Tumgik
#interfaccia grafica utente
personal-reporter · 6 months
Text
Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer: la nascita di una leggenda
1° aprile 1976: in un garage di Cupertino, California, due Steve – Jobs e Wozniak – danno vita ad una rivoluzione che cambierà per sempre il mondo della tecnologia. Nasce la Apple Computer, un’azienda destinata a diventare un colosso globale e a dettare legge nel settore dell’informatica e dell’elettronica di consumo. Continue reading Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer: la…
Tumblr media
View On WordPress
2 notes · View notes
gamingpark · 1 year
Text
Recensione di Arena Breakout - "Il prossimo titano degli sparatutto per dispositivi mobili"
Non sono un grande giocatore di FPS. Il mio rapporto uccisioni/morti in qualsiasi sparatutto online è uno spettacolo da vedere per tutti i motivi sbagliati. Ma persisto, perché sono così divertenti. Quindi, quando abbiamo avuto l’opportunità di giocare alla versione di prova di Arena Breakout, ne ho approfittato e, dopo averci giocato per un po’, posso dire con sicurezza che ha tutti gli…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
loveint-diario · 2 years
Text
Tumblr media
L’aria frizzante profumata di sale dell’estate era diventata bagnata odorante di terra, il sole al tramonto non si nascondeva più oltre Licata, aveva ripreso a tuffarsi nel mare e questi erano i segni che l’autunno stava iniziando a Gela, dove ancora nel 2014 risiedevo e lavoravo. Un’amica conoscendo la mia passione per la fotografia mi parlò di Instagram, dicendomi che era un’app che permetteva alle persone di condividere foto con una breve didascalia, sulla quale anche artisti e fotografi condividevano i loro lavori. L’applicazione era gratuita, bastava scaricarla, registrarsi creando un account e subito si potevano condividere foto, seguire altri user ed essere seguiti da follower.
Instagram è un social media, un servizio di rete sociale basato sulla condivisione di immagini, foto e video, creato nel 2010 e di proprietà di Meta e quindi di Mark Zuckerberg, dal 2012. Il nome deriva dall’unione dei termini Instant Camera e Telegram perché quando fu creata, i suoi sviluppatori la concepirono per consentire la condivisione di foto istantanee accompagnate da un breve testo, che potevano essere catturate dalla fotocamera del proprio cellulare, all’inizio solo per iPhone, e che potevano essere condivise subito in rete. Dalla sua nascita Instagram ha avuto una crescita ogni anno sempre maggiore in termini di numero di utenti e di sviluppo di interfaccia, desing e funzionalità, ma è rimasta sempre un’applicazione scaricabile gratuitamente.
Chiunque si occupi per passione o per lavoro di fotografia, o di immagini e grafica digitali, sa quanta memoria occupino sui propri supporti questi dati; e sa anche quanti giga si consumino nella condivisione di queste immagini, per cui senza voler essere maliziosi, viene da chiedersi come possa una piattaforma fornire gratuitamente, a milioni di utenti, uno spazio infinito di archiviazione di dati senza guadagnarci nulla. Persino un account di posta elettronica gratuito pone un limite di archiviazione di dati, superato il quale è necessario pagare il servizio, mentre invece, un social media offre a milioni di persone, la possibilità di archiviare le fotografie e i video di tutta una vita, senza chiedere in cambio niente.
Niente è gratuito, ogni volta che prendiamo qualcosa gratis la ripaghiamo in perdita di freschezza o di qualità del prodotto ma soprattutto in sicurezza per noi stessi.
Il termine account, letteralmente ‘conto’, o esteso user account ‘conto utente’, è preso dal linguaggio bancario e indica un conto corrente. Un conto bancario è generalmente nominale, infatti diamo il nostro documento d’identità per aprirne uno, ci consente di accedere a determinati servizi, ma cosa più importante ci consente di mantenere in sicurezza le nostre risorse economiche, se vogliamo ciò che ci permette di mantenerci, i nostri averi.
In informatica, un account è un utente registrato ed identificato presso un sito web, che ha la possibilità di usufruire dei servizi messi a disposizione dal sito. Il sistema informatico è in grado di riconoscere l’identità del titolare di un account, ne memorizza i dati e conserva informazioni ad esso attribuite, utilizzando questi dati e queste informazioni per generare un profilo utente associato all’account e permettergli così, di usufruire dei suoi servizi. Pensando al nostro account su Instagram, l’app conserva le nostre memorie fotografiche e i nostri video, il luogo, il giorno e l’ora in cui le abbiamo scattate e condivise, anche se i due momenti di cattura e condivisione possono non coincidere conserva tutti i dati; il nostro profilo permette all’app e agli altri di identificarci e questo ci consente di continuare a condividere le nostre immagini e i nostri video, per farci conoscere o fare conoscere le nostre opere, i nostri prodotti, le nostre abitudini, i nostri animali domestici, i nostri figli, le nostre figlie, i nostri amici, i posti che visitiamo viaggiando, ma anche informazioni come il nostro bar preferito, il nostro libro preferito, l’interno della nostra abitazione, il nostro volto.
È davvero un ‘conto corrente’ nel quale stiamo depositando il nostro tesoro più caro: la nostra vita e la nostra privacy. Ma questo ‘conto corrente’ non è nostro, appartiene all’applicazione che per funzionare correttamente deve anche avere il permesso di accedere alla nostra fotocamera, alla nostra galleria e ai nostri contatti. Instagram conserva i nostri dati e apprende informazioni su di noi e sul nostro comportamento attraverso l’utilizzo che facciamo non solo del servizio, perché autorizziamo il suo accesso a dati che non riguardano il servizio, riguardano la nostra privacy, apprende rastrellando dati anche quando non utlizziamo l’applicazione. Inoltre, attraverso una procedura gamificata ci addestra a condividere sempre di più e in maniera sempre più personalizzata le nostre vite, ci addestra a non poter più fare a meno di avere un account su Instagram, uno su Facebook, uno su WhatsApp, eccetera, eccetera.
È il caso di chiederselo: abbiamo un account su Instagram o siamo noi il ‘conto corrente’?
Quando nel 2014 anche io ho scaricato l’applicazione sul mio cellulare creando un mio personale account, non conoscevo niente di tutto questo, tanto che avevo creato il mio profilo con il mio nome, il mio cognome e persino la mia foto. Pensavo che si trattasse di un social che promuoveva davvero una libera condivisione, solo dopo molto tempo mi accorsi che nella piattaforma nulla era libero, ogni azione degli utenti veniva manipolata e veicolata secondo la logica della prestazione, mirando ad aumentare sempre di più il tempo di permenenza degli utenti stessi sulla piattaforma e in rete, aumentando così la loro condivisione di dati e metadati, e aumentando di conseguenza la qualità e la quantità d’informazioni su di noi, e i nostri comportamenti, che il sistema informatico poteva acquisire, conservare e utilizzare per gestire il nostro profilo.
Instagram era semplice da usare, la sua procedura era facile da apprendere, una volta creato il tuo profilo, potevi caricare dalla tua galleria una foto, o scattarla istantaneamente dal tuo cellulare (al tempo lo smartphone si chiamava cellulare, era ancora solo una cellula dello sviluppo tecnologico, non un telefono intelligente…), potevi aggiungere a piacere filtri, cornici, una breve didascalia, al tempo erano solo 160 caratteri e non c’erano gli emoji o come si chiamarono in principio gli emoticon, infine potevi postarla sul tuo profilo, dove sarebbe rimasta conservata sulla tua galleria personale. Postare una foto significava condividerla con i propri seguaci e, utilizzando gli hashtag, condividerla con chiunque avesse fatto una ricerca seguendo quel tema specifico, per esempio #natura. Adesso cosa sia un hashtag lo sappiamo tutti, ognuno ha un account su diversi social, ma al tempo era qualcosa di nuovo e aveva una funzione specifica, creare contesti e gamificarli, renderli un gioco con il quale attirare sempre più partecipanti.
L’interfaccia di Instagram nel 2014 era semplice, non molto differente da quella attuale, ma più essenziale e minimalista. La barra degli strumenti in basso aveva pochi comandi. Una home che, scorrendo il dito sullo schermo proprio come lo scorrere di una slot-machine, permetteva di vedere le pubblicazioni degli utenti seguiti, una lente d’ingrandimento per fare ricerca digitando uno specifico account o un hashtag, oppure seguire le proposte suggerite dalla piattaforma stessa in base alle tue preferenze, ai tuoi post e ai tuoi contatti. Al centro della barra degli strumenti c’era un simbolo, una croce dentro un quadrato che si utilizzava per caricare l’immagine che si voleva postare, a seguire un cuore, usato per visualizzare i like ricevuti, i follower aggiunti e le attività degli utenti che seguivi. L’ultimo simbolo a forma di omino con testa rotonda e una mezza circonferenza per busto, permetteva di accedere al proprio profilo, alla propria galleria. Non esistevano i messaggi diretti, non esistevano ancora i collage e le storie o le dirette, si poteva postare solo una foto per volta e la si poteva condividere solo nel formato 1:1, quello della fotocamera dei primi iPhone.
A quel tempo l’account ufficiale di Instagram ogni venerdì lanciava un contest, una call, un gioco a tema, gli instagramer erano chiamati a partecipare condividendo foto che avessero per tema quello scelto da Instagram e a condividerle con l’hashtag creato e suggerito dalla piattaforma. Avevano tempo fino al lunedì successivo, quando Instagram avrebbe postato nel corso della giornata, le foto dei cinque fotografi prescelti per aver rappresentato meglio il tema della competizione.
I vincitori guadagnavano solo la menzione e una quantità impressionante di follower, nessun guadagno economico o materiale era previsto. Il modello di gioco promosso da Instagram presto generò un moltiplicarsi di account tematici che pubblicavano, dandogli visibilità, le foto di account inerenti al loro tema o che postavano usando l’hashtag da loro creato. Lo si poteva fare con qualsiasi tema: tramonti sul mare, paesaggi innevati, il tuo gatto, la tua colazione, interni da sogno, hicking, si potevano creare infiniti contesti per invogliare gli utenti a condividere sempre di più, a seguire costantemente le attività sul social, a partecipare commentando, cliccando, ripostando.
Gli istagramer volevano vincere, essere menzionati, vedere la loro foto pubblicata, avere tanti follower. Iniziarono a nascere gli storytellers e tanti corsi per insegnare a tutti come avere successo su Instagram, che di solito avevano tra questi consigli quello di pubblicare costantemente, di essere sempre presenti. Nacquero app che permettevano di monitorare i propri miglioramenti sul social, alcuni acquistavano pacchetti di follower e tutti, proprio tutti volevano diventare virali. Arrivarono infine gli influencer che suggerivano a tutti cosa fare, come e quando farlo per raggiungere il successo che avevano raggiunto loro stessi con i propri post virali. Il primo consiglio degli influencer fu quello di metterci la faccia. I selfie divennero virali.
Chissà cosa penserebbe di queste metafore Susan Sontag se fosse viva oggi…
Non mi azzardo ad ipotizzarlo, certo è che il gioco a cui giochiamo senza rendercene conto, ha un obiettivo molto strano, quello di farci diventare virali, e una probabilità di essere raggiunto pari a quella di vincere la lotteria di Capodanno.
Il successo corrisponde alla fama, alla celebrità, alla ricchezza economica, al potere informatico; le regole del successo le dettano gli pseudoambienti gamificati, per vincere bisogna essere unici, competitivi e vincenti, quello che viene offerto in cambio è un antidoto alla solitudine, all’anonimato, è la sicurezza di esserci.
La paura di scomparire, quella di non essere nessuno, di essere dimenticati hanno a che fare con la paura della morte, sono le paure generate dalle questioni irrisolte di chi vuole percepirsi immortale, non vuole fare i conti con l’angoscia che questa evidenza genera, non vuole dover vivere la propria vita, includendo in essa l’informazione che è a termine e che quando finirà non potremo portare con noi nulla di quello che possediamo adesso, né titoli né tesori.
Come suggeriva Agnese Trocchi la ludicizzazione dei contesti è rassicurante, tende all’infantilizzazione del comportamento, a scoraggiare la facoltà di scegliere, a non sviluppare una riflessione autonoma, ad agire secondo modalità automatizzate e a ci porta a trascorrere molto del nostro tempo guardando uno schermo convinti di stare condividendo qualcosa con i nostri simili.
La paura e la solitudine trovano un piccolo sollievo quando dopo aver postato una foto i nostri seguaci lasciano un commento, ci augurano una buona serata, lasciano una fila di emoji. Commentiamo a nostra volta le foto  degli account che seguiamo e mandiamo avanti questa pseudosocialità, fatta di giochi, di chiamate alla competizione, di complimenti, di insulti, di storie d’amore, di amicizie che spariscono così come sono arrivate nel nulla, di micro mondi che imitano e riproducono il mondo reale. Lo facciamo senza rendercene conto, ogni giorno dedichiamo tempo al nostro profilo, alla nostra comunità ma le regole non cambiano e la paura e la solitudine restano proprio lì dove le abbiamo lasciate, prima di metterle in standby giusto il tempo di essere assorbiti dal flusso gamificato del social. Così come aveva suggerito Sontag, strumentalizzare la paura del contagio aveva avuto l’effetto di isolare le persone le une dalle altre, di scoraggiare il contatto e la socialità fatta di incontri e di prossimità, di incoraggiare una salute fisica che fosse più orientata all’estetica dei corpi e al loro apparire su uno schermo televisivo, tanto che la tecnologia ha veramente fornito oggi nuovi e popolari strumenti per stimolare il desiderio, proteggendolo dai rischi e rendendolo il più possibile mentale.
Il desiderio è mentale e anche questo come la paura e la solitudine è stato addestrato.
Roma 19 dicembre 2022 h: 18:48 am – 29 dicembre 2022 h: 1:08 pm
Capitolo 15 Love Gaming - IV Parte
3 notes · View notes
enkeynetwork · 1 month
Link
0 notes
econgiunzione · 3 months
Text
Un graphic designer utilizza una varietà di software per creare e manipolare immagini, progettare layout e sviluppare contenuti visivi accattivanti. La scelta dei programmi dipende spesso dal tipo di progetto e dalle preferenze personali del designer.
1 Adobe Creative Cloud
Adobe Creative Cloud è probabilmente la suite di software più popolare tra i graphic designer. Include una vasta gamma di applicazioni che coprono tutte le esigenze del design grafico. Comprende Photoshop, Illustrator, InDesign e altri che vengono usati in campi più specifici come l’animazione con Animator, il video editing con Premier ecc..
2 CorelDRAW
È particolarmente popolare tra i designer che lavorano in settori come la serigrafia e la segnaletica, grazie alla sua capacità di gestire grafica vettoriale e layout con grande precisione.
3 Affinity Designer
I designer apprezzano Affinity Designer per la sua interfaccia intuitiva e le sue potenti capacità di disegno vettoriale e raster. È particolarmente adatto per chi cerca un software professionale senza sottoscrizione.
4 Sketch
È molto popolare tra i designer di app e siti web grazie alle sue funzionalità avanzate per la progettazione di wireframe, prototipi e interfacce utente.
5 Figma
Essendo basato sul web, consente ai team di lavorare insieme ovunque si trovino. Figma è ideale per la progettazione di interfacce utente, grazie alle sue funzionalità di prototipazione e design responsive.
6 Canva
A me non piace perché offre poche funzionalità, ma ha molti template e per progetti veloci e per principianti è sicuramente da consigliare.
7 Blender
Blender è un software open-source di modellazione 3D, animazione e rendering. È utilizzato dai graphic designer che lavorano con grafica tridimensionale, effetti visivi e animazioni.
8 Procreate
Procreate è un’app di disegno digitale per iPad che è diventata molto popolare tra gli illustratori e i graphic designer.
Articolo completo per approfondire
0 notes
lamilanomagazine · 5 months
Text
Milano: fascicolo sanitario si rinnova per offrire ancora più opportunità
Tumblr media
Milano: fascicolo sanitario si rinnova per offrire ancora più opportunità. Il Servizio di notifiche del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) si è aggiornato offrendo ai cittadini la possibilità di effettuare più scelte e selezionare il canale sul quale si preferisce riceverle (sms o e-mail). Per questo, nella sezione 'profilo utente' è stata introdotta una nuova interfaccia grafica per comunicare al cittadino le modalità di conferma/adesione al servizio. Con questo aggiornamento, anche i cittadini che hanno già usufruito della possibilità di ricevere sul cellulare il numero di ricetta elettronica (NRE), per poterla conservare devono confermare l'interesse a mantenere attivo il servizio, attraverso uno dei canali messi a disposizione: - online, accedendo alla sezione 'Profilo e Impostazioni' del Fascicolo Sanitario; - presso gli sportelli scelta e revoca della ASST di competenza; - dal Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta; - in farmacia. "Abbiamo avviato una campagna informativa - commenta l'assessore al Welfare, Guido Bertolaso - coinvolgendo Ats, Medici di medicina generale e farmacie perché vogliamo che la possibilità di ricevere ricette direttamente sul proprio device diventi la scelta della maggior parte dei lombardi. Sono numerosissimi infatti i benefici che consente un sistema completamente dematerializzato a partire dal risparmio di tempo per medici e cittadini".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
tecnowiz · 9 months
Text
Storia, descrizione e anno uscita di tutti i sistemi operativi creati da Microsoft
Tumblr media
I sistemi operativi Microsoft sono una famiglia di software che gestiscono le risorse hardware e software di un computer, e forniscono un’interfaccia utente grafica e applicazioni per eseguire diverse operazioni.
La storia dei sistemi operativi di Microsoft, dalla rivoluzionaria apparizione del DOS, passando per i successi di Windows 95, XP e 7, fino alle più recenti innovazioni di Windows 10 e 11
I sistemi operativi Microsoft sono tra i più diffusi e usati al mondo, sia per uso personale che professionale. In questo articolo, vedremo la storia, la descrizione e l’anno di tutti i sistemi operativi creati da Microsoft, dal primo al più recente.
Tutti i sistemi operativi creati da Microsoft
Ogni sistema operativo Microsoft ha contribuito a plasmare il modo in cui interagiamo con i computer e ha aperto nuove possibilità per l'elaborazione delle informazioni. Da un'interfaccia a riga di comando a un'interfaccia grafica intuitiva, i sistemi operativi Microsoft hanno reso l'informatica accessibile a tutti. MS-DOS (1981-2000)
Tumblr media
Il primo sistema operativo creato da Microsoft fu MS-DOS, acronimo di Microsoft Disk Operating System. MS-DOS era un sistema operativo basato su testo, che richiedeva di digitare dei comandi per eseguire le operazioni. MS-DOS fu sviluppato in collaborazione con IBM, e fu il sistema operativo principale dei primi personal computer IBM. MS-DOS fu rilasciato nel 1981, e fu aggiornato fino al 2000, quando fu sostituito da Windows. Windows (1985-oggi) Il secondo sistema operativo creato da Microsoft fu Windows, che introdusse una rivoluzionaria interfaccia utente grafica, basata su finestre, icone, menu e puntatore. Windows permise di usare il mouse per interagire con il computer, e di eseguire più applicazioni contemporaneamente. Windows fu inizialmente un’interfaccia grafica per MS-DOS, ma divenne gradualmente un sistema operativo autonomo, con diverse versioni e funzionalità. Ecco le principali versioni di Windows, con la loro descrizione e anno di rilascio:
Tumblr media
Windows 1.0 (1985): la prima versione di Windows, che offriva una semplice interfaccia grafica, un gestore di file, un blocco note, un calendario, una calcolatrice, un orologio e alcuni giochi. Windows 2.0 (1987): la seconda versione di Windows, che migliorava l’interfaccia grafica, permettendo di sovrapporre e ridimensionare le finestre, e aggiungeva alcune applicazioni, come Paint, Word e Excel. Windows 3.0 (1990): la terza versione di Windows, che aumentava le prestazioni e la compatibilità con le applicazioni, e introduceva il Program Manager, il File Manager e il Control Panel.
Tumblr media
Windows 3.1 (1992): la quarta versione di Windows, che aggiungeva il supporto ai font TrueType, al multimedia, al drag and drop e alla rete. Fu la prima versione di Windows ad avere un grande successo commerciale. Windows 95 (1995): la quinta versione di Windows, che segnò una svolta nella storia dei sistemi operativi Microsoft, in quanto fu il primo sistema operativo a integrare MS-DOS e Windows in un unico ambiente. Windows 95 introdusse il menu Start, la barra delle applicazioni, il pulsante di arresto, l’Esplora risorse e il supporto a Internet. Windows 98 (1998): la sesta versione di Windows, che migliorava le funzionalità di Windows 95, aggiungendo il supporto all’USB, al Plug and Play, al Web TV e al browser Internet Explorer. Windows 98 fu anche la prima versione di Windows ad avere una seconda edizione, chiamata Windows 98 SE (Second Edition), che correggeva alcuni bug e aggiungeva alcune novità, come la condivisione di Internet e il supporto al DVD.
Tumblr media
Windows 2000 (2000): la settima versione di Windows, che era rivolta principalmente al mercato professionale e aziendale. Windows 2000 offriva una maggiore stabilità, sicurezza e scalabilità, e introduceva il supporto al file system NTFS, all’Active Directory e alla crittografia. Windows ME (2000): la ottava versione di Windows, che era rivolta principalmente al mercato domestico e dei consumatori. Windows ME era basato su Windows 98, ma aggiungeva alcune funzionalità multimediali, come il Windows Media Player, il Movie Maker e il Photo Editor. Windows ME fu anche l’ultima versione di Windows basata su MS-DOS. Windows XP (2001): la nona versione di Windows, che unificava le linee di Windows 2000 e Windows ME, creando un sistema operativo adatto sia per uso professionale che personale. Windows XP era basato sul kernel di Windows NT, e offriva una nuova interfaccia grafica, chiamata Luna, più colorata e moderna. Windows XP migliorava anche le prestazioni, la sicurezza, la connettività e il supporto hardware.
Tumblr media
Windows Vista (2006): la decima versione di Windows, che introduceva una nuova interfaccia grafica, chiamata Aero, più trasparente e tridimensionale. Windows Vista aggiungeva anche nuove funzionalità, come il Centro sicurezza, il Centro mobilità, il Windows Defender, il Windows Sidebar e il Windows Search. Windows Vista richiedeva però requisiti hardware elevati, e fu criticato per i problemi di compatibilità, sicurezza e prestazioni. Windows 7 (2009): l’undicesima versione di Windows, che correggeva molti dei difetti di Windows Vista, e migliorava l’usabilità, la stabilità e le funzionalità del sistema operativo. Windows 7 manteneva l’interfaccia Aero, ma la rendeva più personalizzabile e intuitiva.
Tumblr media
Windows 7 introduceva anche nuove funzionalità, come la barra delle applicazioni, il menu Start, le librerie, il Windows Touch e il Windows Action Center. Windows 8 (2012): la dodicesima versione di Windows, che rappresentava un cambiamento radicale nella filosofia di Microsoft, in quanto mirava a creare un sistema operativo adatto sia per i dispositivi tradizionali che per i dispositivi touch, come i tablet e gli smartphone.
Tumblr media
Windows 8 eliminava il menu Start, e introduceva una nuova interfaccia grafica, chiamata Modern UI, basata su piastrelle colorate e dinamiche. Windows 8 aggiungeva anche nuove funzionalità, come il Windows Store, il Windows Defender, il Windows Update e il Windows Recovery. Windows 8.1 (2013): la tredicesima versione di Windows, che era un aggiornamento di Windows 8, che cercava di rispondere alle critiche e alle richieste degli utenti. Windows 8.1 ripristinava il pulsante Start, e permetteva di avviare il sistema operativo direttamente sul desktop. Windows 8.1 migliorava anche l’interfaccia Modern UI, rendendola più personalizzabile e funzionale. Windows 10 (2015): la quattordicesima e attuale versione di Windows, che è stata presentata come l’ultima versione di Windows, in quanto Microsoft ha dichiarato di voler adottare un modello di aggiornamento continuo e incrementale, invece di rilasciare nuove versioni ogni pochi anni.
Tumblr media
Windows 10 unisce le caratteristiche di Windows 7 e Windows 8, offrendo un’interfaccia grafica ibrida, che si adatta al tipo di dispositivo e all’input dell’utente. Windows 10 introduce anche nuove funzionalità, come il browser Edge, l’assistente vocale Cortana, il menu Start, il Centro notifiche, il Windows Hello e il Windows Ink. Windows 11, che è la versione più recente di Windows, rilasciata il 5 ottobre 2021. Windows 11 è un sistema operativo che offre un’interfaccia grafica rinnovata, con angoli arrotondati, icone fluttuanti e un menu Start centrato.
Tumblr media
Windows 11 introduce anche nuove funzionalità, come il supporto alle app Android, il layout delle finestre, il widget, il Microsoft Teams integrato e il gaming migliorato. Windows 11 richiede però alcuni requisiti hardware specifici, come un processore a 64 bit, una memoria RAM di almeno 4 GB, uno spazio su disco di almeno 64 GB e un chip TPM 2.0. Quando si parla di sistemi operativi, Microsoft è un nome che risuona nell'industria informatica. Nel corso degli anni, l'azienda ha sviluppato una vasta gamma di sistemi operativi Microsoft che hanno influenzato il modo in cui interagiamo con i computer.
Conclusioni
La storia dei sistemi operativi Microsoft è un viaggio attraverso l'evoluzione dell'interfaccia utente e delle funzionalità dei computer personali. Dall'introduzione di MS-DOS al rivoluzionario Windows 95 e alle versioni successive, Mentre continuiamo a spostarci verso un futuro sempre più connesso e mobile, è interessante vedere come Microsoft si adatterà e innoverà ulteriormente nel campo dei sistemi operativi. Con il passare del tempo, nuove sfide e opportunità si presenteranno, e Microsoft sarà pronta a guidare il cambiamento con nuove versioni dei suoi sistemi operativi.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Storia, descrizione e anno uscita di tutti i sistemi operativi creati da Microsoft. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
0 notes
this-is-crofters · 2 years
Text
Caratteristiche dell'emulatore DraStic DS
Tumblr media
DraStic DS Emulator è un emulatore completo per Nintendo DS. Questa app è estremamente popolare ed efficace, come dimostrano gli oltre 1.000.000 di download. Se non sei ancora convinto, ecco le funzionalità di DraStic DS Emulatore.
Migliora la grafica: i giochi per Nintendo DS di solito hanno una risoluzione compresa tra 256 e 192 pixel. Poiché la risoluzione è compatibile con il Nintendo DS, non dovrebbe rappresentare un problema per un giocatore che la utilizza. Se giochi a Nintendo DS con il tuo smartphone, tuttavia, noterai immediatamente un calo della qualità. Il motivo è che molti dispositivi Android ora supportano risoluzioni Full HD. DraStic emulatori nintendo ds, che consente di aumentare la grafica del gioco fino al doppio della risoluzione originale , è il soluzione. Ciò significa che qualunque dispositivo Android possiedi, puoi essere certo di un gameplay fluido e di una grafica chiara.
Personalizzazione
Se non sai cosa nintendo ds emulator è che ha due schermate separate. Il gli schermi possono essere utilizzati per giocare a giochi diversi. Sarebbe il caos quando giochi a giochi originariamente progettati su un dispositivo a 2 schermi come il Nintendo DS . D raStic consente di personalizzare due schermi con la stessa operazione. Puoi ruotare lo schermo orizzontalmente per posizionarli in direzioni diverse. Se hai un tablet o un telefono con schermo grande, puoi disporre gli schermi in verticale. Ciò ti consente di giocare ai tuoi giochi preferiti proprio come sul Nintendo DS, ma senza compromettere l'esperienza dell'utente.
Supporti controller aggiuntivi
DraStic DS Emulator emula fedelmente i pulsanti trovati su Nintendo DS. Vedrai i pulsanti: A, B, X, Y e due tasti L e R nella parte superiore dello schermo. Lo schermo supporta controller aggiuntivi collegati a nVidia Shield/Xperia Play, consentendo un'esperienza più fluida. Questo ti consentirà di vedere meglio il tuo gioco su uno schermo più grande.
Salva
DraStic ti consente di salvare i tuoi giochi in qualsiasi momento, ovunque. Questi file vengono quindi archiviati nella memoria del dispositivo. Puoi anche caricare questi file su Google Drive per avere un backup e potervi accedere ogni volta che ne hai bisogno. Puoi caricare qualsiasi progresso salvato anche se il tuo dispositivo è nuovo. È abbastanza semplice, vero?
Aggiungi codici
DraStic offre codici di riproduzione delle azioni per coloro che sono annoiati dal normale gameplay. Questi codici possono darti un vantaggio ingiusto significativo e permetterti di rendere più piccante il gioco di tanto in tanto. Puoi completare le fasi velocemente e senza ripeterle.
Avanti veloce
DraStic emulatori nintendo ds può essere utilizzato per velocizzare rapidamente il tuo gioco. Questo ti consente di saltare le trame o le visualizzazioni noiose. Oppure, se vuoi semplicemente finire il gioco velocemente.
Fantastico interfaccia utente
Se hai paura di installare app di terze parti per giocare ai tuoi giochi Nintendo preferiti, non esserlo! DraStic DS Emulator semplifica il gioco e ti consente di personalizzare la tua esperienza per soddisfare i giocatori. Solo un tocco e avrai accesso a tutte le sue funzioni in una rotellina. I controlli sono intuitivi e reattivi, quindi non è necessario modificare . Fondamentalmente, DraStic DS Emulator ha già fatto tutto per te così non devi preoccuparti di nulla!
0 notes
der-papero · 3 years
Text
Andiamo a rubare con Papero - Lezione 6 (parte 5) - Come conquistare il mondo
Con questa ultima parte si conclude il mio spiegone su come attaccare le porte dei nostri dispositivi. Farò una side lesson su firewall e NAT, perché sono una spina nel fianco nella nostra attività di ciulamento computer, e l'ultima, come è accaduto con il WiFi, chiusa col separatore, sarà dedicata a coloro che attivamente vogliono mettersi a fare i criminali su questo aspetto.
Tumblr media
Abbiamo visto come è fatto un indirizzo IP, come è fatta una porta, come sono distribuiti gli indirizzi IP nel mondo, non ci resta altro che scegliere una rete a nostro piacimento ed attaccare.
Come anticipato, oggi parliamo di port scan. Come il nome inglese suggerisce, si tratta di controllare le porte di un qualsiasi aggeggio connesso ad una rete, una ad una, e capire quali di queste sono aperte e che tipo di servizio offrono. Vedremo nel dettaglio il software più usato per fare questo tipo di attività.
Ci accingiamo a rubare e quindi è d'uopo fare prima una capatina dall'avvocato, per capire cosa rischiamo.
Avvocato, ci dica: è legale il port scan?
Tumblr media
Eh, l'avvocato ha purtroppo ragione.
Tiriamo fuori un'altra bella metafora.
Immaginate di poter accedere a tutte le porte di una casa, senza mettere piede nella proprietà, come se la maniglia della porta cadesse sulla strada pubblica. Voi la abbassate, sentite il "clack", esclamate "toh, è aperta", ma non la aprite per entrare dentro, bensì lasciate la presa sulla maniglia e la porta rimane chiusa.
E' reato? Vediamo, provo a spiegarla meglio.
Nel discorso del port scan, rispetto alla metafora, la cosa è ancora più sottile. Quando realizzate una connessione da un computer A su una porta di B, quello che avviene è più o meno una cosa del genere (handshake di connessione):
A: oh, B, vorrei connettermi (pacchetto SYN)
B: ho capito che vuoi connetterti e per me va bene (pacchetto SYN/ACK)
A: ho capito che ti va bene che hai capito che voglio connettermi (pacchetto ACK)
Tumblr media
Solo al terzo pacchetto la connessione si può dire realizzata e può iniziare quindi un dialogo tra A e B (cosa si diranno, poi, l'abbiamo capito due lezioni fa, dipende dal servizio che gira su quella porta).
Facendo la metafora con la maniglia, è come se il "clack" (quando la porta fa cenno di muoversi perché aperta) corrispondesse al terzo pacchetto.
Il punto è che, per il nostro fine, ovvero capire se una porta è disponibile o meno alla connessione, non serve attendere la terza fase, basta ricevere il pacchetto di SYN/ACK. Detto in altri termini, non facciamo alcun tentativo reale di entrata nella proprietà altrui, è solo una misura che non muta lo stato del dispositivo che stiamo esaminando.
Infatti quello che accadrà, nel caso specifico del port scan, è una roba del genere, ovvero il classico dialogo che abbiamo qui su Tumblr tra noi disagiati:
A: oh, B, vorrei connettermi (pacchetto SYN)
B: ho capito che vuoi connetterti e per me va bene (pacchetto SYN/ACK)
A: ma vaffanculo, adesso non voglio connettermi più, testa di cazzo (pacchetto RST)
Tumblr media
Quindi, TECNICAMENTE NON E' UN REATO, al netto della maleducazione, e su questo non sono ammesse discussioni: non c'è furto di informazioni, né manomissione di hardware altrui. Se una persona espone una porta su Internet, me ne fotto che ne è inconsapevole, ha fatto una scelta e un tentativo di connessione è una conseguenza di questa scelta (badate bene, ho scritto connessione, non intrusione, sono due cose diverse, e poi capiremo la differenza).
Ahinoi, però, come ben sappiamo, le regole nella vita non le fanno le persone preparate, col risultato che il vostro provider potrebbe accusarvi di aver abusato delle condizioni di utilizzo della rete per rompere le palle ad altre persone, che sono andate a lagnarsi col vostro provider dicendo "oh, ma che cazzo di animali hai tra i tuoi utenti?". Ad oggi, i casi più emblematici sono stati:
un cittadino in Georgia, USA, fu portato a processo per una attività di port scan e assolto dopo una battaglia legale durata anni (oggi fornisce assistenza legale per le persone ingiustamente accusate di dolo per port scan)
un ragazzo di 17 anni in Finlandia fu condannato ad una pena pecuniaria di 5000$ per aver fatto port scan su una banca
in Israele una persona fu assolta per aver fatto port scan verso i sistemi dei servizi segreti del Mossad, e il giudice motivò l'assoluzione così
Utenti Internet che controllano le vulnerabilità del Web agiscono nel bene comune. Se le loro intenzioni non sono criminali e non causano alcun danno, dovrebbero addirittura essere premiati.
Tumblr media
Come vedete, opinioni diverse, confusione massima. Ancora una volta, fate port scan dietro una VPN sicura o con la rete di un'altra persona (se avete con successo catturato una WiFi) e vivrete tranquilli. Tor, per quanto possibile, non ve lo consiglio, trasforma questa operazione già molto lunga di suo in proibitiva (a meno che non stiate attaccando singole macchine).
Tumblr media
Non vi dico poi qui in Germania, l'ipocrisia più becera. Hanno dichiarato illegale, nel 2007, anche persino possedere qualsiasi tool di analisi, senza nemmeno usarlo. Della serie, siccome non possiamo sapere se una persona con un coltello ci taglierà il pane o la gola di qualcuno, allora chiudiamo tutti i negozi di casalinghi. A voi i commenti sulla coglioneria di questi politici col würstel, poi ci lamentiamo degli italiani.
Ma torniamo alle cose serie.
Poichè a me la doccia piace farla a casa mia, per evitare qualsiasi equivoco farò una scansione sulla mia rete privata, facendo finta che sia, per fare un esempio, la rete di Telecom Italia, e ogni dispositivo che vedrete è tipo il PC di un utente.
Il tool che andremo ad usare è uno dei più famosi al mondo, lo potete usare con qualsiasi PC, gira su Windows, Mac, ha anche una bella interfaccia grafica piena di bottoni colorati, gira pure sul Commodore 64 (ironia), ed è il famosissimo nmap:
La parte più cospicua della mia rete di casa ha un indirizzo CIDR 192.168.100.0/24, quindi un range che va da 192.168.100.1 a 192.168.100.254 (ho tolto il primo e l'ultimo indirizzo, come ben sappiamo).
Lancio la scansione con questo comando:
Tumblr media
In pratica, nmap esaminerà tutta la mia rete, bussando a tutte le porte (1-65535), riportando solo quelle aperte, e salverà il risultato in un file testo (scan.txt), così da poterlo esaminare con calma.
Nel mio caso nmap rileva 15 sistemi attivi, per brevità ne mostro solo due, giusto per rendere l'idea.
Il primo sistema che viene rilevato è il cuore della mia rete, una delle 9 macchine Linux che fa praticamente tutto. Per i nerd curiosoni, è una Slackware 15, una distro che uso da tutta una vita, sin dagli anni '90:
Tumblr media
Dalle porte che vedo, c'è un servizio di tipo terminale (22), uno di tipo DNS (53), condivisione Windows di cartelle e stampanti (139 e 445), il server web che ho concesso a @kon-igi​ e all'altra banda di lazzaroni per fare i test del tool Konvid-19 (9092, cazzo l’ho dimenticata aperta), e tante altre. Quello che a me preme farvi capire è che io qui conosco porta per porta quello che accade, il perché sono aperte e che tipo di protezione ho su ognuna di queste, perché l'ho fatto io, con coscienza e consapevolezza. Quindi possiamo dire che io ho misurato i rischi.
Guardiamo il secondo dispositivo. E' una delle mie due Smart TV della Samsung:
Tumblr media
Ci sono la bellezza di 14 porte aperte, e io non ho la più pallida idea di cosa cazzo siano! 🤬
Certo, adesso potrei indagare, se avessi tempo e voglia, però vedremo, nella side lesson dedicata ai firewall e al NAT, che se la mia TV fosse direttamente esposta su Internet, io potrei essere vittima di vulnerabilità dovute ad un software bacato della Samsung e non ne saprei assolutamente nulla!
Idem con patate relativamente alla mia Alexa, 4 porte aperte, di cui non so assolutamente nulla, stesso dicasi per la mia centralina di controllo della caldaia e del mio decalcificatore d'acqua (1 porta aperta per entrambi).
nmap è il tool che ci permette di avere una fotografia completa della rete che stiamo attaccando. Dal risultato di questa analisi possiamo concentrarci poi sul singolo dispositivo e attaccare quella singola porta, commettendo lì il reato vero e proprio, ovvero una intrusione.
Questa parte sarà illustrata nella parte speciale dedicata ai soli smanettoni o curiosi.
Staccate la vostra TV, la vostra Alexa, la vostra lavatrice e la vostra lampadina del soggiorno che si spegne ed accende a pernacchie, sbarrate la porta a chiave ed ingoiatela, perché saranno cazzi vostri (ecco perché @spaam​ ci aveva visto giusto riguardo alle sue paure quando va al cesso).
Tumblr media
63 notes · View notes
levysoft · 4 years
Link
Segnatevi una parola nuova, se già non la conoscete: neumorfismo, cioè la versione per gli anni Venti del millennio dello scheumorfismo. È la tendenza grafica del momento, quello che ha superato lo stile “material” tanto caro a Google e poi Microsoft, composto da blocchi di colori. Invece, Neumorfismo vuol dire tornare in maniera differente a disegnare una interfaccia utente con elementi scheumorfici.
A partire dal 2007, quando arrivò iPhone con la sua interfaccia, si fece un gran parlare dello scheumorfismo, cioè il design di un oggetto che ha degli ornamenti che devono richiamare le caratteristiche di un altro oggetto. Ad esempio se prendete le vecchie Mini giardinetta, gli inserti in legno riproducevano le caratteristiche di carri in legno, oppure le pentole in ceramica con dei rivetti per far ricordare le pentole in metallo. In generale, nel design contemporaneo, gli oggetti con attributi scheurmorfici sono quelli più economici in plastica che simulano l’aspetto di oggetti in legno o metallo, che sarebbero più costosi.
Il ruolo degli oggetti per iOS
Veniamo al digitale e ad Apple. Lo scheumorfismo (la parola viene dal greco: σκεῦος (skéuos, contenitore o attrezzo) e μορφή (morphḗ, forma) è diventato un caso di successo nel mondo digitale. Steve Jobs e il papà di iOS, cioè Scott Forstall, avevano un grande apprezzamento per questo modo un po’ pacchiano di fare ad esempio una icona per i video fatta a forma di vecchio televisore, oppure quella della rubrica fatta in finto cuoio con tanto di trapunte. Un distacco forte dallo stile più sobrio dell’interfaccia del Mac, perché sostanzialmente lo scheumorfismo doveva comunicare l’idea tattile di oggetti veri, visto che poi l’iPhone frapponeva solo una superficie di vetro tra le dita degli utenti e il contenuto digitale dello schermo.
Lo scheumorfismo, per niente amato da Jony Ive, è andato in pensione nel 2012 quando il leggendario designer industriale ha preso il controllo anche del design di iOS e Scott Forstall è stato accompagnato alla porta dell’azienda. Da allora, da iOS 7 in poi (2013), c’è stata una deriva verso un tipo di design più “material”: icone piatte, colori forti, una nuova serie di animazioni compresa quella dello slide-to-unlock. Jony Ive descrisse la trasformazione come «Una bellezza profonda e duratura nella semplicità», ma le critiche sono state comunque numerose.
Il bisogno di cambiare
Arriviamo a oggi. Anche Ive è stato accompagnato alla porta (assieme a un tir di centinaia di milioni di dollari e con la certezza che la transizione avvenisse nel modo più discreto e meno visibile possibile, tant’è che ce ne siamo accorti tutti con un paio di anni di ritardo) e adesso la macchina del design di Apple è piena di volti nuovi. In questa epoca post-Camelot, dove non c’è più Re Artù-Jobs e non ci sono più i suoi cavalieri della Tavola Rotonda di livello C (tutto cambia, dopotutto), arriva la nuova rivoluzione. Bisogna opporsi? Bisogna assecondarla?
Vediamo un attimo com’è fatta. Il neomorfismo è la tendenza grafica che parte questa volta dal Mac, che dai tempi di OS X con Aqua ha avuto una interfaccia tendenzialmente “lucida” e un po’ caramellosa, mai scheumorfica. Adesso, assieme a iOS e iPadOS, c’è odore sempre più forte di neumorfismo.
Una pratica che è nata giusto ieri
Il concetto non è nuovo. Twitter è stato il suo campione, negli scorsi anni. È un linguaggio che mira a un tipo di differenziazione degli elementi che compongono l’interfaccia che non è venuto molto bene perché concentrato più sulla forma che non sulla usabilità. Cattivo design, secondo Ive, perché per lui e per Jobs il design è come funziona, non come è fatto un oggetto fisico o digitale che sia.
C’è tuttavia tantissimo potenziale ancora da portare fuori dal neomorfismo, e una “cattiva fama” che in realtà fa gioco ad Apple perché ha meno concorrenza in questo ambito visivo e quindi può differenziarsi di più. Gli elementi che caratterizzavano lo scheumorfismo erano gli attributi che imitavano visivamente oggetti reali: trame e tessuti, come il metallo spazzolato di un registratore digitale per una app audio o il feltro di un tavolo da poker per un gioco di carte.
Invece il neomorfismo se la gioca su un piano tridimensionale e utilizza soprattutto trasparenze e illuminazioni per rendere in maniera più realistica gli oggetti digitali, più che cercare di imitarne quelli fisici del mondo reale.
Cosa vuol dire neomorfismo in pratica
La simulazione delle luci e delle trasparenze nel neomorfismo è estremamente complessa e anche pesante da un punto di vista grafico, richiede processori dotati rispetto a quelli tradizionali di un tempo solo per visualizzare le icone o gli elementi di interfaccia statici. Non si tratta di oggetti 3D che si muovono, bensì di semplici rappresentazioni di oggetti digitali che però entrano in relazione l’uno con l’altro: un bottone sopra un certo tipo di finestra di dialogo si illumina in un modo, fa ombra in un altro rispetto allo stesso bottone in un altro contesto. E questo tipo di posizionamento e rappresentazione tridimensionale impatta lo stato del bottone e il fatto di poterlo usare o le conseguenze. In pratica, fa espandere e porta all’ennesima potenza l’interfaccia fatta di più piani sovrapposti, questo si un vecchio pallino di Jony Ive.
Il design neomorfico arriva dopo una decina di anni di design flat e material, con colori compatti, pile di elementi, layers, pagine, è “digitally native”, adatto a una intera generazione di persone che non ha avuto identità o rapporti con interfacce precedenti. Quella del Flat è stata una strada di modernità. Quella del design neomorfico è una via di novità che fa muovere e rende le interfacce utenti più tridimensionali, moderne, accattivanti e capaci di gestire contesti più complessi.
Nel mondo iOS
Implementare il neomorfismo può andare in due modi: introdurre semplicemente un po’ di ombre, luminescenze, trasparenze e qualche oggetto 3D. Oppure, come sta facendo Apple, andare oltre l’aspetto semplicemente visivo ed esplorare invece i modi con cui rendere più facili e comprensibili azioni più complesse, aggiungendo non solo bellezza ma anche layer di complessità in modo semplice, restituendo la fisicità meccanica dell’interazione con il computer, da tasca o da tavolo che sia.
Il neomorfismo è relativamente nuovo e ha avuto una partenza goffa, e tutt’ora, da quello che abbiamo visto con l’interfaccia soprattutto di iOS 14 la parte migliore sono le nuove forme di interazione e anche l’entrata di pannelli, widget, cartelle dinamiche, bottoni e schermate di confronto e controllo. Invece è più debole, almeno per chi scrive, la parte delle icone, che si portano ancora dietro una identità antiquata (guardate le nuove icone di Foto o di App Store, ad esempio).
Nel mondo Mac
Nel mondo di macOS 11 Big Sur invece la transizione è più di impatto anche perché deve aiutare il nuovo sistema operativo a staccarsi da una traduzione consolidata negli ultimi anni e incamminarsi verso una convergenza di modalità di utilizzo che dia continuità a chi usa Mac e iPhone-iPad. Per questo soprattutto le app Catalyst ma anche i controlli e le modalità di interazione, l’entrata in scena dei widget e mille altre cose incluso il Dock tondeggiante con le nuove icone smussate, parlano tutti una lingua più nuova di prima e per molti aspetti neomorficamente più gradevole. Staremo a vedere, nell’uso concreto, come questo si tradurrà dal punto di vista del gradimento degli utenti. La rivoluzione, comunque, è in marcia anche nell’interfaccia utente.
2 notes · View notes
Text
Primi passi nel mondo digitale!
 L’ inizio di questo millenio ha portato a profondi cambiamenti nell’utilizzo della tecnologia, infatti la disponibilità di computer di dimensioni ridotte, ad un prezzo contenuto e la comparsa dei sistemi operativi con un interfaccia grafica fecero sì che quasi chiunque avesse un computer in casa; ciò rese possibile alle nuove generazioni avere accesso fin da piccoli al mondo digitale.
Anche io, essendo nato nell'epoca del digitale iniziai molto presto ad usare il pc: il mio primo contatto con il mondo digitale avvenne infatti all'età di cinque anni quando usai il computer di mio padre per colorare alcuni disegni. Alle elementari imparai a usare paint, che mi piacque molto, tanto che iniziai a disegnare spesso anche a casa.
Tumblr media
Fotografia di pc con monitor a tubo catodico -fonte:Wikimedia -autore:Adityamadhav83 -licenza:CC BY-SA 
Sempre nell'ora di informatica alle scuole primarie mi spiegarono come utilizzare word, ma ,non essendo particolarmente veloce a scrivere, mi stancai subito di usarlo e lo accantonai, ritenendo che fosse più pratico scrivere a mano e, sempre in questo periodo, iniziai a giocare ai primi giochi per pc ai quali invece mi dedicai con grande entusiasmo.
Il mio primo contatto con internet avvenne invece attorno agli otto/nove anni, quando iniziai ad usarlo come canale di informazione, principalmente per le ricerche scolastiche, data la sua comodità rispetto ai libri. Presto capii che in rete erano disponibili tantissime informazioni, iniziai quindi a navigare in rete per cercare delle guide sui miei videogiochi preferiti.  
Tumblr media
Rappresentazione di Internet -fonte:Pixabay -autore:sumanley -licenza:licenza Pixabay
In prima media un mio amico mi fece scoprire YouTube, dove potevo trovare un sacco di video divertenti o interessanti e sempre in questo periodo feci il mio primo acquisto tecnologico: comprai un iPod touch di seconda generazione e apprezzai molto il touch screen e l'intuitività dell'interfaccia utente. 
Il passaggio allo smartphone non fu immediato, infatti "solo" in terza media decisi di comprarne uno. L'acquisto dello smartphone era legato alla necessità di comunicare più rapidamente con i miei amici tramite chat o piattaforme social; tuttavia l'iscrizione ai social network non fu vista bene dai miei genitori, che mi misero subito in guardia sulle insidie che ci potevano essere in rete.
Sicuramente il digitale è ed è quasi sempre stato molto presente nella mia vita, da quando ero piccolo fino ad oggi, nel mio caso questa presenza è dovuta soprattutto alle possibilità che mi forniva la rete, di informarmi rapidamente, di comunicare in modo veloce e sicuramente anche di divertirmi, oltre che una certa curiosità che si è sviluppata in me negli ultimi anni rispetto a quest'ambito.
Sono Federico Bussolino e queste sono le mie prime esperienze nel modo digitale
1 note · View note
enkeynetwork · 3 months
Link
0 notes
tecnowiz · 11 months
Text
Come utilizzare l'opzione di spegnimento programmato in Windows 11 per ottimizzare l'efficienza energetica
Tumblr media
Come utilizzare l'opzione di spegnimento programmato in Windows 11?  Windows 11, il sistema operativo più recente di Microsoft, offre una serie di funzionalità avanzate progettate per migliorare l'efficienza e l'esperienza utente. Una di queste funzionalità è l'opzione di spegnimento programmato, che consente agli utenti di pianificare lo spegnimento automatico del loro computer in determinati orari.
Scopri come sfruttare l'opzione di spegnimento programmato in Windows 11 per gestire con facilità il momento in cui il tuo computer si spegne.
L'utilizzo di questa opzione può non solo semplificare la gestione dell'alimentazione del tuo PC, ma anche contribuire a ottimizzare l'efficienza energetica complessiva. In questo articolo, esploreremo come usare spegnimento programmato in Windows 11 e i benefici che può offrire.
Cos'è lo spegnimento programmato?
Tumblr media
Lo spegnimento automatico è una funzionalità di Windows 11 che consente agli utenti di programmare lo spegnimento automatico del proprio computer in base a un orario specifico. Questa opzione può essere particolarmente utile per coloro che desiderano risparmiare energia e ridurre l'impatto ambientale, garantendo che il loro PC non rimanga acceso inutilmente durante i periodi di inattività.
Come utilizzare lo spegnimento programmato in Windows 11
Per utilizzare l'opzione di spegnimento in Windows 11, segui questi semplici passaggi: Passo 1: Accedi alle impostazioni Apri il menu Start di Windows 11 e seleziona l'icona delle impostazioni (rappresentata da un ingranaggio). Le impostazioni di Windows si apriranno. Passo 2: Naviga verso le opzioni di spegnimento All'interno delle impostazioni di Windows 11, fai clic sulla sezione "Sistema" e successivamente su "Alimentazione e sospensione" nel menu a sinistra. Qui troverai le opzioni relative all'alimentazione del tuo PC. Passo 3: Configura lo spegnimento programmato Scorri verso il basso fino a trovare l'opzione "Spegnimento programmato" e attivala. Da qui, potrai selezionare l'orario desiderato in cui desideri che il tuo computer si spenga automaticamente. Puoi anche scegliere se desideri che il computer si spenga solo nei giorni feriali o anche nel fine settimana. Passo 4: Salvataggio delle impostazioni Una volta configurato l'orario di spegnimento programmato, fai clic su "Salva" o "Applica" per confermare le tue impostazioni. Da questo momento in poi, il tuo computer si spegnerà automaticamente secondo le specifiche che hai selezionato.
I vantaggi dell'utilizzo dello spegnimento programmato
L'utilizzo dell'opzione di spegnimento programmato in Windows 11 può offrire una serie di vantaggi, tra cui: - Risparmio energetico: Lo spegnimento automatico del computer durante i periodi di inattività consente di risparmiare energia e ridurre i costi associati al consumo elettrico. - Efficienza energetica: Grazie allo spegnimento programmato, puoi ottimizzare l'efficienza energetica del tuo PC, garantendo che non rimanga acceso inutilmente quando non viene utilizzato. - Impatto ambientale ridotto: Riducendo il consumo energetico del tuo computer, contribuisci a ridurre l'impatto ambientale generato dall'utilizzo delle risorse energetiche. - Prolungamento della durata della batteria (per dispositivi portatili): Se stai utilizzando un laptop o un dispositivo portatile, lo spegnimento programmato può aiutarti a prolungare la durata della batteria, in quanto il computer si spegnerà automaticamente quando non viene utilizzato.
Utilizza Wise Auto Shutdown
Tumblr media
Nel caso in cui desideri eseguire il timer di spegnimento con uno strumento dotato di interfaccia grafica facile da usare, pensa a software dedicati. Wise Auto Shutdown è esattamente uno di questi. È possibile trovare facilmente il collegamento per il download nei browser Web e fare clic su Scarica ora . Con l'aiuto del sistema operativo, il processo è super veloce e hai una pratica applicazione sul tuo computer. Nell'interfaccia di questo software, tutto è chiaro con piccoli cerchi in cui puoi scegliere le attività desiderate e l'orario specifico. Ha anche un'opzione che può ricordarti dell'attività 5 minuti prima dell'esecuzione. Per terminare, fare clic su Avvia attività.
Conclusione
L'opzione di spegnimento sincronizzato in Windows 11 è uno strumento potente per ottimizzare l'efficienza energetica del tuo computer e ridurre l'impatto ambientale. Utilizzando questa funzionalità, puoi risparmiare energia, migliorare l'efficienza complessiva e contribuire a preservare l'ambiente. Segui i semplici passaggi descritti in questo articolo per configurare lo spegnimento programmato sul tuo PC Windows 11 e inizia a godere dei benefici che questa opzione offre.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Come utilizzare l'opzione di spegnimento programmato in Windows 11 per ottimizzare l'efficienza energetica Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
0 notes
kjhomqhan · 3 years
Text
XP-Pen Deco Pro tavoletta grafica: soluzione per un artista digitale per disegnare
XP-PEN Deco Pro tavoletta grafica: per scrivere appunti, e più per disegnare
Tumblr media
La tavoletta a penna del pacchetto completo:
La tavoletta grafica è stata consegnata molto rapidamente ed è arrivata prima della data di consegna effettiva. Il tablet viene consegnato in un'elegante custodia rigida bianca, quindi è ottimamente protetto durante la spedizione. Inoltre è inclusa una custodia protettiva per il trasporto con il logo XP-PEN, punte di ricambio per la penna, guida rapida, guanto, cavo di connessione USB e naturalmente la penna in un sacchetto di feltro.
C'è anche un guanto incluso (si adatta sia a destra che a sinistra e a mani grandi e piccole) che ho trovato molto sorprendente. E anche abbastanza punte di ricambio e sacchetti di feltro per la penna e le punte e un piccolo sacchetto per la tavoletta nel caso in cui la portiate con voi.
Contenuto Della Scatola: 1 x Tavoletta 1 x Stilo passivo senza batteria 1 x Porta penna 8 x Pennini di ricambio 1 x Cavo USB-C to USB 1 x Adattatore USB to USB-C 1 x USB to micro USB adattatore 1 x Guanto da disegno 1 x Guida veloce
Descrizione prodotto: La tavolette grafiche Deco Pro ha un'area di lavoro di 11 x 6 pollici. Realizzata con un involucro di alluminio e caratterizzata da una forma curva di soli 7 mm, che la rende liscia da usare ed elegante nell'aspetto. dando una tela più grande per le vostre creazioni. Dispone anche di 8 tasti di scelta rapida reattivi, dandoti accesso immediato a funzioni specifiche.
La tavoletta da disegno XP-PEN Deco Pro è dotata dell'innovativa interfaccia a doppia ruota che combina una ruota meccanica e una virtuale che permette di eseguire più azioni con una sola mano, è più facile e veloce che mai catturare, scrivere, disegnare e modificare. La rotella è dotata di un indicatore luminoso e di un livello di luminosità regolabile, permettendoti di rimanere immerso nella tua creazione anche in condizioni di scarsa luminosità.
Vengono forniti anche degli adattatori OTG (sia USB-C, sia micro USB) per poterla collegare su smartphone Android ed usarla anche con essi, oltre che con il PC.
Controlli e funzioni: Chiunque abbia mai voluto modificare un'immagine, ritagliare o ritoccare qualcosa su un PC sa quanto possa essere difficile. Con una tavoletta grafica, invece, puoi disegnare e modificare le immagini con una penna e la tua mano, proprio come su un pezzo di carta.
Un'altra cosa che inizialmente mi mancava rispetto alla Wacom tavoletta a penna era la possibilità di fare scroll dei contenuti premendo un tasto della penna e trascinandola, sulla XP-PEN Deco Pro tavoletta grafica ho assegnato un tastino della penna a emulare il tasto centrale del mouse, non fa lo scrolling su tutte le app, ma funziona su Krita e il browser, in ogni caso di solito faccio lo scroll con la rotella, che merita una menzione d'onore, usarla è quasi un esperienza onanistica tanto è scorrevole, molto comodo anche il mini touchpad, è possibile usarlo per controllare il puntatore oppure stile rotella, per inviare una combinazione di tasti o comando.
Ho impiegato un po' di tempo ad abituarmi, soprattutto a scrivere, ma poi nessun problema, la sensibilità alla pressione mi sembra buona, più controllabile rispetto alle mie Wacom Intuos tavoletta, l'unica critica che mi sento di muovere riguarda la punta che mi sembra avere più gioco laterale, nulla di grave.
Bene la presenza della USB-C lato tavoletta grafica, soprattutto perchè è possibile ruotare la tavoletta di zero, 90, 180 e 270 gradi (nessun problema quindi per i mancini), e la reversibilità dell'USB C consente di avere il cavo sempre rivolto nella direzione ottimale.
Tips: Consiglio la Small, sia per risparmiare qualcosina, sia perché è già una superficie più che sufficiente, che in altri marchi corrisponde alla Medium.
Penna: l'inclinazione della penna per me è fondamentale come gli 8 tasti programmabili, la funzione doppia rotella è di una utilità incredibile!
La XP-Pen Deco Pro supporta fino a 60 gradi di inclinazione! Risponde rapidamente e facilmente al modo in cui si muove naturalmente. La funzione di inclinazione offre anche transizioni più fluide e naturali tra le linee. E con lo stilo senza batteria A41, non sono mai richieste batterie o ricarica. Non ci sono cavi goffi per la ricarica e nessun costo aggiuntivo per una penna extra.
Deco Pro con fino a 8.192 livelli di sensibilità alla pressione, la Deco Pro ti offre controllo e precisione precisi. Crea linee sottili in un'esperienza fluida e incredibilmente naturale.
Deco Pro è dotata di un portapenna multifunzione per tenere al sicuro la tua penna e le punte della penna. Puoi usarlo come supporto per la penna o come custodia per tenere la tua penna al sicuro ovunque tu vada.
Prima di questa usavo una Wacom Tavoletta e una Intuos con connettività Bluetooth, ho deciso di cambiare dopo l'ennesimo blocco del driver Wacom, è un problema che ho da anni su due pc diversi e su entrambe le tavolette, non succede così spesso ma la via più comoda per uscirne è riavviare il pc quindi è parecchio fastidioso, e inoltre sperando di liberarmi di un altro bug che ho sempre avuto sulle Wacom: disegnando linee vicine in rapida successione spesso le estremità di queste linee vengono collegate, mi succede su tutti i programmi di disegno ed è particolarmente frequente mentre scrivo appunti, dovevo tenere una mano costantemente su ctrl+z per annullare i tratti che presentavano questo problema.
Ho risolto entrambi i problemi con questa XP-Pen Deco Pro Tavoletta Grafica, che si presenta ben costruita, solida, la penna è decisamente più grossa rispetto a quelle delle Wacom tavoletta grafica entry level, penso sia ispirata alla penna delle Wacom serie pro.
Driver: I Driver si scaricano dal sito web ufficiale e consentono di impostare i parametri maniera rapida e intuitiva.
I driver e il manuale si possono scaricare direttamente dal sito di XP-PEN, seguendo le facili istruzioni indicate sul bigliettino inserito nella confezione.
L'installazione è stata molto veloce e facile. Il download del driver sul sito del produttore è stato senza problemi. Basta selezionare il modello e il gioco è fatto.
È possibile assegnare una funzionalità specifica per ogni programma agli 8 tasti, alla rotella e al touchpad, mentre la funzione dei tasti della penna è assegnabile globalmente, così come la attivazione/disattivazione di Windows Ink che non è impostabile programma per programma, questa era la cosa che più mi preoccupava di questa tavoletta perchè Windows Ink mi ha sempre dato problemi, in particolare volendo usare la penna come periferica di puntamento, quindi lo disattivavo su tutti i programmi eccetto Krita, il programma di disegno che uso, dove era necessario per avere la sensibilità alla pressione.
Universalità e compatibilità: La tavoletta grafica è adatta sia per destrorsi che per mancini e può essere regolata di conseguenza. Tuttavia, posso immaginare che il cavo di collegamento potrebbe essere un po' fastidioso per i mancini perché questo corre in una direzione e non può essere altrimenti hinstecken.
La tavoletta grafica ha diversi pulsanti che possono essere assegnati liberamente e una ruota girevole, che è certamente molto pratica con un po' di pratica (8 pulsanti possono essere assegnati alla grande).
Il design a doppia ruota, crea un'esperienza migliorata per il design professionale. La nuova interfaccia utente combina una ruota meccanica e virtuale, eseguire più azioni con una sola mano.
XP-Pen Deco Pro Series è compatibile con Windows 7/8/10, Linux, MacOS X 10.10 e versioni successive, Android 6.0 e versioni successive e funziona con i principali software creativi tra cui Photoshop, SAI, Painter, Illustrator, Clip Studio, GIMP, Medibang, Krita, Fire Alpaca, Blender 3D e altro ancora.
Specificazione: Inclinazione: 60 gradi Penna: Stilo passivo senza batteria Sensibilità alla pressione: 8,192 Livelli Risoluzione: 5080 LPI Frequenza rapporto: ≧ 200 Cursore meccanico: 1 Ruota virtuale: 1 Tasti di scelta rapida: 8 Indicatore luminoso: 1 Precisione: ±0.01 pollice Altezza rilevazione stilo: 10 mm Tensione di alimentazione: DC 5V Tipo di interfaccia: USB Tipo-C
Accorgimento importante: - La XP-PEN Deco Pro Tavoletta Grafica arriva in una confezione curatissima, completa di pennini di ricambio e adattatori per l'uso con il cellulare(). La serie XP-Pen Deco Pro supporta la connessione con tablet e telefoni Android e funziona con la maggior parte dei software come, ibis Paint X, FlipaClip, Medibang, Autodesk Sketchbook, Zenbrush, Artrage e molti altri.
- I problemi con Windows Ink si sono confermati anche con questa tavoletta, Fortunatamente con questa tavoletta Krita funziona anche senza Windows Ink, rileva sia la pressione che l'inclinazione, quindi ho potuto disabilitarlo globalmente, e tutti i problemi sono scomparsi.
- Didattica distanza: Questo è un prodotto eccellente per questo periodo in cui l'apprendimento a distanza ha luogo.
Tumblr media
Conclusioni: spero in una durata che rispecchi le ottime impressioni avute fino ad ora ma da felice possessore della xp-pen tavoletta grafica sempre direi che non dovrebbero esserci problemi, complimenti per l'ottima tavoletta che è un'ottima lezione alle più blasonate e molto più costose concorrenti.
Le tavolette grafiche sono adatte a tutte le persone creative che amano disegnare e dipingere. Modificare le immagini è significativamente più facile che usare un mouse e una tastiera.
Eccellente sotto ogni punto di vista! Lavorarci è divertente! La tavoletta XP-PEN Deco Pro offre una soluzione semplice per un artista digitale per disegnare con la matita.
0 notes
neversaybook · 5 years
Text
eBook Reader: le app migliori
Tumblr media
Ormai coloro che leggono in digitale sono molti ed anche chi non vuole rinunciare alla carta sotto le dita alle volte non può evitare di rassegnarsi all'idea che un ebook, una volta ogni tanto, si può anche leggere. Non ho mai acquistato un ebook reader ma al contempo ho sempre prestato molta attenzione all'app utilizzata per la lettura, sia per evitare di danneggiare la vista con una luminosità troppo elevata sia in quanto ricerco sempre il massimo della funzionalità.
Questo articolo si propone come una guida per evitarvi di scaricare mille app (risparmiando tempo, denaro e qualche megabyte) prima di trovare quella perfetta per le vostre esigenze. 
Le caratteristiche da me ritenute di maggior importanza e che le app elencate rispecchiano, seppur con gradi diversi, sono:
• facilità di gestione dei file
• capacità di lettura dei metatag
• interfaccia grafica 
• regolazione della luminosità efficace
• prezzo
• possibilità di sottolineare/annotare citazioni
Moon+ Reader 
E' stata la prima app di cui mi sono servita e -dopo averne provate tante- sono tornata ad utilizzare proprio lei: Moon+ Reader, di cui ho acquistato la versione completa (il prezzo è sui 5 euro).
L'app gratuita è comunque fruibile in quanto gli annunci pubblicitari non sono invasivi durante la lettura. 
• leggera, occupa circa 39 MB della memoria interna del dispositivo 
• possibilità di importare automaticamente nuovi libri nella cartella principale selezionata, evitando così di dimenticarsi di aggiungere i romanzi appena acquistati
• facilità nel sottolineare le frasi che amo e nell'esportarle sotto forma di un unico testo. E' una funzione per me indispensabile ma sono consapevole però non essere importante per altri tipologie di lettore. 
• presenza delle Statistiche: nella Home dell'app compaiono i cambi pagine totali, le ore di lettura giornaliere, le parole lette al minuto... insomma, una chicca che rende più gustoso l'utilizzo!
Tumblr media Tumblr media
PocketBook Questo eBook Reader si presenta con una grafica gradevole, con toni chiari e caldi, e una visualizzazione dei libri che appare pulita. Rispetto a Moon+ Reader risulta più pesante (occupa circa 190 MB) dunque è adatta a coloro che hanno una memoria interna già sovraccarica. Un'altra pecca è la funzione "ISBN Scanner" non funzionante: se lo fosse stata sarebbe stata una feature che la distingueva dalla massa. • il menù durante la lettura appare centralmente ed è il più intuitivo tra tutte le applicazioni testate. La gestione dei comandi risulta così fluida e user friendly • le citazioni sottolineate sono facilmente esportabili in quanto, per ogni libro, è visualizzabile l'elenco di ciò che è stato evidenziato durante la lettura • molto personalizzabile: grande scelta del font, dimensione dell'interlinea, scelta dell'ampiezza del margine etc.
Tumblr media Tumblr media
ReadEra Questa applicazione è tra le meglio organizzate; fornisce al lettore la possibilità di catalogare, organizzare i libri e annotare in maniera intuitiva. Il costo della versione PRO è di 11 euro, ovvero circa il doppio rispetto a Moon+ Reader: personalmente mi trovo meglio con quest'ultima dunque non ho acquistato ReadEra. • la cosiddetta Kids Mode è una bella idea: la visualizzazione dei libri diviene solo grafica e per uscire da tale modalità bisogna risolvere un piccolo quesito di matematica (trovata divertente ma forse non così efficace) • permette l'apertura di archivi in formato ZIP • nella versione PRO è possibile visualizzare l'elenco dei romanzi presenti come copertine invece che sotto forma di elenco
Tumblr media Tumblr media
Bookari
E' l'app più curata graficamente, forse anche per questo va ad occupare circa 190 MB di memoria del dispositivo su cui viene installata. Ha un costo di 6 euro. 
L'inizializzazione non è così immediata; non è possibile selezionare una cartella da cui prendere automaticamente i libri ma è necessario selezionare manualmente i file a meno.
Ciò che entusiasma maggiormente di Bookari sono le svariate possibilità legate alle annotazioni; semplicemente tenendo cliccato sullo schermo si inizia ad evidenziare (sembra quasi di avere sotto le dita un libro ed un vero e proprio evidenziatore). 
Tutti gli elementi sottolineati, annotati ed evidenziati vanno a convergere nella sezione dell'applicazione chiamata "Note". 
Tumblr media
Per completare la visione di insieme vi elenco brevemente anche quelle app che NON consiglio:
• FBReader: benché occupi poco spazio nella memoria (30 MB) ha un'interfaccia utente poco funzionale arrivando ad assomigliare ad una pagina per sviluppatori. Al primo avvio non vi sono istruzioni per la gestione dell'app che sarebbero invece necessarie per evitare di provare casualmente i comandi. 
• Media365: la pubblicità risulta essere troppo invasiva, soprattutto durante la lettura. In aggiunta non è possibile inserire segnalibri e salvare citazioni a seguito della sottolineatura. 
Mi sembra corretto precisare che non ho acquistato la versione Premium perciò il mio parere è basato sulla versione gratuita. 
• eReader Prestigio: benché la lettura dei metatag vada a buon fine la maggior parte delle volte, la pubblicità è esageratamente presente e il software non risulta molto fluido
Tumblr media
from Blogger https://ift.tt/2vFWzZe
0 notes
gwallgaming · 6 years
Text
La nuova serie ThinkPad: un’esperienza mobile intelligente
Lenovo annuncia oggi a MWC Barcelona 2019 gli ultimi laptop professionali della serie ThinkPad: T490s, T490, T590, X390 e X390 Yoga. Tra i nuovi dispositivi presentati, i due laptop Lenovo 14w con Windows 10 Pro e Lenovo 14e Chromebook sono stati pensati per aumentare la produttività dei lavoratori che occupano posizioni di prima linea, a diretto contatto con i clienti; presentati inoltre il nuovissimo display portatile ThinkVision M14 con le cuffie X1 ANC, realizzati per massimizzare la produttività di chi lavora da remoto.
Progettati e costruiti secondo principi di resistenza e funzionalità, gli ultimi arrivati delle serie ThinkPad T e X portano avanti la tradizione di Lenovo di fornire agli utenti innovazioni e benefici che abbiano una ricaduta pratica sul loro lavoro. Gli ambienti lavorativi sono in continua evoluzione, e gli utenti aziendali hanno sempre più bisogno di dispositivi che siano davvero connessi tra loro e abbiano caratteristiche in grado di apportare un sostanziale beneficio alla produttività della tipica giornata lavorativa.
I più recenti laptop ThinkPad consentono di rimanere sempre online grazie alla connettività LTE-A Wireless WAN, di dormire sonni tranquilli grazie alla tecnologia di sicurezza ThinkShield leader nel settore e di godere di un’eccellente esperienza di uso sotto ogni punto di vista grazie al display ad alta definizione, al sistema audio immersivo Dolby AudioTM Premium e alla ormai leggendaria tastiera ThinkPad.
Tumblr media
ThinkPad X390 Yoga
Le serie ThinkPad T e X sfoggiano un design completamente rinnovato, con una serie di accorgimenti nella progettazione pensati per soddisfare il desiderio dell’utente finale di godere di un’esperienza d’uso sicura in mobilità. Tra questi:
Funzionalità ThinkShield come ThinkPad PrivacyGuard1 con PrivacyAlert e otturatore webcam fisico ThinkShutter2 disponibili sulla maggior parte dei modelli
Il nuovo BIOS ThinkPad con capacità di auto-rigenerazione
Connettività WWAN ad alta velocità per bande fino all’ordine dei Gigabit, grazie al modulo Fibocom L860-GL CAT16 LTE sul modello T490
Gli ultimi processori Intel® Wi-Fi 6 Gig+ sui modelli T490s, X390 e X390 Yoga
Doppio microfono con riconoscimento vocale fino a quattro metri di distanza e 360o di capacità
Display HDR con supporto Dolby Vision™ su tutta la serie T
Nuovo display Full HD 400 nit a bassa potenza disponibile sui modelli T490s e T490
I più recenti processori Intel® Core™ di ottava generazione
Con oltre 140 milioni di unità vendute ad oggi, ThinkPad si contraddistingue da sempre per la qualità della progettazione e l’eleganza del suo design, caratteristiche che gli sono valse la fiducia degli utenti per sicurezza e affidabilità e garantiscono un'esperienza in mobilità di alto livello. Per il 2019, Lenovo ha abbracciato i principi della connettività intelligente adottando una filosofia di progettazione interamente nuova. Analizzando tutti gli aspetti dell’esperienza d’uso, Lenovo si è infatti concentrata sulle innovazioni che davvero aggiungono valore.
Connettività universale, per essere sempre online
Una nuova generazione di utenti esperti di tecnologia sta entrando nel mondo del lavoro e desidera che la tecnologia viaggi di pari passo con il proprio stile di vita. Che si tratti di carichi di lavoro aziendale o di interazioni sui social media, questi utenti desiderano e hanno necessità di accedere alla rete ovunque e in qualsiasi momento.
Tutti i nuovi ThinkPad includono Wi-Fi ad alte prestazioni e funzionalità WWAN e LTE-A opzionali. ThinkPad T490 porta la connettività in roaming a nuovi livelli grazie al supporto LTE-A CAT16 con configurazione dell'antenna UltraConnect 4x4 per velocità fino all’ordine dei Gigabit e massima potenza del segnale. I modelli ThinkPad T490s, X390 e X390 Yoga dispongono inoltre della nuova tecnologia Intel® Wi-Fi 6 Gig+ con Bluetooth 5.1 per una connettività wireless Gigabit premium. Con un throughput più elevato e prestazioni migliorate in ambienti ad alta densità di dispositivi connessi, la produttività in mobilità è garantita per gli utenti che sceglieranno i laptop ThinkPad dotati di Intel® Wi-Fi 6 Gig+.
Sicurezza in qualsiasi luogo
Il mondo online è pieno di pericoli e minacce. Storie di violazioni di dati e identità rubate sono all’ordine del giorno. Gli utenti desiderano che le loro informazioni personali, identità e dati siano al sicuro. In una giornata tipo, un utente accederà al proprio laptop, magari parteciperà a una videoconferenza e forse esaminerà delle informazioni riservate. Per una protezione ottimale in qualsiasi luogo, Lenovo offre ThinkShield.
Ad esempio, il lettore di impronte digitali Match-on-Chip salvaguarda la riservatezza delle informazioni relative alle impronte digitali garantendo che l'immagine biometrica non lasci mai il chip, offrendo un'identificazione più sicura per gli accessi e le transazioni online.
ThinkShutter è un otturatore webcam fisico, disponibile sia per le webcam RGB che IR, in grado di proteggere gli utenti dai malintenzionati
ThinkPad PrivacyGuard attiva una protezione dello schermo con il semplice tocco di un tasto. PrivacyAlert, invece, avvisa se qualcuno sta cercando di curiosare alle spalle dell’utente.
Tumblr media Tumblr media
ThinkShutter & Lettore di impronte digitali Match-on-Print
Il BIOS ThinkPad è stato aggiornato, con significativi miglioramenti. Il più evidente è una nuova interfaccia utente grafica che lo renderà molto più facile da navigare. Sono stati apportati inoltre una serie di miglioramenti per la sicurezza e la gestibilità del BIOS basati su UEFI, in modo da fornire agli utenti e agli amministratori IT maggiori livelli di sicurezza e capacità di gestione.
Gli amministratori di sistema possono impostare la funzionalità supervisore remoto oppure ricorrere alle password di accesso privilegiato per una migliore sicurezza a livello di BIOS.
Possono inoltre limitare alcuni accessi, eliminare in modo affidabile tutti i dati dal disco rigido attraverso lo strumento Secure Wipe o gestire da remoto la distribuzione del sistema con avvio WiFi PXE o avvio HTTP.
Ma il dato più significativo è la funzione di auto-riparazione del nuovo BIOS, in grado di ripristinare buona parte del backup nel caso in cuo il BIOS dovesse essere corrotto a seguito di un attacco hacker. Questa nuova funzionalità è progettata per fornire ai clienti un BIOS più resiliente e per impedire agli hacker di infiltrarsi nel codice del firmware di livello più basso.
Tumblr media
Interfaccia grafica utente del nuovo ThinkPad BIOS – Le informazioni di sistema sono state nascoste privacy
Un’esperienza d’uso multisensoriale
Ciò che rende davvero unica l’esperienza d’uso di un computer è la possibilità di combinare il senso della vista con quello dell’udito. Durante la progettazione dei nuovi ThinkPad, i progettisti hanno convogliato tutte le loro energie nel creare laptop sottili e leggeri senza scendere a compromessi: i migliori display, audio e video spettacolari e la leggendaria tastiera ThinkPad.
Il display HDR da 500 nit con supporto Dolby VisionTM offre colori straordinari, contrasto e luminosità per un'esperienza visiva eccezionale. Il nuovo display FHD da 400 nit a bassa potenza utilizza invece la tecnologia LTPS (Silicio policristallino a bassa temperatura), per aumentare la luminosità con una maggiore durata della batteria.
Tumblr media
ThinkPad T490s con display opzionale Dolby Vision
Le videoconferenze in modalità VOIP spesso presentano problemi che spaziano da una qualità audio scadente, a voci incomprensibili e rumori di sottofondo. Nelle serie ThinkPad T e X, l’introduzione di due microfoni ad ampio raggio migliora significativamente la qualità delle chiamate, specialmente negli ambienti rumorosi, mentre Dolby AudioTM Premium migliora notevolmente la riproduzione sonora.
"Il processo di creazione dei laptop ThinkPad inizia con il dialogo con i nostri clienti", ha affermato Jerry Paradise, Vicepresident Lenovo Commercial Product Portfolio. "Insieme ai nostri progettisti, ci impegniamo a fornire per i nostri dispositivi un'esperienza d’uso intelligente basata su anni di know-how, con l'unico obiettivo di soddisfare gli utenti finali".
Largo ai dipendenti di prima linea
I dipendenti che lavorano prima linea sono figure fondamentali in diversi settori quali la vendita al dettaglio, l’hospitality, i viaggi e il settore manifatturiero, ma sono spesso trascurati quando si tratta di fornire loro un PC aziendale. Fornire ai dipendenti di prima linea dispositivi come i Lenovo Chromebook 14w e 14e, valorizza il loro lavoro e contribuisce al miglioramento della loro produttività. Progettato con in mente questo specifico segmento di forza lavoro, i Chromebook 14w e 14e di Lenovo, basati su processori AMD, sono stati realizzati specificamente per resistere all'usura di una giornata in officina o in negozio. Mettere la tecnologia a disposizione di tutti sul posto di lavoro non è mai stato così semplice ed economico.
Lenovo 14w con Windows 10 Pro
Tumblr media
Sicurezza, gestione e produttività integrate con Windows 10 Pro
Le performance del processore AMD A6-9220c
Sottile e leggero, 17,7 mm di spessore e 1,5 kg, con cover superiore in alluminio
Display Full HD da 14 pollici con IPS touch
Tastiera retroilluminata a prova di liquidi
Batteria da 57 Whr costruita per durare un'intera giornata
Accesso ai servizi Microsoft 365 per i lavoratori di prima linea3
Lenovo 14e Chromebook
Tumblr media
Le performance del processore AMD A4-9120c
Soli 17,7 mm di spessore e 1,4 kg di peso, con cover superiore in alluminio
Display Full HD da 14 pollici con IPS touch
Tastiera retroilluminata a prova di liquidi
Batteria da 57 Whr costruita per durare un'intera giornata
Console Google Admin e G Suite
Accessori smart per i lavoratori fuori sede
Il nuovo monitor ThinkVision M14 offre una semplice soluzione di visualizzazione mobile per poter usufruire di maggiore spazio su schermo anche mentre si è in movimento, consentendo agli utenti di condividere contenuti con colleghi e clienti. Entrambe le porte USB-C possono essere utilizzate come ponte quando sono collegate alla rete elettrica, e possono sia caricare il laptop sia semplicemente collegarlo come secondo schermo. Il display ultrasottile Full HD da 14 pollici (4,6 mm) offre immagini vivide con luminosità a 300 nit e include un supporto regolabile in altezza per un maggiore comfort visivo. Con soli 595 grammi di peso, ThinkVision M14 è il compagno perfetto per chi vuole viaggiare leggero.
Le cuffie X1 ANC, ottimizzate professionalmente da Dolby per i sistemi Lenovo, offrono funzionalità audio avanzate e funzionalità di cancellazione del rumore. In collaborazione con Synaptics AudioSmart sono stati ideati sei microfoni ibridi con microfono ANC ed ENC. La cancellazione attiva del rumore (ANC) riduce i fastidiosi rumori di sottofondo, mentre la cancellazione elettronica del rumore (ENC) filtra i rumori di sottofondo, consentendo agli utenti di collaborare in modo chiaro e professionale e di utilizzare i comandi vocali dell'assistente digitale in ufficio o in viaggio. Le cuffie possono essere utilizzate senza fili tramite Bluetooth 5.0 o collegate e caricate tramite USB-C. Il design pieghevole consente una facile conservazione e trasporto.
Prezzi e disponibilità
Prezzi e disponibilità per il mercato italiano saranno comunicati in seguito.
1 ThinkPad PrivacyGuard è disponibile sia sui nuovi T490s, T490 e X390, sia sui più recenti ThinkPad X1 Carbon e X1 Yoga
2 ThinkShutter otturatore webcam fisico è disponibile su tutti i modelli di laptop ThinkPad che includono webcam RGB e IR
3 I servizi Microsoft 365 potrebbero essere soggetti ad abbonamento
4 Prezzi e disponibilità possono essere soggetti a modifiche e alla configurazione del paese locale
0 notes