Tumgik
#libri enormi
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ninfettin · 3 months
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mi fa:
quando sono andato in libreria mica mi aspettavo di trovare una come te. stavi accucciata a fare non so cosa (sistemavo i libri nei cassetti) e ti ho trovato ad altezza cazzo. avevi questi occhi enormi con le pupille dilatate. ti faccio "avete questo libro?" e tu fai "ah sì Huxley, cerchiamo subito" e io mi dico "cazzo Huxley, questa legge". avrei voluto chiederti subito il numero, ma mica pensavo me lo potessi dare. quando sono tornato la terza volta te l'ho chiesto tu mi hai risposto "sì volentieri". poi sono andato a prendere un caffè e mi continuavo a dire "sta qua mi ha detto sì volentieri". mica pensavo andasse a così
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kyda · 4 months
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kyda con dei vestiti enormi che l'hanno fatta sentire un orsacchiotto e una montagna di vestiti da lavare sullo sfondo perché ancora non ha finito il cambio stagione ma SONO STATA AL PRIMO INCONTRO DEL BOOK CLUB, ho insistito per avere David Copperfield e se fa pena avrò condannato le altre partecipanti + me stessa e la prof che lo voleva togliere dalla reading list, POTREMO PORTARE LE NOSTRE TAZZE PER FARE IL TÈ E LA MERENDA DURANTE GLI INCONTRI e niente sono super felice e non vedo l'ora di leggere i 6 libri che abbiamo scelto ma purtroppo ora devo andare a studiare linguistica russa quindi per oggi bevo il mio tè da sola a casa e mi disconnetto. a presto
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annaeisuoipensieri · 9 months
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"Tu non conosci la vergogna"
Me l’ha detto una volta mia nonna Gera ed è stato uno degli attimi più commoventi della mia vita. Lei era una donna dura e abrasiva, che somigliava a una statua gotica. Anche lei aveva avuto i suoi dolori e suoi nodi da sciogliere. Un giorno la accompagnai a messa e un pretino, vedendola in vestito scollato, le disse: “Nonnina si copra le vergogne”. Io indicai il crocifisso e risposi al prete: “Non mi sembra che il padrone di casa abbia problemi con la nudità”. Fu allora che mi disse: “Brava, tu non conosci la vergogna”.
La vergogna non è un luogo utile: è disfunzionale, immobilizza, non fa avanzare. Un luogo che inchioda perché non permette il perdono di sé, una cantina buia chiusa dall’esterno. Il pudore, invece, è un luogo gentile, pieno di luce che a me piace molto. Una stanza dove riposano le cose che non ci convincono o che vogliamo tenere per noi. Tutti abbiamo diritto ai segreti, purché non contengano disagio.
Il rispetto dell'edentità, si costruisce esercitandosi su se stessi e superando la vergogna. Perché la vergogna fa schifo, genera mostri enormi che sono il pregiudizio, lo scherno, il suicidio, l’omicidio, la violenza. Questi mostri sono parti di noi pigiate in una cantina buia.
La percezione di sé è soggettiva e ha a che fare con un’infinità di elementi emotivi e affettivi. Ha a che fare con il libri che hai letto, le canzoni che hai sentito, gli amori che ti sei negato, gli abbracci che sei riuscito a strappare.
Bisogna che gli altri abbiano rispetto dei tuoi sentimenti.
La vanità non è tra i miei peccati. Ho il vantaggio dell'età: l'esperienza è l'unico riscatto al crollo effetto valanga dei corpi.
(Drusilla Foer)
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gregor-samsung · 3 months
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“ Il sabato, il mercato apre al pubblico alle nove. Questo vuol dire che i veri appassionati alle otto in punto sono già lì, in attesa. Ci si incontra in un bar proprio di fronte al mercato, tutti dotati di enormi zaini vuoti che si spera di riempire. Qualche saluto imbarazzato fra persone che si conoscono di vista da anni, di cui spesso si sanno nome e professione, ma con cui non si è mai davvero scambiato quattro chiacchiere. Si beve un caffè e ci si guarda sospettosi, soprattutto fra rivali con gli stessi gusti. È una specie di maledizione, qualunque sia l’argomento della tua ricerca ci sarà sempre qualcuno contro cui combattere. Anch’io, naturalmente, ho il mio antagonista. È un signore anziano, alto e sottile come un giunco. Avvizzito e scuro di carnagione come se fosse stato a seccare per anni al sole del deserto, vestito sempre con quello che a me sembra essere lo stesso lungo impermeabile chiaro, estate o inverno che sia. Insensibile al clima come i migliori cercatori di libri: che piova, nevichi o tiri vento, che si ghiacci o ci sia un’afa irrespirabile, lui è sempre lì. Ogni sabato alle otto. Si aggira fra i banchi con una leggera zoppia che usa come un’arma per dissimulare la sua ferocia. Pensi possa essere lento nel muoversi e, invece, appena qualcosa attrae la sua attenzione è capace di scalare degli enormi mucchi di libri con la stessa agilità di un ragazzino. Io ormai lo so, ma tra i neofiti la sua apparente fragilità fa molte vittime. Fragilità? Non sa cosa sia. È duro come il legno stagionato di cui sembra essere fatto. È resistente anche, il maledetto! Non si stanca mai, controlla con pignoleria ogni mucchio e non c’è sabato che a fine giornata non vada via con il suo zaino stracolmo di pesanti tomi. Ho sentito un libraio una volta chiamarlo professeur e un altro Henri. Professor Henri era, quindi, tutto quello che conoscevo del mio avversario, oltre al fatto che era temibile, un vero osso duro, che adora la botanica e la Rivoluzione francese. E che mi sta antipatico. Sembra avere un sesto senso per i libri di botanica. Si tuffa nei mucchi come una donnola dentro la tana di un coniglio e ne emerge sempre con qualcosa fra le mani. Quando ci si incrocia fra i cumuli, sembra sempre che mi osservi con uno sguardo dove si mescolano in parti uguali sufficienza e divertimento. Ci teniamo d’occhio da lontano e normalmente a inizio giornata ci dirigiamo ai poli opposti del mercato alla ricerca di mucchi appena scaricati guardandoci in cagnesco, con la speranza di trovare per primi qualcosa che possa suscitare l’interesse dell’altro. Una vitaccia, ve lo garantisco. “
Stefano Mancuso, La pianta del mondo, Laterza (collana i Robinson / Letture), 2022⁷, pp. 19-20.
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teredo-navalis · 1 year
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Deciso di leggere tutti i libri che ho in casa a partire da quelli più sottili fino ai mattoni enormi perché mi sono rotta di accumulare roba e non leggere niente poi, dopo vendo tutto basta mi sono rotta
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weirdesplinder · 8 months
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Lista di romanzi Sci-fi romantici, ma non solo
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie…..Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle… e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
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- La duologia di   Lois McMaster Bujold formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni…Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione  ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E’ la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor…
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista  Deviana Morris  ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo…. di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien….è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ….terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile….. inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore…ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità…..
La mia opinione: non voglio svelravi altro della trama, se non per dirvi che dietro le quinte del virus e dell’uccisione della famiglia reale c’è molto di più di quello che si immagina e che i tradimenti sono dietro a ogni angolo così come i colpi di scena. questo è un libro che vi lascerà col fiato corto fino alla fine…e non manca anche una storia d’amore perchè tra Kayla e il militare scocca la scintilla….Insomma è un libro pieno di azione, intrigo, emozione, non manca nulla….solo un finale…perchè in realtà finito questo si deveno leggere subito i seguiti perchè tutto rimane molto in sospeso.
Lo consiglio comunque perchè è molto bello e io certamente leggerò i seguiti. Spero di riuscirci prima di agosto. incrociamo le dita
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima.
La mia opinione: Fantastico, stupendo. Credo non leggerò il suo seguito perchè temo potrebbe rovinarmi un bel finale come questo. Linnea Sinclair aveva fallito nell'emulare Lois McMaster Bujold col romanzo Finders keepers, ma qui fa quasi centro. Certo il suo stile è inferiore e meno profondo di quello della Bujold, ma in questo libro, i personaggi vengono ben approfonditi e alcuni temi importanti come razzismo, religione, elite di potere, ongiustizia, diversità, pregiudizi ecc.. vengono trattati. In più c'è amore, avventura e suspace. Consigliato a tutti. - In her name, di  Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
La mia opinione: questo libro enorme, più di 600 pagine, non è un vero e proprio sci fi romance, è più un romanzo di fantascenza che contiene anche una storia d'amore. Potrebbe essere visto come simile ad Avatar per alcuni versi, solo che qui le aliene blu belle snelle muscolose e dahli occhi allungati sono molto ma molto crudeli, come gli antichi Spartani. Bello il conflitto interiore del protagonista diviso tra la sua umanità, le sue origini, e la cultura liena che ha abbracciato.
- Close encounters, di  Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli.  La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta.  Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
La mia opinione: Più profondo e leggero di quello che pensavo. Lo consiglio per passare ore piacevoli. Non ha contenuti molto importanti ma è una piacevole lettura, non troppo vacua, ma profonda al punto giusto.
1. Perdition
Serie: Dred Chronicles , primo libro (è ambientata nello stesso universo della serie Syrantha Jax, ma anche se non la si è letta fa lo stesso, sono ben staccate anche se hanno un personaggio in comune)
Autore: Ann Aguirre
Inedita in italiano  
Estratto:
Pain was a flower. It began with crimson petals, threaded white, and ended with a black, black heart. Like mine.
TRAMA: Un lontano futuro tecnologico, ma ben lontano dall’essere pacifico. Una prigione speciale, per detenuti speciali. Massima sicurezza, massima disperazione. Una enorme nave spaziale, in orbita e isolata, è stata trasformata in prigione per accogliere i detenuti peggiori, quelli che nessuno vorrebbe mai su nessun pianeta. un piccolo. Lasciate ogni sperava o voi che entrate…e il nome della nave è Perdition, appunto. Qui i detenuti sono lasciati a loro stessi, nessuna possibilità di fuga esiste nello spazio profondo, perciò nessuna guardia vi staziona, periodicamente si limitano a fornire loro il minimo dei vivere per una barbara sopravvivenza e per scaricare nuovi detenuti…carne fresca per l’inferno.
La nave è un piccolo mondo a sè, che I detenuti hanno diviso in sei regni, governati da sei tra I detenuti più forti e astuti. I regni sono sempre i guerra tra loro, naturalmente e sono uno peggio dell’altro. Uno è il regno degli alieni non umani, che stanno tra di loro e non cercano guai, uno il regno di un pazzo cannibale che non ha problemi a sfamare i suoi sudditi…uno quello governato da un pazzo santone che si crede Dio, un altro, il più grande, è il regno governato da un energumeno assetato di potere e guerra che cerca sempre di allargare i suoi confini, e poi abbiamo due regni governati da due donne. Il regno di Morte, i cui abitanti sembrano morti e venerano la morte e il sangue impersonati da una donna che non sembra neppure più umana, e il regno di Dred,che suona come disperazione, una donna guerriera, che ha conquistato il regno con un colpo di stato a sorpresa aiutata da un altro prigioniero, una spia di professione dalla mente machiavellica che in realtà persegue solo i suoi propri fini
Dred è una donna che possiede ancora un’anima nonostante tutto e mantiene il suo regno non solo grazie alla sua forza e all’abilità con cui sa lottare con le catene, ma perchè cerca di fare sì che i suoi sudditi stiano bene e relativamente in pace. E’ finita lì in quella prigione non perché pazza  furiosa come molti dei suoi compagni detenuti, ma perché è una dei tanti umani mutati, dotati di poteri psichici o fisici sovraumani, che gli umani temono e la sua abilità di poter leggere nella mente le emozioni più oscure le ha fatto presto conoscere i malvagi e i sanguinari ed è diventata una specie di giustiziera che li uccideva senza aspettare che se ne occupasse la giustizia….la giustizia non ha apprezzato il suo gesto.
Jael è un nuovo detenuto, appena arrivato in questa stupenda prigione, ma non è certo un novellino, e nemmeno umano se è per questo. Lo sembra ma in realtà è frutto di un esperimento scientifico che aveva il fine di creare l’arma perfetta il soldato perfetto. Peccato che sia così perfetto che gli umani lo temono, soprattutto perché in grado di pensare autonomamente. Così quando gli è servito un capro espiatorio lo hanno usato e ora è lì, in una nuova prigione, di gran lunga non la peggiore in cui è mai stato in fondo.
Violento e calcolatore Jaeil non è certo uno stupido e si rende conto di essere stato fortunato quando finisce nel regno di Dred. Con le sue doti diventa quasi subito un arma utile per la regina, ma Dred non si limita ad usarlo. Lo tratta come un essere umano come qualcuno di cui ha fiducia e continua a farlo anche dopo aver scoperto le sue origini. Jael è piacevolmente sorpreso da tutto questo, mai prima d’ora qualcuno l’aveva difeso o tenuto così in considerazione.  L’ammirazione tra i due cresce e ben presto la loro lealtà reciproca verrà messa a dura prova da una lotta intestina tra i regni e nuovi tradimenti.
La mia opinione: mi è piaciuto molto. L’atmosfera, la trama, è tutto molto affascinante e l’azione scorre veloce. Non c’è mai un momento morto, i personaggi sono sempre in ballo e quasi sempre intenti a menar le mai. L’autrice è riuscita andare a un semplice urban fantasy ambientato in una prigione quasi un tono epico. Se l’ambientazione mi ha ricordato il film Pandorum, la trama è quasi più vicina al terzo film del Signore degli anelli, o a una puntata del Trono di Spade. Ok, forse esagero, ma è giusto per darvi l’idea. C’è il tema della guerra, dell’onore, del bene contro il male, di cosa significhi essere umano….è veramente un libro pregno di contenuti se lo si legge attentamente, mentre a una lettura più superficiale risulta comunque un’avventura avvincente e senza fiato dal ritmo serrato e claustrofobico.
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I GENTILES, GLI ANTICHI GIGANTI DELLA SARDEGNA
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In un'isola antica, circondata dalle acque cristalline del Mediterraneo, esiste una leggenda che risale ai tempi più remoti. Si dice che in Sardegna, tra le montagne e le valli, un tempo abitavano giganti con un solo occhio sulla fronte che superavano di gran lunga la statura degli uomini comuni. Questi esseri titanici costruirono meravigliose strutture che, ancora oggi, lasciano a bocca aperta chiunque abbia la fortuna di poterle ammirare.
Ma questa non è una storia da raccontare solo ai turisti, bensì è un antico mito che le genti di Sardegna tramandano di padre in figlio da secoli. In questo contesto, ho avuto l'opportunità di intervistare tre anziani che hanno sentito di queste leggende fin da quando erano bambini. Si chiamano Efiso, Giuseppe e Bonaria, e hanno gentilmente accettato di condividere con me le loro storie riguardanti i giganti della Sardegna.
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Efiso, che ora ha 81 anni, racconta con orgoglio di come suo nonno gli parlava
delle enormi ossa e dei teschi ritrovati nei campi, che secondo lui appartenevano ai giganti. "Mio nonno era un pastore, e mentre pascolava le sue pecore, aveva trovato queste ossa gigantesche che sembravano non appartenere a nessun animale che lui conoscesse. Diceva che erano le ossa dei giganti che abitavano la Sardegna prima di noi."
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Giuseppe, che ha 78 anni, ha una storia simile da raccontare. "Mio nonno era un contadino, e aveva trovato queste ossa gigantesche mentre arava i campi. Ma non erano solo le ossa, c'era anche un teschio enorme che sembrava appartenere a un essere umano gigantesco. Diceva che aveva paura di quegli oggetti, e che erano meglio lasciarli dove erano."
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Bonaria, che ha 72 anni, invece, si ricorda dei racconti dei suoi nonni sui giganti che avrebbero costruito le enormi costruzioni e manufatti che ancora oggi si trovano in alcuni luoghi dell'isola. "I miei nonni mi raccontavano di come questi giganti avessero costruito le torri nuragiche e le tombe dei giganti, ma che nessuno sapeva come avessero fatto. Erano così grandi e forti che sembrava impossibile che esseri umani normali avessero potuto realizzare tutto ciò."
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klimt7 · 1 year
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LA RAGAZZA DI TEHERAN
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Come è cambiata in questi 70 anni la condizione della donna in Iran?
Negli anni ’50, le donne iraniane erano libere di vestirsi come volevano, l’hijab era assolutamente facoltativo [...]
Potevano ottenere un’istruzione e frequentare l’università. Qualche anno dopo hanno acquisito il diritto di voto e di candidarsi al parlamento, hanno ottenuto il diritto di chiedere il divorzio e di ottenere la custodia dei figli, e l’età minima per il matrimonio è stata aumentata da 13 a 18 anni. Ci sono stati alti e bassi, ma prima del 1979 ventidue donne sedevano in parlamento (circa l’8% del totale; in Italia nel 1968 la percentuale delle donne deputate era del 3%, ndr).
Tutto è stato progressivamente spazzato via dopo la rivoluzione, quando la Repubblica islamica si è impadronita del Paese.
Da quel momento tutte le ragazze di età superiore ai 9 anni erano tenute per legge a coprirsi i capelli e il corpo in pubblico. È stata creata la cosiddetta Polizia Morale per reprimere le donne, controllarle e spesso arrestarle.
Il diritto di una donna di chiedere il divorzio liberamente è stato revocato. Devono indossare il velo, non possono andare in bicicletta, non possono cantare in pubblico, non possono ballare, non possono entrare liberamente in uno stadio, non possono amministrare possedimenti, non possono lasciare il Paese a meno che non lo decida un uomo della famiglia o il marito. E mille altri ‘non possono’.
L’età del matrimonio per le ragazze è stata inizialmente abbassata addirittura a 9 anni, e solo nel 2002 il parlamento l’ha innalzata a 13. 
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Negli ultimi cento giorni il regime iraniano ha ucciso oltre 500 manifestanti, imprigionato quasi 19mila persone e minacciato di giustiziarne altre centinaia. Amnesty International e Humans Right Watch denunciano violenze e stupri sistematici sulle ragazze che sono state arrestate in questi mesi. Eppure le ragazze iraniane continuano a lottare.
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Qualche settimana fa le studentesse universitarie si sono tolte l’hijab obbligatorio e hanno cantato a squarciagola: ‘Sono una donna libera’. Sono profondamente ammirata e commossa dalla loro lotta e dalla loro audacia. Penso che la loro determinazione e resistenza mostri quanto sono esauste di essere controllate da uomini al governo che si nascondono dietro la religione per esercitare una feroce repressione, e persino abusare dei corpi delle donne. Le ragazze in Iran ne hanno abbastanza. Basta essere controllate. Basta essere represse. Basta essere prigioniere per ciò che indossano, ciò che dicono e per chi amano. Basta con l’oppressione cieca di un gruppo di vecchi terrorizzati dalla loro vivacità, dai loro talenti, dalle loro abilità, dai loro sogni. Meritano di poterli realizzare quei sogni, e se non altro di vivere la loro vita.
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Mai come ora la resistenza contro il regime in Iran è stata così giovane e internazionale. La generazione Z guida le proteste, e anche per questo il governo cerca di bloccare internet e i social media in ogni modo. Un altro elemento del suo romanzo è il potere di formazione, di consapevolezza, e anche di rivoluzione dei libri. Del resto il motore delle rivendicazioni di questi mesi sono appunto gli studenti…
“L’Iran ha una lunga e ricca storia letteraria. Poeti come Omar Khayaam, Rumi, Saadi e Hafez sono stati venerati per secoli. Ancora oggi molti iraniani conoscono a memoria i loro versi. La nostra è una cultura che riconosce il potere delle parole e ha sempre adorato i suoi scrittori. L’istruzione è un valore nella cultura iraniana e persino adesso, sotto la Repubblica islamica, pur con le enormi difficoltà, un vasto numero di studenti universitari sono donne. L’ondata di proteste nella storia dell’Iran negli ultimi decenni è sempre iniziata nelle università. Ma ciò che è interessante questa volta è che anche gli studenti delle scuole superiori e persino delle scuole medie sono scesi in piazza per protestare”.
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“Non dimenticate le ragazze iraniane.
Non distogliete lo sguardo. Gridano per le strade da generazioni e adesso è ora che il mondo le ascolti. Lo meritano: il loro coraggio è immenso. Meritano la loro libertà. Sono una narratrice e conosco il potere universale della parola. Con il mio romanzo ho voluto mostrare ai lettori le gioie, le pene, gli amori, i sogni e le paure di due ragazzi, e in fondo di tutte le donne e di tutti i ragazzi di Teheran. Se le nostre speranze alla fine sono le stesse, per una generazione o per un’altra, in una parte del pianeta o nell’altra, è perché le nostre anime sono una cosa sola”.
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E poi tutti possiamo leggere.
La letteratura ha un potere. La letteratura ci unisce. Nutre la sete che tutti abbiamo dentro.
Una sete di libertà necessaria come l’aria, come l’amore, come la speranza. Per quanto il governo li abbia terribilmente traditi, i desideri di quelle ragazze e di quei ragazzi non possono essere repressi.
Come molti iraniani della diaspora, io sono piena di speranza e di dolore di fronte alle donne e agli uomini che scendono in piazza. Sono anche consapevole del trauma che tanti di noi portano dentro. Il trauma di sapere che la propria patria porta in sé tanta bellezza e allo stesso tempo tanta tragedia. Ma quel trauma non può fermare la speranza.
I personaggi del mio romanzo si rendono conto che nonostante tutte le perdite che hanno subito nella loro vita, l’amore che nutrono l’uno per l’altro, è più forte.
E questa è la veritá. L’amore è più forte: resiste, sopravvive a tutto.
Io in fondo ho voluto scrivere proprio questo: un inno alla caparbia forza dell’amore”.
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uomomosca · 2 years
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"Binti + Ritorno a casa"  (Urania 70 anni di Futuro) raccoglie i primi due libri di una trilogia di Nnedi Okorafor, del 2017 e 2019. Vi dico già da subito che il terzo libro ("La maschera della notte") è fondamentale (non capisco questa logica di pubblicazione parziale, davvero, mah...). Esiste anche un racconto "Il fuoco sacro", ma non so se è incluso nella raccolta Jumbo Urania per questa trilogia. Okorafor è una scrittrice davvero brava, che avevo già incrociato nei fumetti (ha scritto delle belle run di "Pantera nera"). E anche questo romanzo è stata una lettura davvero piacevole. Non entro nei dettagli della storia, lascio a voi il piacere di leggerla. Vi dico qualcosa sui temi che (almeno io) ho trovato. Di base si parla di tre cose: 1. Il razzismo e, in generale, di diversitá. Ci sono tensioni sia sulla Terra che tra diversi popoli di altri pianeti. La cosa peculiare di questa storia è però la "mitezza" e la delicatezza con cui sono raccontate le vicende, cosa che rende tutto più "vicino" al lettore, quindi ancora più vero. In ogni caso, la storia é  ambientata in un futuro in cui sono evidenti tanti miglioramenti, tanto quasi da definire uno scenario solarpunk [l'umanità vive in buona simbiosi con flora e fauna (penso alle navi spaziali organiche basate su enormi animali, o alle case albero con pannelli solari), la tecnologia ha un ruolo positivo, la conoscenza e l'istruzione sono centrali,...]. Nonostante questo, in alcune parti di questo universo, discriminazione e odio sono comunque presenti. Come se certe storture degli esseri viventi fossero inevitabili. 2. Il dramma di chi decide di "partire" e lasciare la propria famiglia, per seguire la sua strada. Questo atto, del tutto naturale, in società più tradizionali e conservatrici viene visto come un tradimento, mai perdonato. (Continua nei commenti) https://www.instagram.com/p/Cg3dWuNsI-p/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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roshan-laleh · 2 years
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Purtroppo i cambiamenti climatici di cui vi parlai con tantissimi anni di anticipo, si manifestano proprio con quelle micidiali ondate di calore, arrivate in questi giorni addirittura nel gelido Canada nella cui parte occidentale hanno mietuto finora già almeno 720 vite ed il numero tende a salire. Queste persone muoiono inaspettatamente, all'improvviso. Sono parole del medico legale della British Columbia. Non era mai capitato prima e secondo il Toronto Star trattasi di cifra di decessi tripla alla media del periodo. Ma non è tutto. Se anche l'Europa inizia ad essere colpita da devastanti tornado, il Canada viene colpito da tempeste di fulmini dove caldo e vento hanno provocato almeno 130 enormi incendi boschivi, di cui uno ha bruciato in 5 minuti la città canadese di Lytton in cui era stata registrata la temperatura record di quasi 50 gradi (per la precisione 49,5). Incendio più distruttivo della sua storia anche a Cipro dall'altra parte del mondo. E altri incendi altrove in Stati Uniti ed Europa. I componenti tossici e cancerogeni delle combustioni oltre ad inquinare l'atmosfera, intensificano sempre più gli effetti del cambiamento climatico in un circolo vizioso di cui le catastrofi meteo sono giusto solo la punta dell'iceberg. Il vero problema saranno carestie, siccità che priveranno gradualmente il genere umano di cibo e acqua. Ecco perchè dal mio blog (ingiustamente bloccato per errore da Facebook a causa di miriadi di false segnalazioni).nonchè tramite miei libri come MALAMUNDI consiglio da sempre ai governi del mondo di cooperare in pace per realizzare infrastrutture che garantiscano a tutti, nessuno escluso, dal 2050 in poi, cibo acqua e corrente elettrica. Le terre costiere patiranno salinizzazioni diventando sempre più aride a causa del graduale innalzamento degli oceani mentre il calore, acidificandoli, diminuirà il pescato.
I miei video sul tema, fra i pochi video sopravvissuti online, li potrete vedere (finchè potrò caricarli) sul mio youtube ADAM777MJ (canale autenticato come autentica è questa mia pagina Facebook).
Per risolvere questi problemi occorre in primo luogo debellare tutta quella corruzione, che spesso è voluta e protetta da reti di profili social (anzi asocial).che appoggiano organizzazioni guerrafondaie, violente ed antidemocratiche, anche razziste, che perseguitano e rendono difficile il lavoro di chiunque, a loro differenza, sia onesto, pacifista, coscienzioso e in favore della democrazia.
Un abbraccio 🌈
Adam Kadmon
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crossroad1960 · 2 months
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Qualche giorno fa, Elisa Giomi, nostra autorevole e apprezzata collaboratrice, docente di Roma 3, titolare di un curriculum ammirevole e soprattutto componente di Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), ha scritto per Huffpost un contributo in cui si rallegra della sentenza con cui il Tar del Lazio ha riposto alla Corte di giustizia europea il regolamento per un equo compenso dei contenuti diffusi nel web.
Cercherò di spiegare ai lettori di che si sta parlando senza sprofondare nel burocratese. I ciclopi della rete - Facebook, OpenAI, X eccetera - da decenni fondano il loro strapotere anche - in parte né predominante né trascurabile - sulla riproduzione dei nostri articoli. Di Huffpost, di Repubblica, del Corriere, della Stampa, ma anche di giornali locali, di piccole e combattive start-up digitali: alimentano il traffico e raccolgono pubblicità senza che agli editori e ai giornalisti ne derivi un proporzionale introito. Zero euro.
Il digitale ha provocato guasti enormi al giornalismo ma nessuna lagna: è così, la tecnologia ci ha migliorato la vita e posto di fronte a competizioni nuove che vanno affrontate e non rifuggite. La rivoluzione digitale ha stravolto il commercio, e ogni industria, quella dei libri, del vino, quella discografica, dei negozi al dettaglio, ha le sue grane e ognuno si ingegna per adattarsi e sopravvivere e poi rilanciarsi. Ecco, nessuna lagna. E però nessuna ambizione suicida: se OpenAI comprende i nostri articoli nello sterminato archivio su cui fonda lo sterminato (e ancora un po’ stolto) sapere dell’intelligenza artificiale, è sacrosanto riconoscere una percentuale a chi gli articoli li ha scritti e pubblicati.
Elisa Giomi, per tornare a noi, nel suo corsivo propone soluzioni alternative a quelle stabilite dall’Agcom, e sulle quali fu l’unica a votare in dissenso. Comprensibile, da parte sua, un poco di soddisfazione per la scelta del Tar di sottoporre il regolamento alla Corte di giustizia. E fin qui niente di discutibile. Il regolamento tracciava un recinto dentro cui piattaforme ed editori avrebbero poi raggiunto un accordo. A ricorrere è stata la Meta-Facebook di Mark Zuckerberg, e l’incomprensibile è che la decisione del Tar abbia introdotto una sospensiva. Mi spiego: finché la Corte europea non si sarà pronunciata, resterà tutto congelato. Un anno e mezzo? Due anni? Chissà. Ma noi sappiamo che i tempi della giustizia ancora non conoscono gli effetti devastanti di evoluzioni frenetiche.
Si ricorre alla sospensiva, soluzione drastica, quando una deliberazione può provocare danni irreversibili alle aziende, e qui siamo davvero al paradosso. Meta-Facebook nel 2021 (ultimi dati da Wikipedia) aveva un fatturato di 117.9 miliardi di dollari e un utile netto di 39.3 miliardi. Quale danno ricaverebbe dall’applicazione del regolamento in favore degli editori italiani, sulle cui cifre non mi pronuncio, ma starebbero dentro una percentuale dello zero virgola zero zero del fatturato di Meta? Al contrario a subire un danno, magari non irreversibile ma serio, sono gli editori e i giornalisti, che da anni lavorano gratis per imprenditori del web dotati di patrimoni pari al Pil dell’Ungheria, e sono davanti alla prospettiva di farlo per un paio d’anni ancora.
In attesa della Corte europea, sarà il Consiglio di Stato a pronunciarsi sulla decisione del Tar. Ma vorrei fosse chiaro a chi ci legge che non stiamo chiedendo sovvenzioni, bensì il riconoscimento di una quota legittima, indispensabile a migliorare i nostri bilanci e i nostri prodotti. Fare la beneficenza a Zuckerberg, capirete, non accende il mio entusiasmo. (Mattia Feltri)
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tempi-dispari · 3 months
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Rising Star: Ultima
Ultima, band nata e cresciuta da persone con due passioni in comune: i riff pesanti e i videogiochi.  Entrambe possono essere ascoltate in ogni loro disco: riff djent, melodie e arrangiamenti potenti, sintetizzatori folli e idee non comuni. I loro spettacoli non lasciano tregua e combinano alcuni momenti ambient con enormi riff.
Avendo già formato una band insieme, Jacopo Ceretta e Massimo Forestan decidono nel 2016 di introdurre Patrik Roncolato per trovare l’impronta sonora prog che stavano cercando. Matteo Polonio è arrivato un anno dopo, essendo l’elemento definitivo per una massiccia band djent. Il loro primo singolo (Malasomni) presenta la voce di Led della band Kanjante.  Alcuni mesi dopo, Matteo Toffanin entra a far parte della band come cantante.  I testi trattano di simboli e messaggi forti (con qualche riferimento a videogiochi e serie TV/libri) con la costante presenza di un lampo di speranza in una visione cupa.
 Nel 2019 è uscito l’EP “Meritamun”, con “Malasomni” – pubblicato da The Circle Pit su Youtube – e “Inadequate” – sul loro canale Youtube ufficiale – come singoli.  “Inadequate” ha raggiunto 30.000 visualizzazioni in un paio di mesi.  Successivamente, Ultima ha pubblicato una sessione live di un’altra canzone dall’EP, “Iconoclasm”.  Nel 2022, il singolo “Four Mornings” ha preannunciato l’uscita del nuovissimo album. Successivamente, “I Won’t Hide” esce su tutte le piattaforme, con un video visualizer su Youtube presentato da Spaceuntravel. L’ultimo singolo “Kids” viene pubblicato come video ufficiale da BVTV e riceve un clamoroso successo portando la band a dei nuovi traguardi su Spotify.
Ultima ha tenuto concerti con band locali e ha partecipato a molti concorsi, riuscendo molte volte;  ha vinto il premio per la Miglior Band nel 2021 nel concorso musicale “Alex Ruffini” per la presenza scenica, ha vinto il premio “Defenders of The Faith” di After Dusk Studio, nel 2022 con una demo originale fatta in casa.
Ultima suona dal vivo dal 2019 in tutto il Nord Italia e nei paesi limitrofi.  La prima uscita dell’EP è stata presentata con un tour tra Italia, Croazia e Slovenia.  L’energia e la qualità degli spettacoli dal vivo è in costante aumento e molti nuovi spettacoli sono in programma per i prossimi mesi.
 Djent, Prog metal dall’Italia
 FFO: Periphery, Monuments, Volumes, Tesseract
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gregor-samsung · 2 years
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“ Moby Dick è il romanzo a cui sono tornato più spesso. A ogni lettura mi sorprende la cialtronaggine, il genio imbroglione, la noia mortale di una costruzione romanzesca che non ha eguali. Appoggiato alla finestra qualche giorno fa mi chiedevo chi, oggi, sarebbe in grado di sopportare la noia di certi capitoli. Io! direi al professore. È la quarta volta che lo sopporto, me ne dia un’altra! Tagli di carne, squartamenti, spiegazioni dettagliate degli squartamenti; navi che passano sopra a banchi di pesci che ignorano i banchi di navi che si incontrano per urlarsi dietro offese e poi brindare assieme. Pesci che ignorano queste navi. Piccoli pesci sui fondali; ma anche enormi pesci sui fondali totalmente indifferenti alla monomania di Ahab, di Ishmael, di Stubb. Il cielo sopra di loro è indifferente ai loro dolori. Non c’è dolore in Moby Dick, né patimento. C’è solo l’enorme sofferenza degli esseri umani di fronte al buco nero della natura e del loro destino. L’esaltazione positivistica per il corpo della balena, per lo scheletro della balena, le sue misure, non è altro che il taglio perfetto della dismisura dei desideri degli uomini del Pequod, abbandonati per quarantotto mesi al largo delle coste di ogni continente per fare profitto, per portare a casa olio e spermaceti a costo della loro stessa vita, e a costo delle follie di un capitano che pianta una gamba sul ponte ogni notte per scrutare il mare e trovare il suo mostro, quel mostro che, quella gamba, gliel’ha portata via con un balzo, e che renderà orfani tutti. “
Giovanni Spadaccini, Compro libri - anche in grandi quantità. Taccuino di un libraio d’occasione, UTET, 2021. [Libro elettronico]
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weirdesplinder · 2 months
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Perchè leggere Viaggio Allucinante, di Isaac Asimov
La serie di libri Viaggio Allucinante (Fantastic Voyage) di isaac Asimov, composta da due romanzi non collegati tra di loro, è un'opera veramente atipica per lo scrittore di fantascienza, che credo meriti di essere approfondita.
I libri che la compongono sono:
Viaggio allucinante
Link: https://amzn.to/49h0GIG
Trama: Ridotti alle dimensioni di batteri insieme alla loro navicella, un pugno di uomini e un'intrigante ragazza compiono un viaggio di scoperta. Lo scenario delle loro affascinanti e pericolose esplorazioni però non è il cosmo, ma il corpo umano. La loro incredibile missione, infatti, è quella di viaggiare all'interno del sistema circolatorio di uno scienziato per raggiungere e distruggere l'embolo cerebrale che sta per ucciderlo. Alle insidie che incontrano si aggiungono discordie e tradimenti. Ma il viaggio deve continuare, la sfida all'impossibile deve essere vinta. Perché in gioco c'è la vita di un genio i cui studi hanno portato a risultati straordinari, per quanto ancora sconosciuti.
Viaggio allucinante è un romanzo di fantascienza del 1966 che fu commissionato ad Isaac Asimov dalla Bantam Books, e l'autore dovette scriverlo partendo da un soggetto già ben definito: una sceneggiatura per un omonimo film già scritta da  Harry Kleiner, adattata da David Duncan, e che era a sua volta basata sulla storia omonima di Otto Klement e Jerome Bixby.
Dato che non aveva potuto creare lui stesso la trama del libro e aveva potuto modificare solamente alcune enormi incongruità scientifiche, Asimov non fu mai pienamente soddisfatto del romanzo. Questo lo spinse, nel 1987, a scrivere un altro libro sullo stesso tema scientifico del rimpicciolimento che decise di intitolare Destinazione cervello (Fantastic Voyage II: Destination Brain).
La trama ha molti punti in comune con Viaggio allucinante, ma i protagonisti sono del tutti diversi e anche molte altre cose, tra cui la meta del viaggio all'interno del corpo umano, che stavolta non è un embolo, ma i neuroni del cervello e l'ambientazione che stavolta è l'Unione Sovietica.
2. Destinazione cervello
Link: https://amzn.to/3OIF5R7
Trama: La Guerra Fredda è finita, ma il regime sovietico rimane forte e orgoglioso. Americani e sovietici godono della pace, ma sono sempre in lotta per la superiorità tecnologica e il prestigio che l’accompagna. In condizioni di assoluta segretezza, i sovietici hanno sviluppato una tecnologia di miniaturizzazione in grado di ridurre un essere umano alle dimensioni di una molecola, o anche a dimensioni inferiori. Tuttavia, il processo richiede un enorme apporto di energia per miniaturizzare anche un piccolo oggetto per un breve periodo. Quindi, sebbene la miniaturizzazione si sia dimostrata scientificamente possibile, sembra anche essere economicamente impraticabile: un vuoto trionfo. Uno scienziato sovietico, Pyotor Leonovich Shapirov, pioniere del processo di miniaturizzazione, aveva parlato vagamente di aver trovato un modo per renderlo accessibile, ma sfortunatamente ora giace in coma, con i suoi segreti apparentemente nascosti per sempre. I sovietici però vengono a conoscenza di alcune teorie dello scienziato americano Jonas Morrison, che crede che il pensiero creativo venga immagazzinato nei neuroni del cervello e che con la giusta tecnologia sarebbe possibile leggerlo. Lo contattano per aiutarli a estrarre da Shapirov le sue scoperte, e alla fine, spinto dal suo governo Morrison accetta di andare in Russia e una volta lì, sotto ricatto accetta pure di venire miniaturizzato per recarsi con una squadra specializzata all'interno del cervello di Shapirov per utilizzare il suo programma per computer per recuperare i pensieri in esso contenuti. La missione fallisce a a causa della morte di Shapirov, ma Morrison scopre che il suo il computer programmato, invece di leggere i pensieri di Shapirov, ha effettivamente letto i pensieri dei compagni di bordo di Morrison. Ciò induce Morrison a teorizzare che se un certo numero di persone si unissero telepaticamente usando la sua macchina, quelle persone potrebbero formare un cervello superumano che potrebbe riscoprire le teorie di Shapirov in breve tempo.
Asimov, in tutto il romanzo, cerca di dare un aspetto credibile e logico alla miniaturizzazione, spiegando fenomeni come il comportamento della luce esterna che entra nel sommergibile miniaturizzato, o come la materia non miniaturizzata si comporta a contatto di quella miniaturizzata. Spiega anche, in modo semplice ma chiaro, molte delle caratteristiche del cervello e dei fenomeni chimici ad esso connessi.
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Sogni A dispetto della scienza e degli insegnamenti dei geologi, infischiandosene dei loro magneti, grafici e mappe – il sogno in un attimo ci accumula davanti montagne così pietrose quasi si ergessero nella veglia. E giacché le montagne, allora anche valli, pianure, infrastrutture incluse. Senza ingegneri, capomastri, operai, scavatrici, bulldozer, materiali edili – autostrade impetuose, ponti improvvisi, città istantanee densamente popolate. Senza registi con megafono, senza operatori – folle che sanno bene quando spaventarci e in che momento svanire. Senza architetti esperti, senza carpentieri, betonisti, muratori – sul sentiero, a un tratto, una casetta come un giocattolo, e dentro sale enormi con l’eco dei nostri passi e le pareti fatte d’aria dura. Non solo slancio, ma anche precisione – un singolo orologio, una mosca intera, sul tavolo una tovaglia ricamata a fiori, una piccola mela con i segni dei denti. E noi – non possono farlo i giocolieri, i maghi, i taumaturghi e gli ipnotizzatori – implumi riusciamo a volare, nei tunnel bui ci fanno luce gli occhi, parliamo con scioltezza in una lingua ignota e non con chicchessia, ma con i morti. E per giunta, a dispetto della nostra libertà, di scelte del cuore e inclinazioni, ci perdiamo nel desiderio d’amore per – prima che suoni la sveglia. Cosa ne dicono gli autori di libri dei sogni, gli studiosi di simboli onirici e presagi, i medici con i lettini della psicoanalisi – se qualcosa gli torna, è solo per caso e per il solo motivo che nelle nostre visioni, nelle loro ombre e illuminazioni, profusioni, incerte previsioni, svogliatezze e propagazioni, a volte può capitare anche un senso afferrabile.
Wislawa Szymborska
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