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#lina soualem
gael-garcia · 4 months
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BYE BYE TIBERIAS (2023)
An intimate documentary about four generations of women (great-grandmother Um Ali, grandmother Nemat, mother Hiam Abbass, and director Lina Soualem, Hiam Abbass's daughter) and their shared legacy of exile.
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oldfilmsflicker · 4 months
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Bye Bye Tiberias, 2023 (dir. Lina Soualem)
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anderwater · 1 year
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“Family is the best thing and the most difficult thing. We’re lucky that we’re able to open ourselves up artistically together. And I think that within the industry, as women, we’re now more conscious of our power when we come together and communicate.”
Hiam Abbass, 62, actress and filmmaker, with her daughters Lina Soualem, 33, actress and filmmaker and Mouna Soualem, 29, actress ; photographed at Studio Daguerre in Montparnasse, Paris, on Feb. 24, 2023 for NY Times
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treethymes · 2 months
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Bye Bye Tiberias (2023, dir. Lina Soualem)
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davidhudson · 5 months
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Happy 63rd, Hiam Abbass.
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genevieveetguy · 2 months
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Bye Bye Tiberias (Bye Bye Tibériade), Lina Soualem (2023)
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fallenangels95 · 4 months
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pls pls pls european mutuals go watch the docu bye bye tibériade by lina soualem its available for free on arte !!!
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swanasource · 5 months
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Some 2023 Films by SWANA Filmmakers
The Persian Version. Dir. Maryam Keshavarz (Iranian) Totally Killer. Dir. Nahnatchka Khan (Iranian) Bye Bye Tiberias. Dir. Lina Soualem (Palestinian) The Burderned. Dir. Amr Gamal (Yemeni) The Mother Of All Lies. Dir. Asmae El Moudir (Moroccan) Leave The World Behind. Dir. Sam Esmail (Egyptian) Amerikatsi. Dir. Michael A. Goorjian (Armenian) Fremont. Dir. Babak Jalali (Iranian/Afghan) Four Daughters. Dir. Kaouther Ben Hania (Tunisian) Last Call For Istanbul. Dir. Gönenç Uyanık (Turkish)
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deadlinecom · 5 months
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Hiam Abbas et Lina Soualem : "Le retour à la mémoire n'est pas toujours quelque chose de simple"
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timriva-blog · 5 months
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Au festival de Marrakech, « une nuit historique pour le cinéma marocain »
La réalisatrice marocaine Asmae El Moudir a notamment décroché samedi l’Étoile d’or avec “Kadib Abyad”, une première pour un film marocain. Le prix du jury a par ailleurs été décerné ex aequo à son compatriote Kamal Lazraq pour “Les meutes” et à la franco-algérienne Lina Soualem pour “Bye Bye Tibériade”. Le jury du festival de Marrakech lors de la cérémonie d’ouverture, le 24 novembre 2023. C’est…
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gael-garcia · 4 months
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Bye Bye Tiberias (2023, Lina Soualem)
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oldfilmsflicker · 7 months
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new-to-me #791 - Bye Bye Tibériade (Bye Bye Tiberias)
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carmenvicinanza · 5 months
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Hiam Abbass
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Hiam Abbass, attrice, regista e sceneggiatrice palestinese, è nata in Israele e ha la cittadinanza francese.
È stata diretta da registi internazionali come Steven Spielberg, Amos Gitai, Tom McCarthy, Jim Jarmusch, Abbas Fahdel e altri ancora.
Nata a Nazareth, il 30 novembre 1960 da una famiglia di arabi musulmani, è cresciuta nel quartiere libanese del vicino villaggio di Deir Hanna. Dagli anni ’80 vive a Parigi dove è iniziata la sua carriera artistica.
Ha cominciato a recitare nel film per la tv La nuit miraculeuse del 1989, di Ariane Mnouchkine, seguito da apparizioni in diversi telefilm.
Al cinema ha debuttato nel 1989 con il film La nuit miraculeuse. È stata poi nel cast di Ognuno cerca il suo gatto, Haifa, Histoire naturelle, Venise est une femme, Le mariage en papier, Aime ton père, e Bab el Chams.
Il suo primo ruolo di successo è arrivato nel 2004 quando è stata la protagonista in La Sposa Siriana diretto da Eran Riklis che le è valso la candidatura per la miglior attrice agli European Film Awards.
L’anno successivo è apparsa nel film Munich di Steven Spielberg, in cui ha anche lavorato come consulente per il dialetto e la recitazione, vivendo per tre mesi in un hotel con attori israeliani e palestinesi che hanno avuto molte discussioni che hanno aiutato entrambe le parti ad avvicinarsi.
Ha recitato in diversi altri film prima del 2008, quando è stata la protagonista de Il giardino di limoni in cui interpreta una donna palestinese che lotta contro la decisione dei servizi segreti israeliani di sradicare il suo giardino perché avrebbe potuto essere usato dai terroristi per attentare alla vicina casa del Ministro della Difesa. Per questo ruolo ha ricevuto il premio Israeli Film Academy Award e l’Asia Pacific Screen Awards come miglior attrice.
Nel 2008 ha interpretato la madre di un immigrato siriano clandestino nel film The Visitor di Tom McCarthy e la madre di un soldato iracheno nel film Dawn of the World di Abbas Fahdel.
È stata nel cast del film I limiti del controllo di Jim Jarmusch e in A Bottle in the Gaza Sea,  tratto dal romanzo Une bouteille dans la mer de Gaza di Valérie Zenatti.
Il regista Radu Mihaileanu l’ha invece voluta nella commedia drammatica La sorgente dell’amore.
Nel 2012, ha fatto parte della giuria del Festival di Cannes e debuttato alla regia con The Inheritance in cui affronta il tema dell’identità da diversi punti di vista, quello del ruolo femminile diviso tra modernità e tradizione e quello dell’appartenenza nazionale di una famiglia palestinese che vive in Galilea.
Nel 2017 ha interpretato Freysa, la leader del movimento per la libertà dei replicanti, in Blade Runner 2049.
È stata la protagonista femminile della serie tv Succession che ha ottenuto un enorme successo negli Stati Uniti. 
Come acting coach è stata impegnata sul set di Alcuni giorni di settembre di Santiago Amigorena con Juliette Binoche, John Turturro e Nick Nolte e Babel di Alejandro Gonzáles Iñarritu con Brad Pitt e Cate Blanchett.
È stata accanto a Tim Roth in Come together, la storia di un terrorista che, a seguito di un grave incidente, perde la memoria dimenticando il suo passato e i suoi ideali sovversivi, per venire salvato da una medica  siriana rifugiata che non conosce la sua vera identità.
In Bye Bye Tiberias, selezionato per rappresentare la Palestina agli Oscar 2024 e presentato in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori del Festival del Cinema di Venezia, è stata diretta da sua figlia Lina Soualem. Nel film, che esplora le tradizioni orali di quattro generazioni di donne palestinesi, interpreta se stessa nel suo personale viaggio di ritorno al villaggio dove è cresciuta e da dove è partita per Parigi, quando aveva vent’anni, per intraprendere la carriera di attrice. Un ruolo che la spinge a mettere a nudo il suo passato, a guardare indietro a come la sua patria è cambiata e a riflettere su tutto ciò che ha ereditato da sua madre e dalla generazione che l’ha preceduta.
Hiam Abbass ha anche un’altra figlia, Mouna, anch’ella attrice, entrambe avute da Zinedine Soualem, noto attore franco-algerino, con una carriera trentennale nel cinema, nella TV e nel teatro francese.
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qudachuk · 1 year
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French Algerian documentary-maker Lina Soualem interviews her grandparents about their marriage and the 1950s immigrant experience in this touching filmA tender tribute to her Algerian grandparents, who emigrated to the French medieval town of Thiers in the 1950s, Lina...
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