Tumgik
#la-generica
antimnemonic · 2 years
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ya lo vez, la vida es así
tu te vas y yo me quedo aquí
llovera, y ya no seré tuya
sere la gata BAJO LA LLUVIAAAAAAAAA
y maullaré
por
ti.
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omarfor-orchestra · 1 year
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Vabbè li faccio lo stesso il banco di Simone è vuoto per la ~trasferta~ e il banco di Manuel si avvicinerà inevitabilmente a quello di Nina ma hear me out. Lo fa perché Simone durante quella trasferta fa lo stronzetto e gli manda un selfie aftersex come aveva fatto lui in this essay I will-
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oncloudatlas · 6 months
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i cannot shut up today but thoughts thoughts thoughts
pensando al fatto che state tutti strappandovi i capelli, chiusi sui social a lamentarvi di come la campagna promozionale di questo album faccia schifo al cazzo, sia deludente, sia inutile, non ci sia e blablabla and i'll be honest? io sono qui A SPISCIARMELA
a prescindere dal fatto che considerato cosa questo album probabilmente significa per lei, la pressione che ha addosso dopo,,, well,,, la rottura, i riflettori puntati sui suoi traguardi come se non ci fosse un domani, della sua vita privata neanche è il caso di parlarne, io direi che idk, invece questa campagna-non campagna sia geniale, dal punto di vista del reparto marketing
with 0 effort (and money) they managed to have this album build a literal SHITSTORM che porterà TUTTI ad ascoltarlo appena uscirà; perché tutti vorranno sapere 1. su chi è 2. che tipo di canzoni saranno 3. se ci saranno cose "piccanti" su cui fare gossip, e tutto quello che hanno dovuto fare is? nothing apparently
l'idea delle playlist è del fandom, she's been silent about it since la giornata dei grammys; ha lanciato hints here and there but, i'll be honest, è stato geniale da parte sua agire e continuare ad agire in questo modo
she's playing a role in questo momento, not by faking her feelings ma piuttosto sfruttando a suo vantaggio quello stesso male dell' "internet" e opinione pubblica che anni prima le avevano disintegrato la vita e la sanità mentale; she's in control rn, e sono abbastanza sicura che non sia poi così teoria da parasociale or whatever like she stated she's now in the right state of mind per poter affrontare il tipo di vita che fa, and it makes sense to me? "non ha parlato in difesa di joe ma di john sì" bc she doesn't need to do it now; l'album sarà CHIARAMENTE su di lui, magari non tutto ma il general vibe already it is, ciò che è avvenuto tra loro IS la sua campagna di marketing and idk; guardando both sides che si scannano a vicenda è esattamente ciò che penso, it can't be random
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Non c’era risposta, eccetto quella generica risposta che la vita dà ai problemi più complicati e insolubili. La risposta è questa: bisogna vivere delle esigenze della giornata, ossia dimenticare.
Lev Tolstoj, “Anna Karenina”
____ Thobias Malmberg
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kon-igi · 16 days
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Salve doc, ho un dubbio, non è che non mi fidi, però è un medico nuovo... sono andata dal medico di medicina generale e dopo avermi visitato mi ha detto che ho la bronchite (e tutti gli altri sintomi annessi) e mi ha dato augmentin, brufen e fluimucil in compresse effervescenti.
Al mio ragazzo, da un altro medico di base, sempre per la bronchite, gli è stato dato l'antibiotico e il cortisone.
Cosa cambia?
Ma antibiotico e antinfiammatorio si possono prendere insieme?
Bronchite significa, letteralmente, 'infiammazione dei bronchi'.
I bronchi sono i rami di quegli alberi a testa in giù che si trovano tra la trachea (il tronco dell'albero) e i bronchioli (i rametti più piccoli)...
Ok... più della metafora forse è meglio un disegno:
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A grandi linee sono quelli (ho evitato ulteriori suddivisioni anatomiche).
Quando un patogeno riesce a colonizzare le vie respiratorie inferiori, allora si ha una bronchite BATTERICA o VIRALE (esistono altri tipi di bronchite ma non divaghiamo) e allora il medico può intervenire in molteplici modi, sulla base della serietà della bronchite - credimi, esistono anche bronchiti molto serie con asma, dispnea e ridotta ossigenazione - grazie all'auscultazione.
Se reputa che possa essere batterica, allora darà un'antibiotico adatto alle infezioni delle vie respiratorie basse (se è virale inutile dare l'antibiotico) e se nell'auscultazione ha rilevato sibili, fischi, rantoli, ronchi, soffi o gorgoglii allora deciderà se aggiungere un corticosteroide che avrà un doppio effetto benefico
Antinfiammatorio per eccellenza
Broncodilatatore
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Se invece il medico non avrà sentito particolari rumori bronco-polmonari, allora si potrebbe limitare a un antinfiammatorio NON STEROIDEO (l'ibuprofene del Brufen ha decisamente molti meno effetti collaterali, chessò, del prednisone o del betametasone, classici corticosteroidi per le vie respiratorie) e magari aggiungerà pure dell'acetilcisteina (Fluimucil) che serve a rompere i legami proteici del muco bronchiale e renderlo più facilmente espettorabile.
Ogni medico valuta in scienza, coscienza e diligenza la migliore terapia, ricordando che di ogni patologia generica esistono varie forme e manifestazioni, a volte di facile risoluzione, a volte più impegnative.
P.S.
Antibiotico e antinfiammatorio si possono prendere assieme perché agiscono in modo differente a livello organico e, in genere, non interagiscono in modo negativo tra di loro.
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Concludo con una foto off topic di Otto da cucciolo che aveva appena finito di demolire ogni cosa che avesse una consistenza meno robusta dell'acciaio.
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falcemartello · 3 months
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Paralogismo
pa-ra-lo-gì-smo
SIGNIFICATO Ragionamento che appare coerente ma è fallace, viziato non intenzionalmente nel procedimento logico
ETIMOLOGIA dal greco paralogismós ‘ragionamento falso’, da logismós ‘ragionamento’, col prefisso para- nel senso di deviazione.
Per la serie ‘tutto ciò che importa ha un nome’, oggi vediamo un termine particolarmente rilevante e raffinato, che fotografa uno speciale vizio del pensiero.
Quando ci imbattiamo in un ragionamento che fa acqua, per descriverlo ci possono venire in mente molte parole — di cui tante irripetibili. Bontà nostra, non ci fermiamo a domandarci come l’avrebbe chiamato Aristotele. Il quale invece saprebbe darci degli spunti interessanti per portare un po’ di discernimento nella galassia generica della fesseria: in effetti i significati correnti del paralogismo sono proprio di ispirazione aristotelica, anche se in filosofia ricorre volentieri e con sfumature diverse.
Il paralogismo è etimologicamente un ragionamento sviato, falso — che da un punto di vista della conseguenza logica è fallace. All’apparenza è un ragionamento coerente, magari perfino di buon senso, ma una premessa errata, un’implicazione abusiva inconsapevole, un’ambiguità linguistica lo minano
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yurnu · 2 months
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En un futuro en quimera au la pandilla del hotel se reúne en la sala para charlar y ver televisión.
Charlie: al fin las cartas de fanáticos de Adam se an reducido después de meses que gano ese concurso.
Vaggie: el solo trae problemas.
Charlie: no digas eso cariño no es su culpa.
Angel dust: si vag él no es el casco que fue tu jefe gran parte de tú vida, recuerdas el objeto que llamabas señor.
Vaggie se enoja y mira con furia a angel, el solo la ignora.
Angel dust: se que tiene buenas tetas pero aun no puedo creer que ganara los best boobs en su primer intento.
Niffty: el pecho del chico malo siempre se ve tan suave, pero el otro chico malo no me deja tocarlo.... amo el posesivo yaoi!
Husk: guárdate eso, no quieres que el te oiga y te ponga en su lista negra como al rey corto que no puede ni estar a 2 metros del pájaro gigante sin que le prendan fuego.
Charlie: los últimos meses las cosas fueron un poco locas.
Angel dust: ni que lo digas, sabes cuantas películas tuve que hacer representando a un gigante cachondo, creo perdí un auto de juguete en mi pecho.
Angel dust: desearía que un lindo gatito me ayudara a buscar.
husk solo lo ignora.
Charlie: como decía las cosas estuvieran locas, pero ahora que las cosas se calmaron y con la ayuda de papá el hotel puede comenzar a funcionar.
Televisión: (secuencia generica de noticias)
Katy killjoy: soy Katy killjoy
Tom: y yo Tom t....
Katy empuja a tom.
Katy: tu no eres el importante! realmente no importas.
Katy: como decía empezamos con una buena noticia.
Tom: alfin tenemos una buena noticia.
Katy: si después de meses de presentar artículos para hacer miserables sus ya tristes vidas.
Tom: y no olvidemos de los artículos picantes para los degenerados en sus casas.
Katy: y tú eres uno de esos tom, continuando con lo que decía, otra empresa en el infierno a incorporado recursos humanos, esta vez aunque usted no lo crea es una parte de mammon industrias.
Tom: si después de meses de amenazas de muerte, robos y una perdida de ganancias devido a una campaña de desprestigio en redes sociales, mammon se une a tener RH en su equipó.
Katy: quien diría que todo comenzó con el ascenso del overlord Susan, gran mujer yo también pienso solo en el dinero.
Tom: y que lo digas Katy ella a mejorado la vida de todos en solo unos meses, mucho más que lo que la familia Morningstar a echo en no lo se....miles de años.
Katy: solo miles? Desde siempre, ahora el overlord Susan es el último clavo en el ataúd para la reputación de la familia real, la gente se pregunta porque tienen como rey a un gremblin simp que nunca a echo nada por ellos.
Tom: también su hija Charlena creo se llama tiene aun ese tonto hotel.
Katy: esa porquería sigue abierta?! Acaso cree que alguien querría ir a ese lugar después de que fuera el centro de la mayor masacre de pecadores! Y eso es decir mucho por que bueno estamos en el infierno.
Tom: es muy triste y patético que aun crea que alguien se quiera quedar en ese lugar.
(Inicio de comerciales)
Charlie esta triste y es consolada por su novia.
Vaggie: cariño no escuches a esos idiotas y céntrate en lo bueno.
Charlie: tienes razón vaggie, los tengo a ustedes, a papá y alfin los carteros dejaran de tirar el correo a la puerta porque el hermano de papá no deja de quemar las cartas aun en sus manos cuando se acercan al hotel.
Alastor: espero ese grupo de degenerados no siga manchando mi imagen.
Todos se sorprenden porque nadie sabia que Alastor estaba ahí.
Angel dust: sigues enojado por que un fanático de Adam mando esos dibujos de tí y vox?
Alastor no dijo nada pero el sonido estático notaba lo enojado que estaba.
Charlie: muy bien ahora que estamos todos debemos pensar que hacer para ayudar al hotel, cuando regrese papá debemos tener un plan.
Comienzo de noticias
Katy: hola de nuevo pervertidos y degenerados tenemos una segunda buena noticia.
Tom: esto es real aunque no lo crean.
Kary: es verdad y para todos los amantes de las tetas de pajaro de nuestra criatura sexy monstruosamente mortal favorita Un usuario en voxtagram llamado nottheking69 subió fotos de muchos ángulos de los pechos favoritos de todos.
tom: no solo de pechos, también fotos durmiendo y videos del primer hombre maullando? Me pregunto quien será el enfermo que logro tal hazaña.
De regreso con el grupo del hotel.
Angel dust: parece que el correo seguirá siendo un problema.
(No sé quién eres, usuario desconocido, Pero me encanta tus ideas con respecto a este AU. Le quiero mucho (⁠ㆁ⁠ω⁠ㆁ⁠) )
||🔱🪹 Chimera!Adam AU 🪹🔱||
En eso se escucha un fuerte estruendo que sacude todo el hotel. El grupo se gira justo a tiempo para ver dos borrones blanco y negro que se dirigen hasta el exterior.
Michael: ¡BLAFEMO DE MIERDA! ¡TE ARRANCARE UNA POR UNA TUS REPUGNANTES ALAS Y TE LAS METERÉ POR EL CULO! ¡BASTARDO REPUGNANTE QUE TE APROVECHAS DE LA INGENUIDAD DE ADAM! —gritó el arcángel mientras que perseguía a Lucifer con su espada de fuego decenvainada —
Lucifer: ¡No me arrepiento de nada! ¡Es un crimen mantener oculto esos gordos pechos que me la ponen gorda! — gritó el Serafín aleteando con todas sus fuerzas, pero el poder de la ira de Michael era más fuerte, quien estaba pasándola los talones—
Michael: ¡VUELVE AQUÍ! ¡ERROR DE DIOS!
Con la crew:
Angel Dust: Bueno... Tengo que admitir que la posesividad de Michael es bastante candente.
Charlie solamente se cubre el rostro y suelta un gemido de frustración.
Bajando las escaleras aparece la quimera Adam, quién ladeó la cabeza como una paloma al ver el deprimente ambiente, al menos por el aura que rodea a Charlie.
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abatelunare · 4 months
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Questione di fiducia
Il film Atlas, con Jennifer Lopez, mi spinge a qualche riflessione non approfondita ma generica. La protagonista - la Lopez, appunto, che sta invecchiando molto meglio di parecchi suoi colleghi - è un'analista che poco si fida della cosiddetta Intelligenza Artificiale. Non condivido la diffidenza del personaggio. Perché non è l'IA a preoccuparmi, bensì l'uso che se ne potrebbe fare. A parte le frivolezze - come assemblare testi senza voler fare la fatica di elaborarli, oppure manipolare a livelli quasi professionali le immagini - il punto è la potenziale capacità di controllo delle nostre già problematiche esistenze. Come con il Covid: il problema, in quel caso, non è stato il virus in sé, bensì la sua strumentalizzazione. E non aggiungo altro. Perché mi sono già espresso in proposito. E poi cosa sia successo è sotto gli occhi di tutti. L'IA mi fa venire in mente Mazinga Zeta. Il suo inventore, il professor Kabuto l'ha detto chiaramente a suo nipote Koji, destinato a esserne il pilota. Uno strumento tecnologico nasce neutro. Diviene buono o cattivo secondo il suo utilizzo. Il rischio è che questo strumento particolare finisca in mano a degli stupidi. O a dei criminali. In entrambe le ipotesi, si vedranno cose che noi umani.
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firewalker · 3 months
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Raga, è la seconda volta che ci faccio caso e non so se è una cosa generica ma...
perché l'arcobaleno LGBTQIA+ ha solo sei colori?
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abr · 5 months
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(...) era stato un ministro spagnolo ad aprire e ostilità, pensando di fare lo spiritoso insinuando che (il presidente argentino Javier) Milei fa uso di sostanze stupefacenti. Conoscendo il personaggio, è esattamente come dare un cazzotto a Tyson, riceverne la prevedibile risposta e poi lamentarsi che il detto Tyson “mena”.
Più precisamente, il ministro dei Trasporti e della mobilità sostenibile (sic) Óscar Puente Santiago a una tavola rotonda ha raccomandato ai giovani "di essere se stessi" e, scherzando, ha aggiunto che «ci sono persone molto cattive che, essendo se stesse, sono arrivate in alto». E giù la citazione di Trump e del presidente argentino. (...) E poteva forse finire lì.
Ma poi ha insistito: «Ho visto Milei in TV -.. Quando è uscito, non so in che stato e prima di ingerire o dopo aver ingerito quali sostanze, ma è uscito per dire quello che aveva detto, qualche giorno prima... io ho detto: “È impossibile che vinca le elezioni”».
La risposta ufficiale della Casa Rosada è stata energica (...): «Il governo di Pedro Sánchez ha problemi più importanti da affrontare, come ad esempio le accuse di corruzione mosse contro sua moglie (...).», si legge nella nota ufficiale. La signora Sanchez è indagata con l'accusa di “spaccio di influenza e corruzione economica”. (...).
Ma la risposta del governo argentino ha riguardato anche il livello politico (...). «Pedro Sánchez ha messo in pericolo l’unità del Regno, accordandosi con i separatisti e portando alla dissoluzione della Spagna; ha messo a rischio le donne spagnole consentendo l'immigrazione clandestina di coloro che minacciano la loro integrità fisica; e ha messo in pericolo la classe media con le sue politiche socialiste che portano solo povertà e morte», continua la dichiarazione.
«Noi argentini abbiamo scelto di cambiare il modello che ci ha portato miseria e decadenza. Lo stesso modello che applica nel suo paese il Partito Socialista Operaio Spagnolo. Ci auguriamo che il popolo spagnolo scelga presto di nuovo di vivere in libertà», ha concluso. Il presidente di Vox Santiago Abascal, ha peraltro definito «molto moderata» la risposta di Milei agli «insulti molto gravi» di Puente (...).
via https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/39228038/pedro-sanchez-javier-milei-drogato-corrotto.html
Gioco, set, partita.
Trovo il tentativo di far lo spiritoso del ministro "della mobilità sostenibile" spagnolo una sorta di confessione di profonda inadeguatezza generica, applicabile a gran parte del mileu sinistro globale (i minus hanentes son piatti uguali ovunque). Noi sinistri schick, par dire, non capiamo un cazzo (le elezioni Milei le ha vinte), quindi insultiamo credendo di esser spiritosi.
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colonna-durruti · 1 year
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CHI È VERAMENTE FLAVIO BRIATORE?
L’Espresso se lo chiese in questo articolo del 2010 a firma Mauro Munafò. Briatore ha sempre negato tale ricostruzione, mentre gli autori del libro “Il signor Billionaire" hanno sempre confermato. Ognuno legga bene l’articolo, non poco inquietante, e faccia (civilmente) le sue valutazioni.
“Le vittorie in Formula 1, il matrimonio con la Gregoraci e i flirt con le top model, lo yatch da sogno e il Billionaire, la discoteca dei ricchi in Sardegna. Quando si parla di Flavio Briatore, sono queste le parole d'ordine della cronaca nazionale, gossippara e non. Eppure nel passato del manager di Cuneo ci sono zone d'ombra che stonano con la vita super-pubblica che conduce adesso.
Sono gli anni '70 e '80, passati tra Cuneo e Milano, in cui un giovane assicuratore inizia a costruire quello che poi sarà Mr Billionaire. E nella sua cerchia non mancano i personaggi discutibili, il gioco d'azzardo, le truffe, la latitanza all'estero e le morti sospette. Una scalata al successo partita dal basso e dalla provincia che non si legge però nella biografia ufficiale di Briatore, che a quegli anni dedica qualche riga generica e poco convincente.
A scavare nella vita del manager ci hanno pensato Andrea Sceresini, Maria Elena Scandaliato e Nicola Palma, tre giovani giornalisti autori di "Il signor Billionaire; ascesa, segreti, misteri e coincidenze", appena pubblicato da Aliberti Editore. I tre sono partiti da una serie di articoli di Gianni Barbacetto del '99 per approfondire i misteri del passato di Briatore. Un lavoro fatto alla vecchia maniera, cercando tutti i vecchi soci, i vecchi amici, le fidanzate e i conoscenti del rampante Flavio. E trovandosi spesso davanti un muro di omertà e di consigli a lasciar perdere questa storia, di non chiedere oltre perché ci sono verità "che fanno morti e feriti".
La storia di Briatore sembra il sogno americano, coniugato però alla realtà italiana. Figlio di maestri elementari, si diploma geometra, fa l'assicuratore e apre un ristorante (il Tribula) che chiuderà dopo poco per debiti. Ma la svolta arriva nei primi anni '70, quando lavora con Attilio Dutto, un costruttore locale che rileva la Paramatti Vernici. Nel frattempo Briatore si occupa per alcuni casinò (gestiti dalla malavita) di portare clienti ai tavoli, intascandosi una parte delle loro perdite. Al giro lo introduce Ilario Legnaro che con il boss catanese Gaetano Corallo (vicino al clan Santapaola) si occupa proprio di questo. Tra i clienti portati ai casinò da Briatore c'è proprio Dutto che perderà parecchie decine di milioni nelle sale di Nizza e della Costa Azzurra.
Nel 1979 Attilio Dutto salta in aria con la sua auto: un delitto che non ha mai trovato un responsabile. Dalle testimonianze raccolte nel libro si configura però la mano della mafia. Pare inoltre che lo stesso Dutto volesse "rovinare" Briatore per le truffe che gli aveva giocato. Di sicuro con Dutto scompare anche un capitale stimato in almeno 30 miliardi di lire, che non si sa dove vanno a finire.
Con la fine degli anni '70 e la morte di Dutto, Briatore si trasferisce nella nascente 'Milano da bere', dove conosce la sua prima moglie (fino a oggi tenuta quasi nascosta) e frequenta la gente che conta del capoluogo meneghino, non ultimo Bettino Craxi. Organizza feste e si mette in affari con il conte Achille Caproni, della cui moglie è nel frattempo amante. Con l'amico Emilio Fede, secondo gli autori del libro, organizzerebbe truffe ai tavoli verdi, finché la polizia non lo scopre e lui deve fuggire a St.Thomas, nelle isole Vergini, con moglie al seguito.
Latitante e costretto a rimanere fuori dall'Italia fino all'amnistia del 1990, Briatore si consola nella sua vita da sogno alle isole Vergini e apre e gestisce una rete di negozi per Benetton, un locale notturno e una gelateria. Da lì ci saranno la Formula 1, i mondiali con Schumacher e...mister Billionaire. Il "self made man" di Verzuolo in provincia di Cuneo ormai ce l'ha fatta: è diventato qualcuno, è famoso nel mondo, ricco e invidiato.
"E' il personaggio simbolo di un'intera classe dirigente", spiega Andrea Sceresini, uno degli autori. "La sua immagine pubblica non risente affatto del suo passato. Molte di queste storie sono state scritte anche dai giornali negli anni '70 e '80 e basta una ricerca in archivio per tirarle fuori. I media però si limitano a riportare quello che dice lui e la sua versione della storia".
Una versione che da copione prevede poche righe di biografia ufficiale e qualche risposta evasiva a chi gli chiede conto del passato. Una storia tutta italiana”.
(da "L'Espresso" dell''8 novembre 2010: https://bit.ly/2EE1y0t)
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princessofmistake · 6 months
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e-nìg-ma Dal greco àinigma, derivato del verbo ainìssesthai parlare per enigmi, a sua volta da àinos racconto, favola. Questa parola è vertiginosa: ci descrive un mistero profondo, pieno di strette ambiguità, un rovello che impegna duramente l’intelletto. Ma il suo primo significato è più ameno di quanto il colore e l’uso consueto di questa parola non suggerisca; infatti, indica in primis l’indovinello. Non dobbiamo farci fuorviare dal fatto che ‘indovinello’ è un diminutivo, e ci pare subito qualcosa di simpatico. La storia di brevi componimenti poetici allusivi, che sfidano a scoprire il loro oggetto coperto, è molto antica e decisamente seria. Basti pensare alla figura mitica della Sfinge, che fuori Tebe proponeva i suoi enigmi ai viaggiatori, sbranandoli se non riuscivano a risolverli. Fra l’indovinello e la generica frase oscura il passo è breve: si può notare che il professore parla per enigmi, saggiando l’acume dei suoi studenti, nell’enigma del referto medico è nascosto il responso atteso con tanta apprensione, e la risposta enigmatica ci lascia nel dubbio. Ed è dall’oscurità di questi detti che oggi l’enigma prende il significato più generale di fatto inspiegabile, di mistero. Può essere un enigma la costruzione in fisica di una teoria unificata delle forze, può essere un enigma il comportamento indecifrabile di una persona, così come la dinamica di un delitto. Non a caso la celebre macchina crittografica usata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale fu chiamata proprio ‘Enigma’; con una vena di compiacimento, questo nome attinge all’immaginario millenario di uno sforzo mentale vano davanti alle fitte tenebre di un segreto - evidente ma impenetrabile. O quasi.
unaparolaalgiorno.it/significato/enigma
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astra-zioni · 1 year
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Questa retorica del viaggiare, ormai tutti viaggiano, amano viaggiare, roba necessaria, linfa vitale, a me ha frantumato i coglioni. Solitamente chi porta avanti questa retorica viaggia male, e per viaggiare male intendo che va due giorni da qualche parte, fa la fotina a se stesso davanti al quadro famoso, una generica foto del panorama trito e ritrito e si sente Darwin. Viaggiare è sopravvalutato ed è un lusso. Ti fai una settimana in capo al mondo durante le ferie dove ti stressi solo per riuscire a incastrare le cose “da vedere” e per dire di aver fatto o visto quello e quest’altro e ritorni più depresso di come sei partito. Per me il viaggio è darsi il tempo. Stare un mese o più in un posto. Conoscere la cultura. Vedere le periferie di una città. Stringere amicizie locali. Conoscere le cose “nascoste” e meno turistiche del posto in cui si va. Per far questo ci vogliono i soldi, naturalmente, e il tempo, due cose che scarseggiano sempre di più. Ma i viaggetti di cinque giorni instagrammabili io non li reputo viaggi, è esattamente come trovarsi sul divano di casa propria e fare un tour digitale della città in cui si è andati, sborsando lo stipendio di un mese però. E soprattutto quello che non mi piace di questa retorica è il voler scoprire nuovi posti quando il vostro sguardo rimane praticamente lo stesso, e credete che vedere la Gioconda dal vivo vi apra gli occhi e vi trasformi. Se siete imbecilli lo siete a Roma a New York e in Thailandia. Il viaggio di per sé non cambia niente nella tua persona, se per viaggio poi si intende sostare in un albergo a quattro stelle e visitare un museo per sbaglio. Io ho sempre pensato di amare viaggiare, posso dire di aver viaggiato abbastanza, eppure nell’ultimo anno ho capito che probabilmente m’ha rotto le palle. Mi causa stress e ansia, non mi godo un cazzo. I viaggi più belli che ho fatto son stati quelli totalmente inutili, in cui mi son ritrovata in città che avevo già visto turisticamente e mi son potuta dare il tempo di girare nelle periferie e vedere cose che altrimenti non avrei mai visto. In cui mi son sentita parte di quel luogo, non solo una turista. In questo senso, viaggiare può aprirti gli occhi ed essere bello. Ma se sei depresso in culo lo sei in ogni parte del globo. Detesto andare da qualche parte e dover andare proprio in quel museo a vedere proprio quel quadro con una fila chilometrica davanti come se quello stesso quadro non lo stampassero in tutte le salse, pure sui calzini del mercato. Detesto dover mangiare cibo che mi fa cagare per fare la parte di quella aperta culturalmente. Detesto imporre la mia presenza occidentale in luoghi in cui è deleteria, fonte di sfruttamento, e un insulto alla cultura locale. Detesto le esperienze standardizzate, le foto che devi fare per forza, la corsa al tempo per vedere, vedere e poi i tuoi occhi rimangono gli stessi. Preferisco il divano, il condizionatore e un buon libro. Viaggio lo stesso, a costo zero e senza sbatti. Ma non posso mica dirlo ad alta voce, per carità. Altrimenti quelli “aperti di mente” che fino all’altro ieri credevano che la Cina si trovasse in Giappone mi mangerebbero viva.
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Non c’era risposta, eccetto quella generica risposta che la vita dà ai problemi più complicati e insolubili. La risposta è questa: bisogna vivere delle esigenze della giornata, ossia dimenticare.
Lev Tolstoj, “Anna Karenina”
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cl0udninee · 10 days
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tesi su cosa? se sono troppo indiscreto puoi anche essere generica. com'è tumblr in biblioteca?
la scriverò sull’autismo e l’empatia
t mi distrae un po’ soprattuto in queste ore “vuote”
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chez-mimich · 12 days
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CAMPO DI BATTAGLIA
Presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia, “Campo di battaglia” è tutto tranne che un film indimenticabile. Ed è un peccato, perché Gianni Amelio ha dato qualche volta prova di essere un regista di qualità. Invece il film procede lentamente verso l’oblio che accomuna tanti film italiani opachi e senza anima, forse più adatti allo spettatore di bocca buona delle fiction televisive, che non al grande schermo. Stefano e Giulio, amici da sempre, si trovano in qualità di ufficiali medici, in un ospedale del fronte durante la Grande Guerra. Uno, Stefano, che cerca di scovare finti malati o malati in via di guarigione da rispedire in trincea, l’altro, Giulio, che fa di tutto per non farli ripartire per il macello della prima linea. In mezzo c’e Anna che pur essendo amica di entrambi, trova sempre il modo di salvare i feriti sui quali si accanisce anche l’epidemia della “spagnola”. Il film è oltremodo statico, prevedibile, senza azione e senza riflessione, a parte una prevedibilissimo senso di generica avversione verso la guerra. Le immagini sono decisamente “televisive”: leccate quanto basta, dignitose e non troppo disturbanti. Insomma una bella fiction che si può aspettare che passi in tv, dove, a differenza della sala cinematografica, si può cambiare canale oppure dormire più comodamente sul divano.
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