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#letture online
marcogiovenale · 13 days
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cinque audio da "oggettistica" su rai radiotre fahrenheit (13-17 maggio 2024)
https://ticedizioni.com/products/oggettistica-marco-giovenale Il linguaggio https://www.raiplaysound.it/audio/2024/05/Fahrenheit-del-13052024-4044979d-dbea-4f69-8204-c35ba06b7db9.html https://slowforward.net/wp-content/uploads/2024/06/il-linguaggio.mp3 Non richiede [testo di MG + commento di Tommaso…
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nusta · 8 days
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Stasera sono riuscita a fare una di quelle cose che rimandavo da tantissimo tempo, tanto che me lo ero dimenticato pure che lo volevo fare, e tutto questo in una sera in cui avrei dovuto fare un'altra cosa che sto rimandando da mesi! La vita di una procrastinatrice cronica riserva anche delle soddisfazioni, eh!
Comunque, la conquista principale di stasera è l'account sulla MediaLibraryOnline tramite il polo dell'Emilia che sta qui e siccome per fare una cosa di questo tipo succede che ne devi fare altre 5 o 6 per portare a termine il percorso, con l'occasione ho rinnovato la password dello spid (per accedere, dato che non so le credenziali della biblioteca a cui dovrei essere iscritta da millemila anni) e scaricato l'app su pc e tablet (perchè purtroppo il prestito online non è compatibile con il kindle, salvo che io non abbia ancora capito come - ma non credo perchè veniva indicato solo il kobo come lettore su cui leggere i prestiti). E ho pure aggiornato Calibre sul pc, anche se userò l'app su tablet, perchè volevo comunque vedere se si riusciva a leggere da lì.
Tutto questo per avere 15 giorni di tempo per finire il libro che ho trovato disponibile (Donna con libro, di Bianca Pitzorno) e attendere 9 prenotazioni altrui per leggerne un'altro (L'Unità, di Ninni Holmqvist) (e presumo di avere poi 15 giorni anche per quello? Forse comunque se non ci sono prenotazioni altrui si può rinnovare - devo controllare) e ne ho trovati già altri 4 disponibili che erano nella mia lista dei desideri da tempo...
Ora la sfida maggiore è evitare di procrastinare ulteriormente la cosa che ho rimandato stasera (perchè è urgente in realtà), ma con tutte ste letture che mi aspettano sarà difficile... me le dovrei tenere come premio per quando avrò finito... vedremo...
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gilsart · 8 months
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Ciao! Volevo chiederti se avessi dei consigli per libri su Friederich in italiano (o in inglese) & dove comprarli. Io sono riuscitx a trovare solo quello di Alessandro Barbero. Adoro i tuoi disegni e il tuo blog! (trovo molto ironico il fatto che io abbia dovuto riscrivere questo messaggio perché Fritz (il mio gatto) si è fatto una camminata sulla tastiera)
la gioia di scrivere i post in italiano finalmente 🧎🏻‍♂️ CIAO
allora, anzitutto grazie dei complimenti,, 😭 ho dei libri in italiano (e inglese), però ti devo avvertire che sono molto pochi e non si trovano tanti romanzi, la maggior parte sono (tristemente ma comprensibilmente) in tedesco, ma ti faccio comunque una lista partendo da quelli c:
re in prussia di rafael sabatini – conta che non lo trovi in libreria, devi comprarlo usato oppure affidarti a questo link se riesci a leggere le cose online senza problemi (io non riesco e l'ho trovato usato), è sia in italiano che in inglese, ma è pure del '44 (o '47? non ricordo) quindi il linguaggio è quello che è... in italiano è un po' tedioso, fritz è un queer disney villain e il protagonista è un oc di sabatini antipatico come pochi, però... if you squint hard enough...
federico il grande di william f. reddaway, è una biografia, io ho letto solo i pezzi che mi interessano per il progetto e ti posso dire tranquillamente che ci sono delle imprecisioni storiche perché è un libro del suo tempo... ma ci sono le figure!! e ha una copertina figa. pure questo lo trovi usato, sia in italiano che in inglese
stesso titolo, ma di nancy mitford – biografia, la trovi usata, sia italiano che inglese, è divertente da leggere ma non ci sono le fonti </3 quindi è un po' tutto un "source: trust me bro". sempre suoi, "voltaire innamorato" e "madame du pompadour", il primo in italiano, il secondo in inglese, sempre usati
the sorrows of frederick di romulus linney – è un copione di uno spettacolo, PIENO di imprecisioni storiche, solo in inglese (e usato, che te lo dico a fare) keith non esiste, katte è solo "hans katte" e appare per tipo 2 scene per poi morire tragicamente, però è divertente da leggere e se avessi un euro per ogni volta che le emorroidi vengono menzionate in questo libro avrei due euro, che non è molto, ma è strano che sia successo due volte
bad gays di huw lemmey e ben miller ha un capitolo che lo riguarda, esiste in italiano (non usato!!) e ci sono delle illustrazioni bellissime, ma ti dirò... a una certa mi ha sorpreso con un f slur e ho detto "HUH??" e ci sono delle parti che mi hanno un po' confuso storicamente parlando, però carino... pure se inizia con un pezzo di "la jouissance"... bleurgh
la musica del re di gabriele formenti, te lo metto solo per correttezza perché è nella mia libreria ma me ne vergogno. è orrendo. terrificante. mi ha distrutto psicologicamente così tanto che mi sono fermatx a pagina 42 e ho detto BASTA non ne posso più man che cos'è questa merda... a un certo punto ti colpisce con un "[inserire nome di un personaggio femminile] si adattava benissimo alla corte di potsdam" girl who tf 😭 no she didn't 😭
e basta, finché ricordo questi sono quelli che ho a parte quello di barbero! abbi pazienza ma ti sto rispondendo mentre sto in stazione quindi non li ho tutti sottomano per controllare </3 ce ne sono altri in tedesco che sono belle letture, se mi viene in mente qualcos'altro ti faccio un fischio!
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benzedrina · 8 months
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Carico le foto su vinted, sistemo il cv per partecipare a dei concorsi in uni, dipingo cose che madre mi porta (tipo damigiane vuote), faccio letture di tarocchi online, mi tengo impegnato insomma. Trasversalmente catalogo le mie relazioni sentimentali con frasi di canzoni.
"con me non devi essere niente" (Piromani - Le luci della centrale elettrica) - Primo amore, prime toccate, primi casini.
"dopo un'attenta analisi confronti e riflessioni, ho capito che io, no, non ho capito niente di te" (Mi vida - linea 77) - Mai capito nulla di quella persona, solo sofferenza.
"mi sono innamorato di te perché il mio pisello non aveva niente da fare ma adesso smetto" (Sono troppo stitico - Caparezza) - Durata poco, sono scappato come al codardo.
"verrà la morte e avrà i tuoi occhi" (poesia di Pavese) - Ci credevo molto, poi qualcosa si è rotto quando lei non credeva in me.
"quando a casa tornerai, vienimi a trovar, io ti posso offrire il pane" (La canzone del pane - I Camillas) - Quanto amore, inversamente proporzionale alla voglia di stare insieme.
"tu hai l'anima che, io vorrei avere" (En e Xanax - Samuele Bersani) - Poi ho capito che quello che nascondeva era più tremendo di quello che avevo dentro io.
"Tu fumavi ed ostentavi una malinconia che male si intonava coi tuoi leggings fluorescenti" (Hipsteria - I cani) - Qualche schiaffio in faccia per farmi capire chi avevo di fronte mi ci voleva.
"Vorrei stare sempre così, avere cose pratiche in testa" (FBYC - I cani) - In questo caso non c'ha capito nulla lei di me.
"Do not spray into eyes, i have sprayed you into my eyes" (Taro - Alt J) - i sentimenti sono belli, le relazioni sono brutte.
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Ho comprato un libro usato dal venditore online Asino d'Oro: la Guida alla lettura di Leopardi, di Vincenzo Guarracino, l'autore che mi ha contattato per chiedermi il permesso di usare due miei pensieri per la compilazione di un Dizionario Leopardiano.
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Il volume è in buone condizioni, pari al nuovo se non fosse per le pagine ingiallite; sembra non sia neppure stato letto, ed è dotato di una sovraccoperta in plastica trasparente applicata con la massima cura.
Sapete quanto io abbia bisogno di credere nell'Essere, a causa della mia spinta idealistica, e quanto in ciò sia frenata dal mio razionalismo e scetticismo congenito (e che non ho intenzione di combattere).
Da più giorni sentivo una voce, in eloquio interiore, che mi diceva: "Pezzetto di carta, troverai un pezzetto di carta..."
Leopardi, sei tu?
Sì.
Troverò un pezzetto di carta per strada? Con tutta la monnezza che ci sta a Palermo, capirai!...
No, nel libro che riceverai. È un mio messaggio.
Ah, mi hai fatto una dedica? Che gentile.
Non con la mia grafia, ma proviene da me, ed è per te, per farti credere.
Certo, certo. Gentilissimo.
Arriva il libro, lo tengo confezionato in ripostiglio per due giorni, non sono motivata a sconfezionarlo perché ho già altre letture che mi avvincono, ma mentre leggo altro, sento quella voce:
"Stai tenendo nel ripostiglio il mio messaggio per te. Non avere paura, apri la confezione, sfoglia il libro, guarda..."
Leopardi, non illudermi tanto oltre, perché poi la disillusione sarà amara.
Sorride: "Nessuna disillusione, il pezzetto di carta è nel libro, lo vedo."
Sì sì, va bene, però lo farò domani, perché adesso sto riposando, vedi?
Vedo che giaci a letto, ma che non riposi. (Stavo leggendo delle trascrizioni di sedute medianiche, dannandomi per l'incongruenza con la verità scientifica di alcune affermazioni da parte di spiriti disincarnati, la quale mi faceva pensare, come al solito, che le religioni sono una mera auto-illusione umana.)
Eh, non facciamo tanto i pignoli, ti ho detto domani.
L'indomani, ovvero oggi, taglio l'involucro in cui è avvolto il libro, sfoglio quest'ultimo, mi compiaccio per le sue buone condizioni; sono felice della corposità del volume, mi riprometto di leggerne poche pagine al giorno, per farmelo durare tanto; penso: "Mi farà compagnia per almeno sei mesi. Ottimo! Tra questo e il saggio della Marcon che mi arriverà oggi, avrò letture leopardiane per quasi un anno." Non penso alla sciocchezza del messaggio sul pezzetto di carta... Sfoglio, sfoglio... Poi, tra le pagine ingiallite, precisamente quelle in cui si parla del Dialogo di un fisico e di un metafisico, vedo un pezzetto di carta... Stampato su entrambi i lati.
È una frase evangelica di Luca. Sul retro, un commento ad essa. Il pezzetto di carta probabilmente è stato stralciato da un'agenda: si legge l'anno, 2014, e il santo del giorno, San Carlo Borromeo.
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Leopardi mi invita spesso a credere in Dio, a volte anche con un filo di severità, per avvisarmi che non si tratta di uno scherzo, ma di una questione di estrema importanza. La stessa severità ritrovo in questo messaggio rinvenuto fra le pagine di un libro usato, ultima copia disponibile presso un rivenditore che ho scelto a caso.
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kyda · 5 months
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ieri pomeriggio come se non avessi imparato niente ho iniziato alla leggera un altro libro di sally bayley (mi sto preparando il discorso per l'esame di letteratura inglese alla prossima sessione quando dirò alla prof che scrivere un libro incomprensibile, in my humble opinion, non lo rende deep, solo illeggibile) ed effettivamente qui sembrava scrivere come una persona normale, solo che quando ha iniziato a divagare e parlare di sé mi è venuto troppo a noia e l'ho messo da parte. ieri sera pensavo che vorrei troppo che mi piacessero libri più leggeri, di quelli che si leggono solo per la storia e per farsi intrattenere (sto anche leggendo il terzo di dan brown con questo scopo), di quelli anche un po' scemi che vedo online invece di cercare sempre di imparare qualcosa o di cercare la tragedia, la profondità, la drammaticità. pensavo che quest'anno avrei voluto concentrarmi principalmente sulla letteratura russa perché penso che la mia tesi non vorrò farla su nulla che non la riguardi ma invece forse è meglio se leggo di più e se leggo diverso. ho iniziato uno degli ebook che ho sullo scaffale dei non letti (perché il mio accumulare ovviamente si riflette anche lì, la differenza è che non danneggia nessuno), non so se mi prenderà ma l'intenzione c'era. stamattina invece sono a caccia, ho già trovato tipo tre libri strani di cui non avevo ancora sentito parlare e li ho aggiunti alla tbr. quando non so cosa leggere, spesso, aggiungo aggiungo e poi mi passa e continuo con le mie letture di sempre, non so se va bene
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autolesionistra · 2 years
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Caro diario, qualche giorno fa i casi della vita mi hanno portato all’archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (AR). Te lo racconto. O almeno ti racconto quello che ho capito io.
Nel 1984 Saverio Tutino (giornalista, scrittore, partigiano, di quelle persone che nelle biografie ci stanno strette) si interroga sulla triste parabola di vita dei diari. Uno li scrive, poi schiatta, poi forse vengono ritrovati da qualcuno che li butta. Fine della vita dei diari. Allora pensa che sarebbe carino tenerne un archivio, magari nazionale, dove chiunque può mandare il suo diario o quello di sua nonna e si potrebbero catalogare e valorizzare come testimonianze storico-culturali oltre che personali.
Inizia quindi a sentire da alcuni sindaci se gli danno una stanzetta per quest’arduo compito. Un paio gli rispondono picche, poi va a parlare con l’allora sindaco di Pieve Santo Stefano (AR). Ora, Pieve Santo Stefano (AR) è un posto che è particolarmente sensibile al tema della memoria. Dei paesini che si sono ritrovati lungo la linea gotica durante la seconda guerra mondiale nessuno ne è uscito benissimo, ma Pieve in particolare è stato sistematicamente demolito dai tedeschi mentre se ne andavano. Poi sì, è stato ricostruito, ma nell’idilliaca val tiberina, circondato da altri eremi, borghetti e meraviglie antiche varie, l’effetto è un po’ quello della cucciolata di gattini che sono tutti puccettosi e coccolosi tranne quello che è finito sotto l’apecar del fruttivendolo ed è zoppo e guercio da un occhio.
E da questo sodalizio fra gente che ha a cuore la memoria per scelta o per necessità è nato l’archivio diaristico nazionale. Per invogliare la gente a mandare i propri scritti o quelli dei Cari Estinti™ è stato affiancato dal “premio Pieve” che annualmente premia e pubblica la testimonianza ritenuta migliore fra quelle pervenute in quell’anno.
Il catalogo e parecchi estratti dei diari sono consultabili anche online (http://archiviodiari.org/index.php/diari-online.html) anche se la migliore introduzione all’archivio resta una visita al piccolo museo del diario, aperto nel 2013 che offre tante sorprese in poco spazio (una fra tutte, il diario-lenzuolo di Clelia Marchi fotografato sopra).
Negli anni il “premio Pieve” si è evoluto in una quattro giorni di eventi, discussioni, spettacoli e letture tematiche, e ritrovarmici in mezzo è stata un’esperienza meravigliosamente surreale, fra la passione contagiosa di chi lavora, chi partecipa e di chi è lì ad assistere. Tutti quanti con una preparazione culturale che mi ha un poco intimorito, ogni volta che facevo due chiacchiere con qualcuno avevo quella vaga inquietudine tipica del giorno delle interrogazioni a scuola quando non avevi studiato e temevo mi chiedessero cose tipo la data di nascita di Calvino o di descrivere l’apporto di Terenzio Mamiani al risorgimento italiano.
Alla fine è curioso come un atto sostanzialmente intimista come scrivere un diario finisca per generare tempeste sociali del genere.
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libriaco · 6 months
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Pale
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[…] Pale. Pale. Pale. Pale. Pale. Pale. Pale. […]
Versi tratti da Sacred Emily di Gertrude Stein.
Cannibalizzando un brano de La struttura assente di Umberto Eco:
Un uso indubbiamente inconsueto del codice. Il messaggio appare ambiguo proprio per un eccesso di ridondanza a livello dell’impiego dei significanti; e l’uso della ridondanza è cosi spinto da generare tensione informativa;
il messaggio appare ridondante anche a livello dei significati denotati; nessuna affermazione può essere meno equivocabile, il principio di identità è cosi provocatoriamente ribadito da diventare ambiguo, da ingenerare sospetto (domanda: in ciascuna delle sue apparizioni, il significante ha sempre lo stesso significato?);
scatta una informazione a livello dei lessici definizionali (scientifici e filosofici); la novità del procedimento ci impedisce quasi di riconoscere il significato denotato;
scatta una informazione a livello dei lessici allegorici e mistici: sistemi di attese retoriche in base ai quali “Pale ” connota abitualmente vari significati simbolici, che qui vengono suggeriti ed elusi al tempo stesso;
scatta una informazione a livello dei lessici stilistici e cioè di sistemi di attese stabilitisi quasi come norma in conseguenza di abitudini stilistiche acquisite nel corso di altre letture poetiche (siamo portati ad attenderci usi metaforici del termine “pale”, affermazioni emotive sulla parola "pale", ecc.).
Anche una semplice ispezione di questo tipo ci mostra come informazione e ridondanza si stabiliscono a livelli diversi interagendo tra di loro.
Infine, una mia (libera!) traduzione:
Chiara. Pallida. Smorta. Esangue. Scialba. Slavata. Triste.
G. Stein, da Sacred Emily, 1913. Online QUI.
U. Eco, La struttura assente [1968], Milano, Bompiani, 1980
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bibliotecasanvalentino · 11 months
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Ed eccoci di nuovo qui con la rubrica a cadenza mensile e precisamente l'ultimo giorno di ogni mese, curata dalla nostra utente e amica Valentina Pace
Questa rubrica nasce anche e soprattutto da una riflessione che ci accompagna da un po' di tempo: per una "piccola" biblioteca di un piccolo paese non è sempre facile stare al passo con le richieste, i suggerimenti, le necessità degli utenti e non. Per questo motivo, con l'aiuto di Valentina scopriremo nuovi autori e nuove letture, consigli e spunti di riflessione, insieme a curiosità e notizie sui nostri cari libri. E allora, diamo il benvenuto a questo nuovo spazio culturale dove si viaggerà alla scoperta delle case editrici indipendenti: ʟᴇᴛᴛᴜʀᴇɪɴᴅɪᴇ.
La casa editrice di questo mese è: Sellerio
Buona lettura a tutti!
PICNIC A HANGING ROCK di Joan Lindsay
“Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nell'anno 1900 e tutti i personaggi sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza”.
All’Appleyard College, una rinomata scuola per signorine di buona famiglia, situata in Australia a poca distanza da Melbourne, si respira un’atmosfera di profonda allegria e di grande trepidazione: è l’alba del 14 febbraio del 1900 e le ragazze, tutte vestite di bianco, si preparano per una scampagnata a Hanging Rock, un immenso gruppo roccioso di origine vulcanica che costituisce il simbolo del paese.
La direttrice, la severa e arcigna Mrs. Appleyard sovrintende ai preparativi, mentre le ragazze si scambiano i biglietti di San Valentino. Tra loro spiccano le tre allieve più grandi: Miranda, la più bella, la più riflessiva e la più amata del collegio, Irma, la più ricca e Marion, la più intelligente. L’attempata Miss Greta McCraw, insegnante di matematica con il naso perennemente infilato in un libro e Mademoiselle Dianne de Poitiers, insegnante di francese e di ballo, giovane, elegante e ricca di fascino, sono le accompagnatrici.
Quella che dovrebbe essere una giornata di festa si trasforma in tragedia: una volta arrivata a destinazione, l’allegra brigata si dispone a trascorrere la giornata oziando, ma Miss McCraw, Miranda, Irma e Marion, seguite dall'insulsa Edith, una ragazza lagnosissima, definita dal narratore l’asina del collegio, si avventurano sulla cima della Hanging Rock e non faranno più ritorno. Soltanto Edith e Irma, in momenti diversi, verranno ritrovate, ma non saranno in grado di spiegare cos’è accaduto alle altre. Nonostante le ricerche, neanche i corpi delle scomparse saranno rinvenuti, come se la montagna le avesse letteralmente inghiottite.
Picnic a Hanging Rock è un mystery d’atmosfera in cui le descrizioni di una natura lussureggiante e selvaggia si alternano agli eventi successivi alla scomparsa delle tre ragazze e della loro insegnante durante la gita organizzata dal collegio. Il romanzo è caratterizzato dal tema del perturbante: la normalità, ciò che ci è familiare, diventa estraneo e spaventoso, provocando ansia e disagio. Una tranquilla gita in montagna non si trasforma in una semplice tragedia, ma in qualcosa di ignoto e terribile con cui tutti i protagonisti del romanzo dovranno fare i conti. La Hanging Rock si erge in lontananza, quasi fosse una creatura senziente in grado di influire in modo determinante sulla vita (e la morte) di tutti i personaggi.
Il manoscritto originale del romanzo comprendeva un finale con la soluzione del mistero: il cosiddetto diciottesimo capitolo. Tuttavia, l’editore convinse la Lindsay a rimaneggiare il romanzo, lasciando il mistero senza soluzione. L’autrice affidò al suo agente il compito di pubblicare il capitolo mancante dopo la sua morte. Ciò è avvenuto nel 1987. L’edizione italiana non comprende il diciottesimo capitolo che, in ogni caso, può essere reperito facilmente online in lingua originale con il titolo The Secret of Hanging Rock.
COSA MI È PIACIUTO
Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo con il gruppo di lettura #oldbutgold gestito da Teresa, Bee Book a Lula e la sottoscritta, al quale si sono unite tante lettrici e alcuni lettori con i quali abbiamo discusso ed esaminato i vari aspetti del romanzo.
Personalmente ne ho amato ogni pagina, soprattutto perché il tema del perturbante, ampiamente trattato nel romanzo, mi ha ricordato L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, uno dei miei romanzi prediletti. Inoltre, proprio quest’anno la casa editrice Sellerio ha deciso di ripubblicare una nuova edizione di Picnic a Hanging Rock dalla copertina estremamente evocativa e volevo assolutamente che questo splendido volume facesse parte della mia biblioteca.
COSA NON MI È PIACIUTO
Il romanzo ha pienamente soddisfatto le mie aspettative, ma non ne consiglio la lettura a chi non ama le pagine descrittive e ritiene che ogni mistero debba avere la sua soluzione.
L’AUTORE
Joan Lindsay (1896-1984), scrittrice e commediografa australiana, oltre a Picnic a Hanging Rock (1967), pubblicato per la prima volta da Sellerio nel 1993, oggetto di una celebre versione cinematografica di Peter Weir e di una serie TV nel 2018, ha pubblicato il libro di memorie Time Without Clocks (1962).
LA CASA EDITRICE
La Sellerio è nata nel 1969 a Palermo da Elvira Giorgianni e suo marito Enzo Sellerio su ispirazione di Leonardo Sciascia e dell’antropologo Antonino Buttitta. La casa editrice ottiene visibilità nazionale (e internazionale) con la pubblicazione nel 1978 de “L'affaire Moro” di Sciascia. Cresce il numero delle collane, a cominciare da “La Memoria”, oggi simbolo della produzione selleriana. Fra gli scrittori che hanno collaborato con la casa editrice: Gesualdo Bufalino, lanciato nel 1981, vincitore del Premio Campiello e del Premio Strega, e Andrea Camilleri ("padre" della serie TV Montalbano).
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sceneggiaturex · 1 year
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IL GENIO DELLA NERCHIA – 18. DIARIO
il nuovo capitolo di IL GENIO DELLA NERCHIA è ONLINE! #spicy #libri #letture #narrativa #libreria #scrittore #narrativaitaliana #libritaliani #libriconsigliati
3 Gennaio Seguendo le indicazioni del terapeuta ho iniziato a scrivere questo diario. A quanto dice lui, dovrebbe aiutarmi a rendermi conto della situazione che sto vivendo e provare a risolvere i miei problemi da un punto di vista esterno. Ho accettato di fare questa cosa perché non trovò altra soluzione. Mi trovo in un vicolo cieco e non riesco ad uscirne. 6 Gennaio Il mio unico amico è…
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antennaweb · 1 month
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La Valigia di Cartone
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Il programma la valigia di cartone é un programma a sostegno dell'artista indipendente. Un format che si occupa di trasmettere musica, letture, interviste e come dice Giancarla „con-Dite“ da tanto buon umore. L'idea nasce per caso nel 2019 quando la Radio Wueste Welle di Tubinga offrí a Dite e Giancarla la possibilitá di condurre un programma italiano per inserirlo nel loro palinsesto. Ci fu un percorso iniziale da seguire con vari Workshop e prove in studio che portarono ad un riconoscimento e ad una valutazione finale. Alla fine di tutto ci fu un sondaggio online, su Facebook, sul nome del programma, fu un vero successo di streaming superando le 13mila visualizzazioni, tantissime idee e sopratutto tanti complimenti e auguri di buona fortuna. La scelta del nome del programma fu suggerita dalla mamma di Dite (Lucetta) che disse – se volete far viaggiare i vostri ascoltatori, allora non vi resta che chiamare il programma “La Valigia” - di seguito avendo in mente di inserire nel cuore del programma musica emergente indipendente fu pensato di prendere in considerazione la foto di quando tantissimi connazionali partivano per realizzare i propri sogni accompagnati dalla classica valigia di cartone. Quindi la scelta LA VALIGIA DI CARTONE. Inizialmente fu dedicato solo un piccolo spazio alla musica emergente/indipendente, al che da li a breve fu dedicato tutto l'intero programma. Il 3 maggio 2019 fu trasmessa la prima puntata, da allora tutto un crescendo di situazioni e soddisfazioni professionali, tra i quali due repliche settimanali fisse. Centinaia e centinaia di artisti passano oramai dalla Valigia di Cartone, moltissime collaborazioni e non di meno, messaggi, consensi e dimostrazioni d'affetto per i conduttori Giancarla e Dite. Il 2023, nell'ultimo quarto d'anno é stato raggiunto un picco di 2milioni e 600mila streaming online, vedendo in testa l'USA seguito dall'Indonesia, Brasile, Germania, Italia, Francia etc etc con una lista di oltre 100 paesi nel mondo. Il programma é in continua evoluzione, i conduttori sperano di raggiungere un obiettivo utopico, diventare un punto di riferimento mondiale di musica indipendente. Read the full article
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marcogiovenale · 1 month
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i primi tre audio da "oggettistica" su rai radiotre fahrenheit (6-8 maggio 2024)
https://ticedizioni.com/products/oggettistica-marco-giovenale Facilitazione https://www.raiplaysound.it/audio/2024/05/Fahrenheit-del-06052024-234e4b09-b08f-466a-b58c-f5ecbf9bbbad.html Tutta vita https://www.raiplaysound.it/audio/2024/05/Fahrenheit-del-07052024-534b9ce9-4bef-4bfa-aa6f-8c80b5b3a4a2.html Si…
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nusta · 1 year
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La cosa tragicomica di avere imparato l'inglese a spizzichi e bocconi tra sottotitoli e letture sparpagliate principalmente online è che ora mi ritrovo a indovinare le parole di wordle senza essere sicura di quello che effettivamente vogliano dire >_<
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Culturatela e il Maggio nei Musei
Culturatela, startup CultTech che innova il mondo della cultura con AI e Big Data mettendo a disposizione di pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali ed enti privati un portale della cultura all-in-one, presenta - in occasione del Maggio nei Monumenti - una rassegna di eventi culturali, volti a riscoprire e valorizzare i luoghi storici e i beni architettonici della città di Avellino. Maggio dei musei: cos'è? L’evento costituisce un momento di raccolta della comunità intorno ai luoghi che caratterizzano i borghi storici cittadini, rappresentando un'importante iniziativa nell'ambito della valorizzazione del territorio e della promozione del turismo locale. Il programma comprende tour tematici, workshop creativi, letture per famiglie e performance artistiche. Dai laboratori per bambini fino a momenti di relax, i visitatori di tutte le età avranno l'opportunità di immergersi pienamente nella cultura locale. Le attività culturali saranno accompagnate da esperienze gastronomiche uniche: brunch culturali, assaggi di vini locali e prelibatezze a km 0 grazie al supporto di Black Lamb e Fralù. Intervista a Vincenzo Paduano, CEO e co-founder di Culturatela Come nasce Culturatela? Culturatela nasce per rispondere a una lacuna nel panorama culturale italiano: la crescente domanda di ticketing online da parte dei visitatori non è adeguatamente supportata dalla disponibilità dei musei a offrire questo tipo di servizio, con il 62% di essi che non ha nemmeno una solida presenza sul web. Inoltre, tra le criticità evidenziate in uno degli ultimi Studi della Corte dei Conti, c’è anche la carenza di una vera strategia digitale e di competenze specifiche: il 64% dei musei ha dichiarato di non avere al proprio interno professionisti con competenze legate al digitale e solo recentemente si stanno avviando percorsi di formazione del personale, inoltre il 76% dei musei ha dichiarato di non avere alcun piano strategico dell’innovazione digitale.  Culturatela è stata quindi fondata nel 2018 ad Avellino da Vincenzo Abbatantuoni, Angelo Paduano e Vincenzo Paduano come risposta a questa esigenza di mercato, fornendo a pubbliche amministrazioni, istituzioni culturali ed enti privati una soluzione SaaS e Marketplace che semplifica a 360° l’intera gestione e promozione dei luoghi della cultura italiana: dalla gestione dei ticket paperless, all’utilizzo dei Big Data per analizzare i flussi turistici, allo sviluppo di strategie di marketing mirate sino ad arrivare alla pianificazione di percorsi interattivi e immersivi grazie all’utilizzo dell’AI. Quali sono gli obiettivi della startup? L'obiettivo di Culturatela è da sempre quello di supportare enti pubblici e privati nella valorizzazione e la gestione dell’intero patrimonio culturale e artistico nonché supportare un settore strategico, quello della Cultura, per l’economia italiana dotandolo di strumenti all'avanguardia e mettendoli a beneficio dell’intero sistema-Paese; e lo fa attraverso la sua piattaforma proprietaria sopracitata. La startup CultTech ha, inoltre, integrato la piattaforma con un tool di intelligenza artificiale che risponde in tempo reale a domande in ambito culturale artistico, in modo da arricchire l'esperienza di visita del turista mettendo a sua disposizione una vera e propria “guida” virtuale e interattiva. Siamo nel periodo del Maggio nei Monumenti, cosa ha programmato Culturatela? In occasione del Maggio nei Monumenti, Culturatela ha organizzato Maggio nei Musei, una rassegna di eventi culturali, volti a riscoprire e valorizzare i luoghi storici e i beni architettonici della città di Avellino. Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con diverse attività ed associazioni locali e con il patrocinio del comune, si tiene durante i weekend di maggio, dal venerdì alla domenica, e offre un programma ricco di tour tematici, workshop creativi, letture per famiglie e performance artistiche. Dai laboratori per bambini fino a momenti di relax, i visitatori di tutte le età hanno l'opportunità di immergersi pienamente nella cultura locale. L'evento non si limita alla cultura ma offre anche esperienze gastronomiche uniche: brunch culturali, assaggi di vini locali e prelibatezze a km 0 grazie al supporto di Black Lamb e Fralù. Inoltre, vengono narrate storie affascinanti e antiche leggende, che arricchiscono l'esperienza di ogni visitatore in un viaggio autentico attraverso la tradizione irpina. L’evento costituisce un momento di raccolta della comunità intorno ai luoghi che caratterizzano i borghi storici cittadini, rappresentando un'importante iniziativa nell'ambito della valorizzazione del territorio e della promozione del turismo locale. Cultura e digitale come possono collaborare? La digitalizzazione può rivoluzionare il settore culturale italiano, che attualmente soffre di una scarsa presenza online e di strumenti obsoleti per comunicare il patrimonio culturale, anche a causa di barriere burocratiche, mancanza di fondi e personale nel settore della cultura. Attraverso soluzioni digitali come quelle offerte da Culturatela, è possibile ottimizzare la gestione delle attività culturali, tracciare e raccogliere dati per migliorare l'esperienza del visitatore e aumentare la visibilità del patrimonio culturale italiano, coinvolgendo sia turisti che abitanti locali. In che modo il territorio di Avellino può essere valorizzato dal digitale?  Il territorio di Avellino può essere valorizzato attraverso una serie di strategie digitali integrate. Queste includono la promozione turistica online attraverso i canali digitali, che consente di raggiungere una vasta audience di potenziali visitatori nonché permette di preservare e promuovere il patrimonio culturale di Avellino. Inoltre, lo sviluppo di esperienze virtuali, come tour e visite immersive, offre agli interessati la possibilità di esplorare il territorio anche da remoto, suscitando l'interesse a visitare di persona. E ancora, l'implementazione di applicazioni di guida turistica fornisce informazioni dettagliate sui luoghi di interesse, migliorando l'esperienza del visitatore durante la visita. Infine, la digitalizzazione dei servizi culturali, come la prenotazione online di visite guidate ed eventi, rende più accessibili e convenienti le esperienze culturali.  Prossimi progetti? Nei prossimi mesi, continueremo a espanderci attraverso partnership strategiche con altre istituzioni culturali in diverse regioni italiane, ampliando la nostra presenza e il nostro impatto nel settore. Foto di copertina: TELA | culturatela.com | Ticketing e Booking Cloud | Museum and Exibitions | SIMPLY e CUSTOM Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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Padova. Anime Verdi 2024, presentata la settima edizione del festival dei giardini aperti.
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Padova. Anime Verdi 2024, presentata la settima edizione del festival dei giardini aperti. Il 4 e il 5 maggio 2024, "Anime Verdi", il Festival dei Giardini Aperti di Padova si appresta a celebrare la sua settima edizione, confermandosi come un appuntamento imprescindibile nell'agenda culturale della città di Padova. Il programma del Festival è stato presentato martedì 23 aprile a Palazzo Moroni, alla presenza dell'Assessore al Verde, Parchi e Agricoltura del Comune di Padova, del Consigliere delegato alle Politiche Giovanili del Comune di Padova, di Fiorita Luciano, Caposettore del Gabinetto del Sindaco e Cassandra Baldini, coordinatrice di Anime Verdi. Durante la mattinata, che ha visto anche l'intervento di Stefano De Stefani, curatore del festival e presidente de Il Raggio Verde, seguita dalla performance artistica della storyteller Silvia Gualtieri, è stato inaugurato l'Infopoint di Piazza delle Erbe 52, allestito per l'occasione dalla Scuola di Formazione Professionale "Francesco D'Assisi". L'edizione 2024 Nel primo weekend di maggio, Anime Verdi torna ad aprire i portoni dei giardini della città. Sono 47 quest'anno - con 6 novità e 4 graditi ritorni - i giardini che regaleranno ai padovani e ai turisti, grandi e piccoli, l'opportunità di esplorare itinerari inediti tra le vie del centro. Il Festival, che la scorsa primavera ha saputo coinvolgere 4.000 visitatori, anche quest'anno consentirà agli amanti del verde e del paesaggio, di avventurarsi tra i giardini, scoprendo i gusti e le cure di ciascun proprietario, ammirare la bellezza di alberi ultracentenari e rare varietà di piante, e immergersi nei secoli e negli stili dei diversi angoli verdi di Padova. Nelle due giornate, i giardini saranno aperti dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:45 alle 19:00, anche in caso di maltempo. Per accedervi sarà come sempre necessario munirsi del braccialetto acquistabile all'InfoPoint di Piazza delle Erbe 52, oppure online su www.animeverdi.it con un piccolo costo di commissione. L'InfoPoint sarà aperto dal 23 aprile al 2 maggio dalle 10:00 alle 14:00 e dalle 17:00 alle 19:00 (festivi compresi), venerdì 3 e sabato 4 maggio dalle 8:30 alle 19:00 e domenica 5 maggio dalle 8:30 alle 17:00. Gli appuntamenti speciali Durante il Festival, i visitatori avranno l'opportunità di partecipare a una vasta gamma di eventi collaterali, che arricchiranno ulteriormente l'esperienza della visita ai giardini: visite guidate, laboratori artistici, performance musicali e attività interattive. Tra questi: le visite guidate al Parco Treves saranno accompagnate da laboratori di acquerello botanico, mentre il Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell'antichità ospiterà letture e performance musicali. Nel Roseto di Santa Giustina si scopriranno le varietà più significative e la storia della rosa e al Centro Universitario Padovano si terranno dei laboratori di stampa su carta e collage. Sono previsti, inoltre, laboratori di scrittura e poesia per bambini diffusi tra i giardini, fitness nel verde nel giardino Alicorno ed esibizioni musicali al Liceo Tito Livio. Come ogni anno, infine, è prevista l'attività di navigazione sul Piovego. Il Festival si chiuderà domenica 5 maggio alle 19:15 in Piazza delle Erbe con l'ensemble strumentale "La Création du Monde" dell'Orchestra Nova Symphonia Patavina. Il programma dettagliato della manifestazione e le modalità di iscrizione ai laboratori sono disponibili sul sito del Festival www.animeverdi.it e all'interno della mappa che sarà consegnata a ciascun partecipante. Tra le convenzioni si ricordano gli ingressi a costo ridotto per i soci dell'Associazione Alumni dell'Università degli Studi di Padova e per i visitatori della mostra "Monet". Capolavori dal Musée Marmottan Monet di Parigi" su presentazione del biglietto d'ingresso con data a partire dal 1° maggio. Il progetto "Fortemente voluto dall'Amministrazione, Anime Verdi è un progetto di valorizzazione e riscoperta della vocazione comunitaria e non solo ambientale e culturale della nostra città. Sono particolarmente felice, inoltre, che tra gli spazi verdi di questa nuova edizione vi siano i Giardini della Rotonda, uno dei luoghi più suggestivi di Padova, recentemente restituito ai cittadini dopo un importante lavoro di riqualificazione", dichiara l'assessore al Verde. Il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili sottolinea e ringrazia i giovani volontari per l'impegno e la massiccia adesione: "Anime Verdi si riconferma ogni anno un momento di grande partecipazione giovanile, grazie all'impegno di oltre cento volontarie e volontari che per due giorni diventano i custodi dei giardini più belli del centro storico. La risposta entusiasta dei giovani e la loro disponibilità a dedicare tempo ed energie per la città contribuisce significativamente alla buona riuscita del Festival. Ringrazio tutte e tutti loro per questo bel segnale di cittadinanza attiva, che ci ricorda una volta di più quanto le nuove generazioni siano una risorsa per la nostra comunità". "Alla base del Festival - prosegue il curatore De Stefani - vi è infatti l'imprescindibile generosità dei proprietari dei giardini e l'instancabile operato di oltre 100 giovani volontari, vero cuore pulsante dell'evento insieme agli studenti degli istituti scolastici locali, custodi dei rispettivi giardini. Questo prezioso scambio intergenerazionale tra proprietari, visitatori e giovani è il valore aggiunto di un Festival che fa della partecipazione la lente attraverso cui ri-scoprire la città e ri-conoscerla nelle reti sociali e culturali anche nuove che qui si possono generare". Anime Verdi è un'iniziativa di Ufficio Progetto Giovani - Gabinetto del Sindaco del Comune di Padova, Il Raggio Verde e Xena con il patrocinio dell'Università degli Studi di Padova, CSV di Padova e Rovigo, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Associazione Parchi e Giardini d'Italia, in collaborazione con Alumni UniPD, Gruppo Giardino Storico Università di Padova, Società Amici del Giardinaggio Padova, Dipartimento di Psicologia Generale Università di Padova, Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell'Antichità Università di Padova, Scuola di Formazione Superiore "Francesco d'Assisi", Comitato Mura di Padova, Nova Symphonia Patavina, C.O.S.E. IN COMUNA, Artemartours, Bettin Pianoforti, Arthemisia e in media partnership con Il Mattino di Padova e Veneto Segreto.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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felix-dario-ruggeri · 4 months
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RaccontiMiniati
Dall’altro lato alla stessa velocità
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Mercoledì 6 marzo alle ore 18 sulla pagina Facebook dello studio erAArte, sarà visibile online il RaccontoMiniato “Dall’altro lato alla stessa velocità”.
I RaccontiMiniati sono anche visibili in presenza a Bologna presso lo studio erAArte in via Nazario Sauro 7/A.
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RaccontiMiniati
(Collezionismo illuminato)
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Con RaccontiMiniati proponiamo una nuova forma di lettura e di collezionismo, presentando eventi multisensoriali che hanno la capacità di trasportare gli osservatori in luoghi dove il tempo permane sensibile.
I racconti sono strutturati per coinvolgere senza artifici tecnologici invasivi, stimolano le nostre qualità naturali con una dinamica che non prevede movimento ma che sollecita le nostre singolarità profonde a risvegliarsi in altre dimensioni.
Ogni testo di questa proposta si trasferisce su schermo digitale e la sua natura verbale si integra con immagini, suoni e movimento, dando vita a un’esperienza innovativa di lettura antica. Prima della stampa i testi miniati erano preziosi, alle parole veniva affiancata l’immagine e la pagina assumeva un valore unico, la pergamena assorbiva i colori e le forme create dagli amanuensi e le restituiva come preziosità.
Su questi concetti abbiamo sviluppato RaccontiMiniati per interagire con gli amanti della letteratura e dell'arte, offrendo la possibilità di collezionare racconti brevi su Pen Drive. “Letture di luoghi sottili”, dove tempo, ritmo e percezione, preservano integri i valori etici e le virtù della cultura classica dell’immaginario.
Viaggi inconsueti che producono inconsuete curiosità, dove la letteratura diventa arte e l'arte diventa letteratura.
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