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#disco musicale
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Carnevale di Ndirucce - Città Sant'Angelo 🎭🎊
Tema: Canta che ti passa! 🎼🎧🎶
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alexjcrowley · 3 months
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Comunque rip fandom anglofono della formula 1 non saprete mai che La scelta di Caparezza è una delle canzoni più azzeccate per questo sport
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diamondsheep · 10 months
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BUENAS, RAM!! para lo del Spotify Wrapped podría ser el 15, 24 y 10??
HOLAAAA DRAGOOON 🐲✨️!!!! Gracias por el ask 💙❤️💙❤️
10 - Crazy my beat by Coda
JAJAJA LITERAL CANCIÓN DE JOJO !! 🤣
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15- Haut le Mains by Ottawan
Of course, no podía faltar el Disco en Francés adgjsgksl aunque esta tiene una versión en inglés que se llama Hands up ! Jeje
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24- Casio by Jungle
Ohhh amo esta banda, esta canción y la coreografía de la canción 💛
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Jungle my beloved 💛💛💛
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aitan · 1 year
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Ho ascoltato al TG1 che il cantante chiamato Ultimo ha ottenuto 49 dischi di platino.
Da quello che so, un disco di platino corrisponde a 50.000 album venduti.
Ora, 49 per 50.000 fa 2.450.000.
Due milioni quattrocentocinquantamila.
Mica bruscolini!
Le famiglie in Italia sono circa 25 milioni.
Più o meno dieci volte di più del numero dei presunti dischi venduti da Ultimo.
Ne deduco che la mia è una delle nove famiglie su dieci in cui mancano queste diffusissime opere di ingegno.
Poi magari oggi per il platino ci si riferisce anche a copie non fisiche, ma a me sembra ugualmente uno sproposito, una esagerazione, una fanfaronata a scopo pubblicitario. E il TG1, a quanto pare, si presta.
Ma poi, in fondo, non c'è neanche tanto di che meravigliarsi.
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campadailyblog · 3 months
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Disco: Iniziare la Produzione con i Giusti Consigli
La produzione di musica disco richiede conoscenze e tecniche specifiche. Questo articolo ti guida su come iniziare a produrre un disco di successo. Ti mostreremo come scegliere le giuste tracce di riferimento, il genere e il titolo, e come creare il tuo brand personale. Scoprirai i segreti e i consigli dei professionisti. Così, potrai trasformare la tua passione in una carriera di successo nella…
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duky82 · 9 months
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Single navideño de The Happyland Experience
Single navideño de The Happyland Experience Jonatán Uría y Olivia Heredia retoman el proyecto que nacía en 2012 con el fin de colaborar a distancia haciendo canciones melancólicas y despiadadas. Fruto de ello surgieron los singles “Casetas de playa” y “Autoestopista”, disponibles en bandcamp. Han trabajado en las últimas semanas en un villancico con un enfoque social-antropológico, para cerrar…
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diceriadelluntore · 18 days
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Storia Di Musica #340 - INXS, Kick, 1987
La band di oggi, a metà anni '80, era tra le più famose del mondo. Ma credo che anche all'epoca pochissima sapessero che il nucleo centrale di questo gruppo australiano fosse formato da tre fratelli. tutto inizia a Perth, nel 1979: i fratelli Farris, Tim, Andrew e Jon che avevano già un gruppo dal nome, inequivocabile, di The Farris Brothers, aggiungono al nucleo fondativo Kirk Pengilly, Garry Beers e un cantante, amico di liceo di Tim, Michael Hutchens. Si spostano a Sydney, dove cambiano nome in INXS ( da leggere come "In Excess") dove ottengono un contratto con una piccola etichetta indipendente, la Deluxe, con cui pubblicano il primo singolo, Simple Simon. Erano gli anni della pulizia dal rumore del punk, dell'arrivo della elettronica "dolce" e della new wave. È in questo solco che la band si muove, ma si apre in maniera piuttosto originale al funk e a piccoli innesti dance. All'inizio concentrano le energie nella nativa Australia, dove ottengono un buon successo con il loro primo disco, del 1980, intitolato INXS, che si ripete nel 1981 con Underneath The Colours, con la prima hit, una cover di un classico della musica australiana coverizzato, The Loved One, successo del 1966 dei The Loved Ones. Nel 1982 tentano il grande salto. Vanno in Inghilterra, dove li scrittura la WEA e la Atlantic li distribuisce negli Stati Uniti. Shabooh Shoobah del 1982 ha il primo singolo di successo mondiale, Don't Change, e il seguente tour internazionale al seguito di The Kinks e Adam And the Ants li fa conoscere in mezzo mondo. Nel 1984 ancora maggiore successo ottiene The Swing, trascinato dal singolo Original Sin, prodotto da Nile Rodgers. Il successo è sempre crescente: nel 1985 partecipano da Sydney al Live Aid, nel 1986 suonano con i Queen alla Royal Albert Hall, Hutchens addirittura esordisce come attore protagonista in Dogs In Space, film che lo vede interpretare Sam, il frontman avvezzo alla sostanze di una band post punk nel 1978 a Melbourne.
Dopo un tour lunghissimo, e con il management che ne programma uno nuovo in Europa, la band torna in studio. Guidati dal produttore Chris Thomas, uno dei grandi produttori inglesi (a lavoro con The Beatles, Pink Floyd, Procol Harum, Roxy Music, Badfinger, Elton John, Paul McCartney, Pete Townshend, Pulp, The Pretenders) le prime prove avvengono addirittura nella spettacolare Sydney Opera House. Il suono è più maturo, gli innesti da altri generi eclettici, i riff invidiabili e la voce di Hutchens è ormai una garanzia. Thomas però vorrebbe più canzoni, anche in previsione dell'atteso e imminente tour europeo, quindi manda Hutchens e Andrew Farris a Honk Kong, dove i due acquistarono un appartamento. Un giorno, mentre è in attesa di un taxi, a Andrew viene in mente una melodia, proprio mentre il taxi è arrivato. Chiede al tassista di aspettarlo cinque minuti, ma lui sale nel suo appartamento, scrive e registra i demo di una canzone, la riporta sulla cassetta e 45 minuti dopo, nonostante la furiosa cazziata del tassista, la porta a Hutchens che lo aspettava in un bar, e in dieci minuti ne scrive il testo, per quello che sarà il singolo di apertura, e hit mondiale, del nuovo disco.
Kick esce il 19 ottobre del 1987, un mese prima, il 21 Settembre, fu preceduto da quella canzone: Need You Tonight, dal ritmo funky, la voce sensuale di Hutchens e un bellissimo video musicale (che vinse nel 1988 5 MTV Video Music Awards) trascinano il brano in cima alle classifiche (primo negli Stati Uniti e secondo in Gran Bretagna) e proietta il disco e la band in una nuova dimensione. Tutte le canzone sono scritte dal duo Hutchens - Andrew Farris, che mediano tra il suono molto funk dei primi dischi a quello mainstream rock dei primi dischi a distribuzione internazionale. Più che altro, hanno il tocco magico di scrivere canzoni che diventano famose per come rimangono in testa: New Sensation, Devil Inside, Mystify, la toccante Never Tear Us Apart, la ripresa di The Loved One ne fanno un disco di grande qualità e di grande successo, con una serie di ganci musicali memorabile. Il disco venderà milioni di copie e li fa diventare rockstar.
Arriveranno anche al Festival di Sanremo del 1988, però perdono il tocco magico: nonostante tour seguitissimi, in studio perdono la magia e X (1990) e Welcome To Wherever You Are (1992) sono accolti con freddezza e non regalano grandi canzoni. Parallelamente, Hutchens diventa molto più famoso dell'intera band, complice anche la relazione con Paula Yates, giornalista musicale famosa per le sue interviste particolari fatte in programmi come The Tube o The Big Breakfast, dove intervistava gli artisti in un letto e dal 1986 al 1996 moglie di Bob Geldof. Hutchens pensa ad una carriera solista, ma il 22 novembre del 1997 viene trovato morto impiccato in una camera di Hotel in Australia. In un primo momento si scatenano le voci incontrollate di un tragico gioco erotico, in seguito un'inchiesta medico legale, contestata da Yates, accerta che la morte del cantante è suicidio, cosa che non interrompe minimamente il gossip sulla vicenda.
La band, scossa dall'accaduto, sostituirà per un tour celebrativo Hutchens con Terence Trent D'Arby (che fu amante di Paula Yates quando era ancora sposata con Bob Geldof), inaugurando il nuovo stadio Olimpico di Sydney, e nel 2000 alla chiusura dei Giochi Olimpici nella città australiana del 2000. La band continuerà in maniera discontinua anche a suonare dal vivo fino al 2012, ma senza mai arrivare alla qualità di questo disco. Ci sono da raccontare ancora due aneddoti: Hutchens era probabilmente molto simpatico, perchè era amico di tantissimi musicisti. Simon Le Bon dei Duran Duran, scrisse per lui prima della sua morte, Michael, You've Got A Lot To Answer For dall'album Medazzaland del 1997, canzone che Le Bon non è mai riuscita a cantare dal vivo per l'emozione. E Bono dedicò all'amicizia con Hutchens un brano molto famoso, Stuck In A Moment You Can't Get Out Of, da All That You Can't Leave Behind del 2000, che immagina un impossibile dialogo tra i due con Bono che cerca di convincere Hutchens a non farlo:
I never thought you were a fool
But darling, look at you
You gotta stand up straight, carry your own weight
These tears are going nowhere, baby
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angelap3 · 21 days
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"Cosa ti ha insegnato De André?"
"Ovviamente è stato un grande punto di riferimento musicale e culturale e fu uno dei primi a trovare sempre nuove musicalità, come il disco memorabile realizzato con Mauro Pagani.
Inoltre, quando lo conobbi, mi insegnò due grandi cose: innanzitutto la sua grande umanità e disponibilità verso tutti e poi, seconda cosa, a bere".
Pino Daniele💙
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Switchblade Symphony – The Three Calamities (1999)
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Alejandra Oviedo - Music 💿
Today we make a radical change in musical style and fly from the 50's to the l90's. The surprise comes from Switchblade Symphony, a band that is not being sufficiently vindicated today. Switchblade Symphony was an American gothic rock band formed in 1989 in San Francisco, California, by composer Susan Wallace and vocalist Tina Root. The band is known for its unique sound that blends orchestral elements with heavy synth sequences and ethereal vocals, creating a distinctive fusion of classical music and gothic rock. Switchblade Symphony is not currently active as a band. They disbanded in November 1999 after releasing several albums, including Serpentine Gallery and Bread and Jam for Frances. After the split, members Tina Root and Susan Wallace pursued other musical projects, with Root forming the band Tre Lux and later Small Halo with George Earth. Last 2023 they reissued the album The Three Calamities.
Hoy hacemos un cambio radical en el estilo musical y volamos de los años 50 a los 90. La sorpresa viene de la mano de Switchblade Symphony, una banda que a día de hoy no está siendo suficientemente reivindicada. Switchblade Symphony fue una banda estadounidense de rock gótico formada en 1989 en San Francisco, California, por la compositora Susan Wallace y la vocalista Tina Root. La banda es conocida por su sonido único que combina elementos orquestales con pesadas secuencias de sintetizador y voces etéreas, creando una fusión distintiva de música clásica y rock gótico. Switchblade Symphony no está actualmente activa como banda. Se disolvieron en noviembre de 1999 después de lanzar varios álbumes, incluidos Serpentine Gallery y Bread and Jam for Frances. Después de la separación, las integrantes Tina Root y Susan Wallace se dedicaron a otros proyectos musicales, y Root formó la banda Tre Lux y más tarde Small Halo con George Earth. El pasado 2023 reeditaron el disco The Three Calamities.
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Switchblade Symphony – The Three Calamities "Therapy" Members - Susan Wallace, Tina Root Label- Cleopatra Records - Los Angeles US - 1999 Style - Goth Rock, Downtempo.
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klimt7 · 8 months
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L'amor che move il sole e l'altre stelle
[ Dante, Paradiso XXIII, v.145 ]
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Perchè dietro questa ragazza
[ Angelina Mango ]
c'è una grande STORIA
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Sanremo 2007
LAURA VALENTE & PINO MANGO
I genitori di Angelina partecipano all'edizione di Sanremo 2007 e cantano il brano "Chissà se nevica"
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Anno 2014, 8 dicembre
Pino Mango durante il concerto a Policoro ( Matera) viene colto da malore e muore.
Poche settimane prima aveva confidato alla moglie Laura: "Cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più in assoluto ?"
Anno 2019
La moglie di Mango, Laura Valente, ex cantante ed ex voce dei Matia Bazar, rilascia alcune interviste in occasione della pubblicazione del cofanetto con un volume contenente diversi scritti di Pino Mango, e il disco che rende omaggio alla sua intera carriera musicale.
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L'intervista alla madre, Laura Valente [2019]
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Anno 2024
Angelina Mango dopo aver partecipato alla edizione 2022 di "Amici", partecipa al Festival 2024 e trionfa con pieno merito sbaragliando avversari molto più noti e affermati di lei (Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood, Emma, Fiorella Mannoia).
Nella serata di venerdì 9 febbraio con una esecuzione da brividi, che ha commosso tante persone sia in tv che nel Teatro Ariston di Sanremo, Angelina tributa un omaggio molto particolare, al padre Pino, eseguendo il suo brano "Rondine", in una versione del tutto inedita e con un nuovo arrangiamento curato da lei stessa e dal fratello maggiore Filippo (1995).
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Ecco, davanti ad una famiglia così, davanti ad un rapporto di questo tipo, davanti a una Storia del genere, le parole, tutte le parole possibili si diradano, rimpiccioliscono e infine scompaiono.
Resta solo un silenzio di ammirazione e commozione.
In ciò che ci è dato scorgere, io stesso, lo ammetto, fatico a trovare le parole.
Solo l'ascolto e il silenzio hanno senso.
Davanti a certi "miracoli'", ci si sente smarriti e disarmati. La commozione sommerge ogni cosa.
Una emozione che mi fa vedere la "magia" che sa trasformare le vite delle persone. Che può illuminarle!
E poi c'è la gratitudine per questa grande emozione che arriva a mostrarci, la trama di luce che attraversa ogni tempo e ogni spazio.
Le altre riflessioni e considerazioni, fatele Voi.
Io mi tengo stretta, questa emozione.
Pino Mango soltanto pochi anni fa cantava un brano: "L'amore è invisibile"...
Io per una volta, sento di doverlo smentire.
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Se siamo attenti, se impariamo a leggere e decodificare la realtà esterna, lo vediamo e lo sentiamo perfettamente, che l'Amore è l'energia, che innerva l'intero Universo.
Pino Mango, Laura, Filippo e Angelina stessa, ci tolgono ogni dubbio e incertezza al riguardo.
No. L'amore non è invisibile.
Lo possiamo annusare, fiutare nel vento e nel tempo, dentro le persone, in tutte le epoche.
Come un profumo di buono e di pulito, come un tepore di primavera, un sapore unico.
La magia che brilla negli occhi di chi è stato toccato da questo prodigio, arriva ovunque. È qualcosa di potente. Arriva a contagiarci e a cambiare, il nostro stesso modo di guardare il mondo.
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romadjpianobar · 1 year
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Musica Matrimonio da favola L'arte di intrattenere con le giuste atmosfere i  momenti di incontro e relax dei vostri ospiti e del divertimento nel ballo tutta la notte, è una questione di dettagli che vive nell'esperienza e di attimi. Non si raggiunge con una playlist uguale per tutte le occasioni. E' un lavoro artistico che necessita della giusta sensibilità e  cultura musicale per rendere la vostra festa di matrimonio un evento che resterà nella memoria collettiva di tutti i presenti. Anche il crescendo della serata, l'arte di far urlare e cantare i ritornelli delle canzoni al cambio di mixaggio, è una caratteristica legata all'esperienza. Potrete indicarmi i vostri gusti musicali ed io su queste ed altre caratteristiche creerò come un sarto, la vostra serata. Indicatemi la vostra data, la location, il numero approssimativo di ospiti, sarò felice di aiutarvi ad organizzare un fantastico wedding party. La vostra serata. [email protected] +393283334184 https://romadjpianobar.com https://weddingdj.it The art of entertaining with the right atmosphere the moments of meeting and relaxation of your guests and the fun in the dance all night, is a matter of details that lives in the experience and moments. You do not reach it with an equal playlist for all occasions. It’s an artistic work that needs the right sensitivity and musical culture to make your wedding party an event that will be remembered in the collective memory of everyone present. The growing  of the evening, the art of making the chorus of the songs scream and sing at the change of mixing, is also a characteristic linked to the experience. You can tell me your musical tastes and I will create your evening as a tailor. Tell me your date, location, approximate number of guests, I will be happy to help you organize a fantastic wedding party. This is your night. #weddingdj #weddingdjitaly #bestweddingdj #weddingdjtuscany #wedding #weddingitaly #weddingvideo #weddingmusic #djforwedding #djservice #weddingdjrome #musicwedding #saxdj #weddingmusic #musicwedding #weddingitaly #weddingrome #weddinginitaly #weddingumbria #weddingsorrento #weddingnaples #WeddingDjGianpieroFatica #DjGianpieroFatica #djmobile #djservice #weddingaperitiv #70s #80s #80smusic #disco #funky #classicrock #ballades #irish #latinmusic #housemusic #edm #edmmusic #edmmix #feste40anni #feste50anni #feste60anni #festeprivate #festeprivateroma #privateparty #weddingceremony #weddingceremonymusic #djmatrimonio #djpermatrimonio #musicamatrimonio #djbodas #casamento #oldschool #Weddingdj #weddingdjrome #weddingdjitaly #weddingitalystyle #Weddingceremony #weddingreception #weddingparty #weddingitaly #weddingmusic #musicwedding #weddingdjs #weddingdjservice #weddinginrome #weddinginsorrento #weddingintuscany #djservice #Djmobile #70s #80s #90s #80smusic #disco #housemusic #latinmusic #jazzmusic #jazzdance #Djsax #djoldschool #djmobile #dj #djservice #djsong #djselection #djweddingstyle #djwedding #weddingdjflorence #romadjpianobar #djset #djoldschool #radiocontactitaly #funkydiscoradio #funkyhouse #funkyhousemusic #djentertainment #djvocalist #djpianobar #djanimatrice #djanimazione #bestweddingmusic #tuscanywedding #weddingintuscany #djs #weddinginflorence #luxurywedding #destinationwedding #gettingmarried #tuscanstyle #realwedding #tuscany #marriedintuscany #marriedinitaly #marriedinrome #sax #wedding #matrimonio #saxmatrimonio #weddingsax #luxuryevent #luxury #privateparty #saxo #sassofonista #saxophonist #livesax #vinyl #djviral #djanni70 #djanni80 #djanni90 #musicaanni70 #musicaanni80 #musicaanni90 #anni70 #anni80 #anni90
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elefant-records · 5 months
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Ya hace más de diez años que AXOLOTES MEXICANOS existen. Cuando esta aventura comenzó, todo el mundo tenía claro que iban a marcar una generación musical. Capaces de aunar en una sola propuesta influencias del J-Pop, del manga, del punk más trastornado o del cine de terror, representaban la voz de una pequeña mayoría de espíritus inquietos, escurridizos, ávidos de electricidad y de vida. Después de todo este tiempo y tras varios singles, un Mini-LP y tres discos (contando este “4ever” que os presentamos aquí), son un supergrupo porque sus miembros han ido cultivando diversos proyectos musicales que han marcado sonidos y diferentes escenas del panorama nacional. Agarraos porque vienen curvas: CAROLINA DURANTE, CONFETI DE ODIO, TEMERARIO MARIO, Stephen Please o NO FUCKS. Pero sobre todo lo son porque además cuentan con una front-woman tan única e irrepetible como Olaya Pedrayes. Todo esto, unido a su propuesta tan personal, nos hace pensar en ellos como un gran agujero negro en el espacio del punk-pop por el que dejarnos absorber y abandonarnos entre energías desconocidas e inimaginables.
Y “4ever” no hace más que confirmarlo. Porque volvemos a tener esos trallazos punk marca de la casa, más contundentes que nunca, con los mejores estribillos que han firmado, como “La canción que escribiste”, “S ! M P”, “Amarre”, “Al amanecer” o “ROSAS y ESPINAS” (¡con AIKO EL GRUPO!, menuda colaboración eléctrica), en los que destacan la producción del propio Juan Pedrayes y las mezclas de Bernardo Calvo (que grabó los EP de CAROLINA DURANTE), Felipe Quintans (LAS LIGAS MENORES, BESTIA BEBÉ y ganador de un Grammy Latino por “Unas Vacaciones Raras” de ÉL MATÓ A UN POLICÍA MOTORIZADO) y Dani Alcover (DOVER, NIÑA POLACA, LA LA LOVE YOU). Menuda trituradora, qué contundencia.
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diamondsheep · 1 year
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Para el ask game de las canciones 3, 9, 18 ヾ⁠(⁠˙⁠❥⁠˙⁠)⁠ノ
Holaaaaa!!! Muchas Gracias por el ask
3: A song that reminds you of summertime
asdhajsd no se por que pero la primera canción que se me vino a la mente es
Cuando Calienta El Sol De Luis Miguel
I mean .. realmente es una canción muy de verano ☀🌴🌺 JAJAJA
9: A song that makes you happy
Funky Flushin' by Tatsuro Yamashita
In general, most of Tatsuro's songs make me happy !! his songs are usually really cheerful 💛
18: A song from the year that you were born
I was born in 1999 soooo
All Star by Smash Mouth
ASJDHAKJSDHA a pretty iconic song tbh
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autolesionistra · 1 year
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Ultimamente si inizia a parlare con un po' meno timidezza di un problema matematico tutto sommato abbastanza semplice:
Se uno stato prevede un calendario scolastico che annovera fra le 13 e le 14 settimane continuative di ferie estive (escluse quindi ferie natalizie e pasquali) e contratti lavorativi che prevedono in media (quando regolari) 22 giorni in un intero anno (incluse quindi ferie natalizie e pasquali), si spieghi: 1) con che faccia rappresentanti di suddetto stato possono parlare di diritto al lavoro e parità di genere o di crisi della natalità 2) come coppie di genitori lavoratori ci possono mettere una pezza
Risposte: 1) da culo o di bronzo (valide entrambe) 2) secondo l'equazione:
Gestione estiva cinni = € + N² + Lm
Dove € è la pecunia, N sono i nonni, Lm è lavorare di merda (ove uno di questi addendi tende allo zero, gli altri dovranno essere aumentati di conseguenza).
In questo emblematico articolo la situazione è descritta in maniera più circostanziata e impietosa: https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/sono-una-madre-parcheggina-e-per-questo-odio-lestate-hld1bsfn anche se manca completamente (e mi rendo conto di essere un disco rotto) una chiave di lettura di classe, perché i genitori che hanno carenze economiche (o di nonni) rischiano di offrire ai propri figli (ma anche a sé stessi) un periodo estivo di qualità radicalmente diversa rispetto ad altri genitori con prevedibili effetti negativi sulla mobilità sociale.
La questione è comunque complessa perché come tocchi, sbagli. Come dice un amico, il dramma è che sotto sotto è una guerra fra poveri; chiunque proverà a risolverla scontenterà inevitabilmente una fettona di persone (che è poi uno dei motivi per cui a livello nazionale nessuno sul tema muove un dito da mezzo secolo) (oltre al fatto che finché le guerre restano fra poveri, non c'è forte motivazione a intervenire).
A livello di indirizzo, anche volendo ignorare completamente l'articolo 31 della ns. costituzione (no, il gruppo musicale non ha preso il nome da quello) che recita che la Repubblica "protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo." credo valga la pena farsi un paio di domande sul modello di nucleo familiare che uno stato vorrebbe promuovere perché allo stato attuale non è uno sport agevole per coppie di lavoratori e in media queste difficoltà pesano prevalentemente sulla componente femminile.
Questo scritto in realtà è nato da aneddoti personali elevati a considerazioni generiche (che è sempre indice di grande qualità), visto che sono ormai svariate estati che vedo amiche lavoratrici e amici lavoratori (ma prevalentemente amiche lavoratrici) avere un evidente aumento di stress e flessione di benessere psico-fisico con saltuarie penalizzazioni lavorative (quando non direttamente abbandono temporaneo o permanente del posto di lavoro) dovute all'organizzazione estiva dei propri figli.
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laferocia · 11 months
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Mike Patton, italian interview, sept 2000
Probably, this interview took place right before the concert at Arena Parco Nord in Bologna, during the Independence Days Festival. A nice thing to know: the guy interviewing Mike is also from the US, his name is Derek Simons. Enjoy!
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Interviewer: Siamo qua con Mike Patton dei Mr Bungle nonché di mille altri gruppi. So che devi salire sul palco tra pochissimo ma per quei pochi che in Italia ancora non ti conoscono, una domanda semplice semplice: descrivi il suono dei Mr Bungle. // Here we are with Mike Patton from Mr. Bungle, who's also been part of a ton of other bands. I know you're about to go on stage in a bit, but for those folks in Italy who might not know you yet, here's a super simple question: tell us what Mr. Bungle's music is like.
Mike: fiuuu, questo è difficilissimo! // Fiuuu, this is very hard!
I: (sarcasm mode on) no è semplice! // Oh no, it's easy!
Mike: no no no, un suono particolare, meglio (da) comprare il disco e scopri così. Io non posso descrivere. // Well, it's a unique sound, better to buy the album and discover it for yourself. I can't really describe it. (Mike Mike Mike, we don't expect these mistakse from you: "da" is incorrect here and you should have said "lo scopri così/ lo scoprirai così).
I: il disco "California" sta andando bene. // "California" is doing well.
Mike: sta andando abbastanza bene, benissimo no, diciamo a un livello modesto, sì.// It's going pretty well, not great, let's say at a modest level, yeah.
I: ma siete contenti? // Are you guys happy?
Mike: sì, però noi siamo contenti con poco, eh. // Yeah, but we're happy with very little, you know. (sweet smile and "contenti con poco" is fuc*ing native)
I: ho letto una lista di tutte le canzoni cover che fate nei vari concerti, ci saranno 80 diverse canzoni. Come mai questa passione per le teme delle colonne sonore dei film? // I've read a list of all the cover songs you perform at different concerts, there are 80 different songs. What's the reason for this passion for film soundtrack themes? (some mistakes here but our US friend has a pretty good italian, I remember him, LOL).
Mike: ma più che altro è che le nostre canzoni, che scriviamo noi, dopo un po' diventano un po' noiose e dobbiamo aggiungere qualche spezia, così. E i cover sono... è per questo motivo che suoniamo i cover. // More than anything, it's just that our songs, the ones we write ourselves, can get a bit boring after a while, so we have to add some spice to them. And the covers... that's why we play covers. (In Italian, "cover" is feminine so "le cover", not "i cover").
I: c'è un qualsiasi stile musicale che è rimasto da provare per voi? // Is there any music style left for you guys to try?
Mike: sempre. C'è sempre qualcosa da imparare, da provare. Però più che altro da imparare. Quanto tempo più che suono più che realizzo che più che so che non conosco niente, che non so niente. // Always. There's always something to learn, to try. But more than anything, to learn. The longer I play, the more I realize that I don't know anything, that I know nothing. (A bit chaotic but our grammar is a mess with this kind of phrase. He wanted to say "più suono, più mi rendo conto che non conosco niente, non so niente". Btw, the meaning is clear).
Mike: ciao ciao a tutti che stanno guardando "Surfing", ci vediamo! // Hi to all the people out there who are watching "Surfing", see ya!
In this interview, his Italian isn't at its best. Probably, he spent some time abroad during the summer, and he was a bit incorrect here and there. By the way, it's always more than good!
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danzameccanica · 3 years
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Oggi è un luglio del 2021 e credo che sia la prima volta che riascolto Vespertine dopo almeno quindici anni. Questo è l’album che quando ero al liceo mi ha aperto all’elettronica, alla musica intima, a tutto quello che non era metal. È grazie a Vespertine che poi ho inziato a comprare la rivista Ritual e a scoprire il gothic rock; questo album è stata la chiave di volta che ha poi sorretto tutto il muro della mia crescita sopra le colonne del metal estremo. Senza Björk non ci sarebbero stati i Massive Attack, i Radiohead, gli Oasis, i Verve, i Sigur Rós e tutto il resto… Vespertine, per uno che ha amato tantissimo Björk, forse è l’ultimo album accessibile, orecchiabile, facile nell'assimilazione. Ricordo con dispiacere l’uscita di Medulla: ricordo tantissimo il potenziale di quell’album e il concept ma che, sfortunatamente, non era riuscito a fare colpo. La Björk di quegli anni non era più “solo” e “semplicemente” una musicista ma un’artista a 360 gradi. La tragica esperienza di Dancer in the Dark è stata solo un caso isolato; in questi anni Björk si muoveva nel mondo dell’arte contemporanea, delle performance, della body e video-art (anche coadiuvata dal compagno dell’epoca Matthew Barney). Posso certamente dire che da questo momento in poi l’aspetto visuale di Björk è aumentato in maniera esponenziale ma anche inversamente proporzionale all’impatto musicale.
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Vespertine è l’ultimo album “pop”; l’ultimo disco dove puoi fischiettare le canzoni una per una. "Hidden Place" è un intro struggente e drammatico, intimo e fragile che segna quasi il passaggio dall’inverno allo sbocciare della primavera; gli archi durante il ritornello sono arcobaleni che si aprono sopra i grigi ghiacci islandesi. "Cocoon" è una ballad su un registro di toni altissimi ma delicati: come se Björk cantasse una ninnananna alla rugiada sulle ragnatele, ultimi testimoni di una notte fatata che scoppietteranno a breve fra il noise-glitch gentile di questa meravigliosa composizione. Anche "It’s not up to you" è una graziosa interrogazione ai baccelli della foresta, musicata da una specie di post-drum’n’bass col contrabbasso jazz. "Undo" e "Pagan Poetry" (uno dei picchi più alti del disco) rivelano tutta la fragilità di questo bozzolo nel quale Björk si è rinchiusa cantando della sua terra. Ci sono i ricordi drammatici di "Bachelorette" e c’è questo strano sentore di catastrofe o – ad ogni modo - dell’irreversibilità della situazione. "Frosti" è una strumentale di carillon che evoca una magia notturna che prosegue naturalmente in "Aurora" e torna ad essere drammatica in mezzo agli scratch e breakbeat di "An Echo a Stain". "Sun in My Mouth" riprende il carillon ma ricorda qualcosa di Debut. Dietro al mixer e alla produzione di questo album siede Mike ‘Spike’ Stent che aveva già collaborato in Homogenic ma anche in Bedtime Stories e Music di Madonna; poi i Matmos che si porterà sul palco in almeno un paio di tour mondiali. Riascoltandolo oggi, mi rendo conto che forse le ultime 4-5 canzoni non sono così memorabili ma contengono le stesse sonorità delle precedenti mantenendo un perfetto filo-conduttore fino alla finale "Unison", un’allegra ballata che ricorda tanto i connazionali Sigur Rós. Ma la potenza, l'unicità e l'efficacia di Vespertine (ma in generale di tutti i primi album di Björk fino ad ora) è il suo utilizzo della voce come se fosse lo strumento principale; e, infine ma non per ultima cosa, utilizzare la sua voce per creare melodie principali. L’effimera natura di questo album, il suo essere freddo ma nella sua ultima fase, quella prossima al disgelo, lo rende davvero unico e speciale; Vespertine è un disco che sicuramente chiude una fase di crescita di Björk e ne apre un’altra verso la sperimentazione; purtroppo, per quello che mi riguarda, è davvero l’ultimo album magico, capace di raccontare qualcosa che a sua volta riuscirà a piantare un seme dentro l’animo.
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