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#cucina consapevole
veggiechannel · 5 months
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Non perdete il primo appuntamento della "Cucina consapevole: guida pratica alla spesa salutare con Isabella Vendrame"
Giovedì 9 maggio alle 19:00! 💼 Cosa? Una serata con Isabella Vendrame, la psicologa food coach, vegan blogger e membro dello staff di Veggie Channel. 🎥 Dove? In diretta sulla piattaforma Zoom.
Scopriremo insieme come fare acquisti intelligenti e sostenibili per:
Frutta secca 🥜 Frutta essiccata 🍇 Composte di frutta 🍓 Bevande vegetali 🥛 Fiocchi di avena e granole
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yomersapiens · 2 months
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Pensavo fosse amore invece era un altro esame alla prostata
Tutto sta andando esattamente come deve andare ovvero molto storto. Niente segue i piani. Ci sono costanti ritardi e io non sono una persona puntuale, mi vanto sempre di avere un'enorme pazienza. Lo dico a ogni ragazza "Non hai idea delle dimensioni della mia pazienza" e poi si sorprendono e confermano "Accidenti, ma è gigantesca, non ne ho mai vista una così grande!" e io sorrido soddisfatto ma oramai mi sono rotto le palle di essere paziente. Lo penso mentre entro in ospedale, un controsenso. Entro perché sono un paziente ma vuoi sia il caldo, vuoi siano i ritardi e i rimandi: sono diventato impaziente.
Mentre ero in bici stamattina faceva fresco, quel bel fresco che di sicuro finisce che mi ammalo. Mi hanno fatto entrare in una sala piena di studenti della mia malattia o affezionati del settore. C'era un dottore giovane al centro, penso stesse cercando di fare colpo sulla classe perché era eccessivamente preciso nel descrivermi gli effetti collaterali della prossima terapia che dovrei iniziare. Questa volta sperimentale, quindi ci sono pochissimi studi al riguardo e io mi sento come un porcellino d'India, uno di quelli spelacchiati però. Aspetto mi riempiano il pancino glabro con pastiglie dai risultati imprevedibili ma sorrido, perché almeno, forse, finalmente, qualcosa si muove. Ho bisogno di una novità o di qualcosa che funzioni. O forse solo di qualcosa che mi distragga? Ecco, penso che sia più che altro questo. Io me lo sarei fatto quel dottore oggi, così, davanti a tutta la sua classe, per insegnare agli studenti che cosa è la disperazione. Che faccia ha. Ma non se ne è fatto nulla, mi hanno mandato via dicendo che è ancora troppo presto e che devo essere ulteriormente paziente. Sicuro se lo limonavo mi infilava il nuovo farmaco nella scollatura.
È vero, ultimamente latito molto da queste parti, sono colpevole. È che sto scrivendo per una specie di magazine online e allora quando voglio spremere la prostata della mia creatività lo faccio laggiù ma mica perché io mi sia scordato di questo luogo, accidenti no. Io vi guardo. Vi spio. Vi ammiro e nel privato, vi desidero. Però laggiù in teoria mi pagano, in pratica mi fanno promesse e io sono un giovane pieno di speranze e sogni che ha imparato a portare pazienza e pazientemente aspetto.
Ieri ho festeggiato due anni di Ernesto, il mio gatto. In pratica un giorno mio fratello suona alla mia porta con un gatto rosso in mano e mi dice "Da oggi tu hai un gatto, io devo partire per le ferie" e da allora quel rosso pezzo di merda controlla la mia vita. Sta male con il pancino, mangia poco, fa la pupù brutta e l'ho portato dalla veterinaria e ho speso più soldi per lui che per la mia salute fisica e mentale. Quanto cazzo costa mantenere un felino? Un altro essere vivente in generale. Cioè, poi mi chiedono perché non ho figli. Ma io ho passioni, ho una carriera da morto di fame da mantere, mica posso permettermi il lusso di far crescere una mia copia in miniatura. Sicuro mi uscirebbe ancora più stronzo del sottoscritto e magari che vuole studiare pure. Ma col cazzo. Una cosa buona di Ernesto è che è stupido come la merda ma bello come il sole. Proprio come suo padre (me).
Ho lavorato per quasi un mese e mezzo in una cucina. Ho fatto l'aiuto cuoco. Ricordo che undici anni fa, quando mi trasferii a Vienna, ero pieno di sogni e speranze ma al tempo stesso ero consapevole dei limiti umani di cui soffrivo (essere stupido come la merda, che è una condizione più grave delle mie malattie croniche) e allora me l'ero già messa via e ricordo che andavo in giro per ristoranti di finti italiani (una cosa che ho imparato vivendo all'estero: più grande è il tricolore, più ossessivamente il locale è decorato con la bandiera italiana, meno i proprietari saranno della penisola, una volta bazzicavo in questa pizzeria chiamata "Pizzeria il Vesuvio da Mario" che era un'accozzaglia di stereotipi e il proprietario era un mistro tra un panda, Lino Banfi e un libanese e c'erano poster delle Marche ovunque, cioè chi cazzo appende poster delle Marche pensando sia una buona idea? Solo questa chimera più occhiaie che talento nel fare la pizza) (dove ero rimasto?) (ah sì) andavo in giro per ristoranti a pretendere di venire assunto solo per via delle mie origini. Non portavo manco un curriculum, dicevo: "Sono italiano, sicuro sono più bravo di voi a cucinare". Undici anni fa credevo davvero un sacco nelle mie scarse potenzialità nonostante l'essere stupido come la merda. Beh, all'epoca nessuno mi assunse e invece oggi, pensate un po'? No, nemmeno oggi mi hanno assunto. Mi hanno usato per sostituire uno che se ne doveva andare e invece alla fine non se n'è più andato. Però ragazzi, quante cose ho imparato lavorando in cucina. Tipo a tagliare i datteri! Oppure che altro, ah sì, a farmi le foto sembrando uno che ci sa fare con i coltelli. Il tutto perché sto guardando la terza stagione di The Bear e se prima ho detto che mi sarei limonato il dottore che c'era oggi in ospedale beh, non avete idea di cosa farei a quel cuoco modello di Calvin Klein.
Insomma, ho migliorato le mie capacità culinarie. A resistere allo stress. A tagliare. Oramai taglio che è un piacere e perché, con quale fine, se non fare da mangiare al mio gatto del cazzo che ha la diarrea da una settimana e se non gli preparato il tacchino magro con le verdurine poverino non mangia? Ecco cosa sono diventato, il cuoco personale del mio felino. Tornerei anche domani a lavorare in cucina perché, per una volta, il mio cervello era in pausa. Non avevo tempo per dargli ascolto, c'erano troppe cose da fare contemporaneamente. Ora capisco perché tutti ci infiliamo in lavori del cazzo: perché dobbiamo stare lontani dai discorsi che il nostro cervello si mette a fare.
Io al mio cervello gli voglio bene. Ma non siamo fatti l'uno per l'altro.
Qualche giorno fa mi è stato chiesto qual è la parte del mio corpo che mi piace di più e io non ho saputo rispondere. Non c'è una singola parte di me che mi piace. Ok, mi ritengo una divinità scesa sulla terra per via di una punizione ma al tempo stesso, questo corpo terreno, mi disgusta. Una volta avrei detto "il mio cervello" ma oramai neanche quello. Ha troppi problemi. È un vecchio motore a scoppio che cerca di restare al passo con i tempi ma viene lasciato indietro da tutto. C'è stato un periodo in cui siamo andati d'accordo ma ora non fa altro che sabotare ogni cosa bella che mi accade e amplificare le cose brutte e distrarmi dalle cose importanti e soprattutto non mi fa smettere di cercare carte Pokémon. Dai, io già non ho soldi, perché mi fai questo? Avessi un figlio e non un gatto sono sicuro che prenderebbe la mia collezione di carte e ci vomiterebbe sopra. Almeno Ernesto mi vomita solo su i pavimenti. O nelle scarpe. O nello zaino. Per questo motivo sono andato a lavorare in cucina, per migliorare e farlo smettere di vomitare ovunque. Ha funzionato? Aspettate un attimo che pulisco il vomito dal tappetino della cucina e ve lo dico.
Il bello del passato, quando è veramente passato e smette di fare male, è che puoi ricordare selettivamente solo le parti che ti fanno comodo e pensare che poi, alla fine, non sia stato così una merda. Che gli anni di psicanalisi siano quasi stati divertenti perché ehi, sono passati! Per questo torna il fascismo e l'ignoranza e la demenza e persino io che sono stupido come la merda me ne rendo conto che qualcosa non torna. Il passato è passato e così deve restare ma se siete come me, una persona che è costretta a portare pazienza da tutta la vita, allora il passato sembra un luogo fantastico. È il momento in cui le cose non andavano così male. Il presente mi fa paura. Mi fa ancora più paura pensare al domani, con una terapia nuova che magari non funziona e un gatto che vomita e caga ovunque e io senza un lavoro decente ma una una collezione di carte Pokémon da fare invidia a qualche bambino alle soglie della pubertà. Poi anche lui andrà incontro al mio stesso destino, scoprirà la figa e Pikachu andrà a farsi fottere fino al momento in cui pure la figa perderà il suo potere e penserà "Oddio sono finalmente libero!!!" e invece no, torna Pikachu e 'sto giro costa il triplo.
Ho bisogno di certezze se voglio dare certezze ma al momento l'unica cosa che riesco a dare è la certezza di non starci con la testa. Da fuori sembro anche capace di controllare tutto ma se entrate un secondo dentro il cranio ci sono le matasse di pelo di Ernesto e la polvere. Io pensavo che dopo il libro tutto sarebbe stato in discesa e invece manco per il cazzo. Dopo che realizzi il tuo sogno ti rendi conto che la bestia di insicurezze che hai dentro non si placa. Il mio mostro vuole di più, non si accontenta e io come posso spiegargli che per me è già abbastanza così, vivere con la consapevolezza delle mie copie vendute sentendomi in colpa per non essere stato migliore delle mie aspettative. La mia bestia interiore è più vorace di Ernesto davanti a una scatoletta Gourmet Gold (mica cazzi per lui spendo) e poi divora e smembra e aspetta io mi volti soddisfatto per rigurgitare ogni brandello sul pavimento, fissarmi con i suoi occhi a feritoia per sfidarmi dicendomi "Voglio di più, ancora, meglio, questo non era abbastanza".
Ci ho riflettuto e io sono un figlio degli anni 80. Sono nato in un'epoca in cui ci hanno inculcato, come verme distruttivo, il pensiero che se non riesci a ottenere una cosa è solo perché non stai lavorando abbastanza. Devi lavorare di più e la otterrai. Fottuto verme del cazzo, io vorrei solo dormire la notte e avere una terapia che funzioni. A me, dei tuoi desideri non importa una sega. Però sai com'è, nella mia testa ci sei tu e io non sono un pozzo di intelligenza, sono stato cresciuto così dalla televisione e da quarant'anni di Berlusconi e dai fottuti americani e i loro film del cazzo e mi sono sempre identificato nell'eroe inaspettato, colui sul quale nessuno avrebbe mai scommesso e alla fine porta a casa il risultato e la partita e vince tutto e io cosa ho vinto? Ho più paranoie che parole e se siete arrivati a leggere fino a questo punto vi state rendendo conto dell'abisso. Il successo, la realizzazione del noi è un'utopia. La calma, la pace, il silenzio del verme nel cervello è l'obiettivo. Anche il proprio gatto che smette di avere diarrea e vomitare è un altro obiettivo ok.
Sono stato bene per un periodo e ora aspetto solo di avere nuovi sogni che accuratamente cercherò di non realizzare per tornare a stare bene.
Quando mi guardo intorno cerco di capire se sono il più vecchio nella stanza. Sono a quel punto dell'età dove non è facile capirlo. La maggior parte dei miei coetani appare vecchia come un 56k e io li guardo e penso "Cristo ma faccio schifo come loro?" e magari loro hanno una copia di se stessi che sta crescendo e che costa un sacco più del Giratina V che tanto desidero mentre io invecchio e basta e i miei tatuaggi sono stupendi perché ho una pelle magnifica ma il verme in testa mi ripete quanto dovrei fare (invece di bere solo alcolici che saranno controproducenti per la prossima terapia) è solo l'ennesimo prodotto del capitalismo che è servito ai nostri genitori per comprare casa quando avevano vent'anni mentre a noi cosa resta? Portare pazienza. Ecco cosa ci resta.
Il mio amico Matteo (che non sono io, è un altro Matteo, Matteo è un nome molto comune) mi ha detto che da quando ha divorziato ha perso interesse nell'uscire e conoscere nuove persone e mettersi in gioco perché ritiene di aver scopato abbastanza per questa vita. Lo invidio molto. A me scopare piace ma io, se c'è una cosa che metterei da parte per questa vita, è continuare ad avere sogni e desideri. Ne ho avuti abbastanza. Tutti figli del capitalismo e di una realizzazione di sè che non ha senso.
Finisco il mio ultimo vino, rileggo quello che ho scritto e maledico questo posto dove riesco, mio malgrado, a essere la versione di me stesso che vorrei essere sempre.
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sciatu · 1 month
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Aveva fame. Non una fame banale, quel languore che prende chi non fa niente e che si risolve in un antipastino o un aperitivo. Lui aveva molta fame, di quella che per soddisfarla bisognava cuocere almeno un “quaddaruni” di pasta, equivalente a circa duecento, duecentocinquanta grammi di pasta, magari con il sugo di maiale o una marea di cozze, di quelle grandi e carnose. Ma in quel momento avrebbe mangiato la qualsiasi: gnocchi, tortellini al burro o con il ragù bolognese, la pasta “cuccuruzzu” con il bollito di castrato, i maccheroni fatti in casa con il sugo di coniglio, i maltagliati con le “poverelle”, le pappardelle con il ragù di cinghiale, una bella carbonara, un cacio e pepe o le lasagne con i funghi porcini appena colti. Apri la dispensa: vuota. Guardò in frigo: vuoto.  Neanche un uovo , una crosta di formaggio, il barattolo semivuoto di pesto alla Genovese o alla Trapanese. La fame aumentò. Cercò delle patate ma nel cesto dove le conservava c’erano solo dell’aglio e due peperoncini rossi, raggrinziti e tristi. “Ci siamo – si disse – una bella : aglio, olio e peperoncino”. Mise su l’acqua e quando bolli verso dentro duecento grammi di pasta perché si disse che aveva fame. In una padella mise un dito d’olio e tutto l’aglio che aveva. (Cosa lo lasciava a fare?). Tagliuzzo il peperoncino e lo versò nell’olio caldo. Per la cucina si propagò un odore intenso, forte, che già da solo avrebbe fatto sturare il naso a chi aveva il raffreddore. Quando la pasta fu pronta la versò direttamente nella padella aggiungendo quella che rimaneva di una vaschetta di pecorino pepato che emanava un odore di ovino intenso e stordente. Mischiò il tutto e versò nel piatto la montagna di spaghetti e lo osservò con devozione e amore. Era consapevole che il pecorino era un di più, ma voleva sapori forti e poi, aveva fame. La prima forchettata sparì come se non vi fosse mai stata. La seconda gli regolò il gusto del pecorino, alla terza si accorse che stava sudando. Forse il peperoncino era troppo, perché la pasta pizzicava, la fronte si era imperlata di gocce di sudore ed il naso si era sturato ed ora respirava come un bambino. Continuò imperterrito, come che più che un nutrirsi, la sua era una prova di virilità, una ordalia in onore della buona tavola.  Continuò forchettata dopo forchettata, mentre sentiva il calore dentro di se aumentava tanto che si sentiva quasi un forno che emanava calore su calore come quando si doveva mettere la carne di castrato e bisognava fare andare il fuoco nel forno un ora per ogni capra stivata li dentro. Apri una bottiglia di birra e la bevve di un fiato, complimentandosi con se stesso con un enorme rutto. Attaccò di nuovo il piatto, che ormai era quasi mezzo vuoto. Continuò forchettata dopo forchetta, ma visto che il calore era insopportabile, ogni due forchettate si scolava una bottiglia di birra e si incoraggiava con un altro rutto che faceva tintinnare la raccolta di bomboniere posta nella credenza della cucina. Quando fini, con la pancia che fuoriusciva abbondantemente dal pantalone dove la cintura era già stata slacciata verso la quinta o sesta forchettata. Prese una crosta di pane semidura e la fece girare nel piatto per ammorbidirla e raccogliere con l’olio i pezzi di peperoncino rimasti. Si congratulò con se stesso e finì l’ultima bottiglia di birra, ormai rosso come un pomodoro per il calore del peperoncino e con alito all’aglio che faceva appassire anche le tende della camera. Tra una russata e l’altra sgassava la pancia emettendo terrificanti scoregge. Quando sua moglie entro nella camera da letto sentì un odore così terribile che svenne. Ma lui continuò a dormire felice della mangiata..
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your-l0nely-star · 1 month
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—— 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐧𝐧𝐚 & 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐬𝐨.
—— levi ackermann x reader.
# uso della lingua italiana perché .. why not?
fem!reader, fluff, a little bit of smut. reader is younger than levi.
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levi ha trent'anni, un'ossessione per il pulito e la pazienza infinita per tollerare hange zoe, i piani strampalati di erwin e, dulcis in fundo, i - non più — mocciosi della squadra, ora più alti e barbuti rispetto a qualche anno fa.
è una giornata semplice, di quelle dove è piacevole uscire, mangiare un boccone e fingere che la città non possa essere presa d'assalto. è uno di quei giorni dove levi si lascia sprofondare goffamente sulla sedia in legno, il capo piegato all'indietro e la cravatta allentata, gli occhi socchiusi: i ragazzi devono essere usciti, oggi c'è riposo per tutti, persino per eren, martire di hange. forse sono tutti fuori, nessuno è ai dormitori, eppure .. un profumo delizioso invade le narici di ackerman, il quale corruccia la fronte li dove si vanno a formare poche rughe; chi è il matto che sta cucinando? e che cos'è questo fastidioso odore d'incenso che si fonde alla fragranza di vaniglia e dolciumi?
si tira su, le gambe snelle lo trascinano fino la stanza opposta, le finestre sono spalancate ed il sole picchia sul legno antico del pavimento, se solo non fosse così cosciente della sua essenza, levi potrebbe pensare di star sognando. passo dopo passo, silenzioso come solo un sicario saprebbe essere, s'introduce nella cucina e si poggia contro lo stipite della porta. avrebbe dovuto immaginarlo, avrebbe dovuto sospettarlo, che proprio Lei fosse rimasta nei paraggi dei dormitori. Lei, lei che non ha un nome, perché levi detesta pronunciarlo, detesta il modo in cui le vocali danno aria alla bocca e le consonanti invece s'arrotolano dalla lingua al palato, pruriginosa, tremendamente bella, spigolosa e morbida tutto assieme e soprattutto giovane, pura. è stato erwin ad accorgersene per primo, durante una spedizione, quando colti di sorpresa dal corazzato il cavallo di Lei è stato maciullato da un gigante di livello speciale e si è ritrovata a colpire con la testa un masso; levi ackerman è un uomo con la testa sulle spalle, lo sa di dover sacrificare i suoi compagni e persino sé stesso, ma Lei, Lei no, un fiore ancora in procinto di sbocciare, troppo giovane per avere le ginocchia sbucciate in quel terriccio. era corso indietro a riprenderla, rischiando di mandare a puttane l'intera spedizione sotto lo sguardo incredulo dei cadetti. levi si era giustificato appena, strafottente: "non possiamo perdere altri cadetti capaci" ed aveva chiuso il discorso, consapevole che erwin non c'avesse creduto neanche un attimo.
"cosa stai facendo?" la voce dura risuona nella cucina e Lei sobbalza, si tiene al bancone malandato ma perfettamente pulito, ha i capelli legati ai lati da un nastro bianco, i fianchi appena più larghi dello standard delle giovani donne del paese ed occhi grandi, pallida come se fosse malata ma sorridente.
“non l’avevo vista, capitano levi. sto preparando una torta, i rifornimenti in città questa volta sono stati appena più generosi ed ho pensato di cucinare il dessert per tutti noi. ”
e levi schiocca la lingua, non sorride ma fa un accenno e piuttosto si avvicina, passo dopo passo pare di varcare qualcosa di insormontabile, un confine che non dovrebbe essere neanche guardato da lontano, perché se eren yeager ha in mente di guardare cosa c’è oltre le mura, levi invece si tortura affinché non guardi oltre sé stesso ed il suo autocontrollo.
e c’è Lei, ancora, che fissa il capitano con un’espressione imbarazzata, le gambe di gelatina nel pensarsi stupida di fronte ad un uomo così affascinante e di pugno.
“ sei fin troppo generosa coi tuoi compagni, sei sempre così? “ non dovrebbero essere neanche affari suoi, ma come si può non farle domande?
“ uh — ” e Lei arrossisce, l’incenso pizzica il naso di entrambi e la giovane è fin troppo svelta nel correre a spegnerlo con un soffio, poi prosegue: “ sono felice qui, ci sono tutte le persone a cui voglio bene.. e mi piace renderle felici. ”
dolcezza di ragazza, ha le guance rosse ed il capitano Levi vorrebbe affondare i denti dove non è concesso, lambirne la pelle e stringerla ossessivamente, custodire quella grazia di donnina in una campana di vetro. il solo pensiero gli fa stringere i pantaloni.
“ vorresti rendere felice anche me? ” levi non ci pensa neanche, pronuncia quella frase così, con tono beffardo, le mani in tasca e la schiena dritta, una provocazione che forse Lei non coglie, perché sbatte le palpebre alcuni secondi prima di comprendere.
“ ..sì, certo che vorrei, lei è il capitano Levi e — ”
“ taci. ”
si avventa su di lei con il cuore in procinto di esplodere, l’irruente foga di chi per anni ha trattenuto quel fastidioso sentimento, qualcosa di paragonabile ad un pizzicotto che viene dato sempre sullo stesso punto e che poi diventa insopportabile come la punta del coltello che sfrega sulla ferita ricoperta di sale. levi è più alto di lei, le stringe i fianchi, affonda le dita tra le scapole ed il fondoschiena, una mano si chiude attorno la nuca di Lei.
tutto così sbagliato, tutto così inconcepibile, inammissibile, per il Capitano.
ma per Lei, per gli occhi immensi e quella bocca al sapore di panna e vaniglia, il capitano andrebbe persino all’inferno.
e Lei non se ne lamenta, anzi, ansima, si stringe al corpo del maggiore e pronuncia frasi sconnesse: non lasciarmi, ti ho aspettato tanto, ma allora mi vuoi anche tu? anche tu?
sì, sì che anche levi la vuole, l’ha sempre voluta, la ragazzina dai capelli lunghi che non sapeva usare il movimento tridimensionale, la stessa che cucina torte alla panna e sbatte con la tempia contro un masso durante la spedizione, la stessa che risponde a tono ma non comprende subito un doppio senso.
Lei, che ora giace a gambe aperte sul tavolo e le iridi si riempiono di lacrime, gli dona quell’involucro prezioso che per anni ha preservato per donarlo a qualcuno che avrebbe amato davvero, Lei che ora ficca le unghie tra le clavicole di quell’uomo che da sempre le tormenta i sogni, i giorni, contamina i suoi respiri, ed ora che Levi è sul suo corpo può osservarlo dal basso, può scoprire la meraviglia del suo respiro affannoso, il profumo della sua pelle e gli addominali scolpiti e lisci, le braccia forti ma mai violente con lei, la mascella contratta e dentro di sé c’è il mondo.
sotto di loro, il tavolo si sporca di liquidi, gocce di sperma e sangue, sono ingordi e si aggrovigliano, si divorano a vicenda e Levi ammette di star amando. la ama, la ama terribilmente, potrebbe morire per amore di quella ragazzina dai capelli lunghi, gli stessi che s’appiccicano sul suo seno e contro il petto di Levi.
il loro apice arriva come una lingua di fuoco, levi gode, Lei piange un po’, perché fa male, ed allora lui le bacia la bocca soffice con la tenerezza di chi ha ricevuto troppe frustate dalla vita.
levi si accascia sui suoi seni tondi, li bacia, bacia le clavicole, il collo, il mento, la bocca, prende aria ma è insaziabile di quel viso di caramella salata, le lacrime vengono rigettate dalle ciglia.
“ ti ho fatto male, non è vero? ” la sua voce è calda, il mondo pare essersi fermato e non è più mattina, sarà forse pomeriggio, dove il soffice sole diventa arancio ed illumina i loro corpi bagnati.
Lei tira su col naso, una vita di pugni e lavoro non l’hanno mai resa arida, solo diffidente, e oggi invece si sente di aver trovato casa, di essere piena d’amore.
“ fa sempre tanto male? così? ” chiede Lei, il pugno chiuso asciuga le lacrime da uno zigomo e ritorna a guardare il capitano, intento ora ad accarezzarle quelle guance irritate con occhi buoni, con la preoccupazione di averle fatto male. vorrebbe insegnarle tutto.
“ no, bambina, ti insegno io. ti piacerà di più, lo prometto. ”
Lei annuisce, lo stringe forte, la panna montata nel vassoio pare divenire liquida e l’incenso è del tutto consumato sul bancone grande.
levi non indossa più una maschera, il bambino fragile dentro di sé è inondato d’amore, è pieno di quella donnina e forse soffrire ne è valsa la pena, perché adesso è in paradiso.
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mewscarrafone · 6 months
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TOKYO MEW MEW REWATCH - EP 45
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- Saprai la verità molto presto.
Ma perché? Ma che ne sa Ryou, che logicamente dovrebbe essere confuso come tutti gli altri! Questa è una delle parti dove New ha fatto un miglioramento: eliminare tutto il teatrino dei sospetti su di lui, e mostrarlo mentre cerca risposte insieme agli altri invece di fargli dire frasi a effetto canis mentulae.
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Ah, nel doppiaggio italiano si parla di bisboccia tutta notte. Mica male. I sottotitoli inglesi fanno qualcosa di molto più allusivo, e io nuovamente resto con il dubbio amletico di 'ma quale sarà quello più fedele all'originale?'.
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- Sì, finalmente l'idea giusta per risolvere quel buco di trama ... e le parole giuste per fare fluire quel dialogo in piena coerenza con tutti i personaggi... questa scena verrà benissimo, sì. No, aspetta, ora devo mettermi lì e scriverla io?
Come sarebbe a dire che non è così che è andato questo monologo?
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- Okay mettiti al lavoro, io vado a lavare i piatti.
- Ma scusa non avevi detto che mi avresti insegnato?
- Se lo facessi io per te non varrebbe molto!
A' Faccia de Culo, non è quello che ti ha chiesto! C'è una zona grigia tra 'fare il lavoro al posto di qualcuno' e 'mollargli un libro e dirgli di attaccarsi', e quella zona grigia si chiama appunto 'insegnare'!
E lei che ci crede pure. Logica shojo.
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Ecco, dopo che lei ha quasi demolito la cucina lui finalmente si decide a dare una mano. Con Ryou che sta lì a guardare ma con grande dignità e rispetto si astiene dal dire/fare alcunché.
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Devo dire che tutta la parte di questo discorso è ... in egual misura disturbante e pietosa. Kisshu ovviamente ha zero considerazione per Ichigo come persona, par de course, ma al tempo stesso si capisce che dopo i ripetuti fallimento su tutti i fronti e l'essere stato allontanato dai suoi compari il suo contatto con la realtà è decisamente tracollato. In particolare per come prospetti a Ichigo di andarsene da soli da tutto e da tutti, dopo essere stato il più ardente propositore della lotta per gli alieni indipendentemente da Deep Blue: questo ormai non capisce più niente.
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Bello come siano già arrivati tutti al gran completo, le ragazze già trasformate, e non facciano che rimanere lì impalati a guardare il dramah.
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Personalmente apprezzo moltissimo questa scena perché pone un'ottima base al voltafaccia finale di Kisshu. Perlomeno questa del vecchio anime è l'unica delle versioni che ci provi. Nel manga cambia idea ogni due secondi, era lì che gongolava all'idea di uccidere Ichigo pochissimo prima di farsi ammazzare per lei, ma almeno ha avuto un momento in cui ha rinunciato a ucciderla. In New peggio che andar di notte, tenta di strangolare Ichigo dopo la sua crisi di pianto e si ferma solo perché interrotto dal Cavaliere Blu.
In questa versione Kisshu è sempre fuori come un balcone, finché non arriva questo momento in cui crede di avere effettivamente ucciso Ichigo. Per una manciata di secondi ha avuto esattamente quello che pensava di volere, la distruzione della ragazza che l'ha rifiutato, e si è reso conto che no, al contrario, anche vederla con qualcun altro era preferibile al vederla morire. In pratica questa scena ha preso il posto dell'addio finale nel manga, visto che da ora in avanti Kisshu lascerà effettivamente in pace Ichigo - se non in una finta per scatenare il potere del Cavaliere Blu.
Ed ecco qui perché la versione di Kisshu del vecchio anime è la mia preferita: restano fermi i tratti di squilibrio e instabilità, certo, ma c'è un arco caratteriale invece che un cambiamento repentino e apparentemente immotivato.
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E se il vecchio anime rende un ottimo servizio a uno dei miei personaggi preferiti, per controbilanciare corre a sminchiarne un altro. 'Scommetto che sei rimasta sorpresa' ... a rigore di logica dovresti esserlo anche tu, Masaya!
Nel manga, e in New, è reso molto ben chiaro che Masaya non è consapevole nella trasformazione ner Cavaliere Aò, anzi, quando lo fa davanti ad Ichigo reagisce con sorpresa lui stesso, e rimane confuso al proprio 'nome da battaglia' come se non l'avesse mai sentito prima.
E questa cosa ha senso, succede poco prima della rivelazione su Deep Blue e nel frattempo nessuno riesce a farsi troppe domande perché ci sono diverse battaglie in rapida successione e non ne hanno il tempo materiale.
Ma se Masaya fosse stato consapevole fin dall'inizio come questa versione sembra implicare ... la cosa non sta in piedi. Masaya per quanto ne sa è un ragazzo normalissimo, se di colpo si fosse trovato con la capacità di trasformarsi in guerriero alieno avrebbe avuto un milione di domande. E molto probabilmente ne avrebbe parlato con Ichigo, quando lei gli avesse rivelato di essere una Mew Mew: non solo avrebbe avuto un 'segreto' da rivelarle a propria volta, ma forse lei sarebbe stata in grado di dargli risposte, visto che ha subito una trasformazione a sua volta. E sicuramente le avrebbe fatto comodo un alleato sempre con lei, invece di fargli comprendere il pericolo col sesto senso o roba del genere.
Poi, la reazione degli altri: lì tranquilli che guardano la scena, al massimo sono sembrati un po' sorpresi al momento. Altro che lasciarli mangiare i cioccolatini, avrebbero dovuto fare a Masaya un terzo grado che CIA scansate proprio, soprattutto perché alla rivelazione si sarebbe aggiunto il fattore 'perché minchia l'hai tenuto nascosto scusa'.
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COS'È.
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susieporta · 3 months
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Voglio davvero aiutare gli altri o lo faccio per me?
Chi ha "bisogno" di aiutare gli altri
è il primo ad aver necessità di essere aiutato!
Ricordatevelo sempre.
Un Terapista od Operatore,
è sempre carico di suo,
se ha bisogno di un paziente o cliente per ricaricarsi,
significa che si nutre dell'energia della persona che sta sotto e di conseguenza ha già creato un legame di dipendenza,
e l'unica cosa che farà è attirare a se persone dello stesso grado di disfunzione.
Quindi ciò che andrete a fare è alimentare le vostre ferite con la convinzione di aiutare,
e questo è un aspetto narcisistico del proprio io non visto.
Aiuto perché così sto bene.
No!
Io sostengo il prossimo perchè così divene consapevole,
dando loro un mezzo concreto per sostenersi
e lo faccio quando ho esperienza e
la certezza che lo sto facendo per il suo bene e non prettamente per alzare i miei livelli di serotonina
e per abbassare quelli del cortisolo.
Un operatore o terapista consapevoli realmente,
non hanno nessità di aiutare il prossimo
perchè poi "mi fa stare bene",
lo fa per vocazione.
Stare accanto alle persone non è un gioco è passione,
è impegno,
è sacrificio,
studio,
è bellezza,
è armonia,
è amare senza volere dall'altro,
come lo è quando si dipinge, si canta, si balla, si cucina cucina e tanto altro...
so li fa per amore profondo alla serenità.
È una forma d'arte d'espressione dei veri curatori,
per sanare prima la mente, il cuore, il corpo e solo in fine per poi arrivare all'anima.
Riflettete
Michela Ciampana
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scontomio · 4 days
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💣 Brik Latte di Mandorla - Bevanda Vegetale 200 ml 🤑 a soli 3,20€ ➡️ https://www.scontomio.com/coupon/brik-latte-di-mandorla-bevanda-vegetale-200-ml/?feed_id=274929&_unique_id=66ebddd84bf7e&utm_source=Tumblr&utm_medium=social&utm_campaign=Poster&utm_term=Brik%20Latte%20di%20Mandorla%20-%20Bevanda%20Vegetale%20200%20ml Scoprire il latte di mandorla siciliano è un'esperienza unica. Questo prodotto vegetale, privo di glutine e lattosio, offre un gusto delicato e avvolgente, perfetto per chi cerca alternative sane e gustose. Ideale per arricchire caffè, frullati o semplicemente da gustare da solo, si presta a molteplici utilizzi in cucina e nella preparazione di dolci. La sua consistenza cremosa e il sapore naturale delle mandorle rendono ogni sorso un momento di piacere. Perfetto anche per chi segue una dieta vegana, questo latte rappresenta una scelta consapevole e nutriente. Grazie alla sua origine siciliana, il prodotto porta con sé la tradizione e la qualità delle mandorle coltivate in un territorio ricco di sole e storia. Le recensioni degli utenti lodano la freschezza e la versatilità di questo latte, rendendolo un must-have per chi desidera uno stile di vita sano e gustoso. Aggiungere questo latte di mandorla alla propria dieta è un modo semplice per apportare un tocco di originalità e benessere. Che si tratti di una colazione leggera, di un dessert sfizioso o di un drink rinfrescante, questo prodotto si adatta perfettamente a ogni occasione, soddisfacendo i palati più esigenti. Scegliere un latte vegetale di alta qualità significa prendersi cura di sé stessi, senza compromettere il gusto. Questo latte di mandorla siciliano è la soluzione ideale per chi cerca un'alternativa alle bevande lattiero-casearie, senza rinunciare alla bontà e alla cremosità. Meta description: Scopri il latte di mandorla siciliano, vegetale, senza glutine e lattosio. Gusto unico e versatile per ogni occasione. #coupon #condorelli #mandorla #offerteamazon #scontomio
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icampiestivi · 10 days
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"Philia" Campo autunnale in Natura, all'Alpe della Luna dal 31 ottobre al 3 novembre 2024
I campi di quest'estate ci hanno mostrato quanto sia prezioso il tempo che dedichiamo ai ragazzi, quanto sia nutriente e ricco di stimoli. E' grazie a loro che prendiamo consapevolezza, campo dopo campo, del valore degli strumenti che portiamo per instaurare relazioni più orizzontali e gentili, per gestire e sciogliere i conflitti, per esprimere emozioni e bisogni in modo chiaro, trasparente e consapevole. Abbiamo portato i nostri strumenti attraverso spazi di condivisione dedicati, momenti di gioco e di divertimento, certi che è proprio giocando e divertendoci che possiamo crescere e conoscerci realmente, un po' come quando eravamo bambini: è proprio giocando che abbiamo imparato a stare in piedi, a camminare, a correre e a fare tante altre azioni complesse e fondamentali. I ragazzi ci motivano a continuare con i nostri campi ed è quello che vogliamo fare. Dunque salutiamo l'estate appena trascorsa e volgiamo lo sguardo al prossimo campo, questa volta in autunno e in montagna.
Quando? Usciti da scuola, partiremo subito nel primo pomeriggio di giovedì 31 ottobre per restare fino al primo pomeriggio di domenica 3 novembre, in occasione del ponte di Ognissanti. Quattro giorni e tre notti per stare insieme ancora una volta e celebrare l'amicizia, la grade protagonista dei nostri campi.
Dove? Saremo ospiti del Rifugio "La Spinella" nel Comune di Sansepolcro, nella provincia di Arezzo. Un luogo completamente immerso nella natura incontaminata della Riserva Naturale dell'Alpe della Luna. Lì staremo a contatto con gli animali della fattoria (Asini, cavalli e capre) e avremo la possibilità di camminare lungo i sentieri del CAI per scoprire la natura che domina attorno a noi. Il Rifugio "La Spinella" sarà interamente autogestito da noi organizzatori per tutta la durata del campo.
Cosa faremo? I nostri campi si sono affermati non solo come una "vacanza" ma come vere e proprie esperienze di crescita umana. Dunque continueremo a conoscerci e a tessere relazioni autentiche attraverso:
Cerchi di condivisione e tematici, in cui ognuno potrà esprimere il proprio sentito e condividerlo con gli altri;
Giochi comunitari, giochi di società e attività volte a favorire l’introspezione e imparare a relazionarsi all’interno di un gruppo in maniera non violenta
Giochi di ruolo con storie costruite interamente da noi al fine di imparare a "mettersi nei panni degli altri";
Laboratori di cucina al fine di imparare a dare valore al cibo che prepariamo e a celebrarlo, ricordandoci che è tutt'altro che scontato;
Trekking ed esplorazioni per immergerci nella natura incontaminata e riscoprire il beneficio del camminare; Per tutta la durata del campo saremo comunità e l'autogestione del Rifugio "La Spinella" sarà un importante stimolo al riguardo. Oltre alle attività previste impareremo dunque a stare insieme nella nostra quotidianità in maniera rispettosa dei bisogni e del sentito altrui. Crediamo che la prima forma di cura parta proprio dal vivere la quotidianità in modo equilibrato.
Costi Per questo campo di novembre abbiamo pensato ad una quota "elastica" in modo da dare a più famiglie la possibilità di partecipare. Non stabiliamo una quota fissa ma una forbice di prezzo in modo che sia la singola famiglia a scegliere l'ammontare del proprio contributo. La forbice va da un minimo di 240 euro ad un massimo di 290 euro: ogni famiglia sceglierà da sé il valore da dare a questa esperienza all'interno della fascia di prezzo proposta, in modo che ognuno possa sentirsi a proprio agio nel contributo. In questa quota è compreso tutto: vitto, alloggio, escursioni e attività.
Trasporti: Abbiamo pensato di proporre anche per questo campo un trasporto collettivo in partenza da MO e BO, viene richiesto un contributo di euro 30 a ragazzo (totale per and/rit) Per chi volesse arrivare in treno prevediamo un trasporto dalla stazione più comoda e vicina di Arezzo, dettagli e orari verranno comunicati prossimamente.
Sconti : sconto di euro 40 per i fratelli/sorelle
Omaggio: se porti un amico ti porti a casa un piccolo tesoro Per ogni nuovo amico iscritto al campo (alla sua prima esperienza con i nostri campi) verrà offerto un omaggio di euro 30 ad entrambi i ragazzi amici, da scontare subito o da utilizzare in futuro per un prossimo campo.
Contatti: gianluigi 348 2208114 mail: [email protected]
I CAMPI ESTIVI E’ UN PROGETTO EDUCATIVO DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE LOFT350 (MODENA) PER OGNI RAGAZZO E’ PREVISTA UNA COPERTURA ASSICURATIVA RC/RCT unipol/sai
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Sai, ieri notte pioveva, l'aria era pesante e le strade buie, silenziose, illuminate qua e là dai lampioni. Ho sentito qualcuno piangere a dirotto ed i miei occhi hanno incrociato quelli di una ragazza che vagava sotto la pioggia, persa, disorientata, spaventata. Qualcosa di famigliare in lei ha svegliato la mia curiosità. Sono scesa in strada e lei mi aspettava, seduta sul marciapiede bagnato, freddo, sporco. Le ho portato un ombrello che dolcemente ha rifiutato, la sua voce suonava ovattata per via del rumore incessante delle gocce di pioggia che si infrangevano sull'asfalto intorno a noi. La guardavo e le mie parole non uscivano, non sapevo cosa dirle. Le ho teso semplicemente la mano, le sue dita erano spaventosamente fredde e notai che le sue unghie erano sporche di terra. Mi guardava, ma non mi vedeva. L'ho fatta salire in casa mia, l'ho fatta spogliare e l'ho portata in bagno. L'ho aiutata a lavarsi, a riscaldare la pelle infeddolita, le ho preparato qualcosa di caldo da bere e le ho chiesto, senza pensarci troppo se lei fosse quantomeno reale. Le sue labbra si sono aperte in un sorriso, i suoi denti erano bianchi come la neve ed i suoi occhi erano spenti, cupi, scuri. Per un istante ebbi una tremenda paura. Battei a ripetizione le palpebre. Mi sentii avvampare ogni qualvolta in cui chiudevo e riaprivo gli occhi, lei non era mai davanti a me, sfuggiva al mio sguardo, la riuscivo ad intravvedere mentre si spostava da un angolo all'altro della cucina. Pensavo di impazzire. Poi capii. Tenni gli occhi chiusi contando con calma fino a dieci, inspiravo ed espiravo proprio come mi avevano insegnato. Poi aprii di nuovo gli occhi, avevo le mani formicolanti, gli occhi rossi con le pupille esageratamente dilatate, ero ferma in camera mia e davanti me lo specchio a muro rifletteva la mia immagine. Rimasi a lungo a fissarmi senza un apparente motivo, senza cercare di vedere oltre ciò che avevo di fronte a me. L'orologio segnava le 5 alle mie spalle ed io mi chiesi per quanto tempo ero rimasta immobile a scrutare dentro i miei stessi occhi. Così staccai riluttante gli occhi da me incapace di reggere ancora il riflesso della mia pazzia. Mi sono vestita e sono uscita da questa gabbia consapevole che sarei tornata appena possibile. Sono appena rientrata e sai, è strano, ma non trovo più quel ombrello che avevo portato con me ieri notte. L'ho cercato ovunque, ma non c'è. Perciò per rispondere alla tua domanda di qualche giorno fa, si i miei pensieri mi divorano ancora, ma ora hanno ripreso forma umana ed io devo trovare nuovamente il modo per rispedirli all'inferno. Perciò vedi, c'è stata una piccolissima variazione nella mia vita di recente, ed essa ha dato vita ad un nuovo demone dentro la mia testa, ed è per questo che innamorarmi di te o di chiunque altro, porterebbe molto probabilmente alla mia totale pazzia, all'eterna dannazione alla quale mi è impossibile sfuggire.
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veggiechannel · 5 months
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Cucina consapevole: guida pratica alla spesa salutare con Isabella Vendrame
Pronti a scoprire il lato irresistibile della cucina sana e vegana? 🌱✨ Unisciti a noi per un evento online da non perdere!
🗓️ Quando? Giovedì 9 maggio alle 19:00! 💼 Cosa? Una serata con Isabella Vendrame, la psicologa food coach, vegan blogger e membro dello staff di Veggie Channel. 🎥 Dove? In diretta sulla piattaforma Zoom.
Preparati a esplorare il mondo della spesa consapevole con noi! Scopriremo insieme come fare acquisti intelligenti e sostenibili per:
Frutta secca 🥜 Frutta essiccata 🍇 Composte di frutta 🍓 Bevande vegetali 🥛 Fiocchi di avena e granole
Partecipa gratuitamente! Richiedi il link per unirti inviando un messaggio a [email protected] o contattaci su Instagram.
Non perderti l'opportunità di porre domande e interagire durante l'evento. Ti aspettiamo! 💬🌿
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killiandestroy · 7 months
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io lo so, sono consapevole del fatto che la mia coinquilina non è molto centrata, ma che cazzo significa che scrivi sul gruppo della casa che da oggi non ci sei per qualche giorno e torni lunedì prossimo e 20 minuti dopo aver ricevuto il messa sento che entri in casa e ti metti a sistemare la spesa in cucina
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kumquat-jammers · 8 months
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Strategie Nutrizionali per un'Alimentazione Consapevole: Un Viaggio Culinario con A Tavola col Nutrizionista
Il sito "A Tavola col Nutrizionista" offre una ricca varietà di ricette fit leggere, e gustose, pensate per chi desidera seguire un'alimentazione sana senza rinunciare al piacere del cibo. Il sito è curato da un professionista nel campo della nutrizione e propone contenuti che vanno oltre le semplici ricette, includendo consigli nutrizionali, recensioni di accessori da cucina, e un libro dedicato a chi vuole imparare a mangiare in modo equilibrato. Le ricette sono suddivise per categorie (primi, secondi di carne, pesce, vegetariani, contorni, piatti unici e dessert) e sono arricchite da immagini appetitose.
Strategie Nutrizionali per un'Alimentazione Consapevole: Un Viaggio Culinaro con A Tavola col Nutrizionista
In un mondo dove l'attenzione verso un'alimentazione sana e bilanciata diventa sempre più centrale, il sito "A Tavola col Nutrizionista" emerge come una bussola affidabile per navigare nel mare magnum delle diete e delle tendenze alimentari. Questo portale non è solo una raccolta di ricette fit e dietetiche, ma un vero e proprio viaggio culinario alla scoperta di come il cibo possa essere allo stesso tempo salutare e deliziosamente gustoso.
La filosofia dietro "A Tavola col Nutrizionista" poggia sulle solide basi della nutrizione scientifica, abbinando la passione per la cucina a un approccio alimentare consapevole. Ogni ricetta, accuratamente selezionata e proposta dal sito, è un esempio di come è possibile conciliare il gusto con le esigenze di un'alimentazione equilibrata, dimostrando che mangiare sano non significa necessariamente rinunciare al piacere della tavola.
La varietà delle ricette offerte spazia dai primi piatti leggeri ai secondi di carne, pesce, e opzioni vegetariane, senza dimenticare contorni innovativi e dessert che deliziano il palato senza appesantire. "A Tavola col Nutrizionista" si rivela così una risorsa preziosa non solo per chi segue diete specifiche, ma per tutti coloro che desiderano migliorare il proprio regime alimentare quotidiano, introducendo varietà e creatività nei propri pasti.
Oltre alle ricette, il sito offre articoli di approfondimento su temi nutrizionali, consigli pratici per la scelta di accessori da cucina che facilitano una preparazione dei cibi sana e veloce, e recensioni che guidano il lettore nella selva di prodotti alimentari e gadget culinari. L'attenzione alla qualità degli ingredienti, la facilità di preparazione delle ricette e la loro integrabilità in un piano alimentare bilanciato sono gli assi portanti di ogni contenuto pubblicato.
Il libro "A Tavola col Nutrizionista" rappresenta il cuore pulsante di questa iniziativa, condensando in un unico volume la filosofia e l'esperienza dell'autore. Attraverso le pagine del libro, i lettori vengono guidati in un percorso che li aiuta a comprendere le basi di una dieta equilibrata, imparando a non essere mai a dieta nel senso restrittivo del termine, ma a vivere una vita all'insegna del benessere e della serenità alimentare.
In conclusione, "A Tavola col Nutrizionista" non è solo un sito da visitare per chi cerca ispirazione culinaria, ma un vero e proprio partner nel viaggio verso una migliore qualità della vita attraverso l'alimentazione. La missione di educare a un approccio alimentare sano, sostenibile e gratificante si traduce in una proposta ricca e variegata, capace di soddisfare i palati più esigenti e di accompagnare i lettori nella scoperta di un benessere alimentare autentico e duraturo.
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lavendures · 8 months
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Friggitrice ad Aria: Rivoluzione in Cucina e il Parere del Nutrizionista
L'evoluzione della tecnologia culinaria ci porta a scoprire apparecchiature innovative capaci di migliorare le nostre abitudini in cucina, rendendole più sane senza sacrificare il gusto. La friggitrice ad aria è uno di questi strumenti rivoluzionari, ma cosa ne pensa realmente un nutrizionista?
Corpo dell'Articolo:
Paragrafo 1: Cos'è una Friggitrice ad Aria e Come Funziona? Una friggitrice ad aria utilizza aria calda circolante per cuocere gli alimenti, ottenendo risultati simili alla frittura tradizionale ma con una frazione dell'olio. Questo metodo non solo riduce il contenuto calorico dei piatti ma preserva anche sapore e consistenza.
Paragrafo 2: Vantaggi della Friggitrice ad Aria Secondo il Nutrizionista Dal punto di vista nutrizionale, l'utilizzo della friggitrice ad aria rappresenta un netto vantaggio. La significativa riduzione dell'uso di olii e grassi trasforma piatti tradizionalmente "pesanti" in opzioni più leggere e digeribili, contribuendo positivamente alla salute cardiovascolare e al controllo del peso.
Paragrafo 3: Cosa Si Può Cucinare? Contrariamente a quanto si possa pensare, la friggitrice ad aria non è limitata a patatine fritte o snack. La sua versatilità permette di preparare un'ampia gamma di ricette, da verdure croccanti a carni e pesci, fino a dolci sorprendentemente deliziosi.
Paragrafo 4: Considerazioni del Nutrizionista sulla Friggitrice ad Aria "A Tavola col Nutrizionista" offre un'analisi approfondita dell'impatto della friggitrice ad aria sulla nostra dieta. Attraverso la lente di un esperto in nutrizione, viene esplorato come questo strumento possa effettivamente contribuire a un'alimentazione più salutare, evidenziando i potenziali benefici e fornendo consigli su come integrarla nella nostra routine culinaria. Per approfondire, visita il loro articolo completo.
Paragrafo 5: Consigli per Ottenere il Massimo dalla Tua Friggitrice ad Aria L'articolo suggerisce anche alcuni consigli pratici per sfruttare al meglio la friggitrice ad aria, come la scelta degli accessori giusti, la preparazione degli alimenti e la gestione dei tempi di cottura per garantire risultati ottimali.
Conclusione: La friggitrice ad aria si presenta come un eccellente alleato in cucina, promuovendo uno stile di vita più sano senza rinunciare al piacere di cibi gustosi e soddisfacenti. L'endorsement di un nutrizionista non fa che confermare il valore aggiunto di questo strumento, offrendo una prospettiva professionale sulla sua efficacia. Integrare la friggitrice ad aria nella propria cucina significa fare un passo avanti verso un'alimentazione consapevole e salutare.
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lifeless-ey3s · 8 months
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A Tavola Col Nutrizionista: Il Miglior Libro per Rivoluzionare il Tuo Approccio alla Dieta
Nel panorama sempre più affollato di pubblicazioni dedicate al mondo della nutrizione, "A Tavola Col Nutrizionista - Il Libro sulla Dieta per Non Essere Mai a Dieta" emerge come un faro luminoso, guidando chi cerca un modo di vivere il cibo in maniera più consapevole e gioiosa. Questo libro non è semplicemente una raccolta di consigli alimentari, ma una vera e propria bussola per chi desidera navigare verso un benessere duraturo e genuino, lontano dalle insidie delle diete passeggere e dei trend alimentari effimeri e il miglior libro sulla dieta
L'essenza del libro risiede in un'idea innovativa e potente: il segreto di una nutrizione efficace e piacevole non sta nel seguire regimi alimentari restrittivi, ma nel creare un rapporto armonioso e intuitivo con il cibo. L'autore, un nutrizionista di fama, condivide con i lettori la sua vasta esperienza, invitandoli a imparare a "ascoltare" il proprio corpo. Attraverso questo processo di ascolto, si può imparare a nutrirsi in modo che sia soddisfacente non solo per il palato, ma anche per l'organismo.
Il grande valore aggiunto di "A Tavola Col Nutrizionista" risiede nella sua accessibilità e nel suo approccio pragmatico. Invece di proporre elenchi restrittivi di alimenti "permessi" e "proibiti", l'autore offre strategie concrete per fare scelte alimentari sagge e bilanciate. Il libro si pone come una guida per incorporare una varietà di alimenti nutrienti e gustosi nella dieta di tutti i giorni, rendendo questo percorso adatto a chiunque, indipendentemente dalla propria esperienza culinaria o dal proprio background nutrizionale e quindi è il miglior libro sulla dieta in commercio
La parte forse più entusiasmante del libro è la sua ricca collezione di ricette, pensate per dimostrare che mangiare sano non significa rinunciare al gusto. Queste ricette sono semplici, versatili e adatte a tutte le esigenze, permettendo ai lettori di iniziare subito a mettere in pratica i principi nutritivi del libro nella propria cucina. Ogni ricetta è un invito a riscoprire il piacere di cucinare e di condividere cibi genuini e saporiti.
Visitando il sito A Tavola con il Nutrizionista, si può scoprire come questo libro possa diventare una pietra miliare nel proprio viaggio verso una vita più sana e equilibrata. Che tu sia un principiante nella cucina salutare o un veterano dell'alimentazione consapevole, questo libro si rivela una fonte preziosa di ispirazione e guida, arricchendo il tuo percorso verso una nutrizione più intuitiva e appagante.
In definitiva, "A Tavola Col Nutrizionista - Il Libro sulla Dieta per Non Essere Mai a Dieta" trascende il concetto di un semplice manuale dietetico per affermarsi come una bussola per chiunque desideri intraprendere un viaggio verso una vita più ricca, sana e soddisfacente e di fatto il miglior libro sulla dieta. È la guida definitiva per chi cerca un approccio bilanciato e sostenibile alla nutrizione, una celebrazione del cibo non solo come fonte di nutrimento, ma come catalizzatore di gioia e benessere.
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laplacian-mind · 8 months
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Esplora le Ricette Light e Fit con A Tavola col Nutrizionista: Un Viaggio nel Gusto e nella Salute
In un mondo dove l'attenzione verso uno stile di vita salutare è in costante crescita, scoprire ricette che siano non solo gustose ma anche benefiche per la salute è diventato essenziale. A Tavola col Nutrizionista offre una soluzione perfetta per chi cerca "ricette light e fit". Visitando A Tavola col Nutrizionista, troverai un tesoro di ricette che soddisfano il palato e nutrono il corpo, senza compromettere il piacere della buona cucina.
Le "ricette light e fit" proposte da A Tavola col Nutrizionista sono progettate pensando sia al gusto sia al benessere. Che si tratti di un pasto veloce, di un'opzione per la colazione o di un piatto più elaborato per una cena speciale, ogni ricetta è un equilibrio perfetto di sapori deliziosi e ingredienti nutrienti. Questo approccio alla cucina permette di godere dei piaceri del cibo senza sensi di colpa, supportando al contempo uno stile di vita sano e attivo.
Uno degli aspetti più apprezzati di queste ricette è la loro versatilità. Che tu sia un appassionato di fitness alla ricerca di piatti proteici per supportare il tuo allenamento, qualcuno che segue una dieta specifica, o semplicemente desideroso di mangiare in modo più salutare, troverai opzioni che soddisfano le tue esigenze. Le ricette spaziano da piatti vegetariani e vegani a opzioni senza glutine, mostrando come una cucina salutare possa essere varia e stimolante.
Inoltre, A Tavola col Nutrizionista non si limita a fornire solo ricette. Il sito è una risorsa preziosa che offre consigli nutrizionali, informazioni su come gli alimenti influenzano la nostra salute e suggerimenti per adottare abitudini alimentari sane. Questa combinazione di ricette appetitose e consigli pratici è ideale per chiunque voglia intraprendere o mantenere un percorso di benessere alimentare.
Visita A Tavola col Nutrizionista per scoprire un'ampia gamma di "ricette light e fit". Che tu sia alla ricerca di ispirazione per piatti salutari da condividere con la famiglia o di idee per rinvigorire il tuo piano alimentare personale, questo sito ha tutto ciò che ti serve per esplorare il mondo del cibo sano con gusto e creatività.
In conclusione, le "ricette light e fit" di A Tavola col Nutrizionista sono molto più di semplici piatti salutari; sono un invito a riscoprire il piacere del cibo in una chiave più sana e consapevole. Con una vasta scelta di ricette che combinano gusto e nutrizione, A Tavola col Nutrizionista è la destinazione perfetta per chiunque voglia unire salute e piacere a tavola.
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mistyforestmoon · 9 months
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Gusto e Salute si Incontrano: Scopri le Ricette Senza Glutine con la Focaccia di A Tavola col Nutrizionista
Nel mondo sempre più consapevole dell'alimentazione e della cucina sana, le ricette senza glutine stanno acquisendo un'importanza crescente. A Tavola col Nutrizionista si inserisce perfettamente in questo trend con la sua deliziosa e innovativa ricetta della "Focaccia Senza Glutine". Visitando A Tavola col Nutrizionista, avrai la possibilità di scoprire una ricetta che combina il gusto tradizionale con un approccio moderno e salutare alla cucina.
La focaccia senza glutine è una rivisitazione del classico pane italiano, adatta a chi segue una dieta senza glutine per motivi di salute, come la celiachia, o per scelta personale. Questa ricetta dimostra che rinunciare al glutine non significa sacrificare il sapore o la qualità. Al contrario, offre l'opportunità di esplorare nuovi ingredienti e tecniche di cucina.
La ricetta utilizza una combinazione di farine senza glutine che non solo imita la consistenza soffice e ariosa della focaccia tradizionale, ma aggiunge anche un valore nutrizionale superiore. Gli ingredienti sono attentamente selezionati per garantire che il risultato finale sia gustoso e soddisfacente, anche per i palati più esigenti.
Uno degli aspetti più eccitanti della focaccia senza glutine è la sua versatilità. Può essere gustata da sola, come spuntino o antipasto, o può essere abbinata a una varietà di condimenti per creare un pasto completo e equilibrato. Che tu scelga di aggiungere verdure fresche, erbe aromatiche o un filo d'olio extravergine d'oliva, ogni boccone sarà un piacere per i sensi.
Inoltre, A Tavola col Nutrizionista non si limita a fornire solo la ricetta. Il sito è una risorsa preziosa per chi cerca di migliorare la propria alimentazione, offrendo una varietà di ricette senza glutine che sono sia salutari sia deliziose. Troverai consigli utili su come sostituire gli ingredienti tradizionali con alternative senza glutine e idee per rendere ogni pasto un'esperienza culinaria unica.
Visita A Tavola col Nutrizionista per scoprire la ricetta della focaccia senza glutine e altre deliziose proposte culinarie. Questo sito è il luogo ideale per chiunque desideri esplorare il mondo delle ricette senza glutine, senza compromettere gusto e qualità.
In conclusione, la Focaccia Senza Glutine di A Tavola col Nutrizionista è molto più di una semplice alternativa senza glutine; è una celebrazione del gusto e della salute. Con questa e altre ricette senza glutine, il sito offre un approccio fresco e gustoso alla cucina sana, dimostrando che una dieta senza glutine può essere ricca, variegata e incredibilmente soddisfacente.
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