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#innovazione sostenibile
fitnessitaliano · 5 months
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Aziende con un Cuore - Guida all'Impatto Sociale Positivo
Nel dinamico scenario degli affari, il tradizionale focus esclusivamente sul profitto sta cedendo il passo a un paradigma più ampio e umanitario. Sempre più aziende stanno abbracciando un approccio che va al di là della ricerca del mero guadagno finanziario. È in questo contesto che emerge il concetto affascinante delle “Aziende con un Cuore”, entità che non solo prosperano economicamente ma si…
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ritroviamocida · 17 days
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Symbola: 10 eccellenze italiane che brillano nel panorama della sostenibilità
L’Italia, spesso sottovalutata nel panorama internazionale, vanta in realtà diverse eccellenze nel campo della sostenibilità, dall’economia circolare alle energie rinnovabili. In questo articolo, ci soffermeremo su 10 di queste realtà luminose, prendendo spunto dal dossier “L’Italia dei 10 selfie 2023” realizzato dalla Fondazione Symbola in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero. 1.…
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veggiechannel · 11 months
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Scienza, tecnologia, ricerca e sperimentazione proseguono nella direzione della creazione di alimenti in grado di sostituire la carne. Scopriamo oggi Solein, l’innovativa proteina di Co2 coltivata dall’aria.
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palmiz · 1 year
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Ormai la strada per "limitare" la popolazione mondiale è tracciata, volenti o nolenti, e i guerrieri sono pochi...
"Il sistema "vince" perché divide et impera, uno schema che ripete per ogni tema, evento e "innovazione", riuscendo comunque ad imporre la sua volontà stimolando la società stessa, direttamente o indirettamente.
Finita la "pandemia", dove "provax" e "novax" si sono fronteggiati, adesso sembra il turno tra entomofagi ed "entomofobi" riguardo l'alimentazione.
Gli uni sostengono la possibilità di cibarsi con essi e gli altri la rigettano, con a sostegno argomenti e tesi per "smontare" quelli della fazione avversaria.
In realtà il problema non risiede tanto su quanto sia sostenibile e salutare per gli esseri umani alimentarsi con insetti, in quanto esistono gli strumenti tecnici e scientifici per superare eventuali ostacoli in tal senso, ma nella forzatura del cambio delle abitudini alimentari, soprattutto degli occidentali, essendo legate alla storia, alle tradizioni ed alle culture dei vari popoli.
Significa assestare l'ennesimo colpo alla loro identità, colpendo una parte importante dell'esistenza delle persone, già provate dalla confusione indotta dalla propaganda mediatica, d'altronde Ludwig Feuerbach diceva che "noi siamo quello che mangiamo".
Questo ennesimo tentativo di distruggerci va fermato inquadrando bene il nocciolo della questione, senza esaurirsi e sfiancarsi in dibattiti sterili funzionali al sistema.
Non vi è una reale necessità onde per cui cibarsi di insetti, va "semplicemente" ripensato il sistema economico che scisso dall'etica sta non solo compromettendo la nostra salute, ma sta causando anche ingenti danni all'ambiente.
È la smania del profitto funzionale all'accrescimento del potere del "sistema" il vero nemico da abbattere.
DB
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lucariperto · 2 months
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Nell’ultimo anno e mezzo l’Intelligenza Artificiale è diventata una realtà che influisce nella vita di tutti. L’incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti di Torino su pratica architettonica e intelligenza artificiale è stata l’occasione per fare il punto su come l’AI sta cambiando il lavoro dell’architetto.
Partendo da sette casi studio, il dibattito ha affrontato temi come la spinta alla miniaturizzazione degli Studi professionali, l’analisi predittiva, l’integrazione dell’AI nel processo progettuale, la psicologia della progettazione e la qualità di vita.
Una domanda però è rimasta inespressa e pertanto senza risposta: se domani l’attività umana si limiterà alla selezione degli output artificiali, affidando alla AI la funzione creativa, quale futuro ci attende quando, nel suo continuo processo di auto apprendimento, l’AI finirà per attingere ai suoi stessi elaborati, in una iterazione continua che potrebbe non essere percepita criticamente dall’uomo?
Ho girato la domanda a ChatGPT e questa è la risposta:
“Hai ragione, poni la questione in modo appropriato. Se l'attività creativa dovesse essere completamente delegata all'AI, senza un effettivo controllo umano sul processo, allora emergerebbero alcuni rischi significativi:
- Come dicevi, l'AI potrebbe cadere in un loop di auto-apprendimento che la porterebbe a generare soluzioni sempre più autoreferenziali, basate sui propri precedenti output e prive di originalità. Questo processo potrebbe sfuggire al controllo umano.
- Si rischierebbe di perdere progressivamente la capacità di comprendere e valutare criticamente il lavoro dell'intelligenza artificiale. Siamo ancora lontani dall'avere sistemi di AI pienamente trasparenti e spiegabili.
- Verrebbe a mancare il contributo umano di sensibilità estetica, empatia ed etica, fattori imprescindibili soprattutto nel campo dell'architettura e del design.
- Si creerebbero le condizioni per un'omologazione e standardizzazione delle soluzioni progettuali, in contrasto con i principi di sostenibilità, innovazione e contestualizzazione.
In definitiva, in assenza di un effettivo controllo umano sul processo creativo, delegato completamente alle macchine, i rischi di "derivazione" dell'intelligenza artificiale sarebbero concreti e difficilmente governabili.
Per un futuro sostenibile sarà fondamentale un approccio prudente che preservi il ruolo dell'uomo, integrando e guidando le potenzialità dell'AI, senza mai delegarle il libero arbitrio progettuale.”
Uomo avvisato…
L’immagine principale non è collegata all’evento dell'Ordine degli Architetti ma è stata generata da Stable Diffusion XL attraverso un prompt basato sul testo del post e successivamente reiterata un certo numero di volte
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gabrielerossini1987 · 10 months
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Tesla nel 2023: Innovazione, Prestazioni ed Elettrificazione
Il 2023 segna un altro anno di progressi rivoluzionari nel settore delle auto elettriche, con Tesla che continua a guidare la strada verso una mobilità sostenibile.
Fondata da Elon Musk, l'azienda ha mantenuto la sua posizione di pioniere nel mercato delle vetture elettriche, combinando innovazione tecnologica, prestazioni eccezionali e design all'avanguardia. In questo articolo, esploreremo alcune delle più recenti creazioni di Tesla del 2023, nonché le sue caratteristiche e vantaggi distintivi.
Tesla Model S Plaid
Il Model S Plaid rappresenta la massima espressione dell'ingegneria di Tesla, offrendo prestazioni senza precedenti in un'auto elettrica. Equipaggiato con tre motori elettrici, questo veicolo in grado di superare i 1.100 cavalli di potenza, raggiunge una velocità di 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi, stabilendo una nuova pietra miliare per le auto di produzione. Il Model S Plaid è anche dotato di un'autonomia migliorata, che supera i 600 chilometri con una singola carica. Questo è possibile grazie agli avanzati sviluppi della batteria e alla costante ottimizzazione della gestione energetica di Tesla.
Tesla Model X Long Range
Il Model X Long Range è un SUV completamente elettrico che combina lusso, spaziosità e una guida senza emissioni. Con una capacità di trasporto fino a sette passeggeri, questo veicolo è progettato per offrire un'esperienza premium senza compromessi. La batteria migliorata consente una straordinaria autonomia di oltre 550 chilometri, rendendolo ideale per viaggi lunghi e avventure in famiglia. Il Model X Long Range è anche dotato di caratteristiche di sicurezza all'avanguardia, garantendo protezione sia per gli occupanti del veicolo che per i pedoni.
Per saperne di più sul Tesla Model X Long Range, visita il sito ufficiale www.tesla.com.
Tesla Model 3 Standard Range Plus
Il Model 3 è stata la vettura che ha reso Tesla più accessibile a un pubblico più vasto, ed il 2023 non fa eccezione. La versione Standard Range Plus è progettata per essere la scelta più economica senza sacrificare le prestazioni e l'autonomia. Con un'accelerazione vivace e un'autonomia di circa 420 chilometri, il Model 3 continua a essere una delle auto elettriche più popolari e ricercate sul mercato. Il design compatto e moderno lo rende perfetto per la guida in città, mantenendo al tempo stesso il carattere sportivo tipico dei Teslari più accaniti.
Per saperne di più sul Tesla Model 3 Standard Range Plus, scopri la scheda tecnica sul sito tesla.com.
Conclusione
Tesla nel 2023 si conferma come un punto di riferimento nell'industria automobilistica elettrica, portando innovazioni, prestazioni e sostenibilità a livelli mai visti prima. Le vetture di Tesla continuano a dimostrare che è possibile coniugare un'elettrificazione completa con prestazioni eccezionali e un design all'avanguardia. Con il costante impegno per migliorare le batterie, l'autonomia e la sicurezza, Tesla continua a essere un'opzione di prim'ordine per coloro che desiderano abbracciare il futuro della mobilità sostenibile.
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telecalyfornia · 2 years
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Mi irrita l'incapacità di N di non essere diretta, concreta e rapida nel fare le cose ma volerle fare tutte e credere sia possibile farle tutte, salvo poi autodipingersi come la povera stronza vittima degli eventi a cui va tutto male. Mi irrita anche il mio capo che vende sostenibilità o quella che viene chiamata innovazione sociale a chi usa il termine right humility, a chi crede che si possa pensare al concetto di lusso in maniera inclusiva, democratica, sostenibile e poi vuole fare i bucchini ai vecchi miliardari mentre qualcun altro gli fa la manicure. E FD con l'ansia da prestazione di chi è yoga coach e si prende i plausi e soprattutto i soldi di chi lavora per lei.
A volte mi piacerebbe che questa crisi che è dappertutto, nell'aria ma principalmente dentro ognuno di noi fosse più tangibile e reale. Guerra sola igiene del mondo.
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Vorrei saper sfruttare il trend nato attorno alla parola devianza, per sublimare la mia rabbia in pillole di artisticità e riflessione contemporanea deliverate in deliziose storie instagram, invece mi ritrovo a voler spaccare tutto mentre gioco a brick breaker. Almeno sti mattoncini li distruggiamo.
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konayacademy · 1 year
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Il Gruppo Xone Academy raccoglie le migliori intelligenze e le pone al servizio di chi ha una forte motivazione e vuole investire su se stesso per creare un solido e vincente business. Ambizione, determinazione e passione: sono questi i requisiti necessari per entrare nella nostra scuola di formazione. Percorsi personalizzati, un team di accompagnamento e docenti con curriculum di altissimo profilo in grado di trasferire le conosce giuste per chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale che abbia i suoi frutti. I nostri corsi coniugano teoria e pratica, con un aggiornamento costante sulle prospettive attuali e future per entrare nel miglior segmento del mercato ed operare con saggezza e consapevolezza. La nostra missione è creare delle eccellenze, massimizzando il potenziale umano e le attitudini di ciascuno. Il rischio, insito in ogni iniziativa economica, deve essere sostenibile: dunque, non ci si può improvvisare e la formazione fa la differenza. Noi programmiamo non solo il profilo didattico, in un clima di confronto e di dialogo costruttivo, ma accompagniamo anche il corsista nella definizione dell’attività che vuole intraprendere in modo che sia competitiva ed efficiente. La sfida di oggi è racchiusa tutta in un sostantivo: innovazione. E noi cerchiamo di declinare questo concetto per delineare nuove strategie di mercato e supportare l’imprenditore “di domani” affinché la realtà sia coerente con la sua ambizione. La pianificazione, si sa, è una delle chiavi per il successo e Xone Academy, con qualità e professionalità, aiuta i suoi clienti a raggiungere gli obiettivi desiderati, concorrendo a costruirne l’immagine e fornendo tutte le conoscenze per trasformare ogni opportunità in un canale di progresso collettivo. La crescita personale rappresenta un contributo alla crescita e al benessere mondiale ed è per questo che esercitiamo il nostro impegno con il più alto senso di responsabilità. È una scommessa sul tuo futuro: solo per chi vuol essere davvero un “numero uno”.
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realnews20 · 6 days
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La transizione energetica può far aumentare l’occupazione e il Pil, con una crescita maggiore fino al 2,2% da qui al 2050. Un’accelerazione della transizione green, attuando sin da subito politiche per stimolare gli investimenti e l’innovazione, darebbe all’Italia la possibilità di costruire un futuro sostenibile con effetti positivi sull’ambiente, ma anche sulla società e l’economia.  Il rapporto di primavera dell’Asvis sugli scenari dell’Italia al 2050 sottolinea come la spinta alla transizione può far crescere il Pil del 2,2% in poco più di 25 anni, riducendo inoltre significativamente il debito pubblico. La transizione energetica come spinta della crescita Al contrario, si sottolinea nel report, tardare con la transizione e rimandarla a dopo il 2030 “peserebbe sui sistemi produttivi e finanziari, aumentando le disuguaglianze”. E le conseguenze, ovviamente, sarebbero soprattutto ambientali: “L’inazione porterebbe alla catastrofe: nel 2050 le temperature in Italia aumenterebbero di oltre 3 gradi e il Pil crollerebbe del 30%”. Per il futuro dell’Italia vengono analizzati quattro scenari, dal più auspicabile (la Net zero trasnformation) a quello insoddisfacente (Business as usual), arrivando a uno scenario catastrofico derivante dall’inazione. Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Asvis, “l’Italia deve cogliere la transizione energetica come occasione per fare innovazione a tutto campo. Chi vuole rinviare la transizione in nome dei costi da subire nei prossimi anni per realizzarla successivamente, in realtà punta a scaricare sui più deboli e sulle generazioni future i danni dell’inazione”. Per Giovannini “oggi le politiche nazionali in materia energetica, climatica, sociale e istituzionale appaiono incerte e contraddittorie. Le proposte dell’Asvis consentirebbero all’Italia di aumentare il reddito e la competitività, ridurre la povertà e le disuguaglianze, migliorare la qualità dell’ambiente, coinvolgere le nuove generazioni nella vita politica del Paese”.
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femmelynch · 13 days
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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Piano Mattei per lo sviluppo dell’Africa sotto il governo Meloni del 2024
Il piano Mattei è stato un’iniziativa storica che ha segnato profondamente la politica estera dell’Italia nei confronti dell’Africa. Sotto il governo Meloni del 2024, si prospetta un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’Italia e il continente africano, con un’attenzione particolare alla promozione dello sviluppo sostenibile e alla cooperazione economica.
Le radici del piano Mattei e il suo impatto sull’Africa
Il piano Mattei, ideato dall’industriale Enrico Mattei negli anni ’50, aveva l’obiettivo di garantire all’Italia un approvvigionamento stabile di petrolio proveniente dall’Africa, ma allo stesso tempo si proponeva di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi africani. Questa visione lungimirante ha contribuito a stabilire legami duraturi tra l’Italia e l’Africa, aprendo la strada a partnership e iniziative di cooperazione che hanno avuto un impatto significativo sulla crescita e lo sviluppo del continente.
Il ruolo del governo Meloni nel rilancio del piano Mattei per l’Africa
Sotto il governo Meloni del 2024, il piano Mattei per l’Africa si propone di rilanciare e rinnovare l’impegno dell’Italia nei confronti del continente africano. In linea con la visione della Meloni, il piano punta a promuovere una cooperazione basata su valori di reciprocità, sostenibilità e sviluppo condiviso. Ciò significa non solo rafforzare le relazioni economiche, ma anche sostenere progetti volti a migliorare l’istruzione, la sanità, l’infrastruttura e l’innovazione tecnologica in Africa.Il governo Meloni intende inoltre incentivare gli investimenti italiani in settori chiave dell’economia africana, come l’energia, l’agricoltura sostenibile, l’industria manifatturiera e le infrastrutture. Questo approccio mira a favorire la crescita economica e a creare opportunità occupazionali sia in Italia che in Africa, contribuendo così a una maggiore prosperità condivisa.
Obiettivi e iniziative chiave del piano Mattei sotto il governo Meloni
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni si articola attorno a diversi obiettivi e iniziative chiave:1. **Promozione della sostenibilità**: Il governo Meloni si impegna a sostenere progetti e iniziative finalizzati a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale in Africa. Ciò include la promozione delle energie rinnovabili, la tutela dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’adozione di pratiche agricole eco-compatibili.2. **Cooperazione nel settore energetico**: L’Italia, sotto il governo Meloni, intende rafforzare la cooperazione nel settore energetico con i paesi africani, promuovendo la diversificazione delle fonti energetiche e sostenendo lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e la distribuzione di energia pulita.3. **Sviluppo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare**: Il piano Mattei prevede iniziative volte a potenziare l’agricoltura africana, migliorare le tecniche di coltivazione, promuovere la sicurezza alimentare e favorire l’accesso ai mercati per i produttori locali.4. **Innovazione e sviluppo tecnologico**: Il governo Meloni punta a sostenere progetti di innovazione e sviluppo tecnologico in Africa, promuovendo l’accesso alle tecnologie digitali, la formazione professionale e l’impiego delle nuove tecnologie per migliorare i servizi e le infrastrutture.5. **Collaborazione nel settore sanitario**: L’Italia si impegna a rafforzare la collaborazione nel settore sanitario, supportando programmi di prevenzione delle malattie, migliorando l’accesso alle cure mediche e promuovendo lo scambio di conoscenze e competenze nel campo della salute pubblica.Inoltre, il piano Mattei prevede la promozione di iniziative culturali, lo scambio accademico e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico africano, al fine di favorire una maggiore comprensione reciproca e rafforzare i legami tra le comunità italiane e africane.
Conclusioni
Il rilancio del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni del 2024 rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le relazioni tra l’Italia e il continente africano, promuovendo uno sviluppo sostenibile, la cooperazione economica e la prosperità condivisa. Attraverso un’impegno concreto e una visione lungimirante, l’Italia si pone come partner affidabile e costruttivo per contribuire al progresso e al benessere dell’Africa, consolidando al contempo il proprio ruolo nel contesto internazionale.
Investimenti e partenariati strategici per lo sviluppo dell’Africa
Sotto il governo Meloni, il piano Mattei per l’Africa mira a creare un quadro di investimenti e partenariati strategici che possano stimolare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del continente. Questo approccio si basa sulla convinzione che una collaborazione mutuamente vantaggiosa tra l’Italia e i paesi africani possa portare benefici a entrambe le parti.Uno degli elementi chiave di questa strategia è l’attrazione di investimenti italiani in Africa. Il governo Meloni si impegna a offrire incentivi e garanzie per incoraggiare le imprese italiane a espandere le loro attività nel continente africano. Ciò include agevolazioni fiscali, programmi di supporto alle esportazioni e assistenza per l’accesso ai mercati locali. Attraverso questi investimenti, l’Italia mira a creare nuove opportunità occupazionali, trasferire know-how e tecnologie e promuovere lo sviluppo di filiere produttive sostenibili.Allo stesso tempo, il piano Mattei promuove partenariati strategici tra aziende italiane e africane, favorendo la creazione di joint venture, accordi di collaborazione e reti di fornitura. Questi partenariati non solo faciliteranno l’accesso ai mercati, ma consentiranno anche di condividere best practice, conoscenze e competenze tra i diversi attori, contribuendo al rafforzamento delle capacità produttive e manageriali delle imprese africane.
Modernizzazione delle infrastrutture e connettività
Un altro pilastro fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è la modernizzazione delle infrastrutture e il miglioramento della connettività all’interno del continente. Consapevole del ruolo cruciale delle infrastrutture per lo sviluppo economico, il governo italiano si impegna a sostenere progetti di ammodernamento e potenziamento delle reti di trasporto, comunicazione e approvvigionamento energetico.In particolare, l’Italia intende collaborare con i paesi africani per la realizzazione di progetti infrastrutturali strategici, come la costruzione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Questi investimenti mireranno a migliorare la mobilità delle persone e delle merci, facilitando l’integrazione dei mercati e l’accesso ai servizi essenziali. Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno allo sviluppo di reti di telecomunicazione ad alta velocità, per promuovere l’accesso alle tecnologie digitali e favorire la connettività in tutto il continente.Parallelamente, il governo Meloni si impegna a sostenere iniziative volte a garantire la sostenibilità e la resilienza di queste infrastrutture, ad esempio attraverso l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale, come le energie rinnovabili, e l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Istruzione, formazione e sviluppo del capitale umano
Nell’ambito del piano Mattei per l’Africa, il governo Meloni riconosce l’importanza cruciale dello sviluppo del capitale umano come motore della crescita e dello sviluppo a lungo termine. Pertanto, il piano prevede investimenti significativi nell’istruzione e nella formazione professionale, al fine di potenziare le competenze e le capacità della popolazione africana.Uno degli obiettivi chiave è quello di migliorare l’accesso all’istruzione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della società, come le donne e le comunità rurali. Ciò comporterà il sostegno alla costruzione e all’ammodernamento di istituti scolastici, l’aumento del numero di borse di studio e l’implementazione di programmi di alfabetizzazione e di educazione di base.Inoltre, il piano Mattei si concentrerà sulla formazione professionale, promuovendo l’acquisizione di competenze tecniche e manageriali attraverso partnership tra istituti di formazione italiani e africani. Questo approccio mira a creare una forza lavoro qualificata in grado di sostenere lo sviluppo di nuovi settori economici e di favorire l’innovazione.Il governo Meloni intende anche incoraggiare gli scambi accademici e la collaborazione tra università e centri di ricerca italiani e africani. Ciò consentirà di facilitare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, nonché di promuovere la ricerca e l’innovazione in ambiti di interesse comune, come l’agricoltura sostenibile, le energie rinnovabili e la gestione delle risorse naturali.
Promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile
Un aspetto fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è l’impegno a promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile. Riconoscendo il ruolo essenziale delle donne nello sviluppo sociale ed economico del continente, il piano prevede iniziative mirate a sostenere l’uguaglianza di opportunità e a rafforzare il ruolo delle donne in tutti i settori.Tra le principali azioni previste, vi sono:1. **Accesso all’istruzione e alla formazione**: Il piano Mattei si impegna a garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e alla formazione professionale per le ragazze e le donne, al fine di colmare il divario di genere nel campo dell’istruzione.2. **Empowerment economico**: Saranno avviati programmi di supporto all’imprenditorialità femminile, facilitando l’accesso al credito, alla formazione manageriale e alle reti di business per le donne africane.3. **Partecipazione alla leadership e ai processi decisionali**: Il governo Meloni incoraggia la partecipazione attiva delle donne ai processi decisionali e di governance, promuovendo la loro rappresentanza in ruoli di leadership a livello politico, sociale ed economico.4. **Tutela dei diritti e contrasto alla violenza di genere**: Il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di sensibilizzazione, di rafforzamento delle istituzioni e di assistenza alle vittime per combattere la violenza di genere e promuovere il rispetto dei diritti delle donne.5. **Conciliazione tra vita lavorativa e familiare**: Saranno adottate misure volte a facilitare l’equilibrio tra lavoro e vita privata per le donne africane, attraverso il miglioramento dei servizi di cura e il sostegno alle politiche di parità di genere.Attraverso queste azioni, il piano Mattei mira a creare un ambiente più equo e inclusivo, in cui le donne possano avere pari opportunità di partecipazione e di contributo allo sviluppo socio-economico dell’Africa.
Rafforzamento della governance e dello stato di diritto
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza di promuovere una governance efficace e lo stato di diritto come prerequisiti fondamentali per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del continente. Pertanto, il piano prevede iniziative volte a rafforzare le istituzioni, combattere la corruzione e sostenere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.In particolare, il governo italiano si impegna a offrire assistenza tecnica e formazione per migliorare le capacità amministrative e gestionali delle istituzioni pubbliche africane. Ciò comprenderà il supporto allo sviluppo di sistemi di gestione delle finanze pubbliche, di procedure di appalto trasparenti e di meccanismi di controllo e responsabilità.Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di rafforzamento dello stato di diritto, attraverso il miglioramento dell’accesso alla giustizia, il potenziamento dei sistemi giudiziari e il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Queste azioni mireranno a creare un ambiente più stabile e favorevole agli investimenti, stimolando la fiducia degli operatori economici e della società civile.Il governo Meloni intende inoltre promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della società civile nei processi decisionali, al fine di favorire la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni. Saranno sostenute iniziative di capacity building per le organizzazioni non governative e i movimenti sociali, per rafforzarne il ruolo di monitoraggio e di advocacy.Attraverso questo approccio globale, il piano Mattei mira a contribuire alla creazione di istituzioni più solide e democratiche in Africa, garantendo così le condizioni necessarie per uno sviluppo equo e inclusivo a lungo termine.
Cooperazione multilaterale e partenariati internazionali
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’instaurazione di partenariati internazionali per affrontare le sfide comuni e promuovere lo sviluppo sostenibile del continente.In questa prospettiva, l’Italia si impegna a rafforzare il suo ruolo all’interno di organismi e istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, l’Unione Africana e le banche di sviluppo multilaterali. Attraverso questa partecipazione attiva, il governo Meloni intende contribuire alla definizione di politiche e di programmi di cooperazione allo sviluppo allineati con le esigenze e le priorità dei paesi africani.Inoltre, il piano Mattei prevede l’intensificazione della collaborazione con altri partner internazionali, come l’Unione Europea, gli Stati Uniti e i principali paesi emergenti. Questi partenariati strategici consentiranno di mobilizzare ulteriori risorse finanziarie, tecnologiche e di know-how, favorendo un approccio coordinato e sinergico agli interventi di sviluppo in Africa.Il governo Meloni si impegna inoltre a promuovere la cooperazione Sud-Sud, facilitando lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra i paesi africani e altri paesi in via di sviluppo. Ciò permetterà di rafforzare le capacità locali e di stimolare soluzioni su misura per le sfide specifiche del continente.Infine, il piano Mattei prevede il coinvolgimento di attori non statali, come il settore privato, le organizzazioni della società civile e le comunità locali, nella definizione e nell’attuazione delle iniziative di cooperazione. Questo approccio multiattoriale contribuirà a garantire l’allineamento delle attività di sviluppo con i bisogni e le aspirazioni delle popolazioni africane.Attraverso questa strategia di cooperazione multilaterale e di partenariati internazionali, il piano Mattei mira a moltiplicare l’impatto degli sforzi italiani, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e promuovendo sinergie a livello globale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Africa.
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fitnessitaliano · 6 months
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Industria Finanziaria - L'importanza della Riduzione delle Emissioni
L’evoluzione del panorama finanziario mondiale ha portato ad una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità. In questo contesto, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell’industria finanziaria emerge come una tematica fondamentale, richiedendo una riflessione approfondita sulle pratiche e le iniziative che possono contribuire a un futuro più…
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italiacamerun · 13 days
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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"Rilancio del piano Mattei: Prospettive per lo sviluppo dell'Africa sotto il governo Meloni del 2024"
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Piano Mattei per lo sviluppo dell’Africa sotto il governo Meloni del 2024
Il piano Mattei è stato un’iniziativa storica che ha segnato profondamente la politica estera dell’Italia nei confronti dell’Africa. Sotto il governo Meloni del 2024, si prospetta un nuovo capitolo nelle relazioni tra l’Italia e il continente africano, con un’attenzione particolare alla promozione dello sviluppo sostenibile e alla cooperazione economica.
Le radici del piano Mattei e il suo impatto sull’Africa
Il piano Mattei, ideato dall’industriale Enrico Mattei negli anni ’50, aveva l’obiettivo di garantire all’Italia un approvvigionamento stabile di petrolio proveniente dall’Africa, ma allo stesso tempo si proponeva di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei paesi africani. Questa visione lungimirante ha contribuito a stabilire legami duraturi tra l’Italia e l’Africa, aprendo la strada a partnership e iniziative di cooperazione che hanno avuto un impatto significativo sulla crescita e lo sviluppo del continente.
Il ruolo del governo Meloni nel rilancio del piano Mattei per l’Africa
Sotto il governo Meloni del 2024, il piano Mattei per l’Africa si propone di rilanciare e rinnovare l’impegno dell’Italia nei confronti del continente africano. In linea con la visione della Meloni, il piano punta a promuovere una cooperazione basata su valori di reciprocità, sostenibilità e sviluppo condiviso. Ciò significa non solo rafforzare le relazioni economiche, ma anche sostenere progetti volti a migliorare l’istruzione, la sanità, l’infrastruttura e l’innovazione tecnologica in Africa.Il governo Meloni intende inoltre incentivare gli investimenti italiani in settori chiave dell’economia africana, come l’energia, l’agricoltura sostenibile, l’industria manifatturiera e le infrastrutture. Questo approccio mira a favorire la crescita economica e a creare opportunità occupazionali sia in Italia che in Africa, contribuendo così a una maggiore prosperità condivisa.
Obiettivi e iniziative chiave del piano Mattei sotto il governo Meloni
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni si articola attorno a diversi obiettivi e iniziative chiave:1. **Promozione della sostenibilità**: Il governo Meloni si impegna a sostenere progetti e iniziative finalizzati a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale in Africa. Ciò include la promozione delle energie rinnovabili, la tutela dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’adozione di pratiche agricole eco-compatibili.2. **Cooperazione nel settore energetico**: L’Italia, sotto il governo Meloni, intende rafforzare la cooperazione nel settore energetico con i paesi africani, promuovendo la diversificazione delle fonti energetiche e sostenendo lo sviluppo di infrastrutture per la produzione e la distribuzione di energia pulita.3. **Sviluppo dell’agricoltura e della sicurezza alimentare**: Il piano Mattei prevede iniziative volte a potenziare l’agricoltura africana, migliorare le tecniche di coltivazione, promuovere la sicurezza alimentare e favorire l’accesso ai mercati per i produttori locali.4. **Innovazione e sviluppo tecnologico**: Il governo Meloni punta a sostenere progetti di innovazione e sviluppo tecnologico in Africa, promuovendo l’accesso alle tecnologie digitali, la formazione professionale e l’impiego delle nuove tecnologie per migliorare i servizi e le infrastrutture.5. **Collaborazione nel settore sanitario**: L’Italia si impegna a rafforzare la collaborazione nel settore sanitario, supportando programmi di prevenzione delle malattie, migliorando l’accesso alle cure mediche e promuovendo lo scambio di conoscenze e competenze nel campo della salute pubblica.Inoltre, il piano Mattei prevede la promozione di iniziative culturali, lo scambio accademico e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico africano, al fine di favorire una maggiore comprensione reciproca e rafforzare i legami tra le comunità italiane e africane.
Conclusioni
Il rilancio del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni del 2024 rappresenta un’opportunità unica per rafforzare le relazioni tra l’Italia e il continente africano, promuovendo uno sviluppo sostenibile, la cooperazione economica e la prosperità condivisa. Attraverso un’impegno concreto e una visione lungimirante, l’Italia si pone come partner affidabile e costruttivo per contribuire al progresso e al benessere dell’Africa, consolidando al contempo il proprio ruolo nel contesto internazionale.
Investimenti e partenariati strategici per lo sviluppo dell’Africa
Sotto il governo Meloni, il piano Mattei per l’Africa mira a creare un quadro di investimenti e partenariati strategici che possano stimolare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile del continente. Questo approccio si basa sulla convinzione che una collaborazione mutuamente vantaggiosa tra l’Italia e i paesi africani possa portare benefici a entrambe le parti.Uno degli elementi chiave di questa strategia è l’attrazione di investimenti italiani in Africa. Il governo Meloni si impegna a offrire incentivi e garanzie per incoraggiare le imprese italiane a espandere le loro attività nel continente africano. Ciò include agevolazioni fiscali, programmi di supporto alle esportazioni e assistenza per l’accesso ai mercati locali. Attraverso questi investimenti, l’Italia mira a creare nuove opportunità occupazionali, trasferire know-how e tecnologie e promuovere lo sviluppo di filiere produttive sostenibili.Allo stesso tempo, il piano Mattei promuove partenariati strategici tra aziende italiane e africane, favorendo la creazione di joint venture, accordi di collaborazione e reti di fornitura. Questi partenariati non solo faciliteranno l’accesso ai mercati, ma consentiranno anche di condividere best practice, conoscenze e competenze tra i diversi attori, contribuendo al rafforzamento delle capacità produttive e manageriali delle imprese africane.
Modernizzazione delle infrastrutture e connettività
Un altro pilastro fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è la modernizzazione delle infrastrutture e il miglioramento della connettività all’interno del continente. Consapevole del ruolo cruciale delle infrastrutture per lo sviluppo economico, il governo italiano si impegna a sostenere progetti di ammodernamento e potenziamento delle reti di trasporto, comunicazione e approvvigionamento energetico.In particolare, l’Italia intende collaborare con i paesi africani per la realizzazione di progetti infrastrutturali strategici, come la costruzione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Questi investimenti mireranno a migliorare la mobilità delle persone e delle merci, facilitando l’integrazione dei mercati e l’accesso ai servizi essenziali. Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno allo sviluppo di reti di telecomunicazione ad alta velocità, per promuovere l’accesso alle tecnologie digitali e favorire la connettività in tutto il continente.Parallelamente, il governo Meloni si impegna a sostenere iniziative volte a garantire la sostenibilità e la resilienza di queste infrastrutture, ad esempio attraverso l’adozione di soluzioni a basso impatto ambientale, come le energie rinnovabili, e l’implementazione di misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
Istruzione, formazione e sviluppo del capitale umano
Nell’ambito del piano Mattei per l’Africa, il governo Meloni riconosce l’importanza cruciale dello sviluppo del capitale umano come motore della crescita e dello sviluppo a lungo termine. Pertanto, il piano prevede investimenti significativi nell’istruzione e nella formazione professionale, al fine di potenziare le competenze e le capacità della popolazione africana.Uno degli obiettivi chiave è quello di migliorare l’accesso all’istruzione, soprattutto per le fasce più vulnerabili della società, come le donne e le comunità rurali. Ciò comporterà il sostegno alla costruzione e all’ammodernamento di istituti scolastici, l’aumento del numero di borse di studio e l’implementazione di programmi di alfabetizzazione e di educazione di base.Inoltre, il piano Mattei si concentrerà sulla formazione professionale, promuovendo l’acquisizione di competenze tecniche e manageriali attraverso partnership tra istituti di formazione italiani e africani. Questo approccio mira a creare una forza lavoro qualificata in grado di sostenere lo sviluppo di nuovi settori economici e di favorire l’innovazione.Il governo Meloni intende anche incoraggiare gli scambi accademici e la collaborazione tra università e centri di ricerca italiani e africani. Ciò consentirà di facilitare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, nonché di promuovere la ricerca e l’innovazione in ambiti di interesse comune, come l’agricoltura sostenibile, le energie rinnovabili e la gestione delle risorse naturali.
Promozione della parità di genere e dell’empowerment femminile
Un aspetto fondamentale del piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni è l’impegno a promuovere la parità di genere e l’empowerment femminile. Riconoscendo il ruolo essenziale delle donne nello sviluppo sociale ed economico del continente, il piano prevede iniziative mirate a sostenere l’uguaglianza di opportunità e a rafforzare il ruolo delle donne in tutti i settori.Tra le principali azioni previste, vi sono:1. **Accesso all’istruzione e alla formazione**: Il piano Mattei si impegna a garantire pari opportunità di accesso all’istruzione e alla formazione professionale per le ragazze e le donne, al fine di colmare il divario di genere nel campo dell’istruzione.2. **Empowerment economico**: Saranno avviati programmi di supporto all’imprenditorialità femminile, facilitando l’accesso al credito, alla formazione manageriale e alle reti di business per le donne africane.3. **Partecipazione alla leadership e ai processi decisionali**: Il governo Meloni incoraggia la partecipazione attiva delle donne ai processi decisionali e di governance, promuovendo la loro rappresentanza in ruoli di leadership a livello politico, sociale ed economico.4. **Tutela dei diritti e contrasto alla violenza di genere**: Il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di sensibilizzazione, di rafforzamento delle istituzioni e di assistenza alle vittime per combattere la violenza di genere e promuovere il rispetto dei diritti delle donne.5. **Conciliazione tra vita lavorativa e familiare**: Saranno adottate misure volte a facilitare l’equilibrio tra lavoro e vita privata per le donne africane, attraverso il miglioramento dei servizi di cura e il sostegno alle politiche di parità di genere.Attraverso queste azioni, il piano Mattei mira a creare un ambiente più equo e inclusivo, in cui le donne possano avere pari opportunità di partecipazione e di contributo allo sviluppo socio-economico dell’Africa.
Rafforzamento della governance e dello stato di diritto
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza di promuovere una governance efficace e lo stato di diritto come prerequisiti fondamentali per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del continente. Pertanto, il piano prevede iniziative volte a rafforzare le istituzioni, combattere la corruzione e sostenere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.In particolare, il governo italiano si impegna a offrire assistenza tecnica e formazione per migliorare le capacità amministrative e gestionali delle istituzioni pubbliche africane. Ciò comprenderà il supporto allo sviluppo di sistemi di gestione delle finanze pubbliche, di procedure di appalto trasparenti e di meccanismi di controllo e responsabilità.Inoltre, il piano Mattei prevede il sostegno a iniziative di rafforzamento dello stato di diritto, attraverso il miglioramento dell’accesso alla giustizia, il potenziamento dei sistemi giudiziari e il contrasto alla criminalità organizzata e alla corruzione. Queste azioni mireranno a creare un ambiente più stabile e favorevole agli investimenti, stimolando la fiducia degli operatori economici e della società civile.Il governo Meloni intende inoltre promuovere il coinvolgimento e la partecipazione della società civile nei processi decisionali, al fine di favorire la responsabilità e la trasparenza delle istituzioni. Saranno sostenute iniziative di capacity building per le organizzazioni non governative e i movimenti sociali, per rafforzarne il ruolo di monitoraggio e di advocacy.Attraverso questo approccio globale, il piano Mattei mira a contribuire alla creazione di istituzioni più solide e democratiche in Africa, garantendo così le condizioni necessarie per uno sviluppo equo e inclusivo a lungo termine.
Cooperazione multilaterale e partenariati internazionali
Il piano Mattei per l’Africa sotto il governo Meloni riconosce l’importanza della cooperazione multilaterale e dell’instaurazione di partenariati internazionali per affrontare le sfide comuni e promuovere lo sviluppo sostenibile del continente.In questa prospettiva, l’Italia si impegna a rafforzare il suo ruolo all’interno di organismi e istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, l’Unione Africana e le banche di sviluppo multilaterali. Attraverso questa partecipazione attiva, il governo Meloni intende contribuire alla definizione di politiche e di programmi di cooperazione allo sviluppo allineati con le esigenze e le priorità dei paesi africani.Inoltre, il piano Mattei prevede l’intensificazione della collaborazione con altri partner internazionali, come l’Unione Europea, gli Stati Uniti e i principali paesi emergenti. Questi partenariati strategici consentiranno di mobilizzare ulteriori risorse finanziarie, tecnologiche e di know-how, favorendo un approccio coordinato e sinergico agli interventi di sviluppo in Africa.Il governo Meloni si impegna inoltre a promuovere la cooperazione Sud-Sud, facilitando lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra i paesi africani e altri paesi in via di sviluppo. Ciò permetterà di rafforzare le capacità locali e di stimolare soluzioni su misura per le sfide specifiche del continente.Infine, il piano Mattei prevede il coinvolgimento di attori non statali, come il settore privato, le organizzazioni della società civile e le comunità locali, nella definizione e nell’attuazione delle iniziative di cooperazione. Questo approccio multiattoriale contribuirà a garantire l’allineamento delle attività di sviluppo con i bisogni e le aspirazioni delle popolazioni africane.Attraverso questa strategia di cooperazione multilaterale e di partenariati internazionali, il piano Mattei mira a moltiplicare l’impatto degli sforzi italiani, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e promuovendo sinergie a livello globale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in Africa.
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dxntop · 14 days
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Abbracciare il Benessere con il Ganoderma Lucidum
Dxn e la Produzione Dxn Italia
  Il cammino verso una salute naturale è un racconto in continua evoluzione di scoperte e applicazioni. Dxn è stata pioniera in questo movimento, concentrandosi sulla produzione di integratori alimentari derivati dagli ingredienti naturali di più alta qualità. Questo articolo esplora i dettagli del Ganoderma Lucidum di Dxn e le pratiche di produzione sostenibile di Dxn Italia.
  Il Potere Curativo del Ganoderma Lucidum di Dxn
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  Sostenibilità nell'Approvvigionamento e nella Produzione
  Dxn è orgogliosa dei suoi processi di approvvigionamento e produzione ecologicamente responsabili. Controllando ogni fase della catena di fornitura, dalla coltivazione al confezionamento del prodotto, Dxn assicura che tutti i prodotti non solo rispettino elevati standard di qualità, ma aderiscano anche a pratiche etiche e sostenibili. Questo impegno per la sostenibilità aiuta a preservare la potenza naturale degli ingredienti minimizzando l'impatto ambientale.
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  Promuovere la Salute Globale con Dxn Italia
  Dxn Italia non si limita a commercializzare prodotti di alta qualità; si tratta di creare un impatto globale. Utilizzando tecnologie avanzate e rigidi controlli di qualità, Dxn Italia assicura che i suoi prodotti, come la Spirulina Dxn e gli integratori di Ganoderma, rispettino gli standard sanitari mondiali. Questo approccio ha posizionato Dxn Italia come leader nell'industria degli integratori alimentari, capace di offrire benessere ai clienti in tutto il mondo.
  Conclusione
  Dxn continua a essere un punto di riferimento per gli integratori naturali grazie ai suoi approcci innovativi e al suo impegno per la qualità. Sia attraverso le proprietà che potenziano l'immunità del Ganoderma Lucidum sia attraverso i processi di produzione avanzai, Dxn è dedicata a migliorare la tua salute in modo naturale. Per maggiori informazioni su questi prodotti eccezionali, visita dxntop.it e scopri come puoi beneficiare delle soluzioni naturali offerte da Dxn.
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newsnoshonline · 15 days
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perché le multinazionali hanno bisogno di una mano Il ruolo delle micro e piccole imprese nell’economia sostenibile Nel contesto degli obiettivi di sviluppo globale delle Nazioni Unite, il promuovere la crescita economica e un lavoro dignitoso è essenziale. Le micro e piccole imprese sono un motore importante per raggiungere questo obiettivo. La visione di un esperto dall’Africa Mosè Ngoze, docente in Kenya, spiega come le micro e piccole imprese siano vitali per migliorare le economie locali. Queste imprese creano occupazione, innovazione e contribuiscono alla crescita economica sostenibile. Nell’Africa subsahariana, la promozione di queste imprese è cruciale per generare reddito e lavoro dignitoso per tutti. Ngoze sottolinea che le
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Bagnoli: Tra passato industriale e futuro incerto
Bagnoli, un quartiere di Napoli situato nella zona occidentale della città, è un luogo ricco di storia, contraddizioni e potenziale. Il suo nome evoca immagini di un passato industriale glorioso, segnato dalla presenza dell'imponente stabilimento siderurgico Ilva, attivo per quasi un secolo e simbolo dell'economia cittadina. Bagnoli, il presente Tuttavia, Bagnoli è anche sinonimo di inquinamento ambientale e degrado urbano, problemi che per decenni hanno afflitto la zona e i suoi abitanti. La chiusura dell'Ilva negli anni '90 ha rappresentato la fine di un'epoca, lasciando un vuoto occupazionale e un'eredità ambientale complessa da gestire. Negli ultimi anni, però, un vento di cambiamento ha iniziato a soffiare su Bagnoli. L'amministrazione comunale e diversi soggetti privati hanno avviato un processo di riqualificazione urbana volto a trasformare l'ex area industriale in un polo di innovazione e sviluppo sostenibile. Un passato da riscoprire Le origini di Bagnoli risalgono all'epoca romana, quando la zona era conosciuta per le sue sorgenti termali. Nel corso dei secoli, il quartiere ha conosciuto diverse fasi di sviluppo, legate principalmente alla pesca e all'agricoltura. L'industrializzazione di fine Ottocento ha segnato la svolta per Bagnoli. Nel 1910, infatti, è sorto lo stabilimento siderurgico Ilva, destinato a diventare uno dei più grandi d'Italia. L'arrivo dell'industria ha portato con sé un aumento della popolazione e un'intensa attività edilizia, ma anche un pesante impatto ambientale. L'eredità dell'Ilva e le sfide del presente L'Ilva ha rappresentato per decenni il cuore pulsante di Bagnoli, offrendo lavoro a migliaia di persone e contribuendo all'economia cittadina. Tuttavia, l'attività industriale ha avuto un prezzo elevato in termini di salute e ambiente. L'inquinamento atmosferico e l'amianto hanno causato gravi danni alla salute dei cittadini, mentre l'area circostante all'Ilva è stata fortemente compromessa. La chiusura dello stabilimento negli anni '90 ha segnato la fine di un'epoca, lasciando un vuoto occupazionale e un'eredità ambientale complessa da gestire. Negli anni successivi, l'amministrazione comunale ha avviato diverse bonifiche e progetti di riqualificazione, ma il processo è stato lungo e faticoso. Un futuro incerto ma pieno di speranza Nonostante le difficoltà, Bagnoli guarda al futuro con speranza. L'amministrazione comunale e diversi soggetti privati hanno avviato un ambizioso progetto di riqualificazione urbana che punta a trasformare l'ex area industriale in un polo di innovazione e sviluppo sostenibile. Il progetto prevede la realizzazione di nuove infrastrutture, come un parco urbano, un centro commerciale e un polo fieristico, nonché la creazione di nuove attività economiche legate all'economia del mare, al turismo e alle energie rinnovabili. La riqualificazione di Bagnoli è un'impresa complessa che richiederà tempo, risorse e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti. Tuttavia, il potenziale di questa zona è immenso e il successo di questo progetto potrebbe rappresentare un modello da seguire per la riqualificazione di altre aree industriali dismesse in Italia e nel mondo. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
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editorialstaff2020 · 20 days
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Valmont Solar: quando l’agriFV si basa sull’equilibrio tra benefici economici ed ecologici
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Attenzione alla sostenibilità e innovazione tecnologica sono le due direttrici su cui si muove Valmont Solar | Convert, oggi tra i principali protagonisti della transizione energetica
Alla fiera di KEY 2024 di Rimini si è fatta notare per prodotti di alto livello in grado di accogliere le ultime tendenze dell’energia fotovoltaica. E proprio grazie ad uno di questi, il Convert tracker agrivoltaic advanced, si è aggiudicata il premio Premio Innovazione Solare. Parliamo di Valmont Solar | Convert, realtà in prima linea nella transizione energetica. Rinnovabili ha incontrato Matteo Demofonti, Vice President Product Strategy & Commercialization per farsi raccontare gli ultimi progetti avviati e le novità in arrivo, con un occhio di riguardo all’agrivoltaico.
Ing. Demofonti, il 2023 è stato un anno eccezionale per il settore del fotovoltaico, con significativi risultati sia in Italia che a livello europeo e globale. Considerando la rapida crescita del mercato, come è stato per Valmont Solar | Convert l’anno appena trascorso?
L’anno 2023 ha segnato un vero e proprio traguardo per Valmont Solar | Convert, registrando un incremento sostanziale del fatturato, che testimonia il dinamismo del nostro lavoro e la capacità di rispondere all’aumentata domanda con una produzione efficace e innovativa. Abbiamo lavorato intensamente per consolidare le attività di revamping e repowering, vitali per l’ottimizzazione degli impianti esistenti e per rispondere alla crescente richiesta di soluzioni energetiche sostenibili e di maggiore efficienza. Il nostro impegno nel greenfield si è concretizzato nella realizzazione di impianti di dimensioni rilevanti, supportati da solidi piani di investimento, uno dei tanti, il parco agrivoltaico Piani della Marina che una volta completato sarà il più grande in Italia.
Il nostro focus si è mantenuto forte anche al di fuori dei confini italiani, trovando terreno fertile in altri mercati europei come la Spagna e la Polonia. In questo contesto favorevole, abbiamo anche iniziato a raccogliere i primi frutti nel settore dell’agro-fotovoltaico, che unisce le nostre competenze nel fotovoltaico con le esigenze dell’agricoltura moderna, delineando nuove prospettive per la crescita sostenibile. In sintesi, l’anno è andato oltre le nostre aspettative, consolidando la nostra presenza sia sul mercato italiano, dove siamo fortemente radicati, sia su quello europeo, sempre più riconoscibile come un ambiente fertile per l’espansione e l’innovazione nel settore dell’energia rinnovabile. Diciamo che l’orientamento strategico adottato è quello giusto e che l’innovazione e la sostenibilità continueranno a guidare il nostro percorso futuro.
Cosa contraddistingue il vostro approccio all’agri-FV?
In Valmont Solar, l’agrovoltaico non è una semplice tendenza, ma una conferma della nostra visione a lungo termine nell’integrazione tra l’energia solare e l’agricoltura. L’investimento in questa sinergia è radicato ben prima che diventasse un argomento di moda, è una scelta strategica che abbiamo perseguito negli anni, puntando su un filone che potesse unire l’efficienza energetica con il sostegno all’agricoltura, che è parte integrante del nostro DNA aziendale e del patrimonio industriale italiano.
Il recente riconoscimento da parte del Ministro durante la fiera KEY a Rimini, con una visita al nostro stand, riflette il sostegno e la visione lungimirante del governo verso le nostre iniziative. Questo è per noi un segno di appoggio e incentiva la nostra determinazione a proseguire su questa strada.
Il nostro approccio all’agrovoltaico, che abbiamo sviluppato, si basa su un equilibrio tra benefici economici ed ecologici. Non si tratta di opporre l’energia rinnovabile all’agricoltura; anzi, crediamo in una convivenza armoniosa che, tramite l’avanzamento tecnologico, può migliorare la produttività agricola senza sacrificare la sostenibilità. Il mercato necessita di soluzioni pratiche ed efficienti, non semplicemente di incentivi statali. E il nostro sistema agrovoltaico, semplice e conveniente, risponde a questa esigenza, eliminando la necessità di un sostegno esterno per l’installazione. È con questa filosofia che continueremo a sostenere e a guidare lo sviluppo di iniziative sostenibili che rispecchiano i bisogni attuali e futuri del settore.
Rimanendo in tema di agrivoltaico, ci può raccontare qualcosa del progetto Symbiosist?
Il progetto SYMBIOSIST, finanziato dal programma europeo Horizon e lanciato all’inizio del 2023, rappresenta un’iniziativa avanguardistica che mira a fondere in maniera simbiotica l’energia fotovoltaica di ultima generazione con le esigenze dell’agricoltura. Questo progetto è al centro di una strategia per incrementare la competitività dell’agrivoltaico in Europa e, contemporaneamente, per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico associato a questa forma di energia rinnovabile.
L’impegno di Valmont Solar in progetti come SYMBIOSIST è un esempio della nostra dedizione all’innovazione tecnologica. Il nostro scopo è quello di stimolare un progresso tangibile e concreto nello sviluppo tecnologico che trasformerà queste ricerche in prodotti reali e migliorativi. Il valore di SYMBIOSIST sta nell’avvicinare il mondo accademico e quello industriale, consentendo una sinergia di esperienze che spesso sono distanti nella quotidianità lavorativa. Attraverso questo progetto, ci avvaliamo dell’opportunità di unire gli sforzi di ricerca con le esigenze di investitori e centri di ricerca, creando così nuovi prodotti che riflettano le necessità attuali e future del settore. SYMBIOSIST diventa quindi una piattaforma di conoscenza e sviluppo che porta i benefici dell’agrivoltaico non solo in ambito tecnico ma anche culturale, elevando il dialogo sulle energie rinnovabili e stimolando politiche che ne favoriscano la crescita e l’adozione.
Leggi l’intervista completa su Rinnovabili https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/agrivoltaico-valmont-solar-punta-innovazione-sostenibilita/
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