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#lista zaia
ginogirolimoni · 7 months
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Tira una brutta aria in Veneto per Matteo Salvini, dopo la batosta elettorale alle politiche, dopo l’affossamento in Sardegna, dopo il fluttuare cosmico dell’autonomia, dopo le incertezze in Abruzzo e la mancata conquista del terzo mandato per Zaia, qui gli danno solo la chance delle Europee.
Se dovesse fallire anche quelle sarebbe la fine della sua carriera politica; ma è possibile che se nei sondaggi la Lega calasse ancora, i veneti potrebbero decidere di sganciare la zavorra Salvini e di presentare una Lista Zaia, con Conte (sindaco di Treviso) in gara per le regionali e lo stesso Zaia come capo popolo e sindaco di Venezia.
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raffaeleitlodeo · 1 year
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L'80% del bilancio regionale è sulla sanità, la sanità è in declino e quindi questa classe dirigente ha fallito. Come fare per sopravvivere, per mantenere in vita la retorica autocelebrativa del "buon amministratore"?
Facile: bisogna parlare d'altro. 640mila veneti sono senza medico di base, la salute mentale è' al collasso, 3000 anziani che ne avrebbero diritto non trovano posto nelle case di riposo, le visite specialistiche erogate dal pubblico sono diminuite del 13% in un anno, dati Agenas, così i veneti devono andare nel privato? Se non ne parliamo la realtà non esiste. Non si narra più la realtà, la narrazione crea la realtà.
Zaia di sanità non parla più, ma oggi ci parla di Bob Dylan. È il politico che diventa influencer, le ragioni della perdita dei diritti vengono sostituite dalle emozioni a buon mercato. Lo statista viene sostituito dall'uomo marketing, che evoca stili di vita, produce suggestioni narrative, ci parla della sete di libertà degli Stati Uniti degli anni '60, della forza emancipatrice del rock, della potenza della poesia.
Ci sono molti modi per manipolare le coscienze. Quando il leader sostituisce il partito (la lista Zaia ha preso il 40%) e il marketing l'ideologia ( quella di Zaia è la narrazione del "buon amministratore", retorica vuota, quasi antipolitica), la propaganda funziona attraverso la distrazione. Armi di distrazione di massa operano quotidianamente per parlare di tutto a parte di quello che conta. 
Il 70% dei nuovi poveri in Italia lo diventano perché devono affrontare spese sanitarie impreviste. Milioni di italiani hanno smesso di curarsi. Tragico. Tu non pensarci, non protestare, smetti di ragionare. Pensa a Bob Dylan: "Il successo arriva nel 1963 interpretando le proteste per la pace contro la guerra fredda e gli orrori del Vietnam". 
Questo Zaia è proprio bravo, è proprio Rock! Un bravissimo amministratore.
  Carlo Cunegato, Zaiastan e la propaganda che diventa distrazione, Facebook 11/04/2023
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lamilanomagazine · 7 months
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Venezia: a Palazzo Balbi il primo trapianto di cuore da paziente in morte cardiaca
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Venezia: a Palazzo Balbi il primo trapianto di cuore da paziente in morte cardiaca. "È la mamma che accompagna Francesco nelle camminate: mi ha detto che prima dell'intervento era costretta a fermarsi per aspettarlo lungo la strada, adesso si è dovuta munire della bicicletta. È lui a dettare il passo in una marcia divenuta veloce". Riassume così, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, la vicenda di Francesco a cui, presso la Cardiochirurgia di Padova dall'equipe del professor Gino Gerosa, lo scorso maggio è stato trapiantato per la prima volta in Italia un cuore prelevato da paziente in morte cardiaca. Ad ascoltare queste parole c'è anche lui, Francesco, perché, proseguendo a fare strada, è arrivato fino a Venezia, a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, dove si è ritrovato nelle vesti di testimonial d'eccezione in vista della Giornata mondiale dedicata alle Cardiopatie Congenite che si celebra il 14 gennaio. La sua storia, infatti, è già entrata nei libri di storia della Medicina come una tappa fondamentale nella chirurgia cardiaca. Come ha ricordato il professor Gerosa, infatti, il successo di quel trapianto, portato a termine con un cuore fermo, ha aperto la via e oggi se ne contano 4 sempre a Padova e 17 in tutta Italia. "È stato emozionante la sorpresa di vedere Francesco, sentirlo raccontare la sua esperienza e, soprattutto, constatare in quale forma fisica si trovi – sottolinea il presidente Zaia -. Il professor Gerosa con tutto il team dell'Azienda Ospedale Università di Padova ha portato a termine un lavoro eccezionale, che ha fatto scuola in tutto il mondo. Aver ampliato l'attività ai trapianti da pazienti in morte cardiaca non è stata soltanto una grande operazione per salvare una vita ma ha significato l'apertura di un nuovo corso. Un primato che si aggiunge per il Veneto a quello del primo trapianto cardiaco italiano nel 1985 con il professor Gallucci. Per la seconda volta in questo ambito in Veneto si è varcata la soglia di quello che era ritenuto impensabile. È il frutto di un tessuto scientifico dove ricerca e terapia sono strettamente connesse restando sempre al passo con i tempi e, se possibile, anticipandoli". "Ogni anno in Veneto ci sono circa 300 nuovi nati affetti cardiopatie congenite più o meno gravi con un'incidenza sulla popolazione tra l'8 e il 10 per mille – aggiunge il Governatore -. Ma il dato che più deve far riflettere è che le cardiopatie sono la principale causa di morte: su 100 persone che muoiono, per 44 la causa è da ricercare proprio in problemi di cuore. Alla luce di questi dati si evince l'importanza dell'impegno messo in atto dalla sanità veneta a tutti i livelli e i sempre maggiori traguardi nei trapianti. Abbiamo già raddoppiato i trapianti rispetto all'anno precedente ed il Veneto è una delle prime regioni in Italia per numero di quelli di cuore. Non ci fermiamo qui: continuiamo l'impegno, anche nella ricerca, per garantire a chi è in lista d'attesa per i trapianti nuove e innovative soluzioni. Il futuro sarà anche il cuore artificiale, il trapianto fra diverse specie, la rigenerazione di organi un tempo ritenuti non più efficienti. La medicina, in Veneto è anche ricerca. E la ricerca è applicata, giorno dopo giorno, in casi che da noi non sono solo 'pazienti', ma storie di grande umanità. Ognuna delle quali merita di essere raccontata". L'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha ricordato anche lo sforzo rilevante della Regione nella prevenzione. Ma l'icona dell'incontro è stata la serenità soddisfatta, e condita da un po' di emozione, di Francesco. "Sono grato per avermi concesso di essere protagonista di questa esperienza tanto importante per me e la mia famiglia – ha concluso -. Quando mi hanno detto che sarei stato il primo paziente per questo tipo di intervento mi sono affidato senza esitazione ai sanitari. Ho pensato alla mia salute e ho capito che il primo paziente è un paziente normale".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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djs-party-edm-italia · 7 months
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Catrina Davies si racconta. E il 14/2 fa ballare Valentine's Day Dinner & Party c/o Grand Hotel et Des Palmes - Palermo
Catrina Davies torna protagonista sul palco come dj, nella sua amata Sicilia, al Grand Hotel et Des Palmes di Palermo. La data da mettere in agenda è il 14 febbraio 2024, per un Valentine's Day Dinner & Party riservato a chi è innamorato... e pure a chi non lo è. La location è decisamente esclusiva: dalle 20:30 alle 22:30 si cena nella magica atmosfera della Sala degli Specchi, con il sound eclettico di Catrina Davies. Dopo cena, ingresso gratuito, ma solo per chi è in nella lista invitati. La serata è curata da Stefania Morici (Art Eventi)
Catrina Davies, fin da quando vent'anni fa partecipò al Grande Fratello 5, ha un'energia contagiosa. Oggi, quand'è in console, è capace di coinvolgere tutti ed un background musicale che abbraccia tanti generi musicali: dalla house, il sound che propone soprattutto oggi, al reggae, con cui ha iniziato a mixare a Cardiff, in Galles, dov'è nata. Oggi è prima di tutto una organizzatrice di eventi, si occupa di marketing per la Tenuta Stellino di Alcamo (Trapani),  si sta laureando... ma il richiamo della musica è sempre forte. Anzi, irresistibile.
Cosa hai fatto negli ultimi anni?
"Ho prima abitato per 2 anni e mezzo a Miami, dove suonavo per eventi di prestigio, ad esempio legati a Fendi e ad Art Basel (l'evento d'arte contemporanea più importante al mondo, che si svolge sia a Basilea sia a Miami, NDR). Poi c'è stato un bel periodo in Sicilia, che amo molto e in cui presto tornerò stabilmente... e poi, come spesso capita a noi dj, ho lavorato molto ad Ibiza.
Dove suonavi ad Ibiza?
Per 6 lunghi anni sono stata dj resident in inverno e in estate, all'It Lounge, un ristorante con musica di alto livello (oltre che a Ibiza, ci sono locali a Milano London, Porto Cervo, Tulum e Mykonos, NDR). E' stato un bel periodo, ma la vita ti porta spesso dove non ti aspetteresti... E per c'è stato un ritorno a casa, ovvero a Cardiff, in Galles. 
E che fai di bello a Cardiff? 
Faccio tante cose, tra cui volontariato. Sono ancora single, ma sono diventata mamma. Ho due bimbe, tutte e due ancora piccole, Zoe  che ha 5 anni e Zaia che ne ha 3. Le mie giornate sono davvero piene di impegni, anche perché studio. A breve mi laureerò in Psicologia Infantile. 
Sei però ancora molto legata all'Italia... E alla musica.
Assolutamente sì, a breve conto di tornare a vivere a Milano. Già collaboro per quel che riguarda il marketing, con ottimi risultati, con Tenuta Stellino, un'azienda agricola biologica di Alcamo che produce olio e vini eccellenti.  La mia città, Cardiff, a volte mi va stretta ancora oggi. Il Sud Italia invece da sempre mi ama e io contraccambio volentieri. Ovviamente, continuo ad essere una dj. Amo soprattutto i brani che mettono insieme ritmo e melodia, ma oggi organizzo anche eventi. Nella vita è logico crescere, ma la musica avrà sempre un ruolo importante nella mia vita.
14/2 Catrina Davies dj set @ Valentine's Day Dinner & Party 
Grand Hotel et Des Palmes - Palermo
+39 091 804 8800
Catrina Davies su Instagram
Instagram.com/c_a_t_r_i_n_a_/
Instagram.com/mmiproductionz/
Instagram.com/aziendaagricolastellino
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sounds-right · 7 months
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Catrina Davies si racconta. E il 14/2 fa ballare Valentine's Day Dinner & Party c/o Grand Hotel et Des Palmes - Palermo
Catrina Davies torna protagonista sul palco come dj, nella sua amata Sicilia, al Grand Hotel et Des Palmes di Palermo. La data da mettere in agenda è il 14 febbraio 2024, per un Valentine's Day Dinner & Party riservato a chi è innamorato... e pure a chi non lo è. La location è decisamente esclusiva: dalle 20:30 alle 22:30 si cena nella magica atmosfera della Sala degli Specchi, con il sound eclettico di Catrina Davies. Dopo cena, ingresso gratuito, ma solo per chi è in nella lista invitati. La serata è curata da Stefania Morici (Art Eventi)
Catrina Davies, fin da quando vent'anni fa partecipò al Grande Fratello 5, ha un'energia contagiosa. Oggi, quand'è in console, è capace di coinvolgere tutti ed un background musicale che abbraccia tanti generi musicali: dalla house, il sound che propone soprattutto oggi, al reggae, con cui ha iniziato a mixare a Cardiff, in Galles, dov'è nata. Oggi è prima di tutto una organizzatrice di eventi, si occupa di marketing per la Tenuta Stellino di Alcamo (Trapani),  si sta laureando... ma il richiamo della musica è sempre forte. Anzi, irresistibile.
Cosa hai fatto negli ultimi anni?
"Ho prima abitato per 2 anni e mezzo a Miami, dove suonavo per eventi di prestigio, ad esempio legati a Fendi e ad Art Basel (l'evento d'arte contemporanea più importante al mondo, che si svolge sia a Basilea sia a Miami, NDR). Poi c'è stato un bel periodo in Sicilia, che amo molto e in cui presto tornerò stabilmente... e poi, come spesso capita a noi dj, ho lavorato molto ad Ibiza.
Dove suonavi ad Ibiza?
Per 6 lunghi anni sono stata dj resident in inverno e in estate, all'It Lounge, un ristorante con musica di alto livello (oltre che a Ibiza, ci sono locali a Milano London, Porto Cervo, Tulum e Mykonos, NDR). E' stato un bel periodo, ma la vita ti porta spesso dove non ti aspetteresti... E per c'è stato un ritorno a casa, ovvero a Cardiff, in Galles. 
E che fai di bello a Cardiff? 
Faccio tante cose, tra cui volontariato. Sono ancora single, ma sono diventata mamma. Ho due bimbe, tutte e due ancora piccole, Zoe  che ha 5 anni e Zaia che ne ha 3. Le mie giornate sono davvero piene di impegni, anche perché studio. A breve mi laureerò in Psicologia Infantile. 
Sei però ancora molto legata all'Italia... E alla musica.
Assolutamente sì, a breve conto di tornare a vivere a Milano. Già collaboro per quel che riguarda il marketing, con ottimi risultati, con Tenuta Stellino, un'azienda agricola biologica di Alcamo che produce olio e vini eccellenti.  La mia città, Cardiff, a volte mi va stretta ancora oggi. Il Sud Italia invece da sempre mi ama e io contraccambio volentieri. Ovviamente, continuo ad essere una dj. Amo soprattutto i brani che mettono insieme ritmo e melodia, ma oggi organizzo anche eventi. Nella vita è logico crescere, ma la musica avrà sempre un ruolo importante nella mia vita.
14/2 Catrina Davies dj set @ Valentine's Day Dinner & Party 
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Femmini-odio
Ma è solo guerra
Dappertutto nel mondo civilizzato giovani donne sono uccise da fidanzati o mariti violenti, la stragrande maggioranza di queste bestie sembra infelice della propria sessualità e della propria condizione sociale, della propria vita mediocre, ma nessun sociologo o osservatore esterno sembra accorgersi della cosa più evidente: non sono semplicemente uomini frustrati e violenti, sono dei terroristi
Certo, parlo per esperienza personale, non sto dietro a nessuna teoria: il mio primo fidanzato tentò ben due volte di uccidermi, era pagato per farlo, ricevette regali da persone molto ricche e potenti dopo che riuscì a farmi del male Non fu l'unico, i ragazzi che mi si buttavano addosso erano tutti dei terroristi, per mia fortuna non riuscirono a farmi del male, di nessun tipo Per capire bene perché tutto questo accade dovremmo prima sapere di chi siamo figlie, molte di noi sono state messe in adozione appena nate, in famiglie che garantissero la nostra sopravvivenza, forse siamo figlie di agenti segreti o militari, questi fidanzati che si impongono nelle nostre vite e che rimangono nelle nostre vite il tempo di fare del male o di ucciderci "accidentalmente" cosa sono se non il nemico? Non è semplice stupro etnico o immaturità, c'è dell'altro, per quel che è accaduto a me ne sono certa, ne ho le prove
Insomma, non ha tutti i torti, guardate un po' cosa ho scoperto:
Siderealfire, insomma, questa Elena é fissata con il fuoco! Non sembra essere una satanista, sembra piuttosto una artistoide che si ispira al genere caro a Tim Burton, certo però che la maniera in cui è stata uccisa sua sorella lascia un po' perplessi, mi chiedo a quale delle due l'assassino si era avvicinato, insomma, se Elena lo conosceva da prima che diventasse il fidanzato della sorella D'altra parte mi chiedo di chi sia figlia questa Elena e se Tim Burton ne sa qualcosa
A me sembra che il consigliere regionale abbia visto giusto, mi chiedo a questo punto, considerando i due loschi individui che non sembrano i veri genitori dei loro figli, se dal corpo della Giulia manchi qualche pezzo...(scusate la brutalità ma io qui a Gravina sono circondata da cannibali oltre che da satanisti, e non é uno scherzo)
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isacopraxolu · 10 months
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Valdegamberi contro la sorella di Giulia: bufera per il consigliere #tfnews #20novembre
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organisationskoval · 1 year
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729) Unione Nord-Est, North-East Union, Unia Północno-Wschodnia - wenecka partia polityczna działająca w Wenecji Euganejskiej. Partia została utworzona w 1996 roku przez odłamki z Liga Veneta – Lega Nord, na czele z radnym regionalnym Adriano Bertaso. W wyborach powszechnych w 1996 roku partia zdobyła 2,0% głosów w Izbie Deputowanych, startując tylko w okręgu Werona – Padwa – Vicenza – Rovigo (3,4%) i 2,6% w Senacie. W 1999 roku Bertaso poprowadził Unię do Liga Veneta Repubblica (LVR) Fabrizio Comenciniego, ale wkrótce potem opuścił ją i zreorganizował swoją partię, która jest obecnie niewielką siłą polityczną w Veneto. W wyborach prowincjonalnych w 2004 roku partia odrodziła się i zdobyła 1,9% głosów w Weronie. W 2009 r. UNE zyskało 1,8%. W wyborach regionalnych w 2010 roku partia poparła kandydaturę Antonio De Poli (UDC) na prezydenta. Logo UNE było używane jako wspólny symbol wspólnej listy wenetystów utworzonej przez UNE, Projekt Północno-Wschodni (PNE), Liga Veneta Repubblica (LVR) i Porozumienie Weneckie (IV). Lista zdobyła 1,5% głosów w regionie, ze szczytowymi wartościami 1,9% i 1,8% w prowincjach Treviso i Belluno, a do Rady wybrano Mariangelo Foggiato (PNE). W wyborach prowincjonalnych Treviso w 2011 r. UNE zdobyła 2,4% głosów, a PNE straciła wszystkich radnych prowincji. W okresie poprzedzającym wybory regionalne w 2015 r. PNE, LVR i inne partie weneckie utworzyły wspólną listę o nazwie Independence We Veneto, rodzaj reedycji UNE z 2010 r., ale z platformą separatystyczną i wspierającą Luca Zaia, urzędujący prezydent Veneto i kandydat Liga Veneta – Lega Nord. Zamiast tego UNE połączyło siły z Flavio Tosim, byłym liderem Liga Veneta i jego Listą Tosi dla Veneto, ale uzyskała zaledwie 0,6% głosów i żadnych miejsc w Radzie.
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«... Gli apprendisti storiografi anticomunisti, che solitamente si svegliavano i 10 giorni prima della ricorrenza, quest’anno fanno gli straordinari. Attaccano di qua e di là, certi dell’amicizia dei mezzi di comunicazione, si muovono un po’ scomposti ma senza paura di sbagliare: qualcuno coprirà. Quando esagerano, parlando di Tito e di «criminali suoi pari», le mozioni vengono ritirate; una canzoncina alla radio non è nulla di che, è solo folklore. A volte sbrodolano, fingono sdegno e pietà patria, fanno l’occhiolino alla destra sociale e al neofascismo di pancia. D’altra parte, fra cinque anni Zaia non si potrà ricandidare…»
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corallorosso · 3 years
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Grandi navi, Venezia rischia di finire nella “lista nera” dell’Unesco Una settimana fa a Venezia era rimbalzata la notizia secondo cui era il ministro della Cultura, Dario Franceschini, a sostenere il blocco immediato delle Grandi Navi, ovvero la decisione di impedirne dal 5 luglio il passaggio per il Canale della Giudecca. Ne era seguita la levata di scudi dei sindacati, dei portuali, di Luca Zaia e di Luigi Brugnaro, tutti contrari alla messa al bando e più favorevoli a una soluzione intermedia, con attracchi a Marghera dal 2022. Ma adesso si capisce la ragione di tanta fretta. “Purtroppo la decisione dell’Unesco è nell’aria da tempo. – dichiara il ministro – È l’annuncio di una possibile decisione del Comitato Mondiale di metà luglio riguardo l’inserimento di Venezia nella lista del patrimonio in pericolo. Sarebbe una cosa molto grave per il nostro Paese”. Ecco perché si voleva evitare uno schiaffo dal massimo organismo culturale mondiale, proprio nei giorni in cui Venezia sarà al centro dell’attenzione di tutto il mondo ospitando presso l’Arsenale il G20 dei ministri economici. (...) Sono alcuni anni che Venezia cerca di evitare di finire nella lista, che sarebbe anche la dimostrazione di come gli amministratori non siano riusciti a tutelare un patrimonio unico al mondo. Il sindaco Luigi Brugnaro aveva presentato un dossier che aveva convinto solo in parte l’Unesco. Le contestazioni non riguardavano solo le Grandi Navi che passano indisturbate davanti a San Marco, nonostante siano state messe al bando dal 2012, con il decreto Clini-Passera, che vietava il transito ai natanti con una stazza superiore alle 40mila tonnellate. C’era anche l’incapacità di tenere sotto controllo un turismo di massa sempre più aggressivo e lo spopolamento continuo e irreversibile del centro storico. A queste accuse si era replicato indicando l’ipotesi di far attraccare le navi da crociera a Marghera e di scavare il Canale Vittorio Emanuele per arrivare a Marittima, evitando il Bacino di San Marco. Tutti i veneziani però sanno che per questa soluzione ci vuole tempo, ammesso che si accetti di intervenire sui fondali. I tentativi di tenere sotto controllo i flussi turistici, addirittura con tornelli per regolare gli accessi e con prenotazioni, è fallito prima ancora di cominciare. Velenoso il commento di Luciano Mazzolin, portavoce dei No Grandi Navi: “Fanno bene a mettere Venezia nella ‘lista nera’, perché noi stiamo prendendo in giro l’Unesco da anni. E mi riferisco alle promesse non mantenute, di Brugnaro, Zaia e dei governi che si sono succeduti senza mai prendere una decisione” La pandemia, che adesso tutti invocano come un alibi, ha dato a Venezia un anno senza turismo. Ma il tempo non è stato utilizzato per mettere in cantiere soluzioni. (...) di Giuseppe Pietrobelli
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ginogirolimoni · 3 days
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Alluvione in Emilia e nelle Marche. La colpa è di Bonaccini e dei sindaci “comunisti” che, contrariamente al bravo Zaia (che ha fatto i bacini di laminazione che contengono i danni, mentre in realtà anche lui si barcamena col “fenomeno imprevisto quando il Veneto sembra tutto una risaia), non sono stati capaci di porre degli argini al maltempo?
Considerate che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è Pichetto Fratin, un economista che niente sa né di ambiente, né di sicurezza e che vorrebbe ritornare al nucleare, pur non sapendo niente neanche di nucleare.
Pensate che quando la Meloni legge la lista dei ministri e inverte i rispettivi ministeri di Fratin e di Zangrillo, entrambi si dicono soddisfatti di essere il primo Ministro della Pubblica Amministrazione (ben sapendo di non sapere nulla neppure di Pubblica Amministrazione) e il secondo Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ed essendo avvocato potete immaginare quanto questo sapesse dell’uno e dell’altro argomento.
Ma non è finita qui, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare è Musumeci, che è un giornalista e, come se non bastasse, dal 2017 al 2022 ha governato la Regione Sicilia, sarebbe stato sufficiente guardare i risultati ottenuti da Musumeci nell’isola per capire cosa potevamo aspettarci.
Infine, il 27 giugno 2023 il Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni nomina il generale Figliuolo commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia Romagna, Marche e Toscana, in seguito all’alluvione che ha colpito quei territori: qualcuno sa dov’è finito?
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blogitalianissimo · 4 years
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Cioè in pratica la Lega in Veneto è nei guai perché la lista Zaia da sola potrebbe superare quella della Lega
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lamilanomagazine · 1 year
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A Padova il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti. Prima volta al mondo con tempi di riattivazione così lunghi
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A Padova il trapianto di un cuore fermo da 20 minuti. Prima volta al mondo con tempi di riattivazione così lunghi Il cuore aveva cessato ogni attività elettrica da 20 minuti. Era fermo, nel corpo di un donatore ormai deceduto. Poi l'equipe del professor Gino Gerosa, del "Centro Gallucci" di Padova, è riuscita in una procedura mai usata prima: è la prima volta al mondo di un trapianto di cuore con tempi di riattivazione così lunghi. A dire il vero, è anche il primo trapianto di cuore da donatore con morte cardiocircolatoria nel nostro Paese. In passato sono stati eseguiti trapianti con cuore “fermo” in Australia e in Inghilterra, ma con organi che avevano cessato di battere solo da pochi minuti. Uno dei primi casi risale al 2014 ed è avvenuto in Australia. In questi paesi però la morte cardiocircolatoria viene dichiarata dopo pochi minuti ed è quindi possibile espiantare l'organo in tempi rapidi. «Per primi al mondo abbiamo dimostrato che si può utilizzare per un trapianto cardiaco un cuore che ha cessato ogni attività elettrica da 20 minuti», ha detto Gino Gerosa, direttore della cardiochirurgia padovana. Il donatore era un uomo colpito da “morte cardiaca”, con danni cerebrali irreversibili, tali da rendere vano ogni accanimento terapeutico. «Questo risultato straordinario potrebbe portare ad un incremento del 30% nel numero dei trapianti, in un arco di tempo relativamente breve», ha spiegato Gerosa, a capo dell'equipe medica. L'intervento è stato effettuato lo scorso 11 maggio, su un uomo di 46 anni, cardiopatico, già operato in età pediatrica, e in lista d'attesa per un trapianto da due anni. L'importanza del trapianto è stata sottolineata, nella conferenza stampa di annuncio, anche dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Si tratta di una notizia emozionante - ha dichiarato - si apre una nuova pagina di storia sul fronte del trapianto di cuore, risultato di un lavoro di squadra eccezionale portato avanti dalla sanità veneta e da questi medici professionisti di grandissimo spessore».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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abr · 4 years
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«Non possiamo accettare che la Svizzera consideri gli italiani degli appestati, e la Croazia vada su questa strada, Non possiamo essere consideri il lebbrosario d'Europa solo perché in Italia il virus è arrivato prima che in altri paesi europei», accusa il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha ribadito ancora una volta con forza il suo no ai corridoi turistici. "Il problema è che ormai siamo ai tempi supplementari, di corridoi turistici se ne parla da settimane e non è stato fatto nulla: è necessario che si muova la nostra diplomazia, il ministero degli esteri si deve farsi sentire (...): è scandaloso»
da LaStampa, via https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/siamo-messi-male-pure-grecia-ci-schifa-nbsp-ndash-lista-29-237975.htm
 Mentre gli ossessionati dal Culto della Personalità sparano su Salveneehh (per le sue dichiarazioni ... sul Recovery Fund! Che czz c’entra lui?! Bah, sono le solite palle in tribuna da campetto di provincia); nel mentre dicevo, la Lega s’è già spostata, ha già un altro che GIUSTAMENTE E IN MODO SBRIGATIVO, DIRETTO E DECISIONISTA detta l’agenda ai ministri incompetenti e incapaci. Ah come mi rinverdisce i fasti di quel Ministro dell’Interno che per nove mesi trattò il primo ministro da usciere quale è, evitandoci la tratta degli schiavi pro europen ! 
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tebione · 4 years
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ringoworld · 4 years
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La Lista Zaia fa più voti di Italia Viva.
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