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#rivoluzione tecnologica
personal-reporter · 6 months
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Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer: la nascita di una leggenda
1° aprile 1976: in un garage di Cupertino, California, due Steve – Jobs e Wozniak – danno vita ad una rivoluzione che cambierà per sempre il mondo della tecnologia. Nasce la Apple Computer, un’azienda destinata a diventare un colosso globale e a dettare legge nel settore dell’informatica e dell’elettronica di consumo. Continue reading Steve Jobs e Steve Wozniak fondano la Apple Computer: la…
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aitan · 1 year
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Più alimenteremo il senso critico e l’intelligenza umana e reale delle nuove generazioni, meno ci sarà di che preoccuparsi dell’intelligenza artificiale.
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technewssocial · 1 year
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Stazioni radio e tecnologia, con Gabriele Gobbo e Cristian Comelli - 168
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo e Cristian Comelli ci conducono nel vibrante universo delle stazioni radio, esaminando come le tecnologie emergenti stiano trasformando questo settore in continua evoluzione. L’FM, pur mantenendo il suo ruolo fondamentale nella comunicazione, si arricchisce di elementi innovativi come il web, lo streaming e i social network, creando un’esperienza di…
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canesenzafissadimora · 7 months
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Quando un uomo sa di non poter avere
una donna, si comporta spesso in due modi.
Il primo è triste e vile, la scredita, inventa sciocchezze con gli amici e attua meccanismi di difesa spoetizzanti.
I complessi d’inferiorità generano mostri.
Il secondo sta nel continuare comunque
a considerarla una meraviglia, perché riconoscere la bellezza non significa
che ci appartenga.
Allora un uomo della seconda specie si accontenta di passeggiare insieme a lei
ed è felice soltanto per la percezione che gli altri hanno di loro insieme.
A tutti sembrava che loro stessero insieme. Si erano seduti a un tavolino all’ombra,
di fronte al mare.
Lui le aveva portato i suoi regali e l’unica cosa che poteva dare un senso ai suoi vuoti era vederla sorridere.
Lei d’improvviso disse: “Siamo stati fortunati, guarda che bella giornata oggi!”.
Lui in realtà non sperava che le cose potessero cambiare, ci aveva sperato per poco, poi non più, vinto dall’idea che le obiezioni di lei fossero sensate e sufficienti da non poter far altro che prendere coscienza della sua ferrata determinazione.
Nell’era della rivoluzione tecnologica spiava
il futuro e si vedeva comunque da solo,
a metà fra il desiderio estremo e la sua negazione.
Lei era l’unica donna a spegnere completamente le sue difese,
era disarmante e con la freschezza
splendida della sua età mista a una saggezza spiazzante.
Le persone li guardavano, e lui iniziò
a osservarsi da fuori, con occhi esterni,
e il fatto che sembrassero due perfetti innamorati, seduti in quel posto preciso,
con addosso gli sguardi buoni degli altri,
lo rese d’improvviso immensamente felice.
Lei era viva, qualcuno l’aveva messa lì
per essere guardata, lei era una fortuna
per l’umanità.
Lei era nata dall’amore del mondo per la vita.
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Massimo Bisotti
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steelthroat · 8 months
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If you like steel so much recite the wikipedia steel page? /j
Ah shoot so ahem ahem:
ACCIAIO:
L'acciaio è una lega ferrosa composta principalmente da ferro e carbonio, quest'ultimo in percentuale non superiore al 2,06%; oltre tale limite, le proprietà del materiale cambiano e la lega assume la denominazione di ghisa.
STORIA
Nel corso della storia, l'acciaio è sempre stato impiegato in modo assai versatile. Tale materiale è stato indispensabile per l'innovazione tecnologica di tutto il mondo. Infatti, senza la sua disponibilità e il suo basso costo, la rivoluzione industriale non sarebbe stata possibile. Col passare del tempo, le tecniche di produzione dell'acciaio sono state perfezionate.
Al giorno d'oggi, esistono molteplici tipologie di acciai, ciascuna relativa a diverse esigenze progettuali e di mercato...
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thegodhand7 · 8 months
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Ieri sera riflettevo sulle crisi esistenziali quindi ve ne racconto una, ma è una cosa così sopra tutto che la soluzione logica di sbattersene il cazzo prevale qualsiasi altra azione interna del mio cervello e alla fine la crisi non ce l'ho mai. Pensate a quanto è meravigliosa e straordinaria la vita. A tutte le forme di vertebrati, di invertebrati, di piante (mi scusino i botanici per l'inappropriata tassonomia), a tutte le cellule che ci sono. C'è vita, anche se semplice, pure nei luoghi più impensabili del pianeta. È una forza che da quando è nata non ha mai perso la sua fiamma, che si è plasmata sulle regole che guidano questo universo e su tutti i processi che la influenzano in questo mondo. In tutto questo marasma siamo poi nati noi, il nostro cervello è diventato più grosso e abbiamo acquisito capacità  quasi infinite. Sul nostro pianeta siamo gli unici che hanno sviluppato una coscienza, una ragione (o come la si vuole chiamare). Abbiamo creato civiltà per rendere più semplice il vivere in branco. Abbiamo esplorato le terre, costruito, e scoperto tantissime cose. Abbiamo dati nomi, catalogato e studiato le altre forme di vita con cui condividiamo questo spazio. Siamo un unicum qui. Ma quanto sarebbe, boh, triste se fossi un unicum non solo qui ma ovunque?
È triste perchè tutta questa bellezza la possiamo percepire e apprezzare solo noi.
È triste perchè qualora mandassimo tutto in malora avremmo danneggiato il bene più grande e prezioso di tutto.
È triste perchè prima o poi la nostra stella finirà il suo ciclo 'vitale' e senza di essa, la vita qui scomparirebbe. E se fossimo soli, di noi e degli altri qui non rimarrebbe traccia. Ma forse la vita per come la conosciamo noi non esisterà già più prima che il sole si spenga.
Se noi, nello specifico, fossimo un unicum nell'universo sarebbe triste.
Si okay, esiste l'equazione di Drake, una funzione matematica che permette di avere una stima del numero delle possibili civiltà intelligenti che possono evolversi nello spazio, che considera la durata media di una possibile civiltà, il tempo di formazione di nuove stelle, i pianeti associati a queste stelle, la probabilità che si sviluppi vita ecc ecc ecc. Ci sono tante ipotesi che cercano di risolvere il paradosso di Fermi e noi non abbiamo altro che congetture.
La vita per come la conosciamo noi esiste da quasi 4 miliardi di anni. Secondo delle stime l'universo esiste da 14 miliardi di anni. C'è voluto quasi un terzo del tempo di vita dell'universo per arrivare ad avere una civilizzazione. Se prendiamo i sumeri come "prima civiltà", ci sono voluti poco più di 5000 anni per la rivoluzione scientifica. Facciamo 5800 anni per la rivoluzione tecnologica. Dopo quasi 6 mila anni abbiamo iniziato ad esplorare il nostro sistema solare. Sembra una marea di tempo ma comparato ai 4 miliardi di anni non è niente, uno sbattito di palpebre. Se la fuori esistessero altre forma di vita intelligenti, dotate di raziocinio, perchè non le abbiamo trovate? Se a noi sono serviti 6000 anni per iniziare a farlo, perchè non abbiamo trovato segni nello spazio? Forse i segnali arrivano ma non riusciamo ad interpretarli?
Da un punto di vista probabilistico, è difficile che noi siamo l'unicum nell'universo. Ma considerando tutte le variabili e tutte le costanti, tutte le sequenze di eventi e combinazioni di processi che hanno fatto si che si generasse vita e poi vita intelligente, sembra altrettanto poco probabile che la fuori ci sia qualcuno come noi.
Sarebbe triste essere soli, ma dall'altro lato della medaglia, quanto può essere malinconicamente speciale quello che siamo? Quello che abbiamo qua? Quello che possiamo vedere tutti i giorni uscendo di casa e andando in un bosco o camminando su una spiaggia?
Potremmo essere l'unicum, tanto vale godersi il viaggio
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alkalineblues · 1 year
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gregor-samsung · 2 years
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“ [Lo zar] Pietro lanciò la Russia in una gara tecnologica con l’Occidente, gara che la Russia sta ancora sostenendo. La Russia non ha mai potuto concedersi un riposo perché l’Occidente ha avuto in continuità nuovi scatti. Per esempio, Pietro e i suoi successori del secolo diciottesimo portarono la Russia all’altezza del mondo occidentale di allora, tanto da mettere la Russia in grado di battere nel 1709 gli invasori svedesi e nel 1812 gli invasori francesi; ma nella rivoluzione industriale del diciannovesimo secolo, l’Occidente si lasciò indietro ancora una volta la Russia dimodoché nella prima guerra mondiale la Russia rimaneva sconfitta dagli invasori occidentali tedeschi come due secoli prima lo era stata dai polacchi e dagli svedesi. L’attuale governo autocratico comunista poté soppiantare lo zarismo in Russia in seguito alla sconfitta che la tecnologia industriale occidentale aveva inflitto alla Russia nel 1914-17; e allora il regime comunista si accinse a rifare per la Russia, dal 1928 al 1941, quello che Io zar Pietro aveva fatto circa 230 anni prima. Per la seconda volta nel capitolo moderno della sua storia la Russia fu costretta da un governatore autocratico a una marcia forzata per mettersi a pari di una tecnologia occidentale che ancora una volta aveva preceduto la sua; e il tirannico indirizzo di occidentalizzazione tecnologica seguito da Stalin finì per essere giustificato, come quello di Pietro, dalla prova del campo di battaglia. La rivoluzione tecnologica comunista in Russia sconfisse gli invasori tedeschi nella seconda guerra mondiale come la rivoluzione tecnologica di Pietro aveva sconfitto gli invasori svedesi nel 1709 e francesi nel 1812. E poi, pochi mesi dopo il completamento della liberazione russa dall’occupazione occidentale tedesca (1945), gli alleati occidentali americani della Russia sganciavano sul Giappone una bomba atomica che annunciava l’erompere di una terza rivoluzione tecnologica occidentale. Così oggi per la terza volta la Russia si trova a dover fare una marcia forzata per portarsi alla pari di una tecnologia occidentale che per la terza volta l’ha fulmineamente distanziata. Il risultato di questo terzo evento della perpetua competizione fra Russia e Occidente è ancora nascosto nel futuro; ma è già chiaro che questo rinnovarsi della gara tecnologica è un’altra delle serissime difficoltà che intralciano i rapporti fra queste due società ex-cristiane. “
Arnold J. Toynbee, Il mondo e l'occidente, con una nota di Luciano Canfora, traduzione di Glauco Cambon, Sellerio (collana La memoria n° 268), 1993²; pp. 18-20.
[1ª Edizione originale: The World and the West, (Oxford University Press, 1953) edizione della Reith Lecture (programma culturale annuale della BBC radio) tenuta da Toynbee nel 1952]
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vorticimagazine · 7 days
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Intelligenza artificiale, intelligenza analogica e umanesimo digitale
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Vortici.it vi propone un contributo di riflessione davvero interessante, curato da AIDR, riguardante il mondo del digitale e la sua evoluzione nei suoi aspetti positivi e negativi. In questo mondo, siamo immersi in maniera talmente inconsapevole che, a volte, o non siamo in grado di porci degli interrogativi o semplicemente, li riteniamo superflui perché il mondo va così. Ovviamente non è una colpa. In ogni caso, riflettere non fa mai male perché alimenta lo spirito critico, aiutandoci a leggere i tempi che viviamo. Intelligenza artificiale, intelligenza analogica e umanesimo digitale di Vito Coviello(Socio Fondazione AIDR – Responsabile Osservatorio Tecnologie Digitali nel settore dei Trasporti e della Logistica) La tecnologia è stata applicata in costante evoluzione, partendo dai più semplici manufatti per arrivare alla rivoluzione industriale del 18° e 19° secolo, sino all’era della robotica e dell’intelligenza artificiale dei nostri giorni. Il lungo percorso della ricerca del benessere non è stata solo una storia di successi, tanti sono stati i fallimenti e gli errori. L’evoluzione tecnologica è stata anche contraddistinta da guerre e sopraffazioni, dallo sviluppo di strumenti di distruzione di massa e dal costante danneggiamento dell’ambiente di cui siamo oggi siamo anche consapevoli e responsabili. Il nostro pensiero analogico ci ha consentito anche di proiettarci nel futuro e molti racconti di fantascienza hanno anticipato di decenni le rivoluzioni del mondo scientifico. Nel 1942 Isaac Asimov pubblicò il primo racconto del Ciclo della Fondazione e avviò la scrittura contemporanea del Ciclo dei Robot con cui rivoluzionò il mondo scientifico, ispirando anche futuri scrittori di romanzi di fantascienza. Le storie dei robot positronici e i romanzi degli spaziali del ciclo dei robot hanno affascinato intere generazioni: i tecnici robotici utilizzati per coadiuvarci nel lavoro quotidiano e nel ciclo produttivo, sono diventati realtà anni dopo. Anche le esplorazioni spaziali, che tanto hanno fatto sognare, sono passate dalla fantascienza alla realtà quotidiana e oggi stiamo progettando il turismo spaziale che ci porterà prima o poi anche su Marte. È ora il tempo dell’intelligenza artificiale: la più pericolosa secondo alcuni, il vero cambio di prospettiva tecnologica secondo tanti altri. Adottando un approccio pragmatico, occorre essere consapevoli che non si può fermare il progresso, ma ogni sforzo deve essere rivolto alla migliore gestione del cambiamento. L’intelligenza artificiale renderà superflui milioni di posti di lavoro: si stimano centinaia di milioni di posti di lavoro in meno a livello globale solo con la piena applicazione dell’intelligenza artificiale generativa. A differenza del passato questa volta a farne le spese sono anche i colletti bianchi dalle alte retribuzioni: le chatbot li stanno sostituendo con l’apprendimento automatico. Ma l’impatto dell’intelligenza artificiale è trasversale a quasi tutti i cicli di progettazione e di produzione, non solo a quelli dove già supera gli esseri umani in determinati compiti. Certo i settori inizialmente più esposti sono proprio quelli che si basano sulla scrittura e sulla programmazione: per citarne solo alcuni, i servizi assicurativi, il telemarketing, i servizi legali; ma l’applicazione dell’AI si è già estesa e continuerà ad estendersi agli altri settori. La gestione di un cambiamento che sta avendo impatti così forti non può essere casuale e disorganica, occorre un metodo condiviso a livello globale. Il metodo dell’umanesimo digitale è quello applicato per pensare alla tecnologia come una occasione per migliorare la nostra vita. Ci troviamo di fronte alla necessità di adottare un nuovo umanesimo digitale, adeguando le regole, non i principi di base su cui esso si fonda: è la vita dell’uomo che deve basarsi sui reali bisogni e nel rispetto dell’ambiente, in contrapposizione alla logica del “tutto e subito” dove non si bada agli impatti negativi che generiamo a tutto ciò che ci circonda, noi stessi inclusi. Scopri la nostra rubrica Tecnologia   Immagine di copertina: AIDR Read the full article
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scienza-magia · 2 months
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Il mercato dell'argento non è solo gioielleria
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La rivincita dell’argento grazie a bende, cerotti e unguenti. La domanda speculativa segue quella dell’oro ma per ottenere gli stessi risultati finanziari ne serve molto di più. Oggi una buona quantità si ottiene come sottoprodotto di altre miniere che estraggono piombo, zinco e rame. Con la scoperta dell’America e delle grandi miniere d’argento di Messico e Perù (in particolare quella di Potosì, oggi in Bolivia) nasce il terzo grande polo di produzione, dopo quello delle miniere dell’Europa centrale (soprattutto la miniera di Johachimsthal) e il bacino giapponese, con la grande miniera di Iwami Ginzan. Queste tre regioni esportano argento verso Paesi che sono vere e proprie spugne, in particolare la Cina, l’India e alcuni Paesi del Medio Oriente e dell’Europa occidentale. Il galeone di Manila, che collega Acapulco con le Filippine (appena conquistate dalla Spagna) a partire dell’ultimo quarto del XVI secolo trasporta soprattutto argento messicano e peruviano destinato alla Cina. E con questo argento «americano» la Spagna finanzia lo splendore del suo Siglo de oro e le guerre di Carlo V e di Filippo II, all’epoca noti come i due imperatori della guerra. Ogni anno i portoghesi organizzano il viaggio della Nau de Goa, la caracca che trasporta l’argento comprato a Nagasaki verso Lisbona, facendo scalo a Goa. I flussi d’argento permettono di riequilibrare quelli delle merci e di mettere in ordine gli ammanchi nei bilanci commerciali per almeno quattro secoli. L’abbandono del bimetallismo nel decennio 1870-1880 ridimensiona il ruolo dell’argento e ha due conseguenze molto importanti: è una concausa della grave crisi economica mondiale del 1873-96 perché le monete asiatiche (India, Cina e Giappone, in primo luogo) subiscono una svalutazione brutale e i prezzi dei prodotti di queste regioni esercitano una forte concorrenza su quelli dell’Europa e degli Usa; in secondo luogo l’argento resta confinato alla domanda della gioielleria, la domanda industriale non è ancora così forte e quella per la fotografia decolla solo a partire dall’inizio del XX secolo. Several silver bars produced at the Swiss factory Argor-Heraeus - is one of the world’s largest processors of precious metals as well as ingots and coins of other manufacturers on wood texture background. Sarà la rivoluzione nell’industria fotografica a cambiare ancora una volta gli equilibri sul mercato dell’argento che beneficia largamente della rivoluzione tecnologica nell’elettronica e nell’informatica, dove l’impiego di questo metallo diviene strategico. Martha Mine, nella provincia di Santa Cruz, in Patagonia, che detiene il record mondiale nella classifica delle miniere d’argento con i più elevati tenori con quasi 5000 grammi di metallo puro per tonnellata estratta, è un’eccezione. La media del tenore delle dodici più grandi miniere mondiali è sceso da 500 grammi a tonnellata del 2007 a 300 nel 2016 e il trend si conferma, secondo le ultime stime che parlano di 200. Solo il rialzo dei prezzi dell’argento ha permesso di mantenere la produzione elevata, dopo lo shock del 2013, quando i prezzi scivolarono in misura tanto evidente da spingere le imprese a sfruttare intensamente i filoni più ricchi per non perdere posizioni sul mercato. Dei maggiori produttori d’argento soltanto sei estraggono il metallo da miniere d’argento (metallo primario) e rappresentano il 30% dell’offerta. Una buona quantità di metallo bianco si ottiene come sottoprodotto di altre miniere che estraggono soprattutto metalli di base (34,4% piombo/zinco, 22% rame) e oro (12,5%). Sovente l’argento è combinato con zolfo, arsenico, antimonio, clorati e l’estrazione si compie per elettrolisi o amalgamazione, tecnica ormai abbandonata a causa dei costi e soprattutto della tossicità del mercurio. L’argento è molto usato in campo elettrotecnico ed elettronico, soprattutto nei Paesi asiatici. Circa l’11% della domanda industriale (il 4,5% di quella totale) viene dall’industria metallurgica per la produzione di ottoni, bronzi speciali e leghe per saldatura. Restano consistenti gli usi in gioielleria (circa il 32% della domanda totale); il consumo dell’industria fotografica si riduce ancora, ma resta importante per il settore della diagnostica medica, anche se ormai molte analisi sono realizzate con tecniche numeriche. E la medicina e la chirurgia utilizzano molto argento nelle bende, nelle garze, nei cerotti e nelle creme per curare ferite e ustioni gravi. La domanda speculativa del metallo bianco segue quella del metallo giallo, ma per ottenere gli stessi risultati finanziari serve molto più argento. Gli investitori/speculatori seguono attentamente l’evoluzione della ratio fra i prezzi dell’oro e dell’argento: i prezzi dell’oro sono 60-80 volte quelli dell’argento, con punte speculative molto decise. Nell’antichità il rapporto oscillava fra 10 e 15 once d’argento per una d’oro. E in questa lunga storia ci sono due momenti eccezionali. L’Egitto dei faraoni disponeva di molto oro e di poco argento e in certi casi i due metalli avevano lo stesso prezzo; allora i mercanti fenici compravano l’argento dalle miniere spagnole a un prezzo di 5-10 once d’argento per un’oncia d’oro e lo rivendevano in Egitto a parità. Lo stesso arbitraggio veniva fatto dai mercanti veneziani e soprattutto genovesi sul mercato di Caffa e nel Mar Nero, quando i mercanti mongoli offrivano un’oncia d’oro (dello Yunnan) per comprare 7-8 once d’argento dai mercanti italiani che con un’oncia d’oro cinese ottenevano più di 12 once d’argento spagnolo… Read the full article
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etgroupit · 2 months
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Scopri la rivoluzione tecnologica tedesca con il Klayzer GR Pro, la soluzione perfetta per esplorare profondità fino a 20 metri. Questo dispositivo offre cinque avanzati sistemi di rilevamento, inclusi un sistema a lunga distanza per individui, un sistema per due persone opposte, oltre a sistemi per la ricerca profonda di metalli e vuoti, un sistema di ricerca superficiale e il sistema Pinpointer. Goditi una garanzia di 3 anni e affidati alla qualità di questo prodotto fabbricato in Germania.
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newsnoshonline · 3 months
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L'intelligenza artificiale sta arrivando in medicina, ma ha ancora molto da imparare L’intelligenza artificiale in medicina: attualità e prospettive future Il redattore capo Nancy Shute esplora l’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore medico, sottolineando le potenzialità e le sfide da affrontare per migliorare gli standard di cura. La rivoluzione tecnologica nella sanità L’introduzione dell’intelligenza artificiale rappresenta una svolta epocale nel campo della medicina, offrendo nuove possibilità diagnostiche e terapeutiche. Le potenzialità della tecnologia L’utilizzo dell’IA consente di analizzare enormi quantità di dati in tempi brevi, facilitando la diagnosi precoce di patologie e personalizzando i piani di trattamento. Sfide da superare Nonostante i progressi, l’intelligenza artificiale deve affrontare sfide cruciali, come la garanzia della
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bacettobistrot · 3 months
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IA, Robot e cucina: la rivoluzione tecnologica nel ristorante e nella cucina.
La sala del ristorante è gestita da un robot e in cucina l’IA prepara i piatti, la rivoluzione tecnologica nei ristoranti del mondo. Cucine automatizzate. L’intelligenza artificiale gestisce la preparazione dei piatti, il dosaggio degl’ingredienti e i tempi di cottura. Dei bracci robotici eseguono i movimenti ripetitivi come la preparazione di salse, sughi o risotti. Lo chef , se presente,…
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asc27 · 3 months
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"GIADA: GENERATION AI", IL CONTEST PER LE MIGLIORI TESINE SULL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
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"I ragazzi di oggi sono pigri, sempre online a guardare video inutili. Non hanno voglia di studiare, non leggono nemmeno più". Queste sono solo alcune delle frasi che sentiamo spesso rivolte ai giovani di oggi, ma in realtà anche noi, in passato, siamo stati oggetto di critiche simili, sebbene con motivazioni diverse a seconda delle generazioni e non necessariamente a ragione: una volta era la musica troppo eversiva, poi i videogiochi, poi Internet e oggi TikTok. Ma davvero i ragazzi di oggi sono così disinteressati? O sono semplicemente cambiati i modi di fruire la cultura?
In ASC27, invece, abbiamo sempre avuto grande fiducia nei giovani. Crediamo che spesso si tratti solo di trovare il modo giusto per far emergere le loro qualità. E perché basarsi solo sul curriculum o sui percorsi accademici, master inclusi? Il talento cresce progressivamente, prendendosi il proprio tempo. E quale miglior luogo per cercarlo se non nelle scuole, dove tutti abbiamo cominciato?
Per questo abbiamo deciso di lanciare on line un contest a tema sull’Intelligenza Artificiale, per scoprire come gli studenti delle medie di primo e secondo grado percapiscono l’avvento di questa rivoluzione tecnologica. L’idea è nata grazie ad amici che hanno voluto condividere con noi le tesine scolastico dei loro figli,  suggerendoci anche il nome del contest, ispirato alla prima ragazza che abbiamo avuto il piacere di leggere: Giada.
Oggi lanciamo "gIAda: Generation AI", il nostro contest per raccogliere le migliore tesine sull'Intelligenza Artificiale. Le preferite dal pubblico saranno premiate con la creazione di un contenuto completamente nuovo, realizzato con l’ausilio della nostra Intelligenza Artificiale!
Invitiamo tutti i ragazzi e i genitori a inviare il loro lavoro, a votare la tesina preferita e a condividerla sui social con l'hashtag #gIAdaGenerationAI. La scadenza per l'invio delle tesine è il 25 luglio!
Vi aspettiamo numerosi qui: https://asc27lab.com/come-funziona-il-contest-giada/
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carmenvicinanza · 3 months
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Claudia Sheinbaum. La Presidenta
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“Per la prima volta in 200 anni di Repubblica, diventerò la prima donna presidente del Messico. Non sono qui da sola, sono qui con tutte. Sono con le eroine che ci hanno regalato la patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti“.
Claudia Sheinbaum Pardo è la Presidenta del Messico dal 2 giugno 2024.
Conosciuta anche come la Doctora per le sue brillanti credenziali accademiche, è una fisica con un dottorato in ingegneria energetica. È stata un’autrice del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, vincitore del premio Nobel per la pace.
Ha scritto articoli e libri su energia, ambiente e sviluppo sostenibile, vanta un’importante attività politica, il suo primo ruolo pubblico è stato come Ministra dell’Ambiente di Città del Messico.
 Nel 2018 è stata inserita nella lista delle 100 donne della BBC.
Nata a Città del Messico il 24 giugno 1962, da Carlos Sheinbaum Yoselevitz, ingegnere chimico e Annie Pardo Cemo, biologa e professoressa emerita della Facoltà di Scienze dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM).
Cresciuta in una famiglia ebrea laica, i nonni erano arrivati in Messico da Bulgaria e Lituania.
I suoi genitori hanno partecipato attivamente al movimento del 1968, crescendola in un ambiente con grandi stimoli intellettuali e politici.
Quando studiava fisica all’UNAM è stata nel Consiglio Studentesco, gruppo poi diventato il movimento giovanile fondatore del Partito Messicano della Rivoluzione Democratica (PRD). Attivamente impegnata nei movimenti di solidarietà con le lotte operaie e contadine, ha partecipato alle rivendicazioni per l’istruzione gratuita.
Nel 1982 ha anche fatto campagna elettorale per Rosario Ibarra, la prima donna candidata alle elezioni presidenziali in Messico e figura di spicco nella difesa dei diritti umani nel Paese.
Dopo la laurea, conseguita nel 1989, ha ottenuto un dottorato di ricerca in ingegneria energetica e fisica a Berkeley, in California, analizzando l’uso dell’energia nei trasporti del Messico e pubblicando studi sull’uso energetico degli edifici nel suo paese.
Negli anni Novanta, ha contribuito allo sviluppo di metodologie che hanno permesso alle autorità di Città del Messico di misurare l’inquinamento e definire misure per contrastare l’emergenza ambientale.
Nel 1999 ha ricevuto il premio di miglior giovane ricercatrice in ingegneria e innovazione tecnologica.
Il 20 novembre 2000 è entrata a far parte del gabinetto del Capo del governo di Città del Messico Andrés Manuel López Obrador diventando Segretaria dell’Ambiente di Città del Messico fino al 2006.
Nel 2015 è diventata sindaca di Tlalpan – una delle aree in cui suddivisa amministrativamente Città del Messico. Ha lasciato l’incarico due anni dopo per sostenere la campagna presidenziale di Obrador e costruire la propria candidatura a sindaca di Città del Messico, dove è stata eletta nel 2018, prima donna a ricoprire l’incarico.
Al governo della capitale messicana ha portato avanti progetti importanti in campo scientifico, avviando la costruzione del più grande impianto fotovoltaico urbano del mondo, un’opera da circa 40 milioni di dollari che punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica di 11.400 tonnellate all’anno. La sua amministrazione ha anche creato la prima rete di autobus elettrici a transito rapido della città e dell’America Latina.
È stata nominata per il premio World Mayor 2021 in Nord America, dalla City Mayors Foundation per la sua gestione della pandemia di COVID-19 in Messico.
Candidata della coalizione Insieme faremo la storia, lo slogan della sua campagna elettorale è stato “Per il bene di tutti, prima i poveri”.
Ha vinto con una schiacciante maggioranza, il 58,8%. È stata la presidente più votata di sempre in un Paese notoriamente machista.
Il suo compito è immane: portare sicurezza in uno dei Paesi più violenti al mondo, dove oltre 30 candidati sono stati uccisi solo durante i tre mesi di campagna, gli omicidi sono duplicati negli ultimi sei anni, 100mila persone sono scomparse e dove ogni giorno si consumano 10 femminicidi. Per farlo deve affrontare i cartelli narcos e politici corrotti che spesso vengono dalle sue stesse fila.
Determinata e combattiva, saprà affrontare queste complicate sfide.
Noi facciamo il tifo per lei!
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sergio-cosmai · 4 months
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Panoramica sulle Nuove Tecnologie nelle Scarpe da Corsa
Negli ultimi anni, le scarpe da corsa hanno subito una vera e propria rivoluzione tecnologica. Grazie alle innovazioni nel design, nei...
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