Quel passaggio, giusto per un ultimo saluto, un abbraccio o poter incrociare ancora quegli occhi, non lo sai neanche tu; agitato ed emozionato come un ragazzino al primo appuntamento, li pronto a suonare quel campanello, e nel mentre, ti rendi conto di tutte le volte che hai provato quella sensazione, che hai avuto quello stato d'animo, non solo la prima volta, praticamente da sempre in tutti questi, tanti anni.
Desisti e te ne vai via, un ultimo sguardo a quei posti, con un amarezza e malinconia che ricomincia a scorrerti nelle vene.
23 luglio 1938, quattro Medaglie d'oro per il CTV a Benafer
Il 23 luglio 1938 nei combattimenti che si svolsero intorno al piccolissimo centro di Benafer, nella regione di Valencia, quattro valorosi soldati inquadrati nel Corpo Truppe Volontarie si guadagnavano, tutti alla memoria, la più alta decorazione militare italiana, la Medaglia d’Oro. Il C.T.V., in precedenza Missione Militare Italiana in Spagna, fu il corpo di spedizione italiano, composto in…
io comunque non ho mai visto una generazione universitaria così sporca come quella dei primini di quest'anno, cioè anche io prima di iniziare l'uni ormai sei anni fa vivevo con mamma e papà ma ho il buon senso e il rispetto degli spazi comuni e butto la diocristo di spazzatura prima che faccia i vermi, teste di cazzo.
il tempo scorre inesorabile, e non puoi farci niente, quel vuoto inesorabilente pesa sempre di più.
Per quanto platonico fosse "diventato" da molto tempo quel rapporto, pesa la mancanza per tutto quello che valeva, e tanto, molto più di quello che vuoi ammettere forse per starci meno male, forse per orgoglio, forse per gelosia, forse per i rimorsi, di non avuto le "palle" di non aver fatto molto di più quando potevi, o aver fermato tutto molto prima.
Ti abbandoni a tutto tondo a lavoro, musica, bere o morfina e sonniferi da un ennesimo letto di ospedale, per sfinirti e non pensare, ma non è facile;
sempre lì ricaschi, a curiosare nella speranza remota e utopica anche solo di un piccolo cenno, di un piccolo saluto, cercare di carpire come sta da qualche raro post; magari di incrociarla, forse questo no, per il timore di vederla in "compagnia", non sono pronto ora per questo.
Quello hai adesso.
Il famoso: "il tempo guarisce", è proprio una pesa per il culo.
Il vomitare i pensieri su questo blog che non legge, forse mi libera un po' da questo stato di inquietudine. Forse.
Dopo il tornado dei giorni scorsi e la paura provata, stamani la Natura è tornata nuovamente a sorprendermi, stavolta però per regalarmi solamente stupore, quello capace di infiammare occhi e cuore in un battibaleno. Mentre mi stavo recando a lavoro mi ha resa Protagonista di un’alba rossa da mozzare il fiato, lo stessa a cui non mi capitava di assistere da diverso tempo oramai.
Erano da poco passate le 6, mi trovavo a bordo del bus, in piedi al Mio solito angolo, con le immancabili cuffiette all’orecchie per svegliare la Mia mente ancora parecchio assonnata, quando d’improvviso alzo lo sguardo che subito viene rapito dal sorgere di Sua Maestà il Sole, per l’occasione in total red, mentre prendeva il largo tra le numerose, gigantesche nuvole nere che da giorni sovrastano incontrastate il Cielo Meneghino. Nemmeno la potenza del vento è riuscito ad impedire un simile ingresso trionfale. E così di colpo, non Ti senti più come la sfigata di turno che si deve alzare di domenica mattina ancora prima dell’alba per l’appunto, per andare a fare il proprio dovere in cambio di pochi spiccioli. No, tutt’altro! Ti senti invece beatamente ricca, semplicemente perché hai un’Alba in più in tasca.
Così laddove sembrava volesse scatenarsi un’altra tempesta, ciò era stato scongiurato da questo imprevisto spettacolare. È La Potenza incredibile della Natura, che altro non è che una Grandiosa Metafora della Vita. Non esiste infatti battaglia, nemmeno la più forte e spaventosa possibile che non porti con sé anche una rinascita. Ed Io stamattina sono rinata di nuovo insieme ad Essa, - e mi sento immensamente felice.
Licata 11 luglio 1943, l'estremo sacrificio del generale dalla Milizia Enrico Francisci
Il 12 luglio 1943 venne ritrovato sulle spiagge di Licata il corpo decapitato del generale Enrico Francisci morto il giorno precedente, nel corso del contrattacco alle truppe americane sbarcate nella zona. Il 10 luglio 1943, l’ufficiale della Milizia Volonatria per la Sicurezza Nazionale era stato incaricato dal generale di corpo d’Armata Alfredo Guzzoni, comandante delle truppe dell’Asse in…