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#corazzata Roma
roccotartaglia · 1 year
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Nell'ottantesimo anniversario di quel tragico evento, ricordiamo il sacrificio di quei 1300 marinai che persero la vita in questo giorno nell'affondamento dell'ammiraglia della flotta italiana, nave corazzata Roma, per mano di bombe teleguidate tedesche. Onore a loro, a noi l'obbligo del ricordo.
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arcobalengo · 2 years
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Agli inizi degli anni Novanta era il pupillo di Riina. Si chiamava Matteo Messina Denaro. Ed era figlio di don Ciccio, capo mafia di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Matteo era giovane, sconosciuto e impunito. Caratteristiche utili per guidare la “missione romana” dei trapanesi, voluta da Riina. Nella Capitale dovevano essere uccisi alcuni giornalisti per allontanare l’attenzione dalla Sicilia. Se necessario, bisognava portare anche l’attenzione sui vecchi brigatisti. Così spiegava Matteo Messina Denaro agli altri del commando omicida. Ma, soprattutto, bisognava raggiungere Roma per far fuori a colpi di kalashnikov il giudice Giovanni Falcone. Così a febbraio 1992, Matteo “U siccu” partì con altri picciotti di Cosa Nostra alla volta di Roma. Francesco Geraci arrivò in aereo con Enzo Sinacori, mentre Messina Denaro era partito con Renzo Tinnirello, e Giuseppe Graviano con Fifo De Cristoforo. Il gruppo di fuoco prese un alloggio ai Parioli e Geraci noleggiò un’auto perché era l’unico che aveva una carta di credito. Per quella trasferta il giovane Matteo diede a ciascuno cinque milioni di lire. Rimasero a Roma in tutto nove giorni. Il gruppo di fuoco cercò inutilmente Falcone nel ristorante “al Matriciano” nel quartiere Prati. Scoprirono in seguito che il giudice frequentava “La Carbonara”, nella centralissima Campo de’ Fiori. Poi fu la volta del Teatro Parioli, dove lavorava Maurizio Costanzo, e lì cercarono di capire dove piazzare il tritolo. Individuarono un cassonetto dell’immondizia. Entrarono anche in teatro per assistere al “Maurizio Costanzo Show”. Quel giorno, in sala, pare ci fosse anche Falcone. Improvvisamente però, il 4 marzo, Riina cambiò i programmi e ordinò ai picciotti di tornare a casa. Otto giorni dopo partì l’offensiva stragista in Sicilia. Il 12 marzo venne freddato a Mondello l’eurodeputato Salvo Lima, prima uomo del potentissimo ministro Giovanni Gioia, poi passato armi e bagagli dai fanfaniani a trasformare in corazzata nazionale il vascello laziale della corrente di Giulio Andreotti, portando in dote al sette volte presidente del Consiglio la cassaforte dei voti della famiglia più inquinata dell’Isola, come l’aveva definita il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Clientele e favori. Grandi affari e mafia. Fino al Maxiprocesso, che fu la condanna di Lima. Non era tra gli imputati, ma i tempi del giudizio coincisero con la sua parabola discendente. Lima era ormai incapace di garantire gli interessi di una Cosa Nostra alla ricerca di un canale per neutralizzare i guasti del pool antimafia di Giovanni Falcone.
Franco Fracassi - The Italy Project
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magauda · 2 months
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Giovani animosi, uomini dai capelli grigi corsero dalle parti di San Paolo
Innanzitutto è bene precisare come nei giorni precedenti l’armistizio Roma fosse protetta da diverse divisioni dell’esercito; all’interno delle mura vi era la divisione di fanteria “Sassari” che tuttavia aveva principalmente compiti di ordine pubblico; a presidiare le principali vie d’accesso alla città erano, a nord, la divisione corazzata “Ariete” all’altezza della via Cassia e la divisione…
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condamina · 2 months
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Giovani animosi, uomini dai capelli grigi corsero dalle parti di San Paolo
Innanzitutto è bene precisare come nei giorni precedenti l’armistizio Roma fosse protetta da diverse divisioni dell’esercito; all’interno delle mura vi era la divisione di fanteria “Sassari” che tuttavia aveva principalmente compiti di ordine pubblico; a presidiare le principali vie d’accesso alla città erano, a nord, la divisione corazzata “Ariete” all’altezza della via Cassia e la divisione…
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collasgarba · 2 months
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Giovani animosi, uomini dai capelli grigi corsero dalle parti di San Paolo
Innanzitutto è bene precisare come nei giorni precedenti l’armistizio Roma fosse protetta da diverse divisioni dell’esercito; all’interno delle mura vi era la divisione di fanteria “Sassari” che tuttavia aveva principalmente compiti di ordine pubblico; a presidiare le principali vie d’accesso alla città erano, a nord, la divisione corazzata “Ariete” all’altezza della via Cassia e la divisione…
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adrianomaini · 2 months
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Giovani animosi, uomini dai capelli grigi corsero dalle parti di San Paolo
Innanzitutto è bene precisare come nei giorni precedenti l’armistizio Roma fosse protetta da diverse divisioni dell’esercito; all’interno delle mura vi era la divisione di fanteria “Sassari” che tuttavia aveva principalmente compiti di ordine pubblico; a presidiare le principali vie d’accesso alla città erano, a nord, la divisione corazzata “Ariete” all’altezza della via Cassia e la divisione…
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bagnabraghe · 2 months
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Giovani animosi, uomini dai capelli grigi corsero dalle parti di San Paolo
Innanzitutto è bene precisare come nei giorni precedenti l’armistizio Roma fosse protetta da diverse divisioni dell’esercito; all’interno delle mura vi era la divisione di fanteria “Sassari” che tuttavia aveva principalmente compiti di ordine pubblico; a presidiare le principali vie d’accesso alla città erano, a nord, la divisione corazzata “Ariete” all’altezza della via Cassia e la divisione…
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ilbasketlivornese · 6 months
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FINAL FOUR DI COPPA ITALIA DI B: LA LL 1947 VOLA IN FINALE
(Tommaso Fantoni Tecnoswitch Ruvo di Puglia – Akern Libertas Livorno Final Four Coppa Italia LNP 2024 Old Wild West – Serie B Nazionale – Semifinali LNP 2023/2024 Roma, 16/03/2024 Foto M.Ceretti / Ciamillo-Castoria / LNP foto) Gli amaranto dominano la corazzata Ruvo di Puglia Incredibile prestazione della Libertas che, contro ogni pronostico, ha dominato la corazzata Ruvo di Puglia,…
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personal-reporter · 11 months
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Enrico Toti, eroe della prima guerra mondiale
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Uno dei personaggi più noti della storia italiana della Grande Guerra… Enrico Toti nacque il 20 agosto 1882 a Roma, nel quartiere San Giovanni, terzogenito di Nicola, ferroviere di Cassino, e Semira Calabresi. Nel 1897 Enrico si imbarcò come mozzo sulla nave scuola Ettore Fieramosca e rimase in Marina fino al 1905, prima sulla corazzata Emanuele Filiberto, poi sulla nave Barbarigo e infine sull’incrociatore Coatic. In seguito Tori venne assunto nelle Ferrovie dello Stato come fuochista, ma il 27 marzo 1908 fu investito da un locomotore in manovra presso la stazione di Colleferro e gli si dovette amputare la gamba sinistra poco sotto il bacino. Rimasto invalido e disoccupato a 26 anni, Enrico, con forza d’animo e un notevole spirito d’intraprendenza, avviò una serie di piccole attività artigianali e si allenò con nuotate nel Tevere e giri in bicicletta, inoltre viaggiò in Europa e in Africa sulle due ruote, lavorando come artista e attrazione nelle fiere e nei circhi. Allo scoppio della guerra mondiale, vedendo molti amici partire volontari, Toti chiese per ben tre volte alle autorità militari di poter essere arruolato, ricevendo però un netto rifiuto, così decise di volontariamente al fronte e con la sua  bicicletta nel luglio 1915 raggiunse Cervignano, cittadina del Friuli austriaco occupata dall’Esercito italiano, sede del comando della 3a armata e di ospedali, uffici e magazzini militari. In breve il giovane fraternizzò con militari e graduati, compiendo piccoli servizi e ricevendo in cambio vitto e alloggio, oltre a svolgere alcune mansioni per conto degli uffici del comando di tappa, tra cui il ritiro della posta nei punti di raccolta dei reparti e il trasporto all’ufficio ferroviario di Cervignano, dove la corrispondenza era vagliata, censurata e poi smistata. Enrico frequentava uffici e officine militari e passava le serate con i soldati nelle osterie del paese inoltre, eludendo la sorveglianza dei militari, valicò il limite territoriale dove erano relegati i borghesi, per dirigersi verso le zone degli scontri ma un giorno, intercettato da una pattuglia di carabinieri, fu fatto ritornare a Cervignano e successivamente rispedito a Roma. Dopo e un’appassionata lettera al comandante della 3a armata, che era Emanuele Filiberto di Savoia, duca d’Aosta Enrico riuscì a ritornare nuovamente a Cervignano nei primi mesi del 1916 e il  6 aprile ebbe il permesso di rimanere nella cittadina per lavorare all’ufficio postale militare presso il comando d’armata. Grazie al legame con soldati e ufficiali il giovane riuscì a farsi portare con il reparto in prossimità delle trincee, tra cui cave di Selz presso Monfalcone. In seguito, Toti passò dai ricoveri del 14° reggimento fanteria a quelli del III battaglione Bersaglieri ciclisti, con il compito di raccogliere la posta e consegnare giornali, sigarette, generi di conforto portati dalle retrovie, inoltre sbrigava piccole commissioni per i soldati che non potevano allontanarsi dal reparto. Il 6 agosto 1916, durante la sesta offensiva dell’Isonzo che portò alla presa di Gorizia e al crollo del primo fronte carsico, il III Bersaglieri fu incaricato di attaccare le trincee austro-ungariche di Quota 85, a est di Monfalcone, così Toti chiese e ottenne dai superiori, seppur in maniera informale e, il permesso di partecipare all’assalto. Durante l’azione Enrico fu visto sparare con il moschetto contro le mitragliatrici avversarie, poi, quando fu colpito, morì fra le braccia dei compagni. La storia di Enrico Toti resta viva ancora oggi, infatti nel 1958 la città di Gorizia gli dedicò  una statua in bronzo in piazza Cesare Battisti e la Marina militare italiana intitolò al giovane eroe il primo sommergibile del dopoguerra, costruito nei cantieri di Monfalcone, in servizio dal 1968 al 1999, che è esposto dal 2005 presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Read the full article
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Mattarella il 4 a Cagliari, è la decima volta in Sardegna
L’ultima volta in Sardegna è stata di recente, il 9 settembre scorso nel golfo dell’Asinara per la commemorazione dell’affondamento della Corazzata “Roma”.     La prima visita ufficiale, invece, il 2 ottobre 2017.     Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sabato 4 novembre torna per la decima volta in Sardegna, in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze…
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Europei maschili di pallavolo: l'Italia cade contro la Polonia
Gli europei maschili di pallavolo sono arrivati al loro atto finale: l'Italia, campione europea in carica, cede il titolo contro la Polonia. Alle ore 21, presso il PalaEur di Roma, gli azzurri sono stati battuti per tre set a zero da una Polonia troppo forte. Finisce con la medaglia d'argento, l'avventura europea della nazionale azzurra. Europei maschili di pallavolo: l'Italia "schiacciasassi"? Prima di parlare della finale, parliamo delle due squadre ma soprattutto del loro percorso. Partiamo dai padroni di casa che sono arrivati all'appuntamento europeo forti del titolo conquistato in Polonia nel 2021. Un europeo arrivato dopo la debacle olimpica di Tokyo 2020 con tanti giovani ragazzi integrati nel gruppo azzurro e l'uscita di colonne portanti come Juantorena. Quel successo europeo è stato il trampolino di lancio per l'Italia maschile della pallavolo che sempre in Polonia, l'anno dopo, conquistò anche il titolo di campioni del mondo. Le aspettative, quindi, per il gruppo azzurro erano altissime. L'occasione di giocare davanti al proprio pubblico, poi, ha aggiunto ulteriore pressione ma la nazionale capitanata da Giannelli si è dimostrata sicura, forte mentalmente e fisicamente ma soprattutto determinata a vincere. La dimostrazione della determinazione azzurra è nel suo percorso netto, senza sconfitte, ottenuto fino a questo momento. Il gruppo A con Germania, Serbia, Belgio, Estonia e Svizzera è stato dominato con 5 vittorie su 5 ottenute e soli due set persi (nell'ultima sfida contro i tedeschi, inutile al fine della qualificazione alla fase successiva già ottenuta). La fase ad eliminazione diretta ha visto l'Italia battere agli ottavi la Macedonia del Nord (tra i paesi organizzatori dell'europeo insieme a Italia, Bulgaria e Israele), l'Olanda ai quarti ma soprattutto la Francia (campione olimpico in carica) per 3 set a 0. Delle grandi prove di forza che proiettano l'Italia verso questa attesa finale. La Polonia: tradizione e forza Se c'è una nazionale che ha creato lo stesso percorso fatto di forza e dominanza all'interno di questo campionato europeo di pallavolo maschile è sicuramente la Polonia. I detentori della Nations League di Pallavolo sono una vera e propria corazzata. Il Gruppo C è stato terreno di conquista per i polacchi con cinque vittorie su cinque gare disputate ed un solo set perso. La fase ad eliminazione diretta, poi, è stata una lunga strada nella quale la Polonia ha conquistato "le teste" di vittime illustri: - Battuto il Belgio agli ottavi di finale - Battuta la Serbia ai quarti di finale - Battuta la Slovenia, vice campione europea nel 2021, in semifinale Insomma, la Polonia è un titano pronto a schiantare anche l'Italia. Di fronte, però, avrà una nazionale azzurra altrettanto forte e potente. Italia vs Polonia, un anno dopo il mondiale La sfida del PalaEur si preannuncia essere stellare. Un vero e proprio scontro fra titani. Due nazionale che, attualmente, sono le più forti e dominanti del panorama pallavolistico maschile. L'Italia, inoltre, potrà contare su un'altra arma importante: i tifosi. Il PalaEur della capitale registrerà il tutto esaurito e si preannuncia essere una vera e propria bolgia azzurra pronta ad esaltere le giocate degli atleti italiani. Riusciranno a spingerli verso la vittoria finale? Foto di Tania Van den Berghen da Pixabay Read the full article
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giancarlonicoli · 1 year
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11 ago 2023 15:48
AL "GIORNALE" SI SENTE LA MANO DEL NUOVO PADRONE: ANGELUCCI SCATENA IL QUOTIDIANO CONTRO ELKANN E CARLO DE BENEDETTI – IL PRETESTO SONO GLI ARTICOLI DI “DOMANI” SUI RAPPORTI TRA FRANCESCO ROCCA E IL RAS DELLE CLINICHE ROMANE, DA CUI PARTE UN FILOTTO CON TUTTI GLI INTERESSI IN SANITÀ DI YAK E CDB – “SI INTUISCE IL TENTATIVO DI FARSI SPAZIO NEL MONDO DELLA SANITÀ CHE DE BENEDETTI CONDIVIDE CON GLI ELKANN, OGGI EDITORI DELLA CORAZZATA DELLA SINISTRA ITALIANA…" -
Estratto dell’articolo di Stefano Zurlo per “il Giornale”
Si scrive De Angelis, ma si può leggere anche Rocca. Come nella prima pagina di fuoco cannoneggiata dal Domani, il giovane quotidiano corsaro fondato da Carlo De Benedetti. Ieri il giornale impallinava Marcello De Angelis che resta al suo posto, e subito sotto Francesco Rocca, con un titolo che è una gomitata in faccia: «il Governatore inesistente che aiuta solo gli Angelucci».
Le disquisizioni sulla strage di Bologna in quel pezzo restano sullo sfondo, c’è invece tutta una cascata di nomi che hanno a che fare con la sanità della Regione Lazio, orchestrata direttamente dal presidente e assessore Rocca.
Insomma, come spesso capita dietro una partita […] se ne intravede un’altra e si intuisce il tentativo di farsi spazio nel mondo della salute che De Benedetti condivide con gli Elkann, oggi editori della corazzata della sinistra italiana, la Repubblica, a sua volta per niente tenera con il duo Rocca - De Angelis.
La grande novità del 2022 è proprio l’ingresso della Exor nella sanità. E non con qualche carotaggio qua e là, ma con il massiccio investimento di un miliardo circa, spalmato fra Italia e Francia.
In Francia John Elkann ha puntato su Lione e sul prestigioso istituto Mérieux, di cui ha acquisito circa il 10 per cento, in Italia la cassaforte degli eredi della dinastia Agnelli è entrata nel gruppo Lifenet Healthcare, fondato qualche anno fa da uno dei più accreditati manager dell’universo delle cliniche private, Nicola Bedin, ex numero uno di un colosso privato come il San Donato e del San Raffaele. Ora, attraverso un aumento di capitale da 67 milioni, Exor ha il 44,7 per cento di Lifenet Healthcare.
[…] Nei mesi scorsi fra i gioielli della corona è arrivata la Casa di cura Città di Aprilia, una struttura creata dalla famiglia Sirri e oggi ospedale privato accreditato con il Sistema sanitario nazionale, dotato di un pronto soccorso con trentamila accessi l’anno.
Insomma, gli Elkann hanno un piede anche alle porte di Roma e oltre alla Città di Aprilia c’è anche l’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale che ha 200 posti letto e un organico di 360 persone, fra medici, infermieri, personale amministrativo.
[…] Gli Elkann corrono e anche De Benedetti non resta con le mani in mano. Kos, costola di Cir nata nel 2002, è leader in quel settore che si chiama long-term care e dunque nelle residenze per anziani, ma anche nella riabilitazione funzionale e psichiatrica. Se si guarda sulla mappa, si trovano 159 strutture di Kos, in particolare al Nord e al Centro, ma pure in Germania.
Non basta, perché anche De Benedetti continua a perfezionare nuovi business, esplorando aree in forte espansione. Ecco così le partecipazioni in società mirate, come la più recente in Twh Hypertension 3 dove nel portafoglio di De Benedetti c’è una quota strategica del 24 per cento.
[…] Di fatto il risiko in corso, con importanti iniezioni di capitali, tocca consolidati equilibri anche nel Lazio di Francesco Rocca, improvvisamente entrato nel mirino del Domani.
C’è molta politica in questo e c’è evidentemente anche un interesse più prosaico. Così si parte dal massacro di Bologna e si finisce in corsia, fra degenti, delibere e strategie dei grandi gruppi, come appunto gli Angelucci, prossimi editori del Giornale, sulla piazza della sanità pubblica della capitale da quarant’anni. […]
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lamilanomagazine · 2 years
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Messina, celebrazioni per il 150° compleanno della Regina Elena
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Messina, celebrazioni per il 150° compleanno della Regina Elena. Nell’ambito del programma degli eventi commemorativi del 114esimo anniversario del terremoto del 28 dicembre 1908, patrocinati dall’Amministrazione comunale, la città di Messina celebra i 150 anni dalla nascita della Regina Elena con una due giorni di iniziative, sabato 7 e domenica 8, promosse dalla Delegazione cittadina dell’Istituto della Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon per celebrare non soltanto il ricordo di Elena, in quanto soccorritrice, ma anche la sua figura di fervente cattolica e portatrice di virtù eroiche che ne hanno avviato il processo di beatificazione in atto presso l’Arcidiocesi di Montpellier. Il programma degli eventi, patrocinati dalla Regione Siciliana, dalla Città Metropolitana di Messina e da quella di Reggio Calabria, e dal Comune di Taormina, prenderà il via sabato 7. Per l’occasione, sarà presente in città la Principessa Elena d’Assia, pronipote della Regina Elena che alle ore 10, incontrerà a Palazzo Zanca il Sindaco Federico Basile; a seguire si terrà alla Batteria Masotto la cerimonia di deposizione in mare di una corona di fiori in memoria delle vittime del terremoto ed un omaggio al Monumento “Agli Eroici Marinai Russi”, primi soccorritori della popolazione. Domenica 8, dalle 9 alle 13 sarà emesso uno speciale annullo, a cura di Poste Italiane, per obliterare la speciale cartolina postale che riproduce un disegno dell’epoca nel quale è ritratta la Regina Elena in soccorso alla popolazione; mentre nel retro della cartolina sono ricordati i momenti salienti di quei drammatici giorni del 1908. L’annullo sarà disponibile, a partire da lunedì 9, presso l’Ufficio Postale di Messina – sportello filatelico – sito in via San Giacomo 11/b per i successivi 60 giorni, al termine dei quali verrà depositato presso il Museo della Comunicazione e di Storia Postale di Roma. Le iniziative di domenica 8, proseguiranno con la Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Cesare di Pietro Vescovo Ausiliare di Messina, con l’esibizione della Fanfara Bersaglieri dei Peloritani e, nel pomeriggio, alla presenza della principessa Elena d’Assia, si terrà una conferenza stampa su “Elena di Savoia eroica soccorritrice dopo il terremoto di Messina”, moderata dall’avv. Silvana Paratore, cui interverranno il prof. Antonio Baglio, Mons. Cesare di Pietro, e la Sorella Antonella Carnazza. Storia Nella storia di una città spesso un evento diventa il simbolo della città stessa. Questo accadde anche per la città peloritana che il 28 dicembre 1908 divenne, suo malgrado, testimone di una immane tragedia. La città dello Stretto fu colpita da un tremendo terremoto e conseguente maremoto che uccise 100.000 persone. Tra le prime autorità ad intervenire in Sicilia la Regina Elena. Immediatamente la Famiglia Reale attivò la macchina dei soccorsi, guidata dalla Regina Elena che poco tempo prima aveva creato il corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa. La stessa Sovrana si occupò personalmente della cura di centinaia di feriti, a bordo della corazzata “Vittorio Emanuele”, trasformata per l’occasione in una nave-ospedale. Particolare attenzione pose per anni ai tantissimi orfani di quell’immane tragedia. Il 5 aprile 1937 Papa Pio XI le conferì la Rosa d’Oro della Cristianità, sottolineando le virtù cristiane e di carità verso i sofferenti. Messina non ha mai dimenticato questa importante figura reale e nel 1960 realizzò una imponente statua marmorea (unica al mondo dedicata alla Sovrana) posta in Largo Seggiola.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delinquenzanews · 2 years
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La corazzata Lazio Rugby 1927 vince contro il Rugby Civitavecchia
La corazzata Lazio Rugby 1927 vince contro il Rugby Civitavecchia
Una giornata di Rugby che era prevista per il CRC sconfitta al CPO Giulio Onesti a Roma per 61 a 0. Il Rugby Lazio 1927 è primo nella classifica del Girone 3 della serie A e mantiene la sua posizione nella giornata di domenica 11 dicembre portando a casa bottino pieno. La prestazione del Rugby Civitavecchia viene così analizzata dal Coach Mauro Tronca: “  E’ stato un incontro ben giocato dal…
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corallorosso · 3 years
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SAN MARINO, LO "STATO CANAGLIA" Quell'indocile staterello grande poco più di Piazza Duomo, sta creando qualche grattacapo alla corazzata Italia e al di Lei Ministro degli Esteri. Oh Dio, per creare problemi a Di Maio basterebbe chiedergli la tabellina del 7 o molto più crudelmente la coniugazione di un qualsiasi verbo, senza infierire con gli irregolari. Fatto sta che San Marino é finita di fatto nella Lista dei Paesi nemici, altrimenti detti "canaglia" che non si inchinano alle Leggi dei Paesi evoluti, tra i quali ovviamente (nonostante Di Maio) figura anche l'Italia. Veniamo ai fatti. In un periodo di carenza vaccinale, mentre dagli schermi tv, più o meno improvvisati esperti, discutevano sulla bontà dei vaccini, La Repubblica dei Capitani, si era messa diligentemente in lista per vaccinare il suo Popolo. Dopo un incontro durato sei ore per spiegare a Di Maio dove si trovasse San Marino, perché era li' e che non era un quartiere di Riccione, la risposta fu di puro stampo leghista : Prima gli Italiani. I Sanmarinesi attesero pazientemente che i vaccini benedetti dall'UE, arrivassero sulle pendici del Monte Titano, in particolare il Pfizer, considerato "salvavita". Ma non arrivarono nemmeno le siringhe. Busso' alla porta del castello il Diavolo veste Putin, con la fialetta in mano dello Sputnik V, e come fa ancora Mastrotta, si mise a decantare l'improbabile bontà del prodotto. La Repubblica, stremata dall'attesa, accetto' il regalo russo. E vaccino' tutti i suoi Cittadini. Ma per l'UE, il vaccino non vale e quindi niente "green pass" a meno che il Popolo non si sottoponga ad un'altra dose di vaccino benedetto da Santa Madre Europa. Cosa che i Sanmarinesi non vogliono fare, preoccupati da quel "miscuglio vaccinale" nelle loro vene. Ma sappiamo che senza la Carta Verde non puoi nemmeno andare in toilette figuaratevi andare a lavorare in strutture scolastiche e sanitarie, o accedere a fiere, congressi, musei, teatri, cinema, piscine, parchi divertimento, centri termali, sale giochi in territorio italiano, né sedersi all’interno di bar e ristoranti se non entro il perimetro della loro Repubblica; ma nemmeno far visita ai parenti in ospedale e nelle residenze per anziani, prendere aerei o treni o imbarcarsi da qualche località italiana. Insomma saranno reclusi in pochi ettari di terra, sovrana ma isolata dagli altri. Ed ecco la genialata del Di Maio. Proroga fino a metà Ottobre dell'obbligo di presentare il Green Pass. Si va bene, ma dopo ? Dio vede e provvede. Le lamentele della piccola Repubblica sono giunte alle orecchie di Spock-Lavrov, Ministro degli Esteri russo. Incazzato é arrivato a Roma per chiedere all'amabile Ministro Di Maio, come mai i Sanmarinesi sono esenti ed i russi (vaccinati con il medesimo vaccino) invece NO. Voci di corridoio della Farnesina dicono che Giggetto s'é chiuso in bagno fino a quando il mastino russo non é tornato a Mosca. Ma poi, il 15/10, che succederà con San Marino ? L'ultima volta che abbiamo avuto un problemino con loro, abbiamo mandato l'Esercito a presidiare i confini. Era il lontano 1957 e la Repubblica dei Capitani si diede un Governo Social- Comunista. Apriti cielo. Mandammo i soldati a far la guerra ad uno dei pochi Paesi contro i quali probabilmente avremmo vinto. Era la "Notte di Rovereta". Il Governo dei mangia-bambini cadde e le truppe si ritirarono. Potremmo armare i soldati di siringhe e Pfizer e sterminarli, pardon vaccinarli, tutti, alla faccia dello Sputnik e dei Cremliniani. La pace sarebbe salva. L'Onore un po' meno. Claudio Khaled Ser
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gianssnow · 4 years
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Top e flop 2020
Questo pezzo non riguarderà i film usciti nelle sale nel 2020 (anche perché ne ho visti molto pochi, non un campione attendibile), ma i film che ho visionato personalmente nell’anno appena trascorso. Di conseguenza ci saranno film di tutti i tempi, di tutte le nazioni, di tutte le colorazioni, di tutte le tipologie di suono, muti, sonori o musicali e chi più ne ha più ne metta. Questi sono solo una piccola parte dei film guardati, i migliori e i peggiori. Sarà insomma un compendio di consigli e sconsigli, con la garanzia che il sottoscritto è sempre dalla parte del pubblico e detesta i film barbosissimi che ricevono i magnificat della critica parruccona e dormiente. Lista dedicata al mio Maestro Massimo Bertarelli.
I migliori (10 e lode):
Family Life
La ragazza con la valigia
I grandissimi (voto 10)
I vitelloni
La sposa in nero
Hana-bi
Il pianeta delle scimmie
Il sorpasso
Umberto D.
La caccia
Un uomo da marciapiede
Miseria e nobiltà
C’eravamo tanto amati
Un volto nella folla
Un mercoledì da leoni
Wargames 
Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo 
Rosemary’s Baby
I notevoli (voto 9)
I visitatori 
Furia
Cimitero senza croci
Orgasmo
Harvey
Aguirre furore di Dio
A prova di errore
La guerra dei mondi (1953)
Kapò
Il texano dagli occhi di ghiaccio
Dancer in the Dark
La grande bellezza
Guardie e ladri
Odio implacabile
Re per una notte
Alba fatale
La mia vita da zucchina
Rocco e i suoi fratelli
La corazzata Potemkin
Francesco, giullare di Dio
Gli orrori del liceo femminile
After Life
Il romanzo di Mildred
Notte senza fine
Il capitalista
La notte di San Lorenzo
Non si uccidono così anche i cavalli?
La storia di una monaca
Reazione a catena
Bassa marea
Parole, parole, parole...
Arriva John Doe!
Domenica d’agosto
Il tempo del raccolto del grano
The Nice Guys
Bugsy
El Cid
Tutti a casa
Reality
La marcia su Roma
Ultimo domicilio conosciuto
La collina del disonore
Manhunter 
Leon Morin, prete 
Spider Baby 
I soliti ignoti
Toy Story 4 
Milano odia: la polizia non può sparare 
Ragazze interrotte 
20.000 leghe sotto i mari 
Blood Diamond 
Il cattivo tenente
8 1/2 
L’ultima eclissi
Chicago
Nessuno lo sa
Un mondo perfetto
Sette notte in nero
Le vie della violenza
L’ultima risata
I tartassati
Piccole volpi
Nazarin
I guerrieri della notte
Il ritratto di Jennie
Testimone d’accusa
I discutibili (voto 5)
Birdcage Inn
Ballando con uno sconosciuto
L’ora più buia
Per favore, non mordermi sul collo!
Il conte di Essex
Donne in attesa
Tokyo Fist
Gozu
Il grande inquisitore
Mariti
Porcile
Dark City
Ashes of Time
La notte dei serpenti 
Le parole che non ti ho detto
Un americano a Parigi 
Linea mortale
Una lunga domenica di passioni
Zona di guerra
Elizabeth
Le porcherie (voto 0-4)
I visitatori 2: Ritorno al passato
Conoscenza carnale
Midsommar 
Cronos
La terza parte della notte
Utamaro e le sue cinque mogli
Lo specchio
American Beauty
Il serpente di fuoco
Gli amori di una bionda
Lo spirito dell’alveare
Room
Burning - L’amore brucia
I diavoli
The Endless
Before Midnight
Borat
Mind Game
Tempesta di ghiaccio
Cuore selvaggio
L’elemento del crimine
Valhalla Rising
Giochi nell’acqua
Nel corso del tempo
Racconto di Natale
Lion - La strada verso casa
Yi yi - E uno... e due!
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