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#disturbi psichici
medicomunicare · 1 month
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Congedi di lavoro femminili per motivi di salute: il caso svedese degli anni '90 attuale ancora oggi
Caratteristiche lavorative come leadership insufficiente, ingiustizia sul lavoro e cattivo clima organizzativo sono state collegate all’assenza per malattia sia nelle donne che negli uomini. Inoltre, in diversi studi, è stato scoperto che elevate richieste, scarso controllo e scarso supporto sociale aumentano il rischio di assenza per malattia e disturbi muscoloscheletrici e psichiatrici. Un…
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vadaviaaiciap · 9 months
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Ci hanno sommerso di bugie. E a meno di non avere disturbi psichici, si mente solo per scopi ben precisi.
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occhietti · 1 year
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Proprio perché associata a una straordinaria introspezione e a capacità di ascolto, la fragilità ci rende immuni dall'insorgenza di disturbi psichici come l'indifferenza.
È uno scudo insostituibile.
Se io so quanto le parole, i silenzi, le distrazioni possano far male, non cadrò mai in quell'errore.
Ma la maggior parte delle persone rifugge dalla fragilità perché socialmente sconveniente, difficile da sopportare.
- Eugenio Borgna
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fashionbooksmilano · 1 year
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Crazy
La follia nell'arte contemporanea
a cura di / edited by Danilo Eccher
Skira, Milano 2022, 248 pagine, 21 x 31cm, brossura, Bilingue Italiano Inglese, ISBN 9788857247991
euro 36,00
email if you want to buy : [email protected]
La follia non ha limiti. 21 artisti di rilievo internazionale e 15 installazioni site-specific inedite raccontano i legami tra follia e arte.
I 21 artisti chiamati a partecipare sono parte di questa follia :Carlos Amorales, Hrafnhildur Arnardóttir / Shoplifter, Massimo Bartolini, Gianni Colombo, Petah Coyne, Ian Davenport, Janet Echelman, Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young, Lucio Fontana, Anne Hardy, Thomas Hirschhorn, Alfredo Jaar, Alfredo Pirri, Gianni Politi, Tobias Rehberger, Anri Sala, Yinka Shonibare, Sissi, Max Streicher, Pascale Marthine Tayou, Sun Yuan & Peng Yu.
Nella più ampia accezione di “follia”, non di rado sinonimo di “creatività fantastica”, l’arte si è sempre ritrovata a proprio agio ma è soprattutto con i primi studi psicanalitici e neurologici d’inizio secolo scorso che il rapporto fra disturbi psichici e arte si è fatto più intenso e consapevole. La follia, come l’arte, rifiuta gli schemi stabiliti, fugge da ogni rigido inquadramento, si ribella alle costrizioni catalogatorie; la percezione del mondo è il primo segnale di instabilità, il primo contatto fra realtà esterna e cervello, fra verità fisica e creatività poetica, fra leggi ottiche e disturbi neurologici. Nel volume che accompagna l’originale esposizione romana, 21 artisti internazionali sono chiamati a partecipare a questo progetto e sono parte di questa follia, che prende forma attraverso 15 installazioni site-specific inedite in una narrazione complessa, soggettiva, obliqua; così il genio e l’estro creativo si espandono come le coloratissime colate di pigmento sulle scale dell’astrattista inglese Ian Davenport, o modificano la percezione dello spazio, come l’ambiente di Gianni Colombo (1970). Le diverse opere d’arte invadono con una inarrestabile potenza espressiva ogni ambiente accessibile: dai neon del cileno Alfredo Jaar sino all’immersione totalizzante di Fallen Fruit, duo formato dagli statunitensi David Allen Burns e Austin Young.
28/08/23
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susieporta · 2 years
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IL LAVORO PRATICO SU SÉ STESSI
Nel lavoro su se stessi, ogni passaggio inizia dallo scarico della tensione e dal rilassamento del sistema psicofisico.
Dove c'è tensione non c'è una corretta funzionalità nel lavoro della coscienza, dei centri, delle energie e delle funzioni.
Un sistema psichico già sovreccitato non lo si dovrebbe eccitare ancora, pena mandarlo fuori uso.
Per questo motivo che, nella Via, uno non può iniziare da dove gli pare, ed esiste un preciso ordine in cui si dovrebbe praticare gli esercizi, lo studio degli insegnamenti, l'osservazione e lo studio di se stessi, altrimenti si finirà per peggiorare la propria condizione.
Essere capaci di imparare ad imparare è il primo requisito per stare in un percorso: La capacità di ascoltare, di capire e di mettere in pratica correttamente ciò che viene spiegato.
Le energie dei centri sono molto delicate e serve mantenere un corretto equilibrio fra la presenza, il rilassamento ed il collegamento fra il mondo interno e quello esterno, come anche fra la personalità e l'essenza.
Una persona con un centro emotivo dominante, ad esempio, avrà la tendenza a sovra eccitare questo centro invece di armonizzarlo rispetto al lavoro degli altri centri
Lo stesso per chi ha come centro dominante il centro mentale o quello fisico.
Il corretto funzionamento della macchina biologica umana in relazione alla coscienza richiede l'equilibrio dei centri ed un costante lavoro sulle energie interne.
Non si riesce a comunicare e a farsi capire con chi tende a sovreccitare i propri centri in automatico, egli prenderà ogni cosa in maniera parziale, da un centro soltanto, ed in maniera esagerata, mancherà della capacità di ascolto e di comprensione.
Ricordo che la comprensione è il frutto di uno stato di rilassamento, di presenza, di apertura e di integrazione del lavoro dei centri.
Non c'è comprensione né consapevolezza quando siamo frammentati, tesi, nervosi, chiusi, identificati ed aggressivi... questo stato condiziona la percezione delle cose e porta a distorcere la realtà.
Ed il problema, nel tempo, diventa quello del bisogno costante di eccitazione, di vivere sempre in adrenalina a livello fisico, mentale ed emozionale, diventa come una droga, ed uno perde completamente la padronanza delle sue funzioni e la gestione cosciente della propria vita.
Prima di ogni altra cosa, serve imparare a rilassare il corpo e le energie psichiche.
Base per ogni azione cosciente armonica.
Base per la salute mentale.
Disturbare le energie interne è la causa principale di molti disturbi mentali e squilibri emotivi.
Sei tu il padrone della tua mente, non il contrario.
E sempre a causa degli squilibri energetici interni e conseguente distorsione percettiva, si arriva perfino a vantarsi dei propri squilibri, si arriva perfino a prendere un disturbo psichico ed un blocco emotivo per una qualità di cui vantarsi con gli altri.
Prima di pensare al risveglio e ai super poteri, bisogna pensare alla propria salute mentale.
Studiando e praticando la medicina tradizionale tibetana per molto tempo con un maestro tibetano qualificato, negli anni ho visto troppe persone prendere i propri squilibri energetici per stati di risveglio, di consapevolezza, di amore e compassione, di chiaroveggenza e quant'altro.
E per fortuna che esistono da migliaia di anni dei termini di riferimento oggettivi per riuscire a distinguere i risultati corretti di una pratica interiore e spirituale dai disturbi energetici e psichici.
Perché non tutto ciò che ci accade di "strano" è per forza spirituale, anzi, poco lo è.
Roberto Potocniak
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erofjodena · 1 year
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Sulla nudità di un corpo.
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Un corpo nudo non è osceno (nasciamo nudi: questo è il nostro corpo; è la moralità religiosa a imporre irrazionali tabù sulla nudità corporea); ciò che turba la serenità di un bambino è un uomo morto, sanguinante, inchiodato mani e piedi ad una croce - ma è appeso pure a scuola.
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La persona che ha mostrato i genitali ai bambini, ha solo fatto questo (non ha abusato sessualmente di tali minori; non c'è stato alcuno stupro); in seguito, ha compiuto palesi gesti autolesionisti, ferendosi; ciò dimostra che non fosse pienamente cosciente dei suoi gesti.
Quando si vuole fare l'analisi logica di un fatto (positivo o meno), non si può prendere in considerazione solo una porzione di quel fatto e isolarla dal resto; esiste un contesto, esistono una serie di eventi nella "notizia di Milano", non solo l'esibizione dei genitali.
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Twitter ha spazi limitati, ma questo non significa che chi vi scrive debba avere una visione/elaborazione della realtà frammentata, mostrando totale incapacità di guardare agli eventi umani (di esseri viventi) secondo logici principi di causa-effetto.
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Rispetto all'atto - volontariamente isolato e giudicato moralmente "osceno" (mostrare i genitali) - ci sono stati gesti eclatanti di autolesionismo ed ingiustificate percosse che tale persona con chiari disturbi psichici ha subito: quello potrebbe essere un trauma per dei bambini, qualora testimoni.
L' "operazione diversivo" di chi vuole isolare l'evento di Milano dal contesto di omofobia cattolica in cui una persona non eterosessuale, in Italia, si trova a convivere, può funzionare solo con gli analfabeti funzionali e con i "mangiadivinità" (cristiani) - ergo con gli ignoranti.
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Quello che frena una persona qualsiasi da non stuprare alcuno non è una "sana educazione al vestiario", ma una corretta educazione civica, che parta da bambini, fondata sull'etica e non sulla morale religiosa: cioè priva di misoginia, gerarchia, gerontocrazia.
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Prima di dire a qualcuno "sei fuori di testa", verificare il tipo di educazione familiare che ci ha resi adulti, perché se è cattolica e si crede a natale, pasqua, alla resurrezione dei morti e alle "vergini incinte", è oggettivo che chi ha bisogno d'uno psicologo è il credente.
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Siamo animali, di specie diversa dagli altri, ma animali ed anche in noi rimane l'istinto primordiale (come in altre specie) di mostrare i genitali, quale "rito per accoppiamento" - che abbiamo superato attraverso una buona educazione; ma non è questo il caso in oggetto.
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Il fatto che la chiesa cattolica rimanga impunita per gli abusi sessuali su minori e imponga il celibato al clero, attira copiosamente pedofili, poiché in tale setta essi non devono in alcun modo nascondere le loro devianze sessuali e tanto meno sposarsi per occultare la realtà.
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Esiste una evidente contraddizione in chi si scagli malamente, violentemente, verso chi ha solo mostrato dei genitali (non ha abusato sessualmente di minori), ma resti indifferente alle continue notizie, che da decenni sono di ordine pubblico, di una pedofilia che per la chiesa è un hobby.
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Nelle scuole italiane non si fa educazione sessuale, ma si danno solo dati su come è fatto il corpo, tralasciando l'importanza dell'affettività, della consensualità; e non lo si fa perché siamo un paese cattolico, dove vige ancora una forte intromissione religiosa nello Stato.
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"Tanto vale allora ad andare in giro nudi".
Potremmo serenamente restare nudi d'estate all'aperto e al coperto riscaldato in inverno, poiché la morbosità nasce dalla repressione d'un comportamento, a cui si da l'imputazione di "peccato", non di certo dal renderlo ordinario.
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Quando, da adulti, "non si hanno parole" per affrontare argomenti già ampliamente spiegati anche dalla scienza (omosessualità e disturbi causati dalla repressione sociale omofoba, che possono portare ai gesti del "caso Milano"), vuol dire che si è ancora immaturi.
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siciliatv · 13 days
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Aggredito da un detenuto nel carcere di Agrigento: medico ferito
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Aggredito da un detenuto nel carcere di Agrigento: medico ferito Un medico di guardia è stato brutalmente aggredito da un detenuto straniero con disturbi psichici.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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aliciaandcompany · 2 months
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Capita a volte di sentirsi nervosi, scocciati, irritabili, senza un apparente motivo.
Cerchiamo di analizzarci, di comprendere il perché di certi stati di animo, ma non riusciamo a venirne a capo. Pensiamo che siano dinamiche inconsce che risalgono a galla, ma non sempre è così...
Spesso a creare queste tempeste emotive sono larve energetiche provenienti dal basso astrale, esse si introducono nei centri psichici e creano squilibri nella nostra aura. Ormai tutti sappiamo che non siamo solo materia, ma siamo principalmente esseri spirituali, quindi alla luce di questa consapevolezza occorre praticare una buona igiene spirituale oltre che fisica.
Cosi come siamo ligi a lavare via dal corpo fisico le impurità, dobbiamo imparare a non sottovalutare la pulizia dei nostri corpi sottili. Essere puri spiritualmente ci predispone ad un buon funzionamento dei nostri centri psichici, bisogna essere attenti agli alimenti con cui nutriamo i nostri corpi spirituali, cioè alla qualità dei sentimenti e le emozioni che nutrono il corpo astrale, ed ai pensieri che possono invece contaminare il piano mentale. Se abbiamo per gran parte della giornata pensieri negativi, intrisi di paura, preoccupazioni, se invece di essere nella "Presenza", saltiamo con la mente nel passato o nel futuro, anziché restare nell'unico tempo che realmente esiste, ossia il presente, andremo a creare delle micro-lesioni nella nostra aura, che apriranno dei varchi e permetteranno a queste energie basse di entrare nei centri energetici. Non parliamo poi dei danni che si creano a livello vibrazionale se siamo persone che stanno sempre a giudicare, ad invidiare, a fare pettegolezzi sulla vita altrui, se non perdoniamo i torti subiti, alimentando rancori e rabbia...
Questi sentimenti oscuri andranno a creare delle lesioni auriche spaventose.
L e la pratichiamo in ogni istante della nostra vita. Pratichiamo magia nera o di luce, a seconda di come dirigiamo il nostro tesoro energetico. Anche la pratica sessuale, finalizzata solo alla soddisfazione materiale, senza un reale appagamento spirituale crea grossi danni energetici, i rapporti promiscui, oggi tanto in voga, abbassano il nostro potenziale di luce, specialmente se il partner sessuale ha molta sporcizia astrale, quindi affetto da disturbi della personalità, come ad esempio narcisismo o altri tipi di nevrosi.
Non sottovalutate queste dinamiche, praticate la purificazione spirituale, le energie di luce ottemperano anch'esse alla legge di risonanza, se non siete puri, non attirerere energie di alta frequenza, portatrici di benessere psico-fisico, di benedizioni e di abbondanza.
L'aura deve essere integra per fare in modo che ospiti indesiderati non vengano ad inquinarci. Sarebbe opportuno almeno con frequenza trimestrale effettuare una pulizia energetica, per dare una sferzata alla vibrazione di base, ma questa pratica, anche se molto utile è solo un coadiuvante, la vera pulizia e protezione scaturisce sempre dalle nostre intenzioni, dall'apertura del chakra del cuore, che funge da coordinatore per i restanti chakra, inferiori e superiori.
Tutto questo per ricordarvi che nessuno può destabilizzarci, siamo sempre noi che invitiamo e nutriamo la qualità delle nostre frequenze.
Anna
da L'Universo della Radionica Due
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cinquecolonnemagazine · 4 months
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Stress lavorativo: Napoli in testa tra le città campane
Aumentano in Italia le persone che dichiarano di avere sofferenze psicologiche correlate allo stress lavorativo: secondo l'INAIL, infatti, nel primo trimestre 2024 sono state oltre 22.000 le denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali, con una crescita del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. I dati A confermarlo anche i dati raccolti dal servizio di psicologia online Unobravo nell’ambito dell’analisi condotta per indagare il rischio di burnout in Italia e il disagio psicologico legato al lavoro: nel primo quadrimestre del 2024, le persone che manifestano disagio sul fronte lavorativo sono infatti aumentate del 109,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, il 28,3% di coloro che si sono rivolti a Unobravo in cerca di supporto dichiara di avere delle difficoltà proprio sul fronte professionale. Di questi, il 57,3% manifesta una sofferenza generata dal lavoro e il 10% attribuisce all’ambito lavorativo le principali complicazioni che si trova ad affrontare nella quotidianità. Uno scenario critico, in quanto il malessere psicologico derivato dal lavoro può avere un forte impatto sulla vita delle persone, portando anche a sintomi fisici che, se non trattati, possono sfociare nella sindrome di burnout, una condizione che, secondo l’analisi Unobravo, vede a rischio 8 persone su 10 tra quelle che si sono sottoposte al test di screening gratuito. Lungo lo Stivale i problemi legati al benessere lavorativo sono avvertiti anche in Campania, che rappresenta l’5,6% del totale nazionale ponendosi come la sesta regione in Italia per stress lavorativo. Campania: in aumento le richieste di supporto per problemi legati al lavoro (+141,7%) Nel 2023, le persone che in Campania manifestavano disagio psicologico sul fronte lavorativo sono cresciute del 62,4% rispetto all’anno precedente e la tendenza si sta confermando anche per quest’anno: nei primi quattro mesi del 2024, infatti, emerge una crescita del 141,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 — dato che, se confrontato con la media italiana che si attesta al 109,7%, rende la Campania la terza regione dello Stivale per incremento della problematica —, con oltre un quarto (27,8%) dei rispondenti campani che si trova ad affrontare problemi connessi al lavoro e ricerca per questo un supporto psicologico.  Napoli al primo posto tra le province con la percentuale più alta di stress lavorativo Approfondendo ulteriormente l’analisi sulla singola regione, i dati raccolti da Unobravo mostrano come a livello provinciale oltre la metà di coloro che dichiarano di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa si concentri nella provincia di Napoli (51,7%), la più popolosa tra le province campane, seguita da quella di Salerno (21,6%) e Caserta (14,5%). Al di sotto dell’8% le aree di Avellino (7,8%) e Benevento (4,4%). Stress lavorativo in Campania: donne e giovani tra i più esposti al rischio Dall’analisi condotta da Unobravo, in Campania sono soprattutto le donne a cercare supporto psicologico per problematiche connesse al lavoro, che da sole rappresentano il 64,1% del totale, mentre il restante 35,9% è composto da uomini. Il dato è allineato alla media nazionale (66,3% contro 33,7%), così come le evidenze relative alle fasce d’età: anche in Campania a essere più colpite sono le persone che si trovano nella prima fase della loro carriera professionale: il 64,4% ha tra i 25 e i 34 anni, mentre il 23% è compreso nella fascia che va dai 35 ai 44 anni. Tutte al di sotto del 7% le fasce 45-60 anni, 18-24 e over 60. “La situazione in Campania mostra un quadro preoccupante, che conferma anche il trend nazionale. Sempre più persone lamentano un malessere psicologico legato al lavoro, che, se non trattato, può portare a sintomi fisici e a condizioni gravi che impattano e interferiscono negativamente sulla vita delle persone, come la sindrome di burnout”, spiega la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Clinical Director di Unobravo. “La sindrome si sviluppa in quattro fasi: entusiasmo e aspettative irrealistiche, stagnazione, frustrazione e apatia. Riconoscerle quanto prima è fondamentale per richiedere, per tempo e prima che la sindrome abbia un grave impatto sulla propria vita, l’intervento e il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, figure che possono aiutare a ristabilire un equilibrio tra la vita privata e quella professionale”. Foto di zhugher da Pixabay Read the full article
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pensierodelgiornoblog · 4 months
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Riconoscere i conflitti interiori: psicologia. Estratto dal libro: ‘Psicosintesi – Armonia della vita’ di Roberto Assagioli.
“Una delle maggiori cecità, delle illusioni più nocive e pericolose che ci impediscono di essere quali potremmo essere, di raggiungere l’alta mèta a cui siamo destinati, è di credere di essere per così dire “tutti d’un pezzo”, di possedere cioè una personalità ben definita.
Infatti, generalmente tutta la nostra attenzione, il nostro interesse, la nostra attività sono presi da problemi esterni, pratici, da compiti e mète che sono fuori di noi. Ci preoccupiamo di guadagnare, di possedere dei beni materiali, di ottenere il successo professionale o sociale, di piacere agli altri, oppure dominarli. Presi da questi miraggi, trascuriamo di renderci conto di noi stessi, di sapere chi e che cosa siamo, di possederci.
E’ vero che in certi momenti siamo obbligati ad accorgerci che vi sono in noi elementi contrastanti e dobbiamo occuparci di metterli d’accordo; ma siccome è una constatazione sgradevole e scomoda, un compito che ci appare difficile, complesso, faticoso, un penetrare in un mondo che ci è quasi sconosciuto, in cui intravediamo un caos che ci turba e ci impaurisce, noi rinunciamo ad entrarvi, cerchiamo di pensarci il meno possibile.
Tentiamo di “tener buone” le diverse tendenze che accampano pretese, che esigono soddisfazione, facendo volta a volta delle concessioni ora all’una ora all’altra, a seconda che ci appaiono più forti ed esigenti. Così a volte appaghiamo, entro certi limiti, i nostri sensi, i nostri istinti; altre volte facciamo quello a cui ci spinge una passione, un sentimento; in certi momenti ci prendiamo il lusso di seguire (fino ad un certo punto!) gli incitamenti della nostra coscienza morale, cerchiamo di realizzare in qualche modo un ideale.
Ma non andiamo a fondo in nessuna direzione, ci destreggiamo con una serie di ripieghi, di compromessi, di adattamenti e, diciamolo pure, di ipocrisie con noi stessi e con gli altri.
Così tiriamo innanzi alla meglio e, quando le cose ci vanno bene, ci congratuliamo con noi stessi della nostra abilità, della nostra furberia, del buon senso, dell’equilibrio di cui diamo prova. Però spesso questi metodi, che si potrebbero chiamare di ordinaria amministrazione della vita, si dimostrano inadeguati ed insufficienti. Le concessioni che facciamo non soddisfano, anzi suscitano nuove e crescenti pretese. Mentre si accontenta una parte, altre insorgono e protestano; se ci abbandoniamo alla pigrizia, al dolce far niente, l’ambizione ci assilla; se ci concediamo all’egoismo, la coscienza ci disturba; se allentiamo le redini ad una passione, essa ci prende la mano, ci fa ruzzolare in un precipizio; se comprimiamo troppo duramente una parte vitale possiamo far insorgere disturbi neuro-psichici.
In questo mondo si vive in uno stato di perenne instabilità, di disagio, di mancanza di sicurezza. E’ facile constatarlo, osservando con un po’ d’attenzione e di sincerità noi stessi e gli altri.
Se non vogliamo restare in questo stato così poco soddisfacente ed in realtà non rispondente alla nostra dignità di esseri umani, dobbiamo affrontare coraggiosamente la situazione, guardare in faccia la realtà, anche in fondo al problema, per trovare e poi attuare soluzioni radicali e decisive. […]
Riconoscere il caos
Il primo mezzo in tale via di chiarezza e di verità consiste nel riconoscere il caos, la molteplicità, i conflitti che esistono in noi. Non mancano a tale riguardo avvertimenti e testimonianze. Il Padre Sertillange, dice: “In realtà vi è in moi una molteplicità quasi indefinita. Noi siamo ‘legione’.” --- > Approfondimenti nell’articolo sul blog.
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medicomunicare · 4 months
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L'acido arachidonico, il suo metabolismo e la sua implicazione nel disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è un disturbo dell’umore debilitante caratterizzato da episodi ricorrenti di mania e depressione. Sebbene la sua eziologia non sia ancora chiara, studi precedenti hanno dimostrato che la malattia bipolare è altamente ereditaria. Secondo un nuovo studio condotto nel 2017, una propensione genetica a livelli circolanti più elevati di lipidi contenenti acido arachidonico, un…
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lamilanomagazine · 5 months
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Sant'Antonio Abate: apre il gas della palazzina e minaccia di farsi esplodere
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Sant'Antonio Abate (NA): apre il gas della palazzina e minaccia di farsi esplodere La mattina del 26 aprile a Sant'Antonio Abate i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Castellammare di Stabia sono intervenuti a via Casa Varone 166 dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di un uomo che si era barricato in casa e minacciava di suicidarsi facendo esplodere l'intera abitazione. L'uomo – un 41enne con probabili disturbi psichici accentuati verosimilmente dall'uso di droga alcool – è nel seminterrato di una palazzina. E' in piedi sul proprio letto e ha aperto la valvola della bombola di gas che in quegli istanti tiene accanto a sé. Con la mano impugna un accendino e urla la propria volontà di farla finita. I carabinieri arrivano sul posto e vedono la scena dalle grate della piccola finestra. L'odore di gas è fortissimo e il pericolo è imminente, sono davvero molte anche le abitazioni vicine: si decide di intervenire. I 3 militari irrompono nel locale e bloccano l'uomo che non vuol saperne di collaborare. La bombola viene presa, chiusa la valvola, e portata all'esterno. La situazione viene risolta e il 41enne, soccorso e sedato da personale del 118, viene trasferito all'ospedale Maresca di Torre del Greco, sta bene e non è in pericolo di vita.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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notiziariofinanziario · 6 months
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La ketamina, della quale Elon Musk ha detto di fare uso, è utilizzata ancora oggi per indurre e mantenere l'anestesia
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La ketamina è un anestetico dissociativo, agisce cioè dando la sensazione di separare la mente dal corpo. Per questo, a dosi elevate può provocare allucinazioni e la sensazione di entrare in un'altra realtà, con il rischio conseguente di un distacco sempre maggiore. “Non si dovrebbe mai usare la ketamina senza controllo medico, solo uno psichiatra può eventualmente pensare di utilizzarla” avverte Simona Pichini, direttrice del centro nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità. “Non si conosce la posologia in cui va utilizzata e soprattutto in un cervello di un adolescente o di un giovane adulto non ancora formato si rischia di slatentizzare una serie di patologie come psicosi e schizzofrenie, quindi non è mai consigliabile l'uso di questa sostanza” ha aggiunto. La ketamina come farmaco La Food and Drug Administration lo scorso anno ha emesso un avviso sui pericoli derivanti dal trattamento dei disturbi psichiatrici con composti di ketamina dal momento che sempre più persone cercano terapie alternative contro la depressione, il disturbo da stress post-traumatico e ansia. Questi trattamenti negli Usa sono spesso venduti online attraverso piattaforme di telemedicina senza controlli medici reali, e con il rischio concreto di andare in overdose. L’Fda ha avvertito che l’uso senza supervisione di composti di ketamina aumenta il rischio di pericolose reazioni psichiatriche e problemi di salute come l’aumento della pressione sanguigna, insufficienza respiratoria, problemi del tratto urinario che possono portare all’incontinenza. La ketamina come droga  Se utilizzata per scopo ricreativo la ketamina può essere una pericolosa droga che agisce sul sistema nervoso centrale come un potente psichedelico provocando una sensazione di dissociazione mente e corpo. L’abuso di ketamina può portare a dipendenza fisica e psicologica. Gli effetti collaterali Diversi sono gli effetti collaterali legati all'uso e abuso di ketamina: vertigini, torpore agli arti inferiori, perdita di coordinazione motoria, perdita della percezione sensoriale, abbassamento della temperatura corporea (ipotermia), problemi di rigidità muscolare, a dosaggi molto alti può sopraggiungere anche l’arresto respiratorio che può portare a coma o morte. Gli effetti psichici variano dal leggero stato di euforia, sensazione di distacco tra mente e corpo, difficoltà nella coordinazione dei movimenti, difficoltà nel controllo dei vari sensi. Le immagini vengono distorte, possono comparire allucinazioni e diventa difficile distinguere sensazioni tattili (caldo/freddo, asciutto/bagnato), con alti dosaggi è possibile raggiungere Nde (near death experience, esperienze vicine alla morte). Read the full article
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carmenvicinanza · 10 months
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Sinéad O’Connor
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Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All’improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male.
Sinéad O’Connor, cantautrice irlandese, è stata tra le più importanti protagoniste del rock tra la fine degli anni Ottanta e i Novanta.
Dotata di uno straordinario talento di vocalist, ha sempre condotto una vita sopra le righe, fatta di provocazioni, tumulti e ribellione. Chi ha vissuto in quegli anni ricorda il suo debutto completamente rasata o quando ha strappato in diretta tv una foto del Papa, fino alla decisione di farsi ordinare suora, prima, e di convertirsi all’Islam, poi.
Amata e venerata in tutto il mondo, controversa e sempre sorprendente, negli ultimi anni della sua vita, era stata quasi completamente dimenticata. 
Nata a Dublino l’8 dicembre 1966, in un sobborgo operaio, ha avuto un’infanzia traumatica. A 9 anni, dopo la separazione dei genitori, era stata affidata alla madre, alcolizzata e con problemi psichici che l’aveva costretta a ogni tipo di molestie, fisiche e psicologiche. In un’intervista ha raccontato che la genitrice aveva una stanza della tortura, dove si divertiva a picchiarla e umiliarla in ogni modo. Successivamente il padre l’aveva presa in custodia affidandola a diversi collegi cattolici. Ribelle e provata dalla sua storia personale, era stata espulsa dalla scuola, arrestata per furto e rinchiusa in un riformatorio. La sua unica valvola di sfogo è sempre stata la musica.
Ha studiato piano e voce al Dublin College of Music. A 14 anni si è unita al gruppo In Tua Nua con cui ha esordito come autrice nel brano Take My Hand, diventato un successo nel 1984.
Nel 1985 si è trasferita a Londra per lavorare al suo primo album in studio da solista The Lion and the Cobra, da lei stessa scritto e prodotto, pubblicato due anni dopo con un immediato successo di pubblico e critica, che l’ha portata a intraprendere un tour attraverso l’Europa e gli Stati Uniti.
Nel 1989 ha esordito come attrice nel film Hush-a-Bye Baby.
Il successo mondiale è arrivato nel 1990 con Nothing Compares 2 U una struggente ballata romantica che ha raggiunto i vertici delle classifiche mondiali diventando il singolo più venduto dell’anno. 
Ha preso parte al concerto The Wall – Live in Berlin organizzato da Roger Waters a Berlino il 10 settembre 1990, interpretando il brano Mother insieme a The Band.
Nel 1992 è uscito il suo terzo album Am I Not Your Girl?, composto da una serie di omaggi a celebri standard jazz che abbracciano circa sessant’anni di storia della canzone, più l’inedito Success Has Made a Failure of Our Home di cui è stata autrice.
L’8 ottobre dello stesso anno, cantando il brano War di Bob Marley durante il programma televisivo della NBC Saturday Night Live, cambiò alcune frasi dell’ultima strofa, facendo esplicito riferimento alla pedofilia di cui erano stati accusati membri della Chiesa cattolica negli Stati Uniti d’America e al termine dell’esibizione strappò davanti alla telecamera una foto di Papa Giovanni Paolo II dicendo: Fight the real enemy! («Combattete il vero nemico!»).
I suoi successivi dischi non hanno più ottenuto particolari consensi, anche per via del diradarsi delle sue apparizioni pubbliche e alla scarsa promozione dei suoi lavori.
Alla fine degli anni novanta è stata ordinata da un movimento cattolico indipendente, decidendo di farsi chiamare Madre Bernadette Mary, annunciando nel 2003 di avere intenzione di abbandonare l’industria discografica. Pur continuando a esibirsi dal vivo, nel 2005 ha dichiarato in un’intervista che la sua missione era “salvare Dio dalla religione“. 
Affetta da disturbi psicologici e da dipendenze varie, ha annullato vari tour e pubblicato dichiarazioni allarmanti sulle sue condizioni.
Il 26 agosto 2014 è uscito il suo ultimo album I’m Not Bossy, I’m the Boss che raccoglie ballate dolenti accanto a pezzi rock.
Il 19 ottobre 2018 ha annunciato pubblicamente di essersi convertita all’Islam adottando il nome di Shuhada’ Sadaqat pur mantenendo il nome di battesimo per i propri impegni professionali.
Nel 2021 ha pubblicato la sua autobiografia Rememberings.
Il 7 gennaio 2022 suo figlio Shane di soli 17 anni, viene ritrovato morto dopo che era fuggito da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.
Sinéad O’Connor è stata trovata senza vita nel suo appartamento londinese il 26 luglio 2023.  
I funerali si sono tenuti l’8 agosto a Bray nella Contea di Wicklow, dove la cantante aveva vissuto per quindici anni, alla presenza, fra gli altri, del presidente irlandese Michael D. Higgins con sua moglie e di Bob Geldof, suo amico di lunga data. Migliaia di persone sono accorse a renderle omaggio.
Un’artista eccezionale, tenuta a lungo ai margini per i suoi problemi, ha fatto la storia della musica eppure è stata devastata dal suo male di vivere. Ha provato a cercare conforto nella musica, nella droga, nella religione, ma niente è riuscito a salvarla.
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scienza-magia · 10 months
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Fumare marijuana in età avanzata favorisce l'infarto
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La cannabis fa male al cuore, oltre al portafoglio, degli over 65. Due nuovi studi mostrano un maggior rischio di attacchi di cuore e problemi cardiaci negli uomini over 65. La cannabis non fa bene al cuore, soprattutto degli over 65. Gli adulti che, pur non fumando tabacco, consumano marijuana corrono un maggior rischio di attacchi di cuore e infarto, mentre chi usa quotidianamente la cannabis ha il 34% in più di probabilità di andare incontro a uno scompenso cardiaco. A dirlo sono due nuovi studi, presentati dall’American Heart Association (AHA) riunita nella sessione scientifica a Filadelfia, negli Stati Uniti. Attenzione al cuore L’AHA, dunque, mette in guardia dagli effetti collaterali del fumo, ma non si limita a quello tradizionale: il monito degli esperti cardiologi americani riguarda anche lo svapo e soprattutto la marijuana, ritenendola una fonte di pericolo, sia per uso ricreazionale che medico: «Le più recenti ricerche sull’uso di cannabis indicano che fumare o inalare questa sostanza aumenta la concentrazione nel sangue di carbossiemoglobina (monossido di carbonio) e catrame (frutto della combustione) almeno quanto il tabacco. Entrambe le sostanze sono state associate a malattie del muscolo cardiaco, dolori al petto, disturbi nella frequenza cardiaca, infarti e altre condizioni analoghe», ha spiegato alla CNN Robert Page, professore presso il Dipartimento di farmacia clinica, medicina fisica e della riabilitazione alla University of Colorado Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences. «I risultati non dovrebbero stupire e anzi vanno presi in seria considerazione, soprattutto ora che si studiano maggiormente gli effetti della cannabis, anche grazie al fatto che c’è una maggiore legalizzazione nei consumi, specie in molti stati degli Usa. Va anche considerato che la sostanza che oggi si trova in commercio non è più quella di 10 anni fa, è molto più potente.  Un report appena pubblicato dall’EMCDDA (l’Osservatorio europeo per le droghe e le dipendenze) ed Europol indica che la potenza media dell’erba è cresciuta del 57% tra il 2011 e il 2012 e quella della resina di cannabis addirittura di poco meno del 200%», spiega Riccardo Gatti, psichiatra e già direttore del Dipartimento Dipendenze presso la Asl di Milano. Boom di cannabis negli over 65 L’appello dei cardiologi americani, infatti, arriva di fronte a un vero boom nel consumo di marijuana, soprattutto tra gli over 65. Secondo uno studio condotto nel 2020 in America, tra il 2015 e il 2018 si è assistito a un raddoppio nel fumo di cannabis negli over 65. Da un altro lavoro del 2023, invece, emerge un incremento del 450% di binge drinking (il consumo di alcolici in modo compulsivo) e marijuana nel periodo tra il 2015 e il 2019, sempre negli ultra 65. A preoccupare è anche l’effetto dipendenza che ne deriva: in circa 3 persone su 10 si verifica il cosiddetto “cannabis use disorder”. «È interessante il campione di over 65: le preoccupazioni, infatti, finora si erano concentrate sui giovanissimi e sui danni psichici. Nella popolazione più adulta, invece, emergono effetti collaterali legati a fragilità diverse, come quelle cardiovascolari», aggiunge Gatti. La dipendenza da marijuana, spesso sottovalutata Secondo l’istituto nazionale per gli abusi statunitense, gli effetti collaterali della dipendenza da marijuana possono andare dalla fame compulsiva alla mancanza di appetito, irritabilità, irrequietezza, difficoltà a prendere sonno o disturbi dell’umore. Ma i problemi possono aumentare in caso di ultra 65enni, come emerge dall’analisi delle cartelle cliniche di chi viene ricoverato per altri motivi ed è un fumatore di marijuana. I ricercatori hanno condotto una serie di analisi su un campione di pazienti ricoverati per problemi come alta pressione, diabete di tipo 2 o colesterolo alto, tipici dell’avanzare dell’età. Cosa può provocare la cannabis negli over 65 Si è scoperto che su 8.535 adulti che avevano fumato erba, il rischio di attacchi di cuore o problemi cerebrali era maggiore del 20% rispetto agli oltre 10 milioni di pazienti che non avevano mai usato marijuana. Il consumo di erba, infatti, aumenterebbe sensibilmente la pressione del sangue, che è uno dei maggiori fattori di rischio per le malattie cardiache. Un secondo studio, condotto su 160mila persone di età media di 54 anni, ha invece mostrato un maggior rischio (+34%) di scompenso cardiaco nei fumatori di marijuana, mentre a inizio 2023 un ultimo lavoro, realizzato a Baltimora (Maryland), ha indicato una maggiore probabilità (33% circa) di problemi coronarici rispetto a chi non ha mai fumato cannabis. Attenzione anche in Italia In Italia la cannabis non è legalizzata, ma è comunque considerata una “droga leggera”: «È un mantra che si ripete da sempre, ma che non ha alcuna base scientifica che lo avvalli.  Anche se non si muore per overdose, rimane una sostanza stupefacente, non innocua e ora gli studi mostrano come nelle persone avanti con l’età possa provocare danni anche gravi», spiega ancora Gatti, che coordina il Tavolo tecnico sulle Dipendenze della Regione Lombardia. L’esperto, infine, non trascura un ultimo aspetto: «Oltre agli effetti del monossido di carbonio sprigionato dalla combustione, che di per sé può incidere sulla pressione arteriosa, negli over 65 la cannabis si può sommare all’assunzione di farmaci legati ad altre patologie tipiche dell’età, come colesterolo, diabete o la stessa alta pressione sanguigna. Il risultato finale può portare a un ulteriore aumento dei rischi», conclude Gatti. Read the full article
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dionysman · 11 months
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In Italia si sta come in Iraq:
Disturbate mentali, ladrone criminali, ignoranti, raccomandate, corrotte e bugiarde patologiche, che tolgono ogni lavoro alle persone sotto la facciata della cooperativa sociale, scelgono il personale sanitario per il proprio gradimento sessuale e fisico da portarsi a letto (l'età è solo un numero, una puttana resta puttana anche a 90 anni inoltrati): GABRIELLA BON, NON SMETTI MAI DI SORPRENDERE PER QUANTO DEGRADO RIVELI DI ESSERE. BRUTTA PUTTANA CON IL MARCIO E LA MUFFA NELLA SCATOLA CRANICA. LAIDA CRIMINALE IGNORANTE.
Psicologi Csm che si fingono psichiatri, oss psichiatriche che lavorano in ospedale, ladre che fanno l'oss, familiari violenti, esibizionisti sessuali e psichiatrici comprovati che hanno in mano i minori.
"Psicologhe" senza coscienza laureate ieri che svolgono il lavoro sporco della discriminazione lgbt, fraudolenza, scelta del personale sanitario per il gradimento di una puttana facilissima e senza mutande in poltrona e così capricciosa perché viziata nella vita causa raccomandazione dalla nascita. Tutto pagato profumatamente con la vita stessa degli altri. Vi auguro buchi strettissimi e non lubrificati, con dietro una fila come dio comanda, tante casse di legno e di non avere soldi neanche per i farmaci. La vita degli altri non vale di meno della vostra, pezzi di merda.
Un'educatrice #CSM che mortifica, deride e sminuisce la vera vittima di violenza e difende gli esibizionisti sessuali e violenti: SI DIFENDE SOLO CHI CONDIVIDE LE STESSE DEPRAVAZIONI E DISTURBI MENTALI. SEI DA PRENDERE E SBATTERE VIA A CALCI IN CULO, ALTRA PEZZA DI IGNORANTE DIMOSTRATA.
Un' "assistente sociale" con evidenti carenze mentali, umane e professionali, che VIOLA OGNI FORMA DI CONSENSO, VOLONTÀ, PRIVACY, SI SCHIERA DALLA PARTE DEI CARNEFICI ESPOSTI PER 3 DECADI DI VIOLENZA INCLUSE LE MINACCE DI MORTE E ABUSI SESSUALI E LA STESSA CERCA DI RICONGIUNGERE I RAPPORTI. Meglio morto per strada per la fame che con te, incapace, nullità, dannosa, incompetente e proprio disturbata mentale a quanto pare. AVERE A CHE FARE CON TE È FARSI VIOLARE INCONSAPEVOLMENTE OGNI LIBERTÀ O CONSENSO E PAGHARNE LE CONSEGUENZE PER LE TUE ALLEANZE CON CHI È CARNEFICE E IL TUO AGIRE ALLE SPALLE DELLE VERE VITTIME IN STATO DI DIFFICOLTÀ.
E vogliamo parlare del delinquente napoletano trasferitosi al nord che continua a fare il delinquente napoletano come se fosse ancora in Campania? Oreste, gnomo coglione pezzo di stronzo da galera, assieme al #Famila garantiva posti di lavoro duraturi per poi lasciare la gente nei debiti e a fare la fame.
Consiglio lavorativo dell'assistente sociale. Si è capito il tutto.
L'ex poliziotto arabo che esposto per decadi di violenza psicologica fino all'esibizionismo sessuale minaccia molteplici volte di morte chi lo espone e la passa liscia? Vergognoso e incredulo.
I servizi sociali dei minori che lasciano una bambina in mano a chi le perpetra violenza fisica e psicologica, hanno un passato altrettanto comprovato di tali violenze su altri familiari in altre generazioni, sono psichiatrici, bugiardi e depravati, anche sessuali E LA MINORE RESTA ANCORA IN MANO A QUESTI.
NEI PAESI ESTERI EVOLUTI VI AVREBBERO GIÀ SBATTUTI IN GALERA E BUTTATI IN UNA STANZA BIANCA IN UN CENTRO DI SALUTE MENTALE GESTITO DA PERSONE COMPETENTI, PERÒ.
QUESTO DEGRADO È TUTTO FIERAMENTE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, PERCHÉ SIETE UNA BANDA DI IGNORANTI, PRIVILEGIATI, INCOMPETENTI, SUPERFICIALI E CORROTTI. NON TUTTI, MA SOPRATTUTTO CHI NON DOVREBBE ESSERLO. IL PROFUMO DEI SOLDI CON LA VITA DEGLI ALTRI E IL PROFUMO DELLA CORRUZIONE. NESSUN SOLDO PER LE MEDICINE E TANTISSIME CASSE IN LEGNO. DISTURBATI MENTALI A PIEDE LIBERO. "BASAGLIA, BASAGLIA" BASAGLIA SI SBAGLIAVA, CERTE PERSONALITÀ SONO ANCORA DA RINCHIUDERE E TENERE LONTANO DALLA SOCIETÀ. NON I VERI MALATI CON I DISAGI PSICHICI CHE SI PRESENTANO IN CURA, MA VOI DISTURBATI VERI E GRAVI SENZA DIAGNOSI CHE SEDETE IN POLTRONA INDISTURBATI, A GIOCARE CON LA VITA DEGLI ALTRI.
È RISAPUTO CHE L' #FVG È LA TERRA DELLA MALATTIA MENTALE, PECCATO CHE I VERI MALATI NON SIANO IN CURA E CHI DOVREBBE CURARE SI RIVELA MALATO.
NON SI INGANNA CHI VI VEDE PER CHI SIETE REALMENTE.
LA GENTE CHE SI AMMAZZA, NON È NON UN SINTOMO DI UNA MALATTIA: SI AMMAZZA PER BUONE RAGIONI, PER CAUSA DI INDIVIDUI ESATTAMENTE COME VOI, VOI CHE PROVATE VERI E PROPRI DISTURBATI MENTALI SENZA AVERE ALCUNA DIAGNOSI EPPURE SIETE COSÌ EVIDENTI E RENDETE LE VITE DEGLI ALTRI INCUBI E INFERNI QUOTIDIANI.
IL MONDO SAREBBE UN POSTO MIGLIORE SENZA DI VOI, NON SENZA DI NOI. INUTILI DEPRAVATI E MALATTIE MENTALI IN POLTRONA E A PIEDE LIBERO. SIETE DA VERE CAMICIA DI FORZA. FACCE DA CAZZO.
MIGLIAIA DI GIUSTIFICAZIONI A VIOLENZE, DEPRAVAZIONI E ABUSI PER CIÒ CHE NON È RAZIONALMENTE GIUSTIFICABILE. BANDA DI EMERITE VERE E PROPRIE NULLITÀ E SPRECHI DI OSSIGENO.
MA A QUANTO PARE, I VERI DISTURBATI MENTALI FATTI DI SOLO MARCIUME MENTALE CAMPANO SOLO DEI DANNI DA ARRECARE AGLI ALTRI E NON HANNO MAI INTENZIONE DI TOGLIERSI LA VITA, CONSAPEVOLI DEI DANNI CHE FANNO AGLI ALTRI, DELLA GIOIA CHE PROVANO QUANDO CIÒ ACCADE. AL VALORE VI DIMOSTRATE SEMPRE E SOLO IL NULLA PIÙ TOTALE ALLA SOCIETÀ E ALL'INTERA UMANITÀ. NON SIETE ALTRO CHE PARASSITI MALATI CHE CERCANO INFETTARE LA SOCIETÀ E INTACCARE I SANI. POVERI COGLIONI CHE FATE PIETÀ E NON VE NE RENDETE CONTO.
GABRIELLA BON
FRANCESCA ANGELUCCI
SCOVINO LIVIA, LE VIOLENZE SULLA MINORE SI PAGANO CARE
MARELLO LUCIANO
ALESSANDRA GAVA
SIMONA AGOSTINIS
MARCO VISINTIN
CHERUBINA DI PONZIO, LE VIOLENZE SULLA MINORE SI PAGANO DARE
SCOVINO LUIGI, LE VIOLENZE SULLA MINORE SI PAGANO CARE
ORESTE E IL #FAMILA
E TANTI ALTRI INDIVIDUI IN #FVG. CHE VANTO E QUANTA LIBERTÀ.
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