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#decrescitafelice
ogitoday · 4 years
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‘Produzione senza appropriazione, azione senza imposizione di sé, sviluppo senza sopraffazione., ♥️👐🏻💪🏻 Lao Tze • Oggi, giorno importante, soprattutto in questo momento di forte trasformazione🌪 volevo condividere con voi questo piccola parte di un pensiero molto più ampio💫che chi vorrà potrà approfondire qui: https://www.facebook.com/123058807814602/posts/1131119693675170/?substory_index=0 • ’Oggi, che siamo sufficientemente riforniti di beni, si potrebbe allentare questa morsa, liberando quelli che Marcuse chiama “istinti di vita" che non sono solo strettamente erotici, ma si esprimono nell'amore per tutto ciò che piace.’ • ‘...che si decresca un po', sostituendo alla felicità che la società dei consumi ha collocato nel possesso delle cose, la felicità che scaturisce dalle relazioni e dal coltivare le nostre passioni affettive e intellettuali.’ 🧠♥️💡🎈 Umberto Galimberti, 5 novembre 2016 • Nella prima immagine, FruitOfTheLoop, un pezzo che mi è ‘uscito’ dalle mani, dicendomi cose che la mia testa non voleva ‘ascoltare’👂🏻 A breve tutta la storia in un post dedicato... ad un pezzo del mio♥️ • Buon Primo Maggio a Tutti🌻 • #primomaggio #lavoro #work #ogigioielli #decrescitafelice #jewels #handmadejewellery #artigianatoartistico #fruitoftheloop #passione #cura #sacrificiripagati #genovamorethanthis #madeinitaly #necklace #collana #silver #argento925 #plexiglass #opaco #rosso #red #arteterapia (presso Ogigioielli Contemporary Jewellery) https://www.instagram.com/p/B_pRldvqLqm/?igshid=1vsbs3ssdkk8e
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izumi89 · 4 years
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Burrocacao fatto in casa oggi, credo di averci messo tipo 5 minuti 😁👄 . #iostoinpigiama . #burrocacao #labbra #balsamolabbra #burrodikarit #cosmesinaturale #lipbalm #oliodicocco #madeinitaly #beauty#cosmetici #lipcare #lips #lip #greenlife #ecobio #naturalingredients #olio #decrescitafelice #decrescita #saperfare #handmade #lovehandmade #ceradapi #fattoincasa https://www.instagram.com/p/B9o-RZvomlX/?igshid=k9sr2ncagwe4
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aracmedworld · 4 years
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Coloro che credono di poter dare una svolta alla propria vita, sono senz' altro più vicini alla meta di quelli che non ci credono. Ti auguro di portare nel tuo 2020 la consapevolezza che tu hai la piena responsabilità di tutto ciò che arriva e attrai a te, che tu ne sia cosciente o no, e che ti piaccia o no. Ti auguro di imparare a smettere di resistere a ciò che accade, e di imparare ad accettare, anche te stess@. Conoscere i tuoi limiti, sentire che vai bene così. Ti auguro tanta consapevolezza e crescita! Buon 2019°•▪︎¤☆ --- #crescitapersonale #valentinapica_strategies #sviluppo #sviluppofelice #decrescitafelice #sviluppopersonale #problemsolving #mindset #produttività #soluzionistrategiche #felicità #fiducia #gioia #cambiamento #realizzazione #realizzarsi #successo https://www.instagram.com/p/B6rCjARI4tq/?igshid=yx8acndvdh2d
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startupboot · 5 years
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Ascolta, fai domande e segui in un modo efficace e rispettoso Mantieni un programma regolare in modo che la tua squadra sappia che va bene bilanciare i tempi di comunicazione con la testa a fuoco. Potresti una cultura di fiducia gratificando una comunicazione aperta offri alle persone tutta la tua attenzione quando parlano con te. ecco 5 punti: 1. Una comunicazione di gruppo aperta ed efficace rende felici i progetti che muovono i colleghi. 2.Effetti di cattiva comunicazione, Invece di cercare soluzioni, perdiamo tempo a convincere l'altro di aver torto. 3.Una comunicazione efficace tra i team Deve essere rilevante è importante e importante per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato 4.Ottimizza i tuoi strumenti di comunicazione La comunicazione aperta non significa più chiacchiere, significa che tutte le informazioni rilevanti dovrebbero essere accessibili a tutti 5.Fornire linee guida Dovresti alle persone su come usare gli strumenti di comunicazione Vuoi che le persone ottengano ciò di cui hanno bisogno e poi tornino al loro lavoro mirato --------------------------------------------------- Like se il post ti è ❤️ Dici cosa ne pensi nei 💬 Condividi se pensi di poter aiutare altrui 🚀 Salva se pensi che sia utile📌 --------------------------------------------------- #decrescita #successonly #mentesaudavel #mente #decrescitafelice #comente #mentesana #successo #menteempreendedora #crescita #comunicazione #successonline #prilaga #mentepositiva #crescitainteriore #tagliatiperilsuccesso #crescitafinanziaria #successonmymind #startupbootit #startup #nero #gradiente https://www.instagram.com/p/B2Tr-hPokcu/?igshid=12olnybv1g2hq
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danielazac · 7 years
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"Down shifting" (P.L. Pellegrino) Quanto tempo perdiamo ad accumulare ricchezza e non poterne approfittare perché non ce n'è il tempo? Se anche voi vi siete fatti questa domanda, questo semplice ebook fa al vostro caso. Buona lettura. #decrescitafelice #downshifting Disponibile su #kindle e #kindleunlimited
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ultimavoce · 5 years
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Siamo davvero nell'Antropocene? L'era geologica creata dall'essere umano
L'avrete letto ormai ovunque: "Stiamo profondamente alterando l'equilibrio del nostro #pianeta". Nulla di nuovo, ma ciò che potrà suonarvi nuovo è il concetto di #Antropocene: l'era geologica creata dall'essere #umano, che va oltre i #cambiamenticlimatici.
L’avrete letto ormai ovunque – sulle prime pagine dei giornali, sugli striscioni degli ambientalisti dei Fridays for Future, persino dove c’è chi nega, che tutto ciò stia realmente accadendo – “stiamo profondamente alterando il clima del nostro pianeta.” Nulla di nuovo quindi, se non fosse che anche qua giù, proprio sotto i nostri piedi, nelle rocce e nei sedimenti, qualcosa sta avvenendo. Quel…
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dellinutilita · 6 years
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Fare o non fare. Non c'è provare. E tutti possiamo (dobbiamo) fare qualcosa per pesare meno sul nostro pianeta. Pensare una crescita infinita in un pianeta finito è folle. 23)L. Mercalli, Prepariamoci. 🌳🍃 #gogreen #prepariamoci #lucamercalli #decrescita #decrescitafelice #ecology #bookstagram #bookworm #vscobooks #bookoftheday #whatimreading #readinggirl #readingissexy #moleskine #yoda
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goodbearblind · 8 years
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(via https://www.youtube.com/watch?v=QYv0D9JrpwI)
“La decrescita è una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l'obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico fra l'uomo e la natura, nonché di equità fra gli esseri umani stessi.”
“E’ possibile vivere con un impatto sostenibile sul pianeta.” è ciò che vuole dimostrare Joan Pick che da 30anni vive consapevolmente senza sprecare e consumando il meno possibile le ormai esigue risorse planetarie. Tante altre esperienze tutte in un video. <3 
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stefano--fantini · 8 years
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#farmlife #wildlife #everyday_italy #cocche #galline #campagna #igersiena #igertuscany #decrescitafelice #chicken
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startupboot · 5 years
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Senza l'uso il metallo si ossida, il corpo si indebolisce e non fa eccezione per il cervello, diventa meno efficente, è una macchina meravigliosa con una grande potenzialità. Ma tutto ciò che non si usa, lo perdiamo! Cosa ne pensi del post? Tu come allenti la tua mente? Con quali essercizi? Facci sapere nei commenti! @startupbootit #decrescita #successonly #mentesaudavel #mente #decrescitafelice #comente #mentesana #successo #menteempreendedora #crescita #successonline #prilaga #mentepositiva #crescitainteriore #tagliatiperilsuccesso #crescitafinanziaria #successonmymind #startupbootit #startup #nero #gradiente (at Milan, Italy) https://www.instagram.com/p/B1qqeZsC2_i/?igshid=kqsh7715k9xy
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wetoom · 11 years
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C'è chi sale e chi scende. Decrescita felice o no?
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   da sinistra, Luca Mercalli, Maurizio Pallante, Paolo Griseri e Daniela Degan
“Utopico. Possibile?” era il titolo di Biennale Democrazia 2013 (10-14 aprile). No, quel punto interrogativo non è un refuso. È una sfida. “Percorrere le vie che dall’utopico conducono al possibile” era il percorso annunciato dal Presidente Gustavo Zagrebelsky nella sua lezione inaugurale. Cosa c’entra questo – vi chiederete – con WeToom? Beh, noi siamo utopici. Siamo tutti utopici, perché l’utopia è l’umano pensiero-che-vuole-cambiare-le-cose! Noi di WeToom stiamo dimostrando, con i servizi che dal basso (cioè dall’esperienza diretta) raccontiamo, che la nostra “utopia” è possibile. Eccome se è possibile! Si chiama: cambiare, condividendo. Condividere vuol dire sfruttare al 100% le risorse. Quelle esistenti. E gli altri? Il loro utopico è possibile?
Venerdì 12 aprile, al Piccolo Regio Puccini c’era il pienone di “utopici” (temo che la parola in voi abbia ancora quella patina di “irrealizzabile, astratto, lontano”. Vi sbagliate: l’utopia è ciò che vogliamo essere e come lo stiamo ottenendo. Utopia fa rima con realismo, consentiamoci questa licenza poetica). Il pubblico accorso a sentire il dibattito sulla “Decrescita felice” ha fatto registrare il tutto esaurito, qualcuno è pure rimasto chiuso fuori.  Luca Mercalli, il celebre climatologo, Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice e Daniela Degan (Rete Lilliput), dialogavano con un titubante Paolo Griseri (giornalista de La Repubblica), sostenendo le loro teorie dalla tripla “e”: etico-economico-ecologico.
Se vi chiederanno che cos’è la decrescita felice, ora saprete finalmente che cosa rispondere: “La ricerca, non di un nuovo metodo di sviluppo, ma di un nuovo modello economico, privo di sviluppo”, così attacca Pallante. Gli dà manforte Luca Mercalli: “Il passaggio alla riflessione sulla decrescita felice è un dettaglio obbligatorio, dettato dalle leggi fisiche. Oggi la questione non è se la decrescita sia o meno opportuna, ma come renderla effettiva”. Ecco, il climatologo dall’inconfondibile papillon ha centrato il punto: “come renderla effettiva”. Solo teoricamente però. Perché nella pratica (nel confronto pubblico, come in questo incontro torinese) le loro utopie, che utopie non vorrebbero essere (e, a ragione, neanche dovrebbero), sono rimaste un po’ fuori dall’ambito del possibile.
Via.  Inizia Pallante: “Il nuovo valutatore delle società e dei modi di vivere dev’essere la maggiore o minore capacità di futuro”. Oppure: “Pensate ancora che la crescita sia positiva e la decrescita negativa? È proprio il contrario! Decrescita felice non è un ossimoro. La decrescita è un modo di capire le cose”. Chissà come poi: “Chi stabilisce la differenza tra ciò che è male e ciò che è bene?” – chiede Griseri – ma non ottiene risposta, se non l’immagine – certo di facile retorica – mostrata da Mercalli, raffigurante un albatros “ripieno” di rifiuti, seguita dall’affermazione, “Non credo che ci voglia uno scienziato per deciderlo”.
“Anche i libri, vedete, sarebbe già un passo avanti – ops, “indietro” volevo scrivere: scusate il lapsus – leggerli in formato e-book”, sostiene Mercalli. Allora mi chiedo se il climatologo non sia consapevole che le aziende produttrici di supporti per gli e-book non sono esattamente “estranee” all’attuale sviluppo economico. 
E ancora Pallante: “Parlare di nuovo modello di sviluppo non ha alcun senso: non si fa altro che sostituire nuove categorie merceologiche a quelle vecchie per aumentare lo sviluppo esistente”. Poi conclude con la massima “La crescita, insomma, ha bisogno di gente che non ragioni, la decrescita di gente che ragioni”. 
Sorge qualche dubbio? Penso che chiunque in sala fosse d’accordo sulla necessità di diminuire gli sprechi, d’investire sulle energie alternative e rinnovabili e di migliorare il mondo in cui viviamo. E credo anche che le teorie sulla decrescita abbiano fondamenta e scopi nobili. Non possiamo negare validità alla necessaria domanda di diminuzione dell’inquinamento e dei consumi, all’inversione di rotta di questo mondo che va a rotoli.  Eppure, la fuoriuscita di molte persone prima della fine dell’incontro mi ha suggerito ch’essi non avevano trovato, lì, un terreno comune, o quantomeno fertile, per realizzare le loro utopie. Che la scelta di ottimizzare le risorse esistenti, anziché quella di voler invertire il movimento globale dello sviluppo, sia la strada giusta e soprattutto possibile per un comune obiettivo? Noi crediamo di sì. “Condividete” la nostra idea?
Stefania C. 
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