#cose nerd
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#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#paperino#zio paperone#paperon de paperoni#banconota#paperdollari#deposito zio Paperone#paperopoli#Disney#disneyana#cose nerd#nerd#nonna papera#Pippo#Topolino#moneta#collazione#moneta Disney#Rockerduck#Paperoga#Gastone#fumetti Disney
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sono già affaticata ma confido nella mia pluriennale esperienza con la palestra sanremo
#metti francesco costa e amadeus nella stessa stanza e ottieni un sequestro di persona più lungo di quello di aldo moro probabilmente#purtroppo sono nerd di queste cose cioè io mi seguirei pure la live sulle elezioni slovacche senza problemi
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Oggi sono uscita per la seconda volta con la mia ex collega dell'università di Napoli, che da qualche mese si è trasferita dal centro-sud del Giappone a Tokyo.
Una tra le tante cose che ci siamo dette è stata:"No assolutamente non rimarrò a vivere in Giappone per tanto tempo".
È una cosa a cui penso da tempo: mi sono data come termine per pensarci il 2028 quando mi scadrà il visto, potrei anche rimanere qualche annetto in più, ma in questo paese non ce la si fa a rimanere a lungo. È impossibile perché è letteralmente insopportabile viverci, dopo un po'.
A volte lo sento un po' come un "fallimento": insomma, la "naturale" conclusione di una vita fatta a studiare una lingua e tutte le sfumature di un paese è quello di andarci a vivere, un giorno. Non è mai stato un mio grandissimo desiderio o l'obiettivo prefissato da tutta la vita, come nemmeno quello di venire qui 6 anni fa con la borsa di studio, per carità, però è successo e le occasioni me le sono prese in virtù della loro rarità. Però, ecco, si materializza questa opportunità di dare una degna conclusione al sangue buttato sui libri, e poi... capisci che non fa per te.
Poi però penso ai miei ex professori che dopo aver vissuto qui come ricercatori per 7 anni sono tornati a vivere a Castellammare di Stabia (manco in Europa o chessoio), cioè proprio a casa: hanno preferito Napoli al Giappone... LORO... quindi chi sono io per dire che il fatto che non voglio vivere più qui sia effettivamente da considerare un fallimento?
Una volta sotto un video su IG ho letto questo commento:

Giuro su Dio che mi stavo per mettere a piangere per quanto lucida, precisa e puntuale sia la descrizione di questo paese che viene solo osannato a destra e sinistra per FUTILITÀ, quando, appunto, è una damigiana piena zeppa di merda.
È impossibile rimanere in questo paese perché tu devi dare TUTTO (soprattutto la pazienza per sopportare loro e la loro mentalità di merda), per avere indietro che cosa? Un bel cazzo di niente, anzi, ti devi sorbire pure il razzismo (sempre velato, perché loro sono "gentili ed educati"). Gli unici che possono rimanere sono: gli americani (perché sono letteralmente abbagliati dalla questione "sicurezza") che spesso so già sfondati di soldi (quindi grazie al cazzo che ti godi il miglior Giappone che possa esistere); quelli costretti dalle circostanze (lavoro troppo buono/famiglia ormai radicata qui); e qualche pazzo weaboo/nerd/quasi-hikikomori.
Per il resto, le persone normali con un cervello e che hanno la possibilità di andarsene, se ne vanno... sempre.
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Di tutte le cose che ho imparato a scuola ce ne sono alcune che mi sono entrate subito dentro come un cuneo, e lì sono rimaste, senza essere sempre messe a frutto. Ricordo con esattezza il momento in cui le ho recepite, colpito dallo stupore con cui si accoglie ciò che ci fa stare bene, come accade nei video in cui i neonati mangiano il gelato per la prima volta.
Spesso queste lezioni sono semplici parole e, non di rado, sono parole greche. La parola che mi gira in testa da qualche giorno è “tèmenos”, il cosiddetto “perimetro sacro”. Delimitando sulla terra il tèmenos, i greci distinguevano ciò che era sacro da ciò che non lo era. All’interno del tèmenos venivano costruiti i templi ed era una spazio così intoccabile che, rifugiandovisi, non si poteva essere uccisi.
Ciò che mi colpì, però, non fu tanto la spiegazione storica, quanto quella simbolica e legata all’etimologia del termine (derivante dal verbo “temno”, tagliare), che la professoressa aggiunse con evidente entusiasmo, forse pescando l’informazione tra quelle che a suo tempo avevano colpito lei stessa.
Il ritaglio di terra che designa un tèmenos, infatti, rappresenta simbolicamente un corrispondente ritaglio di cielo, connettendo di fatto il mondo degli uomini con quello delle divinità. Il tèmenos non era un semplice perimetro: tramite l’atto del tracciamento delle sue linee si costruiva un legame con l’intangibile.
Ma vengo al punto: sempre nello stesso periodo, all’epoca del liceo, mi capitava di utilizzare il concetto di “cosmogonia”, l’origine divina dell’Universo, per associare a ciascun corpo celeste una delle persone che per me erano importanti. Era umorismo nerd fatto per far ridere un amico, ma al quale credevo fermamente. Ed era soprattutto il segno di una tendenza all’idealizzazione che mi è servita e mi ha nuociuto, e che mi sta abbandonando solo ora, dopo molti molti anni.
In questi giorni sono stato male, come mai mi era successo in vita mia. Non ero mai entrato in ospedale come paziente, solo come familiare. È stato un cambio di prospettiva illuminante. Mi è stato detto spesso che non riesco a non anticipare, a non sacrificarmi, che non so stare fermo e ho bisogno di avere un ruolo di accudimento attivo nella relazione. Stavolta, però, ci ha pensato il corpo a immobilizzarmi. E senza i miei strumenti di conforto, disorientato su un letto, sono stato circondato da un recinto d’amore. Conoscevo già quell’amore, ciò che non sapevo è che quell’amore era un tèmenos.
Abbassando gli occhi, ho smesso finalmente di scrutare le stelle e, seguendo con lo sguardo il cielo proiettarsi, ho raggiunto una terra fatta di persone vive, fallibili, ma presenti, che si stringevano intorno a me senza risparmiarsi, contenendomi. Il loro amore non è una cosmogonia perfetta, perché le persone che ci amano davvero sono un tèmenos. Sono il segno che l’amore umano è anche divino proprio perché, non perfetto, alla perfezione aspira.
E dentro quel tèmenos non si può essere mai uccisi.
#ninoelesirene#pensieri#frasi#persone#riflessioni#sentimenti#letteraturabreve#emozioni#amore#aforismi#temenos
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Blue (Brown) Monday 2025
Oggi è il blue monday 2025, il terzo lunedì del mese di gennaio, ritenuto essere il giorno dell'anno più triste per gli abitanti dell'emisfero boreale. Oggi è il giorno in cui Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, corona un suo sogno: diventare un pilota Ferrari. Oggi 20 gennaio 2025 è il giorno dell'inauguration day, negli Stati Uniti, in cui il 47° presidente neo eletto si "riprende" la Casa Bianca.
Una giornata ricca di eventi quindi. Il mio 20 gennaio comincia presto, ore 6:30 del mattino il momento in cui mi sono seduto davanti al computer con un mega caffè. Ho tanto lavoro e mi devo muovere in anticipo.
La mia performance da nerd al "cervello elettronico" è performante. Che cacchio ho messo nel caffè? Sicuro che fosse zucchero? Finisco la serie di documenti in anticipo, a tal punto che riesco a muovermi per una commissione che rinviavo da un po' di tempo.
Sono cotto e ho fame, è quasi mezzogiorno, rientro a casa e sulla strada di ritorno posso fermarmi al supermercato per acquistare un paio di cose che mancano nella dispensa.
Oramai conosco le corsie come le mie tasche, potrei superare anche la prova della confezione di assorbenti "quelli che uso sempre, ma si quelli nella scatola viola", saprei dove trovarla quella maledetta scatola viola.
La cassiera mi conosce, sa come pago, sa che il sacchetto biodegradabile che le chiedo me lo dovrà aprire lei, se non vuole un cliente impacciato che le ferma la cassa per un'ora e tre quarti intento ad aprire il sacchetto biodegradabile.
Pago, tac! Saluto, tac! Esco, tac! Punto la mia auto, tac! Premo il pulsante di apertura sulla chiave, tac! Non si apre, tac...ci sua!
Niente non si apre. Provo a inserire la chiave direttamente nella serratura delle portiere gira, male ma gira, ma male anzi malissimo non si apre l'auto. Appoggio la testa sull'auto sconsolato.
A quel punto, si proprio a quel punto noto lei. Una donna che mi guarda, con sguardo stranito. Faccio finta di nulla, non so chi sia e in questo momento ho altro a cui pensare.
Ok, i pomeriggi passati davanti la TV a guardare MacGyver procrastinando i piani bellici per conquistare la gnagna, negli anni '80, forse mi tornano utili. Il portellone del bagagliaio. Se riesco ad aprirlo, è una serratura che ho sempre usato spesso, mi darà la possibilità di spianare i sedili posteriori e raggiungere il comando di apertura delle portiere.
Lei è sempre lì, elegante nel suo cappotto color cammello indossando un delizioso cappello intonato, che mi guarda con uno sguardo spaesato. Ma non ora, devo aprire il bagagliaio e fare una sorta di percorso di guerra per raggiungere l'obiettivo.
La chiave non apre il portellone.
- Calma Rino - mi ripeto a bassa voce - stai calmo.
- Non ci riuscirà mai - sento dire con tono glaciale dalla donna.
- Mi scusi? - le chiedo rivolgendomi con lo sguardo verso di lei.
- Le stavo dicendo che lei non ci riuscirà mai - mi ribadisce, quasi infastidita - Vuole provare con queste? - mi chiede facendomi vedere delle chiavi.
- No grazie, ho le mie vede? - faccio tintinnare le chiavi e il portachiavi - queste sono le mie chiavi.
- Vero, ma quella è la mia auto e non la sua.
Un dubbio, come un lampo. Un brivido lungo la schiena che diventa subito una goccia di sudore che scende sempre sulla schiena. Guardo la targa... qualcosa non torna. Guardo l'auto di fianco alla destra dell'auto oggetto di contenzioso e... sì le lettere e i numeri mi tornano giusti.
Cerco di sfoggiare un sorriso di circostanza, ma credo di aver assunto un'espressione alla Igor quando vede il Dott. Frankenstein (si dice Franchenstiin). Alzo le mani in segno di resa. Mi muovo come se fossi un cavallo sulla scacchiera. Due passi avanti e poi uno di lato.
Apro l'auto, gemella per modello e colore di quella al suo fianco, deposito il sacchetto della spesa al suo interno. Senza proferire parola apro una scatola appena acquistata e poi ritorno dalla donna.
- Mi permette? - le chiedo con aria dismessa - mi scuso del mio macroscopico errore, la prego di accettare questo.
- Un Bacio Perugina? - mi chiede quasi incredula.
Ritorno su i miei passi, mi ripiego nell'auto e mi ripresento a lei.
- Si, ha ragione "solo" un Bacio? Mi permetta di donarle anche questo - nelle mani le porgo un altro Bacio Perugina.
- Perché due - mi chiede incredula.
- Perché la cazzata che ho fatto ha generato degli interessi da usuraio, pari al 100%, quindi le ripago anche gli interessi.
Alza gli occhi al cielo e prende anche il secondo cioccolatino - Le auguro una buona giornata - mi dice frettolosamente mentre sale sulla SUA auto.
Mi siedo in auto, la MIA auto, aspettando che lei se ne vada, uscendo dal parcheggio. Anzi aspetto qualche minuto per avere la certezza che tra noi due si crei uno spazio temporale così grande da evitare possibilità matematiche di rincontrarci, anche se per una sola volta, nel corso delle nostre esistenze.
Sono sicuro, vedendola contrarre le labbra in auto mentre si allontanava, che si sarà messa a ridere di me. Avrebbe potuto farlo davanti a me, un sorriso o una risata rincuora se ben fatta, se nasce da un sentimento di ilarità.
Un sorriso può illuminare una situazione iniziata male. In alternativa fermarsi alla prima gastronomia di fiducia, comprando dei supplì da mangiare in auto, mentre si scuote la testa per la figura di merd4 appena fatta, non sarà la stessa cosa ma un pochino aiuta. Credo.
Blue Monday, ci rivediamo l'anno prossimo. Non mi troverai impreparato, comincia a preoccuparti.
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Made in China
Con l'arrivo dell'ultimo pacco dalla Cina posso personalmente tirare un paio di somme su ciò che ho acquistato negli anni e sulla qualità della merce.
Il sito che ho usato maggiormente è Geekbuying.com - scoperto per caso durante una promozione - dove ho preso una retro console portatile ANBERNIC RG35XX, un aspirapolvere ULTENIC FS1, un tablet N-ONE npad pro.
Tutte queste cose sono arrivate funzionanti, senza difetti, in tempi rapidi se consideriamo la spedizione internazionale e sopratutto.. funzionano ancora.
Questo infatti è solitamente il cruccio maggiore per chi acquista da ecommerce cinesi, la bassa qualità dei prodotti e la difficoltà - eufemismo - a fare il reso o a ottenere un rimborso. Per quanto mi riguarda mi sono sempre diretto verso prodotti con recensioni disponibili anche fuori dal sito di vendita, forse solo la batteria dell'aspirapolvere ha perso parte della carica ma usandolo tutti i giorni spesso più volte al giorno direi che ci possa stare.
Veniamo ora alle novità di quest'anno: Temu e Aliexpress.
Da Temu il consiglio è sempre quello di stare alla larga dalla app per i motivi di privacy che avevamo trattato in precedenza. Personalmente l'ho installata su un muletto anonimo e come per aliexpress ho utilizzato Paypal per evitare di pagare con la mia carta di credito.
Anche qui gli articoli sono arrivati integri, velocemente e senza problemi doganali: un soffiaspiratore portatile a turbina, un joystick arcade usb e una retroconsole portatile clone della ANBERNIC.
Anche stavolta tutto funzionante, solo il joystick sembra più fragile però il futuro erede ci gioca e non ha di che lamentarsi.
Finiamo con Aliexpress. Approfittando degli sconti che finiscono domani 26 marzo ho preso 2 gamepad usb copia di quelli per il Super Nintendo e due joystick wireless con retroconsole su chiave hdmi.
Conclusioni:
Ogni singolo acquisto considerata anche la spedizione gratuita è risultato come prezzo estremamente economico. Io sono un nerd per quanto concerne il retrogaming e prima di mettere in mano a mio figlio dei joystick/pad più seri e costosi ho deciso di intraprendere questa strada.
E' ovvio che se si fa la comparazione con plance di marche più famose o autocostruite i joypad non reggono il confronto, ma questa non è mai stata la motivazione iniziale - se poi dovessimo considerare il paragone su cui passiamo due strati di nostalgia la cosa prende ovviamente una piega non imparziale: chi ha giocato da ragazzino coi pad della nintendo li ricorda - GIUSTAMENTE! - indistruttibili e di ottima fattura. Riprenderli in mano adesso a quaranta anni con le manone di uomo adulto sarebbe uguale? La domanda è retorica.
Tuttavia per chi volesse cimentarsi con emulazione online e offline - o portatile - questi siti si rivelono un punto di partenza interessante con una spesa davvero ridotta se si ha la pazienza e attenzione di controllare cosa si stia acquistando mettendo in conto che se dovesse verificarsi qualche problema avvalersi delle garanzie a tutela del consumatore che abbiamo in Europa non sarebbe così automatico nè scontato.
Ultimo spunto interessante, chi volesse assemblare il proprio controller/gamepad/joystick potrebbe acquistare i pezzi sfusi sulla cui qualità sembrano esserci recensioni decenti - anche qui la qualità quella più elevata si paga e ci sono siti in UE che se ne occupano e che garantiscono assistenza clienti e garanzia post vendita.
Basta essere consapevoli di tutto questo per una esperienza d'acquisto decente, per il momento io non ho di che lamentarmi.


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Non abbiamo molto spesso ospiti a cena in questo appartamento, ma sopratutto non ne ho quasi mai io, le poche volte che capita, quasi sempre si tratta di amiche delle mie coinquiline, e comunque non succede frequentemente.
Ieri però ho avuto due ospiti, cosa per me ancora più rara. Si trattava del mio amico Alberto, che è poi l'unico mio amico che anche qualche volta era già stato a cena a casa, che ieri è venuto a mangiare da noi insieme alla sua quasi-fidanzata, che si chiama Giada.
E' stato proprio Alberto a usare questo termine qualche volta parlando con me, "quasi-fidanzati", perché lui e Giada non sono proprio fidanzati, ma neanche solo amici. In realtà di fatto sono fidanzati a tutti gli effetti, più di molte altre coppie, secondo me semplicemente non vogliono usare quella parola per sentirsi più liberi.
Comunque, ieri sono venuti a cena, e abbiamo mangiato tutti insieme, con le tre studentesse che abitano con me. Alberto era già venuto altre volte, e anzi è l'unico essere umano maschio esterno a poter entrare in questa casa senza che le mie coinquiline si nascondano in camera, Giada era la prima volta che veniva, ed è stata subito molto simpatica alle mie compagne di appartamento.
A cena siamo stati molto bene, era una specie di cosa pre-natalizia. Per l'occasione le mie coinquiline sono rimaste vestite, non che di solito cenino nude: nel senso che non si erano messe il pigiama come fanno di solito, e abbiamo mangiato in parte cose preparate da noi, in parte cose prese nel reparto gastronomia del supermercato.
Abbiamo parlato di molte cose mentre mangiavamo. Alberto è come sempre pieno di argomenti, e continuo a vederlo a volte più come un obiettivo da raggiungere che come un semplice amico. Giada si è mostrata una ragazza molto colta e creativa, un po' al di sopra di livello rispetto ai discorsi un po' più semplici che facciamo io e le mie coinquiline, abbiamo parlato di musica e lei nominava musicisti che non avevamo mai sentito prima. Ecco, diciamo che era una ragazza un po' nerd, ma molto simpatica. Una con cui non staremmo a cena tutti i giorni, più adatta per un ragazzo serio e diligente come Alberto. Però, incontrandola così in una cena occasionale, è piaciuta sia a me che alle mie compagne di casa.
Dopo cena sono rimasti fino a tardissimo. Comunque certo, a pensarci Alberto è l'unico amico vero e affidabile, che ho in questo periodo. Non lo so, se questo sia un problema, o se in fondo sia normale, o addirittura un bene, considerato quanto è difficile avere un'amicizia così sincera.
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Non mi toccano più di tanto queste parole, per quanto io credo siano vere, perché chiunque mi abbia detto cose del genere poi mi ha sfanculizzato da un momento all'altro ma riconosco che so essere una vera e brava amica. C'è da dire che però erano solo ragazze quelle che mi hanno illusa eh. Lui è un ragazzo dell'associazione, amico di Riccardo e da qualche mese anche mio amico, anche se non è che abbiamo fatto chissà quali discorsi per far sì che mi definisse una sua Amica con la A maiuscola, le uniche cose che ho fatto sono nel messaggio ma forse per lui non è così scontata come cosa. Riccardo mi disse che quando lo aveva conosciuto non aveva amici, tanto meno la ragazza, un po' come ora. Il fatto è che io ti tratto come mi tratti, quindi se ricevi del bene da me è perché anche tu me ne dai in cambio. Tornando al discorso amicizia, mi piacerebbe dire lo stesso, ma non mi ci sento così in confidenza da dirgli tutto tutto anche perché diciamo che non sa consolarmi se sto giù e quando siamo con gli altri poche volte mi rivolge parola, è più spigliato in chat o quando esce solo con me e Ric. È un tipo un po' particolare, un nerd, un po' bruttino, molto timido e introverso però sa riconoscere il valore delle persone e non parlo solo di me, ma anche di come vede gli altri. Fa le sue cappelle ogni tanto ma vabbè, chi non le fa. Tutto sto pippone per dire che la gente (ok, le ragazze) che non mi ha voluta conoscere meglio si sta perdendo una vera amica, anche io ho i miei difetti e tanti poi, però se c'è una cosa che non ho mai fatto è stata abbandonare un'amicizia senza motivo o solo perché ho trovato di meglio, devi farmi un grosso torto per far sì che me ne vada da te e tante volte ho pure chiuso un occhio per certe cose che ho subito, finché non sono esplosa e poi hanno deciso che la stronza ero io che le ho definite "false amiche" ma vabbè, storia di 5 anni fa lasciamola lì dove è. Fatto sta che solo i ragazzi mi vedono come un'ottima amica (no, non è vero, si sono innamorati di me e per questo fanno gli amici, tranne lui spero, basta spasimanti) e il problema è che o li ho a 900 km oppure è lui che a stento mi rivolge parola dal vivo 🤷🏻♀️
Sempre che un'amica femmina mi manca, o un gruppo di amiche tutto mio con cui divertirmi. Per quanto mi sia andata male con le ragazze ci spero sempre ma evidentemente faccio schifo a tutte...
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⚡LUCCA COMICS 2024: GLI ANNUNCI DI J-POP MANGA
Senpai in an Otokonoko e Alya Sometimes Hides Her Feelings in Russian arrivano in Italia anche formato fumetto!

Dopo le novità targate Crunchyroll, ecco quelle di casa J-POP Manga arrivate fra sabato e domenica al Lucca Comics & Games 2024. Poche, ma buone dai.
Come sempre, applaudo quando ci si affetta a portare le versioni cartacee di opere appena animate e Senpai in an Otokonoko e Alya Sometimes Hides Her Feelings in Russian sono apprezzabili come scelte; hanno pure entrambe dei sequel già confermati. Approved!
LOVE IS AN ILLUSION! di Fargo

Dalla Corea arriva un altro grande successo di Lezhin dopo BJ Alex e Killing Stalking
Hye-sung ha trascorso tutta la sua vita credendo di essere un Alpha dominante, la migliore combinazione genetica che gli potesse capitare. Il suo mondo, però, si capovolge quando scopre di non essere un Alpha, bensì un umile Omega! A complicare le cose, un movimentato incontro con Dojin, Alpha che non sopporta gli Omega, farà crollare definitivamente ogni sua certezza. I due litigano in continuazione e sembra siano caratterialmente incompatibili ma… la loro chimica è incredibile. Sarà davvero solo colpa dei feromoni?
10 volumi - Serie conclusa
LA MIA SENPAI È UN RAGAZZO di Pomu

La serie finalista ai Next Manga Award 2021 con adattamento animato in streaming su Crunchyroll!
Sin da piccolo, Makoto Hanaoka ha sempre adorato cose considerate “da bambine”, nonostante la disapprovazione della madre. Ormai consapevole che la società si aspetta altro da un ragazzo, ora che frequenta il liceo si limita ad esprimere la sua vera indole a scuola, dove indossa una divisa femminile e una parrucca dai capelli lunghi. Un giorno riceve la confessione amorosa da parte di una compagna, Saki Aoi, che si è innamorata di lui avendolo scambiato per una donna. Anche dopo aver chiarito il malinteso, Saki non si rassegna e desidera comunque avvicinarsi al senpai. Ma Makoto è nel cuore anche di Ryuji Oga, suo amico d’infanzia, per il quale questa attrazione è però ancora un segreto da custodire. Traendo energie positive da questo insolito triangolo, Makoto troverà gli stimoli per accettare se stesso e sopportare il peso delle aspettative riposte su di lui.
9 volumi – Serie in corso
LA TOMBA DEL FARAONE di Keiko Takemiya

Per la prima volta in traduzione italiana un altro capolavoro dell’autrice de Il poema del vento e degli alberi e Verso la Terra!
Dopo quattromila anni di civiltà, l’antico Egitto entra in un periodo di guerra e caos. La regione di Esteria, viene invasa e distrutta dal Paese vicino, Urjna, e dal suo faraone, Sneferu. Il principe Sariokis giura di vendicarsi di Sneferu e di vendicare Esteria. La tomba del faraone è l'opera che ha portato Keiko Takemiya al successo nel 1974, due anni prima di pubblicare Il poema del vento e degli alberi.
4 volumi – Serie conclusa
FIREFLY WEDDING di Oreco Tachibana

Lo shojo del momento, candidato ai Kono Manga ga Sugoi!, Kodansha Manga Award, Next Manga Awards
Epoca Meiji. Satoko è nata baciata dalla fortuna: è bellissima, ricca di famiglia e il suo unico desiderio �� quello di sposarsi con un buon partito. Tutto potrebbe andare per il verso giusto se non fosse che un giorno, all’improvviso, un uomo misterioso cerca di ucciderla. Per salvarsi, Satoko fa al suo assassino una proposta di matrimonio…
4 volumi – Serie in corso
ALYA SOMETIMES HIDES HER FEELINGS IN RUSSIAN di Sansan Sun, Tenamachi Saho

La serie romcom da cui è stato tratto l’anime di successo su Crunchyroll!
La fredda e affascinante Alya, di origini giapponesi e russe, è una delle ragazze più popolari della scuola. Il suo compagno di banco, Masachika Kuze, è invece un ragazzo nerd e appassionato di anime. Alya, innamorata di Kuze, di tanto in tanto gli mormora delle dolci frasi in russo, certa di non essere capita. Ma quello che Alya non sa è che il suo amato, grazie alla passione del nonno per la lingua russa, capisce perfettamente le sue parole e finge abilmente il contrario!
5 volumi – serie in corso
VEIL di Kotteri

“Lui”, un agente di polizia, è in servizio quando incontra per caso una ragazza per strada. “Lei”, che non vede, cammina reggendo un bastone ed è in fuga da una città lontana. Quando lei dice di essere in cerca di un lavoro, lui la assume come centralinista alla stazione di polizia… inizia così la loro vita insieme. Una storia carica di mistero ed eleganza, illustrata interamente a colori da Kotteri!
6 volumi – Serie in corso
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì!
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Fonte: [comunicato stampa]
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Mi piace come funziona tumblr, metti un paio di tette o un culo e sei una top model showgirl internazionale amata da tutti
Scrivi frasi di merda sui muri della città, sommo poeta
Reblogghi porno, uomo di mondo
Io sono un maschio etero nerd e amante delle varie arti e sport, non mi interessa minimamente la sfera sessuale quassù, ma ovviamente non mi caga nessuno
Il massimo del successo ce l'ho durante il periodo Sanremo perché li è facile, oppure quando scrivo minchiate sulla F1
Quando metto cose serie, la desolazione assoluta
Quando metto cose sceme, forse pure peggio
Non è che io voglia essere famoso
Ma ogni tanto vorrei un minimo di interazione e riscontro, non voglio i "cuoricini🥰", voglio commenti, risposte, pensieri di riflesso, critiche, argomentazioni, non mi faccio molto dei like e reblog, non mi portano un guadagno, io voglio conoscere pensieri della gente su determinati temi
Invece come succede sempre anche nella vita reale, devo essere sempre io a cercare l'interazione, ad avere l'iniziativa, ad andare dagli altri
Ho fatto qualche bella conoscenza qui, molte sono state una perdita di tempo, ma quasi nessuna di queste conoscenze la considero attualmente una "amicizia", i pochissimissimi eletti che si salvano sono persone che con lo stile e la natura di tumblr spesso non c'entrano granché e praticamente hanno tutti il mio numero di telefono, quindi se non lo avete, non siete tra questi e chiedetevi perché se vi interessa
Poi ogni tot di tempo mi viene voglia di sparire totalmente da tumblr, eliminare il blog, cancellare l'app e allora qualcuno con cui non interagisco da una vita si fa vivo e mi dice "no ti prego non farlo" è boh sa un po' di presa in giro ma vabbeh
La verità è che certi giorni sono più ispirato e sento che tumblr può essere un canale di sfogo o un mezzo con cui condividere passioni e pensieri importanti, mentre altre volte vedo solo merda, nei blog e nelle persone, ma d'altronde è uno dei tanti specchi della società quindi è anche comprensibile...
Vedremo come mi sveglierò domani e deciderò, se mi sveglio :)
#zibaldone di pensieri#zdp#Non metto gli altri soliti hashtag perché non sono nel mood#Mi rompo il cazzo a farlo adesso#E tanto non serve a nulla#E non lo leggerà nessuno#Però è sempre utile per me stesso#Per fare uscire fuori qualcosa che stava dentro e sentirsi un pochissimo più leggeri
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Rivedere la scena dell'addio/arrivederci di Tonio Cartonio dalla Melevisione con l'attore che la guarda insieme al pubblico è stato davvero commuovente... la promessa l'ha mantenuta ci siamo ritrovati a Città Laggiù!



Ascoltare dal vivo le due frasi di apertura e chiusura delle puntate di Art Attack anche è stato commuovente:
«Questo è Art Attack! Bentornati ad Art Attack l'unico vero programma che vi dimostra che non bisogna essere dei grandi artisti per fare dell'arte e allora all'attacco!»
«Purtroppo per oggi gli attacchi d'arte terminano qui ma io vi aspetto come sempre nella prossima con tanti altri attacchi d'arte ancora tutti da scoprire qui con Giovanni, qui ad Art Attack ciao!»


Ancona comics & games 🥹
Danilo Bertazzi - Tonio Cartonio della Melevisione 🍎🍃🦉
Giovanni Muciaccia - Art Attack ✂️📄🖌️📏✏️
Avevo il cuore a mille e a parole mie confuse e intrecciate per l'emozione li ho ringraziati per la meravigliosa infanzia che mi hanno regalato.
A Danilo ho detto anche quante volte sarei voluta entrare dentro al televisore per raggiungere il Fantabosco e che la fantasia trasmessa da piccola attraverso questo programma me la porterò per sempre dietro e a quel punto non so con quale coraggio gli ho detto tant'è che sto scrivendo un racconto fantasy, lui ha alzato lo sguardo dall'autografo meraviglioso che mi stava scrivendo (melebacio) e mi ha guardata dritta negli occhi sorpreso, non ha fatto domande ulteriori ma in quello sguardo c'era la soddisfazione di aver creato un input anni e anni fa per un qualcosa che sta prendendo forma nel presente, l'ho abbracciato e mi ha salutata augurandomi il meglio nella vita e io ero a dir poco al settimo cielo, sentivo come un calore che si espandeva nel cuore, come un caminetto acceso che riscalda e trasmette aria di casa, di luogo sicuro, è stato un momento stupendo che si stava sommando ad altri piccoli istanti di felicità della giornata: dal giro in camion con papà alle risate con lo zio, alle coccole fatte al cane di un operaio di papà, alla chiacchierata in fila per il meet&greet con alcuni ragazzi, alla sensazione di far parte di qualcosa di grande come un comics in cui i ragazzi sono tutti nerd e eterni bambini come me, alla chiacchierata in macchina con mio cugino e la chat con la mia amica, erano tutte piccole cose che insieme mi hanno scaldato il cuore per tutto il giorno 💓
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#fotografia#foto#scatto fotografico#ancona comics#ancona comics & games#comics#meet & greet#Danilo Bertazzi#Melevisione#Fantabosco#accipigna#tonio cartonio#abbraccio#felicità#gioia#istanti felici#infanzia#childhood#art attack#attacco d'arte#Giovanni Muciaccia#autografo#foto ricordo#momenti indimenticabili#arte#fantasia#creatività#ricordi
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Comunque sta cosa che mi piacciono i nerd deve finire, ogni volta che cercano di spiegarmi cose di cui non so assolutamente nulla sono tipo sorridi e annuisci.
Mi sento esattamente come Penni in The Big Bang Theory.
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Tizia su Facebook che “andiamo, vediamo quanto sei nerd. Dimmi 5 cose nerd”
Io che non accolgo mai le sfide
“Ok Feral Druid su WoW, trasporter su EVE online, Necromancer su Warhammer, Bardo collegio del valore e 3.5>5”
Ha letto e mi ha bloccato. Boh
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non so con quanti quasi 40enni tu abbia parlato, forse un'indizio abbiamo parlato solo di cose nerd
va beh
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Mi ritrovo spesso a guardarli, anzi sono sincero: ad ammirarli. Li contemplo come se fossero i due bronzi di Riace e ancora non ci credo. Due figli, uniti dallo stesso sangue, cresciuti sotto lo stesso tetto, eppure così lontani da sembrare estranei che si incrociano per caso in una stazione affollata. Il giorno e la notte, li chiamo dentro di me, perché non c’è altro modo per descriverli.
Figlio n. 1 Edward Cullen è il giorno, un sole che scalda tutto ciò che tocca. Si alza presto, non sempre con un sorriso, ma quando lo fa ha un sorriso che sembra rubato a una pubblicità di dentifrici. È ordinato nel suo disordine, metodico nella sua confusione, ha un’agenda dove segna tutto, persino quando deve chiamarmi per chiedermi come sto. Con le sue DSA ha aperto il mio mondo facendomi comprendere chi fossi io. Studia, frequenta l'Università. Frequenta musei, biblioteche, concerti, cinema ed eventi. Va nei ristoranti e ama il sushi. Tecnologico, tenero nerd ma hacker senza pietà, sincero detesta le ingiustizie. Con pochi amici, selezionati e garantiti. Era sempre e ossessivamente attaccato a me, guai se mi allontanavo e perdeva il contatto visivo con me. Oggi è lui che mi fa sentire al sicuro, come una mattina di primavera che promette solo cose belle.
Poi c’è figlio n.2 Eric Draven, la notte. Misterioso, selvaggio, con quegli occhi che sembrano sempre cercare qualcosa oltre l’orizzonte. Non lo vedo mai prima di mezzogiorno quando è a casa, e quando emerge dalla sua stanza sembra una creatura di un altro mondo, con i capelli arruffati e quella mise da bello e dannato. Anche lui frequenta l'Università. Ama i concerti, le discoteche, i numerosi amici di varie compagnie, i fast food e il cinema. Voleva imparare a suonare il basso, ma il covid gelò i sui desideri. Non c’è verso di fargli seguire una regola. Salvo poi cercarti perché, più di suo fratello, ha bisogno di un punto di riferimento. Di sicurezza. Da piccino era quello che, "a una certa", ti salutava con la manina e se ne andava a dormire. Oggi la notte è il suo regno. È un temporale estivo, di quelli che ti spaventano ma ti lasciano incantato.
Li definisco il giorno e la notte, non perché uno è luce e l'altro tenebre, ma per la diversità sia fisica che mentale. L'unica cosa in comune è l'altezza fisica. Possono scambiarsi nei ruoli, chi era il giorno ieri può essere la notte domani. E poi cambiare ancora. Ma il giorno e la notte mi va bene come paragone.
Io che ho avuto un fratello, che ci definivano il diavolo e l'acqua santa. Per poi scoprire che uno dei due era davvero il male. Il male più brutto che un fratello possa subire.
Quello che conta, oggi, è che io sia un padre orgoglioso. Un padre che con i suoi limiti e i suoi difetti è riuscito in un compito in cui, molti, mi davano dello spacciato. Invece, sono felice per Daniele e Gabriele. Edward ed Eric figli di un incantato Michael Corvin, che in questo gioco di ruoli mi calza a pennello
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Cosa t piace fare nel tempo libero?
Mi tocca fare una lista che non finisce più.. -Uscire a bere / mangiare / fare cose -Concerti -Divorare film e serie tv -Dormire -Nerdare al pc giocando -Ascoltare musica -Fare cose nerd tipo modellare e stampare in 3d -Leggere -Bere -Rilassarmi -Fare da padre a 3 mostri / felini -Sicuramente altro che sto dimenticando
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