruki Murakami
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