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#il piano nella foresta
lunamarish · 4 months
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Lascio andare il destino Tutti i miei attaccamenti I diplomi appesi in salotto Il coltello tra i denti Lascio andare mio padre e mia madre E le loro paure Quella casa nella foresta Un umore che duri davvero Per ogni tipo di viaggio Meglio avere un bagaglio leggero Distendo le vene E apro piano le mani Cerco di non trattenere più nulla Lascio tutto fluire L'aria dal naso arriva ai polmoni Le palpitazioni tornano battiti La testa torna al suo peso normale La salvezza non si controlla Vince chi molla
Niccolò Fabi
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canesenzafissadimora · 5 months
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Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
Meglio avere un bagaglio leggero
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
L'aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla
Vince chi molla
Vince chi molla…
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𝐍𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨̀ 𝐅𝐚𝐛𝐢
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kneedeepincynade · 8 months
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A better future for humanity is not only possible,it must be achieved before our species is wiped out
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
🥰 人类命运共同体 | COSTRUIRE INSIEME UN FUTURO CONDIVISO PER L'UMANITÀ
🇨🇳 Il 年1月9日, il Compagno Wang Yi - Direttore dell'Ufficio Generale della Commissione Centrale per gli Affari Esteri del Partito Comunista e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, ha evidenziato i 年中国外交六大亮点 - Sei Punti Salienti della Diplomazia Cinese nel 2023, durante il Simposio sulla Situazione Internazionale a Pechino 🐲
🌸 Chi segue Collettivo Shaoshan da tempo conosce molto bene il nobile concetto di 人类命运共同体 - Comunità dal Futuro Condiviso. Esso riconosce che Umanità (人类) ha un Destino Comune (命运共同), e che la Cooperazione è il corretto percorso per il raggiungimento della Prosperità Comune (共同富裕) 😍
🇨🇳 Nel 2023, di fronte ad una situazione internazionale sempre più caotica e turbolenta, con sconquassi geopolitici e tensioni in crescita, la Diplomazia Cinese, costruita sui 和平共处五项原则 - Cinque Principi per la Coesistenza Pacifica, ha promosso attivamente la Pace, il Dialogo e la Cooperazione 🤝
🤔 Ecco alcuni eventi avvenuti nel 2023, che dimostrano pienamente la Saggezza Cinese:
一 Il Terzo "Belt and Road International Cooperation Summit Forum", dal Tema 高质量共建‘一带一路’,携手实现共同发展繁荣 - ovvero: Costruire congiuntamente una Nuova Via della Seta di Alta Qualità (高质量), per raggiungere uno Sviluppo Comune (共同发展) e la Prosperità (繁荣) 🥰
二 獨木不成林單弦不成音 | Più alberi creano una foresta, Futuro Condiviso per i Paesi in Via di Sviluppo | Allargamento dei BRICS
三 Il Vertice Cina - Asia Centrale, dove il Presidente Xi Jinping ha presentato i Quattro Principi della Cina per la Costruzione di una Comunità dal Futuro Condiviso, nonché gli Otto Punti per la Cooperazione 🤝
四 Ultimo, ma non per importanza, la Mediazione Cinese nella Rinascita dei Rapporti tra il Regno dell'Arabia Saudita e la Repubblica Islamica dell'Iran 😍
🔍 Per chi volesse approfondire l'argomento, ecco qui tre post di Collettivo Shaoshan:
❤️ Evento storico grazie alla Mediazione Cinese: Arabia Saudita e Iran riprenderanno le Relazioni Diplomatiche 👏
❤️ Promuovere la Riconciliazione, ricostruire il proprio Destino 🇨🇳❤️🇮🇷🇸🇦❤️
千里之行,始于足下 Mille miglia iniziano con un solo passo, scrivere un Nuovo Capitolo nella Storia del Medio Oriente 😍
⭐️ Nel 2023, l'agenda del 领袖 è stata molto fitta. Il Presidente Xi Jinping ha effettuato importanti visite all'estero, e ha tenuto più di 100 incontri, dimostrando apertura mentale e interesse, e promuovendo sempre due Principi Cinesi:
一 相互尊重 - Rispetto Reciproco 🤝
二 合作共赢 - Cooperazione a Mutuo Vantaggio 🤝
🇨🇳 La Diplomazia Cinese è entrata in una Nuova Era. Il 2024, l'Anno del Drago, sarà estremamente importante per la Cina. A ottobre, si festeggerà il 75° Anniversario della Fondazione della Repubblica Popolare Cinese, e - inoltre, il 2024 sarà un anno cruciale per il raggiungimento degli obiettivi del 14° Piano Quinquennale ⭐️
🇨🇳 La Cina ha agito, agisce e agirà sempre come Paese responsabile:
💬 «Sosterremo sempre l'Equità e la Giustizia, chiederemo la costruzione di un Mondo Multipolare che sia equo e ordinato, praticheremo il ��正的多边主义 - Vero Multilateralismo e promuovere la Democrazia nelle Relazioni Internazionali. Tutti i Paesi, grandi o piccoli, sono uguali. Ogni Paese dovrebbe avere la propria posizione nel sistema multipolare internazionale» | Wang Yi 🇨🇳
🔍 Approfondimenti:
一 Quali sono, nel dettaglio, i Sei Punti Salienti? 🤔
二 Diplomazia Cinese: il concetto di Partenariato e i Cinque Principi della Coesistenza Pacifica 🐲
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
🥰 人类命运共同体 | BUILDING A SHARED FUTURE FOR HUMANITY TOGETHER
🇨🇳 On 年1月9日, Comrade Wang Yi - Director of the General Office of the Central Foreign Affairs Commission of the Communist Party and Minister of Foreign Affairs of the People's Republic of China, highlighted the 年中国外交六大亮点 - Six Highlights of Chinese Diplomacy in 2023, during the Symposium on the International Situation in Beijing 🐲
🌸 Those who have been following Shaoshan Collective for some time know very well the noble concept of 人类命运共同体 - Community with a Shared Future. It recognizes that Humanity (人类) has a Common Destiny (命运共同), and that Cooperation is the correct path to achieving Common Prosperity (共同富裕) 😍
🇨🇳 In 2023, faced with an increasingly chaotic and turbulent international situation, with geopolitical upheavals and growing tensions, Chinese Diplomacy, built on the 和平共处五项原则 - Five Principles for Peaceful Coexistence, actively promoted Peace, Dialogue and Cooperation 🤝
🤔 Here are some events that occurred in 2023, which fully demonstrate Chinese Wisdom:
一 The Third "Belt and Road International Cooperation Summit Forum", with the Theme 高质量共建'一带一路',携手实现共同发展繁荣 - that is: Jointly Building a High-Quality New Silk Road (高质量), to achieve a Common Development (共同发展) and Prosperity (繁荣) 🥰
二 獨木不成林單弦不成音 | More trees create a forest, Shared Future for Developing Countries | BRICS enlargement
三 The China - Central Asia Summit, where President Xi Jinping presented China's Four Principles for Building a Community with a Shared Future, as well as the Eight Points for Cooperation 🤝
四 Last, but not least, Chinese Mediation in the Rebirth of Relations between the Kingdom of Saudi Arabia and the Islamic Republic of Iran 😍
🔍 For those who want to delve deeper into the topic, here are three posts from the Shaoshan Collective:
❤️ Historic event thanks to Chinese Mediation: Saudi Arabia and Iran will resume Diplomatic Relations 👏
❤️ Promote Reconciliation, rebuild your Destiny 🇨🇳❤️🇮🇷🇸🇦❤️
千里之行,始于足下 A thousand miles begin with a single step, writing a New Chapter in the History of the Middle East 😍
⭐️ In 2023, the 领袖 agenda was very busy. President Xi Jinping has made important visits abroad, and held more than 100 meetings, demonstrating open-mindedness and interest, and always promoting two Chinese Principles:
一相互尊重 - Mutual Respect 🤝
二 合作共赢 - Mutual Benefit Cooperation 🤝
🇨🇳 Chinese Diplomacy has entered a New Era. 2024, the Year of the Dragon, will be extremely important for China. In October, we will celebrate the 75th Anniversary of the Founding of the People's Republic of China, and - furthermore, 2024 will be a crucial year for achieving the goals of the 14th Five-Year Plan ⭐️
🇨🇳 China has acted, acts and will always act as a responsible country:
💬 «We will always support Equity and Justice, we will ask for the construction of a Multipolar World that is fair and orderly, we will practice 真正的多边主义 - True Multilateralism and promote Democracy in International Relations. All countries, large or small, are the same. Each country should have its own position in the international multipolar system" | Wang Yi 🇨🇳
🔍 Further information:
一 What are the six highlights in detail? 🤔
二 Chinese Diplomacy: the Concept of Partnership and the Five Principles of Peaceful Coexistence 🐲
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sergiodb · 6 months
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Vince Chi Molla
Niccolò Fabi
Lascio andare la mano che mi stringe la gola Lascio andare la fune Che mi unisce alla riva Il moschettone nella parete L'orgoglio e la sete Lascio andare le valigie I mobili antichi Le sentinelle armate in garritta A ogni mia cosa trafitta
Lascio andare il destino Tutti i miei attaccamenti I diplomi appesi in salotto Il coltello tra i denti Lascio andare mio padre e mia madre E le loro paure Quella casa nella foresta Un umore che duri davvero Per ogni tipo di viaggio Meglio avere un bagaglio leggero
Distendo le vene E apro piano le mani Cerco di non trattenere più nulla Lascio tutto fluire L'aria dal naso arriva ai polmoni Le palpitazioni tornano battiti La testa torna al suo peso normale La salvezza non si controlla Vince chi molla Vince chi molla
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luigidelia · 2 years
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Mi chiedo ancora se raccontare sia "spingere” o “arretrare". Per me, narratore, e uomo, è domanda cruciale. Come e dove nasce la frizione che può diventare emozione, brivido, spostamento? Da quale “dinamica”? Da una danza, forse, che tra avanzare, fermarsi, lasciare lo spazio ad altro, se va bene crea qualcosa nello spazio tra me e il pubblico. Che sia la storia, l'incanto, il rapimento o chissà cosa. Quando poi di fronte ho bambini e ragazzi la domanda è ancora più cruciale. Le parole, il corpo, l'energia in scena "toccano". E' un potere. E come lo usi, per dire cosa, è domanda non da poco. Se poi "tocchi" le emozioni sono convinto che bisognerebbe farsene mille di domande. Questi giorni ho viaggiato anche con "Tarzan ragazzo selvaggio". E' uno spettacolo con un'energia particolare. Diverso dagli altri, su questo non ho dubbi. Si apre con una scena viva e selvaggia di scimmie che rincorrono le loro prede, senza sconti, e poi lentamente sposta la camera su un bambino perso che quelle scimmie trovano nella foresta. Eravamo a Lucca. Mi avvertono prima di entrare in scena, Teatro del Giglio, che la sala è piena fino in alto e che ci sono bambini di diverse età. Decido allora di uscire a sala accesa per parlare con tutti prima. Lo faccio a volte, per prendere un contatto, creare un tempo di decompressione tra la sistemazione dei ragazzi, gli scuolabus, le faccende delle maestre e la storia. Avanzo in proscenio. Il mormorio diminuisce. Mi basta uno sguardo e capisco che servirà una grande energia. Ecco. Con Tarzan, poi. Sì, ma per cosa: per "spingere o arretrare". La domanda è chiara e tra adulti BISOGNA farsela senza scandalizzarsi. E' una questione cardine nel rapporto di forza tra adulti e minori. Bisognerebbe guardarla davvero questa domanda e le maestre in classe perderebbero molto meno la voce e le energie. Tornando alla sala: è piena. Quattrocento, credo ragazzi e ragazze, fino in galleria. Una bambina sulla sinistra comincia a gridare. Accanto a lei ci sono due maestre. Capisco che sono le sue insegnanti di sostegno. La bambina grida ancora. Forte. Il mormorio si accende di nuovo, gli altri ridono si agitano, come si farà a fare buio e raccontare in silenzio?, è la domanda che si fanno tutti. Cosa accadrà con il buio del racconto? Parlo a quella bambina allora, alle sue maestre, a tutti dicendo che qualcuno ha bisogno di noi oggi, al mio tecnico dicendo che il buio lo faremo molto piano, e parlo parlo ancora dicendo che mi batte il cuore, che ci "sfioreremo" e poi, molto probabilmente, non ci vedremo mai più, senza nessuna promessa, e che nulla ci farà del male in questa storia, di questo mi assumo io la responsabilità e che per il resto non so cosa accadrà ma sarà bello se starete con me. Faccio silenzio. La bambina non grida più. Va tutto bene, dico alle maestre, che intanto si chiedono se portarla fuori o meno. Va tutto bene, dico ancora. Possiamo cominciare. Il mio tecnico, Ciccio, fa buio molto lentamente. Salgo sulla pedana. Invoco un vuoto. Questo lo so. Forse è una preghiera. Comincio a raccontare. Per i primi dieci minuti racconto solo e soltanto a quella bambina, solo a lei su quattrocento. Lei non urla. A poco a poco tutti siamo nella storia. A fine spettacolo si fa luce. La bambina schizza in piedi. Ha gli occhi azzurri, corre sotto il palco, mi viene incontro. Grazie, le dico. Grazie. Le prendo la mano. Lei mi accarezza il piede nudo. Sono commosso. La guardo andare via. "Spingere” o “arretrare"? E' domanda cruciale.
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newsintheshell · 1 year
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🤖 UFO ROBOT GOLDRAKE: L'ICONICA SERIE MECHA TORNERÀ IN GRANDE SPOLVERO NEL 2024!
Dopo Cutie Honey, Devilman, Mazinga e Getter Robo, prosegue il grande revival delle opere firmate dal maestro Go Nagai. 
Quello in cantiere presso lo studio GAINA (Il Piano nella Foresta), dietro alla supervisione di Mitsuo Fukuda (Mobile Suit Gundam SEED, L'Invincibile Dendoh), è un reboot della storica serie tv anni ‘70. Il titolo ufficiale è GRENDIZER U (n.d.r. In originale Goldrake si chiama Grendizer, quindi la potremmo chiamare GOLDRAKE U).
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nonsiamoumani · 1 year
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Morrigan sedeva sul divano con le gambe incrociate e due tazze fumanti strette saldamente in mano. Le sue sfumature di rosso - i capelli, i vestiti - spiccavano contro il verde foresta dei cuscini. [...] Non si chiese come fosse entrata in casa sua: la porta era sempre aperta e, soprattutto, Morrigan non era mai stata il tipo da farsi fermare dal concetto di proprietà privata.
Senza cambiare assolutamente espressione, alzò una delle tazze.
"Tè?"
.
Wæl conosceva quella donna. Era quella che accompagnava nella saletta al piano di sopra. Beveva sempre sidro ai frutti rossi, sempre da sola. [...] "Per te tutte le donne sono dee", aveva detto Gwenn, ma non era quello. Aveva l'aria di qualcuno che sapeva tante cose perché le aveva viste di persona.
.
"Morrigan. È un piacere, ma, in generale, poteva andare meglio di così."
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shambelle97 · 2 years
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Il candore della neve adornava ogni angolo della cittadella celeste, donando una magica atmosfera.
Celebrare il Solstizio d’Inverno equivaleva alla rinascita di una nuova luce, scacciandone l’oscurità.
Ogni angolo del regno era circondato da maestosi abeti, decorati da vivacissimi addobbi.
Asgard attendeva spesso con trepidanza l’arrivo del periodo di Yule.
Ovvero una manifestazione carica di valenze simboliche e magiche, dominato da miti e simboli provenienti da un remoto passato.
Valaskjalf avrebbe organizzato un occasionale banchetto in compagnia dei sudditi e i parenti della famiglia reale.
Ossia un modo per festeggiare e riunirsi tutti insieme.
L’odore pungente delle candele riposte sopra il ceppo, invase i vari lati della stanza.
Si trattava di un’antica usanza per allontanare gli spiriti maligni.
Un frammento di quercia decorato da foglie di agrifoglio, edera e betulla.
Sigyn amava festeggiare un simile evento: tuttavia dovette fare i conti che i familiari paterni non sarebbero stati affatto presenti.
Dopo le nozze col Dio dell’Inganno, nessuno di loro osò più rivolgerle la parola.
Neppure colui che un tempo chiamava ‘padre.’
La ripudiarono senza troppi ripensamenti.
Solo la madre accettò tale relazione, infischiandosene dei pareri rivolti.
Desiderava soltanto la sua felicità.
Non avrebbe permesso che l’adorata figlia adempisse allo stesso identico destino.
Gli amari pensieri vennero riscossi dalla profonda voce del moro.
“Cosa ti turba, piccola vanir?”
Chiese il marito, intuendone la preoccupazione nel suo sguardo.
“Avrei preferito che anche la famiglia di mio padre partecipasse ai festeggiamenti, chiedendone la pace.”
Rivelò mesta, assumendo un’espressione cupa.
Loki osò circondarla in una tenera morsa, affondando il volto affilato sulle ciocche bionde.
Le sarebbe rimasto accanto fino alla fine dei tempi.
Per mesi furono costretti a nascondersi come due ladri, finché non architettò un piano per renderla sua moglie.
Un rischioso inganno che costò ad entrambi l’esilio su Midgard.
L’intera corte dovette abituarsi presto all’idea di averla come principessa.
Theoric fu persino esonerato dall’incarico, non prima di aver giurato una mancata vendetta nei confronti dei coniugi.
Costui tentò di picchiarla, venendo infine salvata da colui che amava davvero.
Il carcere si rivelò l’assoluta condanna per l’ex capitano degli Einherjar.
Sigurd si rivelò un ottimo sostituto dopo l'ultima spedizione nella foresta di Járnviðrr.
Si scambiarono un bacio colmo di dolcezza, avviandosi verso la Sala del Trono.
Essa era gremita di gente.
In fondo all’ampio salone intravidero Thor a conversare coi rispettivi compagni d’arme.
Le intimò di rimanere al proprio posto per attenderlo.
“Suppongo non sia ancora arrivato, nevvero?”
Proferì ovvio il Fabbro di Menzogne, riferendosi ad un particolare dono destinato alla moglie.
“Dovrebbe essere qui a momenti.”
Ribatté il maggiore, guardandosi intorno.
Un uomo di medio alta statura avanzò a passi incerti, dirigendosi verso i figli della corona.
Egli era Bjorn in persona.
“Ben arrivato, Lord Davenson.”
Esordì il Tonante, dandogli ufficialmente il benvenuto.
L’anziano ringraziò in tono cordiale, avvicinandosi poi verso la moglie e la figlia.
Costoro assunsero delle espressioni allibite.
“Cosa sei venuto a fare qui? Non ti basta il male che ci hai arrecato?”
Inquisì ostile Sigrid, rivolgendogli uno sguardo truce.
“Voglio solo chiedere il vostro perdono.”
Sentenziò il generale con dispiacere.
Sigyn gli diede la possibilità di spiegarsi pur essendo titubante.
“Mia adorata figlia: colui che hai deciso di sposare ti rende felice?”
Domandò Bjorn in attesa di una sua risposta.
“Sì padre, più di quanto tu possa credere. Desidero che rispetti tale decisione senza mettere in dubbio i nostri sentimenti.”
L’uomo annuì, abbracciando la giovane.
Piansero commossi, felici di essersi ritrovati.
Loki abbozzò un lieve sorriso, compiaciuto dalla buona riuscita della missione.
Il più bel regalo che avesse mai potuto farle.
Presero posto alla tavolata, venendo serviti da squisite pietanze.
Ovvero coi piatti tradizionali della celebre festività.
La Dea della Fedeltà ebbe modo di conversare con alcuni parenti del consorte.
Si rivelarono gente alla mano, manifestando la propria disponibilità.
I due asgardiani furono lieti di rivedere Balder dopo la recente spedizione ad Alfheim.
Stesso discorso valeva per il cugino.
Si persero in piacevoli chiacchiere, rammentando i bei vecchi tempi passati assieme.
Sigyn dimostrò di essere interessata, udendo attentamente il racconto.
Una narrazione basata da divertenti aneddoti che Loki ritenne a dir poco imbarazzanti.
Preferì rimanere impassibile, versandosi dell’idromele su un calice dorato.
Non poté far a meno di pensare quanto Thor e il brioso parente fossero identici a livello caratteriale.
“Qualcosa non va?”
Chiese la dama dalla chioma serica e lucente, denotando preoccupazione nei suoi confronti.
Il Dio degli Inganni dissentì con un solo cenno del capo.
Ella posò le proprie mani sopra le sue in segno di conforto, venendo ricambiata in un istante.
La festa proseguì con canti, balli ed esibizioni circensi di vario genere.
Fu allora che avvenne il fatidico scambio dei doni.
Ognuno ricevette il proprio, mostrandone l’euforia.
Loki decise di consegnarglielo in privato al termine del banchetto.
La graziosa mogliettina avrebbe fatto altrettanto.
Rincasarono a tarda notte dopo aver rivolto il saluto alle rispettive famiglie.
Il Signore della Menzogna era intento a torturarle la parte laterale del collo con le labbra.
L’Amica della Vittoria sorrise a quell’erotico contatto, emettendo intensi sospiri.
Le eleganti mani del mago vagarono alla ricerca dei lacci per sciogliere il corsetto.
La desiderava più del solito quella sera.
“Splendida.”
Mormorò tra un bacio e un altro, beandosi della liscia e candida pelle della giovane.
Costei si voltò per baciarlo avidamente sulla bocca sottile.
Labbra gelide e ammalianti come il ghiaccio.
Entrambi caddero sopra i setosi cuscini, continuando ad amarsi.
Le ciocche bionde gli solleticarono il volto, facendolo ridacchiare sommessamente.
Sigyn era un balsamo per le sue ferite: un meraviglioso angolo di felicità a cui non avrebbe mai rinunciato.
Ottenerla si rivelò parecchio arduo, ma ne era valsa la pena.
Una bellissima ragazza dall’intelligenza acuta quasi quanto lui.
Una donna forte, tenace e tanto testarda da sedurlo inconsapevolmente.
Una fanciulla che riuscì a scorgere la parte migliore di sé in quella mente così contorta, oscura e machiavellica.
Si sarebbe ostinato a proteggerla dai pericoli circostanti.
Consumarono l’amore, travolti da un accecante turbine di passione...fu lesto a stringerla tra le braccia, evitando di liberarla.
L'ultima volta gli era costato un terribile allontanamento a causa di uno spiacevole equivoco.
Una separazione durata circa otto mesi, rischiando di perderla per sempre.
“Come sei riuscito a convincerlo?”
Domandò improvvisamente la bella vanir, riferendosi all’inaspettato ritorno di Bjorn.
Loki assunse un’aria sorpresa, spiegando per filo e per segno i minuziosi dettagli del piano.
Essere convincente era una delle qualità che caratterizzava il modus operandi del famigerato ingannatore di Asgard.
Renderla felice faceva parte dei suoi gloriosi propositi assieme ad altri progetti di varia natura.
“Questo è il miglior regalo che tu potessi mai fare: grazie per avermi ridato la felicità.”
Sussurrò Sigyn, tracciando alcune linee immaginarie sul torace alabastrino dell’ase.
Il cadetto osò baciarle dolcemente la fronte, ricorrendo all’uso del Seiðr.
Attorno al collo della dama apparve una splendida collana di smeraldi.
Uno dei tanti pegni d’amore che amava donarle in segreto.
“Oh, Loki: è meravigliosa!”
Commentò estasiata, poggiandosi alla testiera del letto per ammirarla.
Eseguì l’identica azione, evocando un pugnale intarsiato da pietre preziose.
Un’arma di pregiata fattura che il marito prediligeva spesso in battaglia oltre la magia.
Lo scrutò incantato, riservandole un sorriso colmo di gratitudine.
“Grazie, piccola: proprio ciò che mi serviva.”
Ringraziò il principe, riponendolo sopra il comodino con delicatezza.
Ripresero a baciarsi, mugolando di estremo piacere.
Una fiamma destinata ad ardere in eterno.
“God Jul, min lille datter av Vanaheim.”
Le augurò nell’antica lingua degli Æsir, perdendosi nelle gemme celesti della sua adorabile sposa.
Uno sguardo penetrante a al contempo avvolgente.
“God Jul, min utspekulerte og forførende trollmann.”
Replicò nello stesso accento, dedicandosi i rispettivi nomignoli.
Dormirono abbracciati e coi cuori colmi di gioia.
Il mattino seguente, Sigyn si svegliò di buon’ora per ammirarne lo splendido panorama.
Esso era ricoperto da singoli strati di neve, donandogli un’aura ancora più fiabesca.
Loki fu il secondo a ridestarsi dal sonno, raggiungendola in pochi attimi.
Le circondò i morbidi e sinuosi fianchi, dandole il buongiorno.
Notò quanto fosse attraente con indosso la vestaglia di seta d’oro.
Tra loro scattò un dolce bacio, guardando infine il bianco paesaggio dalla finestra.
Un magnifico spettacolo che solo la cittadella celeste poteva offrire.
A Vanaheim la neve non esisteva essendo rivolta verso il Sud.
Nientemeno che un regno rigoglioso e florido, costituito da estati perenni.
“Ho sempre sognato di vedere la neve.”
Confessò lei, nonostante vivesse all’interno delle sontuose mura di Valaskjalf da quasi due anni.
Un sogno coltivato sin dalla più tenera età.
“Ed io ho sempre sognato qualcosa di decisamente prezioso.”
Ribatté fiero, indicandola con quegli occhi di lupo che la fecero innamorare.
Iridi sagaci e taglienti da stregarla totalmente.
“E se ci concedessimo un bagno?”
Propose lasciva e maliziosa, lasciando scivolare la veste dorata ai piedi del pavimento.
Il bellissimo corpo nudo della moglie si prospettò dinnanzi alla sua vista, permettendogli di far nascere un nuovo e accecante desiderio.
“Idea alquanto allettante, mia cara.”
Concordò l’astuta divinità, trascinandola dentro l’ampia toeletta con una certa fretta.
Si immersero nella vasca, pronti a consumarne l’amplesso.
Una lussuria impossibile da placare, costituita dal più potente dei sentimenti.
                                                𝑭𝒊𝒏𝒆
One Shot:
  ~ Mischief And Fidelity ~
Name Chapter:
~ God Jul ~
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stranomavero-o · 1 year
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Stanotte alle 2:30 sono dovuta salire a spiegare alla tipa del piano di sopra che il suono si propaga da un piano all’altro, quindi se lei di notte fa le telefonate con un tono di voce come una pescivendola al mercato, pensa un po’, io mi sveglio.
Ma dove cazzo viveva prima sta gente? Una villetta? Un castello nella foresta? Una grotta? Come fai a non capire che sei un cazzo di condominio costruito a cazzo negli anni ‘30 e che non c’è isolamento acustico?
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letizia-bollini · 27 days
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Lascio andare la mano che mi stringe la gola Lascio andare la fune Che mi unisce alla riva Il moschettone nella parete L'orgoglio e la sete Lascio andare le valigie I mobili antichi Le sentinelle armate in garritta A Ogni mia cosa trafitta…
Lascio andare il destino Tutti i miei attaccamenti I diplomi appesi in salotto, Il coltello tra i denti Lascio andare mio padre e mia madre E le loro paure Quella casa nella foresta Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
È meglio avere un bagaglio leggero.
Distendo le vene E apro piano le mani Cerco di non trattenere più nulla Lascio tutto fluire L'aria dal naso arriva ai polmoni Le palpitazioni tornano battiti La testa torna al suo peso normale La salvezza non si controlla… Vince chi molla. Vince chi molla…
—Vince chi molla, Niccolò Fabi
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nosferatummarzia-v · 3 months
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*Victor Van Dort sta per prendere in moglie la sua fidanzata Victoria Everglot. Il loro è un matrimonio combinato, nato dall'esigenza della famiglia Everglot, nobili di antica stirpe ormai in decadenza, di evitare la rovina economica grazie all'unione con la famiglia Van Dort, facoltosi membri dell'alta borghesia, bramosi di elevare la propria condizione sociale. L'incontro tra le due famiglie permette ai due giovani promessi sposi di conoscersi e, contrariamente ad ogni aspettativa, i due si piacciono al punto da innamorarsi l'uno dell'altra. Le prove del matrimonio hanno così inizio, ma Victor si mostra così nervoso e impacciato da sbagliare ogni gesto e parola del giuramento, arrivando persino a bruciare il vestito dell'austera signora Everglot. Le prove vengono sospese e il matrimonio viene rimandato fino a quando Victor non avrà imparato perfettamente i voti nuziali.
Costernato per l'accaduto, ma ora più che mai deciso a sposare la giovane nobile, Victor si ritrova a girovagare senza meta nella foresta, cercando di imparare il giuramento. Preso da un'improvvisa ispirazione, pronuncia senza esitazione la promessa matrimoniale e suggella il voto infilando l'anello a quello che sembra un ramo contorto, ma che in realtà si rivela essere lo scheletro di una mano. La terra trema ed emerge il cadavere di una giovane donna vestita da sposa. Atterrito, Victor scappa, ma viene inseguito dalla defunta fino ad essere raggiunto (sul ponte che porta alla città) e portato nel mondo dei morti.
Li viene a conoscenza di quanto gli è appena accaduto e della triste storia della Sposa Cadavere. Scopre così che il suo nome è Emily Watson e che la sua colpa è stata quella innamorarsi di un giovane forestiero che la sedusse e la spinse a fuggire con lui per sposarsi in segreto. Presentatasi in piena notte all'appuntamento convenuto con indosso l'abito da sposa, dopo averlo aspettato per ore viene aggredita e uccisa proprio dall'amato, che prima di fuggire la deruba di tutti i gioielli. Rimane così intrappolata in una sorta di limbo, nell'eterna attesa di udire quel giuramento di matrimonio che aveva tanto atteso quella notte. Così, quando sente il voto nuziale di Victor, Emily crede che sia rivolto a lei, ritenendosi da quel momento sua moglie.
Seppur dispiaciuto per il crudele destino della donna, Victor desidera tornare dalla sua amata Victoria; convince perciò Emily a trovare un modo per tornare nel mondo dei vivi (chiamato "il piano di sopra") con la scusa di volerla far conoscere ai suoi genitori. Emily gli crede ed acconsente ma, una volta tornati fra i vivi, Victor la abbandona nel bosco e si reca da Victoria per raccontarle tutto. Nonostante la stranezza del racconto, lei gli crede, soprattutto quando vede la Sposa Cadavere Sposa Cadavere trascinare il suo fidanzato via con sé. Stanca di aspettare il suo ritorno, infatti, Emily aveva deciso di seguire le tracce dello sposo fino a raggiungere l'abitazione di Victoria e, quando li vede insieme, oramai certa di essere stata ingannata, furiosa riporta Victor nel mondo dei morti. In fondo al suo cuore, però, Emily capisce benissimo il gesto di Victor e lo perdona; capisce soprattutto di non poter competere con Victoria, se non altro per un'unica cosa che a lei manca: la vita.
Intanto Victoria è ben decisa ad aiutare il suo fidanzato e, non riuscendo a convincere i suoi genitori della scena a cui aveva appena assistito (che, anzi, la credono impazzita e la barricano in camera), fugge di casa per chiedere consiglio al prevosto, ma anche lui non le crede e, accusandola di sacrilegio, la riporta dai genitori. Già angosciata per la grottesca situazione, Victoria viene a sapere che l'indomani avrebbe sposato un altro uomo: ora che Victor sembrava sparito, infatti, gli Everglot avevano deciso di darla in sposa al misterioso e pressoché sconosciuto Lord Barkis, che pare fosse in cerca di una moglie con la quale dividere il suo immenso patrimonio. Nonostante Victoria si ribelli, alla fine è costretta ad acconsentire al matrimonio, pena la disastrosa caduta in rovina dell'intera famiglia.
Nel regno dei morti Victor incontra il cadavere del cocchiere di famiglia, appena deceduto, da cui apprende la notizia delle imminenti nozze di Victoria. Non avendo più nulla per cui lottare, Victor decide di rassegnarsi al suo destino e, anche quando apprende che le sue nozze con la Sposa Cadavere sono nulle perché lui è ancora vivo, decide di rinunciare alla propria vita per rendere valido il legame. Si organizzano così nuove nozze nel mondo dei vivi, durante la cui cerimonia Victor avrebbe dovuto bere del veleno. I defunti fanno la loro apparizione fra i vivi uscendo dal camino della casa degli Everglot, dove si stanno svolgendo i "festeggiamenti" per le nozze appena celebrate tra Victoria e Lord Barkis. Nello scompiglio generale provocato dai defunti, Victoria segue la folla fino alla cappella del cimitero dove, sconvolta, assiste alle nozze del suo fidanzato con Emily. Quando la Sposa Cadavere nota il volto di Victoria, però, capisce di stare rubando la felicità di un'altra persona: decide allora di rendere la libertà a Victor e gli impedisce di bere il veleno
All'improvviso irrompe nella cappella Lord Barkis, che afferra Victoria minacciandola con un coltello alla gola e pretendendo da lei la sua dote. Si scoprono così le sue vere intenzioni, e si infuria quando viene a sapere del tracollo finanziario degli Everglot. In quel momento Emily riconosce in lui l'uomo che l'aveva uccisa e derubata, ricordando finalmente cosa accadde la notte delle sue nozze. Victor si scaglia contro Lord Barkis, che tiene ancora sotto tiro Victoria. Grazie all'aiuto di Emily, Lord Barkis decide di andarsene, ma non prima di aver fatto un ultimo brindisi in suo onore: "A Emily: sempre la damigella e mai la sposa". Beve così dal calice, ignorando la presenza del veleno contenuto, e muore pochi passi dopo, ormai alla mercé dei morti che lo trascinano via con loro.
Vendicata dell'uomo che l'aveva uccisa, Emily riconsegna a Victor il suo anello e lo ringrazia per averle reso la libertà e l'eterno riposo, si avvia verso l'uscita tramutandosi in uno sciame di farfalle (lo stesso tipo di farfalla che Victor vede all'inizio) che si dirige verso la luna*
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ambrenoir · 4 months
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“Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
Meglio avere un bagaglio leggero
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
L'aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla
Vince chi molla
Vince chi molla…”
𝐍𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨̀ 𝐅𝐚𝐛𝐢 🎶
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claudiodangelo59 · 6 months
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New York Times
La Cia in Ucraina, da anni
editorialista
di MASSIMO NAVA
Fino a che punto regge — politicamente — la differenza fra sostegno esterno e soldati sul terreno? Fino a che punto l’ipotesi ventilata dal presidente francese Emmanuel Macron di inviare truppe in Ucraina è politicamente così lontana da una presenza discreta di consiglieri e istruttori? Esistono prove documentate che l’aggressione russa all’Ucraina sia stata un piano preordinato del presidente Putin. Come esistono prove di un vasto piano americano di destabilizzazione dell’Ucraina con l’obiettivo di portare il Paese nella sfera atlantica e allargare la Nato, obiettivo peraltro esplicitato già nel 2008 al vertice di Bucarest dall’allora presidente George Bush. Obiettivo che comprendeva anche la Georgia. Sono fatti risaputi, già documentati in sede storica e riproposti ora da una fonte autorevole come il New York Times.
Il quotidiano americano sostiene che la collaborazione militare, strategica e logistica fra Washington e Kiev non è, come sarebbe stato ovvio in seguito, un dato di fatto conseguente all’invasione russa, bensì un processo iniziato da molti anni. In altri termini, se oggi c’è urgenza di sostenere l’Ucraina contro l’aggressore, l’obiettivo iniziale della Casa Bianca era di utilizzare l’Ucraina come un pilastro contro la Russia. Obiettivo che cominciò a realizzarsi molti anni prima del conflitto attuale. Lo storico americano Benjamin Abelow, nel suo saggio «Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina» riporta la dichiarazione dell’attuale direttore della Cia ed ex ambasciatore in Russia, William J. Burns a proposito di allargamento della Nato ad Est: «Non solo la Russia lo concepisce come un accerchiamento e un tentativo di indebolire la sua sfera d’influenza nella regione, ma teme anche reazioni imprevedibili e incontrollate che pregiudicherebbero gravemente la propria sicurezza». In particolare, si fa notare che cosa significherebbe la presenza della Nato lungo un confine con l’Ucraina di 1930 chilometri. «La minaccia esistenziale che la Russia percepisce da un’Ucraina armata, addestrata e militarmente integrata nell’Occidente doveva essere chiara a Washington fin dall’inizio», scrive Abelow.
I giornalisti Adam Entous e Michael Schwirtz, dopo aver realizzato più di duecento interviste in Ucraina, in Europa e Stati Uniti riferiscono, prove alla mano, che in Ucraina esistono basi segrete equipaggiate e finanziate dalla Cia e da altre agenzie di intelligence americane che «forniscono informazioni per attacchi missilistici mirati, tracciano i movimenti delle truppe russe e aiutano a sostenere le reti di spionaggio». «La partnership ha trasformato l’Ucraina, le cui agenzie di intelligence sono state a lungo considerate completamente compromesse dalla Russia, in uno dei più importanti partner di Washington contro il Cremlino». Una postazione d’ascolto individuata dal Nyt nella foresta ucraina fa parte di una rete di 12 postazioni segrete lungo il confine con la Russia. «Prima della guerra, gli ucraini si sono dimostrati all’altezza degli americani raccogliendo intercettazioni che hanno contribuito a dimostrare il coinvolgimento della Russia nell’abbattimento di un aereo di linea del 2014, il volo 17 della Malaysia Airlines. Gli ucraini hanno anche aiutato gli americani a dare la caccia agli agenti russi che si sono intromessi nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016».
«Intorno al 2016, la Cia — scrive ancora il quotidiano americano — ha iniziato ad addestrare un commando d’élite ucraino noto come Unità 2245 che ha catturato droni e apparecchiature di comunicazione russe in modo che i tecnici della Cia. potessero fare il reverse engineering e decifrare i sistemi di crittografia di Mosca». «Il rapporto è così radicato che gli ufficiali della Cia sono rimasti in una località remota dell’Ucraina occidentale quando l’amministrazione Biden ha evacuato il personale statunitense nelle settimane precedenti l’invasione della Russia. Durante l’invasione, gli ufficiali hanno trasmesso informazioni critiche, tra cui i luoghi in cui la Russia stava pianificando gli attacchi e i sistemi d’arma che avrebbe utilizzato».
William J. Burns, direttore della Cia, si è recato in visita segreta in Ucraina nei giorni scorsi: è la sua decima visita dall’invasione. È noto che anche la Russia ha pesantemente interferito nella politica interna ucraina allo scopo di scongiurare l’avvicinamento all’Europa e mantenere il Paese nella propria sfera d’influenza, fino al punto di programmare un’invasione che, secondo l’intelligence statunitense, sarebbe stata concepita già nel 2021. In verità, almeno all’inizio, la Casa Bianca non faceva molto affidamento sugli ucraini. «Eppure, una stretta cerchia di funzionari dei servizi segreti ucraini ha corteggiato assiduamente la Cia e si è gradualmente resa vitale per gli americani. Nel 2015, il generale Valery Kondratiuk, allora capo dell’intelligence militare ucraina, si presentò a un incontro con il vice capo stazione della Cia e senza preavviso consegnò una pila di file top secret. Quella prima tranche conteneva segreti sulla flotta settentrionale della Marina russa, tra cui informazioni dettagliate sugli ultimi progetti di sottomarini nucleari russi. In breve tempo, squadre di ufficiali della Cia uscivano regolarmente dal suo ufficio con zaini pieni di documenti».
Secondo il New York Times, la collaborazione della Cia può essere fatta risalire ai giorni della fuga del presidente filorusso Viktor Yanukovych dopo i fatti del Maidan, quando la nuova leadership ucraina cominciò a interrogarsi sul modo più efficace di organizzare la difesa e l’intelligence del Paese. Era anche il momento dell’annessione della Crimea e delle operazioni segrete da parte russa a sostegno delle forze separatiste nell’est dell’Ucraina. Con il denaro e le attrezzature fornite dalla Cia, gli ucraini costruirono bunker attrezzati con apparecchiature di comunicazione e grandi server informatici. Un altro ufficiale ha mostrato ai giornalisti del Nyt due mappe di recente produzione, a dimostrazione di come l’Ucraina stia monitorando le attività russe nel mondo. «La Cia ha anche supervisionato un programma di addestramento, svolto in due città europee, per insegnare agli agenti dei servizi segreti ucraini come assumere in modo convincente falsi personaggi e rubare segreti in Russia e in altri Paesi. Il programma è stato chiamato Operazione Goldfish».
Il generale Kondratiuk avrebbe chiesto l’assistenza della Cia per pianificare una missione clandestina per piazzare ordigni esplosivi nei depositi ferroviari utilizzati dall’esercito russo, ma le operazioni di sabotaggio in territorio russo non erano approvate dalla Cia. Ci furono forti contrasti al più alto livello, così gli ucraini decisero di fare da soli, come quando inviarono una squadra in Crimea per piazzare esplosivi in un aeroporto. «Travestito con uniforme russa, l’allora tenente colonnello Budanov guidò i commando su motoscafi gonfiabili, sbarcando di notte in Crimea Ma un’unità d’élite del commando russo li stava aspettando. Gli ucraini reagirono, uccidendo diversi combattenti russi, tra cui il figlio di un generale, prima di ritirarsi verso la costa, tuffarsi in mare e nuotare per ore verso il territorio controllato dagli ucraini».
«Alcuni consiglieri di Obama volevano chiudere il programma della Cia, ma Brennan li ha convinti che farlo sarebbe stato autolesionista, dato che il rapporto stava iniziando a produrre informazioni sui russi mentre la Cia stava indagando sull’ingerenza russa nelle elezioni». Gli attacchi in territorio russo proseguirono nelle città occupate dai russi. Un alto comandante separatista fu fatto esplodere dentro un ascensore. «Anche in questo caso, alcuni consiglieri di Obama si sono infuriati, ma mancavano tre settimane alle elezioni presidenziali che avrebbero opposto Donald Trump a Hillary Clinton - e gli omicidi sono continuati». Una guerra parallela era ormai in pieno svolgimento. I russi hanno usato un’autobomba per assassinare il capo dell’Unità 2245, il commando d’élite ucraino. Il comandante Maksim Shapoval si stava recando ad un incontro con gli ufficiali della Cia a Kiev quando la sua auto è esplosa.
L’elezione di Trump nel novembre 2016 — ricorda il Nyt — mise solo temporaneamente in agitazione gli ucraini e i loro partner della Cia. «Trump era sospettoso nei confronti dell’Ucraina e in seguito ha cercato di fare pressione sul suo presidente, Volodymyr Zelensky, affinché indagasse sul suo rivale democratico, Biden, provocando il primo impeachment di Trump». «Ma qualsiasi cosa Trump abbia detto e fatto, la sua amministrazione è andata spesso nella direzione opposta». Il generale Budanov, che Zelensky ha designato per guidare l’HUR nel 2020, ha detto della partnership: «Si è solo rafforzata. È cresciuta sistematicamente. La cooperazione si è estesa ad altri ambiti ed è diventata più ampia». Il rapporto ha avuto un tale successo che la Cia ha voluto replicarlo con altri servizi segreti europei che condividono l’obiettivo di contrastare la Russia. «Il risultato fu una coalizione segreta contro la Russia, di cui gli ucraini erano membri fondamentali».
«A novembre del 2021 e nelle settimane successive, la Cia e l’Mi6 hanno trasmesso un messaggio unificato ai loro partner ucraini: La Russia si stava preparando a un’invasione su larga scala per decapitare il governo e installare a Kiev un fantoccio che avrebbe eseguito gli ordini del Cremlino. Le nuove informazioni elencavano i nomi dei funzionari ucraini che i russi stavano pianificando di uccidere o catturare, così come i nomi di ucraini che il Cremlino sperava di installare al potere». «I russi stavano anche cercando di assassinare alti funzionari ucraini, tra cui il signor Zelensky. In almeno un caso, la Cia ha condiviso informazioni con l’agenzia interna ucraina che hanno contribuito a smantellare un complotto contro il presidente», secondo quanto un alto funzionario ucraino ha riferito al Nyt. Prima dell’invasione, la Cia e l’Mi6 avevano addestrato le loro controparti ucraine a reclutare fonti e a costruire reti clandestine e partigiane. Nella regione meridionale di Kherson, occupata dalla Russia nelle prime settimane di guerra, queste reti partigiane sono entrate in azione, secondo il generale Kondratiuk, assassinando i collaboratori locali e aiutando le forze ucraine a colpire le posizioni russe.
La domanda che alcuni ufficiali dei servizi segreti ucraini pongono alle loro controparti americane — mentre i repubblicani alla Camera valutano se tagliare miliardi di dollari di aiuti — è se la Cia li abbandonerà. «È già successo in Afghanistan e ora succederà in Ucraina», ha detto un alto ufficiale ucraino. Riferendosi alla visita di Burns a Kiev la scorsa settimana, un funzionario della Cia ha però dichiarato: «Abbiamo dimostrato un chiaro impegno nei confronti dell’Ucraina per molti anni e questa visita è stata un altro forte segnale che l’impegno degli Stati Uniti continuerà».
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marmottinagirl · 9 months
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L'amore è come un coltello che ti colpisce quando meno te lo aspetti.
C'era una volta un giovane dai corti capelli marroni, gli occhiali e gli occhi di un azzurro intenso e bello proveniente da New York che per scappare dai suoi problemi se ne era andato da quest'ultima e solo ora si era deciso a tornare per suoi motivi personali.
"New York" sospiro il giovane al vento e alla natura che lo circondava senza essere né contento né triste di essere tornato nella sua città natale dopo anni di assenza. "Erano quattro anni che non vedevo questo panorama, vedendo da qui e ancora più bello di come me lo ricordavo nei miei ricordi da adolescente...mi chiedo come ho fatto a non rendermi prima conto di questo panorama?" "Com'è hai fatto a lasciarmi e andartene senza di me devi spiegarmi" "Loki" " chi pensi potessi essere, visto che sono l'unico che potrebbe venire qui solo per te ma scommetto che non hai minimamente pensato che potessi venire qui o di dirmi che tornavi dopo tutti questi anni?" "Nessuno ma non intendevo avvertirti ne vederti se no ti avrei fatto una telefonata quindi prima di chiedermi altro o di pormi qualche domanda... io non intendo avere a che fare in nessun modo con te o con il me di prima" "che cosa ti ho fatto per avere da te un tale trattamento? " "È me lo chiedi pure Loki? Quando noi due stavamo insieme tu continuavi a provare a conquistare la Terra e io ti aspettavo a casa nostra ogni giorno preoccupato per te ma scommetto che tu non te ne curavi? Infatti facevi sempre come volevi non dandomi retta e pian piano stavo iniziando ad assumere un comportamento sempre più apatico...io mi stavo annullando per te ma tu non facevi nessuno sforzo per la nostra relazione invece io provavo in ogni modo ad essere amato da te...la realtà e una soltanto una che tu non sei in grado di amare nessuno apparte te stesso Loki quindi lasciami in pace e torna a provare a conquistare la Terra, New York e a sconfiggere gli Avengers" "Thomas, io ti amo più di ogni altra cosa ma se questi sono i tuoi pensieri e le tue idee pensò che sia stata una delle migliori decisioni delle nostre vite quella di lasciarsi e andare l'uno per strade diverse...ti auguro una bella vita". Dopo quelle parole il dio degli inganni si dissolse non lasciando più traccia di se nel bosco circostante. A quel punto il giovane si rigiro verso il panorama e ricomincio ad osservarlo mentre delle cande lacrime iniziavano a cadergli sul volto - "non possiamo stare insieme per ben altri motivi Loki ma per ora e meglio che tu creda a queste mie motivazioni". Alle spalle di Thomas nei meandri della foresta vi era una figura che aveva ascoltato quelle ultime parole sospirate mentre il giovane stava iniziando a piangere.
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enkeynetwork · 11 months
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cinquecolonnemagazine · 11 months
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Il verde urbano in Italia: un'occasione mancata
Il patrimonio forestale e boschivo italiano è cresciuto negli ultimi anni, arrivando a coprire il 36,7% del territorio nazionale. Tuttavia, il verde urbano non è aumentato di pari passo. Secondo il Report Foreste 2023 di Legambiente, la media di alberi per abitante nei capoluoghi di provincia italiani è di soli 24, contro i 9 metri quadrati previsti dalla normativa europea. Verde urbano che non cresce: perché? Le cause di questa situazione sono molteplici. Innanzitutto, la crescente urbanizzazione sta fagocitando le aree verdi. Inoltre, la crisi economica degli ultimi anni ha portato a un taglio degli investimenti pubblici in questo settore. Infine, la mancanza di una strategia nazionale per il verde urbano ha ostacolato lo sviluppo di progetti omogenei e coordinati. Le conseguenze della mancanza di aree verdi urbane sono molteplici. Innanzitutto, il verde urbano svolge un ruolo fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini. Gli alberi, infatti, producono ossigeno, assorbono anidride carbonica e polveri sottili, e contribuiscono a mitigare il microclima urbano. Inoltre, questo favorisce la biodiversità e migliora la qualità della vita in città. Il ruolo delle amministrazioni locali e delle istituzioni nazionali In questo contesto, è importante che le amministrazioni locali e le istituzioni nazionali si impegnino per promuovere lo sviluppo del verde urbano. È necessario, innanzitutto, aumentare gli investimenti in questo settore e definire una strategia nazionale che guidi le politiche locali. Inoltre, è importante coinvolgere i cittadini nella progettazione e nella gestione del verde urbano, in modo da creare spazi verdi che siano realmente fruibili e apprezzati. Le proposte di Legambiente Legambiente indica cinque azioni prioritarie su cui è fondamentale accelerare il passo: - Implementare gli impegni per la Strategia Forestale Nazionale per raggiungere i target al 2030 di aumento della capacità di assorbimento della CO2 di superfici e suoli forestali e di rafforzamento della bioeconomia circolare. - Piena applicazione, con controlli e verifiche, della Legge 10/2013 "Nuove norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani". - Incentivare la nascita di cluster regionali sulla base del "Cluster nazionale Italia Foresta Legno", per rafforzare il made in Italy, aumentare la produzione interna di prodotti forestali e accelerare la transizione ecologica. - Completare con successo i progetti del Pnrr dedicati al verde urbano, scongiurandone i tagli previsti. - Promuovere un piano nazionale di messa a dimora di alberi e il verde pubblico urbano, puntando sulla crescita sostenibile del vivaismo e la ripresa dei vivai pubblici. Il problema del verde urbano Ripensare e rigenerare le aree urbane rendendole più verdi, sostenibili e accessibili è un'occasione da non perdere. È necessario un impegno condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti, per creare città più vivibili e resilienti alla crisi climatica. Foto di JamesDeMers da Pixabay Read the full article
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