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#immagini e frammenti
fashionbooksmilano · 1 year
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Giancarlo De Carlo Immagini e fammenti
a cura di Angela Mioni, Etra Connie Occhialini ; con un saggio di Marco De Michelis e un contributo di Stefano Boeri
Electa, Milano 1995, 190 pagine, 24 x 26 cm, Brossura, ISBN 9788843552900
euro 80,00
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 Catalogo di mostra Triennale Milano 16 settembre - 12 novembre 1995
24/06/23
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andrea-non-sa-tornare · 7 months
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Un giorno capirai il mio amore,
ed allora ti sentirai sola.
Proverai a cercarmi,
a chiedermi di nuovo il perché.
Quando alla fine un perché
non c’è…
Perché noi siamo destinati,
incatenati
ad amarci in eterno.
Niente logica
ne ragione,
ma una sola emozione.
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mancino · 1 year
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- Oggi ti spiegherò perché devi essere fragile come un cristallo.-
- Non rischierò così di andare in mille pezzi?-
- Sì. Ma tutto è un rischio. Anche incominciare a vivere.-
- Capisco. La alternativa sarebbe di rinunciarvi.-
- Sì. Chi non vive non rischia niente. Però è morto.-
- Ma perché proprio hai nominato il cristallo?-
- Perché è trasparente, lascia passare la luce, ne distilla i riflessi.-
- La trattiene pure, no?-
- Sì, la fa sua. Ed è bellissimo.-
- Non avviene lo stesso anche con il vetro più spesso, con il plexiglas infrangibile?-
- Sì, ma non è la stessa cosa. L'effetto della luce sul cristallo è unico.-
- Sembrerebbe proprio che tu mi imponga di diventare vulnerabile.-
- No. La vulnerabilità non è uno scopo, ma soltanto un effetto collaterale. Io ti impongo di diventare cristallo. Di filtrare la luce come un cristallo.-
- Si deve proprio diventare deboli?-
- No. Non ho detto questo. Confondi, come fanno molti, la fragilità con la debolezza, la vulnerabilità con l'inevitabile ferita. La delicatezza con uno stato di costante pericolo.-
- Potrebbe diventare un pericolo reale, però.-
- Torniamo al discorso iniziale: per paura di un possibile pericolo, si rinuncia a vivere. Cosa c'è di tanto terribile? Cosa può accaderti nella peggiore delle situazioni?-
- Morire.-
- Dunque, vorresti essere già morto per non rischiare di morire. Dobbiamo parlare un momento di questo. Io sono la tua morte. Come scrisse Pavese, verrà la morte e avrà i miei occhi. Ne parli sempre.-
- I tuoi occhi. Sì, screziati d'oro. È vero: ci sono annegato dentro.-
- Volevo dire una cosa diversa. Non intendevo far uso di metafore, di immagini figurate.-
- Vuoi dire che sei realmente la mia morte? La mia assassina?-
- Sì. Sono la tua assassina. Uccido quello di te che deve morire per lasciare spazio a una altra vita, a una diversa dimensione.-
- Non è quello che Accade ogni giorno? Muore sempre qualcosa perché si possa cambiare.-
- Sì. Baciami i piedi perché sono come quelli di Shiva: piedi delicatamente tinti di blu come la notte, che calpestano i fiori danzando, in modo da consentire alla nuova fioritura di crescere e maturare. Sempre si uccide qualcosa.-
- Per questo si dice: morire d' amore?-
- Sì. Chi ama perde ciò che era prima, diventa un altro. Chi appartiene non possiede. Chi si arrende vince. Chi muore può rinascere.-
- Ma un cristallo infranto non si può rimettere insieme.-
- No. Diventa migliaia di frammenti di luce. Moltiplica la luce tante volte quanti pezzi è diventato. Non svanisce nel nulla. Diventa semplicemente un tutto maggiore.-
Franco Coletti
Cit. e prima immagine (opera di Kevin Carden) da Poeti Viandanti
"A-mors" significa senza morte.
E anche se qualche volta ci si sente così vulnerabili amando, e fragili nell' incertezza in cui alcune prove, da affrontare per stare insieme, ma da soli, ci "catapultano"...
dobbiamo lasciare che alcune parti di noi, in cui non ci riconosciamo più, muoiano, solo così potremo rinascere insieme in una nuova luce. Con colori e riflessi completamente nuovi e sconosciuti anche per noi.
Senza paura.
Perché come diceva "Yogiji" "Dove c'è amore non c'è paura e dove c'è paura non c'è amore"
Buon venerdì anime, a volte anche fragili e vulnerabili, ma insieme, nell' energia del cuore, fortissime.
🙏💚💚🔥❤️🔥💚💚
... Gurpreet
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SENSI DELL’ARTE - di Gianpiero Menniti 
IL VALORE DELLE TRACCE
Di fronte all'opera, nel suo compimento, quale ruolo assumono i segni che si sono formati nel corso della sua realizzazione? Le tracce, quelle rimaste, dicono molto più dell'autore che dell'opera. Dicono molto più della storia che dell'autore. Dicono molto più delle attese, dei desideri, che della storia. Dicono molto più dei sentimenti, quel groviglio di fonti rielaborate, coscientemente o meno, che dei desideri. Dicono molto più del genere umano che dei sentimenti. E suscitano malinconia, la tenera malinconia della scrittura che vive come eco di una voce dissolta in tanti piccoli frammenti di grafite. In silenzio, si leggono le parole. In silenzio, si osservano le immagini. Sono doni. Per te che tocchi quelle pagine. E torni indietro: non più il genere umano; non più i sentimenti; non più i desideri; non più la storia; non più l'autore; non più l'opera. Quel che rimane, davvero, è l'unicità. Il miracolo, inaspettato e imponderabile, di una vita che non ebbe e non avrà mai altro valore oltre se stessa.
- Edward Hopper (1882 - 1967): "Sketchbook" (taccuino, libro degli appunti) Whitney Museum of American Art, New York
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mariaceciliacamozzi · 3 months
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水の心 MIZU NO KOKORO
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Mizu no kokoro -水の心 “Spirito come acqua”, significa una mente calma come la superficie di un lago che riflette ciò che esiste o che si muove nelle vicinanze, senza però dare rilievo a nulla, ma quando soffia il vento essa si increspa e le immagini, dapprima limpide vengono disperse in innumerevoli frammenti distorti e confusi.
Mushin no Kokoro 無心の心 invece significa cuore senza mente. Che porta il praticante a rl raggiungimento dello stato di Mushin (o non-mente / mente vuota) che è il “cuore” di tutte le arti marziali.
I Bushi dovevano rimuovere tutte le distrazioni della mente, del cuore e dello spirito. Per ottenere una "mente pulita e libera da labirinti insensati, un cuore libero dagli ingombri del cuore che parla al lato emotivo dell’umanità e lo spirito o la mentalità che promuove la capacità di intraprendere azioni appropriate in un conflitto". È lo stato ultimo della presenza del momento presente, il qui e ora 今この場で禅.
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linkiamici · 8 months
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Senza senso - ericataci ( videoclip by @FrancescoBonazzi 4K ) Erica Ta...
- Senza senso - ericataci ( videoclip by @FrancescoBonazzi 4K ) Erica Taci YT: @Ericaofficialmusic Bonazeta. in attesa Première: 19 gen 2024 #EricaTaci #SenzaSenso #Bonazeta Senza senso Erica Taci (4k editing videoclip by @FrancescoBonazzi Yt) in occasione delluscita del nuovo singolo : Dalla Prima All’Ultima Bugia EricaTaci #EricaTaci #SenzaSenso Video by #Bonazeta - #EricaTaciSenzaSenso #SenzaSensoEricaTaci #Senza_Senso #Erica_Taci #cantautrice - FUORIORA. Dalla Prima All’Ultima Bugia Erica Taci - https://show.co/ZIRgr2h - Venerdì 19 Gennaio #nuovosingolo #DallaPrimaAllultimaBugia di #EricaTaci INSTA : @ericaofficialmusic cantautrice https://www.instagram.com/ericaofficialmusic Ascolta : https://open.spotify.com/intl-it/album/0tUK0vgADD6BxoJR1cWXRA - Senza senso - ericataci ( videoclip by @FrancescoBonazzi 4K ) Erica Taci YT: @Ericaofficialmusic Nella regia ed editing di Francesco Bonazzi @ : frammenti e immagini di : Erica Taci dal web. - Senso, film 1954 di Luchino Visconti, con Alida Valli e Farley Granger (Nastro d'argento alla migliore fotografia) - - Malèna, film 2000, di Giuseppe Tornatore con Monica Bellucci, attrice - (Premio Oscar Nomination Migliore fotografia a Lajos Koltai e Golden Globe Nomination Miglior film straniero) === Dalla Prima All’Ultima Bugia EricaTaci https://www.youtube.com/results?search_query=Dalla+Prima+All%E2%80%99Ultima+Bugia+ericataci - segui ericataci: @Ericaofficialmusic segui : @EricaTaciFanzone segui @luisagagliardi2802 Erica Taci Senza senso prod. Visory Records @VisoryRecords == Erica Taci "Erica Taci cantautrice songwriter" - MusicaDelleSfere - Di Francesco Bonazzi Bonazeta ( articolo in progress) - https://musica-delle-sfere.blogspot.com/2019/12/Erica-Taci-cantautrice-EricaTaci-singer-songwriter-Erica-cantante.html - - Erica Taci cantautrice #EricaTaci playlist - YouTube video https://www.youtube.com/playlist?list=PL71gegHFM38ZCQXq72_4zoPbQec9-V1zB Erica Taci sui social : erica taci - "come altalene" official video https://youtu.be/IYQHH_7dGTM - - Erica pagina FB https://www.facebook.com/musicerica - - Erica Taci profilo (1 ) https://www.facebook.com/vanerica.ericavan - - Gruppo FB : Erica fans club https://www.facebook.com/groups/387713954965104 - Profilo Instagram https://www.instagram.com/ericaofficialmusic/ Canale Youtube 1 https://www.youtube.com/channel/UCmwEmGE841cejnhpx-SxHoA - Canale Youtube 2 https://www.youtube.com/channel/UCQ9bcr9Z8LWjCDHcpA254bw - Canale video TikTok https://vm.tiktok.com/xHmMLS musicerica iTunes: https://itunes.apple.com/it/album/come-altalene-single/1436450140 - Erica - Come Altalene su spotify : https://open.spotify.com/track/0glDdN9wA8GzvKoyjRya90 - ==== Music : Senza senso · EricaTaci · Erica Taci · Erica Taci https://youtu.be/Ccgjsh5m25s Senza senso Visory Records Buon compleanno Erica! senza senso bonazzi 4k editing clip Link video https://youtu.be/CTip7h2eA5M - - credits: "La rivendicazione di Content ID sul tuo audiovideo non ha alcun impatto sul tuo canale. Non si tratta di un avvertimento sul copyright. Il video non può essere monetizzato Entrate pubblicitarie corrisposte al titolare del copyright inizio 0:00 / fine 2:31 Monetizzato in alcuni territori Contenuti trovati nei segmenti: Titolari del copyright ericataci Believe Music. Per conto di: Visory Records Released on: 2021-08-13 Senza senso - ericataci ( videoclip by @FrancescoBonazzi 4K ) Erica Taci YT: @Ericaofficialmusic JHEU
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klimt7 · 8 months
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POETI
Raffaello Baldini ( 1924 - 2005 )
Le sue poesie sono vere e proprie narrazioni, immagini, in versi, spesso così taglienti da far male.
I personaggi sono coloro che non avrebbero mai voce, popolari, a volte fino al grottesco. Soli. Insoliti. Di una solitudine che si esprime in monologhi chiusi, di un’umanità spesso sghemba.
Frammenti di vite, ritratti in versi, spesso visionari, a volte struggenti.
Una su tutti, la mia preferita: in un dialetto che è il mio - il Romagnolo - (ma non è il mio, per una questione di suono, perchè ogni zona, in Romagna, ha pronunce e accenti diversi, oltre a differenti varianti della stessa parola) e che comprendo ma non saprei replicare con le stesse sonorità ma con le mie, [dialetto cesenate].
LA MAESTRA DI SANT'ERMETE
La mèstra ad Sant’Ermèid
dal vólti, e’ dopmezdè,
la s céud tla cambra e la zènd
una Giubek. La n fómma.
Stuglèda sòura e’ lèt
la guèrda ch’la s cunsómma.
U i pis l’udòur.
Dal vólti u i vén da pianz.
Traduzione:
La maestra di Sant’Ermete
delle volte, il pomeriggio,
si chiude in camera e accende
una Giubek. Non fuma.
Sdraiata sul letto
la guarda consumarsi.
Le piace l’odore.
Delle volte le viene da piangere.
(Raffaello Baldini, in La Nàiva Furistír Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 14)
Quante volte ho immaginato quella sigaretta
Una sigaretta, come la solitudine, come la vita che consuma... che si consuma.
Amo questo tipo di poesia asciutta.
Che dice, che sa raccontare, che ti regala una storia a partire da una immagine.
A volte, con una sequenza di immagini che hanno la grazia dell’essenziale.
Come le fotografie.
Come una Mostra Fotografica.
Silenziosa sì,
ma che sa raccontare storie.
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seoul-italybts · 1 year
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[✎ ITA] Weverse Magazine : Articolo - V, il Visualista | 10.09.23⠸
🌟 Weverse Magazine 🗞
V, il Visualista
__ Tra le ispirazioni del membro dei BTS ci sono il jazz, Ante Badzim, Colin Firth, le pellicole in bianco e nero e molto altro __
__ di SONG HOORYEONG | 10. 09. 2023
Twitter  |  Orig. KOR 
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Nel video musicale di “Rainy Days” - uno dei singoli rilasciati nelle settimane precedenti all'uscita del suo primo album solista, Layover, V intinge una baguette nella vernice bianca e la usa per dipingere su un pannello di vetro. L'immagine che disegna potrebbe essere una qualche sorta di alieno o anche un autoritratto, ma, in ogni caso, l'intento è quello di immortalare emozioni ed umori passeggeri come solo V potrebbe fare. La sua tavolozza creativa gli permette, infatti, di esprimere frammenti della sua immaginazione attraverso foto, dipinti, il parlato, la recitazione e la musica. Inoltre, V può trarre ispirazione da ciò che vede, ascolta, sperimenta ed apprezza.
In questo articolo, abbiamo cercato di seguire lo sguardo attento di questo talentuoso visualista—maestro nel trasformare i sensi in immagini concrete.
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Jazz
Non è un mistero che V abbia un debole per il jazz. Infatti, come ha spiegato in un'intervista con Weverse Magazine: “Quando hai una passione per qualcosa da lungo tempo, quel sentimento non fa che intensificarsi, e quando c'è qualcosa che mi piace, non posso non provare a farci qualcosa. Crescendo, ho sempre ascoltato molta musica jazz, che mi piace molto, ed è lo stile musicale che vorrei fare ora.” Il suo amore per il jazz è talmente profondo, da arrivare a definire la scena di High Society in cui Bing Crosby e Louis Armstrong cantano “Now You Has Jazz” una delle sue preferite in assoluto, quando ne ha condiviso un link. Inoltre, ha anche tessuto le lodi del genere su Weverse, dicendo che è “una vera e propria benedizione il potersi lasciar commuovere dal jazz”. Ha anche consigliato il film drammatico Born to Be Blue, visto il suo amore per Chet Baker, e ha postato un video Instagram in cui suonava in playback la tromba su “Autumn Leaves” - strumento che ha imparato a suonare durante delle video-lezioni seguite nella seconda stagione di In the SOOP. In un'altra intervista con Weverse, V ha parlato di tutta l'ispirazione che riesce a trarre dal jazz, spiegando che il jazz classico, come quello di Louis Armstrong, “mi permette di crearmi immagini mentali. Ad esempio, può capitare che io stia ascoltando della musica, mentre cammino per strada, di notte, e certe canzoni mi permettono di immaginare cose e quasi visualizzarle di fronte a me.”
Dato che V vorrebbe fare musica che “crei immagini sinestetiche dal senso di mancanza che si prova in assenza di qualcuno”, non sorprende che, per lui, la musica sia un medium attraverso il quale esprimere immagini in suono. Il jazz, specialmente quello del passato, non è servito solo ad infondergli una sensibilità unica, fin dalla più tenera età, ma anche a corroborare il suo immaginario. In un intervista con W Korea, V ha svelato che è proprio per questo motivo che il suo nuovo album, Layover, ha sonorità jazz e, per lo stesso motivo, ha anche cantato classici del genere, come “It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas” e “Cheek to Cheek” - nella video-performance “Le Jazz de V”, rilasciato in occasione della FESTA di quest'anno. V non si limita ad esprimere il jazz attraverso la musica, ma anche nel modo in cui sa trasporre il genere ed il suo immaginario nel mondo d'oggi.
instagram
Vante
V ha preso il nome del fotografo australiano Ante Badzim e vi ha aggiunto il suo nome d'arte per crearsi il soprannome Vante, che usa quando posta foto scattate personalmente o per discutere di quelle di fotografi per cui prova ammirazione. Dopo che V ha consigliato alcuni lavori del fotografo tedesco Hannes Becker e del canadese Callum Snape, nel 2019, entrambi i fotografi hanno risposto postando degli scatti dedicati a V, accompagnati dall'hashtag #photoforvante.“Sento una certa affinità con gli artisti stranieri”, ha confidato V a Vogue Korea. “Credo la solidarietà sia importante. Apprezzare il loro lavoro e trarne ispirazione credo mi aiuti anche ad imparare qualcosa di nuovo.” Ed è vero, il membro dei BTS non tiene particolarmente in considerazione parametri come la nazionalità, il genere o il livello di fama, quando si tratta d'arte, comunicando invece con artisti di tutto il mondo, dato che ne ha una visione e comprensione tutta personale. In una occasione, quando era in America per uno dei tour mondiali dei BTS, V si è imbattuto in una mostra d'arte a Dallas e ha acquistato un'opera, poi ha preso la mano dell'artista - autore di questo lavoro - tra le sue, e gli ha detto,“Le auguro che la sua giornata sia luminosa”. Vante è nato come alter ego usato per parlare del suo hobby per la fotografia, ma, man mano che continuava ad usarlo per parlare dei suoi artisti preferiti e dei loro lavori, questo soprannome è diventato molto di più e ora V lo usa per discutere qualsiasi forma d'arte. Possiamo farci un'idea del suo personale stile pittorico, se prendiamo ad esempio la giacca che ha decorato di suo pugno, alcuni episodi di In the SOOP, di Run BTS o anche il suo profilo Instagram.
V ha sempre condiviso talmente tanto di ciò che gli piace con le/gli ARMY, attraverso quest'altra personalità, Vante, che non è difficile immaginare che tipo di opere potremmo trovare sotto l'etichetta “by Vante”. Tutto questo spiegherebbe anche come mai così tante persone hanno attribuito il dipinto creato usando una baguette, nel video musicale di “Rainy Days” - rilasciato l'11 agosto - a Vante. Proprio come è avvenuto per le origini del nome Vante, è facile intuire ciò che sta a cuore a V, se osserviamo ogni sua mossa - talmente è aperto alle influenze che trae dalle sue passioni e dal dialogo con altri artisti.
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보라해, I Purple You, 紫
In “Blue & Grey”, una canzone di BE scritta da V, l'artista esprime i suoi sentimenti attraverso metafore legate ai colori: “Il significato di queste lacrime, riflesse nello specchio / È il colore che nascondo sotto il mio sorriso, blu e grigio.” In un'intervista con Weverse, V ha spiegato che il testo è anche espressione di ciò che provava quando ha scritto la canzone: “Quando mi fisso su pensieri simili, tutto mi sembra grigio ed io sono blu [*being blue = triste].” Nella canzone “4 O’CLOCK”, cui ha lavorato con RM, V descrive il passare del tempo usando vari colori, come quando canta “Tutto il mondo è blu al chiaro di luna” o quando descrive un canto udito in lontananza come un richiamo per il “rosso mattino”. Allo stesso modo, il testo di “Blue”, traccia del suo nuovo album, prende in prestito vari colori —"Verde, giallo, rosso e blu”—per esprimere i sentimenti di chi ascolta. E questo suo particolarissimo modo di esprimere emozioni attraverso i colori – quasi fosse un artista con una tavolozza di emozioni – non è esclusivo della sua musica, infatti lo ritroviamo anche nel suo modo di parlare. È stato V ad inventare la parola borahae (“I purple you”), che è ormai inesorabilmente legata ai BTS. Nel 2016, quando i BTS stavano tenendo il loro MUSTER – un grande evento studiato per incontrare le/i fan – V ha notato che le/gli ARMY nel pubblico avevano una pellicola viola attorno alle loro ARMY Bomb. Commosso a questa vista, V ha pensato all'espressione borahae perché, come ha spiegato, il viola è l'ultimo colore dell'arcobaleno e quindi rappresenta anche un legame solido e costante, basato sulla fiducia reciproca, che resiste fino alla fine. Questa parola, dunque, è diventata l'ennesimo simbolo di affetto tra le/gli ARMY e i BTS, e V ha poi ampliato la gamma di lingue in cui questo suo neologismo coreano poteva essere espresso, aggiungendo termini come “I purple you” e “紫” [*murasaki = 'viola' in giapponese], di modo che questo amore viola potesse essere percepito in diverse parti del mondo. Non solo! È diventato un simbolo talmente d'impatto, che l'intera Seoul si è tinta di viola in occasione del 10° anniversario del gruppo. Ma ormai borahae trascende il suo scopo originario – esprimere l'amore reciproco che c'è tra le/gli ARMY e i BTS – ed è entrata a far parte della coscienza pubblica come un'espressione usata per descrivere il legame che si ha con un'altra persona. È stato V a dare origine a boraehae, e l'ha fatto grazie alla sua speciale percezione del mondo tramite colori e parole.
instagram
@thv
A soli 43 minuti dal lancio del suo profilo Instagram, V aveva già raccolto 1 milione di iscritti, e 10 milioni dopo 5 ore e 52 minuti, stabilendo un nuovo record mondiale. Ad oggi (5 settembre) V può vantare oltre 61 milioni di follower, il numero più alto tra le celebrità coreane. Tutto sommato, quindi, possiamo dire che V è uno degli influencer più noti al mondo. Secondo Lefty, impresa che si occupa di marketing, lavorando con e analizzando l'attività degli influencer, il post in cui V ha taggato il brand di lusso CELINE aveva un EMV, o earned media value [* il valore di guadagno stimato per un post o interazione social di successo] di $12 milioni, il più alto tra tutti i post creati durante la Fashion Week. Il suo profilo Instagram ci dà un assaggio di com'è la vita di una celebrità iconica come lui, selezionato, infatti, come ambassador di CELINE e, in seguito, anche Cartier, nonché solo il secondo cantante uomo – dopo Elton John - ad esser mai apparso individualmente sulla copertina della rivista di moda britannica Pop. Ma V usa il suo profilo anche per condividere regolarmente aggiornamenti sulla sua vita quotidiana con il suo sconvolgente numero di follower.
Nel suo feed possiamo trovare spaccati di vita come il post riguardo il ciondolo porta chiavi di Molang, appuntato alla tasca dei pantaloni, la borsa di plastica piena zeppa di snack che V regge tra i denti mentre Jung Kook è in posa con la mano sulla spalla di V o quello insieme al suo cagnolino, Yeontan, mentre l'artista esprime un desiderio di fronte ad una tavola rituale. Inoltre, V considera Instagram come un altro mezzo per comunicare con le/gli ARMY, che lui stesso descrive come suoi “carissimi amici”. Una volta, ha postato una storia in cui mostrava una sua caricatura disegnata da un artista di strada a Montmartre, Parigi, e in seguito ha regalato il disegno ad una fan, in aeroporto. “Ho deciso di postare solo ciò che mi piace”, ha detto in una precedente intervista con Weverse. “Su quel profilo, posso mostrare il mio estro e stile personale. E non credo di dovermi preoccupare di ciò che può pensare la gente.” Proprio come ha detto, il suo Instagram è una compilation di alcuni dei suoi momenti di vita preferiti—dove i tanti mondi di questa multi-sfaccettata star di fama mondiale e quello dello spensierato ventenne entrano in contatto, tutto quanto ben confezionato a nome @thv. 
youtube
Attore
V si reinventa in entrambi i video musicali rilasciati prima dell'uscita del suo nuovo album solista. Nella clip di “Love Me Again”, è in piedi, da solo, in quello che sembra un po' un assaggio di una performance live, le emozioni ridotte al minimo ed espresse unicamente attraverso lo sguardo ed un lieve tremito. Il video di “Rainy Days” è più rilassato e stazionario, con un'interpretazione del tutto naturale da parte di V.
Poi abbiamo il teaser di “Blue”, in cui crea un po' di tensione tra le rapide sequenze in cui cammina e poi guida, apparentemente ansioso di trovare qualcuno. In alcuni video passati, come il “The Most Beautiful Moment in Life on stage: prologue”, V doveva interpretare un personaggio con un'aura ed emozioni complesse, difficili a rendersi, e farlo nonostante non avesse particolare esperienza nella recitazione. Nel video musicale di “Spring Day”, è il primo ad apparire sulla scena e ha il compito di trasmettere, attraverso un primo piano, la profondità emotiva di questo brano, sfruttando unicamente l'espressività del suo sguardo. “In quel periodo, il mio modello era Colin Firth”, ha detto V nel libro BEYOND THE STORY: 10-YEAR RECORD OF BTS riguardo l'era The Most Beautiful Moment in Life. “Mi piaceva un sacco il suo stile, la sua aura, e anche io volevo trasmettere quel tipo di vibe.”
V ha sempre trovato ispirazione nel jazz, nella fotografia e nell'arte, ma prende spunto anche dalle performance cinematografiche di vari attori per capire come recitare al meglio nei video musicali e sul palco. In un'altra intervista con Weverse Magazine, ha detto di aver guardato tanti film adolescenziali e musical, in previsione di “Butter”, e ha poi cercato di riflettere la stessa atmosfera vista nel film Cry-Baby. Inoltre, ha anche improvvisato la scena all'inizio della performance di gruppo alla 64a edizione dei Grammy Awards, dove lo vediamo sussurrare qualcosa all'orecchio di Olivia Rodrigo. Un attore, quindi, sì, ma V è anche regista di se stesso per come trae ispirazione da altri interpreti nonché da una gran varietà di fonti per poter mettere in scena personaggi sempre nuovi.
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Vintage
V adora tutto ciò che è analogico. Ha postato molte foto a pellicola, sui social media, spiegando che questo suo amore per gli scatti vintage è da attribuirsi all'atmosfera ed ai sentimenti unici che i colori di questo tipo di scatti possono catturare. V ha anche attraversato una fase in cui abbinava baschi, coppole, giacche doppiopetto, tracolle marroni e altri articoli decisamente vintage ai suoi abiti quotidiani. Il suo amore per il classico ed il vintage è ancor più evidente, se prendiamo in considerazione i progetti per cui V ha curato l'aspetto visuale. In un video intitolato “Me, Myself and V, 'Veautiful Days'”, parte del progetto BTS’s Special 8 Photo-Folio, V ha spiegato che, per il suo servizio fotografico, la scelta è ricaduta su uno stile classico perché gli piace l'atmosfera che trasuda da tutto ciò che è passato, come i film in bianco e nero, e ha aggiunto che è convinto che “tutto si rifà ai classici”. Inoltre, nei retroscena di questo progetto, ha spiegato che il suo obiettivo era mettere in risalto l'atmosfera vintage, e che quindi ha voluto usare esclusivamente la luce naturale perché il tutto sembrasse un vecchio film anni '80.
La sua visione artistica è evidente anche nei video musicali rilasciati, finora [*l'articolo risale a prima dell'uscita dell'album, n.d.t.], insieme a Layover: il teaser di “Blue” sembra un po' un vecchio film in bianco e nero, “Rainy Days”, una pellicola sgranata in stile vintage, “Love Me Again” richiama lo stile rètro attraverso gli effetti da vecchio schermo CRT. Grazie a questi video, V può esprimere appieno il senso di mancanza e solitudine—emozioni, queste, che sono alla base della sua musica.
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Visualista
“Dare vita concreta ad un progetto o concept artistico fino ad allora solo immaginato è, senza dubbio, già elettrizzante di per sé , nonché una grandissima soddisfazione – sia che si tratti di video musicali o servizi fotografici.” ha detto V a W Korea, spiegando perché ha preparato un video musicale per ognuna delle canzoni di Layover, e perché sono usciti ben 4 round di foto concept per promuovere l'album. Nel 2021, quando - in occasione dell'intervista “Full Story”, riguardo i retroscena della produzione dell'album BE, dei BTS, gli è stato chiesto quale fosse la direzione della sua musica, V ha risposto, “Voglio esprimere con autenticità ciò che provo realmente, ciò che faccio nella mia vita e come la sto vivendo”. Recentemente, durante una diretta Weverse, V ha parlato molto candidamente di come sono state le riprese per il suo nuovo album, dicendo “Credo mi rappresenti al meglio... che dica 'Sono Kim Taehyung e questo è ciò che mi piace'.” Le riprese sono state piuttosto estemporanee, quindi V non era neppure truccato—molto semplicemente, la direttrice di ADOR, nonché produttrice generale di Layover, Min Hee Jin, ha chiesto, “V, domani hai un po' di tempo? … Usciamo un po'”. Essenzialmente, Layover è un catalogo di tutte le scelte estetiche per cui V ha sempre optato. Usando le parole della produttrice Min, “L'attenzione non vuol essere su quanto sia incredibile V, ma sulla sua semplicità”.
In fin dei conti, V è sia un musicista che un visualista che sa esprimere la propria musica anche attraverso ciò che mostra visivamente al pubblico. In passato, aveva già cercato di esprimere questo stesso sentimento in un'intervista con Weverse Magazine, dicendo: “Spero le/gli ARMY riescano ad immaginare qualcosa, quando ascoltano la mia musica, anche se non ci sono immagini specifiche cui far riferimento. Un po' come quando, ascoltando la colonna sonora di un film, ci tornano in mente scene della pellicola.” Layover, dunque, è una rappresentazione visiva del mondo di V e raccoglie tutti i sogni e desideri mai provati dall'artista nel sperimentare con ciò che ha a cuore ed è di suo gusto—nello stesso modo in cui l'immagine tratteggiata da V in “Rainy Days” ci restituisce una sua raffigurazione perfetta.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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Ieri ho letto la considerazione di un filosofo [Emil Cioran] che rimpiangeva il tempo trascorso in "conversazioni insipide",
affermando che avrebbe potuto impiegarlo meglio imparando il cinese o il sanscrito. Tu, invece, non hai mai definito insipida una conversazione: non assumi un atteggiamento di sufficienza e chiusura, neppure per vezzo. E sai perché, secondo me, niente nella tua vita è "insipido"? Perché il sale sei tu, sei tu stesso il sapore della vita, intesa come ininterrotta osservazione e pensiero.
In una letterina a Ranieri, la tua adorata Fanny Targioni-Tozzetti si definiva "insulsa", invece tu vedevi in lei meraviglie: l'hai quasi deificata e trasferita nel nostro immaginario come una donna sensualissima che con un solo bacio avrebbe risolto la tua vita: tu sei "il sale della terra"...
Tu vedi negli altri delle bellissime qualità, perché hai uno sguardo vivido e un cuore buono. Tu esalti il valore della realtà. Per questo è oltremodo piacevole stare con te.
Avversando una pletora di critici e di giornalisti che addirittura te lo fanno rinnegare, a me piace moltissimo il tuo canto "Consalvo", perché in esso dici delle cose "normali": parli di come ti fa sentire l'amore, senza eccessive sovrastrutture filosofiche. Immagini che Fanny ti baci, e per quel bacio consideri la tua vita non vissuta inutilmente; vorresti un amore lungo e tranquillo e accetteresti serenamente la vecchiaia; quel bacio cambia tutta la tua visione della vita e della morte. Che dolcezza, che semplicità! Esprimi un amore "sano", equilibrato, "normale". Nel "Consalvo" dai un saggio di come sarebbe stato Leopardi se fosse stato amato.
Pensa che uno psichiatra [Mariano Luigi Patrizi], in uno studio su di te, ha asserito che tu, se ricambiato, saresti stato "tirannico" con la tua donna. Evidentemente non ha capito niente di te.
[...]
Posso descrivermi fisicamente?
Ho i capelli lisci castani, gli occhi castani scuri, la pelle chiara, sono alta 1,64 m, porto la taglia italiana 42-44, non sono grassa né magra, ho il viso rotondetto con una particolarità che mi accomuna a te, ovvero la parte centrale del viso (zigomi e naso) più avanzata rispetto al resto del volto: si chiama "prognatismo alveolare", l'ho letto in un trattato di Cesare Lombroso. Se mi avessi vista, forse avresti detto anche di me che sono bella. Di solito, quando si vede una persona simile a sé, almeno per qualche particolare, la si ritiene bella. Ho il naso simile al tuo, ma in miniatura; il tuo è ovviamente più grande perché è un naso maschile. Se ti piacciono le statue delle dee classiche, purtroppo io non sono come loro; ma se ti piace il tuo volto, ti piacerà anche il mio.
Ho appena scoperto che tu, a 18 anni, nel 1816, hai predetto l'avvento dell'arte cinematografica, nonché la poesia di Aldo Palazzeschi fatta di suoni onomatopeici. E questo non lo dice nessuno storico della letteratura, l'ho scoperto io leggendo un tuo scritto. Tu non sei un uomo dell'800, sei un uomo di tutte le epoche: nella tua immaginazione c'erano frammenti di tutte le epoche a venire.
A te non andava mai bene niente.
Mi spiego: eri critico su tutto, tranne su ciò che possiede bellezza e valore essenziali e fondamentali, come la classicità, con l'eroismo e le altre sue virtù, l'antichità primigenia, la natura non modificata dall'uomo. Giudichi persino il cinema, che immagini, "una diavoleria". A me, questo tuo ipercriticismo e il tuo saper discernere, nel gran caos, ciò che è essenziale, connaturato all'uomo e a lui veramente utile, piace moltissimo. Credo che avresti da ridire su tutto, ma sempre con una saggezza che non è cattiveria, anzi è profonda bontà, e mi piacerebbe ascoltare i tuoi pareri, che mi manterrebbero viva e mi divertirebbero. Un famoso intellettuale, Umberto Eco, scrisse che probabilmente tu avresti pareri banali sull'attualità: niente di più inverosimile, secondo me. Credo che Eco, per quanto fosse coltissimo e ti avesse studiato, non si fosse connesso, emotivamente, con il tuo spirito. E quando non c'è connessione emotiva, non c'è vera comprensione.
Io mi piaccio. Quando mi guardo allo specchio, vedo che il mio volto esprime la mia interiorità, è in armonia con essa. Ricordo che un ragazzo che mi piaceva e che non mi ricambiava, mi suggerì ironicamente di gettarmi da uno scoglio denominato "degli innamorati infelici". Un po' come fece Saffo dalla rupe di Leucade. Questo ragazzo era quasi arrabbiato perché ero innamorata di lui.
L'innamoramento non ricambiato è una sorta d'inimicizia.
Quando passa, si fa intimamente pace con quella persona dalla quale volevamo qualcosa che non era in grado di darci. Quando guardo le sue foto e ricordo che lo trovavo bello, penso che dovevo essere sotto l'influsso di una qualche forma di pazzia.
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susieporta · 2 years
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LA RIATTIVAZIONE DEL TRAUMA.
La funzione principale dell’amigdala è quella di individuare se l’informazione in entrata sia rilevante o meno per la nostra sopravvivenza.
L’amigdala svolge questa funzione in modo rapido e automatico, grazie all’aiuto del feedback dell’ippocampo, una struttura vicina, che confronta la nuova informazione con le esperienze passate.
Se l’amigdala riconosce una minaccia, per esempio un potenziale scontro con un veicolo che sopraggiunge in direzione opposta, o una persona per strada che ci guarda in modo minaccioso, invia un messaggio istantaneo all’ipotalamo e al tronco-encefalico, che secernono l’ormone dello stress, sollecitando il sistema nervoso autonomo a organizzare di concerto una risposta di tutto il corpo.
L’amigdala ci prepara semplicemente ad attaccare o a fuggire, prima ancora che i lobi frontali abbiano la possibilità di procedere a valutazioni ponderate.
Dopo un trauma la Psiche si dissocia.
La dissociazione è l’essenza del trauma; l’esperienza travolgente è divisa e frammentata, così che emozioni, suoni, immagini, pensieri e sensazioni fisiche, legati al trauma, assumono una vita propria.
Più avanti i frammenti sensoriali del ricordo intrudono nel presente, dove vengono letteralmente vissuti.
Finché non si risolve il trauma, l’ormone dello stress, che il corpo secerne per proteggersi, si mantiene in circolo; i movimenti difensivi e le risposte emotive continuano a essere rimessi in atto.
Molte persone possono non essere consapevoli della relazione tra i loro sentimenti, le reazioni “folli” e gli eventi traumatici che stanno rimettendo in atto.
Non hanno idea del perché rispondono anche a una seccatura di poco conto come se fossero sul punto di essere annientati.
Il trauma che è iniziato là fuori è rimesso in atto, ora, sul campo di battaglia del nostro corpo, senza che vi sia una connessione consapevole tra ciò che è accaduto allora e quello che sta succedendo in questo momento dentro di noi.
La sfida non è imparare ad accettare le cose terribili che sono accadute, ma imparare a ottenere la padronanza sulle proprie sensazioni interne e sulle emozioni.
Sapere che qualunque cosa stia accadendo è circoscritto e che, presto o tardi, finirà, rende la maggior parte dell’esperienza tollerabile.
È vero anche il contrario: le situazioni, cioè, diventeranno intollerabili se si percepiscono come interminabili.
Il trauma, dunque, è l’esperienza estrema del “durerà per sempre”.
BESSEL VAN DER KOLK
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mynameis-gloria · 2 years
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Sono spaesata, i piedi freddi sotto al morbido piumone (piccoli piaceri), messo oggi dopo aver rimesso a posto l'intera stanza e disfatto la valigia piena. Qui sembra inverno e nonostante non siano passate nemmeno ventiquattro ore, Roma già mi manca e con lei il suo clima. Viaggiare di notte ha reso il tempo più intenso e questo mi è piaciuto. Sono tornata distrutta ma rifarei ogni cosa alla stessa maniera, Roma/Milano tra luci, palazzi e grattacieli, la notte che nutre i pensieri, avrei voluto dormire fino a tardi e prendermi l'intera giornata per me stessa, lo faccio sempre quando torno da un luogo: elaborare, questa è l'azione che devono fare la mente ed il cuore. Elaborare mentre nella testa tutto è ancora amplificato
La doccia bollente, stamattina appena alzata, ha rilassato e coccolato la pelle ed ogni muscolo del mio corpo, il caffè con i biscotti ed il turbante in testa mentre fuori pioveva sapeva di autunno e freddi gelidi. Pensavo, facevo, pensavo, ridevo, pensavo, ritornavo, spaziavo spaesata e in ammollo tra i frammenti di questi giorni. Non voglio dimenticare, non voglio che le immagini diventino confuse e così i nessi logici. Scrivo ed appunto. Una settimana emotivamente ricca, carica di notizie ed inizi, tutto inaspettato e all'improvviso, e sempre tutto insieme. Voglio rimanere in questa bolla un altro pò, fino a che gli occhi non si chiudano. È venerdì 30 settembre e lo realizzo soltanto ora che sto scrivendo. I piedi caldi sotto al piumone, il profumo della candela ed il buio a fare da contorno. Mi aggroviglio tra le coperte e i sentimenti
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elenamirulla · 2 years
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Vorrei tanto vivere in un mondo dove Instagram non mi taglia le foto come vuole lui, ma non è questo il giorno... 😅 Comunque: nel sondaggio qui nelle storie di IG ha vinto Lunetta Nosfigatu, la nostra vampiretta protagonista del mio fumetto "Weird-Vampy". ❤️ Ecco alcuni frammenti di vignette delle mie tavole (come sempre realizzate su carta a matita e colori soprattutto con markers come copic, promarker e @girben_ ). ✨ Spero vi piacciano queste piccole anticipazioni 🦇 e che si intuisca il tipo di personaggio che è la mia Lunetta. ❤️ Anzi, mi farebbe tanto piacere se, guardando queste immagini, mi diceste secondo voi che tipo è. Così vedo se sono riuscita a trasmettere ciò che volevo. ✨✨✨ Ci tengo molto a saperlo! Grazie 🦇 #weirdvampy #fumettoitaliano #fumettoita #fumetto #fumettisti #fumettista #fumetti #elenamirulla #vampiregirl #vampira #markersart #markersandpencils https://www.instagram.com/p/Cp2MspbMbnH/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
CORAGGIOSO IDILLIO
All'arte è stato chiesto di assumere molti ruoli. Quella di dipingere può anche possedere l'illusorio talento e la straordinaria perizia per la figurazione realistica, salvo concedersi la libertà di abolire l'inganno e di suggerire la preminenza, necessaria, dello sguardo espressivo individuale. Così, appare riconoscibile la distinzione tra una scena dipinta e un evento fotografato: l'artificio, se voluto, attrae quanto più si approssimi al frame inarrivabile della pellicola impressa dalla luce. D'altra parte, la fotografia si lascia cogliere come forma espressiva nelle ombre e nella soggettiva delle inquadrature. Il reale continua a campeggiare, ma a margine. Ci si pone la domanda: dunque arte è il riflesso di uno sguardo, dell'unicità di una visione, di una monade che interpreta? Fino a un certo punto. Trasferire sulla tela, per paradosso che sembri, prescinde dalla vista e segue una visione interiore. Fino a soddisfarla nell'apparizione di qualcosa fin lì vissuta solo per frammenti enigmatici. Non è assodato che l'effetto rispecchi quel vissuto, anzi: l'arte si pone come conseguenza sorprendente di un inizio. In quel flusso, essa perde l'origine individuale fino ad attingere a un fondo misterioso stratificatosi in un'oggettività antropologica. La pittura conserva la cultura del pensiero per immagini soppiantata dalla riflessione concettuale, il primo passo della filosofia. Come tale, appartiene anch'essa a un costrutto mentale, tuttavia formulato per sintesi, mediante tracce che, per un indecifrabile relazione creativa tra i segni, si raccolgono in un testo unitario. Inteso in questo modo, ancora una volta, il dipinto attrae quanto più si approssimi al frame inarrivabile della razionale percezione immaginativa. Alla fine, l'arte si lascia scorgere per la sua capacità di avvicinarsi a ciò che mai potrà ottenere. Come nella fede, è il coraggioso idillio con una speranza sconosciuta.
- Vincent van Gogh (1853 - 1890): "Fishing Boats at Sea", 1888, Pushkin Museum, Mosca
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Sogno o son testo?
La parola indaga su frammenti labili di vita come carta moschicida cattura nel buio volanti sogni impercettibili immagini svanite con le prime luci di un risveglio cosciente ma ignorante. Si coagulano sotto forma d’inchiostro impressioni passate e gesti archiviati. Delicato è il passaggio alchemico, scellerata traduzione dall’idea annebbiata al segno testuale, una perdita di metadati attenta alla…
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Tappeti antichi da collezione, il fascino senza tempo della tradizione
(Adnkronos) - Il fascino dei tappeti antichi è come un viaggio attraverso il tempo. Questi manufatti preziosi vanno oltre la semplice decorazione, sono tesori culturali che raccontano storie antiche. Ogni tappeto è un’opera d’arte, capace di suscitare emozioni e riflessioni. Apprezzare un tappeto significa immergersi in un mondo di simboli, colori e tecniche che hanno attraversato secoli e continenti. I tappeti sono molto più di elementi di arredo, sono frammenti di storia e cultura. Il fascino dei tappeti La loro bellezza risiede nella capacità di unire misticismo, estetica e una profonda connessione tra diverse tradizioni culturali. Abbiamo parlato di Tappeti Antichi da collezione con Morandi Tappeti, il punto di riferimento italiano per i tappeti di design, di seguito un resoconto della nostra chiacchierata.  La bellezza dei tappeti antichi orientali sta nella loro intricata complessità. Ogni pezzo è un microcosmo di storia, arte e tecnica. Dai tappeti persiani ai caucasici, dai cinesi agli anatolici, ogni esemplare racconta storie uniche. Non si tratta solo di complementi di arredo, ma di vere e proprie opere d'arte, create a mano con una maestria tramandata di generazione in generazione. Ogni tappeto è unico, con dettagli finemente annodati, colori vibranti e disegni che portano simboli antichi. Ogni tappeto riflette la cultura e l'anima del suo luogo di origine, fondendo influenze religiose, artistiche e culturali. Questo insieme di elementi crea un impatto visivo ed emotivo straordinario.   La varietà dei tappeti antichi da collezione è straordinaria, con ogni pezzo che rappresenta una combinazione unica di epoca e provenienza. I tappeti persiani e caucasici sono solo l'inizio di questo affascinante mondo. Altri esempi degni di nota includono i tappeti turcomanni, cinesi, e anatolici, ciascuno con caratteristiche distintive. I tappeti Agra, provenienti dalle manifatture Amritzar, e i rari tappeti Khotan e Samarkanda, sono esempi di eccellenza tessile. Capolavori Ogni tappeto è un capolavoro, annodato in pochi esemplari, riflettendo la rarità e il prestigio che li rendono ambiti dai collezionisti. Possiamo sicuramente affermare che questi tappeti sono veri e propri tesori, pezzi d'arte che meritano di essere esposti in un museo.   Il valore dei tappeti antichi è strettamente legato alle emozioni e alle culture che rappresentano. Questi manufatti sono intrisi di cultura, ogni filo racconta una storia che affonda le radici nelle tradizioni delle civiltà passate. Ogni tappeto riflette l'anima del suo creatore, le influenze religiose, artistiche e sociali del tempo. I colori e i motivi utilizzati non sono casuali, ma espressioni di un linguaggio simbolico che parla di identità e di comunità. Questi tappeti sono frammenti di vita che portano con sé storie e tradizioni uniche. Ogni dettaglio è un testimone silenzioso di un'epoca passata, capace di evocare immagini e sensazioni profonde.  Collezionare tappeti antichi è un'autentica passione, richiede dedizione, conoscenza e un profondo amore per l'arte. Ricerca meticolosa Ogni tappeto scelto è frutto di una ricerca meticolosa, un viaggio che spesso rivela storie sorprendenti e connessioni culturali intense. Senza ombra di dubbio, chi si dedica a questa attività lo fa con grande amore. Lavare, analizzare e restaurare questi capolavori non è solo un lavoro, ma un gesto di cura che permette di riscoprire la loro bellezza originale. Il contatto diretto con questi manufatti consente di "sentire" il tappeto, di percepire le emozioni e le storie che racchiude. Ogni dettaglio, ogni filo, diventa un testimone del passato, trasformando il collezionismo in una forma d'arte viva e palpitante.   Immagini che parlano, racconti tessuti nei fili di tappeti antichi. Ogni tappeto è una finestra su epoche lontane, con dettagli e colori che incantano. Il libro fotografico di Morandi Tappeti, creato con passione e precisione, offre una collezione unica di immagini dei tappeti più significativi. Un'opera che non è solo visiva, ma un'esperienza sensoriale. Bellezza intrinseca Le fotografie catturano la bellezza intrinseca di ogni pezzo, permettendo di apprezzarne la maestria artigianale e il valore storico. Possiamo sicuramente affermare che sfogliare questo libro è come fare un viaggio nel tempo, tra culture e tradizioni antiche. Ogni pagina invita a scoprire il fascino e la raffinatezza di questi capolavori tessili, rendendo omaggio alla loro eredità culturale e artistica.  Toccare con mano questi tappeti significa percepirne la qualità e la bellezza, vivendo un'esperienza sensoriale unica. La galleria Arte Totale, in Via Barsanti 34 a Pietrasanta (LU), dal 22 Luglio al 5 Agosto 2024 diventerà un vivace punto di incontro per gli appassionati di arte e design, unendo sapientemente tradizione e innovazione.  [email protected] (Web Info) Foto di PublicDomainPictures da Pixabay Read the full article
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pikasus-artenews · 2 months
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BINIA BILL – Immagini e frammenti
Binia Bill è una delle poche donne in Svizzera che nella prima metà del ventesimo secolo svolgevano un’attività professionale e artistica con la macchina fotografica
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